25 December, 2024
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La Giunta, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha delegato Arpas, attraverso il Servizio tutela dell’atmosfera e del territorio dell’Assessorato, a raccogliere ed elaborare i dati relativi ai valori di fondo naturale per metalli e metalloidi nei suoli e nelle acque sotterranee delle aree minerarie dismesse. Un’attività per la quale è stata programmata la somma di 1.500.000 euro.

«Mentre proseguono i lavori sulle bonifiche, approfondiamo le nostre conoscenze sui terreni già oggetto di attività minerarie sia per progettare ulteriori azioni di bonifica e messa in sicurezza, sia per assicurare la migliore gestione sostenibile delle terre e delle rocce da scavo prodotte nelle aree minerarie o in loro prossimità – dice l’assessore Donatella Spano -. La corretta conoscenza della situazione ci permette di agire nel modo migliore per la bonifica di quelle zone che hanno pagato maggiormente il prezzo delle attività economiche. Inoltre, la disponibilità dei valori di fondo naturale consentirà di velocizzare le procedure necessarie per la restituzione all’uso pubblico di un elevato numero di siti minerari dismessi individuati a minore priorità nel Piano delle bonifiche

La conoscenza dei valori di fondo naturale di suoli e acque sotterranee delle aree interessate, che ricadono in gran parte nel Sito di interesse nazionale del Sulcis Iglesiente e del Guspinese, è resa necessaria dal fatto che i suoli e le rocce delle aree minerarie metallifere sono naturalmente caratterizzati da elevati valori di fondo di tali elementi chimici, motivo alla base dell’insediamento delle stesse attività estrattive. Relativamente ai suoli, Arpas dovrà occuparsi della raccolta e sistematizzazione dei dati relativi ai valori di fondo già disponibili nelle aree minerarie dismesse di tutto il territorio regionale e in prossimità delle medesime, nonché di tutti i dati idonei allo scopo, della esecuzione di una specifica campagna di campionamento e analisi nelle aree minerarie dismesse in precedenza non interessate da caratterizzazione ambientale, dell’elaborazione dei dati e della costruzione di uno specifico database geo-riferito e della relativa cartografia tematica. Relativamente alle acque sotterranee, l’Agenzia regionale dovrà svolgere le medesime attività e in più sviluppare, su un’area pilota, la metodologia per la definizione dei valori di fondo naturale da applicarsi successivamente a livello di aree e macroaree.

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La Giunta regionale ha definito gli aspetti ancora aperti che riguardano le misure a favore dei lavoratori ex Ati Ifras ai fini dell’attuazione della legge regionale n. 34 del 2016. In particolare, nella delibera approvata oggi viene riconosciuto il disagio sostenuto in conseguenza del differito reinserimento nei progetti occupazionali e espressamente prevista la necessità di ricorrere alla flessibilità organizzativa e dell’orario di lavoro. 

L’assessore degli Affari generali Filippo Spanu esprime compiacimento e ringrazia i partecipanti al Tavolo partenariale «per aver contribuito a raggiungere l’importante risultato di garantire a tutti i lavoratori l’inserimento nei progetti occupazionali e in alternativa l’esodo incentivato». 

«Abbiamo coraggiosamente messo in ordine una situazione molto critica di cui ci siamo fatti carico e stiamo onorando gli impegni assunti con le parti sociali – dice l’assessore del Lavoro, Virginia Mura -. Stiamo realizzando un piano di sviluppo economico e, soprattutto, stiamo dando un futuro ai lavoratori. Utilizzeremo al meglio la loro esperienza e le loro competenze per valorizzare la ricchezza delle risorse ambientali, storiche, culturali e turistiche di importanti aree dell’Isola.»

L’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu sottolinea che «l’intervento ha una grande utilità per i Comuni ai fini del completamento delle iniziative già avviate nei campi archeologico e ambientale. I lavoratori impegnati nei diversi progetti mettono a disposizione un prezioso patrimonio di competenze».

L’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, mette in risalto il ruolo avuto da Igea. «La società in house della Regione è stata la prima a fare le selezioni per il personale, la prima ad assumere i lavoratori e la prima a impiegarli nei diversi cantieri nei territori del Parco Geomineario – ricorda l’assessore dell’Industria -. Attualmente sono 115 i lavoratori inseriti in IGEA e tutti stanno svolgendo le attività stabilite. Siamo soddisfatti perché la strada tracciata dalla società si è rivelata la migliore percorribile e adesso è seguita anche dagli altri enti».

Va avanti, intanto, il Piano di ricollocazione dei lavoratori ex Ati Ifras e le misure connesse all’attuazione di quanto previsto nella legge regionale n. 34, nelle more della realizzazione del bando di gara internazionale. L’iter è ormai in una fase avanzata e tutti i passaggi sono valutati e verificati puntualmente dal Tavolo partenariale coordinato dall’assessore Filippo Spanu, di cui fanno parte i responsabili degli enti e delle strutture regionali con specifiche competenze e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.

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Il capolinea della metropolitana Arst di Cagliari che collegherà piazza Repubblica con piazza Matteotti sarà costruito all’interno della stazione ferroviaria RFI. Lo consente la delibera approvata oggi dalla Giunta, su proposta degli assessori dei Trasporti e degli Enti Locali, Carlo Careddu e Cristiano Erriu, con la quale si autorizza l’acquisizione del diritto di utilizzo dell’area all’interno della struttura delle ferrovie, esattamente tra l’edificio della stazione ed i parcheggi per le auto, per un periodo di 30 anni.  

«Il nuovo capolinea consentirà un interscambio immediato tra i servizi di Trenitalia e la metrotranvia senza dover abbandonare il perimetro della stazione ferroviaria – dice l’assessore Carlo Careddu -, un vantaggio per tutti i viaggiatori che così potranno sfruttare una connessione tra diversi sistemi di mobilità in piena sicurezza e risparmiando tempo.»
Il provvedimento dell’Esecutivo autorizza l’acquisizione del diritto di superficie per la realizzazione e la gestione della fermata e per il relativo ingombro di binari e banchine di accesso, nonché dell’area necessaria per la costruzione della sottostazione elettrica.  

Il contratto per l’esecuzione della nuova tratta della metropolitana leggera di Cagliari è stato già sottoscritto dall’Arst e dall’impresa aggiudicataria del bando pubblico, un’Ati con capogruppo il Consorzio Integra. La consegna dei lavori avverrà nei primi mesi del 2019 e l’opera dovrà essere conclusa in poco meno di due anni. Da piazza Matteotti la tramvia solcherà via Roma e viale Diaz, curverà all’interno del parcheggio del Cis e attraverso viale Cimitero raggiungerà piazza Repubblica per riconnettersi con la linea per il Policlinico di Monserrato. Il finanziamento complessivo messo in campo dalla Regione per questa nuova infrastruttura è di 22,5 milioni di euro.  

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Si chiude con un finale positivo la complessa vertenza dei lavoratori dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS) che da quasi 10 anni non trovava soluzione. Mesi di duro lavoro degli assessorati regionali del Personale e dell’Agricoltura e dell’Agenzia Laore Sardegna hanno portato a individuare le soluzioni, presentate e poi accolte dai ministeri della Funzione Pubblica, di Economia e Finanze, Affari regionali e Politiche agricole, che da un lato hanno consentito di salvare le numerose competenze professionali e dall’altro le prestazioni svolte nell’assistenza sulla Misura 14 del Benessere degli animali a favore delle aziende zootecniche sarde. Gli ultimi importanti sviluppi della vicenda ARAS sono stati illustrati oggi, in una conferenza stampa convocata a Villa Devoto a Cagliari. Insieme agli assessori del Personale e dell’Agricoltura, Filippo Spanu e Pier Luigi Caria, erano presenti i direttori generali dell’Assessorato dell’Agricoltura e dell’Agenzia regionale Laore Sardegna, Sebastiano Piredda e Maria Ibba.

Per i 227 lavoratori, in buona parte veterinari e agronomi, è prevista una procedura di selezione riservata per l’ingresso in Laore. Gli altri 25 lavoratori non contemplati dalla legge 3 del 2009, cioè il personale entrato in ARAS dopo il 2006, dovranno sostenere un concorso con evidenza pubblica in cui saranno riconosciute le esperienze maturare in questi anni nell’Associazione allevatori.

Incassato il via libera da parte dei ministeri, domani sarà presentato in Consiglio regionale un Disegno di legge, già approvato oggi in Giunta, che prevede la chiusura dell’iter. A questo punto, se il Governo non dovesse muovere obiezioni alla nuova norma entro 60 giorni, l’Agenzia Laore darà subito avvio alla modifica della pianta organica e alle procedure di reclutamento dei lavoratori in transito da ARAS.

Dai quasi 14milioni di euro destinati ogni anno a Laore, per sostenere la convenzione con ARAS, si passerà a una spesa di circa 11milioni e 600mila euro con cui sarà coperto il fabbisogno finanziario per lo svolgimento delle attività nelle aziende zootecniche.

«Il Governo – ha spiegato l’assessore regionale del Personale, Filippo Spanu – ha ritenuto percorribile la nostra proposta di inserire tutta la forza lavoro di ARAS in Laore poiché, dati alla mano, abbiamo dimostrato che spenderemo significativamente di meno rispetto a quanto avvenuto sinora, con la convezione firmata tra Regione e Associazione privata. Per il futuro inoltre, grazie alla legge che sarà discussa domani in Consiglio regionale, tutte le attività di assistenza alle aziende agricole saranno svolte da Laore con servizi internalizzati. Il risultato di oggi – ha concluso Filippo Spanu – è frutto di un proficuo lavoro di squadra portato avanti con il prezioso contributo degli uffici regionali e sui cui c’è stato il pieno avvallo da parte dei tecnici dei Ministeri. A loro e a tutti quelli, come il senatore Emiliano Fenu, che hanno contribuito per il conseguimento di questo straordinario traguardo va il mio più sincero ringraziamento.»

«Abbiamo raggiunto un risultato che non era scontato, dopo anni di mancate soluzioni. Abbiamo mantenuto l’impegno assunto con lavoratori, imprese, associazioni di categoria e Consiglio regionale.»

Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, che ha aggiunto: «Mettiamo finalmente in sicurezza il sistema dell’Agricoltura, in particolare la Misura del Benessere animale che per le aziende zootecniche sarde vale ogni anno circa 40milioni di euro. Abbiamo inoltre salvato tutti i dipendenti, in un contesto in cui l’ARAS stava aprendo le procedure di liquidazione e su cui, nel rigoroso rispetto dei ruoli, abbiamo presentato una istanza al Tribunale di Cagliari affinché nominasse dei nuovi Commissari liquidatori. La decisione celere assunta dal Tribunale ha contribuito in maniera determinante a rimettere in carreggiata una macchina che aveva sbandato in modo forte e su cui ancora si deve fare tanto in termini di risanamento finanziario e riequilibrio dei bilanci. Con la chiusura della vertenza ARAS, dopo decine di incontri ed interlocuzioni con i rappresentanti dei governi Gentiloni e Conte, portiamo a casa un altro obiettivo di legislatura».

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I carabinieri della stazione di Pula, reparto dipendente dalla Compagnia CC di Cagliari, ieri hanno arrestato dopo mesi di accertamenti investigativi e di polizia giudiziaria, il pregiudicato S.Z., classe 1966, residente a Pula.
Nel corso degli anni, l’uomo era stato più volte oggetto di attività di polizia giudiziaria da parte dei carabinieri che, in diverse occasioni, avevano proceduto nei suoi confronti con svariate perquisizioni domiciliari rinvenendo spesso nella sua disponibilità sostanza stupefacente di diverso tipo, della quale il pregiudicato faceva abitualmente uso.

Dalla condotta particolarmente violenta e sovente minacciosa nei confronti di conoscenti e parenti, l’arrestato maltrattava abitualmente l’anziana madre convivente, malata e di oltre 80 anni, costringendola a vivere in un costante stato di ansia e paura, rivolgendole reiterati insulti, percosse e minacce finalizzate all’ottenimento del denaro necessario all’acquisto delle dosi di droga.

Per tali motivi, infatti, dal mese di maggio 2018 l’anziana donna era stata allontanata e portata via dalla figlia e dalla nipote che, anche a detta dei colleghi di lavoro di quest’ultima, era stata minacciata in molte occasioni dal pregiudicato in presenza di altre persone all’interno del panificio in cui lavora da anni.

Proprio a seguito del trasferimento della madre, presso la sua abitazione i militari erano intervenuti per molestie nei confronti della nipote che, mediante veri e propri atti persecutori, aveva ormai costretto in un clima di perenne e grave stato di ansia mista a paura, al punto tale da costringerla a specifiche cure e terapie mediche. In qualche occasione, dopo indicibili ingiurie rivoltele, lo stesso avrebbe persino colpito con una scarica di pugni al volto la giovane donna.

Condotta particolarmente violenta ed aggressiva anche nei confronti di altri familiari che, con diverse denunce, hanno segnalato un atteggiamento estremamente aggressivo che si rifletteva pesantemente sul loro stato d’animo, soprattutto, a seguito del trasferimento della madre, alla quale estorceva violentemente il danaro per l’acquisto della droga.
Tale aggressività, così come riferito dagli stessi assistenti sociali che da tempo lo seguivano, era sicuramente dovuta all’assunzione di stupefacenti dei quali l’uomo non riusciva più a fare a meno, riferendo addirittura di una «condizione di alterazione psico-emotiva che sfociava spesso in azioni estremamente violente».

L’arrestato non ha mai risparmiato nemmeno operatori dei servizi sociali, verso i quali compiva aggressioni ed atti intimidatori e, talvolta, ha mostrato un comportamento violento anche verso i militari dell’Arma che lo sottoponevano a controllo o lo ricevevano in caserma per la formalizzazione di atti.

Arrestato e dopo aver formalizzato gli atti, i carabinieri di Pula hanno tradotto il pregiudicato presso la casa circondariale di Uta.

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Tragedia nel Centro di Accoglienza Straordinario di via Cagliari, a Villasor. Verso le ore 9.20 il piccolo K.B., di poco più di un anno, figlio di un’ospite del Centro di nazionalità del Mali, per via di un boccone della colazione andatogli di traverso, accusava i segni di soffocamento dovuti all’ostruzione delle vie aeree. Sono stati subito allertati i soccorsi ed un’autoambulanza medicalizzata del 118 si è recata immediatamente sul posto. Viste le gravi condizioni, è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso che, partito da Cagliari, è arrivato in pochi minuti. Le manovre di rianimazione sono proseguite in prossimità del campo sportivo di Villasorì, dove il piccolo era stato trasportato dall’autoambulanza per il successivo trasbordo sull’elicottero. Purtroppo, dopo quasi due ore di tentativi, l’equipe medica ne ha dichiarato il decesso per arresto cardiocircolatorio.

 

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Domani, mercoledì 19 dicembre 2018, l’impresa incaricata dal Comune dei lavori di riqualificazione della rete idrica procederà ai collegamenti della nuova condotta realizzata in via Canale con la rete esistente in via Rinascita. L’intervento comporterà la sospensione dell’erogazione idrica dalle 8.30 alle 17.00.

Le squadre di Abbanoa saranno mobilitate per limitare quanto possibile i disservizi ed effettuare le manovre in rete per il ripristino dell’erogazione in tempi rapidi. Alla ripresa del servizio l’acqua potrebbe essere transitoriamente torbida a causa dello svuotamento e successivo riempimento delle tubazioni. Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24.

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Il comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, generale Giovanni Domenico Pintus, ha presentato stamane, nella sala di rappresentanza del Circolo Unificato di Presidio del Comando Militare Esercito Sardegna, il “CalendEsercito 2019”L’uomo e la tecnologia omaggio al genio universale”.

«Quest’anno il tradizionale calendario ideato, prodotto e realizzato dallo Stato Maggiore dell’Esercito con il contributo della Società Leonardo, celebra il genio di Leonardo da Vinci, del quale ricorrono i 500 anni dalla morte.»

Con queste parole il generale Pintus ha dato il via alla presentazione dell’opera editoriale dedicata a Leonardo Da Vinci.

«Sullo sfondo della copertina – ha aggiunto il generale Giovanni Domenico Pintus – “l’uomo vitruviano” di Leonardo racchiuso nella “stelletta a cinque punte” che è anche lo stemma dell’Esercito Italiano”, “l’uomo vitruviano” che secondo il filosofo greco Platone rappresenta la perfezione, è qui perfettamente rappresentato dalla centralità del soldato nell’Esercito Italiano.»

Il generale Giovanni Domenico Pintus, nel corso del suo intervento, ha inoltre sottolineato come l’opera editoriale pone in luce il legame che unisce l’uomo al progresso tecnologico, e coniuga il ruolo creativo e lungimirante della mente umana con la realizzazione ambiziosa, frutto di rigorosa ed empirica applicazione scientifica informata a tenacia, sacrificio, dedizione e coraggio, prerogative militari essenziali da sempre.

Il “CalendEsercito 2019″ che racchiude in sé tutte le virtù artistiche, scientifiche e di innovazione ma, soprattutto, i valori dell’animo umano, presenta in una veste inedita i sistemi d’arma e gli equipaggiamenti a più alto indice tecnologico in servizio nella Forza Armata, facendo intravedere come le intuizioni di Leonardo, risalenti a oltre cinque secoli fa, abbiano trovato concreto realizzo attraverso la ricerca applicata all’evoluzione scientifica, con l’obiettivo della sicurezza nazionale.

Il CalendEsercito, oltre che strumento di comunicazione istituzionale, fin dal suo esordio, ha assolto anche quest’anno l’importante funzione di essere un mezzo di conoscenza, di collegamento con la collettività nazionale ed i cittadini, veicolando i valori che vivificano e rendono salda e coesa la Forza Armata, ingenerando orgoglio e senso di appartenenza in coloro che quotidianamente indossano le stellette.

Al termine della presentazione, il generale Giovanni Domenico Pintus ha premiato gli studenti dell’Istituto Bacaredda – Atzeni, vincitori del concorso cinefotografico denominato “L’Esercito Italiano dalle Guerre Mondiali alle missioni Nazionali e Internazionali”, organizzato dal Comando Militare Esercito Sardegna nell’ambito del progetto scolastico “Il mondo in guerra visto dal cinema e dai media”.

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Il marchio Jeep® ha accompagnato alla serata di gala del “Golden Boy 2018” i calciatori e le calciatrici insignite dal prestigioso riconoscimento, giunto alla sedicesima edizione. I SUV più premiati di sempre, riferimento assoluto in termini di capability off road, si sono mostrati altrettanto a loro agio un contesto di eleganza urbana. Infatti, la gamma rinnovata nel corso dell’anno si conferma regina nel fuoristrada ma offre comfort e dinamica di guida per l’utilizzo metropolitano di tutti i giorni, oltre a tecnologia avanzata e un’anima lifestyle che strizza l’occhio al mondo femminile.

Non a caso, durante la “Golden Night”, è stata premiata come “Best Girl Player Under 21” Benedetta Glionna, talentuosa attaccante della Juventus Women: da due stagioni la sponsorizzazione si è estesa anche a questa squadra, dopo i successi e i record conquistati dalla Juventus.

Il connubio di successo tra Jeep e le formazioni bianconere, maschile e femminile, dimostra dunque come lo spirito di avventura e la capacità di superare ogni limite siano valori universali, perfettamente espressi dai SUV Jeep, modelli capaci di soddisfare le esigenze più eterogenee.

Al culmine della serata, infine, sul palcoscenico dello Spazio OGR di Torino anche Jeff Hines, Head of EMEA Jeep brand, che ha consegnato il premio come miglior talento Under 21 dell’anno al calciatore olandese Matthijs De Ligt. 

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E’ stato siglato stamane, a Villa Devoto, l’accordo di collaborazione tra la Regione e la Corte d’Appello di Cagliari per l’attivazione, presso gli uffici giudicanti del distretto, di tirocini destinati a giovani laureati in materie giuridiche ed economiche. Il presidente Francesco Pigliaru con l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, la Presidente della Corte d’Appello di Cagliari, Gemma Cucca, e il direttore dell’Aspal, Massimo Temussi hanno presentato il contenuto dell’accordo: l’attivazione, presso gli 11 uffici giudicanti ddel distretto, di percorsi formativi di 6 mesi, eventualmente prorogabili per altri 6, destinati a neo laureati in materie giuridiche ed economiche. Si tratta di un’intesa unica, a livello nazionale, per la realizzazione di percorsi formativi nei tribunali di tutta l’Isola, che coinvolgeranno circa 100, tra ragazze e ragazzi.

«È una collaborazione utile a tutti – ha detto il presidente Pigliaru -. Come Regione abbiamo tutto l’interesse ad aiutare il sistema legale ad aggiungere efficienza e velocità, a garantire i tempi, perché questo è uno dei fattori che vengono sempre controllati per definire nelle statistiche internazionali il funzionamento generale di un territorio ed è una valutazione determinante per le imprese che vogliono localizzarsi e fare investimenti. Nello stesso tempo diamo l’opportunità ai giovani interessati di aggiungere alla loro preparazione un percorso professionalizzante che ne aumenta l’occupabilità, mentre con il loro impegno contribuiscono ad alleggerire il lavoro degli uffici giudiziari distribuiti in tutta la Sardegna. È un tema dalle implicazioni rilevanti e su cui lo Stato dovrebbe mettere maggiore attenzione – ha concluso Francesco Pigliaru -, ma sono risposte di cui la Sardegna ha bisogno e noi siamo ben contenti di lavorare per darle.»

«È un’opportunità importante per i giovani laureati, per migliorare la loro occupabilità, sia per chi decida, poi, di affrontare i concorsi per diventare magistrato, sia per chi opti per la libera professione – ha dichiarato l’assessore del Lavoro, Virginia Mura -. I tirocinanti laureati in materie economiche collaboreranno nell’ambito dell’organizzazione degli uffici giudiziari. Vorrei, inoltre, sottolineare che siamo la prima Regione in Italia a cooperare con gli uffici giudiziari del territorio, per aiutarli a dare risposte più veloci ai cittadini. L’intesa di oggi è il primo passo di un progetto regionale più ampio, finanziato interamente dalla Regione, con risorse ulteriori rispetto a quelle dei tirocini ordinari (Garanzia Giovani e over 29): a breve firmeremo un altro protocollo d’intesa con il nuovo Procuratore Generale, per la realizzazione di tirocini presso gli uffici requirenti della Sardegna.»

 «La collaborazione siglata oggi è un grande aiuto per tutti i tribunali della Sardegna, per dare una risposta più celere alla richiesta di giustizia da parte dei cittadini – ha dichiarato la presidente della Corte d’Appello di Cagliari, Gemma Cucca -. I tirocinanti saranno impegnati presso tutti gli uffici giudicanti del distretto: Sezione distaccata della Corte d’Appello di Sassari, Tribunale di Cagliari, Oristano, Lanusei, Nuoro, Sassari, Tempio Pausania, Tribunali per i Minorenni di Cagliari e Sassari e Tribunali di Sorveglianza di Cagliari e Sassari.»

«Diamo un’altra opportunità ai nostri giovani – ha dichiarato Massimo Temussi, direttore dell’Agenzia Sarda per il Lavoro, ASPAL, che fornirà l’assistenza tecnica al Distretto della Corte d’appello di Cagliari e all’assessorato del Lavoro -. Dopo la firma di oggi l’Aspal, nel ruolo di soggetto promotore, può procedere nei passaggi amministrativi che porteranno alla predisposizione dell’Avviso e alle fasi di selezione dei tirocinanti. I nostri Centri per l’impiego, inoltre, saranno a disposizione degli uffici giudiziari per supportarli nell’attivazione dei tirocini e nell’accesso alla procedura on line disponibile dal portale Sardegna Lavoro. Forniamo in questo modo un servizio utile alla pubblica amministrazione nello spirito di una proficua sinergia interistituzionale per migliorare le competenze dei giovani laureati e agevolarne l’inserimento lavorativo. I percorsi di tirocinio saranno infatti personalizzati e verrà fornita una reale formazione con l’affiancamento di un tutor che seguirà i tirocinanti trasferendo conoscenze utili da poter spendere non solo in ambito pubblico ma anche nel privato.»

A gennaio, verrà pubblicato l’avviso per i tirocinanti a cura dell’Aspal. Successivamente verrà effettuata, di concerto con la Corte d’Appello di Cagliari, una prova attitudinale. Il numero dei beneficiari, così individuati, è pari al 10% del personale in organico del Distretto giudiziario. Ai tirocinanti sarà erogata un’indennità mensile di 450 euro, con risorse interamente regionali. Anche le coperture assicurative saranno a carico della Regione.