28 July, 2024
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Dopo lo stanziamento di 400.000 euro deliberato dalla Giunta regionale ai comuni di Carloforte e La Maddalena per l’abbattimento dei costi di trasporto marittimo interno per le isole minori sostenuti dai passeggeri non residenti, è stata autorizzata la spesa in favore degli enti locali direttamente coinvolti, da distribuire equamente tra le due Comunità isolane. Ne dà notizia, con un comunicato, il sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni.

«In concertazione con le società di navigazione Delcomar srl ed Ensamar srl e, in considerazione dell’entità dei fondi a nostra disposizione – spiega Salvatore Puggioni – si è stabilito l’utilizzo della tariffa “ordinaria speciale” valida per tutti i passeggeri non residenti, sulle linee Carloforte/Portovesme e viceversa, Carloforte/Calasetta e viceversa, e per entrambi i regimi di convenzione diurno e notturno. Tale formula di scontistica tariffaria, sarà operativa solamente nella formula A/R (andata e ritorno) e il costo del biglietto rimane inalterato: 3 euro per il passeggero e 12 euro per le autovetture (escluso il costo del contributo di sbarco). La validità si estende su entrambe le tratte e senza distinzione di fascia sulle varie classi di auto previste dal vigente piano tariffario.»

«A seguito di un’attenta analisi sui flussi di transito, e allo scopo di incrementare la presenza sull’Isola in un periodo destagionalizzato, con la possibilità inoltre di agevolare i passeggeri non residenti soggetti ad un pendolarismo più sostenuto, si è optato per l’utilizzo della tariffa ordinaria speciale tutti i giorni dal 1° ottobre 2018 al 31 dicembre 2018 – conclude il sindaco di Carloforte Salvatore Puggioni –. Eventuali nuove disposizioni legate ai fondi residui a disposizione, verranno se necessario preventivamente comunicate in seguito.»

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Ha preso il via questa mattina la quarta edizione di “IncontriaAMOci 2018”, un campus sportivo integrato rivolto a disabili e normodotati.
L’iniziativa si svolge – nelle giornate di oggi e di domani, sabato 29 settembre – negli impianti sportivi di via Balilla (Campo da hockey e da calcio a 5) e nel Palazzetto dello sport di via delle Cernitrici, a Carbonia.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione sportiva dilettantistica Arcobaleno, in collaborazione con la Fisdir (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale), l’Associazione culturale Origine, il patrocinio del comune di Carbonia ed il contributo dei commercianti di Carbonia, Sant’Antioco, Gonnesa e di altri centri del territorio.
All’iniziativa hanno partecipato, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Carbonia, il sindaco Paola Massidda, l’assessore dello Sport Valerio Piria ed il presidente del Consiglio comunale Daniela Marras, i quali hanno giocato con i ragazzi disabili, cimentandosi in una serie di attività sportive (tra le quali il tiro con l’arco), dimostrando quanto occasioni come queste, siano fondamentali per favorire l’inclusione sociale, l’integrazione e l’aggregazione dei ragazzi.

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«Il Portogallo ha sempre avuto un ruolo centrale nella storia europea. Sono felice che possiamo contare sul sostegno di una nazione il cui popolo si è sempre impegnato nel progetto europeo. Benché saldamente ancorato all’Europa, il Portogallo si affaccia sull’Atlantico e sul resto del mondo. Conto sul fatto che il Portogallo avrà un ruolo centrale nella creazione di relazioni più solide dell’Ue con l’Africa e il Mercosur. Una solida diplomazia politica ed economica è essenziale se vogliamo gestire con successo la crisi migratoria.»

Lo ha detto oggi il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, concludendo la sua visita ufficiale in Portogallo questo venerdì.

Il presidente Tajani ha incontrato il presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa; il presidente dell’Assemblea della Repubblica, Eduardo Ferro Rodrigues; ed il Primo Ministro, António Costa:

«Il popolo portoghese ha superato grandi sfide nel corso della crisi economica e merita il massimo apprezzamento. Gli ultimi dati economici del Paese costituiscono un buon esempio di come l’impegno per le riforme possa dare i suoi frutti. In effetti, sono felice che i sondaggi indichino che oltre i tre quarti dei cittadini portoghesi ritengono che il loro Paese tragga beneficio dall’essere un membro dell’Unione europea. La solidarietà in azione è l’essenza dell’Unione Europea.»

Il Presidente ha incontrato un gruppo di giovani ricercatori che lavorano al MOnarCH, un progetto di robotica sociale finanziato dall’Ue, e alcuni cittadini portoghesi:

«La libertà e la pace non dovrebbero mai essere date per scontate. Difendendo i nostri valori comuni, le proteggeremo dalla retorica distruttiva dei sovranisti. Apprezzo il vostro impegno per il futuro dell’Europa, e conto sul contributo di ciascuno di voi al nostro progetto condiviso e collettivo», ha detto il presidente Tajani.

Un esempio concreto di questo impegno è rappresentato dai vincitori dello Premio del cittadino europeo

«Il signor António Pinto Monteiro ha alle spalle più di quarant’anni di impegno sociale, mentre la Fundação Francisco Manuel dos Santos porta avanti un’opera di sensibilizzazione sull’Europa, stimolando l’impegno civico attivo. Apprezzo il loro inestimabile contributo alla promozione dell’integrazione e dei valori dell’Unione Europea», ha aggiunto il presidente Tajani. António Pinto Monteiro e la “Fundação Francisco Manuel dos Santos” hanno ricevuto il Premio del cittadino europeo per i loro eccellenti risultati e per il notevole impegno dimostrato nel diffondere i valori europei.

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Si è riunito a Roma, a Palazzo Vidoni, sede del Dipartimento della Funzione Pubblica, il tavolo tecnico interministeriale con gli assessori degli Affari generali Filippo Spanu e dell’Agricoltura Pier Luigi Caria e i rappresentanti della stessa Funzione pubblica e del ministero dell’Economia e Finanze. Erano presenti i direttori generali dell’assessorato dell’agricoltura Sebastiano Piredda e dell’Agenzia Laore Sardegna Maria Ibba. Al centro del confronto le proposte della Regione per l’attuazione della legge 3 del 2009 riguardante i dipendenti dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (Aras). Durante l’incontro sono stati esaminati i documenti e le tabelle inviate nei mesi scorsi dalla Regione.

«È stato un confronto positivo. Abbiamo avuto conferma – spiegano gli assessori – della disponibilità dei Ministeri a trovare le soluzioni più adeguate per dare attuazione alle legge 3. Alla Giunta è stato richiesto un ulteriore approfondimento legato alla norma integrativa che aggiornerà il testo approvato dal Consiglio regionale nel 2009 e che sarà necessario portare di nuovo all’attenzione dell’Assemblea. Entro la prossima settimana consegneremo al Governo un nuovo documento elaborato sulla base delle risultanze scaturite dalla riunione di oggi.»

«Nel tavolo – aggiungono Filippo Spanu e Pier Luigi Caria – si è preso atto positivamente del provvedimento di commissariamento del Tribunale di Cagliari che, con la nomina dei due nuovi liquidatori, ha consentito all’Aras di riprendere il corso normale delle sue attività.»

Gli assessori, infine, ricordano che «per la procedura di attuazione della legge 3 occorre rispettare i tempi necessari ai fini del completamento delle consultazioni e della definizione dei provvedimenti normativi e amministrativi. La Regione – hanno voluto rimarcare gli assessori – ritiene che questa nuova fase iniziata con l’arrivo dei liquidatori consentirà di attenuare il clima di preoccupazione tra i dipendenti, grazie al pagamento di stipendi e rimborsi spese arretrati, e di riavviare al più presto la regolare gestione delle attività dell’Aras verso il mondo della campagne».

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Lunedì 1 ottobre a Cagliari, nella sala Emilio Lussu, a Villa Devoto, alle 11.00, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’AD di Accenture S.p.A., Fabio Benasso, sigleranno un protocollo d’intesa per l’incremento, nei prossimi 18 mesi, dell’occupazione di giovani laureati e diplomati nel settore ITC presso la sede cagliaritana delle società Accenture ed Avanade. Alla firma del protocollo d’intesa, aperta alla stampa, prenderà parte l’assessore del Lavoro, Virginia Mura.

 

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«Abbiamo tantissimi strumenti a disposizione per le tipologie più svariate di investimenti, 250 milioni per far crescere i nostri imprenditori, dai più piccoli ai più grandi. In più ci sono i bandi nazionali, per esempio Resto al Sud, e quelli europei. Per renderli efficaci al massimo bisogna fare gioco di squadra, farli conoscere attraverso una capillare animazione territoriale e individuare le procedure più rapide per accorciare i tempi di erogazione. Il lavoro lo creano le imprese e noi come Regione continuiamo a mettere a disposizione risorse e strumenti per farle crescere.»

L’ha detto l’assessore della Programmazione e vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, aprendo alla MEM di Cagliari i lavori di “InvestEu”, opportunità per le imprese ed il territorio. 

«Sui nostri bandi abbiamo ottenuto una straordinaria risposta delle imprese, che a ogni appuntamento hanno con le loro richieste sempre superato l’importo disponibile – ricorda Raffaele Paci -. È un segnale forte e molto positivo, perché significa appunto che le imprese vogliono investire, e se vogliono investire vuol dire che hanno di nuovo finalmente fiducia nel futuro dopo la crisi più terribile della nostra storia. Per questo motivo ci siamo impegnati a rifinanziare i bandi laddove ne emerga la necessità, garantendo non senza sforzo che tutte le domande in regola e con un progetto valido verranno finanziate. Abbiamo messo a punto finanziamenti per le nuove imprese e per quelle già operative, per accompagnarle sui mercati e per favorirne gli ormai  indispensabili processi di innovazione e internazionalizzazione e dunque competitività, siamo al fianco delle start-up (e quelle guidate dai giovani portano la Sardegna al primo posto per numero in Italia), investiamo in un settore come quello dell’Aerospazio che per la nostra regione sta diventando una solida realtà, sosteniamo la Ricerca che è irrinunciabile e la Cultura, e per dare un’occasione in più alle imprese stiamo realizzando la Zes, Zona Economica Speciale, nelle aree industriali retroportuali dell’isola.»

Infine, i Bandi Territoriali. «È una delle più importanti novità all’interno della programmazione territoriale, che punta a garantire aiuti su precisi settori di intervento individuati nel Progetto di Sviluppo Territoriale come strategici. Un risultato che per anni in passato si è cercato di raggiungere senza successo e che finalmente noi siamo riusciti a realizzare – spiega il vicepresidente della Regione -. Quindi sostegno alle imprese, che creano sviluppo e occupazione e dunque crescita economica con ricadute positive nel territorio e di riflesso in tutta la regione, ma ancora più mirato per garantire risultati migliori. Una scelta che incarna la  filosofia della programmazione territoriale, dove i progetti nascono dal basso perché sono le comunità che ci dicono quali sono i loro punti di forza da sostenere e valorizzare».

I due fronti da potenziare e rafforzare sono quelli dei tempi e della diffusione di informazione su tutti gli strumenti disponibili. «Serve una forte animazione, e la stiamo facendo in tante zone insieme a UnionCamere, bisogna fare una informazione capillare perché spesso i nostri piccoli imprenditori non conoscono tutti gli strumenti disponibili, serve una rete di consulenti che diffonda le informazioni tecniche. E poi, i tempi: avrei davvero voluto fossero più rapidi, ma ci sono regole ferree perché parliamo di soldi pubblici e dunque procedure complesse che spesso portano via più tempo del previsto. Adesso riusciamo finalmente a usare il credito d’imposta, abbiamo messo a disposizione 15 milioni, e facciamo il possibile per tagliare i tempi. Andiamo avanti con convinzione e determinazione – conclude Raffaele Paci – per assicurare ai nostri investitori tutti gli strumenti necessari a generare opportunità, ricchezza e occupazione per la nostra regione»

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Domani, a Villacidro, la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori del trentatreesimo Premio Dessì: Maria Pia Ammirati, Giuseppe Marcenaro e Sandra Petrignani sono gli autori in lizza per la Narrativa; Alberto Bertoni, Paolo Fabrizio Iacuzzi e Vincenzo Mascolo quelli per la Poesia. Nel corso della cerimonia verranno assegnati anche il Premio speciale della Giuria ad Ernesto Ferrero ed il Premio Speciale Fondazione di Sardegna a Vittorino Andreoli e Ferruccio de Bortoli.

Arriva domani, sabato 29 settembre, a Villacidro (Sud Sardegna) la giornata più attesa, il momento clou, quello dei verdetti finali della trentatreesima edizione del Premio Dessì: la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori del concorso letterario, in programma a partire dalle 18.00 nella Palestra della Scuola Media n.2 in via Stazione (anziché in piazza del Municipio, per via delle avverse previsioni meteo).

Maria Pia Ammirati con “Due mogli. 2 agosto 1980” (Mondadori), Giuseppe Marcenaro con “Dissipazioni. Di carte, corpi e memorie” (Il Saggiatore) e Sandra Petrignani con “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” (Neri Pozza) sono gli autori in lizza per la Narrativa; Alberto Bertoni con “Poesie 1980-2014” (Nino Aragno), Paolo Fabrizio Iacuzzi con “Folla delle vene. Il museo che di me affiora” (Corsiero Editore) e Vincenzo Mascolo con “Q. e l’allodola” (Mursia) quelli per la Poesia. Alla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis con il presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci, spetterà il compito di scegliere e incoronare i vincitori.

In palio per il primo classificato di ciascuna delle due sezioni ci sono cinquemila euro (millecinquecento, invece, agli altri finalisti), insieme all’onore di imprimere il proprio nome nell’albo d’oro del concorso letterario, accanto a scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini, Carmen Pellegrino, e a poeti come Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone.

Condotta dalla giornalista Roberta Floris, la serata sarà intercalata dalle letture di pagine dei libri finalisti affidate agli attori Emilia Agnesa e Giacomo Casti, e dagli intermezzi musicali di Nicola Agus, virtuoso delle launeddas e di altri strumenti con cui esplora un originale connubio tra sonorità e linguaggi musicali diversi, spaziando dal bacino mediterraneo alla Scozia, all’Oriente.

Nel corso della stessa cerimonia verranno consegnati anche gli altri due riconoscimenti che affiancano quelli più strettamente letterari. Come già reso noto, il Premio Speciale della Giuria quest’anno va allo scrittore e critico letterario Ernesto Ferrero: il suo nome si aggiunge così all’albo d’oro dove compaiono personalità come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis, Remo Bodei.

Il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, alla sua terza edizione, viene invece assegnato allo psichiatra, e scrittore, Vittorino Andreoli e al giornalista e scrittore Ferruccio de Bortoli. E la giornata di domani (sabato 29) si aprirà la mattina proprio con l’incontro con i tre vincitori dei premi speciali: alle 10.00, al Mulino Cadoni, Ferrero, Andreoli e de Bortoli dialogheranno con i giornalisti Stefano Salis (membro della giuria del Dessì) e Giacomo Mameli (Premio Speciale Fondazione di Sardegna nel 2016).

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Si chiama Sma (atrofia muscolare spinale), una malattia che colpisce 1 neonato ogni 10.000 e costituisce la più comune causa genetica di morte infantile. Una patologia grave e complessa che però non è senza speranza grazie alla ricerca ed alle nuove cure. Per questo motivo domenica 30 settembre la delegazione sarda di “Famiglie Sma” – l’associazione che mette insieme le famiglie che affrontano quotidianamente questo problema – ha organizzato (nel parco Santa Lucia ad Assemini, dalle 10.00 alle 20.00) una giornata all’insegna della solidarietà e, dato che i protagonisti saranno i bimbi, soprattutto del gioco. Un evento promosso col patrocinio dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari.

«Sarà una grande festa per tutti – spiega Francesco Felice, assieme alla moglie Cinzia tra gli organizzatori dell’evento – con uno stand luna park, ben sei aree giochi, ma anche zone laboratorio, animazione, area spettacoli e area motoria. Bambini che non hanno questa malattia e i bambini che invece purtroppo la hanno giocheranno insieme, si divertiranno per una giornata intera. Tutto il ricavato sarà destinato alla ricerca che per i bimbi malati di oggi e del futuro è la grande speranza per un futuro migliore.»

Ci sono diverse forme di SMA. La più diffusa è anche quella più grave, il tipo I, che spesso può essere mortale nei primi mesi di vita e richiede un’assistenza continuativa altamente specializzata. I genitori vengono addestrati nei reparti di terapia intensiva a gestire i bambini e, all’occorrenza rianimarli. Grazie all’avanzamento dell’assistenza respiratoria e alla corretta gestione della vita quotidiana esistono, comunque, sempre più bambini affetti dalla forma di tipo 1 che, pur essendo fortemente invalidati, godono di una lunga esistenza.

Solitamente un bambino affetto da SMA1 non è in grado di sollevare la testa o di compiere i normali progressi fisici e motori. La deglutizione e l’alimentazione possono essere difficoltose e il bambino può mostrare difficoltà a inghiottire la propria stessa saliva. C’è una debolezza generale nei muscoli respiratori intercostali e accessori (muscoli situati fra le costole). Il petto può apparire concavo (scavato verso l’interno) in seguito alla respirazione diaframmatica (addominale). A causa della crescente debolezza generale o di ripetute infezioni respiratorie la prognosi è negativa. È però importante ricordare che il decorso della malattia può differire molto da bambino a bambino; inoltre, sono disponibili metodiche respiratorie invasive (tracheotomia) e non-invasive (Bi-Pap) che possono estendere in misura significativa l’aspettativa di vita.

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Il Pronto soccorso Santissima Annunziata di Sassari è al collasso, con la  situazione che continua a precipitare. E’ quanto denuncia il vicepresidente del Consiglio regionale Antonello Peru (FI). «Il reparto emergenze del presidio sanitario del capoluogo turritano – spiega il Antonello Peru – sta registrando tempi di attesa da record, sino a dieci ore di aspettativa per i codici gialli. Nella sala d’attesa della struttura confusione tra i pazienti e gentilezza degli operatori. Molti pazienti sono costretti a lunghissime ore di attesa prima di essere curati al Santissima Annunziata, se non addirittura messi nelle condizioni di andarsene, stanchi e snervati. La ristrettezza dell’organico nella front line dell’emergenza – aggiunge Antonello Peru -. E’ impensabile lasciare solo due medici a gestire le urgenze, valutare gli interventi e dover smistare le degenze. Gli operatori che ci lavorano stanno stringendo i denti, sperando in un’adeguata riorganizzazione del sistema sanitario».

«L’ospedale scoppia, con i posti letto che si saturano nelle corsie dei principali reparti del nosocomio con la spia rossa delle barelle che si accende all’interno dei corridoi. Ecco perché temiamo che, dopo la bocciatura della rete ospedaliera, si apra lo scenario di una riduzione dei posti letto per i ricoveri nei presidi sanitari di Sassari e dintorni. Occorre evitare che gli ospedali del Nord Sardegna diventino come dei gironi infernali – conclude Antonello Peru –, nonostante lo sforzo che il personale medico e infermieristico deve sopperire ogni giorno.»

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Il comune di Sennori apre le porte del libero mercato ai cittadini che sono proprietari di una casa realizzata in diritto di superficie su terreno comunale in una zona per l’edilizia economica e popolare (PEEP). Si tratta nella maggior parte dei casi, di proprietari che risultano attualmente titolari del solo diritto di superficie sull’immobile ma non dell’area corrispondente sulla quale è stato costruito l’edificio. Per trasformare il diritto di superficie in proprietà ed ottenere l’eliminazione dei vincoli relativi alla compravendita dell’alloggio e al canone di locazione, devono versare al Comune un corrispettivo in denaro, ottenendo la piena proprietà dell’immobile. In questo modo i cittadini possono aumentare così il valore commerciale della propria casa, semplificando e facilitando le procedure di accesso al credito, l’eventuale compravendita dell’abitazione.

La Giunta comunale ha fornito gli indirizzi agli uffici per avviare le pratiche: chi è interessato alla trasformazione del diritto di superficie in proprietà delle aree PEEP, nonché all’eliminazione dei vincoli convenzionali gravanti sugli alloggi, deve manifestare la propria adesione su apposito modulo predisposto dall’Ufficio Tecnico Comunale, entro e non oltre il 31 ottobre 2018.