29 July, 2024
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UBI Banca, terzo gruppo bancario commerciale in Italia, nasce il 1° aprile 2007 grazie alla fusione tra altre 2 banche BPU (Banche Popolari Unite) e Banca Lombarda e Piemontese, è presente in Italia con oltre 1800 filiali, soprattutto in Lombardia e Piemonte, e conta oltre 21.000 dipendenti. Il Gruppo vanta inoltre una presenza internazionale in Europa, America e Asia attraverso banche estere, filiali e uffici di rappresentanza e partecipazioni in società straniere. Con l’acquisizione di altre 3 banche (Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti) avvenuta nel maggio del 2017, Ubi Banca ha aggiornato il proprio Piano Industriale 2019/2020 e il 6 settembre 2018 ha siglato un accordo con le rappresentanze sindacali che riguarda anche il piano di ricambio generazionale correlato all’iniziativa di esodo che consentirà l’ingresso di circa 120 nuove risorse entro il 2019. Sul sito del gruppo sono presenti alcune posizioni che riguardano diverse figure come  … 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_ubi_banca.html .

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«Dobbiamo correre ai ripari ripristinando gli ammortizzatori sociali ed erogando nuovi sussidi, in modo tale da non mettere sulla strada migliaia di famiglie a causa del Jobs Act, che ha creato solo danni ai lavoratori rendendo il mercato sempre più precario e incerto.»

E’ Simone Testoni, segretario Territoriale dell’UGL a sollecitare l’intervento del governo alla vigilia dell’incontro con i sindacati metalmeccanici sugli ammortizzatori sociali in scadenza in questi giorni.

«È un grave allarme sociale, per cui migliaia di lavoratori del settore perderanno la copertura della cassa integrazione e dei contratti di solidarietà – dice chiedendo con urgenza un tavolo di confronto con il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio – per studiare delle misure da inserire nella prossima Legge di Bilancio, in grado di bloccare l’ondata di disoccupazione prevista a fine settembre.»

«Non possiamo permetterci che vengano messe al bando le tutele antecedenti al 2015 per i lavoratori altamente usuranti. Siamo a caccia di risposte concrete: basta riforme che danneggiano il lavoro, il sistema occupazionale ha bisogno di finanziamenti per cui non siamo disposti a fare sconti», conclude Simone Testoni.

 

 

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Distinto Dottor Arru,

ho intercettato sul suo profilo facebook alcune lamentele sull’ingratitudine che la stampa e la comunità le riserverebbe per un impegno da Lei ritenuto eroico ma il resto del mondo non coglie, non valorizza, non comprende. Il suo sfogo del 20 settembre scorso riportato nel Sulcis dalla testata “La Provincia del Sulcis Iglesiente” presenta affermazioni stravaganti e decisamente non condivisibili, proverò a ragionare con Lei e con i cittadini del Sulcis Iglesiente decisamente, mi creda, delusi da Lei e dai politici che dopo le quattro riforme sanitarie (1978/92/99 e 2012) hanno dimostrato inequivocabilmente che la Sanità è riserva di caccia dei partiti politici e le aspettative delle comunità devono adeguarsi ad equilibri non sempre nobili.

Grazie Dott. Arru, a differenza di altri Lei esterna e si espone.

“Abbiamo salvato l’ospedale di Iglesias, attraverso la legge regionale 23/2014

Affermazione inconcepibile! La legge che Lei propone come aspirante Robin Hood ha modificato le leggi regionali n.23/2005 (Soru-Dirindin ), la n.10/2006 (Soru-Dirindin) se non sbaglio suoi amici e la n. 21/2012 (Cappellacci – De Francisci apparentemente avversari vista la recente solidarietà dimostrata nel dileguarsi prima di censurarla in Consiglio Regionale. Avete, Lei e il Centro sinistra nel 2014 applicato del cellofan sul tubo arrugginito.

a) Da quando Lei è Assessore alla Sanità le criticità nell’accoglienza del malato e del disabile nel Sulcis sono aumentate, si è incrementata la mobilità passiva e tanti pazienti sono costretti con grandi sofferenze e sacrifici economici a riferirsi altrove.

b) Da quando Lei è Assessore abbiamo osservato la più grande mobilità passiva di medici e infermieri. Nessuno oggi, a differenza del passato, desidera lavorare negli ospedali del Sulcis dove sono state mortificate aspirazioni, possibilità di crescita professionale e programmazioni.

c) Da quando Lei è Assessore i reparti chirurgici del CTO hanno subito il week surgery, Lei era d’accordo?

d) Da quando Lei è Assessore crollano i controsoffitti dell’Ortopedia del CTO e del laboratorio analisi del Santa Barbara.

e) Da quando Lei è Assessore vive in rianimazione l’ortopedia storicamente eccellenza del territorio (mai reintegrati gli ortopedici andati in pensione), la chirurgia pediatrica (avete preferito far decollare Cagliari e Olbia), l’otorino del CTO fino a qualche anno addietro riferimento apprezzato dal Sulcis e oltre, la chirurgia generale orgoglio del territorio mortificata con il week surgery.

f) Da quando Lei è Assessore il CTO di Iglesias è un campo di battaglia che espone i nostri Colleghi medici del Pronto Soccorso a responsabilità ingiuste e mortificanti, impossibilitati a garantire un’assistenza proporzionata alle qualità professionali e umane dei suoi Operatori.

g) “Per tanti la sanità è la Caporetto del Centro Sinistra”, questa Sua affermazione esprime l’attuale sfondo depressivo e sindrome da accerchiamento del centro sinistra, francamente desidero proporre una alternativa a Lei e all’intero Consiglio Regionale; la Sanità è la Caporetto dello spoil system dei partiti politici di centro sinistra e centro destra, inadeguati nel riconoscere nel bisogno della comunità la propria mission, prioritaria rispetto agli interessi del partito e delle poltrone, mi sgomenta pensare che un Uomo intelligente e sensibile come Lei, medico apprezzato e stimato, non abbia rilevato il marciume della politica in sanità.

h) Pensando alla Sua Paziente brillantemente sopravvissuta alla leucemia grazie all’impegno del suo reparto e alla sua conclusione «…sto cercando di riportare con le dovute proporzioni quel che ho fatto con Lei, cioè una buona sanità pubblica…» viene da pensare che Lei sia astuto o patologicamente velleitario per sognare che i partiti dopo il clamoroso fallimento nella gestione della sanità dalla prima riforma sanitaria (1978) ad oggi possano convertirsi.

i) In un momento di condivisione e testimonianza Le riferisco quanto quotidianamente mi confessano tantissimi Pazienti: «L’assistenza sanitaria del passato era vicina a noi, oggi per trovare risposte siamo costretti ad andare a Cagliari o partire».

Gentilissimo Assessore, se pensassi a Lei come il responsabile della Caporetto sanitaria sarei ingiusto e superficiale, penso però che rischia di passare alla storia come uno dei tanti supporter della “Sanità dei Partiti” di non aver intercettato Lei, brillante ematologo, l’anemia morale che alligna nel potere politico quando si discute di sanità, quando le priorità sono dettate dagli uomini di partito e non dai bisogni della comunità.

Gentilissimo Assessore, colgo l’occasione per ricordarle un peccato originale.

Il 13 giugno 2014, lei presente, il Consiglio Regionale dei Sardi approvò la legge N. 12 Interventi regionali per la prevenzione della fetopatia alcolica. Era la prima legge che Lei e Pigliaru approvavate con la condivisione della minoranza in Consiglio. La proposta di legge nasceva da un decennale lavoro tra il Volontariato e le amministrazioni comunali del Sulcis. Oggi dopo oltre quatto anni Lei non è riuscito a produrre sul tema un risultato, sia più prudente in futuro quando si autocelebra, rischia di essere credibile solo tra i suoi amici.

Amici del Sulcis Iglesiente, la crisi della sanità, la povertà della nostra comunità, la mancanza di idee, progetti e aspirazioni ha un responsabile: siamo Noi che da quarant’anni deleghiamo il nostro futuro senza impegnarci quotidianamente nella progettazione di una società a misura dei nostri figli e genitori, il disastro sanitario che colpisce il CTO di Iglesias e il SIRAI di Carbonia merita una reazione composta, organizzata, condivisa. Oggi il nostro territorio non è UNITO, condizione indispensabile per avanzare richieste a Cagliari e Roma, non ha un PROGETTO condiviso sui bisogni del territorio, manca una valutazione epidemiologica sulle patologie più diffuse ed emergenti, manca una previsione demografica che vede il Sulcis invecchiare e quindi programmare risposte assistenziali sagge e competenti. Inutili saranno le rivendicazioni se non si raggiunge l’UNITA’ e si arriva al PROGETTO CONDIVISO dei 125.000 sulcitani.

NOI ABBIAMO UN SOGNO: la società della Solidarietà e dell’Auto Aiuto.

Giorgio Madeddu

Associazione AMICI della VITA – amicidellavitasulcis@gmail.com

Gruppi di Auto Aiuto per Alcol-Tossicodipendenti, Malati Tumorali, Autismo

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Il Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile ha pubblicato un Avviso di condizioni meteo avverse, dalle 18.00 di oggi alle 15.00 di mercoledì 26 settembre, per venti forti da nord-est sulle coste settentrionali dell’Isola, fino a burrasca sulle Bocche di Bonifacio e sul Golfo dell’Asinara, dove saranno possibili mareggiate. Localmente saranno interessate da ventilazione da grecale anche le estreme coste meridionali.

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Si è riunito oggi, nel palazzo della Regione, a Cagliari, il Tavolo partenariale finalizzato al reimpiego dei lavoratori del bacino ex Ati Ifras.

All’incontro hanno preso parte l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, coordinatore del Tavolo, insieme ai sindaci e agli amministratori dei Comuni coinvolti, ai responsabili degli enti e delle strutture regionali con specifiche competenze e ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali.

Si è discusso in particolare dell’integrazione al reddito nel periodo in cui i lavoratori hanno percepito la Naspi, che subisce varie decurtazioni nel corso dei mesi, e del superamento attraverso la stipula di un accordo di prossimità della norma introdotta con il cosiddetto decreto “Dignità” che prevede una durata massima di 24 mesi per i contratti a tempo determinato.  

«Si rende necessario – ha dichiarato l’assessore Filippo Spanu – trovare una soluzione a questioni specifiche già affrontate in sede tecnica. Il tavolo partenariale sui temi dell’integrazione al reddito e dell’accordo di prossimità è chiamato a dare una risposta definitiva che arriverà nel giro di poche settimane. La sintesi finale sarà oggetto di una delibera della Giunta. Intanto si va delineando, anche grazie al bando del Consorzio del Parco Geominerario per 121 persone, il quadro delle assunzioni a tempo determinato. Il percorso è stato lungo e complesso ma vogliamo dare risposte, entro breve tempo, a tutti i lavoratori.»

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Dopo le recenti e fortunate performances musicali in Sardegna dell’artista cubano Beni Medina, l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno di Cagliari, con slancio ed entusiasmo rafforza il sodalizio con le realtà creative del mondo latino, con una nuova tournée in Francia in collaborazione con la BM Productions MC e l’Associazione BOOM Latino.

Quattro giorni di concerti, incontri e scambi culturali, dal 27 al 30 settembre, che vedranno protagonista il gruppo “Beni Medina e Sol Latino”. Una formazione che da tempo lavora con passione e incessantemente sulle sonorità caraibiche, estrapolando e proponendo al pubblico il cuore di una cultura ricca di richiami storici, etnologici, religiosi e sociali per uno spaccato artistico di grande spessore e impatto comunicativo.

Ed è proprio la forza di una comunicazione (artistica ed umana) aperta e straordinariamente vulcanica, tipica del popolo cubano, che ha ispirato l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno a mettere a punto, in sinergia con questi eclettici musicisti, un progetto multiculturale assolutamente inedito ed originale, previsto in Sardegna per l’estate 2019.

Si tratta di percorso artistico trasversale, orientato ad amalgamare in modo coerente e stimolante musica, pubblico, improvvisazioni, laboratori, dialogo tra popoli, danza, natura, ambiente: il tutto declinato in un work in progress sullo splendido scenario del litorale cagliaritano. 

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Via libera, in Conferenza di Servizi, riunitasi a Cagliari nella sede dell’Assessorato dell’Industria, all’Autorizzazione Unica per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 31 MWp nell’area industriale di Porto Torres. Con la conclusione dell’iter autorizzativo, avviato dall’Assessorato, si apre adesso la fase che porterà all’installazione delle opere all’interno di aree interamente di proprietà di società del gruppo ENI. Il cantiere dovrebbe essere aperto entro la fine dell’anno e i lavori, per un costo che si aggira sui 30 milioni di euro, garantiranno occupazione per circa un anno a 200 lavoratori della zona industriale del nord Sardegna.

«L’approvazione dell’intervento – afferma l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras – è solo un piccolo ma importante tassello di tutti gli investimenti sull’energia previsti nel territorio e delle iniziative articolate di reindustrializzazione che l’Assessorato e la Giunta stanno portando avanti nell’area di Porto Torres. Dal completamento della Chimica Verde, sulla quale è in corso di definizione l’accordo con ENI, all’attuazione dei progetti relativi all’Area di crisi complessa che adesso andranno a confluire nell’Accordo di Programma Quadro, da definire con il Governo, e che potranno beneficiare dei vari strumenti di sostegno promossi a livello nazionale e regionale. In particolare, l’investimento fa parte del più generale Progetto Italia di ENI i cui obiettivi abbiamo condiviso, fin dall’inizio, in quanto pienamente coerenti con la nostra strategia energetica. Si è concluso, quindi, un percorso complesso che gli uffici del nostro Assessorato hanno seguito con molta attenzione con l’obiettivo di garantire un intervento importante per il territorio. L’investimento previsto – aggiunge l’assessore Maria Grazia Piras – mette insieme innovazione, tutela dell’ambiente e opportunità rilevanti per le imprese del settore energetico. Si tratta di un intervento che va ad aggiungersi a quello che si sta realizzando ad Assemini. L’obiettivo è di creare laboratori permanenti per lo sviluppo tecnologico in campo ambientale ed energetico e installare impianti molto avanzati come il CSP, Concentrated Solar Power. La Sardegna si conferma una delle prime regioni in Italia in tema di rinnovabili e si proietta sempre più a livello internazionale nel campo della ricerca applicata ai nuovi impianti. L’infrastruttura, inoltre, è sicuramente un valore aggiunto in termini di economia circolare, riduzione delle emissioni climalteranti e valorizzazione dell’area industriale.»

L’intervento di Porto Torres rientra perfettamente nel Piano Energetico Regionale, approvato dalla Giunta due anni fa, grazie al quale la Regione ha programmato e indirizzato gli interventi strategici in tema di energia. Una grande attenzione, nel PEARS, è rivolta alle rinnovabili, alla ricerca, all’efficientamento e alla riduzione di emissioni di CO2. La Commissione europea, per esempio, ha definito un modello innovativo a livello mondiale l’impianto solare termodinamico e fotovoltaico realizzato dalla Regione nell’area industriale di Ottana e inaugurato nel novembre scorso. L’opera sperimentale integra per la prima volta le tecnologie solari, il termodinamico e il fotovoltaico a concentrazione con nuove tecnologie. Il PEARS, inoltre, prevede interventi decisivi sul fronte dell’efficienza energetica: quasi 100 Comuni, infatti, hanno avviato, o stanno avviando, progetti sperimentali di reti intelligenti grazie al Bando Micro Grid (6,5 milioni di euro) per massimizzare l’autoconsumo di energia attraverso l’installazione di sistemi di accumulo; con un altro bando sulle Smart Grid (44 milioni di euro) si sta invece garantendo più efficienza energetica in numerose strutture pubbliche. Non meno importanti sono gli interventi sulla Mobilità elettrica, una scelta verde e di avanguardia che prevede la spesa di 15 milioni di euro per realizzare 650 stazioni di ricarica per le auto elettriche. Infine, nel PEARS trovano spazio anche gli interventi a Berchidda e Benetutti, titolari dell’intera rete elettrica, per sviluppare un nuovo modello energetico basato sulla sperimentazione e la realizzazione di reti intelligenti.

     

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Il presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru, in veste di commissario straordinario del Governo per il recupero e riqualificazione del compendio di La Maddalena, si è recato questa mattina, assieme all’assessore della difesa dell’Ambiente Donatella Spano, al direttore generale Alessandro De Martini e al capo di gabinetto degli Enti Locali Gianluca Palla, a La Maddalena. Durante l’incontro con il sindaco, Luca Montella, è stata condivisa l’esigenza che il Governo nomini immediatamente il soggetto attuatore, indispensabile per far partire e dare operatività al processo di riqualificazione. Il confronto si è allargato alla composizione dell’Ufficio del Commissario, organo tecnico cui parteciperanno, è stato deciso, anche membri del Comune maddalenino.

«È stata una giornata di lavoro molto proficua. Come abbiamo detto fin da principio, vogliamo procedere in stretta collaborazione con la comunità locale, condividendo le azioni e concordando le modalità di realizzazione del piano specifico degli interventi e delle attività – ha detto il presidente Francesco Pigliaru al termine delle riunioni e del sopralluogo all’Arsenale -. Quando siamo arrivati alla guida della Regione qui non solo era tutto bloccato, ma non si vedeva nessuna prospettiva di recupero né tantomeno di rilancio dopo i danni causati dallo scippo del G8. Da allora abbiamo lavorato molto, con grande determinazione, per restituire a questo territorio le opportunità cui ha diritto. Siamo riusciti a convincere due governi a seguirci nel ridare alla Sardegna e a La Maddalena la responsabilità diretta di impostare la rinascita di questo luogo – ha ricordato il Presidente -, ma ci sono ancora dei passaggi da fare. Ora a questo governo spetta individuare il soggetto attuatore, necessario per far partire i bandi e quindi trovare chi, concretamente, metterà in atto questo processo atteso da troppi anni. Continueremo a sollecitare – perché questi passi vengano fatti nel più breve tempo possibile. Firmeremo con il Sindaco un’intesa istituzionale e nell’ufficio del Commissario ci sarà un dirigente indicato dal Comune – ha concluso Francesco Pigliaru –, e questo, nel percorso di lavoro, contribuirà ad accelerare i tempi.»

Il percorso per restituire a La Maddalena le prospettive di sviluppo interrotte dal mancato G8, che prevede la bonifica ambientale e la rigenerazione urbana dell’area dell’Arsenale – ex Area militare, attende infatti tale passaggio amministrativo, dopo la nomina effettuata dall’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, lo scorso 25 maggio, del presidente della Regione a commissario straordinario del Governo e la precedente dichiarazione, con atto del Consiglio dei ministri, dell’Arsenale di La Maddalena a Area di rilevante interesse nazionale.

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Scalda i motori il 9° Carbonia Film Festival con un’anteprima di rilievo nazionale a cavallo tra impegno civile ed intrattenimento di qualità. Appuntamento sabato 6 ottobre alla Fabbrica del Cinema, nella Grande miniera di Serbariu a Carbonia, con una mostra e un concerto che per la prima volta vengono proposti alla pubblico isolano. 

Il concerto. Grande attesa per il primo concerto in Sardegna dei Coma_Cose, duo milianese composto da Fausto Lama, già musicista e produttore, e Francesca alias California, voce e DJ. Attivi dal 2016, in poco tempo sono riusciti a farsi spazio nel panorama della musica italiana per la loro voce forte, riconoscibile, capace di raccontare questi tempi fragili, tra cinismo e malinconia. Muovendonsi tra rap e elettronica, i Coma_Cose hanno pubblicato quattro video nei primi mesi del 2017, prima di rilasciare “Inverno Ticinese”, un concept EP di tre tracce accompagnato dai rispettivi video-clip. In tour dallo scorso dicembre, a marzo di quest’anno hanno pubblicato il nuovo singolo “Post Concerto”. L’ultimo lavoro del duo porta la data del 22 maggio 2018, il titolo è “Nudo Integrale”. Tutta la loro produzione è pubblicata dall’etichetta Asian Fake. Sabato 6 ottobre a Carbonia si esibiranno, con ingresso gratuito, a partire dalle 22,30.

La mostra. Sempre in anteprima anche l’inaugurazione della mostra Exodos – rotte migratorie, storie di persone, arrivi, inclusione, una fotografica realizzata dall’Associazione Allievi del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” e dalla Regione Piemonte. Taglio del nastro alle 18 negli spazi espositivi della Fabbrica del Cinema, insieme al curatore Claudio Zingarelli. 

Il percorso di Exodos racconta le origini e le cause delle migrazioni contemporanee verso l’Europa, le difficoltà del viaggio, la concretizzazione di una speranza e di un sogno nel territorio italiano. Un racconto che segue le storie e i drammi personali di chi, dalla propria terra, intraprende il cammino verso un mondo migliore. 

L’itinerario espositivo concentra l’attenzione sulle fasi più critiche di questi viaggi: il mare, trampolino e naufragio verso il miraggio di un nuovo mondo; la strada, attraverso i campi, i fiumi, le lande desolate delle terre di nessuno; l’arrivo davanti alle barriere, fatte di reti, muri, confini; i campi, luoghi di attesa, di riposo, di speranza, di paura; incontri tra le società, i turisti ed i migranti.

Il festival. La nona edizione del Carbonia Film Festival è in programma dal 9 al 14 ottobre 2018. Nato nel 1999 come Mediterraneo Film Festival, nel 2016 l’evento cambia nome e diventa Carbonia Film Festival. A cadenza biennale, il CFF si svolge nell’omonima città del sud ovest della Sardegna e ospita sezioni competitive internazionali dedicate a lungometraggi e cortometraggi, eventi speciali, mostre, concerti, masterclass. Il Festival è una delle attività principali della Fabbrica del Cinema, un progetto promosso dalla Società Umanitaria e dal CSC di Carbonia, che da sempre mette al centro la formazione dei giovani alla memoria storica e alla valorizzazione del patrimonio audiovisivo del territorio e, contemporaneamente, l’educazione alle nuove forme cinematografiche, sia documentarie che di finzione. Il progetto Fabbrica del Cinema si è ulteriormente rafforzato nel 2017 grazie ad un finanziamento regionale volto all’attivazione nel territorio di un polo capace di sostenere la filiera audiovisiva.

La conferenza stampa. La presentazione del cartellone completo del Carbonia Film Festival si terrà mercoledì 3 ottobre, durante una conferenza stampa in programma a Cagliari alle ore 11.00, nella sala riunioni al secondo piano dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, in viale Trieste, 186.

 Carbonia Film Festival è diretto dal critico cinematografico Francesco Giai Via e organizzato da: Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema e Cineteca Sarda; insieme a: Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Carbonia; e con il sostegno di: Fondazione Sardegna Film Commission.

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A Iglesias, sono stati completati gli urgenti interventi di messa in sicurezza del campo polifunzionale Ceramica, che riapre i battenti grazie all’azione promossa dall’Amministrazione comunale in sinergia con la provincia del Sud Sardegna che ha finanziato i lavori.
Il percorso che ha portato alla riapertura dell’impianto è stato seguito e costantemente monitorato dall’assessore comunale dello sport Claudia Sanna e dal sindaco Mauro Usai, con il supporto delle società sportive e dei loro atleti, ai quali l’Amministrazione guidata da Mauro Usai, ha rivolto il suo ringraziamento.