23 November, 2024
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Sono oltre 5.000 gli atti prodotti da Giunta e Consiglio nel corso di 4 anni e mezzo di questa XV Legislatura, che volge al termine, e che sono stati esaminati da Confartigianato Imprese Sardegna attraverso il “Rating della Regione Sardegna”.

Con questo “rapporto” di fine mandato, realizzato da OpenPolis, società specializzata in rilevazioni e studi, sono stati “radiografati” gli atti di Giunta e Consiglio generati in 1.656 giorni di attività, dal 17 febbraio 2014 al 31 agosto 2018.

Delibere, proposte di legge, relazioni, interrogazioni, risoluzioni, mozioni, ordini del giorno e interpellanze; tutto è stato letto, analizzato, vagliato e valutato secondo 7 priorità che gli imprenditori avevano individuato già prima delle elezioni, quali burocrazia, fisco e costo del lavoro, credito e pagamenti, sviluppo territoriale e programmazione, istruzione e formazione, infrastrutture e trasporti e riforma dell’Artigianato.

«In questi anni sono stati analizzati, categorizzati e georeferenziati una mole importante di dati che Confartigianato mette a disposizione della società – commentano Antonio Matzutzi e Stefano Mameli, presidente e segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – e, perché no, della stessa politica regionale. Sottolineiamo come la stragrande maggioranza degli atti, nella legislatura, sia stato licenziato dalla Giunta (4.114 atti) contro i 925 del Consiglio. Sul totale, 1.550 hanno inciso sulle priorità artigiane: 325 sono stati i favorevoli, 1.197 quelli neutrali e solo 28 i contrari. Attraverso questo studio  emerge come al settore artigiano non sia stato dato l’adeguato rilievo che avrebbe meritato, considerata l’importanza che questo riveste nell’economia regionale.»

Infatti, le oltre 35mila imprese artigiane, che offrono lavoro a oltre 100mila persone, rappresentano il 22% dell’economia della Sardegna.

Il dossier conferma anche il dato, registrato nel corso dell’intera legislatura, che vede un’ampia maggioranza di atti prodotti da assessori e consiglieri non intercettare le priorità e le istanze espresse dagli artigiani e raccolte da Confartigianato prima dell’avvio della legislatura. Dalla lettura dei dati rilevati emerge un incremento dell’attenzione verso i temi delle piccole imprese e del settore artigiano soltanto nella parte finale della legislatura, probabilmente troppo tardi per dare segnali di attenzione adeguati ed efficaci verso le imprese artigiane.

Al contrario, per le piccole realtà è stata l’istituzione della “Commissione speciale sulla grave situazione delle imprese dell’artigianato e del commercio”, dalle cui attività è scaturita una proposta di legge confluita nella Manovra finanziaria 2019 appena approvata, l’atto più influente della legislatura, però non valutato nel dossier che, come detto, ha “scattato la fotografia” il 31 agosto scorso. Nonostante questo, l’attività registrata intorno alla prioritaria riforma del settore artigiano risulta insufficiente.

Secondo Confartigianato Sardegna, in ogni caso, «va registrato come, spesso, atti emanati dalla Giunta o dal Consiglio, valutati positivamente, si siano poi spesso rivelati in sede di attuazione, totalmente non rispondenti alle aspettative (è il caso degli incentivi alle imprese come i cosiddetti T1 e T2). In alcuni casi, a distanza di tempo, alcuni atti non hanno nemmeno visto l’avvio del relativo iter amministrativo (è il caso degli incentivi ai birrifici artigianali). In questi casi, occorrerebbe indagare quali siano state le criticità politiche e/o tecniche che hanno ostacolato il percorso attuativo di tali atti. E’ quello che faremo con il nuovo rating nella prossima legislatura».

Un altro aspetto riguarda il grado di coinvolgimento delle Organizzazioni di Rappresentanza all’interno dei processi decisionali delle politiche regionali, e in particolare di Confartigianato Imprese Sardegna. «Coinvolgimento – sottolineano il presidente ed il segretario – che avrebbe potuto essere maggiore. Al netto di alcuni casi meritevoli di apprezzamento (vedasi la cabina di regia dell’internazionalizzazione) numerose politiche sono state elaborate senza un adeguato coinvolgimento dell’associazione, la quale avrebbe potuto esprimere la propria voce mediante proposte vicine alle istanze del settore, ma anche rivestire un ruolo di collaborazione con la Regione in fase attuativa delle stesse (uno degli esempi è il programma “Entrepreneurship and back”)».

Entrando nel dettaglio, nella prima parte del rapporto è stata fatta un’analisi quantitativa dell’attività di Giunta e Consiglio fino a ad agosto 2018.

Esattamente come nelle passate edizioni del Rapporto, l’ambiente mantiene il primo posto tra gli argomenti più trattati (946 atti). Il tema del bilancio però guadagna diverse posizioni e, in questa edizione, si pone al secondo posto con 891 atti, coerentemente con la crescita del numero di atti firmati dall’assessore al bilancio Raffaele Paci. Seguono come nello scorso rapporto: enti pubblici (679), sanità (639) e finanziamenti pubblici (442). Il tema degli enti pubblici si conferma molto trasversale quanto a diversi tipi di atti conclusi, ma non in maniera netta come nella prima parte della legislatura. Del resto una delle ragioni per cui questo tema è stato molto trattato è legata al riordino delle autonomie locali avvenuto tra il 2015 e il 2016 che ha portato alla definizione di cinque enti di area vasta: la città metropolitana di Cagliari e le province di Sud Sardegna, Nuoro, Oristano e Sassari. E proprio il capoluogo sardo si conferma primo in termini di geolocalizzazione degli atti sia per quanto riguarda le aree vaste che rispetto ai comuni.

In modo molto diverso sono state trattate, da assessori e consiglieri, le “7 priorità espresse dagli artigiani e dalle piccole imprese sarde” e rilevate da Confartigianato Sardegna. Lo “sviluppo territoriale”, è stata quella più trattata negli atti della regione (612 atti). A seguire il potenziamento delle infrastrutture, dei trasporti e della politica energetica (510) che, dopo due anni di legislatura, risultava al primo posto. I due temi sono connessi tra loro e sono in qualche modo i più generici, riguardando lo sviluppo della regione in generale con importanti ricadute sul settore dell’artigianato. Il terzo obiettivo più trattato si conferma quello che coinvolge l’istruzione e la formazione professionale (284), con cui si passa dall’investimento sul territorio a quello sul capitale umano. Al quarto posto troviamo poi il tema della burocrazia, associato comunque a un numero considerevole di atti (228), mentre i rimanenti tre si confermano decisamente meno frequenti.

La quantità però non è tutto, anzi. Nella grande maggioranza dei casi gli atti prodotti non hanno inciso né in maniera positiva, nè in maniera negativa. Seguono quelli su cui è stato dato parere favorevole, mentre sono abbastanza rari gli atti su cui l’associazione degli artigiani ha dato parere contrario. Si differenziano in parte da questo schema due priorità: la terza (credito e pagamenti), dove il numero di atti con parere contrario (12) non è così inferiore al numero di quelli con parere favorevole (17), e la settima (riforma dell’Artigianato) l’unica su cui l’associazione degli artigiani ha dato più pareri favorevoli (35) che neutrali (32).

L’agenda politica appare consolidata rispetto alla scorsa edizione con l’unica differenza che le prime due priorità invertono la loro posizione.

Secondo la “fredda analisi numerica” degli atti che hanno intercettato le priorità artigiane, emerge come nella maggioranza Raffaele Paci sia risultato l’assessore più attivo con 320 atti da primo firmatario ed il capogruppo Pietro Cocco (26 atti da primo firmatario) il consigliere più “produttivo” al contrario di Fabrizio Anedda che ha registrato solo 2 atti da primo firmatario. Tra i consiglieri di opposizione, il più efficiente è stato da Marco Tedde con 21 atti da primo firmatario, seguito da Paolo Truzzu con 14 atti e da Luigi Crisponi con 13.

Il percorso dal 2013 ad agosto 2018

Assemblee territoriali con gli artigiani: rilevazione delle necessità (fine 2013)

Confartigianato, durante una serie di assemblee svolte a fine 2013 in tutte le province, incontrò gli artigiani che individuarono un cospicuo numero di “necessità” sulle quali la politica sarebbe dovuta intervenire.

L’elaborazione delle priorità delle imprese (fine 2013)

L’associazione artigiana rielaborò le necessità degli imprenditori condensandole in 7 punti programmatici prioritari quali “Burocrazia”, “Fisco e costo del lavoro”. “Credito e pagamenti”, “Sviluppo territoriale e programmazione”, “Istruzione, formazione e lavoro”, “Infrastrutture, trasporti ed energia” e “Riforma dell’Artigianato”. Ogni punto, al suo interno, contiene gli “Obiettivi” e le “Azioni” da sviluppare ovvero delle vere e proprie “linee guida da seguire e mettere in pratica”.

L’atto di impegno dei candidati a Consigliere regionale (febbraio 2014)

Durante l’ultima campagna elettorale, Confartigianato chiese a tutti i candidati di sottoscrivere una “dichiarazione di impegno” dove venivano elencate tutte “le priorità dell’artigianato e delle PMI in Sardegna per la legislatura segionale”. Tra gli attuali componenti, sottoscrissero il documento il presidente Francesco Pigliaru ed i consiglieri Piero Comandini, Eugenio Lai, Giuseppe Fasolino, Marco Tedde e Truzzu.

Rilevazione, analisi e valutazione dell’attività di Giunta e Consiglio (febbraio 2014 ad agosto 2018).

Dopo 4 anni e mezzo dall’inizio della legislatura, è stato dato uno “stop” agli atti da analizzare. In questi anni, ogni singolo atto degli assessori e dei consiglieri, è stato analizzato e valutato secondo le “7 priorità” ovvero secondo le necessità delle imprese.

Elaborazione dossier (febbraio 2014 – agosto 2018)

Da febbraio 2014 è stato eseguito il lavoro di classificazione e valutazione degli atti di Giunta e Consiglio sulla base delle priorità espresse degli artigiani e dalle piccole imprese sarde.

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Domenica 23 dicembre, a Carbonia, va in scena la decima edizione dell’Hd Day (Harley Davidson) for Christmas, una manifestazione di beneficenza rivolta ai bambini bisognosi. 

Circa 200 bikers vestiti da “Babbo Natale” e provenienti da ogni parte della Sardegna si raduneranno alle ore 8.30 in via Manno.

Alle ore 10.30, i piloti, a bordo delle loro moto, partiranno per la consegna dei doni destinati ai bambini indigenti delle città di Carbonia, Gonnesa e Iglesias.

L’iniziativa è organizzata dall’associazione sportiva Group Vanguard con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia, la partecipazione di alcune aziende della città e la collaborazione della Caritas. L’iniziativa rientra nell’ambito dell’evento “Natale Insieme”, organizzato dal 15 al 24 dicembre 2018.

Saranno coinvolti centinaia di bambini seguiti quotidianamente dalla Caritas, ospiti delle strutture di accoglienza, e i giovanissimi pazienti presenti nei reparti pediatrici della struttura ospedaliera del Cto di Iglesias.

Verrà dato il benvenuto, infine, ai neonati presenti nel reparto maternità.

I regali saranno devoluti ai bambini fino all’età di 11 anni.

«Si tratta di un evento importante in cui lo spettacolo dell’esibizione motoristica si sposa con lo scopo della beneficenza. Siamo contenti di poter regalare, con questa iniziativa, non soltanto un dono, ma anche un sorriso a tanti bambini bisognosi», ha affermato il sindaco Paola Massidda.

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L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, evidenzia il risultato raggiunto con le stabilizzazioni di 214 lavoratori precari presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassar, in un post pubblicato suo suo profilo Facebook.

«E’ un risultato storico, correggiamo un’ingiustizia storica – scrive Luigi Arru -. Dopo un lungo percorso di corretta amministrazione, il Direttore Generale Dr. Antonio D’Urso, Nicola Orrù, e Lorenzo Pescini, portano a termine procedura di stabilizzazione di 214 lavoratori (42 dirigenti, 146 dipendenti del comparto, 17 amministrativi 8 tecnici, ossia 8.44% lavoratori. Diamo a lavoratori certezze dopo anni di precariato, instabilità. Un ulteriore passo avanti – conclude l’assessore regionale della Sanità – per riformare la sanità pubblica.»

 

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Con ordinanza sindacale (n° 53 del 21/12/2018) il comune di Sant’Antioco vieta, per l’alaggio delle imbarcazioni, l’utilizzo dei due scivoli situati nel Lungomare Silvio Olla e nel Lungomare Cristoforo Colombo.

Per caratteristiche strutturali (uno è in terra battuta, l’altro in cemento) e di posizione – si specifica nell’ordinanza – questi scivoli sono da ritenersi non idonei all’utilizzo per l’alaggio delle imbarcazioni e per l’accesso dei veicoli con traino di carrelli e rimorchi. Per questo, in ragione della sicurezza pubblica in generale e per l’incolumità di chi li utilizza abitualmente, si è ritenuto opportuno proibirne l’utilizzo. L’ordinanza è immediatamente valida e i trasgressori saranno perseguiti ai sensi dell’art. 7/bis del D. Lgs. 267 del 18.08.2000. 

L’ordinanza balneare del 2018 (Disciplina delle Attività Esercitabili sul Demanio Marittimo) vieta l’alaggio delle imbarcazioni anche nelle spiagge.

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L’Amministrazione comunale di Iglesias, ai fini della tutela dell’incolumità delle persone, della sicurezza urbana, del rispetto delle norme che regolano la convivenza civile e per la protezione del patrimonio pubblico e degli animali, ha deciso di vietare da sabato 22 dicembre 2018 a domenica 6 gennaio 2019, su tutto il territorio comunale, l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici di ogni genere, nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico.

Un provvedimento che si è reso necessario visto l’oggettivo pericolo rappresentato dai vari artifici pirotecnici, sia da quelli illeciti che, sia pure in misura minore, da quelli di cui è ammessa la libera vendita al pubblico, essendo comunque in grado di arrecare danni fisici sia a chi li utilizza che a chi ne venisse fortuitamente colpito.

Serie conseguenze si possono determinare anche a danno del patrimonio pubblico e degli animali (domestici e non), in quanto il fragore dei botti potrebbe causare perdita di orientamento, smarrimento, oltre che il loro ferimento.

«Nonostante non siano mai stati segnalati infortuni significativi, legati all’utilizzo di artifici pirotecnici in città – ha sottolineato il sindaco Mauro Usai – l’Amministrazione comunale intende promuovere una specifica attività di prevenzione, in sinergia con la Polizia locale.»

Le violazioni del provvedimento sono punite con sanzioni amministrative pecuniarie, da euro 25,00 a euro 500,00, con il sequestro dei materiali pirotecnici e, ove il fatto assuma rilevanza penale, con la denuncia all’Autorità giudiziaria.

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Tra ironia e pathos con la Stagione de La Grande Prosa e Danza 2018-2019 al Teatro Centrale di Carbonia organizzata dal CeDAC – con il patrocinio e il sostegno del comune di Carbonia – nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna. Dieci i titoli in cartellone tra gennaio e aprile – tra divertenti commedie e drammi moderni, ricchi di spunti di riflessione sui temi cruciali del presente – dalle ingiustizie sociali ai confini dell’etica e della morale, dalla passione per il gioco al ruolo degli anziani, dal potere della ricchezza alle storie degli “invisibili” che abitano le nostre città.

Focus sulla drammaturgia contemporanea – con testi originali accanto ai grandi classici della storia del teatro, oltre a affascinanti racconti sulle punte e coreografie d’autore – per una programmazione pensata per gli amanti della prosa e della danza ma anche per attrarre nuovi pubblici specialmente tra le giovani generazioni e rispondere alle istanze di spettatori attenti e curiosi.

Tra i protagonisti Andrea Giordana e Galatea Ranzi con Luchino Giordana, Ascanio Celestini, Marina Massironi e Roberto Citran, Nunzia Antonino e i Solisti della Compagnia di Daniele Cipriani. Spazio ad alcune tra le più interessanti realtà della scena contemporanea – come la Compagnia Gank ed il coreografo Emiliano Pellisari – che firma il visionario “Comix” per NoGravity Dance Company – e ensembles isolani come le Quinte Emotive con “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello diretto da Paolo Angioni, Batanea Teatro con “I am Hamlet” scritto, diretto e interpretato da Andrea Tedde, in scena con Marta Proietti Orzella e Carlo Antonio Angioni e Il Calderone che propone “Tre sull’altalena” di Luigi Lunari per la regia di Dario Siddi.

Il sipario si alzerà – domenica 13 gennaio, alle 20.45 – su “Poker” di Patrick Marber – drammaturgo di punta del teatro britannico, già autore del testo cult “Closer” – nella mise en scène della Compagnia Gank per la regia di Antonio Zavatteri. Sul palco Alberto Giusta, Enzo Paci, Federico Vanni, Fabio Fiori, Daniele Madeddu e Massimo Brizi prestano corpo e voce ai protagonisti di una partita a carte che diventa metafora dell’esistenza. Nello scantinato di un ristorante di periferia il proprietario e il figlio, due camerieri e il cuoco ogni domenica si riuniscono per giocare tutta la notte, in un rito in cui frustrazioni, desideri e sogni si condensano finché l’arrivo inatteso di un personaggio cambierà le regole e deciderà il finale – sul filo della suspense.

Il fascino dei grandi capolavori della storia del balletto e le originali creazioni coreografiche di Amedeo Amodio e Mauro Bigonzetti – domenica 20 gennaio, alle 20.45 – per il Gala di Danza firmato Daniele Cipriani Entertainment. Sotto i riflettori i Solisti della Compagnia di Daniele Cipriani: Alessandro Burini, Andrea Caleffi, Paola De Filippis, Umberto Desantis, Susanna Elviretti, Ilaria Grisanti, Marco Lo Presti, Francesco Moro, Davide Pietroniro, Madoka Sasaki – Maître de Ballet Stefania Di Cosmo. Un’antologia di assoli, pas de deux e scene “corali” tra un’avvincente Suite da “Carmen”, l’incantevole “Lago dei Cigni” e le atmosfere oniriche de “Lo Schiaccianoci” accanto al “Prélude à l’après-midi d’un faune” sulle note di Debussy, la storia di “Coppelia” e le suggestioni di “Mediterranea”.

Viaggio tra i ricordi di una vita – sabato 16 febbraio, alle 20.45 – ne “Le Ultime Lune” di Furio Bordon con Andrea Giordana (nel ruolo che fu di Marcello Mastroianni) e Galatea Ranzi accanto a Luchino Giordana per la regia di Daniele Salvo: un vecchio professore, in procinto di trasferirsi in una casa di riposo, in un immaginario dialogo con la moglie defunta ripensa al passato, medita sul presente e il futuro, e sogna. La fortunata pièce (Premio IDI 1993 come miglior novità teatrale) affronta la questione della terza età nella moderna civiltà dell’apparenza, tra il miraggio di un’eterna giovinezza e il difficile dialogo tra le generazioni. Il protagonista, stanco e amareggiato, ripercorre a ritroso gli istanti significativi della propria esistenza, riflettendo sull’amore, i legami, il difficile rapporto con il figlio e l’enigma della morte.

La magia del nouveau cirquegiovedì 21 febbraio, alle 20.45 – con “Comix / La fantasia al potere” – una creazione di Emiliano Pellisari per NoGravity Dance Company, con coreografie di Mariana Porceddu, che intreccia invenzioni grafiche e acrobazie, teatro, danza, musica e illusionismo in un poetico racconto per quadri tra coreografie aeree e fondali marini. Un’opera visionaria – fra classici accenti e variazioni in jazz – che attinge al mondo dei fumetti e dell’illustrazione come all’immaginario pittorico, spaziando dalla Linea di Cavandoli e dalla cifra di Keith Haring ai dipinti di Marc Chagall e René Magritte. Un raffinato divertissement a ritmo di swing tra scheletri danzanti e scomposizioni di corpi, per sperimentare l’emozione del volo al chiaro di luna o di un’immersione per nuotare con i pesci, in un’atmosfera fantastica e surreale.

Un dramma della gelosia – sabato 9 marzo, alle 20.45 – con “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, nella versione delle Quinte Emotive con Cristina Pillola, Giusy Fogu, Gisella Biggio, Leonardo Pani, Efisio Deiola, Manuela Perria ed Andrea Zucca per la regia di Paolo Angioni. Il dilemma di Ciampa, impiegato alle dipendenze del Cavalier Fiorica, esplode in tutta la sua crudele evidenza di fronte all’inattesa pubblica rivelazione di una liaison tra la sua giovane sposa e il suo principale. Il segreto gridato con grande scandalo dalla moglie del cavaliere, che sporge addirittura una denuncia, costringerebbe l’uomo a punire l’adulterio con un “delitto d’onore”, ma egli propone un’alternativa paradossale, per evitare le tragiche conseguenze della “verità”, invitando alla ragionevolezza in una società in cui «siamo solo pupi».

Un intrigante gioco di specchi – sabato 16 marzo, alle 20.45 – con “I am Hamlet” di Batanea Teatro: la pièce scritta, diretta e interpretata da Andrea Tedde, anche protagonista sulla scena insieme con Carlo Antonio Angioni e Marta Proietti Orzella, mostra un attore alle prese con la sua migliore interpretazione della tragedia shakespeariana, al confine tra vita e arte. Vittima di un incidente stradale, l’uomo entra in coma e in quello stato di incoscienza si identifica con il principe di Danimarca: il risveglio è faticoso e amaro, con la consapevolezza di aver solo “sognato” e l’avvertimento di un pericolo reale. Il termine di quel singolare processo di “immedesimazione” dell’attore con il personaggio, coincide con un passaggio irrevocabile per entrambi: una soglia fatale, per una recita senza testimoni né spettatori.

L’eco di un’antica ferita – venerdì 22 marzo, alle 20.45 – in “Else” di Nunzia Antonino, anche protagonista sulla scena, in un’intensa prova d’attrice e Carlo Bruni (che firma anche la regia), moderno dramma liberamente ispirato a “La signorina Else” di Arthur Schnitzler: una donna, imprigionata nel passato, rivive l’osceno scambio che ha segnato la fine dell’innocenza. Il tempo si è fermato, per lei, a quell’istante bruciante di vergogna, alla sfida temeraria contro l’ipocrisia di una società corrotta dal potere del denaro: la fanciulla sacrificata all’incoscienza paterna, il corpo violato dallo sguardo impudico di un estraneo in cambio della salvezza dalla rovina. Un trauma irrisolto – e insuperabile – frutto di un terrificante rito di passaggio, un triste ingresso nel mondo degli adulti, forse ignari o indifferenti alla bellezza e alla fragilità dell’adolescenza.

Storie ai margini – sabato 30 marzo, alle 20.45 – con “Pueblo” scritto e interpretato da Ascanio Celestini, straordinario affabulatore contemporaneo che tratteggia un affresco delle periferie urbane – in un giorno di pioggia – tra ironia e disincanto, note struggenti e delicata poesia. Un microcosmo fatto di immigrati e clochards, in cui spicca una bambina cresciuta alla dura scuola della strada, che fa il suo apprendistato di ladra sotto la guida del padre e di un giovane zingaro, per poi scoprire, da orfana, che perfino la carità e l’assistenza pubblica possono avere un lato oscuro. Una narrazione avvincente – impreziosita dalle musiche di Gianluca Casadei – per avventurarsi in un altrove che in realtà è dietro l’angolo, tra i nuovi poveri del terzo millennio, tra sorprendenti e crude tranches de vie, tra i sogni e le speranze degli “ultimi” – al di là del bene e del male.

Incrocio di destini – venerdì 5 aprile, alle 20.45 – con “Le verità di Bakersfield” di Stephen Sachs, una commedia brillante interpretata da Marina Massironi e Roberto Citran per la regia di Veronica Cruciani, per riflettere sui pregiudizi e il divario tra le classi sociali. Sulle tracce di una preziosa opera d’arte, un esperto di livello mondiale s’imbatte in una barista disoccupata, nella cui caotica roulotte – stando agli indizi – potrebbe celarsi un dipinto di Jackson Pollock. L’incontro fra i due – il raffinato uomo di mondo e la donna amareggiata e sconfitta – riserva però delle sorprese: i privilegi dati dalla cultura e dall’ambiente non sempre bastano per avere la meglio su creature più sfortunate, costrette a lottare per sopravvivere, anzi l’equilibrio tra i due si sposta insensibilmente fino all’inatteso epilogo.

Finale con brio – sabato 13 aprile, alle 20.45 – con “Tre sull’altalena” di Luigi Lunari, nell’allestimento de Il Calderone con Assunta Piras, Carla Calabrò, Francesco Corgiolu e Loredana Marzeddu, per la regia di Dario Siddi, alle prese con una pièce ricca di humour nero sui grandi misteri della vita e della morte. Tre personaggi diversissimi si ritrovano a trascorrere un’intera notte nello stesso appartamento, in una situazione ambigua, tra strani e inquietanti fenomeni, tanto da sospettare di trovarsi nell’anticamera dell’aldilà. Tra pungenti battute e divagazioni filosofiche, i protagonisti continueranno a indagare sulla propria condizione, in attesa di un segno inconfutabile che li liberi dall’incertezza, fino all’apparizione di un’enigmatica figura femminile… preludio all’ultimo coup de théâtre.

La Stagione de La Grande Prosa e Danza 2018-2019 al Teatro Centrale di Carbonia è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBAC/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Sardegna e del Comune di Carbonia, con il contributo della Fondazione di Sardegna e con l’importante supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dall’Isola.

 

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Per i dipendenti dell’Aou di Sassari transitati in azienda con l’incorporazione del Santissima arrivano le fasce di progressione economica orizzontali. La notizia l’ha data mercoledì sera il direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio D’Urso durante l’incontro con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e Rsu aziendale, nella sala riunioni della direzione generale.

Il manager ha fatto sapere che il collegio dei revisori, proprio nel pomeriggio di mercoledì, ha espresso parere favorevole all’accordo tra le parti per la corresponsione delle fasce agli ex dipendenti dell’Asl numero 1 transitati in Aou, in graduatoria ed idonei per il riconoscimento delle fasce retributive.

Il collegio, infatti, ha certificato la disponibilità sui fondi residui e che l’impegno finanziario per le progressioni economiche 2016 è di 158.734 euro.

Le parti quindi hanno concordato di far confluire nel fondo produttività 2016 i residui del fondo fasce 2016 non utilizzati quindi anche del fondo disagio 2016. Inoltre, la direzione, le organizzazioni sindacali e la Rsu hanno concordato di liquidare la produttività 2016 nella mensilità di marzo 2019 e di utilizzare, per l’anno 2016, gli stessi criteri già utilizzati per la liquidazione della premialità relativa al 2015, fatte salve eventuali eccezioni dell’organismo indipendente di valutazione e del collegio sindacale.

La direzione generale, infine, ha annunciato di aver approvata anche il piano triennale del fabbisogno del personale (2019-2021), oltre al bilancio preventivo 2019. «Le stabilizzazioni che saranno firmate domani (21 dicembre) – ha detto il direttore generale – trovano copertura proprio nel bilancio 2019».

All’incontro con sindacati e Rsu, hanno partecipato anche il direttore amministrativo Lorenzo Pescini, il direttore sanitario Nicolò Orrù e il direttore della struttura Risorse umane Chiara Seazzu.

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Il Movimento 5 Stelle torna nelle piazze e lo fa per spiegare ai cittadini i contenuti della nuova Legge Spazzacorrotti, approvata pochi giorni fa dal Parlamento e che prevede significative novità nella lotta alla corruzione. Sabato 22 dicembre saranno allestiti banchetti in tutt’Italia e in Sardegna saranno dieci i comuni nei quali gli attivisti distribuiranno materiale informativo e incontreranno i cittadini. Appuntamento a Cagliari, Sassari, Oristano, Quartu Sant’Elena, Olbia, Iglesias, Selargius, Sestu, Senorbì e Gonnesa.

«La Legge Spazzacorrotti era una promessa fatta ai cittadini ed è stata mantenuta – spiega il candidato alla presidenza della Regione del Movimento 5 Stelle Francesco Desogus, che sabato mattina incontrerà a Cagliari attivisti e giornalisti a partire dalle 10.30 -. Anche in Sardegna esiste un problema corruzione. Gli schieramenti di centrodestra e di centrosinistra fanno finta di non vederlo ma quando saremo al governo della Regione anche noi avanzeremo le nostre proposte per combattere una piaga che sta impoverendo la nostra terra.» 

La Legge Spazzacorrotti prevede pene più alte per i funzionari pubblici corrotti, confisca dei soldi che si sono intascati illecitamente, poliziotti infiltrati nella pubblica amministrazione per scovare i dipendenti infedeli. E ancora, daspo a vita per i corrotti e stop alle prescrizione dopo la sentenza di primo grado. Inoltre, ogni cittadino potrà sapere da chi vengono finanziati i partiti. 

In Sardegna i banchetti saranno allestiti a Cagliari (dalle 9.30 alle 20.00 in piazza Ravot – piazza Costituzione), Sassari (dalle 10.00 alle 13.00 in Emiciclo Garibaldi e dalle 17.00 alle 20.00 in piazza Azuni), Oristano (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00 in piazza Roma), Quartu Sant’Elena (dalle 9.30 alle 13.00 in viale Marconi-angolo Brigata Sassari), Olbia (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30 davanti al Comune), Iglesias (dalle 10.00 alle 13.00 in piazza Sella), Selargius (dalle 9.00 alle 13.00 in via San Martino), Sestu (dalle 9.00 alle 13.00 in piazza Rinascita), Senorbì (dalle 9.00 alle 13.00 in piazza Sant’Antonio) e Gonnesa (dalle 10.00 alle 12.00 in piazzetta Serpi).

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Il comune di Sant’Antioco, con la delibera di Giunta n° 255 del 20/12/2018, ha deciso di investire 200mila euro per “interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento rete illuminazione pubblica” e si concentra sia sul centro urbano (efficientamento e riqualificazione illuminotecnica), da Piazza Italia a Piazza Umberto passando per il Corso Vittorio Emanuele, sia su alcune zone della città in cui mancano totalmente i pali della luce (tratto finale di viale Trento) oppure sono esistenti e non più in funzione (via Venezia e vico Venezia, tra le tante). 

«L’intervento, dal punto di vista progettuale, si configura come una ristrutturazione, con incremento delle qualità e delle prestazioni energetiche ed illuminotecniche rispetto alla situazione attuale. La principale esigenza da soddisfare – spiega l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – è quella di mantenere in efficienza o ripristinare il servizio di illuminazione pubblica dove mancante o insufficiente, per necessità di sicurezza sia dell’impianto nei confronti di contatti diretti o indiretti, sia delle persone in transito nelle aree pedonali e delle automobili lungo le strade. Gli interventi di ripristino riguardano la manutenzione straordinaria di quei punti luce il cui sostegno è stato rimosso perché pericolante, oppure caduto a seguito del degrado provocato dalla corrosione. Si opererà, per citare alcuni esempi, in via Matteotti, dove verranno ripristinati 3 pali e altrettanti saranno sostituiti. Si proseguirà nel tratto finale di viale Trento, dove manca totalmente l’impianto, inserendo nuovi punti luce e mettendo definitivamente in sicurezza quel tratto di strada. E ancora: via Torino, via Trilussa, via Carbonia, eccetera.»

Esprime soddisfazione il sindaco Ignazio Locci: «È un altro degli impegni che abbiamo assunto all’inizio del nostro mandato il paese mostra evidenti carenze dal punto di vista dell’illuminazione pubblica e non a caso investiamo una somma consistente, ben 200 mila euro. Oltre a migliorare e ripristinare l’impianto esistente, portiamo la luce là dove non c’è mai stata. Ci sarà ancora tanto da fare per riqualificare l’intera rete, ma finalmente mettiamo mano a una vecchia emergenza».

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In occasione delle prossime festività di fine anno, il comune di Carloforte ha esteso il periodo di validità delle tariffe scontate per i collegamenti marittimi verso i passeggeri non residenti, concedendo nello specifico la possibilità di utilizzo del solo ticket di ritorno, fino alle ore 14,00 del mercoledì 2 gennaio 2019.