28 July, 2024
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«La Polizia penitenziaria salva un’altra vita.»

A dichiararlo è il segretario generale Aggiunto dell’OSAPP – Domenico Nicotra – che ha reso noto che ieri sera la Polizia penitenziaria del carcere di Sassari ha salvato un detenuto extracomunitario nuovo giunto che per motivi ancora sconosciuti ha cercato il suicidio.

«Il detenuto, di origini marocchina e di anni 30, ha cercato con un laccio ricavato artigianalmente di impiccarsi ed il pronto intervento dei poliziotti penitenziari, che lo hanno anche rianimato, ha evitato che l’epilogo diventasse l’ennesima tragedia nelle patrie galere.»

«È auspicabile – ha concluso Domenico Nicotra – che in ogni caso gli organi dipartimentali e ministeriali provvedano ad assegnare un funzionario del Corpo con le funzioni di Comandante del Reparto, perché è altresì necessario che il personale abbia una guida certa e autorevole, anche perché la tipologia dei ristretti è certamente rilevamento è pericolosa.»

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Con una conferenza dal titolo “Claude Debussy: l’opera pianistica”, curata dalla musicologa Aurora Cogliandro, lunedì 1° ottobre proseguono nel Conservatorio di Cagliari gli appuntamenti con l’VIII Festival pianistico, dedicato a Claude Debussy nel 150esimo anniversario della morte.

Durante l’incontro, in programma alle 18 nell’aula magna dell’istituzione musicale cagliaritana, Aurora Cogliando illusterà i concerti in programma il 3, il 5 e il 10 ottobre e ancora il 14 e il 21 novembre, che proporranno l’integrale dell’opera pianistica del grande compositore francese.

Il 17 ottobre il festival proporrà anche un concerto del duo pianistico formato da Aurora Cogliandro e Rosabianca Rachel: di Debussy saranno proposti “Six epigaphes antiques”, “Marce ecossaise sur un thème populaire divertissement”, “Lindaraja” e “En blanc et noir”.

Nato da un progetto del pianista Stefano Figliola, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, il Festival Pianistico è divenuto negli anni un sicuro riferimento per quel pubblico che sempre più numeroso e attento ne ha seguito le precedenti edizioni.

Il festival quest’anno conta sulla collaborazione con i Dipartimenti di “Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”, “Strumenti ad arco e a corda”, con la sezione Interdipartimentale di “Discipline d’insieme” e con l’Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Como.

L’ingresso agli appuntamenti è libero e gratuito.

 

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Nelle 600 farmacie specializzate di tutta Italia, ottobre sarà il “Mese della tolleranza alimentare”: una nuova iniziativa per aiutare i cittadini a conoscere e contrastare le infiammazioni da cibo.

«Disturbi della digestione, sovrappeso, ma anche problematiche cutanee sono solo alcune delle conseguenze di un’alimentazione scorretta, sbilanciata, poco sana – spiega il dottor Santo Barreca, portavoce delle farmacie specializzate -. Per questo a ottobre vogliamo sensibilizzare i cittadini sul tema dell’infiammazione da cibo offrendo informazioni e consulenze personalizzate.»

Non solo: per un mese in tutte le farmacie specializzate sarà possibile fare a condizioni vantaggiose un Food Inflammation Test che permette non solo di misurare l’infiammazione da cibo, ma anche di costruire un percorso per recuperare la tolleranza alimentare, capendo cosa mangiare e quando.

«Saremo a disposizione di tutti coloro che desiderano sapere di più sull’infiammazione da cibo e vedremo insieme a loro come compiere le giuste scelte alimentari per ritrovare l’amicizia con il cibo», conclude il dottor Barreca.

Le farmacie aderenti all’iniziativa in Sardegna sono:

Farmacia Turacchi – Via Liguria, 7 – Carbonia SU

Farmacia Locci – Via Torino, Angolo Via Venezia – Iglesias SU

Farmacia Cincotti – Via Porto Botte, 92 – San Giovanni Suergiu SU

Farmacia Rizzo Enzo – Via Abruzzi, 53 – Cagliari CA

Farmacia Congiu – Via Roma, 145/A – Muravera SU

Farmacia Dedola – Via Curie, 35 – Cagliari CA

Farmacia Sant’Antonio – Via Cettigne, 28 – Cagliari CA

Farmacia Fadda-Caboi – Via Italia, 47 – Cagliari Pirri CA

Farmacia Cau – Via San Lorenzo, 43 – Monserrato CA

Farmacia Pirastu – Piazza IV Novembre, 5/6 – Quartu Sant’Elena CA

Farmacia Concas – Via Cagliari 149/151 – Sarroch CA

Farmacia Sa.Fi.Pharma – Via Armando Diaz, 38 – Oristano OR

Farmacia Annis – Via Del Bianco, 56 – San Vero Milis OR

Farmacia Sa.Fi.Pharma – Via Giovanni XXIII, 143/145 – Santa Giusta OR

Farmacia Pilo & C. – Via Roma, 89 – Castelsardo SS

Farmacia Accogli – Piazza Etna, 5 – Olbia SS

Farmacia Cuccuru – Via Cellini, 1 – Porto Torres SS

Farmacia Manca – Viale Dante, 25 – Sassari SS

Farmacia Pilo & C. – Via Gorizia, 1 – Sassari SS

Farmacia San Paolo – Via Besta, 4 – Sassari SS

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Via libera dal Governo al progetto preliminare della Snai (Strategia nazionale per le aree interne) Gennargentu-Mandrolisai da 7 milioni e mezzo di euro. La presidenza del Consiglio dei ministri l’ha ufficialmente comunicato al sindaco di Tonara Flavia Loche, referente del progetto che, in occasione di “Autunno in Barbagia”, ha accolto oggi l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, ufficializzando insieme a lui la notizia. 

L’approvazione da parte di Palazzo Chigi è un passo avanti molto importante nell’iter del progetto, che va definitivamente chiuso entro l’anno per assicurarsi il finanziamento che è per metà a carico dello Stato e per metà a carico del Bilancio regionale. Un progetto  “antispopolamento” che punta a promuovere lo sviluppo locale per garantire ai 14.382 cittadini dell’area (in discesa del 14% tra il 2002 e il 2016) l’accesso ai servizi essenziali: istruzione, salute, mobilità.

«È il contesto migliore, quello di oggi qui a Tonara, per ricevere la notizia dell’approvazione del progetto da parte del Governo – dice Raffaele Paci -. Il progetto, e in generale la strategia Snai,  punta a garantire servizi essenziali per migliorare la qualità della vita dei residenti in zone geograficamente disagiate. Ma sappiamo bene che, oltre ai servizi, l’elemento fondamentale per combattere lo spopolamento è creare opportunità di lavoro e sviluppo, partendo dalle caratteristiche e peculiarità locali. Esattamente la filosofia che è alla base di manifestazioni come Autunno in Barbagia, dove si valorizzano le nostre tradizioni, il nostro patrimonio culturale unico al mondo, la nostra enogastronomia e il nostro artigianato per incuriosire visitatori e attirare turisti. In questo modo si mette in moto l’economia, si crea sviluppo e dunque occupazione, si ripopolano i territori dove grazie alla Snai ci saranno anche servizi che funzionano.»

«Qui oggi vediamo migliaia di turisti, entusiasti, allora dobbiamo essere capaci di far conoscere ed esportare queste nostre ricchezze, di varcare i confini della Sardegna – sottolinea il vicepresidente della Regione -. E questo è possibile solo nel momento in cui si fanno scelte strategiche e condivise, favorendo l’aggregazione di servizi tra i Comuni, mettendo insieme i produttori per puntare sui mercati esterni, valorizzando fortemente l’identità e le competenze locali, puntando sulla specializzazione in una visione globale e internazionale, grazie anche all’alta tecnologia. Tutto questo è stato racchiuso nel progetto, che sono sicuro sarà fondamentale per rilanciare l’economia locale.»

La Snai Gennargentu-Mandrolisai è la seconda finanziata in Sardegna dopo l’Alta Marmilla, già chiusa e operativa. «È un esperimento estremamente importante e complesso, nel quale abbiamo creduto sin dall’inizio. Il problema dello spopolamento delle aree interne va affrontato in modo integrato, e può essere risolto solo se i paesi, le piccole comunità, i singoli artigiani uniscono le forze e lavorano per un intero territorio col costante supporto delle amministrazioni, esattamente come stiamo facendo in questo territorio», ha concluso Raffaele Paci.

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Un incremento pari al 15 per cento delle procedure di cardiologia interventistica e la conseguente possibilità di trattamento di pazienti giudicati inoperabili mediante cardiochirurgia tradizionale e di lesioni coronariche sempre più complesse. Quindi l’adozione di nuove procedure come la valvuloplastica aortica percutanea per via radiale. È quanto realizzato tra il 2017 e il 2018 la struttura di Emodinamica e Cardiologia interventistica dell’Aou di Sassari diretta dal professor Guido Parodi.

Il direttore della struttura, che porta a Sassari la sua ventennale esperienza acquisita all’Aou Careggi di Firenze, è anche direttore della scuola di specializzazione in Malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università degli Studi di Sassari.

«L’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari – spiega il professor Guido Parodi – svolge da molti anni per il Nord Sardegna un ruolo di riferimento in questa specialistica. Da circa un anno, l’attività è stata potenziata e implementata con l’acquisizione di nuove apparecchiature.»

Sono state introdotte nuove tecniche all’avanguardia come la valvuloplastica aortica percutanea per via radiale. «Si tratta – spiega – di una metodica in grado di dilatare la valvola aortica ristretta in anestesia locale passando dal polso senza aprire il torace, né pungere le arterie femorali, in pazienti a rischio operatorio proibitivo e con severe comorbidità. Viene effettuata in pochi centri in Europa e per la prima volta in Sardegna.»

Questo tipo di procedure mini-invasive, che vedono protagonista il Dipartimento cardio-toraco-vascolare diretto da Pierfranco Terrosu, si affiancano a quelle per la sostituzione valvolare aortica chirurgica e percutanea, effettuate in collaborazione con la Cardiochirurgia diretta da Michele Portoghese. Si tratta di procedure che offrono una soluzione personalizzata ai pazienti affetti da valvulopatia degenerativa, tipica dei soggetti anziani.

La stretta sinergia dell’équipe multidisciplinare, cardiologica e cardiochirurgica, permette all’Aou di Sassari di avviare il trattamento delle valvulopatie con procedure meno invasive e più sicure. Il rischio operatorio diventa minimo, la precoce mobilizzazione del paziente e un minor tempo di degenza riducono invece la spesa sanitaria.

«Lo stesso percorso – aggiunge il professor Guido Parodi – è stato anche applicato all’interventistica coronarica percutanea con gli interventi di angioplastica e impianto di stent coronarici che sono stati condotti negli ultimi mesi quasi totalmente per via radiale, cioè partendo dal polso. Questo ha comportato una riduzione delle complicanze perioperatorie e una riduzione dei tempi di degenza ospedaliera.»

La struttura sassarese, infine, grazie a una serie di collaborazioni con prestigiosi centri nazionali e internazionali, ha avviato importanti ricerche cliniche mirate a migliorare le procedure interventistiche stesse e le terapie farmacologiche per i pazienti cardiopatici.

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L’Amministrazione comunale di Carbonia ha organizzato per lunedì 1° ottobre, alle ore 18.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma, un incontro chiarificatore con i cittadini, sulle operazioni di estumulazione ed esumazione ordinaria previste nel cimitero di Carbonia e comunicate tramite avvisi pubblicati sull’Albo Pretorio rispettivamente in data 26 luglio e 3 agosto 2018 ed affissi nelle bacheche dei cimiteri di Carbonia e Cortoghiana.
Sarà un’occasione di partecipazione e di condivisione in cui il sindaco Paola Massidda e l’assessore dei Servizi di pubblica utilità Gian Luca Lai dialogheranno con la cittadinanza e saranno a disposizione per qualsiasi eventuale chiarimento in merito.
All’incontro saranno presenti i consiglieri comunali.

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Non si placano le proteste nel comparto sanitario isolano. Alcune delle situazioni più critiche sono denunciate dal vicepresidente della commissione salute Edoardo Tocco (Forza Italia). «Non si comprende perché la gestione dell’elisuperficie ai piedi dell’ospedale Brotzu sia stata assegnata ad una società di Viterbo piuttosto che all’ufficio tecnico interno, dotato di competenti professionalità – esordisce Edoardo Tocco -. Si aggiunga anche il supporto alle operazioni di atterraggio e decollo, nei giorni festivi, aggiudicato al portierato, senza che gli operatori siano preposti agli interventi. Nelle corsie del presidio ospedaliero del Businco il personale lamenta un’emergenza mai vista. Nella struttura sono incastonati undici importanti reparti, che vanno dalla ginecologia oncologica al centro trapianti midollo osseo, che risultano essere senza una bussola. Le strutture sanitarie hanno ritmi lavorativi poco conciliabili tra loro. Non si capisce la scelta dell’accorpamento, perché si sono innestati tra loro ingranaggi non sincronizzati che girano a velocità diverse. Questo ha generato non pochi disagi nei tre ospedali. Infatti, come possono essere adeguatamente gestiti i pazienti che, in emergenza, arrivano dal Brotzu all’Oncologico, essendo l’impostazione lavorativa di quest’ultimo quasi esclusivamente programmata. La grave carenza di infermieri e, soprattutto, di operatori socio sanitari che, come nel nosocomio di via Peretti, non è mai stata risolta – conclude Edoardo Tocco -. Ci sono reparti, come l’oncologia, medica in cui spesso operano solo due infermieri per turno senza un’adeguata presenza di operatori, indispensabili invece per garantire ai pazienti un assistenza degna di questo nome».

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Martedì 2 ottobre, alle 18.00 il Circolo Soci Euralcoop ospiterà, nel locale di piazza Marmilla, a Carbonia, la presentazione del romanzo “Piombo Fuso” di Marco Corrias (giornalista in pensione, attualmente sindaco di Fluminimaggiore). Coordinerà i lavori Moreno Pilloni, presidente del Circolo Soci Euralcoop. Interverranno Tore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis, già presidente dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, ex sindaco di Carbonia e parlamentare della Repubblica; e Tore Figus, ex direttore regionale della Società Umanitaria. Sarà presente l’autore.

«Nel deserto post-industriale del Sulcis, tra fabbriche e miniere chiuse e povertà dovuta alla crisi, Denis, adolescente inquieto, figlio di un operaio in cassa integrazione e nipote di un nonno comunista pervicace, rifiuta il piccolo mondo da cui proviene. Abbandonata la scuola, si dà allo spaccio di droga, entra in conflitto con la famiglia e sogna di partire per diventare bodyguard dei vip della Costa Smeralda. Si accorge di lui Severino, ambiguo ex soldato della Legione straniera, che lo inizia a una cultura della forza, iniettandogli massicce dosi di un’ideologia di destra…»

Marco Corrias è un giornalista, attualmente in pensione. Ha lavorato alla “Nuova Sardegna” ed è stato inviato speciale per il settimanale “Epoca” e per il programma di attualità e approfondimento del Tg5 “Terra!”. Collabora anche al settore inchieste della Repubblica.it . È autore di reportage ed inchieste in Italia e all’estero. Tra i suoi libri ricordiamo: Mio figlio Farouk, anatomia di un rapimento (Rizzoli 1993); Mino Pecorelli, un uomo che sapeva troppo (Sperling & Kupfer 1996); Il pozzo Zimmerman, storia di un minatore dalla luce al buio andata e ritorno (Demos 1999); Piombo fuso (Il Maestrale 2018).

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Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco sollecita il varo di una legge che imponga la bonifica delle strutture pubbliche, dalle scuole agli uffici. La realizzazione di nuovi impianti di inertizzazione dell’amianto, utili a rimuovere le discariche abusive, con la possibilità di effettuare la micro raccolta di piccole quantità di eternit che i cittadini possono conferire ai Comuni. Un censimento sull’intero territorio regionale delle aree da risanare per eliminare i rischi derivanti dalle polveri disperse nell’ambiente. A rendere chiari i ritardi della Sardegna sulla cancellazione dei pericoli derivanti dalla fibra killer l’associazione regionale degli ex esposti amianto, con il presidente Giampaolo Lilliu che ha illustrato le criticità sull’emergenza dovuta alle coperture in cemento amianto. Un summit per dipingere un quadro drammatico, davanti alla platea dei consiglieri regionali Antonio Solinas (responsabile commissione ambiente), Raimondo Perra (portavoce del parlamentino che si occupa di sanità), Mario Tendas e Daniela Forma. A sovrintendere la seduta il presidente della commissione d’inchiesta sull’amianto Edoardo Tocco: «Abbiamo davanti un’emergenza difficile da affrontare senza progetti ben definiti. Secondo i dati forniti nell’Isola non basterebbero duemila campi da calcio per racchiudere i siti contaminati dalle coperture con lastre in cemento amianto, con tantissime strutture pubbliche deturpate dalla presenza della fibra killer. A partire dalle risorse – aggiunge Edoardo Tocco – con un pacchetto pari a 64 milioni di euro in cinque anni che permetterebbero di avviare un percorso virtuoso, che possa cominciare dalla mappatura dei territori contaminati sino all’approvazione di una legge per prescrivere il risanamento dei siti contaminati dalla presenza delle lastre».

La road map della commissione d’inchiesta è tratteggiata dal presidente: «Abbiamo l’onere di promuovere delle strategie che possano spingere a soluzioni in grado di migliorare lo stato di salute dei nostri centri urbani, con l’eliminazione dei potenziali pericoli per l’ambiente e le condizioni sanitarie dei cittadini – conclude Edoardo Tocco -. Non sono più rinviabili provvedimenti di contrasto contro la diffusa presenza dell’amianto in Sardegna, con la costruzione di sistemi per la rimozione degli immondezzai abusivi con lastre di eternit disseminate nelle campagne».

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I consiglieri regionali Antonello Peru, Oscar Cherchi e Stefano Coinu (Forza Italia) sollecitano l’esame in Aula entro ottobre della nuova legge per i lavoratori forestali.

«Il testo portato davanti all’organismo – spiegano i rappresentanti degli azzurri – prevede lo stanziamento di ulteriori risorse per accorpare il personale di Forestas dentro il sistema regionale, mettendo così fine ad una diseguaglianza illogica nei confronti dei dipendenti. E’ una rivendicazione che gran parte degli operatori portano avanti da tempo per l’inserimento dell’ente in un’intelaiatura più adeguata. Pensiamo che uno dei temi centrali entro la fine della legislatura sia il varo di una normativa che rimuova le contraddizioni dell’attuale cornice, armonizzando il contratto dei dipendenti con il resto del sistema regionale. L’attuale quadro dell’agenzia è infatti un mostro giuridico, che ha messo in piedi un ente senza il riconoscimento dei necessari diritti ai dipendenti.»

«Si tratta di accelerare i tempi per l’approvazione del nuovo inquadramento. Entro settembre si dovrebbe esprimere la commissione, poi il testo potrebbe essere licenziato dall’aula di via Roma – concludono Antonello Peru, Oscar Cherchi e Stefano Coinu -. Unico punto critico è il pezzo della disposizione riguardante i lavoratori stagionali che, per ora, resterebbero fuori dalle innovazioni, ma per cui dobbiamo assicurare il massimo impegno per porre fine alla precarietà.»