29 July, 2024
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Nell’ambito delle Giornate Europee del patrimonio 2018, dedicate al tema: “L’Arte di condividere”il comune di Iglesias con il suo Archivio Storico Comunale, presenta il convegno “Donazione Manca: un esempio del condividere. Il cinema Olimpia di Iglesias”.

Sabato 22 settembre 2018, alle ore 18,00, nella Sala Conferenze dell’archivio storico Comunale di Iglesias, verrà presentato il materiale documentario dell’archivio famigliare Manca, donato all’Archivio comunale qualche mese fa. 

Sebbene il materiale non fosse molto voluminoso, dopo un’attenta analisi, si è subito rivelato interessante dal punto di vista storico-culturale poiché riguarda un secolo della storia iglesiente; infatti parte di tale incartamento concerne lo storico Cinema cittadino denominato dapprima “Eden” e poi “Olympia”, sito in Piazza Oberdan. 

Chiuso ormai da decenni, esso non solo ha rappresentato, per anni, lo svago ed il divertimento di alcune generazioni iglesienti, ma ne ha segnato anche la cultura. 

Tra ricordi famigliari, racconti di piccole storie, analisi di alcuni documenti, ci sarà modo, per chi lo vorrà, di condividere qualche aneddoto su questa piccola grande realtà della Iglesias del secolo scorso.

Interverrà la donatrice dei documenti, Donatella Manca.

Ingresso libero. 

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Anteprima di Licaniàs, il festival letterario di casa a Neoneli, il piccolo e antico borgo del Barigadu in provincia di Oristano, che dal 4 al 7 ottobre taglia il traguardo della sua nona edizione. Domani pomeriggio (venerdì 21), alle 17.00, nel Salone di Corrale, la squadra del progetto “Ricerca di comunità – Ricostruiamo la storia comunitaria – Azioni per conoscere e conoscersi”, presenterà alla comunità di Neoneli i risultati del lavoro nato dall’elaborazione dell’archeologa Maria Antonietta Mongiu e dal sociologo Nicolò Migheli. La serata servirà a fissare il punto sull’opera di restituzione che “incrocia” analisi storiche, geografiche ed archivistiche, con la testimonianza video di undici “archivi viventi”, donne e uomini del territorio che hanno messo a disposizione la propria storia personale e familiare per farne un patrimonio collettivo, attraverso interviste e confronto tra le informazioni da loro fornite e più ampi materiali di confronto.

Da tale lavoro, messo in essere da Andrea Laterza, designer, Miriam Stara, architetta, Enrico Trogu, archivista, col coordinamento amministrativo di Apeiron – Cooperativa sociale, è scaturita una piattaforma multimediale flessibile, che ha sì quale base l’attività di ricerca, interviste e riordino dei materiali, ma che si presta ad essere esponenzialmente ampliata grazie al contributo attivo delle cittadine e dei cittadini di Neoneli che vorranno fare dono della propria, di memoria familiare, attraverso un’apposita sezione social. Ciò perché il progetto mira a indicare un metodo riapplicabile nel tempo, e non a creare un contenitore statico che si cristallizzi a quanto prodotto in un ciclo di interviste e ricerche.

Il progetto, promosso dal comune di Neoneli – porterà i saluti il sindaco Salvatore Cau – e finanziato dal Comune stesso e dalla Fondazione di Sardegna, traccia un percorso non usuale in tale ambito di interventi; la finalità è infatti quella di valicare i limiti dei memoriali, per natura statici: cosa gli archivi confermano di quanto affermato? Quale il rapporto tra i ricordi di infanzia inerenti al patrimonio boschivo e i documenti relativi? La percezione di un territorio, della propria esperienza di vita, della comunità di appartenenza, è mediata da “ciò che vorremmo che sia (o che fosse…)”.

L’approccio del progetto mira appunto a fornire un altro punto di vista, basato sulla dialettica tra più livelli di testimonianza formali e informali. Un sistema dinamico quindi, che non può prescindere, come appunto accadrà venerdì 21 settembre, dal confronto con i suoi veri protagonisti.

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Il governatore Francesco Pigliaru e l’assessore Pier Luigi Caria hanno tagliato il nastro degli Stati generali dell’Agricoltura 2018, in programma da oggi a sabato negli spazi della Fiera di Cagliari. I maggiori portatori di interesse istituzionali regionali e nazionali, del mondo delle imprese, di Università e Centri di ricerca si sono dati appuntamento per analizzare lo stato di salute del comparto così da permettere alla prossima programmazione agricola 2021-2027 di dare le migliori risposte, nel medio e lungo periodo, per assicurare una crescita competitiva e innovativa alla variegata galassia agricola isolana.

Alla luce dell’evoluzione delle politiche europee e nazionali, delle ipotesi di riforma della Politica Agricola Comune (PAC), dell’evoluzione del mercato agroalimentare, degli accordi sul commercio internazionale e dei cambiamenti climatici, si cercherà di individuare quali azioni e quali innovazioni (tecniche e tecnologiche, infrastrutturali, promozionali e commerciali, di ricerca e assistenza tecnica, di formazione, e di organizzazione orizzontale e verticale delle filiere) possono contribuire allo sviluppo del settore e alla crescita della redditività e produttività delle diverse filiere. Dopo i saluti introduttivi della Giunta e gli interventi degli ospiti di caratura nazionale, si sono aperti gli 11 tavoli di lavoro tematici a cui hanno partecipato decine di tecnici e portatori di interesse. Questi gli argomenti trattati: Cerealicoltura, leguminose e colture innovative; Ortofrutta; Vitivinicoltura e Olivicoltura;  Zootecnia – Latte e foraggicoltura da pascolo; Zootecnia – Carne; Apicoltura, avicunicoltura, piante officinali; Selvicoltura; Allevamento del cavallo; Sviluppo locale, GAL, SNAI, multifunzionalità delle aziende agricole e diversificazione dell’attività agricola; Semplificazione legislativa e amministrativa, pagamenti in agricoltura, Organismo Pagatore Regionale; Gestione delle risorse idriche.

«L’agricoltura è un settore trainante e deve esserlo sempre di più – ha detto il presidente Francesco Pigliaru nel saluto introduttivo -. E’ un settore dal potenziale enorme, la chiave per aprire alla Sardegna le porte dei mercati internazionali portando i nostri prodotti d’eccellenza, dove possono trovare sempre più valore. E in questo valore trovano risposte essenziali anche e soprattutto le zone interne – ha sottolineato il Presidente – perché l’agricoltura ha il grande vantaggio, per sua stessa natura, di non concentrarsi nelle coste o nelle città ma, al contrario, distribuirsi nel territorio. Noi abbiamo fatto tanto, ma molto altro si può ancora fare e meglio. Oggi le nuove tecnologie ci offrono grandi opportunità. Dobbiamo sostenerle, incentivarle, diffonderne ulteriormente l’adozione. Giornate come queste sono importantissime per confrontarci, ragionare, individuare insieme quali sono gli ostacoli, a breve e lungo termine, nel raggiungimento di questo obiettivo – ha concluso Francesco Pigliaru-, e lavorare uniti per rimuoverli.»

«Ci sono dei momenti in cui è necessario fermarsi per fare dei bilanci e ripartire quindi con maggior forza avendo superato le criticità che si possono presentare nel mettere in pratica dei progetti. Oggi abbiamo un Programma di sviluppo rurale dove le risorse sono già sostanzialmente impegnate e siamo certi che saranno spese ancor prima della scadenza del settennato. Abbiamo però di fronte a noi tutta la discussione che porterà alla costruzione della nuova Programmazione agricola 2021-2027 dove è necessario, già da ora, costruire delle fondamenta solide e condivise fra noi – ha detto l’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria -. Questi tre giorni che ci attendono sono un momento di grande responsabilità. Nessuno si deve sentire ospite. La politica gioca la sua partita al pari dei diversi portatori di interesse. Ecco perché abbiamo voluto creare le condizioni per il confronto e chiamato tutti a raccolta per ragionare sull’agricoltura del futuro. Le sfide dei mercati globali e dei cambiamenti climatici condizioneranno sempre di più questo comparto molto fragile, ma dalle prospettive di crescita straordinarie. Io ci credo, perché la nostra Isola ha tutte le carte in regola per confrontarsi a testa alta con i vari competitor globali: abbiamo uno straordinario territorio incontaminato e una tradizione agricola e pastorale che in pochi possono vantare, non solo nel Mediterraneo, ma in tutto il mondo. Oggi per sostenere i processi di crescita è fondamentale investire su innovazione tecnologica e agricoltura di precisione, così da rendere il comparto più produttivo e competitivo attraverso la strutturazione e il rafforzamento delle filiere.»

Nel commentare l’improvvisa decisione delle associazioni di categoria di disertare i tavoli, Caria ha precisato che ne ha avuto notifica formale solo questa mattina. «Oggi registriamo delle assenze agli Stati generali. Assenze di soggetti che hanno collaborato con noi ad organizzare questo appuntamento e tutto il programma, che mi sono state comunicate solo stamattina. Che dire? Chi ha delle idee da condividere per il bene delle campagne deve e doveva farlo in questo consesso. Disertare i lavori significa perdere un’occasione irripetibile per provare a migliorare la redditività delle imprese e la qualità della vita di decine di migliaia di lavoratori. Riteniamo – ha aggiunto l’esponente della Giunta Pigliaru – che evidentemente c’è una parte del mondo agricolo che non vuole cambiare niente. C’è invece un’altra parte molto più grande, dove gli interessi di agricoltori, allevatori e pastori della Sardegna sono superiori a tutto e a tutte le posizioni politiche e vengono prima di ogni possibile strategia particolare. Ecco perché noi pensiamo sia importante proseguire nelle attività di questi tre giorni, sperando ci possa essere un ripensamento degli assenti. Anche domani – ha concluso Pier Luigi Caria – ci aspettiamo di accogliere tanti cittadini e portatori di interesse».

Impossibilitato a partecipare per sopraggiunti impegni, l’eurodeputato e vice presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro, ha inviato un video messaggio dove ha fatto il punto sulla riforma della Politica agricola comune (PAC) in discussione in questi mesi a Bruxelles. «Non siamo d’accordo che la PAC sia trasformata in una sorta di politica agricola nazionale, che sarà discussa e magari approvata nella prossima legislatura del Parlamento europeo».

Il Capo dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del ministero delle Politiche agricole, Giuseppe Blasi, ha definito un “passaggio importante” l’aver organizzato, proprio in questo momento, gli Stati generali, poiché ci si incontra a programmazione agricola già ben avviata e quindi nella migliore condizione per poter ragionare su quella del 2021-2027 su cui si sta già lavorando. Entrando nel merito delle attività che riguardano la Sardegna, fra le varie cose, ha ricordato che nella prossima programmazione non si potranno attivare le procedure per l’istituzione di organismi pagatori autonomi, quindi ben ha fatto la Sardegna ad avviare tutto l’iter con il Ministero delle Politiche agricole per il riconoscimento dell’organismo pagatore regionale.

La responsabile cooperazione di Nomisma, Ersilia Di Tullio, ha invece ricordato il ruolo centrale che ricopre sempre più l’aggregazione e il rafforzamento delle filiere nel settore agroalimentare. Mettersi assieme, concentrare, cooperare per fare massa critica e volumi di prodotto così da essere competitivi, sono le parole chiave per raggiungere i consumatori e garantire utili a tutti i componenti della filiera. Diverse ricerche di mercato dicono che si è disposti a spendere di più se il prodotto da acquistare è made in Italy.

Il direttore commerciale della Coop Conad del Tirreno, Alessandro Bacciotti, ha fatto il punto sulle produzioni di qualità che possono fare davvero la differenza sui mercati. Le eccellenze della Sardegna sono apprezzate e ricercate dai consumatori sempre più attenti a conoscere la provenienza dei prodotti. Questa tipicità, con il brand Sardegna andrebbe valorizzata ancor di più.

Luigi Ledda, docente di colture foraggere nel dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, ha fatto il punto sul trasferimento di conoscenze tecnologiche e scientifiche dal mondo della ricerca verso quello dell’impresa.

A margine delle relazioni introduttive, Pier Luigi Caria ha incontrato una delegazione di una quindicina di lavoratori dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS) che, nonostante la situazione difficile dovuta ai mancati pagamenti di stipendi e rimborsi spese da parte del Collegio dei liquidatori, stanno continuando a garantire le prestazioni nelle aziende zootecniche. L’assessore ha aggiornato i dipendenti sullo stato della vertenza.

Conclusi i gruppi di lavoro, si terranno domani le tavole rotonde dove saranno illustrati e discussi i risultati dei confronti sugli 11 temi affrontati oggi dai portatori di interesse. L’appuntamento, aperto a tutti i cittadini, è per le ore 9.30 nel Padiglione D del polo fieristico di Cagliari.

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La ConsultAnzianIglesiasAssociazione Diabete Iglesias Carbonia ha organizzato una giornata dedicata al diabete, per domani 21 settembre 2018. Il raduno è fissato alle 9.30 in piazza Municipio.

Prima della partenza, prevista alle 10.30, infermieri volontari faranno gratuitamente il test della glicemia in un camper attrezzato. Ai partecipanti verrà consegnata una maglietta dell’evento ed una bottiglietta d’acqua.

Testimonial saranno Nicola Trentin e Carlo Chitti.

Percorso della passeggiata

Piazza Municipio               Piazza Sella                  Via Giovanni Spano             Via Azuni

Piazza Pichi                       Via Cagliari                  Via Don Minzoni                  Via Gramsci

Via Sarcidano                    Via Cavour                   Piazza San Francesco            Via Matteotti

Piazza La Marmora           Via Cavallotti               Via Pullo                                Piazza La Marmora

Via Martini                        Piazza Collegio            Via Della Zecca                     Via Giordano

Via Azuni                          Via Repubblica             Via Pisani                              Via Rolfi

Via Gramsci                      Via Della Pace              Via Sulis                                Piazza Municipio

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Domani, venerdì 21 settembre, nella sede della Carbosulcis, società partecipata regionale, a Nuraxi Figus si terrà l’inaugurazione del progetto ARIA che prevede la realizzazione nella miniera di Monte Sinni, di una nuova infrastruttura d’avanguardia: una torre criogenica per la distillazione di isotopi dell’argon in un pozzo minerario da impiegare nell’esperimento DarkSide per la ricerca della materia oscura presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN.

All’evento, che prevede anche la visita agli impianti e alla miniera di Seruci e Nuraxi Figus, parteciperanno Francesco Pigliaru, presidente della Regione Sardegna, Fernando Ferroni, presidente dell’INFN, Antonio Martini, amministratore unico di Carbosulcis, gli assessori ella Programmazione e Bilancio Raffaele Paci e dell’Industria Maria Grazia Piras, Cristian Galbiati, coordinatore scientifico del progetto e Speranza Falciano, vicepresidente INFN, responsabile per i progetti di trasferimento tecnologico. 

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«Abbiamo condiviso la preoccupazione espressa oggi in sede di Conferenza delle Regioni da tutti i territori in relazione alle mancata attivazione dei servizi di connettività a banda ultra larga nei comuni che ricadono nelle aree più svantaggiate. È necessario completare il programma per lo sviluppo delle nuove reti e fare in modo che  cittadini e imprese possano beneficiare dei benefici legati a queste infrastrutture. La Conferenza delle Regioni, anche accogliendo una specifica istanza formulata dalla Regione Sardegna, avrà un confronto più serrato con il Governo per colmare i ritardi sinora accumulati e assicurare, nell’immediato, l’accensione della fibra ottica nei centri in cui le opere sono state sottoposte a collaudo. Su quest’ultimo punto è fondamentale l’attivo coinvolgimento degli operatori, in particolare Telecom che ha gli strumenti più diffusi e ha manifestato interesse ad operare senza però dare seguito a questa volontà. Nell’isola sono circa cento le reti già realizzate con risorse regionali nelle aree cosiddette a fallimento di mercato per le quali sussistono le condizioni necessarie per la piena operatività.»

Lo ha detto oggi, a Roma, l’assessore degli Affari Generali, Filippo Spanu, nel suo intervento alla riunione delle Conferenza delle Regioni che ha esaminato ed approvato il documento sullo stato di attuazione del Piano nazionale Banda Ultra Larga.

L’assessore, nel riportare i notevoli progressi della Sardegna, in taluni casi superiori alla media nazionale, ha rilevato come «i ritardi accumulati, certamente non addebitabili alla Regione, siano fortemente penalizzanti per la collettività sarda che nutre grandi aspettative per l’avvio dei nuovi servizi di connettività».

Filippo Spanu ha annunciato che «la Giunta rilancerà a brevissimo tutte le iniziative istituzionali e nei confronti degli operatori, a partire appunto da Telecom, per accendere al più presto la fibra ottica nei comuni in cui le opere sono state concluse e collaudate e per valorizzare l’importante lavoro sulle infrastrutture che è stato intrapreso».

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Più del 50% dei cittadini europei che hanno partecipato al sondaggio Eurobarometro ha dichiarato di volere un’Europa più attiva in settori che vanno dalla politica economica alle migrazioni all’uguaglianza di genere.

La lotta contro il terrorismo, la lotta alla disoccupazione e la protezione dell’ambiente sono le tre aree in cui, in media, i tre quarti degli europei si aspettano un’Europa più presente.

Fra gli italiani il sentimento è simile: rispetto a dodici temi su quindici sondati la considerazione nei confronti dell’UE negli ultimi due anni è migliorata.

Una chiara maggioranza degli europei vuole che gli stati membri agiscano insieme sulla scena internazionale. Sette intervistati su dieci pensano che gli stati membri debbano lavorare insieme per far fronte alla crescente influenza della Russia e della Cina (71%), all’instabilità nei paesi arabi (71%) e agli Stati Uniti con la presidenza Trump (68%).

Non bisogna però perdere di vista i bisogni e gli interessi dei singoli paesi. Il 58% degli italiani ritiene, ad esempio, che gli interessi del proprio paese vadano presi in considerazione lavorando con gli altri stati membri.

Il 43% degli intervistati italiani ha un giudizio positivo sulle iniziative di promozione della democrazia e della pace nel mondo, mentre il 40% ne ha un’opinione tendenzialmente negativa.

Gli europei considerano che le azioni dell’UE sufficienti superano quelle insufficienti in diverse aree fra cui: l’uguaglianza di genere (46% contro 40%), la politica industriale (42% contro 31%) e la politica estera (41% contro 36%).

La soddisfazione degli intervistati cresce anche in aree come terrorismo, immigrazione e disoccupazione.

Le iniziative UE nella lotta al terrorismo sono considerate adeguate dal 32% degli intervistati, contro il 23% dell’aprile 2016. Per quanto riguarda l’immigrazione, il 26% pensa che l’UE faccia abbastanza, una percentuale in aumento di sette punti rispetto al 2016. 

Su sicurezza e protezione dei confini esterni gli italiani ritengono che l’azione dell’UE sia adeguata o buona con incrementi tra 8 e 10 punti percentuali rispetto al 2016.

I risultati sono molto diversi da paese a paese. Se il 92% dei greci considera le azioni contro la disoccupazione inadeguate, è dello stesso parere solo il 27% dei cechi.

I risultati sono stati annunciati il 18 settembre 2018 e provengono da una ricerca Eurobarometro effettuata da Kantar Public su un campione di 27.601 persone  in aprile 2018 per il Parlamento europeo. Una prima relazione è stata pubblicata a maggio 2018.

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«Questa mattina ho ufficialmente richiesto un incontro all’Ambasciatore dell’Arabia Saudita a Roma per aprire un canale di dialogo.»

È quanto afferma Giulia Moi, eurodeputata del Movimento 5 stelle, all’indomani della sua partecipazione al sit-in organizzato dalle associazioni di cittadini di fronte all’Ambasciata dell’Arabia Saudita a Roma, riunitesi per manifestare dissenso sulle azioni di conflitto contro i civili in Yemen.

«Il canale diplomatico è fondamentale – aggiunge Giulia Moi – ma a livello nazionale ed europeo la questione da risolvere riguarda concretamente l’export di armi ai Sauditi e, prima ancora, l’alternativa e le legittime garanzie che devono essere date a tutti i lavoratori di questo comparto.»

«Mi occupo da sempre di questa vicenda nel mio territorio, la Sardegna, in cui ha sede la RWM. Avvalendosi di fondi europei è possibile dare vita a progetti di riconversione delle aziende che producono armamenti, raddoppiando anziché tagliare posti di lavoro. Da “fabbrica di morte” il settore in Sardegna può essere trasformato in mercato d’eccellenza e mi riferisco al comparto della pirotecnica in cui, a livello internazionale, alcune piccole aziende sarde hanno già espresso notevoli capacità e sperimentato con successo l’innovazione. L’alternativa – conclude Giulia Moi –  non solo è possibile ma, visto il cambio di passo che finalmente il nostro Paese ha intrapreso, non potrà che essere vincente.»

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Il 18 novembre 2018 si svolgeranno le elezioni dei Comitati di quartiere di Barbusi, Bacu Abis, Cortoghiana, Is Gannaus, Serbariu, Carbonia Nord, Carbonia Centro e Carbonia Sud. 

Si tratta delle prime elezioni in assoluto per un nuovo strumento che mira a favorire la più ampia partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa. Le elezioni del 18 novembre rappresentano l’ultimo step di un percorso tracciato ufficialmente il 22 dicembre del 2017, quando il Consiglio comunale di Carbonia ha approvato il regolamento sui Comitati di Quartiere.
«Si tratta di una novità nello scenario politico-istituzionale della città di Carbonia. Con la costituzione dei Comitati di Quartiere raggiungiamo un obiettivo che era stato indicato nelle linee programmatiche del nostro mandato amministrativo. Gli 8 quartieri, individuati nella città di Carbonia e nelle sue frazioni, potranno collaborare fattivamente con gli organi istituzionali del Comune (Sindaco, Giunta, Consiglio comunale e Consulte). Un esempio concreto di democrazia partecipata e un passo avanti nella direzione del decentramento amministrativo», ha detto il sindaco Paola Massidda.
Domenica 18 novembre i seggi resteranno aperti dalle ore 8.00 alle ore 20.00 e lo scrutinio inizierà appena terminate le procedure di voto. I seggi elettorali sono stati istituiti nei seguenti locali:
1. Barbusi: ex Circoscrizione, via Santa Maria delle Grazie;
2. Bacu Abis: ex Circoscrizione, Piazza del Minatore;
3. Cortoghiana: ex Circoscrizione, via Bresciano;
4. Is Gannaus: ex Circoscrizione, via Bramante;
5. Serbariu: ex Circoscrizione, via Lubiana;
6. Carbonia Nord: Centro Sociale, piazza 1° Maggio;
7. Carbonia Centro: Ex Tribunale, via XVIII Dicembre;
8. Carbonia Sud: Ex Tribunale, via XVIII Dicembre.
L’attività preparatoria delle elezioni si svolgerà nel seguente modo: il 2 ottobre verranno pubblicati i manifesti che informano dell’indizione delle elezioni. Sono elettori tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali. Sono eleggibili tutti i cittadini, secondo il disposto dell’art. 17 del regolamento, residenti nel quartiere. A breve sarà emanato un bando con tutte le istruzioni per la presentazione della candidatura. Non sono previste liste elettorali, ma soltanto la candidatura personale del cittadino.

 

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Dal 28 settembre all’11 novembre il Ghetto di Cagliari ospiterà la personale di Nicola Filia “Temporary City”, curata da Paola Mura ed Efisio Carbone.

Nicola Filia si muove nel solco della grande tradizione ceramica, sia come designer sia come artista, affiancando a questa prima materia d’elezione l’uso di altre materie che adopera secondo le sue necessità espressive. In questo senso la produzione scultorea di Filia spazia da forme organiche ed espressioniste a lavori di maggiore sintesi formale dove l’elemento architettonico trova una sua precisa vocazione espressiva.

I materiali dell’architetto – dell’urbanistica – sono il sole, gli alberi, il cielo, l’acciaio, il cemento, in questo ordine gerarchico e indissolubile, scriveva Le Corbusier. E in questo solco il rapporto uomo-natura è uno dei principali temi su cui si muove Nicola Filia, in un’indagine sul concetto stesso di costruzione, modifica, energia, sfruttamento delle risorse che presenta come sintesi tradotta in una serie di sculture e installazioni dai significati polivalenti, come sottolineano i curatori della mostra Paola Mura ed Efisio Carbone.

In “Temporary City” le serie di opere si snodano lungo un percorso narrativo entro il quale si esplicita il pensiero dell’artista, dai bianchi boschi metafisici agli alberi carbonizzati fin dentro soffocanti città e strutture fatiscenti.

Nel suo appropriarsi dei luoghi l’uomo compie sempre una violenza sullo spazio e la natura: probabilmente (e in questo il pensiero dell’homo faber Filia si fa estremo) non esiste equilibrio tra processi di antropizzazione e ambiente.

Un viaggio forte e meditato che mostra l’alta qualità della ricerca e del lavoro di Nicola Filia.

Nicola Filia nasce a Carbonia nel 1975. Lascia l’università per dedicarsi all’arte nel 1996. Si trasferisce per due anni a Oristano, dove perfeziona la tecnica della ceramica e si diploma con il massimo dei voti. Nel 2001 si trasferisce ad Olbia. Disegna e realizza per 19 anni collezioni esclusive di oggetti in ceramica per le più importanti aziende italiane di design. Fra tutte la B&B Italia, grazie alla quale esporta pezzi in tutto il mondo. Nel 2008 il suo debutto al MAN di Nuoro con l’installazione Un Bosco di Alberi Bianchi, che successivamente nel 2015 gli permetterà di vincere il Premio Internazionale Un Bosco per Kyoto. Ritira il premio in Campidoglio, a Roma. Vive e lavora tra Olbia, sede dello studio e San Pantaleo, dove espone invece le sue sculture.