29 July, 2024
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Cresce la febbre per il concerto di Gianni Morandi in programma sabato sera, alle 21.00, a Carloforte, Alle 13.00 di oggi, sulla corsa suppletiva istituita per l’occasione dalla Delcomar sulla tratta Carloforte-Portovesme per le 23.30, i posti erano esauriti sia per gli automezzi sia per i passeggeri, così come erano esauriti i posti, per gli automezzi e i passeggeri, sulla corsa delle 24.00 da Carloforte a Calasetta (dove pure è stata sostituita la motonave Eolo con la motonave GB Conte, molto più capiente) ed erano avviati verso l’esaurimento anche i posti sulla corsa dell’1.30, sempre da Carloforte a Calasetta. A questo punto sarebbe opportuna l’istituzione di almeno un’altra corsa sulla tratta Carloforte-Portovesme, per l’1.00, in modo da soddisfare almeno in parte la grande richiesta che sta arrivando da tutta la Sardegna, considerato che già sulle corse attive hanno prenotato i posti comitive, con autobus, da vari centri dell’Isola.

Ricordiamo che per l’occasione, grazie ad un accordo tra Amministrazione comunale e Delcomar, la compagnia marittima Delcomar sta applicando le “tariffe superscontate” nell’ambito del trasporto marittimo locale, che prevedono l’importo di 3,90 euro sulla tratta Carloforte-Portovesme e di 3,50 euro sulla tratta Carloforte-Calasetta. Agli importi va aggiunto il contributo di sbarco di 1.50 euro.

 

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Lunedì 24 settembre alle 10.oo, nei locali dell’assessorato della Sanità, in via Roma n. 223, a Cagliari, l’assessore Luigi Arru, l’Unità di crisi della West Nile con tutti i suoi componenti ed il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, illustreranno ai giornalisti i dati epidemiologici aggiornati sulla diffusione della Febbre del Nilo nell’Isola. Nel corso della conferenza stampa, saranno fornite anche utili indicazioni di prevenzione da diffondere tra la popolazione.

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Lunedì 24 settembre, alle ore 17.00, presso il Centro di formazione regionale (CPLF) di via Costituente 43, si svolgerà un seminario informativo sulla “Creazione d’impresa”.

Nel corso dell’incontro, l’ASPAL presenterà i suoi servizi per l’autoimpiego e i contenuti della misura “Resto al Sud”: cos’è, chi può fare la domanda, come partecipare.

Verranno anche illustrati i bandi del GAL SULCIS, il Piano Sulcis e tutte le varie opportunità di finanziamento previste per chi intende aprire un’impresa.

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217554292957111/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217556449531024/

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E’ stato inaugurato questa mattina, a Nuraxi Figus e Seruci, dall’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, promotore scientifico del progetto assieme alla Princeton University, dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Carbosulcis, società partecipata della Regione Sardegna che gestisce l’impianto minerario, il progetto ARIA. Il progetto nasce dalla ricerca di base, in particolare dalla fisica fondamentale, per rispondere a un’esigenza sperimentale: avere a disposizione grandi quantità di argon, ricavato attualmente solo da pozzi di gas del Colorado, negli Stati Uniti, per la ricerca di materia oscura. Ma in futuro potrebbe servire anche per la distillazione di altri isotopi sempre più impiegati in medicina, sia nella diagnostica avanzata sia nella terapia oncologica, e anche nelle scienze ambientali e agricole. Il progetto consiste nella realizzazione di una torre di distillazione criogenica per la produzione di isotopi stabili di altissima purezza. L’impianto sarà il primo di questo tipo in Europa, e il primo al mondo realizzato con la tecnologia innovativa che dovrebbe permettere il raggiungimento di prestazioni mai ottenute in precedenza. In questa fase del progetto l’INFN ha già investito 6 milioni di euro, la Regione Sardegna ha partecipato con 2 milioni e 700mila euro e Carbosulcis ha contribuito già per l’adeguamento dell’infrastruttura mineraria con una spesa di oltre 1 milione e 500mila euro ed ha in corso un investimento di oltre 2 milioni di euro per l’installazione dell’impianto nel pozzo Seruci 1.

La giornata è stata aperta nella sala mensa della miniera di Nuraxi Figus, dove è stato presentato a grandi linee il progetto. E’ proseguita con una visita agli impianti già realizzati, prima a Nuraxi Figus, poi a Seruci. Nella tarda mattinata è stata effettuata la visita in sottosuolo.

«ARIA è un progetto – ha sottolineato Fernando Ferroni, presidente dell’INFN – che dimostra in maniera trasparente la capacità del sistema scientifico, politico, industriale, quando felicemente coordinato, di costruire delle infrastrutture che hanno una grande potenzialità a largo spettro e foriere di potenziali importanti ricadute sociali.»

«È un progetto sul quale abbiamo investito finanziamenti importanti, energie, risorse umane – ha spiegato il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Ne ho seguito direttamente i primi passi e oggi ci troviamo a un traguardo intermedio che soddisfa tutte le nostre aspettative iniziali. La Sardegna, oltre che sede ideale dal punto di vista delle esigenze infrastrutturali, sta dimostrando di essere un partner affidabile, in grado di parlare il linguaggio dell’innovazione, della ricerca e delle nuove tecnologie in un’iniziativa che coinvolge tante eccellenze internazionali. Molto interessanti, poi, sono le prospettive industriali e commerciali. Giovani lavoratori e ricercatori sardi sono già impegnati in questo progetto che, mostrando le potenzialità inedite di un settore critico diventa per il territorio un esempio eloquente di trasformazione in positivo.»

«La realizzazione del progetto, di grande valenza tecnologica e simbolica, si inserisce nella visione alla base della ristrutturazione aziendale a seguito del Piano di chiusura della miniera, che si completa quest’anno, indirizzata al riuso delle infrastrutture minerarie per finalità diverse da quelle originarie, ma sempre caratterizzate da un alto contenuto industriale, con l’obiettivo di valorizzare le competenze delle risorse umane presenti in azienda al fine di tutelarne il futuro», ha commentato Antonio Martini, amministratore unico della Carbosulcis S.p.A..

«Il progetto ARIA è cruciale per la strategia di ricerca della materia oscura della Collaborazione DarkSide, e siamo entusiasti che il Sulcis Iglesiente giochi un ruolo di primo piano in questo ambizioso progetto scientifico di assoluta rilevanza internazionale – ha detto Cristian Galbiati, ricercatore ai Laboratori INFN del Gran Sasso, professore alla Princeton University e al GSSI Gran Sasso Science Institute, e coordinatore del progetto DarkSide -. E la sfida è altrettanto interessante dal punto di vista del possibile piano di sviluppo industriale e di trasferimento tecnologico, perché con ARIA potremmo stabilire un nuovo ciclo produttivo, che tenga viva la straordinaria tradizione mineraria del Sulcis-Iglesiente. Carbosulcis – ha concluso Cristian Galbiati – si è sin da subito proposto come un partner essenziale grazie alle grandi competenze tecnologiche dei suoi ingegneri e tecnici in ogni fase del progetto, determinanti per il suo successo.»

«Il progetto ARIA, che abbiamo finanziato con grande convinzione, è un pezzo importante del programma di ricerca e innovazione su cui la Regione sta fortemente investendo – ha rimarcato l’assessore della Programmazione Raffaele Paci -. Un programma che funziona, come dimostrano le numerose collaborazioni che in questi anni abbiamo avviato con i più importanti istituti di ricerca nazionali per progetti come quelli nella miniera di Sos Enattos a Lula, che si è candidata per ospitare un laboratorio europeo per lo studio delle onde gravitazionali, il progetto legato a Sotacarbo o quello di San Basilio con il Radiotelescopio. La ricerca e l’innovazione tecnologica – ha concluso Raffaele Paci – sono gli strumenti più importanti che abbiamo a disposizione per costruire il nostro futuro, superare i limiti imposti dall’insularità e creare occasioni di sviluppo e lavoro, attraverso progetti ambiziosi come quello che presentiamo oggi.»

«Con questo progetto stiamo indicando la strada che conduce a un nuovo modello di Industria in Sardegna – ha dichiarato l’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras -. L’isola, infatti, si conferma il luogo ideale per realizzare progetti coraggiosi e all’avanguardia. L’intervento a Nuraxi Figus rientra nel piano di dismissione della miniera: non solo stiamo rispettando i tempi previsti ma abbiamo messo anche le basi per costruire, con un piano industriale articolato e programmi di ricerca avanzata, nuove opportunità di lavoro per i giovani. Alla Regione il compito di accompagnarli in questo nuovo percorso attraverso una formazione adeguata e altamente specializzata.»

«ARIA sarà un’infrastruttura di ricerca nata per la ricerca di base ma di importanza strategica, soprattutto a livello regionale, anche per le ricadute che le tecnologie utilizzate avranno per la riqualificazione di un sito minerario in via di dismissione che vedrà parte del suo personale riassorbito in nuove attività – ha  commentato Speranza Falciano, vicepresidente dell’INFN che segue i progetti di trasferimento tecnologico -. Date le molteplici applicazioni degli isotopi stabili che l’impianto produrrà,  lo spin-off di questa tecnologia, la distillazione criogenica, permetterà uno sviluppo industriale del sito minerario con un impatto importante sulle imprese del territorio e sui centri di ricerca della Regione Sardegna, a partire dalle Università, e i settori che ne tratterrebbero beneficio vanno dalla diagnostica medica, con particolare riferimento allo screening avanzato di diverse patologie, all’energia pulita, dall’eco-sostenibilità, all’agricoltura.»

Il progetto ARIA

L’obiettivo del progetto è la separazione dell’aria nei suoi componenti fondamentali, elementi che trovano utilità in diversi ambiti di ricerca e applicazione. In particolare, uno di questi componenti, l’argon-40 (40Ar), permetterà lo sviluppo di una innovativa tecnica per la ricerca della materia oscura ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell’INFN, progettata e realizzata dalla collaborazione scientifica dell’esperimento DarkSide. 

L’infrastruttura per la produzione dell’argon e degli altri elementi consisterà in una torre criogenica di distillazione alta 350 metri, che sarà installata nel Pozzo 1 dell’area di Seruci. La torre sarà costituita da 28 moduli collaudati al CERN, e poi trasportati nei cantieri di Nuraxi Figus. Qui, i moduli vengono parzialmente assemblati in superficie per i primi test propedeutici all’installazione dell’intera colonna all’interno del Pozzo 1, dove già dallo scorso anno si stanno svolgendo le attività di adeguamento. L’altezza e il diametro dei pozzi, la loro configurazione, con accessi multipli e sistemi di sicurezza integrati e, soprattutto, la disponibilità di un’autostrada camionabile dalla superficie fino alla profondità di 500 metri, sono condizioni ideali per l’installazione in sicurezza di un impianto che avrà dimensioni uniche al mondo. Grazie alle sue infrastrutture d’avanguardia, realizzate quasi interamente all’interno di un pozzo minerario pre-esistente, ARIA sarà in grado di abbassare notevolmente i costi energetici di produzione, rendendo più accessibili e fruibili i preziosi elementi ottenuti dalla distillazione dell’aria.
La distillazione criogenica è il metodo più efficace per la produzione di isotopi stabili. La torre di distillazione, oltre a produrre l’isotopo stabile 
40Ar di interesse per i programmi di ricerca sulla materia oscura, servirà inoltre a realizzare studi pilota per la produzione degli isotopi 76Ge, 82Se, e 136Xe, di interesse per i programmi di ricerca sul neutrino svolti sempre ai Laboratori INFN del Gran Sasso. Inoltre, ARIA permetterà la sperimentazione e lo sviluppo della nuova tecnologia per la successiva produzione su larga scala di isotopi stabili di interesse commerciale, come 13C, 15N, e 18O, che trovano impiego per esempio in medicina e hanno un mercato internazionale di grande rilievo.

DarkSide e la ricerca di materia oscura ai Laboratori INFN del Gran Sasso 

Quasi un secolo di osservazioni astronomiche convincenti hanno mostrato che la materia ordinaria e visibile costituisce solo una piccola frazione dell’universo. Esso risulta invece formato per la maggior parte da una componente di materia non visibile, detta materia oscura, e da una componente misteriosa di energia, detta energia oscura.  I Laboratori del Gran Sasso sono all’avanguardia mondiale nella ricerca diretta della materia oscura: vi si svolgono, infatti, vari esperimenti, basati su diverse tecnologie, che hanno tutti come obiettivo quello di rivelare gli urti delle particelle di materia oscura sui nuclei del materiale-bersaglio del rivelatore.  In particolare, il rivelatore DarkSide si basa sull’utilizzo dell’argon come mezzo di interazione: è costituito da una camera a proiezione temporale (Time Projection Chamber, TPC) bifasica, ad argon liquido e gassoso. I risultati di un rivelatore prototipo in operazione presso i Laboratori sin dal 2013 hanno già raggiunto la sensibilità migliore al mondo per la ricerca di particelle di materia oscura di bassa massa. Il prossimo rivelatore, DarkSide-20k, è stato pensato per realizzare il programma più ambizioso di ricerca e scoperta della materia oscura. Entrerà in operazione nel 2022, e richiederà l’utilizzo di 50 tonnellate di argon processate dall’impianto ARIA. Quindi, il progetto ARIA svolge un ruolo fondamentale nella strategia di possibile scoperta della materia oscura tramite rivelatori ad argon. L’unicità e le prospettive del progetto hanno permesso di riunire scienziati provenienti dai quattro angoli del globo a formare un’unica collaborazione internazionale che raccoglie tutti i ricercatori che hanno finora sviluppato rivelatori ad argon per la materia oscura: è la Global Argon Dark Matter Collaboration, il cui primo passo è il programma DarkSide ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso. 

DarkSide-20k è un esperimento approvato e finanziato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dalla US National Science Foundation. Ulteriori contributi importanti saranno forniti da altri dieci paesi (Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Gran Bretagna, Messico, Polonia, Spagna, Svizzera, Russia).

                                                                                  

                                                 

 

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I carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Quartu, coadiuvati dai militari di Sinnai, alle 13.00 di oggi, al termine delle ricerche per la tentata rapina a mano armata presso il tabacchino di Settimo San Pietro, hanno rintracciato e successivamente (alle ore 17.00 circa) arrestato, D.M. 41enne, residente a Sinnai, già noto ai militari per i suoi precedenti, individuato quale responsabile di tentata rapina.
L’uomo, parzialmente travisato, armato di coltello da cucina con lama da 20 cm, a mezzogiorno aveva fatto irruzione all’interno della tabaccheria sita in Settimo San Pietro, in via Democrito 3 e, dietro la minaccia dell’uso dell’arma, aveva intimato al titolare di consegnargli tutto il denaro ed i tabacchi ma la pronta reazione dell’esercente, lo aveva fatto desistere e fuggire a piedi per le vie limitrofe.
L’uomo era stato ulteriormente inseguito dall’esercente e da alcuni passanti che avevano assistito alla scena, dei quali era riuscito a liberarsi, nonostante una breve colluttazione, per poi fuggire a bordo della sua vettura, non lontana e con targhe artigianalmente (cartone) coperte.
Le preziosissime informazioni fornite dagli inseguitori, hanno permesso ai militari di rintracciare il rapinatore presso la sua abitazione, mentre era intento a curarsi da alcune ferite che si era procurato nella fuga.

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Questa mattina i militari della stazione di Sanluri sono intervenuti presso l’abitazione di C.R. che, dopo aver chiamato il 112, in evidente stato di agitazione ma senza esternare volontà suicide, aveva raggiunto il secondo piano di una palazzina, minacciando di togliersi la vita. I citati militari, inviati dalla centrale per verificare le sue condizioni stante il tenore della telefonata, sono riusciti subito a stabilire un dialogo con l’uomo, riuscendo a farlo desistere dal suo intento anticonservativo.
Nella circostanza è emerso che egli avesse, verosimilmente qualche ora prima, già provato a togliersi la vita con un’arma da fuoco; non risultando detentore di armi, specie al fine di togliere dalla sua disponibilità facile e letali strumenti di offesa, i militari hanno proceduto ad ispezionare l’abitazione, il che ha consentito, in effetti, di rinvenire e sequestrare una pistola calibro 22, con matricola abrasa con relativi proiettili.
I primi accertamenti sull’arma, oltre a sancirne la provenienza illecita, hanno ritenere ai militari che il presunto tentativo di suicidio con essa possa essere fallito in ragione di un suo malfunzionamento.
I militari hanno dovuto quindi procedere all’arresto dell’uomo, per detenzione di arma clandestina e ricettazione.
Peraltro, la scelta, condivisa con la competente Autorità Giudiziaria, di procedere all’arresto ed al trasferimento al carcere di Uta dell’uomo, paradossalmente costituisce una misura di tutela anche per la sua salute ed integrità fisica.

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«È singolare, se non assordante il silenzio dei parlamentari sardi che sostengono il Governo, sullo scippo delle risorse destinate alla Sardegna in base al decreto milleproroghe.»

Lo sostiene, in una nota, Emanuele Cani, segretario regionale del Partito democratico.

«I comuni di Sassari, Nuoro, Carbonia e Tempio Pausania dovranno fare a meno dei 40 milioni di euro e archiviare i progetti per le periferie. Peccato che a sollevare un problema di così elevata evidenza – conclude Emanuele Cani – siano stati solo i parlamentari del Pd, mentre da coloro che sostengono questo governo ci sia stato solo silenzio.»

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Si terrà sabato 22 settembre alle ore 11.00 al Teatro Massimo di Cagliari (ingresso viale Trento n. 9) la conferenza stampa di presentazione de “La Conosci Giulia?” – lo spettacolo teatrale (gratuito) che mette a nudo temi cruciali come il linguaggio e la discriminazione di genere, ma anche le molestie e gli abusi fino alla rappresentazione mediatica della tragedia del femminicidio.

Un’opera originale per un racconto a più voci tra parole, suoni e visioni – fulcro dell’articolato progetto dell’edizione 2018-19 del Premio “Gianni Massa” indetto dal Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni della Regione Autonoma della Sardegna) in collaborazione con GI.U.Li.A Giornaliste Sardegna (che dedica la sezione giornalismo a Maria Piera Mossa) sul rapporto tra media e parità di genere – che si rivolge a tutti i cittadini, a un pubblico di tutte le età, ai professionisti della comunicazione, agli studenti provenienti dalle Università e dagli Istituti Superiori con alcune iniziative mirate al coinvolgimento diretto di questi ultimi in una serie di attività legate allo spettacolo.

La pièce – frutto di una scrittura collettiva rielaborata in forma di drammaturgia teatrale da Tiziana Troja e Michela Sale Musio (LucidoSottile, – con la partecipazione di attrici e attori, musiciste e musicisti di primissimo piano sulla scena isolana (e non solo) e della Rettrice dell’Università di Cagliari Maria del Zompo, testimonial d’eccezione della serata, attraverso il linguaggio ironico della commedia offre uno spaccato della società con le sue contraddizioni per far sorridere e soprattutto far riflettere su temi di attualità e di interesse collettivo.

Interverranno:

Mario Cabasino, Presidente Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni della Regione Autonoma della Sardegna)

Direttivo Corecom

Susi Ronchi – Coordinatrice di Giulia Giornaliste Sardegna

Gruppo Giulia Giornaliste Sardegna

Lucido Sottile: Produzione

Tiziana Troja – drammaturgia e regista

Michela Sale Musio – drammaturgia ed attrice.

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«Per la nomina del coordinatore del Centro regionale trapianti, l’ATS ha concluso la procedura di selezione per il conferimento dell’incarico e trasmetterà alla Regione gli esiti dell’istruttoria della commissione di valutazione. Subito dopo, l’assessore della Sanità Luigi Arru provvederà all’adozione del decreto di nomina che per legge è di propria competenza.»
L’assessore regionale della Sanità ha risposto così alla richiesta di chiarimenti da parte dell’associazione di trapiantati Prometeo AITF ODV.

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Il Museo del Carbone aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio (22 e 23 settembre) prolungando di 3 ore l’orario di apertura di sabato 22 settembre con visita tematica e degustazione di birre artigianali, oltre a due mostre ad ingresso gratuito che saranno visitabili anche domenica 23 settembre.

Programma:

Sabato 22 settembre ore 19.00

Visita tematica guidata della lampisteria e degustazione di birre artigianali  –  € 6.00

Sabato 22 e domenica 23 settembre

Mostre ad ingresso gratuito:

“LA VITA IN UNA VALIGIA”

Il viaggio dalle campagne delle regioni d’origine alla ricerca di una nuova vita a Carbonia

“LE CARTE DEL FONDO COSSU 1852-1958”

Mostra documentaria e cartografica a cura della Sezione di Storia Locale – Coop. Lilith

Entrambi i giorni: visita guidata della galleria sotterranea – biglietto ridotto € 6.00

Orari di apertura: sabato 10.00-21.00, domenica 10.00-18.00.