23 November, 2024
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Una cerimonia che segna anche un traguardo importante, il conferimento del sesto dan. Per il maestro del centro sportivo Guido Sieni, Stefano Urgeghe il prestigioso risultato, che verrà consegnato giovedì 20 dicembre, alle 19,30, al Palaserradimigni, rappresenta un’ulteriore tappa nella lunga carriera di atleta prima e di maestro adesso. Nel campo centrale del palazzetto dello sport di piazzale Segni, il patron della nuova “Guido Sieni Judo Cup” riceverà il sesto dan dalle mani del presidente del comitato regionale Fijlkam Gavino Piredda.

Il nuovo grado è stato raggiunto da Stefano Urgeghe durante gli esami che si sono svolti nei giorni scorsi a Roma.

Alla cerimonia sono stati invitati il sindaco di Sassari Nicola Sanna, l’assessore comunale dello Sport Alba Canu, il consigliere regionale Roberto Desini, in rappresentanza dell’assessore regionale allo Sport Dario Cuccuru, il responsabile provinciale del Coni Lucio Masia.

La cerimonia sarà anche un momento per fare il punto sull’anno sportivo 2018 del centro sportivo Guido Sieni che volge al termine. A settembre di quest’anno sono state numerose le iscrizioni di nuovi atleti che hanno incrementato i gruppi che si allenano sia al Palaserradimigni. Di recente il centro sportivo, che trova nei genitori dei giovani judoka un valido supporto, ha aderito all’iniziativa della Panathlon international, la Carta dei doveri del genitore nello sport e la Carta dei diritti del ragazzi nello sport. Due carte, ciascuna composta da 10 punti, che contengono i diritti fondamentali dei ragazzi che praticano sport e danno ai genitori la linea per un corretto comportamento.

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Ci sarà anche una lista comunista a sostegno della candidatura di Massimo Zedda per le prossime elezioni regionali. Partito e simbolo (una falce e martello rossa sullo sfondo della bandiera dei Quattro Mori) sono stati presentati questa mattina alla stampa dal segretario regionale Bruno Fiori. Alla nuova formazione politica ha deciso di aderire il consigliere regionale Fabrizio Anedda, eletto in Consiglio nelle liste di Sinistra sarda.

«Cercheremo di portare in campagna elettorale i temi a noi cari: lavoro, sviluppo, diritto alla salute – ha detto Fabrizio Anedda – in questa legislatura si sono fatte cose importanti, altre devono essere migliorate». Tra i buoni risultati ottenuti dal centrosinistra, Fabrizio Anedda ha citato la riforma della sanità con la creazione della Asl unica regionale, la riforma della rete ospedaliera e la lotta alla peste suina.

«L’Ats consentirà di migliorare i servizi e di tagliare la spesa – ha sottolineato Fabrizio Anedda – l’eradicazione della peste suina permetterà alla Sardegna di rilanciare al suinicoltura che è stata, per secoli, un settore trainante dell’economica isolana. Ci sarà invece da lavorare per dare piena attuazione alla riforma della rete ospedaliera garantendo servizi efficienti nei territori.»

Sulle politiche del lavoro, Fabrizio Anedda ha chiesto un’inversione di marcia: «Più che di politiche per il lavoro in questa legislatura si è cercato di arginare l’emergenza occupazionale e di dare sostegno alle persone indigenti – ha affermato Fabrizio Anedda – le varie misure adottate (Garanzia Giovani, bonus lavoro e progetto Lavoras) sono stati interventi assistenziali che non hanno creato sviluppo. In futuro occorrerà fare meglio». Per il consigliere regionale l’attenzione della politica deve essere rivolta alle tante partite Iva che operano in Sardegna ed alle produzioni di qualità: «Il lavoro lo creano le imprese – ha concluso Anedda – a queste occorre guardare con politiche di incentivazione per le piccole filiere in capo agricolo e zootecnico».

Il segretario Bruno Fiori ha invece chiarito il senso di una presenza comunista nella contesa elettorale: «Non è un’operazione nostalgica – ha detto Bruno Fiori – Progetto Comunista per la Sardegna rappresenta invece una novità. Noi porteremo avanti istanze che sembrano dimenticate: giustizia sociale, multiculturalismo, difesa dei diritti civili e sociali. Oggi c’è una parte politica che mette le mette in discussione. Noi vogliamo riaffermare la nostra identità e allo stesso tempo lavorare per un progetto che vada oltre i partiti. Siamo organici al centrosinistra e sosterremo convintamente Massimo Zedda».

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Dodici mesi in compagnia dei giocatori della Dinamo Banco di Sardegna Sassari e delle bellezze del patrimonio archeologico della Sardegna: è il calendario Dinamo Island 2019, presentato stamattina all’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessora Barbara Argiolas, il presidente del club biancoblu Stefano Sardara ed il fotografo Nanni Angeli, autore degli scatti.
«Il calendario – dice Barbara Argiolas – rientra nel progetto di collaborazione tra la Regione e le società sportive sarde di alto livello che, in virtù della loro visibilità nazionale e internazionale, dal 2015 sono veicolo di promozione della Sardegna. La Dinamo Sassari, eccellenza della pallacanestro nazionale, si conferma ancora una volta nel ruolo di testimonial turistico dell’isola, delle sue bellezze, del suo patrimonio storico e culturale. In questi anni, il club sassarese è stato protagonista di tante iniziative promozionali della Sardegna: penso alla partecipazione all’Expo di Milano, ai concorsi che mettono in palio soggiorni nell’isola, alla presenza di prodotti agroalimentari e materiale informativo nelle trasferte. Il turismo culturale è un segmento sul quale stiamo puntando sempre di più nell’ottica della costruzione di nuove stagionalità e di diversificazione dell’offerta turistica: col calendario abbiamo una nuova occasione per far conoscere un patrimonio storico archeologico unico al vasto pubblico delle competizioni sportive.»

«Siamo lieti – dice Stefano Sardara, presidente della Dinamo Banco di Sardegna Sassari – di presentare il calendario Dinamo Island, giunto alla terza edizione, che ha come protagonisti i nostri ragazzi e il coach nelle vesti di ambasciatori della Sardegna. In questi tre anni abbiamo voluto raccontare attraverso le immagini una Sardegna inedita, lontana dalle affollate spiagge, provando a rappresentare alcune delle innumerevoli sfaccettature della nostra isola. Il primo anno abbiamo rappresentato alcune feste tradizionali ed eccellenze che sono patrimonio dell’umanità, lo scorso anno abbiamo voluto dare un volto alla Sardegna che lavora, riproponendo antichi mestieri ancora vivi tramandati di generazione in generazione. Quest’anno invece ci siamo focalizzati sull’incredibile patrimonio archeologico isolano, scegliendo tredici siti archeologici sparsi da Arzachena a Fluminimaggiore, da Paulilatino a Dorgali. Crediamo fortemente nella nostra mission di ambasciatori dell’isola, attività che da anni portiamo avanti in Italia ed Europa: poter rappresentare la Sardegna attraverso l’appeal dei nostri giocatori è per noi motivo di orgoglio.»

Il calendario Dinamo Island 2019 è stato ideato e prodotto interamente dallo staff Marketing e Comunicazione della società biancoblu, con la direzione artistica e la realizzazione del fotografo Nanni Angeli. Ha richiesto due mesi di lavoro e 3000 km percorsi in giro per la Sardegna per raggiungere nuraghi, necropoli, menhir, tombe dei giganti, pozzi sacri che hanno fatto da scenario delle fotografie ai 12 giocatori della prima squadra e al coach Vincenzo Esposito: 13 siti in tutto il territorio regionale, grazie alla collaborazione del MiBac, del Polo museale della Sardegna, delle Soprintendenze di Cagliari e Sassari e delle cooperative che gestiscono e curano i luoghi di visita. Ogni fotografia è corredata da una didascalia esplicativa sulla location, curata dall’archeologa Clara Corona.

CALENDARIO DINAMO ISLAND 2019 

1. Altare preistorico di Monte d’Accoddi a Sassari – Achille Polonara

2. Nuraghe Santa Barbara a Macomer – Terran Petteway

3. Necropoli di Sant’Andrea Priu a Bonorva – Marco Spissu

4. Menhir di Pranu Muttedu a Goni – Ousmane Diop

5. Nuraghe Arrubiu a Orroli – Jack Devecchi

6. Necropoli neolitica di Li Muri ad Arzachena – Scott Bamforth

7. Necropoli Anghelu Ruju ad Alghero – Daniele Magro

8. Complesso nuragico di Su Romanzesu a Bitti  – Jaime Smith

9. Pozzo sacro di Santa Cristina a Paulilatino – Jack Cooley

10. Fonte sacra di Su Tempiesu a Orune – Dyshawn Pierre

11. Tomba dei Giganti di S’ena e Thomes a Dorgali – Rashawn Thomas

12. Sito rupestre Santo Stefano a Oschiri – Stefano Gentile

13. Tempio di Antas a Fluminimaggiore – Vincenzo Esposito

 

 

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Ritorna la “Festa dell’albero” a Sant’Antioco. Questa mattina, una rappresentanza di alunni della scuola primaria di primo e secondo grado dell’istituto Comprensivo Statale Sant’Antioco-Calasetta, ha contribuito attivamente alla piantumazione di alcuni alberelli espressione della macchia mediterranea, dal corbezzolo al leccio passando per il lentisco. La manifestazione si è tenuta in un’area verde situata in via Rinascita, che confina con una zona di rara bellezza popolata dalla tipica avifauna locale. Un’iniziativa che si è trasformata in  una giornata di festa per i bambini, ai quali è stato spiegato quanto importante sia la relazione tra il verde e gli alberi per il benessere dell’ambiente e dell’aria che respiriamo. I giovani, seguiti dalle docenti e dal personale comunale, hanno poi messo a dimora alcune piante.

«Abbiamo accolto la richiesta delle scuole che hanno espresso il desiderio di avvicinare i bambini all’ambiente – commenta l’assessore della Pubblica Istruzione Rosalba Cossu – e in questa giornata speciale i ragazzini della scuola media (classi prime) hanno fatto idealmente da ponte ai bambini delle quinte elementari, condividendo questa particolare esperienza. Sono rami che si intrecciano in tutti i sensi. Ho visto la gioia dei bambini, il loro coinvolgimento nell’affrontare una giornata all’insegna del rispetto e della valorizzazione dell’ambiente: è stato un momento in cui gli alunni hanno potuto riflettere concretamente sulle informazioni scientifiche e didattiche assicurate dalla scuola nelle ore di lezione, vivendole appieno, all’aperto in questo fantastico contesto ambientale.»

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Nelle strutture ospedaliere dell’Aou di Sassari, pazienti e fedeli possono partecipare agli appuntamenti che avvicinano al Natale. I cappellani del Santissima Annunziata, don Luigi Usai, e delle Cliniche di viale San Pietro, don Paolo Mulas e don Eugenio Pesenti, hanno fissato il calendario delle funzioni religiose sino all’Epifania.

Nella cappella al settimo piano dell’ospedale civile Santissima Annunziata, la messa della vigilia, il 24 dicembre, è fissata per le ore 18,30. La messa del giorno di Natale, invece, è per le ore 9,30. Il 26 dicembre, Santo Stefano, la celebrazione eucaristica è fissata alle ore 9,30. Il 31 dicembre, alle ore 18,30, sarà celebrata la messa con “Te Deum” di ringraziamento. Il giorno dell’Epifania, 6 gennaio, la messa è per le ore 9,30.

Nel complesso ospedaliero delle cliniche, nella cappella San Pietro di Palazzo Clemente, al piano terra, la messa di Natale sarà celebrata appunto il 25 dicembre alle ore 10,30. Il 6 gennaio alle 10,30 è in programma la messa per l’Epifania.

Nella cappella al quinto piano del Materno Infantile, gli orari delle messe sono stati fissati alle ore 20,20 per il 24 dicembre, messa della Vigilia, quindi il 5 gennaio, alle ore 17.00, la messa per l’Epifania.

In clinica Ostetrica, poi, le novene del Santo Natale, vengono celebrate alle ore 17,40.

Il 24 dicembre, inoltre, a mezzanotte, è in programma la veglia e l’adorazione del Bambino Gesù in Terapia intensiva neonatale. La celebrazione è riservata ai soli genitori dei bambini ricoverati e al personale del reparto.

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Sedicesima edizione per Gospel Explosion, tradizionale appuntamento natalizio organizzato da Progetto Evoluzione, l’associazione culturale di casa a Narcao che da quasi trent’anni dedica il suo impegno alla diffusione e divulgazione della musica afroamericana in Sardegna (nel prossimo luglio spegnerà ventinove candeline con il festival Narcao Blues). Da venerdì 21 a domenica 30 dicembre, la manifestazione riscalderà l’isola con lo spirito e il calore del gospel, genere musicale che si è sviluppato negli anni Trenta del Novecento nelle chiese afroamericane cristiano-metodiste, allargandosi progressivamente nell’intero continente nordamericano.

Protagonista, quest’anno, il gruppo newyorkese Uni.Sound, quattro voci magnifiche – quelle dei membri fondatori Terelle Tipton, Eric Sumpter, Shilan Douglas e Sharon Williams – e tre strumentisti (Fullen Jr Terrence McCarthy al piano, Christopher Atlas Amir al basso e alla chitarra, Benjamin Michael Anthony alla batteria), in arrivo nell’isola per un tour di concerti in dieci tappe: a Sinnai (venerdì 21), Tadasuni (sabato 22), Pula (domenica 23), Carbonia (martedì 25), Alghero (mercoledì 26), Sassari (giovedì 27), Sennori (venerdì 28), Serramanna (sabato 29, alle 18.30), Iglesias (sabato 29, alle 21.30) e Sestu (domenica 30).

Uni.Sound affonda le sue radici nel gospel tradizionale, il church gospel, unendo con grande duttilità tradizione e modernità, in un vero e proprio show dove la presenza scenica, l’eleganza e lo stile sono tanto importanti quanto i temi cantati e il profondo studio e lavoro sulla vocalità nera. I quattro creatori del complesso si sono incontrati nel 2008 quando cantavano nelle chiese di Harlem come parte di un coro, portando poi avanti il progetto Uni.Sound parallelamente all’attività solistica che li ha portati nel corso degli anni a esibirsi in oltre sessanta paesi e a condividere il palco con artisti del calibro di CeCe Winans, Donnie McClurkin, Yolanda Yvetta Adams, Diana e Rhonda Ross, Bono e gli U2, Avril Lavigne, Bobby McFerrin, i Take 6 e Brandford Marsalis, tra gli altri. Terelle Tipton, Eric Sumter, Shilan Douglas e Sharon Williams hanno creato un gruppo che rispecchiasse la loro idea di “unione musicale”, una band tenuta insieme da un filo rosso capace di valorizzare sia le personalità individuali che l’impatto complessivo della formazione. È dell’anno scorso il primo ep; titolo: “Uni.Sound”.

La prima tappa in terra sarda è a Sinnai, venerdì 21, per una serata al Teatro Comunale, con inizio alle 21.00, organizzata in collaborazione con Good Vibrations and Sweet Music (biglietto a 15 euro più prevendita al Box Office, in viale Regina Margherita, 43, a Cagliari). Sabato 22 gli Uni.Sound sono invece attesi alle 18.30 nella chiesa di San Nicolò di Bari a Tadasuni, in provincia di Oristano (ingresso libero). L’indomani – domenica 23 – appuntamento alle 19.30, nello scenario del nuovo teatro “Maria Carta” di Pula, di recente costruzione (è stato inaugurato lo scorso 30 luglio). I biglietti, in questo caso, costano 12,50 euro (info e prenotazioni al Box Office, in viale Regina Margherita, 43, a Cagliari).

Martedì 25 il complesso newyorkese saluta il Natale a Carbonia con un concerto al Teatro Centrale (ore 19) organizzato con il patrocinio del Comune della città mineraria (biglietto a 10 euro; info e prenotazioni da Biagetti, in via Gramsci, 139).

Dal sud al nord Sardegna: la sera di Santo Stefano (mercoledì 26), la rotta del tour isolano porta gli Uni.Sound ad Alghero, nella bella cornice del Teatro Civico, dove è previsto un doppio set: alle 18.00 e alle 21.00 (biglietti a 12 euro; per informazioni e prenotazioni: InfoAlghero, via Cagliari, 2, presso ex Casa del Caffè). Giovedì 27 riflettori accesi alle 21.00, al Teatro Comunale di Sassari, uno dei teatri più grandi dell’isola (1.421 sono i posti a sua disposizione), dove la rassegna rinnova l’appuntamento natalizio nella seconda città della Sardegna, che lo scorso anno ha accolto con grande partecipazione il talento del nuovo gospel Cedric Shannon Rives. Biglietti a 10 euro più prevendita (info e prenotazioni: Pasquali Sport, largo Cavallotti, 21).

Si resta al nord anche venerdì 28, per un concerto a Sennori, all’Auditorium Antonio Pazzola (inizio alle 21.00), proposto in collaborazione con la cooperativa Theatre En Vol all’interno della manifestazione Habitat in Gospel. Biglietto intero a 12 euro, ridotto a 7 euro; biglietto famiglia per due adulti e due bambini a 26 euro. Parte del ricavato sarà destinato al sostegno del progetto “Un container per l’Angola”. 

Al ritorno nel sud dell’isola, un doppio impegno attende il complesso americano sabato 29: alle 18.30, a Serramanna, nella Sala Conferenze vico Mossa (ingresso libero – in collaborazione con il Comune di Serramanna e l’associazione culturale Su Stentu) e poi in serata, alle 21.30, a Iglesias nella chiesa di San Pio X Papa (ingresso libero – in collaborazione con il comune di Iglesias). Ultima data nel calendario della sedicesima edizione di Gospel Explosion domenica 30 dicembre: gli Uni.Sound chiudono il loro giro di Sardegna in musica a Sestu, alle 19.00, nella chiesa Madonna delle Grazie (ingresso libero – in collaborazione con la Pro Loco di Sestu).

Sotto la direzione artistica di Gianni Melis e dell’Associazione Culturale Progetto Evoluzione, la rassegna Gospel Explosion ha portato nel corso degli anni in tutta la Sardegna il grande gospel statunitense, con importanti gruppi come i Tony Washington Singers, The Harlem Messengers, Flossie Boyd Johnson & Favor, Friendly Travelers, Sjuwana Byers and Children of God, Oscar Williams & Perfected Praise, il London Community Gospel Choir, Followers of Christ e South Carolina Mass Choir e Cedric Shannon Rives. Nata con il preciso intento di dar continuità all’idea dell’associazione culturale Progetto Evoluzione di creare occasioni di sviluppo e crescita culturale in periodi dell’anno differenti da quello estivo, la rassegna è divenuta nel tempo uno degli appuntamenti più importanti nella mappa delle rassegne isolane e nazionali.

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A fine 2015 Enel ed i sindacati avevano raggiunto un’intesa di massima per avviare un grande piano occupazionale che prevedeva l’accompagnamento alla pensione anticipata per circa 6.000 lavoratori e il contestuale inserimento al lavoro per 3.000 giovani. L’accordo firmato dalle due parti riguardava il periodo 2016/2020, per un inserimento annuale di circa 500 persone quindi anche per il 2019 si prevedono nuove assunzioni da parte dell’azienda. Enel, una tra le più grandi aziende a livello nazionale a fornire energia elettrica, offre un ambiente di lavoro stimolante e una ampia varietà di posizioni lavorative

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_enel_dic_2018.html .

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In questi giorni i delegati delle città di Oberhausen e Behren lès Forbach, gemellate con il comune di Carbonia, sono presenti a Carbonia in occasione dei festeggiamenti per l’80° dell’inaugurazione della città. Questo pomeriggio si è svolto un incontro nella sala polifunzionale, al quale ha partecipato anche il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, Tarcisio Agus. Il comune di Carbonia era rappresentato dal sindaco Paola Massidda, il vicesindaco Gian Luca Lai, gli assessori della Cultura Sabrina Sabiu (che ha gestito gli interventi) e dei Servizi sociali Loredana La Barbera, la presidente del Consiglio comunale Daniela Marras. Le delegazioni ospitate erano guidate dal sindaco di Behren lès Forbach e da un assessore di Oberhausen. Faceva parte della delegazione francese anche il presidente del Circolo dei sardi del comune di Behren lès Forbach Benigno Puddu che ha vissuto a Carbonia dal 1952 al 1953 ed ha ricordato gli inizi della collaborazione tra i due Comuni che ha poi portato al gemellaggio, di cui fu protagonista per Carbonia Emilio Nuscis.

Al termine dell’incontro, c’è stato uno scambio di doni.

Abbiamo registrato alcuni interventi in video che pubblicheremo tra oggi e domani, a partire da quello del sindaco di Carbonia, Paola Massidda.

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«In seguito all’interrogazione parlamentare presentata dalla portavoce sarda del M5S, in merito all’istituzione di un distaccamento permanente dei vigili del fuoco nel territorio di Cuglieri, il ministero dell’Interno si è pronunciato positivamente sull’ulteriore potenziamento del dispositivo di soccorso a copertura del territorio.»

Così, Lucia Scanu, deputata M5S, interviene dopo la risposta del Ministro all’interrogazione presentata alla Camera, nata e costruita dopo l’incontro svoltosi nella Caserma dei Vigili del Fuoco di Cuglieri lo scorso settembre, alla presenza delle Istituzioni e di varie sigle sindacali.

«Quanto ottenuto sarà possibile vista anche la quota di nuovi vigili del fuoco che saranno a disposizione del territorio sardo, a seguito dell’annunciato piano di assunzioni nazionale che partirà dal 2019 – aggiunge Lucia Scanu – l’attivazione permanente della caserma di Cuglieri comporterà un innegabile beneficio al sistema di pronto intervento della zona. Il distaccamento ha un vasto territorio di competenza che comprende i comuni di Cuglieri, Scano di Montiferro, Sennariolo, Tresnuraghes e le loro rispettive borgate marine.»

«Valorizzando in tale modo la posizione centrale del distaccamento di Cuglieri – conclude la portavoce sarda – si doterà la zona di un importante presidio di sicurezza, prevenendo così i molteplici rischi a cui è esposta la zona e riducendo sensibilmente i tempi d’intervento.»

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Steve Martin, disc jockey tra i più quotati a livello nazionale, sarà lo special guest del Blu Star di Ossi sabato 22 dicembre, per una serata dedicata agli over 40 ed alla disco music degli anni ’70, ’80 e ’90.

Lo start è previsto per le 22:30 con il format ormai collaudato degli Antichi al 100%, lo staff organizzatore specializzato in serate di qualità riservate ai giovani degli anni 80, dove l’unica musica ammessa è quella dell’epoca dei Bee Gees, il periodo in cui la disco divenne un fenomeno mondiale.

Ritorno Al Blu Star, questo il titolo della festa è, dunque, l’appuntamento da non perdere per chi le discoteche le ha frequentate con i pantaloni a zampa di elefante ma, in particolar modo, sono chiamati all’appello gli amici della Siesta di Alghero, quelli che l’estate la facevano nella Riviera del Corallo e che d’inverno si trasferivano al Blu Star di Ossi.

Ad arricchire la consolle, oltre Steve Martin, ci saranno gli inossidabili DJs Zeno Pisu ed Arturo Pirino, presenze storiche della Siesta e del Blu Star, le discoteche gestite dai fratelli Piero e Peppino Muresu.

Per gli appassionati dei ritmi latino americani, in una sala a loro dedicata, sarà inoltre possibile ballare la salsa, la bachata e la kizomba con i maestri di ballo Diego Nieddu ed Ayonis Lazaro.