18 July, 2024
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«A seguito delle decisioni assunte nella recente assemblea straordinaria della società (13 dicembre 2018) il capitale sociale è stato portato da 50mila € a circa 28 milioni €. Invitalia ha sottoscritto il 20,33% delle quote. All’associazione dei lavoratori è stata attribuito l’uno per cento; il resto è di Sideralloys Holding srl. Sono stati costituiti il Consiglio di Gestione e il Consiglio di Sorveglianza di cui fa parte anche un rappresentante dell’associazione dei lavoratori. Le modalità di designazione del rappresentante dei lavoratori sono state contestate dalle organizzazioni sindacali perché non sono state coinvolte. Analoga critica è stata espressa dalla Regione sarda. Alla società sono stati versati circa 25 milioni € da Invitalia come prima tranche di un finanziamento da rimborsare. Sono stati inoltre versati 6,6 milioni € come prima quota di un fondo di 20 milioni € conferiti da Alcoa a Invitalia come contributo per il riavvio della fabbrica. A sua volta la Holding ha conferito un impianto per trafilare alluminio del valore di 5 milioni €.»

Ne dà comunicazione Salvatore Cherchi, delegato del presidente della Regione per l’attuazione del Piano Sulcis.

Si attendono a breve decisioni operative dell’azienda sull’ammodernamento della fabbrica che, secondo le comunicazioni ufficiali, ha il mese di ottobre come traguardo per entrare in produzione.

«Questi fatti sono la conferma che la parte pubblica ha ben operato mantiene – commenta Salvatore Cherchi -, e ora tocca all’imprenditore accelerare su quanto di sua competenza.»

Salvatore Cherchi ricorda che «i due contratti di sviluppo per Sideralloys ed Eurallumina consentono di recuperare circa 2.650 unità di lavoro, indotto compreso, delle circa 3.500 unità di lavoro, indotto compreso, perse dal territorio con l’arresto delle quattro fabbriche dell’alluminio. Al riguardo – conclude Salvatore Cherchi – è importante che le autorizzazioni per il riavvio siano concesse e che anche l’attuale governo confermi gli impegni».

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I profumi e i sapori della tradizione, la suggestione delle antiche cantine, il calore dei falò accesi tra le vie del centro, spettacoli e tanto divertimento sono ancora una volta gli ingredienti di “Rochitas in festa”, che ritorna dal pomeriggio di sabato 22 dicembre fino alla tarda sera del 23. L’evento enogastronomico che ogni anno richiama visitatori da tutta la Sardegna, prevede un ricco calendario di iniziative, alle quali si aggiungono visite guidate, mostre, concerti, balli in piazza, laboratori artistici con Pina Monne, rappresentazioni teatrali e un convegno per parlare delle prospettive di crescita del territorio.

Il percorso accoglie quest’anno circa trenta postazioni nelle quali poter gustare le specialità tipiche di questa ospitale e laboriosa comunità del Meilogu. Saranno servite frègula, culurgiones cun patatu e menta, poscrabu, anzone arrustu, sucu, fae e lardu, pulenta, porchetta, impanadas e tanto altro. Tutto annaffiato da buon vino e birre artigianali di laboratori locali.

Nel corso della manifestazione sarà possibile visitare il Museo Aligi Sassu, all’interno del quale sarà offerta una degustazione di formaggi locali, il fiore all’occhiello della gastronomia tiesina. “Rochitas” prende il nome dall’omonimo quartiere, il più antico del paese, che indica le rocce calcaree nelle quali sono scavate le antichissime cantine.

L’evento è organizzato dal Comune di Thiesi in collaborazione con la Pro Loco, la Fondazione Aligi Sassu, l’Istituto comprensivo e l’Istituto tecnico, la cooperativa Siendas e la varie associazioni e i comitati locali, con il finanziamento dall’assessorato al Turismo della Regione Sardegna.

Il programma dettagliato. Sabato, alle 15.00, la manifestazione prende il via alla Torre Prigione con una mostra fotografica dedicata al territorio. Alla stessa ora la cooperativa Siendas presenta “Le pietre raccontano”, una passeggiata turistica organizzata per conoscere alcuni tra i monumenti più significativi del paese. Si parte dall’info point di casa Garau, in via Eleonora d’Arborea, per concludere l’itinerario al Museo Sassu. È previsto il coinvolgimento degli studenti dell’Itc di Thiesi.

Alle 17.00, nella Sala Aligi Sassu, si parlerà di prospettive economiche e culturali in un dibattito a tema “Il territorio del Meilogu. Idee, suggerimenti e prospettive di crescita”, mettendo a confronto rappresentanze del mondo politico, istituzionale e imprenditoriale. All’incontro, moderato da Carlo Marcetti, parteciperanno Andrea Pinna, Andrea Ledda, Pasquale Tanda, Paolo Manca, Giuseppe Campus e Stefano Ruiu.

Alle 19.00, il momento tanto atteso: l’apertura delle cantine e delle mostre di artigianato locale. Nei locali dell’antico Monte Granatico la poliedrica artista Pina Monne intratterrà bambini e adulti con il suo laboratorio di ceramica.

A partire dalle 20.00, diversi gruppi musicali animeranno le vie del centro con spettacoli itineranti: prima i “Meda Funky street band”, poi i Tenores di Thiesi e l’organettista Giuseppe Pola per i balli in piazza.

Ricchissimo il programma di domenica. Alle 10.00 del mattino la cooperativa Siendas ripropone le passeggiate “Le pietre raccontano”, in contemporanea con l laboratorio di ceramica di Pina Monne al Monte Granatico. Alle 12.00 si spalancheranno le porte delle cantine. Alle 15.00, spettacolo itinerante in lingua sarda, con il reading letterario a cura dello sportello linguistico comunale e dei bambini dell’Istituto comprensivo di Thiesi. Alle 16.00, in Piazza Eleonora d’Arborea, si esibirà il gruppo folk femminile “Sas maestralinas”. Alle 18.30, nella chiesa di Santa Vittoria si terrà il concerto con la partecipazione della Polifonica Logudorese. Alle 19.30, in Piazza Santa Vittoria esibizione di giocoleria e teatro fuoco a cura dei Shedan Fire-Theater. Si prosegue fino a tarda notte.

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Primo caso in Italia, la Regione Sardegna si mobilita davanti all’emergenza della moria della Pinna nobilis, colpita da un protozoo che sta decimando le popolazioni, e stanzia 200mila euro per approfondire lo studio del problema. A pochi giorni di distanza, la Giunta regionale, infatti , ha approvato quanto annunciato nel corso della Prima conferenza regionale delle aree protette, lo scorso 10 dicembre al Alghero, dallo stesso assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano. 

«Abbiamo verificato, con il Servizio tutela della natura e politiche forestali dell’Assessorato, le Aree Marine Protette e il servizio tecnico dell’ARPAS, che la situazione è particolarmente critica e il tasso di mortalità allarmante – spiega Donatella Spano -. Abbiamo deciso di tenere sotto osservazione il fenomeno, con la prosecuzione del monitoraggio in corso e dando il via ad altre attività parallele, quali ad esempio la tipizzazione genetica delle nacchere ancora in vita. Con la collaborazione di tutti, abbiamo redatto un Piano d’azione regionale per la conservazione della Pinna nobilis, immediatamente operativo, che ci aiuta a gestire il problema ed ha come obiettivo principale l’acquisizione di informazioni sullo stato attuale della risorsa, sull’andamento della mortalità di massa attraverso il monitoraggio e analisi genetiche sulla specie in otto aree di indagine.»

Già contemplata nell’elenco europeo delle specie minacciate di estinzione e protetta dalla Convenzione di Barcellona, la Pinna nobilis è attualmente monitorata grazie al Programma per la Strategia Marina svolto da ARPAS in dieci zone dislocate lungo le coste, all’interno di siti Natura 2000 e nelle Aree Marine Protette sarde. Il fenomeno di mortalità di massa, iniziato nell’ottobre del 2016 lungo la costa mediterranea della Spagna, raggiungendo in alcune zone un tasso di mortalità del 100%, si è manifestato in termini allarmanti nell’estate 2018 anche lungo le coste della Sardegna, facendo registrare in alcune aree dei tassi di mortalità dell’80 – 90%. Le cause della mortalità di massa sembrerebbero attribuibili all’endoparassita (Haplosporidium pinnae).

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Da martedì 25 a domenica 30 dicembre, sempre alle 18.00, al Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari – va in scena – tutti i giorni consecutivamente – lo spettacolo della compagnia Akròama “La principessa sul pisello”. Per le feste natalizie un’occasione di sano divertimento e svago culturale. L’appuntamento adatto sia alle nuove generazioni, sia a un pubblico maturo, coglie lo spirito dei tempi e riadatta una fiaba con notevoli spunti artistici e scenografici. Un evento di brillante tecnica teatrale, a dirla tutta, imperdibile.

In un tempo molto, molto lontano c’era un regno ricco e prospero, ma su di esso incombeva una maledizione: se il principe ereditario non avesse trovato la sua futura sposa entro il compimento del suo venticinquesimo anno di età, sul regno sarebbe caduta l’oscurità. Il principe, però, non poteva sposarsi con chiunque, ma solo con una vera principessa. Come trovarla? La profezia indicava anche questo: soltanto colei che non riuscirà a dormire in un letto nel quale verranno nascosti sotto i materassi tre piselli magici, sarà quella giusta. Per il principe inizia un lungo e bizzarro viaggio attraverso tutte le lande del mondo delle favole, per trovare la sua  futura sposa; incontrerà Cenerentola maniaca delle pulizie, la narcolettica Aurora, la sirena Ariel ma nessuna sembra giusta per lui, sembra proprio impossibile trovare quella di cui innamorarsi. Ma un giorno…

Liberamente tratto da “La principessa sul pisello” di Hans Christian Andersen, lo spettacolo ha la regia di Ivano Cugia. Con Andrea Gandini, Claudia Giua, Eliana Carrus e Ivano Cugia. Tecnico audio e luci Eros Melis.

Biglietti in vendita esclusivamente al Teatro delle Saline.

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La Giunta regionale ha autorizzato la conclusione degli accordi transattivi con gli attuali occupanti delle aziende agricole di Surigheddu e Mamuntanas, nel comune di Alghero. Si tratta di un passaggio fondamentale per l’avvio delle procedure di vendita del compendio valutato 10 milioni di euro. Agli attuali occupanti, in base alla transazione ormai definita, verranno dati in concessione altri terreni per la durata massima di 20 anni al prezzo offerto dagli stessi agricoltori in sede di trattativa.

«È una tappa di grande rilievo del percorso di valorizzazione dell’intera area fortemente voluto dalla Giunta sin dall’inizio della legislatura. Ora verrà avviata la fase della vendita dei terreni di Surigheddu e Mamuntanas su cui sussiste un concreto interesse da parte di diversi potenziali acquirenti», ha dichiarato l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu. 

Il compendio di Surigheddu e Mamuntanas ha un’estensione complessiva di circa 1.200 ettari. Le aziende vennero acquisite nel 1986 dall’Ersat ed inserite nei beni del patrimonio indisponibile della Regione (il cosiddetto Monte Pascoli). Successivamente furono trasferite al patrimonio disponibile della Regione e consegnate all’assessorato degli Enti locali nel 2001. Le due aziende algheresi possiedono un rilevante potenziale produttivo e rappresentano una storica testimonianza del tessuto agropastorale della Nurra. Al netto delle esclusioni delle superfici utilizzate per finalità pubblicistiche, ovvero quelle date in concessione all’Università di Sassari e all’Istituto Zooprofilattico della Sardegna e quelle interessate dall’invaso di Surigheddu in gestione all’Ente Acque della Sardegna e, in parte, al Consorzio di Bonifica della Nurra, la superficie del compendio è di circa 1.113 ettari, oltre a 17.500 mq di fabbricati.

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La Sulcispes organizza il 1° torneo under 13 & under 15, che si svolgerà nelle giornate del 28 e 29 dicembre al PalaGiacomo Cabras di Sant’Antioco.

Quattro le squadre impegnate in questa due giorni di sport dedicata al settore giovanile, la Scuola Basket Carbonia, il GS Basket San Salvatore Selargius e il Basket Assemini per la categoria Under 13, mentre per la categoria Under 15, si sfideranno il Basket Serramanna, il GS Basket San Salvatore Selargius ed il Basket Assemini.

Il torneo fa parte dell’evento organizzato il 21 e 22 dicembre, “Terzo Tempo…con il Diabete”, dove interverranno medici, studiosi e sportivi per far conoscere questa forma di patologia e per sottolineare quanto sia importante lo sport ai soggetti affetti.

L’evento voluto e promosso dalla società di Sant’Antioco, si avvale di importanti collaborazioni mediche e di associazioni diabetiche riconosciute in campo nazionale.

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La Giunta del comune di Sant’Antioco, con la delibera n° 248 del 17/12/2018, ha confermato servizi e tariffe relativi all’IMU (Imposta Municipale Unica) senza aumentare le aliquote e, nel contempo, ha abbattuto fino all’80% il valore, ai fini del calcolo IMU, delle aree edificabili (zona C6 non lottizzata, zona C7 non lottizzata, zona D2 non lottizzata) prive di piano attuativo.

«Abbiamo così posto rimedio a quella che era considerata un’antipatica patrimoniale senza alcun senso – spiega il sindaco Ignazio Locci – e siamo andati incontro alle esigenze dei proprietari di terreni valutati sì edificabili ai fini IMU, ma nei quali, attualmente, non è ancora possibile costruire. Nello specifico, per la zona C6 non lottizzata si passa da 30,18 euro di valore a metro quadro a 6,35; C7 non lottizzata da 25,90 a 6,25; D2 non lottizzata da 16,43 a 6,25 euro. Si tratta, dunque, di riduzioni considerevoli. Nel contempo, abbiamo confermato le tariffe precedenti per tutte le altre tipologie immobiliari, mantenendo le aliquote invariate e in linea con i livelli del territorio.»

Nei giorni scorsi, inoltre, sempre in tema di imposte, la Giunta, con la delibera n° 241 del 13/12/2018, ha rimodulato le tariffe del Contributo Ambientale di Soggiorno, disponendo l’aumento di soli 0,25 euro, valido a partire dal 2019 (dal 1 aprile al 31 ottobre).

«L’esperienza del primo anno di gestione del Contributo Ambientale di Soggiorno – commenta il sindaco di Sant’Antioco – ci ha indotto a rivedere il quadro tariffario, apportando un piccolo aumento che mantiene l’imposta comunque a livelli bassi e accessibili per coloro che scelgono Sant’Antioco per trascorrere le proprie vacanze. Ricordo che si tratta di un balzello esclusivamente a carico dei turisti, che in  questo modo offrono un minimo contributo alla gestione e al miglioramento dei servizi di igiene urbana, dagli interventi di manutenzione, pulizia e sorveglianza strade, piazze, spiagge, pinete e verde pubblico e di accessibilità delle spiagge e delle coste, alle azioni di promozione del sistema turistico locale.»

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I balconi dei palazzi d’epoca di Sassari si trasformano per un giorno in palcoscenici per ospitare l’esibizione di musicisti, cantanti, attori e performer. Si chiama Balconatal. È sicuramente una delle iniziative più originali del Natale 2018 sassarese quella proposta da MAB Teatro che per sei giorni ha voluto dare una nuova veste ed una nuova funzione ad alcuni dei palazzi più belli della città. Musica, parola, canto e architettura, un’unione nata per creare bellezza e per condividerla con i cittadini. Con chi nelle giornate delle festività natalizie ama passeggiare per il centro della città e si trova quasi all’improvviso a guardare verso l’alto e ad ascoltare e ad ammirare esibizioni di grande livello artistico.

«È un’idea che è nata quasi per caso l’anno scorso – afferma Daniele Monachella di MAB Teatro -. Abbiamo inizialmente pensato di utilizzare e mettere a disposizione il balcone che ospita la nostra associazione, il Palazzo Quesada di San Sebastiano. L’effetto ed il successo sono stati immediati e da quel momento abbiamo voluto proporre qualcosa di simile anche in altri immobili storici del centro di Sassari. L’Amministrazione comunale ha voluto sposare questa iniziativa e quest’anno siamo ritornati con un programma che siamo certi potrà allietare le serate sassaresi.»

Si comincia giovedì 20 dicembre nella sede di MAB al Corso Vittorio Emanuele. Alle 18,00, dal balcone di Palazzo Quesada (ex cinema Quattro Colonne), Daniele Monachella proporrà  letture tratte da “Canto di Natale” di Charles Dickens.

Sabato 22 dicembre ci si sposta al Palazzo Bozzo di Piazza Azuni, per ospitare “la voce dell’Opera” con il soprano Veronica Abozzi e Giovanni Curreli al pianoforte.

Domenica 23 dicembre sarà la volta della Sala Intregu di Palazzo di Città, sempre nel Corso Vittorio Emanuele. Sul palco/balcone a partire dalle 19,30: Giovanni Sanna Passino alla Tromba/Loop  e Daniele Monachella alla Voce con lo spettacolo “Cascàda”.

La vigilia di Natale, il 24 dicembre dalle 12.00 del mattino si ritorna a Palazzo Quesada con Mauro Uselli Flauto “Bach Solo”.

Il 27 dicembre sempre dal balcone di Palazzo Quesada dalle 18,00 i “Racconti cattivi sul Natale”. E, infine, il 5 gennaio chiusura ancora a Palazzo Quesada dalle 18,00 “La vera storia della Befana” con Carlo Valle alla voce e Giuseppe Fadda al violoncello.

La rassegna Balconatal è prodotta da MabTEATRO col contributo della Fondazione di Sardegna e del comune di Sassari assessorato dello Sviluppo e Politiche culturali.

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«L’appuntamento di Fonni dimostra che le periferie e le aree interne dell’isola meritano un maggior coinvolgimento e che il loro inserimento nei circuiti di promozione dell’editoria libraria isolana, compensa e integra efficacemente il quadro già consolidato.»

Con queste parole la presidente dell’AES, Simonetta Castia, ha tracciato in sintesi il bilancio dell’ultima tappa dell’“Isola dei libri”, un’iniziativa conclusa positivamente per partecipazione di pubblico e interesse mostrato. «Ora occorre restituire forza e un robusto sostegno alle case editrici sarde, sempre più bisognose di interventi strutturali e di attenzione da parte della politica», ha specificato la dirigente.

L’evento culturale “Libri in Barbagia”, organizzato dall’AES con il sostegno della RAS, al centro Ceas è stato molto seguito nell’arco delle tre giornate, con picchi di presenze attratte in particolare dall’esibizione del musicista Gavino Murgia e dal momento conclusivo dedicato alla fascia giovanile.

C’era grande attesa per la presentazione in pubblico del teaser del film “Iskìda dalla terra di Nurak”, il video girato per promuovere l’omonimo romanzo fantasy di Andrea Atzori, dal quale il regista americano Anthony La Molinara vorrebbe realizzare un lungometraggio.

Insieme all’autore, l’editore Francesco Cheratzu di Condaghes ha illustrato i dettagli del lavoro, per poi presentare diversi protagonisti del film, a partire dall’interprete di Iskìda, l’attrice Veronica Obinu, l’autore del time-laps, Danilo Atzori ed altri partecipanti alla realizzazione del corto. Tra i protagonisti non poteva mancare il “cane fonnese”. Un giovane esemplare è entrato in sala accompagnato dall’addestratore ed esperto Alberto Chisu, che ha spiegato come è riuscito a gestire i rapporti del suo “Astula” con gli attori e la troupe durante le riprese.

L’ultima serata è stata occasione anche per presentare l’anteprima di “Adotta un libro sardo”. Diego Corraine di Papiros e Francesco Cheratzu di Condaghes, due tra i principali editori sardi che si occupano di libri per ragazzi, hanno mostrato al pubblico le ultime novità librarie per i giovanissimi e per gli studenti, con i quali stanno svolgendo laboratori nelle scuole elementari e medie.

Tra le iniziative di maggior interesse culturale c’è stato il convegno di presentazione della collana “Corpora delle antichità della Sardegna. Archeologia e territorio in età prenuragica e nuragica”. Sono intervenuti il sindaco Daniela Falconi, l’archeologo Alberto Moravetti, l’assessore regionale della Cultura, Giuseppe Dessena, la catalogatrice Gianfranca Salis, responsabile del patrimonio archeologico della soprintendenza di Cagliari e l’editore Carlo Delfino.

Alberto Moravetti ha evidenziato l’importante ruolo delle università di Sassari e Cagliari nella realizzazione del progetto, che è stato portato a termine con l’apporto delle Soprintendenze regionali competenti e il fondamentale ausilio di una squadra di studiosi che hanno partecipato alle diverse campagne di catalogazione. Il corpus di schede – dato da 1.300 schede per ciascun ambito tematico – è confluito in una complessa e ricchissima banca dati, accessibile e consultabile online. Essa offre una panoramica ampia e aggiornata sulla produzione artistica e artigianale delle diverse civiltà dell’isola per i distinti orizzonti culturali: Prenuragico, Nuragico, Fenicio-punico, Romano e altomedievale.

Giuseppe Dessena ha parlato del piano di scavi messo in campo dalla Regione, definito come l’intervento più massiccio che si ricordi negli ultimi anni a livello regionale, frutto di una concertazione con le università. L’esponente della giunta Pigliaru ha specificato come la scelta dei luoghi sia frutto di una interlocuzione tra Regione, Università, Soprintendenze e Comuni.

Salis ha invece annunciato l’imminente campagna di scavi sul complesso di Gremanu a Fonni. La catalogatrice ha evidenziato la complessità delle avvenute fasi di catalogazione, e l’importanza dell’utilizzo di un registro linguistico capace di centrare l’obiettivo di una corretta comunicazione. Ad analizzare le fasi della pubblicazione è stato Carlo Delfino, curatore di quattro dei cinque volumi della collana, specificando le difficoltà incontrate nell’editare pubblicazioni così complesse, che necessitano di mettere insieme un ampio team di altissima professionalità e competenza.

L’intera manifestazione si è conclusa sulle note dello spettacolo musicale “Un paese ci vuole”, il reading-concerto proposto dall’attore Giacomo Casti e dalla cantautrice Chiara Effe, vincitrice quest’anno del Premio De Andrè. Il viaggio letterario dei due artisti ruota attorno al concetto di paesitudine, di riflessione sul senso di comunità, guidando lo spettatore all’interno delle pagine più significative della letteratura sarda. I brani della cantautrice si sono fusi alla perfezione con alcune emblematiche pagine della letteratura sarda tratte dagli scritti di Satta, Angioni, Deledda e Nivola, e dai testi in campidanese di Benvenuto Lobina.

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E’ sold out il concerto della violinista Anna Tifu che domenica 23 dicembre, a Iglesias, chiude il XX Festival internazionale di musica da camera organizzato dall’associazione Anton Stadler.

L’appuntamento è alle 19.00, nello storico Teatro Electra, dove l’arista sarda, di origini romene, accompagnata al pianoforte da Marco Schirru, proporrà un raffinato programma capace di tracciare una linea musicale immaginaria che percorrerà le pagine più importanti e virtuosistiche del repertorio violinistico.

Dalla “Sonata di Primavera” di Ludvig Van Beethoven, alla “Tzigane” di Maurice Ravel, sino al “Poeme” di Ernest Chausson, che Tifu eseguirà per la seconda volta dopo la performance tenuta a settembre per Radio France, alla “Fantasia” di Robert Schumann, brano che la violinista proporrà in Sardegna per la prima volta, sarà un concerto coinvolgente capace di rendere tutto il virtuosismo di Anna Tifu ed il meraviglioso suono del suo Stradivari.

Un appuntamento che si preannuncia speciale, a cui seguirà l’incontro tra la violinista ed il suo pubblico che potrà avere autografati i cd dell’artista.