29 July, 2024
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Sarà il giovane pianista cagliaritano Mattia Casu il protagonista domani (venerdì 21 settembre) del nuovo appuntamento con l’VIII Festival pianistico del Conservatorio di Cagliari, dedicato quest’anno alla figura di Claude Debussy.

Organizzato in collaborazione con il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Como, il concerto, in programma alle 18.00 nell’aula magna dell’istituzione musicale cagliaritana, vedrà Mattia Casu affrontare la Partita n. 2 BWV 826 in do minore di Johan Sebastian Bach, la Sonata Fantasia n. 2 op. 19 in sol minore di Alexander Scriabin, il Preludio op. 23 n. 3 in re minore di Serghei Rachmaninoff, sino a brani di Fryderyk Chopin, Cluck-Sgambati, Liszt-Paganini.

Dopo quello di domani, il prossimo appuntamento con il Festival pianistico è lunedì 1° ottobre alle 18.00 nell’aula magna del Conservatorio dove la musicologa Aurora Cogliandro terrà la conferenza di presentazione dei concerti che proporranno l’esecuzione integrale dell’opera pianistica di Claude Debussy, a cui la rassegna è quest’anno dedicata.

Nato da un progetto del pianista Stefano Figliola, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, il Festival Pianistico è divenuto negli anni un sicuro riferimento per quel pubblico che sempre più numeroso e attento ne ha seguito le precedenti edizioni.

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Domani, venerdì 21 settembre e martedì 25 settembre, gli uffici Pubblica Istruzione e Sport di via XVIII Dicembre saranno chiusi al pubblico per motivi di natura tecnica.
Per qualsiasi necessità, il 21 ed il 25 settembre, sarà comunque possibile contattare il numero telefonico 0781 694203.

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«Non è tollerabile che Tirrenia Cin neghi ai passeggeri che intendano raggiungere o lasciare la Sardegna la possibilità di prenotare la traversata nel periodo successivo al 31 dicembre. I collegamenti marittimi, infatti, dovrebbero essere garantiti dalla convenzione in regime di pubblico servizio con le isole maggiori e minori, ai sensi delle leggi 27/2006 e 166/2009, in scadenza il 18 luglio 2020

A sostenerlo sono Paola Deiana (M5S) Commissione Ambiente della Camera dei deputati e Nardo Marino (M5S) Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei deputati.

«Tirrenia Cin dovrebbe esercitare, per tutta la durata della convenzione, servizi di collegamento stagionali e invernali ed è tenuta a rapportarsi con una rete di agenzie di viaggio, attraverso le quali è possibile acquistare i biglietti e ottenere informazioni sui servizi offerti, i collegamenti, gli orari e le tariffe – aggiungono Paola Deiana e Nardo Marino -. Anche le agenzie di viaggio hanno dunque il diritto di vedere rispettata la programmazione. Ad oggi il sito internet della Tirrenia Cin non consente l’acquisto di biglietti oltre il 31 dicembre del corrente anno per alcuna delle tratte interessate dalla convenzione e ciò si traduce in danni economici e disagi sul piano della programmazione turistica che si uniscono a un’inaccettabile limitazione del diritto di mobilità dei sardi.»

«Coloro che intendono viaggiare in data successiva al 31 dicembre sono costretti a rivolgersi ad altre compagnie che, al contrario della convenzionata Tirrenia Cin, assicurano la disponibilità di biglietti. L’atteggiamento inspiegabile di Tirrenia Cin cozza, peraltro, con le recenti dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’armatore Onorato, in particolare sulla disponibilità per le politiche di destagionalizzazione. Chiediamo che Tirrenia Cin provveda quanto prima – concludono Paola Deiana e Nardo Marino – a rendere disponibili le prenotazioni per il 2019, ripristinando il diritto alla mobilità dei sardi e il rispetto della convenzione con lo Stato.»

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Con una perdita netta di traffico del 72% in soli tre anni il Porto Canale di Cagliari sta colando letteralmente a picco. E’ quanto emerge da un dossier-denuncia reso noto dalla UilTrasporti Sardegna che esamina l’andamento del traffico dello scalo merci cagliaritano e analizza le problematiche che impediscono a Cagliari di decollare, a differenza di quanto avverrebbe a Gioia Tauro (terminal peraltro gestito dalla stessa Contship Italia) e al mondo dello shipping in generale. Se nel 2015 il porto canale del capoluogo sardo ha movimentato 686.000 teu, nel 2017 si è registrata una flessione a 420.000 e le previsioni per l’anno in corso si attestano a soli 190.000 teu: -55% in un anno. Per questo la UilTrasporti – mettendo a disposizione il dossier e denunciando l’incomprensibile atteggiamento della Contship Italia che sembra voler affossare intenzionalmente lo scalo cagliaritano – chiede l’apertura urgente di un tavolo di crisi costituito dalle istituzioni politiche, datoriali e sindacali che possa affrontare radicalmente le problematiche del terminal di Cagliari e auspica che, nelle prossime settimane, il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli possa affrontare la drammatica situazione del porto di Cagliari.

«Lo scenario del Terminal di Cagliari non può avere una vita lunga – spiega il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca -. Sicuramente paghiamo 3 anni e mezzo di commissariamento del Porto dovuto all’immobilismo della Regione Sardegna che non riusciva a designare il possibile Presidente dell’Autorità Portuale. Oggi, a distanza di oltre un anno dalla nomina del Presidente dell’ADSP Mare di Sardegna, non riscontriamo però iniziative che riescano a mutare l’attuale situazione, che è sempre più preoccupante. Pertanto auspichiamo che vengano intraprese il prima possibile delle iniziative che facciano cambiare rotta al Terminal di Cagliari in modo da tutelare i lavoratori oggi operano in questa realtà: 220 dipendenti di CICT ed un indotto di circa 300 addetti. Non vorremmo ritrovarci a dover continuare a gestire richieste di nuovi ammortizzatori sociali o, peggio ancora, licenziamenti da tutte le imprese che operano all’interno del Terminal, per colpa di un immobilismo da parte di chi ha l’obbligo di prendere decisioni in merito e gestire il future e lo sviluppo della portualità

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Sono stati due bellissimi giorni all’insegna del Ju Jitsu Tradizionale e Moderno quelli vissuti a Carbonia il 15 e 16 settembre 2018.

Sotto la guida dei maestri: Luca Sciutto per il Tradizionale, Giuliano Spadoni per il Moderno e con grande piacere la presenza e l’onore del maestro Stelvio Sciutto, un connubio già sperimentato in precedenza dove tutti gli studenti intervenuti hanno apprezzato i valori della “Dolce Arte”.

Nella mattinata di sabato si sono svolti gli esami di qualifica tecnica da allenatore dove gli otto candidati hanno superato brillantemente gli esami.

Un ringraziamento va al comitato provinciale Csen di Carbonia nella figura del presidente: Antonio Medda, al responsabile regionale Csen settore Ju Jitsu, maestro Alessandro Santacroce, per tutta l’organizzazione.

Il prossimo impegno in programma è la Coppa Italia, il 24 e 25 novembre, a Perugia.

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Tentativo di rapina, a mezzogiorno, in un tabacchino sito in via Democrito, a Settimo San Pietro.
Un soggetto, volto coperto, armato di coltello, ha minacciato il proprietario dell’esercizio pubblico. Quest’ultimo, ha reagito colpendo violentemente il rapinatore con una mazza di legno. A seguito della reazione, il rapinatore ferito, ha desistito dal suo intento delittuoso ed è fuggito dal locale a bordo di un’autovettura.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le ricerche dei rapinatori.

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Le malattie della pelle, la psoriasi e i tumori cutanei, le terapie innovative e i farmaci di nuova generazione sono i temi importanti del congresso che si terrà a Cagliari sabato 22 settembre (T-Hotel, inizio alle 9.00).

Un ampio spazio sarà dedicato alla psoriasi che tanti problemi in passato ha dato ai dermatologi per la difficoltà di cura. Al giorno d’oggi con i nuovi farmaci biologici e non, con somministrazioni anche solo mensili si ottengono dei risultati impensabili di guarigione completa. Anche la psoriasi dei bambini così difficile da curare ha avuto impulsi terapeutici innovativi.

«Un altro successo importante è stato ottenuto nella dermatite atopica – spiega professor Franco Rongioletti, direttore della Dermatologia del San Giovanni di Dio – che oggi si sa che affligge non solo bambini ma anche pazienti adulti con l’utilizzo di un farmaco innovativo che agisce direttamente su quei meccanismi immunologici responsabili. Si tratta però di terapie che non possono fare tutti i malati ed infatti la somministrazione può essere solo fatta in Strutture di eccellenza adeguate come la Clinica Dermatologica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari dove i pazienti sono adeguatamente selezionati, istruiti e seguiti.»

Un altro argomento importante sarà l’interazione della pelle con altri organi e con altre specialità medico-chirurgiche come la Reumatologia, la Gastroenterologia, la Ginecologia e l’Anatomia Patologica perché la Medicina Moderna è sempre più di ambito multispecialistico con percorsi integrati e coordinati di visita e terapia che facilitano l’assistenza dei nostri pazienti. Un altro settore fondamentale è la rivoluzione terapeutica nell’ambito dei tumori cutanei. Non solo la chirurgia ma nuove  terapie mediche sono in grado di fare regredire i carcinomi della cute senza necessariamente l’intervento  traumatico del bisturi. Per quanto riguarda il tumore più maligno che è il melanoma, i dermatologi sostenuti dalle campagne d’informazione si sono attrezzati per fare diagnosi sempre più precoci e salvare la vita dei pazienti; ma anche nell’ambito dei melanomi avanzati ci sono terapie mediche innovative che possono impedirne la diffusione o fare regredire  la diffusione di questo subdolo killer nero.  Un ampio spazio verrà infine dato alle malattie sessualmente trasmesse alcune delle quali come sifilide e lesioni da papillomavirus sono in costante aumento non solo in Sardegna ma in Italia; alle ulcere cutanee croniche delle gambe dove l’interazione medico-infermiere è indispensabile per eseguire al meglio medicazioni avanzate e ottenerne una guarigione più rapida; alle malattie che non sono solo cosmetiche come acne, rosacea o idrosadenite suppurativa che rendono difficile la vita dei pazienti  anche da un punto di vista psicologico-relazionale in tempi d’immagine come questi; alle malattie allergologiche come l’orticaria cronica; alle malattie curabili con l’uso della terapia a base di raggi ultravioletti. Infine ma non ultimo ci sarà lo spazio per le associazioni dei pazienti con malattie cutanee per sentire la loro voce diretta che stimola noi dermatologi a migliorare sempre noi stessi non solo dal punto di vista scientifico ma soprattutto umano.

 

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Questa sera, alle ore 20.30, nella sala riunioni della cooperativa L’Albero Amico, in via Umbria 22, a Carbonia, si terrà un incontro pubblico a cui parteciperanno i commercianti, gli artigiani e le attività produttive che hanno aderito al nuovo Centro Commerciale Naturale “Carbonia Produce”. La riunione sarà aperta, come di consueto, a tutti i soggetti a vario titolo interessati ai temi relativi al settore terziario cittadino.
Il principale punto all’ordine del giorno della riunione di stasera verterà sullo statuto del Centro Commerciale Naturale, di cui verranno discusse ed approvate eventuali modifiche.
All’incontro parteciperà per l’Amministrazione comunale, socio onorario del Centro Commerciale Naturale, l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca.

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«Abbiamo appreso dalle segnalazioni di alcuni cittadini che, recentemente, sono state emesse dal Gestore unico ABBANOA bollette relative al periodo 2012-2018 nella città di Alghero con le quali si richiede il pagamento di somme dovute per un ammontare medio di circa 1.800 euro procapite. Secondo il Gestore unico del servizio idrico, si tratterebbe di spese determinate dalla presenza di perdite occulte e di altri consumi anomali. Appare evidente che tale richiesta sia percepita come una pesante vessazione nei confronti del consumatore finale operata da parte di chi gestisce un servizio primario come l’erogazione dell’acqua

Daniela Forma e Raimondo Cacciotto, consiglieri regionali del Partito Democratico, hanno accolto le istanze dei cittadini e, valutato attentamente l’accaduto, hanno presentato un’interrogazione in Consiglio regionale.

«La Carta del Servizio Idrico Integrato – precisano Daniela Forma e Raimondo Cacciotto – prevede chiaramente che ABBANOA debba provvedere alla lettura periodica dei consumi e debba conseguentemente fatturare almeno due volte l’anno. Con tale frequenza, qualora il consumatore dovesse rilevare delle difformità, avrebbe tutto il tempo di porvi rimedio. A seguito invece di una fatturazione anomala relativa ad un periodo di ben sei anni, come nel caso di Alghero, l’utente finale si trova a dover pagare somme ingenti, peraltro difficilmente accertabili su un intervallo così ampio, e di essere soggetto alla sospensione della fornitura con rimozione o blocco del contatore in caso di morosità. Un tale disservizio non è concepibile anche perché i costi eccessivi delle bollette pervenute, rischiano di mettere in seria difficoltà le famiglie, soprattutto quelle che versano in condizioni economiche non floride.»

«È proprio in considerazione di queste ragioni – concludono Daniela Forma e Raimondo Cacciotto – che abbiamo presentato una interrogazione al presidente della Regione Sardegna e all’assessore regionale dei Lavori pubblici per sapere se intendano intervenire sulla vicenda, nonché richiedere una dettagliata verifica dei consumi reali e delle eventuali anomalie riscontrate, e ciò al fine di accertare se le somme dovute siano realmente imputabili al consumatore finale o se non siano, invece, il risultato di un disservizio attribuibile alla sola ABBANOA S.p.A. e di cui il gestore dovrebbe farsi carico

Daniela Forma.

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«Con questo andazzo l’ospedale Brotzu diventerà una mega fiera con i padiglioni che potranno ospitare solo dei saloni espositivi, non certo i pazienti ormai in fuga.»

L’immagine che rimbalza agli occhi del vicepresidente della commissione Salute del Consiglio regionale, Edoardo Tocco, è quella di un ospedale stile fiera di viale Diaz.

«E’ il tracollo della sanità sarda – aggiunge Edoardo Tocco -. Una rivoluzione destinata ad aprire nuovi scenari nell’ambito della mappa degli ospedali isolani. Il rischio concreto è che questa nuova descrizione inneschi dei meccanismi perversi, andando verso un ulteriore retrocessione dei complessi sanitari.  Un mercato con i reparti desolatamente vuoti, i dipartimenti depotenziati senza neppure un cartello, il personale disorientato da scelte arbitrarie.»

«Sono state abolite le direzioni dei diversi complessi sanitari, dal Businco al Brotzu sino al Microcitemico per la nomina di un unico direttore sanitario con un vertice che peraltro già sussiste all’interno della geografia ospedaliera cagliaritana. Questo fattore – conclude Edoardo Tocco – sta creando grande confusione all’interno delle strutture, prive di una guida sicure e senza la certezza di un futuro per le scelte che riguardano il potenziamento delle infrastrutture e delle risorse umane.»