29 July, 2024
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Giovedì 20 settembre 2018, alle ore 10.00, presso la sala stampa del Consiglio Regionale della Sardegna in via Roma 25 a Cagliari, si terrà la conferenza stampa di tutti i gruppi di minoranza in Consiglio regionale, sulla mozione di sfiducia della minoranza e la censura politica nei confronti dell’assessore regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale, Luigi Arru.

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E’ polemica, tra i sindaci, sulla manifestazione svoltasi stamane davanti al Palazzo della Giunta regionale, in viale Trento, a Cagliari. Paola Massidda, presidente della Conferenza dei Servizi-Socio sanitari del Sulcis Iglesiente, pochi minuti fa ha diffuso una nota nella quale scrive che «in riferimento a quanto apparso oggi sui principali organi di stampa regionali in merito alla manifestazione svoltasi stamattina davanti al Palazzo della Giunta regionale, la sottoscritta Paola Massidda, in qualità di presidente della Conferenza dei Servizi-Sociosanitari del Sulcis Iglesiente, intendo esercitare il diritto di rettifica sugli articoli e i servizi dei telegiornali in cui si parla erroneamente di “Sindaci del Sulcis”. Tale definizione è, infatti, estensiva e non rispecchia la realtà dei fatti e l’esatta dimensione dell’iniziativa».

«Erano, infatti, solo 3 i sindaci presenti alla manifestazione: Iglesias, Fluminimaggiore e Domusnovas – ha concluso Paola Massidda -. Tale protesta ha avuto carattere  marginale e non è stata concordata all’’interno della Conferenza Territoriale sociosanitaria, quindi è assolutamente non rappresentativa delle istanze provenienti dai 23 Comuni del Sulcis Iglesiente.»

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Un centinaio di amministratori, sindaci, assessori e consiglieri, dei comuni del Sulcis Iglesiente, hanno manifestato questa mattina in viale Trento, a Cagliari, davanti al Palazzo della Regione, per chiedere l’applicazione della legge di riordino della rete ospedaliera approvata lo scorso anno dal Consiglio regionale.

Il sindaco di Iglesias Mauro Usai, protagonista alcune settimane fa dell’occupazione della sala riunioni dell’assessorato regionale della Sanità, ha denunciato ancora una colta che mancano chirurghi e altre figure specialistiche e l’ospedale di Iglesias funziona praticamente come un grande poliambulatorio.

Il presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Daniele Reginali, ha ricordato la recente convocazione della riunione del Consiglio comunale, alla quale era stato invitato a partecipare l’assessore Luigi Arru che non si è presentato giustificando la sua assenza con un improvviso concomitante impegno a Roma con il presidente della Giunta. Proprio quel giorno, la conferenza dei capigruppo ha deciso di convocare il Consiglio comunale sotto il palazzo della Regione.

L’assessore Luigi Arru, ha superato non senza difficoltà l’esame dell’Aula che ha esaminato un ordine del giorno di censura nei suoi confronti presentato dal Partito dei sardi, gruppo di maggioranza, bocciato ma con soli 25 voti della maggioranza, ha incontrato incontrare gli amministratori locali.

«Abbiamo presentato all’assessore Luigi Arru l’ordine del giorno elaborato dai capigruppo e votato all’unanimità nell’ultimo Consiglio comunale – ha scritto su facebook il presidente del Consiglio comunale di Iglesias, segretario del Pd del Sulcis Iglesiente -. È stato un incontro costruttivo, nel quale abbiamo rivendicato con forza un impegno diretto per affrontare le criticità che ogni giorno viviamo. La disponibilità mostrata dall’assessore nel valutare le nostre richieste, è un elemento di novità, nelle prossime settimane incontreremo il dottor Fulvio Moirano per approfondire alcuni aspetti riguardanti direttamente l’ATS. Grazie ai Sindaci, ai cittadini ed alle associazioni oggi presenti.»

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Si è svolto oggi, a Roma, un sit-in davanti all’ambasciata araba, in segno di protesta contro il traffico di armamenti dalla Sardegna verso l’Arabia Saudita. Tra i partecipanti alla protesta c’erano l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle Giulia Moi ed i rappresentanti delle associazioni Sardegna Pulita, Cobas, Cagliari Social Forum che hanno denunciato ancora una volta che a Domusnovas, la società tedesca Rwm produce bombe che vengono poi utilizzate nello Yemen, causando il massacro di migliaia di bambini e di persone innocenti.

«Non è dignitoso che dei lavoratori sardi siano costretti a fabbricare bombe che l’Arabia Saudita usa per sterminare la popolazione yemenita – ha detto il presidente dell’associazione Sardegna Pulita Angelo Cremone -. Il Governo italiano applichi la legge 185/90 e dichiari l’embargo sugli armamenti verso l’Arabia Saudita, come già deliberato dal Parlamento europeo.»

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I carabinieri dell’aliquota operativa della Compagnia di Dolianova, unitamente ai colleghi della stazione di Senorbí, nel corso di un servizio finalizzato alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nella Trexenta hanno arrestato S.P., 28enne residente a Senorbì, il quale era stato notato in atteggiamenti sospetti nei giorni precedenti. Fermato quindi per un controllo, sono stati trovati nella borsa della sua compagna A.M., 22enne, anche lei di Senorbì, qualche grammo di marijuana. Ma il nervosismo del ragazzo celava altro, infatti, nella sua abitazione son stati trovati 7 grammi di cocaina, pronti per essere suddivisi in dosi ed essere immessi nel mercato locale degli stupefacenti, oltre a 3 grammi di marijuana, due bilancini di precisione e 290 € frutto, verosimilmente, della cessione di altre dosi di stupefacenti. Il giovane si trova adesso agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo che si terrà nella giornata di domani, presso il Tribunale di Cagliari, mentre per la ragazza scatterà una segnalazione amministrativa.

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Giovedì 20 settembre, a Gonnesa, si terrà la prima assemblea pubblica della seconda fase di costituzione del Distretto del Tonno del Sulcis Iglesiente, opportunità di sviluppo straordinaria per il territorio.
Sono invitati a partecipare agli operatori turistici e le associazioni culturali del territorio.
L’appuntamento è fissato alle ore 16.30, nella sala conferenze di S’Olivariu, in via Don Giovanni Minzoni 14.

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«La cooperazione territoriale ha un valore fondamentale ai fini dello sviluppo dei paesi da cui hanno origine i flussi migratori e in questo ambito è necessario che la Sardegna e le altre regioni, già impegnate sul campo con buoni risultati, siano pienamente coinvolte da parte del Governo e che tutte le scelte, da cui scaturiscono progetti e interventi, siano il frutto  di un percorso il più possibile condiviso.»

L’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu è intervenuto a Firenze all’incontro “Quale cooperazione allo sviluppo tra Europa post 2020 e Agenda 2030” che si è svolto nella sala Pegaso del palazzo della Regione Toscana in piazza Duomo. È stato un ulteriore momento di approfondimento su temi che la Sardegna, nel suo ruolo di coordinamento in materia di cooperazione internazionale nella Conferenza delle Regioni, ha più volte portato all’attenzione del Governo.

Filippo Spanu ha ricordato che «a breve la Conferenza delle Regioni esaminerà un documento sul tema della cooperazione in cui viene riportata la preoccupazione dei territori per la nuova programmazione europea che mette seriamente a rischio la possibilità di sostenere in modo mirato i paesi da cui hanno origine i flussi migratori.  Occorre salvaguardare la politica europea di vicinato e la cooperazione transfrontaliera marittima che sono strumenti in grado di irrobustire i processi di riforma e sviluppo negli Stati dell’area mediterranea che più hanno bisogno di aiuto».    

All’incontro sono intervenuti anche la vice-presidente della Regione Toscana Monica Barni, Tania Groppi e Daniela Sorrentino dell’Università di Siena, Mario Biggeri dell’Ateneo di Firenze e Javier Cano, in rappresentanza della Catalogna. Si è inoltre discusso dell’attuazione dei 17 obiettivi  di sviluppo sostenibile concordati, su impulso dell’Onu, nel 2015, da 193 Stati e la cui realizzazione anche in Italia è affidata a soggetti pubblici e privati.

«In questo campo – ha spiegato l’assessore Filippo Spanu – occorre che tutte le istituzioni svolgano la propria parte con la consapevolezza dell’importanza della sfida finalizzata a creare condizioni di maggiore equilibrio tra le diverse aree del mondo.  Il sistema regionale, a partire da quello italiano, può offrire un contributo prezioso a condizione che il Governo sia pienamente consapevole della necessità di un vero coordinamento tra tutti i soggetti impegnati.»

 

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Con il deposito presso gli uffici del servizio di valutazione ambientale dell’assessorato dell’Ambiente della Regione Sardegna, della documentazione inerente l’aggiornamento per la sostituzione del progetto chp con vapordotto da Enel (variante al progetto originale per l’ammodernamento della raffineria di allumina di Portovesme) si fa più forte e pressante la richiesta di arrivare alle definitive autorizzazioni da parte delle rappresentanze sindacali unitarie di fabbrica e dei lavoratori Eurallumina. La richiesta e che queste debbano pervenire assolutamente entro la fine dell’anno in corso. La richiesta della RSU delle tute verdi sulcitane di poter svolgere un incontro per fare il punto sul percorso procedurale ed evidenziare l’urgenza di una conclusione positiva è stata recepita e mercoledì 19 settembre 2018, presso l’assessorato regionale dell’Industria, su convocazione dell’assessore Maria Grazia Piras, si svolgerà alle ore 16.00, una riunione a cui sono stati invitati a partecipare: la presidenza della Giunta regionale, l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, l’assessore del Lavoro Virginia Mura, il coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi, le segreterie generali regionali Cgil, Cisl e Uil, le segreterie dei chimici a livello regionale e provinciale, l’azienda Eurallumina con il presidente Vincenzo Rosino e l’amministratore delegato Luca Vincenzi.

Dal punto di vista tecnico, la variante al progetto aggiornato consiste principalmente nella sostituzione della prevista centrale cogenerativa a carbone (chp) per produrre l’energia termica ed elettrica necessaria alla raffineria, con un vapordotto di convogliamento del vapore dalla centrale termoelettrica Grazia Deledda di Portovesme dell’Enel distribuzione, con restituzione delle condense da parte dell’Eurallumina. Prevede, inoltre, la riduzione della vita utile dall’installazione sino ai 10 anni, e la limitazione dell’altezza di deposizione dei residui di lavorazione nel bacino nei settori a e b attuali, l’eliminazione dell’installazione del secondo scaricatore portuale ed il prelievo della energia elettrica necessaria dalla rete nazionale. Rimane sostanzialmente confermata la conversione della raffineria per l’utilizzo delle bauxite tri-idrate con l’attacco da alta a bassa pressione, l’ampliamento areale del bacino per lo stoccaggio dei residui di lavorazione previo trattamento di disidratazione attraverso un impianto di presso filtratura, ed il progetto per lo scarico portuale del carbone con consegna all’esistente carbonile Enel.

L’iniziativa consentirà il raggiungimento delle condizioni necessarie per la ripresa delle attività di Eurallumina, garantendone la competitività sui mercati internazionali. Il progetto comporterà, rispetto alla precedente configurazione dell’impianto, una riduzione delle emissioni in atmosfera. La messa a dimora dei residui delle lavorazioni disidratati consentirà di migliorare l’impatto ambientale del sito di stoccaggio adeguandolo alle migliori tecnologie disponibili del settore (mtd). Le opere connesse alla realizzazione avranno limitati impatti paesaggistici, e non sono attesi effetti ambientali significativi sia in fase di cantiere che di esercizio. Il progetto ha già ricevuto la valutazione positiva del ministero dell’Ambiente in data 29/05/18. Alle autorizzazioni Via ed Aia, è legato il sostegno ai lavoratori nel periodo transitorio (per il 2019, l’avvio produzione è indicato per l’inizio del secondo semestre 2020) essendo gli attuali ammortizzatori sociali in scadenza 31/12/2018, e per ottenere un rinnovo occorre avere la certezza degli investimenti che non potranno partire senza le sopracitate autorizzazioni. Per questo motivo cresce la preoccupazione tra i lavoratori che non hanno mai interrotto lo stato di mobilitazione permanente, e sono pronti a mettere in campo ogni possibile iniziativa per il raggiungimento dell’obiettivo lungamente inseguito, e che mai come in questo momento appare raggiungibile. Il piano industriale prevede 357 lavoratori diretti (saranno un centinaio le nuove assunzioni) e il convogliamento di altre 250 persone tra indiretti, indotto, servizi e fornitori. Attualmente, per il mantenimento degli impianti, si alternano in rotazione circa 100 lavoratori diretti ed una trentina degli appalti. Gli investimenti previsti sono circa 240 milioni di euro.

RSU Eurallumina

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Dramma sfiorato questa mattina sulla prima spiaggia di Porto Pino. Una donna anziana s’è sentita male in neanche un metro d’acqua e stava per annegare. Soccorsa, è stato chiamato l’elisoccorso che è arrivato sul posto in soli 15 minuti, provvedendo al trasferimento in ospedale. Atterrato all’interno dello stadio Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia, la donna è stata trasferita al Sirai di Carbonia con un’ambulanza del 118.

Fotografie di Roberto Puddu.

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I segretari nazionali di Fim-Cisl Raffaele Apetino, Fiom-Cgil Mirco Rota e Uilm-Uil Guglielmo Gambardella hanno chiesto un incontro al dottor Giampietro Castano, responsabile Unità gestione vertenze delle imprese in crisi al ministero dello Sviluppo economico, per verificare ed approfondire alcuni punti sulla Sider Alloys, l’azienda neo proprietaria dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme. Nello specifico, le tre organizzazioni sindacali, a nome e per conto delle strutture territoriali e della rappresentanza sindacale unitaria, chiede di verificare ed approfondire il Piano industriale, il nuovo assetto societario, le riattivazioni degli impianti e la partecipazione finanziaria (Invitalia, lavoratori).