23 November, 2024
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Qualche giorno fa l’annuncio, in conferenza stampa, dell’accordo raggiunto con Unidos ed alcuni ex sardisti, da cui è scaturita la lista “Sardi liberi” che correrà alle prossime elezioni regionali. Oggi Progetu Repubblica ha diffuso una nota, nella quale ricostruisce il percorso che ha portato al battesimo di questo nuovo progetto politico. Di seguito il testo integrale.

“Nel corso degli anni abbiamo sempre cercato con onestà e passione di farci promotori di sintesi politiche capaci di ricomporre il frammentato universo indipendentista diviso da traumatizzanti scissioni, che hanno lasciato ferite e cicatrici profonde nell’animo dei nostri attivisti.

Le ragioni di questa volontà politica sono molteplici: in primo luogo riteniamo giusto semplificare lo scenario politico per agevolare la scelta all’elettorato sardo. Un elettorato che – non dimentichiamolo – ha sovente mosso come critica la disunione eccessiva tra i partiti nazionali sardi. In secondo luogo perché come partiti indipendentisti presi singolarmente, dobbiamo ammetterlo, siamo deboli: non abbiamo la forza per contrastare i blocchi di potere italiani sedimentati sul nostro tessuto politico, sociale e economico da decenni di potere egemonico. Capire i nostri limiti è il primo passo per superarli.

Con forte senso di responsabilità nazionale riteniamo fondamentale, per un traguardo storico come il governo della nostra Terra, che il dialogo con tutte le forze sarde non debba venir meno, tuttavia la nostra abnegazione verso questo obiettivo di convergenza e di unità nazionale è possibile a determinate condizioni.

Come abbiamo già scritto nei precedenti comunicati i soggetti politici, per costruire una solida base su cui erigere un grande movimento di liberazione nazionale, erano oltre a noi di ProgReS, Unidos, il Partito dei Sardi e il PSd’Az, senza escludere l’esperimento di sintesi Autodeterminatzione. Nelle successive analisi per valutare la fattibilità di una simile operazione avevamo anche individuato le criticità e le potenzialità di ciascuno di essi.

Oggi, dopo un aperto dialogo politico durato anni e intensificatosi negli ultimi mesi, possiamo dire con orgoglio che siamo riusciti in un’impresa per molti ritenuta impossibile: abbiamo posto le basi per la costruzione di un grande movimento di Liberazione Nazionale. Proprio come diceva Nelson Mandela, padre della nazione sudafricana: «Sembra sempre impossibile, finché non viene fatto».

Il 15 dicembre è stata una giornata storica. A Cagliari gli indipendentisti, i moderati, i sardisti, i rappresentanti di varie associazioni importanti che da tempo lavorano per lo sviluppo ed il benessere della nostra terra si sono trovati per iniziare tutti insieme un cammino comune di libertà e di impegno teso alla difesa degli interessi nazionali sardi.

Abbiamo creato uno spazio politico aperto ed inclusivo, dinamico e moderno, con un occhio che guarda al futuro e uno che guarda al passato. E’ la casa di tutti i Sardi Liberi. Una convergenza ampia che si proietta oltre la contingenza elettorale e che ha come obiettivo quello di trasformare la disaffezione e la protesta popolare in una proposta di governo per le nostre comunità e la nostra nazione.

In questo contesto è importante sottolineare l’apporto di rilievo, sotto il profilo politico e simbolico, pervenuto dai cosiddetti “sardisti dissidenti”, ma che preferiamo definire liberi, rappresentati dal consigliere regionale, Angelo Carta, da Giovanni Columbu, già segretario e presidente, che assieme alle federazioni di Gallura, Nuoro e Ogliastra, non si riconoscono più nei valori e nell’agire politico, privo di qualsiasi slancio ideale, sistematicamente disillusi da tattiche di piccolo cabotaggio del PSd’Az, un partito ormai stretto in un abbraccio mortifero con la destra ultranazionalista italiana.

Una scelta coraggiosa e di responsabilità nazionale, scevra da interessi personali di una qualche comoda poltrona, se consideriamo che abbandonano un partito di certo non in difficoltà visto l’apparentamento con il centrodestra unionista, e un candidato alla presidenza della RAS attuale segretario del PSd’Az. Una scelta appunto da sardi liberi.

Progetu Repùblica in questo momento è impegnato in un triplo oneroso impegno: stiamo lavorando su noi stessi per rilanciare attivismo e radicamento territoriale indipendentista, ingredienti essenziali per l’esistenza di un indipendentismo coerente e forte che tenga la barra dritta sui concetti fondamentali e irrinunciabili di una lotta non violenta per la liberazione nazionale e sociale del popolo sardo; stiamo poi elaborando la nostra strategia elettorale, ma questo non è il nostro assillo in quanto non siamo nati per conquistare qualche incarico o uno stipendio; ma soprattutto stiamo continuando pervicacemente a proporre – in pubblico e in estenuanti trattative riservate a tutto campo – il progetto di convergenza SARDI LIBERI.

Un’alchimia politica e simbolica potenzialmente dirompente alla quale il nostro Partito può dare un apporto fondamentale in termini di costruzione teorica, di strategia comunicativa, di valorizzazione di tutte le componenti e di coordinamento super partes nell’esclusivo interesse della convergenza e quindi della nazione sarda. Confidiamo nell’attento ascolto da parte dei partiti e dei movimenti dell’area nazionale sarda come di tutti i cittadini liberi. Il tavolo di Progetu Repùblica non chiude mai.

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«Non possono abbandonare al loro destino gli operai del Sulcis Iglesiente, già strangolati da una crisi senza precedenti e dalla mancanza di lavoro.»

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianluigi Rubiu illustra le ragioni della lettera al Governo Conte: «Sarà un Natale all’insegna dell’incertezza e della precarietà per migliaia di lavoratori del polo industriale di Portovesme. I lavoratori delle fabbriche dell’area produttiva più estesa del Sulcis Iglesiente – che conta i dipendenti ex Ila, ex Alcoa, ed ex appalti Eurallumina – attendono con trepidazione l’approvazione di una legge che possa assicurare gli ammortizzatori sociali 2019 per l’area di crisi complessa del Sulcis Iglesiente».

I sussidi scadono a fine anno, poi i lavoratori potrebbero vedersi negata l’erogazione di un sostegno per la disoccupazione.

«Il Sulcis è da tempo alla ricerca di un nuovo modello di sviluppo, l’industria è un pilastro portante per le speranze di rinascita e ripresa produttiva del nostro territorio. Per questo siamo convinti che ci sia la necessità di mettere in atto tutte le strategie progettuali ed economiche per favorire il rilancio del polo industriale di Portovesme, in modo particolare la filiera dell’alluminio – aggiunge Gianluigi Rubiu nella lettera inviata anche alla responsabile di Fratelli d’Italia per invocare un pressing sull’esecutivo –  Occorre un intervento decisivo affinché si scongiuri l’ipotesi di una scadenza degli strumenti di integrazione al reddito senza l’accompagnamento dei relativi sussidi per il 2019 e si attivino tutte le condizioni per dichiarare che il polo di Portovesme e dintorni diventi strategico per l’Italia, come già avvenuto per l’Ilva di Taranto nel settore dell’acciaio.»

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«L’Aou, un’azienda fatta di condivisione»

Ieri la direzione aziendale ha incontrato il personale per il tradizionale scambio di auguri, alla presenza del rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli e dell’arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba.

«Le aziende sono costituite da un gruppo di persone che hanno bisogno di tempo per amalgamarsi. Le aziende non si fanno con atti ma attraverso la condivisione delle storie». Così ieri il direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio D’Urso si è rivolto ai direttori delle strutture ospedaliere, al personale medico e infermieristico riunito al settimo piano del Santissima Annunziata per il tradizionale scambio degli auguri natalizi. Un’occasione per condividere il cammino fatto nell’anno che si avvia a conclusione e gli obiettivi del prossimo anno.

Il manager ha ripercorso alcune tappe fondamentali, dall’atto aziendale ai fondi contrattuali, dai lavori per il nuovo ospedale alle stabilizzazioni. «Oltre 200 persone passeranno da tempo determinato a indeterminato: si tratta di un passaggio epocale», ha detto.

Il direttore generale inoltre ha sottolineato il ruolo fondamentale degli ospedali sassaresi e del ruolo centrale dell’Aou di Sassari, riferimento del Nord Sardegna, per quanto riguarda l’assistenza, la didattica e la ricerca. «Qua ci sono competenze che la rendono una grande azienda. Ci sono ancora tanti gap da superare ma – ha concluso – permettetemi di ringraziarvi perché ognuno di voi ha contribuito alla realizzazione di quello che siamo e che saremo».

All’incontro, oltre al direttore generale, al direttore sanitario Nicolò Orrù e al direttore amministrativo Lorenzo Pescini, erano presenti anche il rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli e l’arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba.

Il rettore dell’Ateneo turritano ha rimarcato l’importante ruolo dell’Aou di Sassari sia sul versante dell’assistenza sia della ricerca e della formazione. «Ho sempre creduto che questa azienda potesse essere il riferimento per il Nord Sardegna e per la regione – ha detto – e, inoltre, che per l’Università di Sassari e la città la Sanità rappresenti il biglietto da visita. Se non avessimo avuto l’Aou, certe scuole di specializzazione non ci sarebbero state», ha concluso.

Monsignor Gian Franco Saba nel rimarcare che «un ospedale è segno di civiltà perché luogo di accoglienza», ha ricordato l’attività svolta attraverso la pastorale per la Salute. La sua presenza, inoltre, è stata anche l’occasione per la presentazione dei nuovi cappellani dei presidi ospedalieri dell’Aou. All’ospedale Santissima Annunziata sarà presente don Luigi Usai e alle cliniche, assieme a don Eugenio Pesenti, ci sarà don Paolo Mulas.

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La Regione Sardegna ha pubblicato l’avviso di gara per l’affidamento in concessione di valorizzazione della “Ex Stazione Segnali di Capo Sperone” a Sant’Antioco. Le proposte saranno selezionate sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e dovranno guardare al recupero del bene attraverso interventi altamente qualificati, nel rispetto dei principi di tutela e conservazione previsti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio e in coerenza con gli strumenti di pianificazione territoriale e comunale. «L’edificio – commenta il sindaco Ignazio Locci – oggi completamente in disuso e diroccato ma dall’inestimabile valore, può concretamente diventare un’infrastruttura turistica e culturale, facendo da volano allo sviluppo di Sant’Antioco: l’obiettivo è assicurare al “Semaforo” un futuro produttivo, in modo che garantisca reddito e occupazione».

Il bando prevede l’affidamento per un periodo di 50 anni ed i potenziali imprenditori dovranno concentrarsi su progetti all’insegna della sostenibilità ambientale e del cosiddetto turismo sostenibile. «Sappiamo che ci sono investitori interessati – conclude il sindaco – siamo convinti che l’ex stazione semaforica, immersa in uno scenario di rara bellezza, possa realmente essere riconvertita a fini turistici».

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E’ stato presentato questa mattina il nuovo Pronto Soccorso del CTO di Iglesias, una struttura di circa 850 mq dotato di camera calda e composto da 1 sala triage, 3 sale medicazione, 1 sala di attesa per i deambulanti e 1 per i barellati, quattro posti letto per OBI (osservazione breve), più un eventuale quinto posto per urgenze, oltre le stanze di supporto e i depositi come previsto dalle normative di accreditamento.

I nuovi locali sono stati ristrutturati con finanziamenti fondi Cipe FSC per lo sviluppo e la coesione. per un importo complessivo di 2.200.000 euro (per le opere del pronto soccorso e della terapia semi-intensiva).

Si tratta di un traguardo importante che consentirà ai cittadini e agli operatori di usufruire di ambienti confortevoli e delle migliori tecnologie, garantendo standard qualitativi e quantitativi fortemente elevati.

Particolarmente contenta di questo importante risultato il direttore di Area, dott.ssa Maddalena Giua: «E’ un risultato estremamente importante, una tappa fondamentale del percorso di riorganizzazione dell’Ospedale CTO, che dimostra come non vi sia alcuna intenzione – come talvolta viene paventato – di depotenziare o ridimensionare i servizi sanitari per i cittadini di Iglesias. Al contrario il percorso di miglioramento dei servizi andrà avanti, con ulteriore potenziamento di personale e tecnologie all’avanguardia».

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Giunge alla sua conclusione la quinta edizione de Le Meraviglie del Possibile, il Festival Internazionale di Teatro, Arte e Nuove Tecnologie organizzato e curato a Cagliari da KyberTeatro – lo spin-off con cui la compagnia L’Aquilone di Viviana svolge le attività teatrali e “tecnologiche” – con la direzione artistica di Ilaria Nina Zedda e Marco Quondamatteo, e la collaborazione di Claudia Pupillo, primo esempio a livello nazionale di rassegna tematica dedicata al rapporto fra teatro, arte e nuove tecnologie.

Performance, workshop, conferenze, la ricetta, ormai consolidata, di LMdP5. Che quest’anno ha scelto il sottotitolo Arti Numeriche (la traduzione dal francese di Art Numerique, in italiano Arte Digitale) e ha rinnovato la collaborazione con  gli ospiti francesi della compagnia V.E.I.A – Vous Etes Ici Allieurs (Lione) e libanesi di Minwal Theatre Company (Sidone).

Il festival si chiude, dunque, domani, venerdì 21 dicembre, con un DIGITAL PARTY che, dalle 21.30 in poi, invaderà pacificamente lo Spazio OSC di via Newton 12: VOUS ETES ON A.R.T.E. – Augmented Reality Theater Experience, una performance multimediale interattiva a cura di Matthieu Tercieux e Edouard Souillot dell’Association V.E.I.A. e di KyberTeatro, con i dj Alessio Mereu, Fabrizio Barberis, Andrea Cossu, b2b, WTTM, in collaborazione con M/Ind – Menti Indipendenti. Rassegna di Club-Culture & Autoproduzione, a cura di BASSTATION.
Un progetto transdisciplinare artistico e tecnologico, VOUS ETES ON A.R.T.E., fra musica elettronica e arte digitale.

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Continua la ricerca, da parte di Poste Italiane, di portalettere da assumere in tutta Italia a partire da febbraio 2019. Sono ormai diversi anni che sul sito di Poste è possibile trovare annunci di lavoro riguardanti soprattutto postini, una figura fondamentale specialmente per i periodi di maggior lavoro (estivi, natalizi, …). Le nuove candidature devono essere presentate entro il 13 gennaio 2019. Ai candidati non sono richieste specifiche conoscenze professionali. Alla selezione possono partecipare anche coloro i quali hanno già preso parte ad un precedente annuncio senza aver ricevuto risposta. La ricerca è rivolta sempre a giovani in possesso di diploma di scuola media superiore … 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_poste_dic_2018.html .

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Muniti di scarpette, calzettoni, maglietta e pantaloncini, sindaci, amministratori locali e membri del Lions Club Carbonia domani, venerdì 21 dicembre, alle ore 11.00, scendono in campo a Carbonia, al Palazzetto dello sport di via delle Cernitrici, per la settima giornata della “Sulcis Inclusion Cup”. Un appuntamento che rientra nell’ambito dei festeggiamenti per l’80° compleanno della città di Carbonia.

Si tratta di un torneo di calcio a 5 unificato con squadre miste composte da ragazzi disabili, amministratori e sindaci di 10 Comuni del Sulcis (Carbonia, Portoscuso, Perdaxius, Masainas, Tratalias, Villaperuccio, Domusnovas, Nuxis, Santadi e Musei).

L’evento è stato organizzato per festeggiare i 50 anni della Special Olympics e dei Lions Club Carbonia. 

All’iniziativa, che ha preso il via nel mese di settembre, stanno partecipando anche gli amministratori del comune di Carbonia e, in particolare, il sindaco Paola Massidda, che esprime soddisfazione per lo svolgimento di questo «evento meritorio teso a sensibilizzare le istituzioni, la società civile a favore del rispetto, dell’integrazione e dell’inclusione dei ragazzi disabili. Tematiche sulle quali la nostra Amministrazione Comunale è attenta».

Sono 6 le squadre che stanno partecipando al torneo: 

Lions Club Carbonia; 

Villaperuccio-Nuxis; 

Musei-Santadi; 

Domusnovas-Tratalias; 

Masainas-Carbonia; 

Portoscuso-Perdaxius.

Tutte le scuole e la cittadinanza intera sono invitate ad assistere domani a questa splendida giornata di festa dell’inclusione.

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Venerdì 21 dicembre, dalle ore 18.00, nella “Sala blu” del Centro Culturale di via Cattaneo, si terrà la premiazione della “Serata dello sport”, un appuntamento nato per iniziativa dell’assessorato della Cultura e dello Sport, attraverso il quale l’Amministrazione comunale vuole fornire un riconoscimento agli atleti di varie discipline, che si sono distinti nell’attività agonistica.

I premi verranno consegnati dai componenti del Consiglio e della Giunta comunale.

«Un appuntamento che vuole essere un dovuto riconoscimento alle persone che, per merito dello lo sport, sono riuscite a coronare i propri obiettivi, sia a livello personale che di squadra – ha sottolineato l’assessore Claudia Sanna – lo sport quindi come strumento di crescita e di integrazione sociale.»

Nell’occasione sarà presentato il progetto “No Neet”, finanziato grazie a un contributo di 300.000,00 euro erogati dalla Fondazione “Con il Sud” e realizzato in collaborazione con l’assessorato delle Politiche Sociali e Giovanili, e con la comunità Casa Emmaus, referente per la Regione Sardegna.

Il progetto ha l’obiettivo di limitare la dispersione scolastica e riavvicinare i ragazzi alla scuola.

Tra gli ambiti d’intervento è prevista la pratica di uno sport come il rugby, una disciplina portatrice di valori positivi ed in grado di incentivare il gioco di squadra e l’educazione al fair play.

Sarà ospite della serata una delegazione della FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali).

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La Regione ha pubblicato nel sito istituzionale il bando del corso-concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di 20 dirigenti da destinare all’amministrazione (18) e all’Enas (2).

Il corso ha una durata di sei mesi e comprende periodi di applicazione, anche a tempo parziale, presso amministrazioni pubbliche o private. Al termine del percorso di formazione, e solo dopo il superamento di un esame intermedio, i candidati verranno sottoposti a un esame-concorso finale.

Ai fini dell’ammissione al corso-concorso selettivo di formazione il candidato deve presentare domanda di partecipazione esclusivamente on line attraverso l’utilizzo della piattaforma telematica resa disponibile dall’amministrazione regionale e accessibile mediante il link attivato nella sezione “concorsi, selezioni, mobilità e comandi” del sito della Regione Sardegna. Nel bando sono indicati tutti i requisiti richiesti. L’accesso alla piattaforma telematica avviene mediante SPID con credenziali di livello 2 oppure con la Carta nazionale dei servizi. Le domande di partecipazione possono essere presentate a partire dalle ore 12 del prossimo 8 gennaio e sino alla stessa ora del 7 febbraio 2019.

Per essere ammessi al corso-concorso è necessario superare una prova preselettiva, che consisterà in un questionario composto da 60 quesiti, con lo scopo di selezionare 40 candidati che avranno accesso alla fase di formazione.  

«Per la selezione dei nuovi dirigenti della Regione, dopo lo stop imposto dal Tar al precedente bando – dichiara l’assessore del Personale Filippo Spanu – abbiamo deciso di adottare una modalità di selezione che per la prima volta viene utilizzata nel contesto della Regione Sardegna. Abbiamo mantenuto gli impegni assunti e riproposto con grande determinazione il bando che ha un’impronta innovativa. C’è bisogno di energie nuove per dare ulteriore slancio alla macchina amministrativa. Investiamo sul futuro della Regione, sul rafforzamento delle strutture e sul miglioramento delle competenze. La stagione concorsuale verrà poi completata con il bando per l’assunzione di nuovi funzionari che sarà un ulteriore tassello in un quadro già caratterizzato dai rinnovi contrattuali per dirigenti e personale e dalle stabilizzazioni secondo le indicazioni della legge n. 37 approvata dal Consiglio regionale nel dicembre del 2016.»