29 July, 2024
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«Ci attiveremo per avere una corsia preferenziale nella discussione della proposta di legge sul principio di insularità nella Costituzione.»

Il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis raccoglie così l’appello del presidente del comitato referendario Roberto Frongia: «E’ un patto per la Sardegna. Il riconoscimento degli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità permetterebbe un nuovo percorso anche nei rapporti con lo Stato. Un’intesa per difendere gli interessi della Sardegna che abbiamo sottoscritto anche con la parlamentare del Pd Romina Mura ed altri colleghi isolani. Una partita decisiva per dare nuove prospettive alla nostra Isola, che deve scontare un arretramento derivante dalla sua posizione sotto il profilo dei trasporti e dei costi dell’energia. Non solo. L’insularità – conclude Pietro Pittalis – va declinata anche in una maggiore autonomia nelle competenze legislative, in settori vitali come la sanità e l’ambiente».

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Per la prima volta in Italia, è stata promossa la sottoscrizione di una proposta di legge di iniziativa popolare di modifica costituzionale che punta ad introdurre nella nostra Carta il principio di insularità.

In questa direzione sono ottantamila le firme raccolte ad oggi e oltre sessantamila quelle raccolte in Sardegna. Un risultato straordinario, che va ben al di là di ogni aspettativa, ottenuto grazie ai Sardi e a tutte le forze politiche, nessuna esclusa, che hanno aderito alla proposta di legge.

Non abbiamo raccolto solo le firme dei residenti delle isole ma anche quelle di moltissimi connazionali che non risiedono nelle isole e che hanno sottoscritto il testo della proposta di legge nella convinzione che la questione dei diritti dell’insularità sia un tema aperto e impellente che riguarda l’intero Paese.

Il Comitato sardo per l’insularità, la FASI e l’ANCIM (Associazione Nazionale dei Comuni delle Isole Minori) hanno raccolto, trasversalmente oltre 80mila firme di cittadini e molte stanno ancora arrivando; un successo che conferma come i Sardi e i cittadini di tutte le Isole vivano con profonda consapevolezza e passione i temi della propria specialità e identità. Questo risultato è stato reso possibile grazie alla mobilitazione di moltissimi volontari, sindaci e amministratori dei Comuni della Sardegna. Un ringraziamento particolare va alla CISL sarda e a tutte le organizzazioni, gruppi e associazioni che in questi mesi si sono attivati.

Il Comitato sardo per l’insularità, la FASI e l’ANCIM, da un lato, sono convinti della oggettiva centralità della “questione insularità” in tutta la progettualità dello sviluppo futuro delle Isole,  dall’altro, sono consapevoli di quanto sia importante il riconoscimento del gap che produce ritardo di sviluppo sociale ed economico che fa degli isolani cittadini con diritti ridotti ed affievoliti rispetto ai cittadini della terraferma.

Nelle isole tutti i servizi sono più costosi a causa del “fattore trasporti”, mentre la salute è considerata un fattore di spesa maggiore da ridimensionare con conseguente taglio dei servizi. Anche i settori che potrebbero produrre eccellenza come il territorio e l’ambiente, il risparmio energetico e le fonti alternative sono frenati da considerazioni di opportunità dettate dalla tendenza allo spopolamento.

Per tali motivi chiediamo che il “principio di insularità” diventi un principio costituzionale in grado di certificare la volontà dello Stato di riconoscere le peculiarità della situazione delle sue Isole.

Ora chiediamo all’intero Parlamento di condividere il nostro diritto e modificare l’art. 119, comma 5 della Costituzione: conclusa la fase 1 inizia, infatti, la fase 2, quella più importante e delicata. Sarà il parlamento a decidere se l’istanza che arriva a gran voce dalla sardegna e dalle altre isole italiane dovrà essere inserita nella Costituzione. È quella la sede in cui i sardi dovranno saper dimostrare il massimo di coesione e di determinazione. Non per far valere una semplice rivendicazione per per affermare il principio che una effettiva uguaglianza tra i territori che fanno parte di uno stesso Stato si può realizzare concretamente solo se c’è una effettiva parità di punti di partenza. 

Continueremo a lavorare insieme nella convinzione che sia arrivato il momento di proporre in Italia una vera e propria “rivoluzione copernicana” che ribalti filosofie superate, legate al vecchio concetto di “assistenza che compensi gli svantaggi” per i residenti nelle Isole, per arrivare invece ad una corretta misurazione del complesso delle opportunità, puntando a rimuovere le condizioni che impediscono agli isolani di confrontarsi alla pari con tutti gli italiani.

Roberto Frongia

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La Regione ha deciso di estendere la sperimentazione del telelavoro ad altri 20 dipendenti portando a un totale di 40 le persone che saranno impegnate con questa metodologia organizzativa. Lo prevede la delibera approvata oggi dalla Giunta su proposta dell’assessore del Personale Filippo Spanu.

Viene così rafforzata la fase sperimentale che ha coinvolto, in questi primi due anni di operatività, 20 dipendenti con gravi e perduranti problemi di salute personale o con esigenze di assistenza a familiari affetti da gravi patologie. Con questa sistema i lavoratori possono continuare a prestare la propria attività anche nel corso dei periodi di cura. Viene così attenuato il loro il disagio e garantita a tutti la possibilità di restare all’interno del processo lavorativo con indubbi benefici anche per l’attività amministrativa.

«Il telelavoro – sottolinea l’assessore Filippo Spanu – costituisce una modalità di lavoro flessibile in grado di introdurre nella pubblica amministrazione soluzioni organizzative che migliorino la qualità delle prestazioni e determinino un incremento della produttività del lavoro attraverso l’ottimizzazione delle risorse umane. Rappresenta, inoltre, una valida opportunità per dare concreta attuazione alle crescenti richieste di flessibilità della prestazione lavorativa, assicurando tempi di lavoro meno rigidi e meglio rispondenti alle esigenze individuali e della vita extralavorativa.»

Nella delibera approvata oggi viene previsto di dare priorità, ai fini dell’accesso al telelavoro, per un numero di ulteriori 20 unità, ai dipendenti che si trovino in situazioni di svantaggio personale, sociale e familiare debitamente documentate.

Entro il 2018 si procederà ad una verifica della sperimentazione per un’eventuale estensione dei posti disponibili. «Per le stesse motivazioni che hanno portato all’introduzione del telelavoro – conclude l’assessore del Personale – stiamo valutando la possibilità di introdurre, in tempi brevi, nell’amministrazione regionale altre modalità di lavoro flessibile come lo smart working o lavoro agile».

 

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Da giovedì 4 a domenica 7 ottobre ritorna Licaniàs, il festival letterario di casa a Neoneli, in provincia di Oristano, quest’anno al traguardo della nona edizione. Preceduto da una serie di anteprime (venerdì 21, e poi il 28, il 29, e il 30 settembre), il festival promosso dall’Amministrazione comunale del piccolo e antico borgo del Barigadu conferma la sua vocazione storica: quella di una comunità rurale che scommette sulla cultura per sopravvivere allo spopolamento. Una piccola realtà che vuol far conoscere la propria storia e al tempo stesso aprirsi al mondo, per conoscere “il diverso”.

Con Licanìas ritorna anche l’atteso appuntamento enogastronomico “Sa Fregulada”, con degustazioni, esposizioni di prodotti artigianali e agroalimentari, incontri, e l’immancabile gara di cucina che vedrà sfidarsi nove chef nella preparazione di ricette originali a base di fregula, la caratteristica pasta sarda di semola di grano duro.

Saranno, dunque, quattro giornate intense a comporre un cartellone variegato e fitto di appuntamenti che al racconto dei libri, alle parole dei loro autori, unisce le storie dei cibi e dei vini, capaci di raccontare territori e tradizioni, le persone e il loro modo di vivere.

Un denso programma che verrà presentato alla stampa mercoledì 19 settembre a Cagliari, presso l’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, in viale Trieste n. 105. All’incontro con i giornalisti, con inizio alle ore 11.00, interverranno il sindaco di Neoneli Salvatore Cau il direttore artistico Alessandro Marongiu, il direttore tecnico Riccardo Dessì e Paolo Satta, presidente della Consulta giovani Neoneli.

 

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Il Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile oggi ha emesso, a partire dalle ore 00.00 e sino alle ore 23.59 di domani, 19/09/2018, un avviso di ordinaria criticità per rischio idrogeologico, codice giallo, sui bacini del Flumendosa-Flumineddu e Gallura, sulla base dell’avviso di condizioni meteorologiche avverse per temporali (prot. n. 32709 del 18.09.2018) recante la dicitura «da domani (19/09/2018) sin dalle prime ore del mattino sulla fascia costiera orientale della Sardegna saranno possibili temporali isolati o sparsi anche di forte intensità. I fenomeni saranno accompagnati anche da improvvise raffiche di vento, seppure di breve durata. Eventuali estensioni del presente avviso saranno valutate nel corso della giornata di domani, 19/09/2018».

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Venerdì 21 settembre, nella sede della Carbosulcis, società partecipata regionale, a Nuraxi Figus (Gonnesa) verrà inaugurato il progetto ARIA che prevede la realizzazione nella miniera di Monte Sinni, nel Sulcis Iglesiente, di una nuova infrastruttura d’avanguardia: una torre criogenica per la distillazione di isotopi dell’argon in un pozzo minerario da impiegare nell’esperimento DarkSide per la ricerca della materia oscura presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN.

All’evento, che prevede anche la visita agli impianti e alla miniera di Seruci e Nuraxi Figus, parteciperanno Francesco Pigliaru, presidente della Regione Sardegna, Fernando Ferroni, presidente dell’INFN, Antonio Martini, amministratore unico di Carbosulcis, gli assessori ella Programmazione e Bilancio Raffaele Paci e dell’Industria Maria Grazia Piras, Cristian Galbiati, coordinatore scientifico del progetto e Speranza Falciano, vicepresidente INFN, responsabile per i progetti di trasferimento tecnologico.

Di seguito il programma della mattinata:

9.00  Arrivo a Nuraxi Figus

9.15  Presentazione siti Carbosulcis

9.25  Presentazione progetto ARIA e collaborazione DARKSIDE

9.35  Briefing di sicurezza

9.45  Visita impianto pilota Seruci 0 e magazzino moduli della torre criogenica a Nuraxi Figus

10.30 Visita altre infrastrutture di ricerca presso il sito

11.15 Visita sito Seruci, pozzo 1 e sala argani

12.30 Al termine della visita alle infrastrutture di superficie, per i giornalisti, fotografi e operatori di ripresa interessati sarà possibile scendere in sottosuolo per una visita della miniera (durata prevista, 2 h circa) o, in alternativa, proseguire il tour con la visita al nuraghe di Seruci.

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E’ Cagliari la città che, in Sardegna, detiene il primato della produttività di addetti e imprese. Infatti, ogni dipendente che nel Capoluogo Regionale viene impiegato nelle aziende della manifattura, delle costruzioni e dei servizi, produce di media 41.082 euro di valore aggiunto. Al contrario, è Iglesias la città con l’indice di produttività più basso dell’Isola con 26.653 euro per dipendente. Una differenza tra i due centri di ben 14.429 euro.

Ciò emerge dallo studio dell’Istat pubblicato pochi giorni fa, rielaborato dall’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha analizzato la produttività e il valore aggiunto di imprese e dipendenti nel 2015. L’Istituto di Statistica ha quindi, per la prima volta, effettuato la stima delle principali variabili di conto economico delle imprese con un dettaglio superiore rispetto al passato, fornendo così indicazioni importanti sull’apporto dei comuni capoluogo di provincia (attuali ed ex) al valore aggiunto delle imprese nei settori Industria e Servizi.

Se il responso di Cagliari in testa alla classifica sarda è quasi una conferma, così come quello della seconda piazza per Sassari (35.382 ogni addetto), a sorpresa il terzo gradino del podio viene occupato da Oristano che, con 34.367 per dipendente, ruba il posto d’onore a Olbia con 34.254. Ultime posizioni regionali, ma anche assolute, per Carbonia (30.684), Tempio (30.574), Lanusei (29.621) e come detto, Iglesias (26.653).

A livello nazionale, su 116 capoluoghi di provincia ed ex provincia, Milano è prima per produttività nel totale dei settori, con un valore aggiunto per addetto pari a 70.547 euro. A ruota arrivano Bolzano con 68.902 euro, Siena con 60.133 euro, Brindisi – primo capoluogo del Mezzogiorno – con 58.160 euro, Roma con 57.054 euro, Monza con 56.620 euro, Parma con 54.299, Bologna con 53.788 euro, Cremona con 53.654 euro e Genova con 52.772 euro.

Tra le sarde Cagliari si classifica al 49° posto, Sassari all’83°, Oristano all’89°, Olbia al 92°, Tortolì al 98°, Nuoro al 100°, Villacidro al 102°, Sanluri al 105°, Carbonia al 108°, Tempio al 109°, Lanusei al 111° e Iglesias al 115° (penultimo) posto.

Dall’analisi poi emerge come, anche in Sardegna, così come nel resto dell’Italia, il valore aggiunto dei “Servizi” sia di molto superiore rispetto a quello prodotto dalla “Manifattura e Costruzioni”. A Cagliari nel caso dei “servizi” si arriva a 1 miliardo 799 milioni di euro contro i quasi 444 milioni della “manifattura”. A Sassari si va dai circa 736 milioni dei servizi ai 320 milioni della manifattura. A Olbia, 435 milioni sono dei Servizi e solo 160 milioni della manifattura.

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Dal 28 settembre al 1 ottobre a Cherasco, il 47° Incontro Internazionale di Elicicoltura ed il 13° Festival della Chiocciola in Cucina permetterà di ri-scoprire l’unico animale capace di conquistare il settore gastronomico, agricolo e cosmetico italiano e internazionale, guadagnando sempre di più  la fiducia dei  produttori e  conquistando  consumatori sempre più esigenti, informati e attenti.

La lumaca, protagonista del Festival della Chiocciola in Cucina di Cherasco, allevata con il Metodo Cherasco, è all’origine di una vera e propria rivoluzione agricola, cosmetica e gastronomica: da umile prodotto della terra a fonte di guadagno sicuro e lucrativo per migliaia di piccoli produttori, materia prima d’eccellenza da trovare sui piatti stellati e nei centri benessere più all’avanguardia. La chiocciola Metodo Cherasco segna l’inizio di una nuova era per l’elicicoltura permettendo agli agricoltori di diventare veri e propri imprenditori protagonisti delle  vette dei mercati mondiali, grazie alla forza del network di vendita e di consulting della filiera alla quale appartengono: un sistema ideato e monitorato dall’Istituto Internazionale di Elicicoltura di Cherasco e dal suo presidente Simone Sampò.

Quattro giorni di immersione nel magico mondo dell’elicicoltura per scoprire e apprezzare un animale unico e dalle mille potenzialità in tutte le sue sfaccettature.

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Giovedì 20 settembre, alle ore 10.30 presso l’Hostel Marina, Scalette San Sepolcro, Cagliari, il Comitato delle Associazioni Sarde per la Mobilità Internazionale (CASMI), terrà una conferenza stampa per presentare la campagna “Le Scatole Piene” a raccogliere dati sulla condizione giovanile in Sardegna e promuovere azioni ed interventi elaborati e proposti dagli under 35 residenti nell’Isola.

La campagna prevede la collocazione di scatole, che riprendono la forma di un’urla elettorale, in alcuni dei principali punti di aggregazione giovanile in Sardegna, all’interno delle quali sarà possibile inserire un modulo relativo al gradimento giovanile per le politiche a sostegno dell’inclusione sociale e lavorativa e, inoltre, proporre interventi a tutela dei giovani sardi. Attraverso la campagna il CASMI mira a sostenere la democrazia partecipativa e il coinvolgimento dei giovani cittadini nei processi istituzionali di definizione e attuazione dei processi di sviluppo sociale e produttivo (obiettivo sostenuto dall’Unione dei Paesi del Mediterraneo e dall’Unione Europea).

«Coinvolgere i giovani in Sardegna nei processi di formazione di opinioni e di assunzione di decisioni, offrendo anche ai più giovani l’opportunità di proporre proposte  – per il portavoce del CASMI – è uno strumento di partecipazione a difesa dei diritti della popolazione giovanile in Sardegna. La campagna permetterà di presentare come comitato, le istanze dei giovani agli amministratori regionali e supportare lo sviluppo delle politiche giovanili nell’Isola.»

I dati raccolti saranno resi pubblici in occasione della manifestazione “Connessioni 2018” – Fiera del Volontariato Regionale (organizzata dal CASMI) ed elaborati al fine di offrire uno strumento utilizzabile dall’Amministrazione Regionale per facilitare l’interazione con i giovani, ascoltare i bisogni, favorire il processo di creazione di idee e migliorare le politiche giovanili in Sardegna.

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L’ultima edizione, appena scorsa, del NurArcheoFestival è stata dedicata a lui. Ora Il Crogiuolo, come peraltro già annunciato, dedica a Cristiano Bandini, giornalista e scrittore recentemente, e prematuramente, scomparso, lo spazio scenico di Fucina Teatro, alla Vetreria di Pirri. E lo fa organizzando per giovedì 20 settembre, alle 21.00, una serata di inaugurazione ufficiale della nuova sala teatrale, che porta il nome del suo username: Bancri. Un omaggio/ricordo a cui parteciperanno la famiglia di Cristiano, amici, colleghi e diversi ospiti, fra artisti, attori e musicisti.

«Abbiamo deciso di chiamare il nostro spazio Sala Teatro Bancri in pieno accordo con la moglie, la giornalista Maria Carrozza – precisa Rita Atzeri, presidente e direttrice artistica del Crogiuolo -. Un caro amico, giornalista, scrittore e intellettuale di prim’ordine, una persona di raro rigore morale, di grande generosità e sapienza umana. L’incontro con Cristiano Bandini – ricorda Rita Atzeri – risale agli anni in cui la compagnia fondata da Mario Faticoni metteva in scena al Teatro dell’Arco di Cagliari “Aspettando Godot” di Beckett. Con Giovanni Sanna curava l’ufficio stampa e la realizzazione di un piccolo giornalino informativo sullo spettacolo. Da quel momento l’intelligenza e lo sguardo discreto e buono di Cristiano sono stati un dono prezioso che ha accompagnato, anche nella distanza, il nostro lavoro.»