29 July, 2024
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E’ durissimo il giudizio di Oscar Cherchi (Forza Italia, sugli Stati generali dell’agricoltura organizzati alla Fiera di Cagliari.

«E’ davvero incredibile pensare che solo adesso il centrosinistra al governo della Sardegna si accorga della crisi attraversata dal comparto agrozootecnico isolano. Una passerella elettorale per tentare di recuperare consensi tra le fila degli agricoltori, delusi da anni di ritardi, rinvii e aspettative deluse. Non è un caso che dal simposio si sia smarcata una fetta consistente delle organizzazioni rappresentative.»

«L’universo delle campagne è stato illuso – aggiunge Oscar Cherchi – con tante promesse, poi disattese. Si pensi al calvario sul bando per il primo insediamento dei giovani, con la burocrazia che ha impedito a centinaia di giovani sardi di ottenere risorse utili per far ripartire le aziende. Le lungaggini sui risarcimenti per le imprese zootecniche falcidiate dal morbo della lingua blu. Le vertenze aperte per l’erogazione delle risorse per il sostegno del settore ovicaprino, per fronteggiare il calo del prezzo del latte. E’ ancora atteso il riconoscimento del governo relativamente all’Organismo interprofessionale latte ovino sardo, senza un confronto con il Ministero per la legittimazione dell’Oilos. Sono ancora bloccati i finanziamenti (45 milioni di euro tra risorse regionali e statali) previsti per gli altri comparti. Non dimentichiamo, poi la vertenza ancora aperta dei lavoratori dell’Associazione Regionale Allevatori e il grosso macigno che potrebbe ricadere sul comparto dal declino irreversibile del Consorzio agrario di Sardegna. Il settore dell’agricoltura, per anni finito nel dimenticatoio – conclude Oscar Cherchi -, ora viene ripreso per cercare una formula magica in grado di incantare gli operatori delusi.»

Sulla stessa lunghezza d’onda, la capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda: «Il mondo delle campagne isolane è stato portato al tracollo dalla mancanza di programmazione della giunta. Non sarà certo un simposio a salvare cinque anni di fallimenti».

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Il futuro della carta stampata e le nuove forme di giornalismo. Ci si forma per lavorare a passo con i tempi mantenendo qualità e consapevolezza del ruolo di informatori primari. La diffusione consapevole dei contenuti giornalistici anche attraverso i social. Sono i temi che saranno affrontati nell’incontro formativo dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna dal titolo “Il nuovo quotidiano tra approfondimento e rapidità”, in programma lunedì prossimo 24 settembre ad Alghero, nella sala convegni de Lo Quarter, dalle 14.00 alle 17.00.

Dopo l’introduzione di Francesco Birocchi, presidente dell’ODG della Sardegna, seguirà l’intervento Cristina Nadotti, giornalista de La Repubblica, ligure di nascita e sarda di adozione, esperta formatrice al quale seguirà il dibattito. I giornalisti partecipanti avranno diritto a tre crediti formativi. Cristina Nadotti tornerà ad Alghero il 5 ottobre prossimo, per un nuovo incontro formativo dell’Ordine.

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Il Comitato delle associazioni sarde per la Mobilità internazionale lancia la campagna “Le Scatole Piene”. L’iniziativa consiste in una campagna, su base regionale, di raccolta di opinioni, proposte e commenti provenienti dagli under 35, attraverso il posizionamento di scatole dalla forma di urna elettorale, che saranno posizionate nei più importanti luoghi di aggregazione giovanile in Sardegna (Area Metropolitana di Cagliari, Oristanese, Sulcis Iglesiente, Nuorese, Ogliastra, Sassari e Olbia).

I giovani sardi under 35 potranno esprimere il loro punto di vista e depositarlo in forma anonima all’interno delle scatole/urne che verranno aperte in occasione dell’edizione 2018 di “Connessioni”, la fiera del volontariato internazionale promossa dal C.A.S.M.I.

Scopo della campagna “Le Scatole Piene” è promuovere l’attivismo civico dei giovani sardi, offrire l’opportunità di comunicare proposte e opinioni in merito allo sviluppo delle politiche giovanili in Sardegna.

Nel mese di ottobre (giorno 26), in occasione della terza edizione dell’evento “Connessioni” (Fiera del volontariato regionale promosso dal CASMI) i risultati della campagna saranno presentati al pubblico e, successivamente all’Esecutivo regionale, al fine di supportare la realizzazione di politiche che incontrino le esigenze delle nuove generazioni in Sardegna. 

Il Comitato delle associazioni sarde per la mobilità internazionale è un raggruppamento di organizzazioni attive in Sardegna nei settori dell’educazione non formale, della mobilità internazionale, della progettazione europea dell’inclusione dei giovani.

Il Comitato è indipendente, apartitico e promuove i valori della cittadinanza attiva, dell’inclusione sociale, della mobilità internazionale quali strumenti di crescita, individuale e collettiva.

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«Noi andiamo da soli, come sempre. Con un candidato presidente votato dalla base degli iscritti, un programma regionale discusso e condiviso coi territori e la società civile. Gli altri, centrodestra e centrosinistra, faranno ciò che hanno sempre fatto: le solite ammucchiate per non perdere potere e poltrone. E la Sardegna continua a sprofondare.»

Lo afferma Mario Puddu, candidato del MoVimento 5 Stelle alla presidenza della Regione, in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook. Per Mario Puddu «l’unica forza politica in grado di rappresentare e dare il vero cambiamento in Sardegna è il MoVimento 5 Stelle. Solo e soltanto il M5S». 

«Nessuna sorpresa, quindi, per la notizia che dà un centrodestra unito nelle prossime competizioni elettorali, Sardegna compresa – conclude Mario Puddu -. Un’ulteriore conferma che l’unica forza politica in grado di rappresentare e dare il vero cambiamento in Sardegna è il MoVimento 5 Stelle. Solo e soltanto il M5S.»

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Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha convocato il Consiglio comunale in seduta straordinaria per martedì 25 settembre alle 19.00 (fine lavori alle 22.00),  presso la sala consiliare, per la trattazione degli argomenti di cui al seguente ordine del giorno:

– interrogazione presentata dal gruppo Sant’Antioco Attiva su “Consiglio Comunale del 26 luglio 2018”;

– Interrogazione presentata dal gruppo Genti Noa su “Servizi Asilo Comunale Carlo Sanna”;

– variazione n° 11 al bilancio di previsione 2018-2019-2020;

– variazione al bilancio di previsione finanziario 2018 n 9, ratifica della deliberazione di Giunta comunale n° 155 del 9/08/2018 adottata ai sensi dell’art. 175 comma 4, del Dlgs n° 267/2000;

– variazione al bilancio di previsione finanziario 2018 n° 10, ratifica della deliberazione di Giunta    

   comunale n° 173 del 14/09/2018 adottata ai sensi dell’art. 175 comma 4, del Dlgs N 267/2000;

– Integrazione e modifica al regolamento di istituzione e disciplina del contributo ambientale di soggiorno;

– Concessione area classificata S “servizi” nel piano di lottizzazione “Su Cungiau” per la realizzazione di una sede farmaceutica, approvazione progetto e schema di convenzione;

– Mozione presentata dal gruppo Genti Noa su Centro di aggregazione giovanile, dotazione strumentali e arredi;

– Mozione presentata dal gruppo Sant’Antioco Attiva su “spiagge, viabilità, rischio incendi in paese – estate 2018″.

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«La politica sarda deve superare le sue storiche divisioni e, al di là degli schieramenti. impegnarsi concretamente, prima delle elezioni, a sostenere le ragioni dell’autonomia regionale e difendere prima di ogni altro l’interesse della Sardegna.»

E’ l’appello che il leader dell’Uds Mario Floris ha rivolto agli esponenti di tutte le forze politiche che parteciperanno alle prossime elezioni regionali perché, ha sostenuto, «abbiamo il dovere di riavvicinare i sardi alle istituzioni in un mondo profondamente cambiato nel quale la politica, in generale, ha perso il contatto con la società rinunciando ad indicare una prospettiva credibile di rilancio della Sardegna». Su questi temi Mario Floris ha innestato una riflessione sull’autonomia che, a suo giudizio, «non si è realizzata, per colpa dello Stato che non ha rispettato quella parte dello Statuto che prevede i Piani di rinascita, ma soprattutto della Regione». «Nessuno – ha lamentato l’esponente dell’Uds – ci ha mai impedito di cambiare lo Statuto come hanno fatto altre Regioni, siamo stati noi a non riuscire a fare questa riforma, mettendo gli interessi dei partiti davanti a quelli dei cittadini».

Di qui l’appello alle forze politiche a sottoscrivere, prima delle elezioni, un impegno politico e morale, non solo a difendere gli interessi della Sardegna su grandi temi some sanità e continuità territoriale ma a sostenere una profonda riforma della Regione, dalla legge elettorale all’organizzazione degli assessorati ad una nuova disciplina dei rapporti fra Giunta e Consiglio.

Dopo Mario Floris, ha preso la parola il coordinatore regionale dell’Uds Antonio Nicolini che ha illustrato gli elementi principali della piattaforma programmatica del partito, a partire dal cambiamento dei rapporti fra Stato e Regione e dalla revisione degli accordi del 2006 che hanno trasferito alla Regione le spese di sanità («oggi abbiamo fatto una riforma decisa da Roma pagata con i soldi nostri»), trasporti, continuità territoriale e trasporto pubblico locale.

«Si tratta di circa 3.5 miliardi di euro su un bilancio complessivo di circa 7 miliardi – ha affermato Nicolini – un taglio che sottrae risorse preziose allo sviluppo della Sardegna.»

Per quanto riguarda le riforme istituzionali, Nicolini ha ribadito la necessità di cambiare sia lo Statuto, utilizzando anche l’art. 116 della Costituzione vigente, che l’organizzazione interna della Regione, modificando la legge 1/77 ed istituendo, fra l’altro, il nuovo assessorato agli affari europei.

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Gustosa anteprima, domani sera (sabato 22) a Cagliari, della ventunesima edizione di Forma e Poesia nel Jazz, il festival organizzato dall’omonima cooperativa, in programma da giovedì 27 a domenica 30 settembre: protagoniste due formazioni sarde, la Crazy Ramblers Hot Jazz Orchestra e la Big River Marching Band, impegnate in una parata musicale per le strade, con partenza dal fronte porto alle 18 e approdo all’ex Manifattura Tabacchi, dove il festival pianterà le tende la prossima settimana.

Nata a Flumini nel 2015 dalle file della Banda Musicale, la Big River Marching Band è quasi totalmente costituita da ragazze appassionate del funk e del jazz. Nelle sue esibizioni in strada, la formazione diretta dal trombonista Federico Fenu, regala un’esplosione di suoni, balli e colori.

Unica orchestra isolana in puro stile jazz anni Venti, i Crazy Ramblers sono invece guidati da Maurizio Floris, sassofonista che ha concentrato la sua attenzione sullo studio di quel periodo musicale chiamato “Hot Jazz” compreso tra il secondo ed il terzo decennio del secolo scorso, e sulla riscoperta delle registrazioni di uno dei suoi protagonisti, il multistrumentista di origine italiana Adrian Rollini. Ispirandosi alle orchestre di quel periodo – formazioni come quelle di Fletcher Henderson, di Paul Whiteman e di Duke Ellington -, i Crazy Ramblers rievocano il repertorio e le atmosfere delle grandi sale da ballo dell’epoca grazie allo studio delle orchestrazioni originali.

 

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Nella tarda mattinata di oggi, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sanluri, nel corso di un servizio finalizzato alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato D.P., classe 1972, incensurato, il quale nei giorni scorsi era stato notato in atteggiamenti sospetti. Fermato per un controllo, a seguito della perquisizione della propria abitazione, i militari hanno rinvenuto 10 dosi di cocaina e 250 grammi di marijuana, oltre ad un bilancino di precisione e l’occorrente per il confezionamento delle dosi. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato ristretto agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo che si terrà nella giornata di domani presso il Tribunale di Cagliari.

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Regione e FAI hanno firmato la concessione per 25 anni a favore del Fondo per l’Ambiente Italiano dell’immobile denominato Batteria Talmone, ubicato nel comune di Palau (Punta Don Diego – Cala di Trana). La direttrice del servizio Demanio, Patrimonio e Autonomie locali di Nuoro e Olbia Tempio, Sabina Bullitta, e la delegata del FAI Annelisa Faustinelli hanno apposto la firma sul documento che consente di regolarizzare l’occupazione del compendio e il completamento del progetto finalizzato al mantenimento, al restauro, alla valorizzazione e alla pubblica fruizione dell’ex bene militare di interesse storico-culturale.

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, ha deciso di concedere il bene al FAI, a canone agevolato, per garantire il completamento dell’attività di restauro, la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico. La concessione ha decorrenza dal 7 febbraio 2007 e scadenza al 6 febbraio 2032.

Lo Stato aveva trasferito la Batteria Talmone alla Regione Sardegna il 18 febbraio 2004. Al momento del trasferimento il bene risultava essere stato assegnato sin dal dicembre 2002 dall’Agenzia del Demanio al FAI, per 6 anni rinnovabili. L’atto di concessione imponeva, tra gli altri obblighi, quello per il concessionario di eseguire i lavori di restauro e recupero per la pubblica fruizione.

Con la delibera della Giunta regionale n. 5/9 del 7 febbraio 2007, era stato disposto di prorogare di ulteriori 25 anni il termine della concessione in uso stipulata con l’Agenzia e in scadenza il 18 dicembre 2008 e di inserire l’immobile stesso nel patrimonio indisponibile della Regione. Tuttavia, non era mai stato dato seguito alla stipula formale dell’atto. Tra il 2004 e il 2015, il FAI ha provveduto a mettere in sicurezza ed eseguire una serie di interventi per rendere pienamente fruibile al pubblico l’edificio della caserma. Con il restauro conservativo, l’immobile è tornato al suo antico splendore. Inoltre è stata ripristinata quasi interamente l’antica strada in granito che consente il collegamento agli altri edifici. Il compendio necessita di ulteriori interventi di restauro e valorizzazione già programmati.

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La Fondazione bresciana Assistenza Psicodisabili, la dott.ssa Paola Scagnelli di Lodi, il sacerdote don Virginio Colmegna di Milano ed il prof. Antonio Silvio Calò di Treviso hanno ricevuto l’onorificenza nella splendida cornice degli Archivi Storici della Ue.

Integrazione dei minori psicodisabili, lotta all’emarginazione degli albini in Africa, cittadinanza per i diseredati ed accoglienza per i migranti: quattro storie di impegno civico  sono andate in scena stamattina nella Sede degli Archivi storici della Ue in occasione della consegna del Premio Cittadino europeo 2018.

Alla cerimonia, presentata dall’autrice e conduttrice Rai Metis Di Meo, hanno partecipato gli eurodeputati Brando Benifei e Remo Sernagiotto, il Vicesindaco del capoluogo toscano Cristina Giachi, il Sindaco di Fiesole Anna Ravoni, il Direttore dell’Ufficio in Italia del Parlamento europeo Valeria Fiore, il capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Beatrice Covassi e il Segretario generale dell’Istituto Universitario europeo Vincenzo Grassi.

Le testimonianze

«Accogliamo 100 minori dai 2 ai 18 anni con disturbi dello spettro autistico – ha affermato stamane la dottoressa Maria Villa Allegri di Fobap, Fondazione bresciana Assistenza Psicodisabili – integrando la riabilitazione con l’autonomia nella vita di tutti i giorni. La giornata di oggi è un momento di grande gioia ed anche un momento che ci porterà a moltiplicare il nostro impegno civico con la speranza, espressa da europei, che l’approccio inclusivo di Fobap venga replicato anche oltre i nostri confini.»

«Ai bambini albini in Africa – l’intervento della dottoressa Paola Scagnelli – vengono amputati gli arti quando sono ancora vivi, perché più soffrono più si pensa che le parti asportate, con cui si fanno amuleti, abbiano effetti. E oltre che torturati sono emarginati. Noi abbiamo costruito una casa famiglia perché possano vivere una vita normale, per quanto siano sempre sotto scorta. Da noi possono giocare con i loro amici ed andare a scuola, in un centro aperto a tutti, albini e non. Questo premio da voce a questi bambini ed a loro è dedicato, perché nessuno al mondo riesce a darmi quello che mi danno loro.»

«La casa della carità – ha spiegato il suo presidente, don Virginio Colmegna – ci ha insegnato il valore della cittadinanza perché aiutiamo le persone non perché sono dei poveri e dei diseredati, ma perché sono dei cittadini, quella che il Cardinale Martini chiamava l’amicizia civica. Il Premio è dato non a me ma a loro, ai nostri ospiti, a 140 persone da 92 paesi diversi, è loro per tutto quello che ci stanno insegnando. Da noi c’è uno striscione che recita ‘Prima le Persone’, una frase significativa nei tempi complessi e rancorosi che stiamo vivendo.»

 «La diversità è una ricchezza, vado in giro dicendo senza vergogna che sono diventato miliardario di umanità grazie ai miei ragazzi provenienti dall’Africa, questo l’ho fatto anche grazie a mia moglie ed ai miei figli – ha affermato Antonio Calò -. Dobbiamo avere il coraggio, la forza e l’umiltà di guardare oltre il nostro naso: ho ospitato questi ragazzi perché ho immaginato che fossero i miei figli a scappare, a bussare alla mia porta. Fossero stati loro, avrei aperto, un gesto semplice che però cambia la vita. Farò di tutto – ha aggiunto Antonio Calò – perché quel che ho fatto diventi un progetto europeo, perché ospitando 6 persone in un comune di 5 mila abitanti, 12 in uno di 10 mila e così via si risolve subito questo che sembra un problema che farà crollare in Europa, ma che in realtà è un falso problema. Le storie di questi cittadini – ha concluso rivolgendosi alle classi di studenti presenti alla cerimonia – ci fanno emozionare, ma non dobbiamo solo emozionarci, dobbiamo spenderci concretamente.»