30 July, 2024
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Il comune di Sant’Antioco investirà 400mila euro per il progetto di restauro e consolidamento della Basilica di Sant’Antioco Martire che verrà sottoposta a un importante e decisivo progetto di restyling che salvaguarderà la struttura e restituirà un monumento restaurato in ogni sua parte, in cui sarà evidenziata la bellezza di una delle chiese più antiche della Sardegna, spazio sacro delle Reliquie e della memoria del patrono della Sardegna: Sant’Antioco Martire.

«E’ dei giorni scorsi la notizia che la Regione ha finanziato il nostro progetto concedendoci quanto richiesto con la partecipazione al bando “Programma di spesa per la concessione di finanziamenti per la messa in sicurezza o ripristino delle condizioni di agibilità degli edifici di culto”: 150mila euro che andranno ad aggiungersi ai 200mila euro messi sul piatto dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e ai 50mila attinti dal bilancio comunale, per un totale di 400mila euro – spiega il sindaco Ignazio Locci – fondi che ci permetteranno di intervenire in maniera decisa sul monumento più importante e rappresentativo della città. Teniamo molto a questo progetto, frutto di una proficua collaborazione con la diocesi di Iglesias e con il parroco della Basilica don Mario Riu: la Basilica è la chiesa che ospita le reliquie del nostro amato Santo, per il quale la comunità nutre una venerazione profonda. Contiamo di avviare i lavori entro l’anno o, al massimo, nei primi mesi del 2019. Questo intervento andrà ad aggiungersi al progetto di risanamento della “voragine” di Piazza De Gasperi, la cui procedura prosegue. Insomma, il cuore del centro storico cittadino avrà presto un nuovo volto, riscoprendo l’attenzione che merita.

Il criterio posto alla base del progetto di restauro si orienta verso un’operazione che porti a soluzione i danni prodotti dal tempo e dai precedenti interventi. I lavori di restauro si concentreranno su alcune parti specifiche del monumento e, semplificando, si orientano fondamentalmente alla verifica e al risanamento della pareti interne e al loro consolidamento; al restauro e riutilizzo a sacrestia dell’ambiente posto a destra dalla navata centrale; alla sostituzione del pavimento interno con altro in lastricato più appropriato e alla corretta valorizzazione dei reperti presenti; al restauro della facciata principale e a un nuovo impianto elettrico.

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Con la serata di ieri si è chiusa ufficialmente l’edizione 2018 di “Nottinsieme”, la manifestazione organizzata dall’Associazione Culturale Origine con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia. Ed è tempo di bilanci, anche se resta da recuperare una serata sospesa a causa del maltempo il 22 agosto scorso, e che si svolgerà presumibilmente di sabato, in una data ancora da definire. «Siamo soddisfatti per il gradimento espresso dai nostri concittadini all’evento, desumibile dalle numerose presenze: le vie del centro storico, ogni mercoledì, sono state affollate da migliaia di persone, tra cui tanti giovani. Quest’anno, poi, abbiamo notato un’affluenza numerica costante fin dal primo appuntamento dell’11 luglio scorso. Una presenza consistente e regolare, non concentrata esclusivamente nel mese clou dell’estate, agosto, come invece avveniva di solito nelle edizioni precedenti», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«Tanti nostri concittadini in giro per le strade del centro, ma anche numerosi visitatori stranieri – ha precisato l’assessore del Turismo e dello Spettacolo, Sabrina Sabiu -. Le attività commerciali, artigianali, gastronomiche e le iniziative artistiche, ludiche e musicali hanno richiamato a Carbonia diversi turisti.»

“Nottinsieme” ha proposto un’offerta collaudata con serate all’insegna del divertimento, dell’animazione per bambini, della valorizzazione delle tradizioni sarde e della buona musica.

«La manifestazione ha avuto positive ricadute anche per le attività produttive del territorio, che hanno potuto esporre le loro peculiarità all’interno dei 60 stand presenti mediamente ogni settimana – ha commentato l’assessore delle Attività produttive, Mauro Manca -. A ciò si aggiunge l’apertura dei negozi del centro cittadino fino alle ore 24. Da diversi mesi l’Amministrazione Comunale sta incontrando i commercianti per raccogliere le loro segnalazioni con l’obiettivo di apportare migliorie in tutti gli eventi che riguardano la città, a cominciare dalla prossima edizione di Nottinsieme.»

 

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«La bocciatura della legge di riforma della rete ospedaliera della Sardegna non è un fulmine a ciel sereno; era già nota da tempo, da quando c’era ancora il governo amico di Gentiloni con ministro Lorenzin, la posizione del governo che però non veniva comunicata ufficialmente e ai Riformatori Sardi che chiedevano lumi in consiglio regionale si rispondeva che erano in corso interlocuzioni su obiezioni di carattere tecnico che non mettevano in discussione la legge.»

Lo scrive, in una nota, Peppino La Rosa, componente della direzione regionale dei Riformatori sardi.

«Ma era chiaro che invece la bocciatura appariva sin da subito un epilogo atteso dal momento che a suo tempo il D.M. 70 del 2015 che fissa parametri che sono gli stessi per la città di Milano che ha 1.600.000 residenti e per la Regione Sardegna che ha appunto lo stesso numero di residenti era stato approvato dalla conferenza Stato Regioni – aggiunge Peppino La Rosa -. Il DM 70 fu approvato dalla Conferenza Stato Regioni che aveva infatti il compito di approvarlo e conseguentemente di attuarlo. La nostra Regione ha approvato il D.M. senza modifiche rispetto a situazioni e soluzioni specifiche da adottare in situazioni come la nostra Regione. La conseguenza è che lo deve attuare così com’è. Si invocano i margini della nostra autonomia speciale che però andavano posti già in sede di conferenza Stato Regioni e che comunque andavano spiegati e difesi nelle famose interlocuzioni col Governo, cosa che evidentemente non è stata fatta in modo convincente neppure quando ancora c’era il cosiddetto governo amico, infatti, ci sarebbe stato il tempo per una decisione in merito già da parte della ministra Lorenzin.»

«Si tratta certo dell’ennesima bocciatura che subisce la Giunta regionale Pigliaru, Arru, Paci, ma il problema vero non è questo – rimarca Peppino La Rosa -. Il problema, il dramma quotidiano è lo sfascio del sistema sanità che questa giunta ha fatto di tutto e di più per metterlo nelle condizioni di non funzionare e cambia davvero poco o nulla se la riforma della rete ospedaliera viene promossa o bocciata dal Governo. I Sardi l’hanno bocciata da tempo.»

«Fra qualche mese – conclude Peppino la Rosa – saranno i cittadini nelle elezioni regionali a bocciare sonoramente questa oramai quasi inesistente maggioranza di centro sinistra e la sua Giunta sfascia Sanità.»

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«Faremo tutto il possibile per difendere la riforma della rete ospedaliera votata dal Consiglio regionale della Sardegna poiché non dobbiamo applicare tutti i requisiti previsti dal D.M. 70 del 2015 ossia del Regolamento che definisce gli standard relativi all’assistenza ospedaliera. Abbiamo lavorato attivamente alla modifica del progetto di riforma, ascoltando le richieste che provenivano dagli operatori del settore e adattandolo alle reali esigenze dei territori e il tutto nel pieno rispetto delle deroghe previste dall’art. 3 per le Regioni a statuto speciale e per quelle che si fanno carico interamente dei costi della sanità.»

Così Daniela Forma, consigliere regionale del Partito democratico e componente della Sesta Commissione consiliare “Sanità e Politiche Sociali”, e i colleghi Lorenzo Cozzolino, Luigi Ruggeri e Rossella Pinna, si scagliano in difesa della riforma ospedaliera approvata dal Consiglio regionale che prevede il mantenimento dei piccoli presidi ospedalieri e il DEA di I Livello rinforzato per il Presidio Ospedaliero San Francesco di Nuoro.

«Non possiamo piegarci alle logiche dei numeri. La particolarità demografica ed orografica della Regione Sardegna risulta unica nel suo genere sul piano nazionale e pertanto impedisce di realizzare una Riforma che preveda la concentrazione dei presidi sanitari, benché specializzati, in poche aree e che vincola un decentramento dei servizi primari e delle prestazioni essenziali. L’ospedale di Nuoro costituisce inoltre un punto di riferimento per tutti i paesi della Sardegna centrale: depotenziarlo significa arrecare un danno a numerosi centri dell’interno che già vivono con fatica il loro stato di isolamento. Ribadiamo quindi le ragioni sottese all’approvazione di una rete ospedaliera che deve tenere conto della nostra specificità regionale. Non arretreremo davanti alla previsione di un depotenziamento dell’offerta ospedaliera disegnata dal Consiglio Regionale da parte di un ministero della Salute che sta ragionando solamente in termini ragioneristici – concludono i consiglieri regionali Daniela Forma, Lorenzo Cozzolino, Luigi Ruggeri e Rossella Pinna -. Per queste ragioni abbiamo chiesto al presidente della Commissione Sanità Raimondo Perra di convocare tempestivamente la Commissione alla presenza dell’assessore Luigi Arru per affrontare con urgenza l’argomento.»

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La Regione Sardegna farà ricorso al Consiglio di Stato per difendere la legittimità del calendario venatorio 2018-2019, che è stato sospeso in via cautelare dal Tar Sardegna con ordinanza pubblicata in data odierna, in accoglimento del ricorso presentato da alcune associazioni ambientaliste, nella parte in cui prevede la caccia alla lepre sarda e alla pernice sarda. 

Per garantire il regolare esercizio dell’attività venatoria la Regione ha deciso di impugnare l’ordinanza del Tar davanti al Consiglio di Stato affinché il Consiglio si pronunci in tempi celeri, possibilmente entro il 30 settembre, prima giornata prevista per la caccia alle 2 specie in questione. Il calendario faunistico è stato approvato dal Comitato regionale faunistico con il supporto tecnico e scientifico di uno studio preliminare redatto dall’Università di Sassari, dal quale è emerso un quadro numerico incoraggiante delle due specie.

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Cresce l’export delle imprese sarde: +8,1%, al netto delle produzioni petrolifere, nel secondo trimestre del 2018 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto si evince dai nuovi Dati congiunturali ISTAT sul commercio estero. Sempre rispetto al secondo trimestre 2017, si registra un calo delle importazioni del -2,9%. L’incremento dell’export deriva da una performance particolarmente positiva dei flussi di merci verso i mercati europei (+20,5% la variazione tendenziale). Il buon andamento delle esportazioni segue un trend fortemente positivo: per il quarto anno consecutivo si registra, in questo stesso periodo dell’anno, una variazione di segno più.

«È l’ennesimo dato positivo che registriamo sul fronte dell’export – ha commentato l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, intervenendo a Cagliari a un incontro con gli imprenditori convocato dalla CONFAPI Sardegna per approfondire i dettagli del nuovo bando per l’Internazionalizzazione destinato alle imprese singole -. Le azioni e gli interventi attuati in questi ultimi quattro anni hanno generato risultati quasi insperati. Ormai è assodato: l’export si è rafforzato e in molti casi siamo riusciti nell’intento di mettere insieme le imprese, di fare rete, per arrivare in mercati nuovi e dalle enormi potenzialità per chi vuole espandere il volume d’affari. Siamo la terza regione in Italia per investimenti nel sostegno alle aziende che puntano all’export. Rispetto al passato, siamo riusciti a invertire la tendenza. La strada è quella giusta, anche se resta ancora tanto da fare. Ecco perché il Piano di incentivi non si ferma, anzi, va avanti e lo sosteniamo con rinnovato vigore, confrontandoci con le aziende, ascoltando le loro richieste e i loro suggerimenti. Finora abbiamo accompagnato oltre 600 aziende alla conquista di nuovi mercati esteri attraverso bandi per singole imprese, reti di imprese, associazioni di categoria e consorzi, con attività di formazione, forum tematici, incontri B2B e numerose missioni all’estero, in particolare per le imprese dell’agroalimentare e dell’ICT. Tra le azioni previste nei prossimi mesi – ha ricordato l’assessore Piras – oltre ai nuovi bandi, daremo sostegno agli imprenditori con l’Export Lab per la formazione di export manager. I corsi si terranno a Cagliari e Sassari. Ci sarà anche un bando ad hoc riservato agli imprenditori della provincia di Nuoro. Non meno importanti saranno le missioni all’estero. A fine mese saremo a Londra per presentare il Sistema Sardegna al mondo economico e finanziario londinese. Vi parteciperanno 12 start up e imprese innovative. Infine, è prevista la partecipazione della Regione all’edizione 2019 del CES di Las Vegas. La presenza all’edizione 2018 è stata un successo per le start up e le imprese innovative provenienti dalla Sardegna. Ricordo che la nostra era una delle delegazioni italiane più numerose, segno che in questo settore il potenziale dell’isola è enorme.»

Dal prossimo 20 settembre le micro, piccole e medie imprese della Sardegna intenzionate a esportare i propri prodotti potranno contare su nuovi incentivi predisposti dall’assessorato dell’Industria. Tra una settimana, infatti, si potranno presentare le domande relative al nuovo bando per l’Internazionalizzazione, destinato a imprese singole, che prevede uno stanziamento di 3 milioni e mezzo di euro per la realizzazione di piani di penetrazione nei mercati esteri. La misura è inserita nel Programma Triennale 2015-2018, aggiornato di recente al 2020. Le agevolazioni vanno da un minimo di 5mila euro a un massimo di 150mila euro e saranno concesse per servizi di consulenza erogati da consulenti esterni, installazione e gestione di stand per partecipare a fiere e mostre, spese per realizzare campagne promozionali, missioni e workshop all’estero e organizzazione di educational tour. Le domande potranno essere presentate fino al 20 febbraio 2019 attraverso la piattaforma elettronica SIPES. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito della Regione e sul sito www.sardegnaimpresa.it .

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L’assemblea svoltasi durante la campagna elettorale per le Politiche del 4 marzo 2018.

L’assemblea svoltasi durante la campagna elettorale per le Politiche del 4 marzo 2018.

Si è svolta venerdì 7 settembre, a Carbonia, l’Assemblea Costituente di Liberi e Uguali nel Sulcis Iglesiente, con lo scopo di sancire la trasformazione, anche nel territorio, del cartello elettorale che si è presentato alle ultime elezioni politiche in un partito. L’Assemblea ha eletto un coordinamento ampio ed aperto che avrà il compito nella prima metà di ottobre di eleggere gli organismi dirigenti. Alla vigilia delle elezioni regionali, l’Assemblea di Liberi e Uguali del Sulcis Iglesiente, propone di trasformare il centrosinistra in un fronte della solidarietà, aprendosi alle energie creative del mondo dell’associazionismo sociale, solidale, culturale e sindacale presente nella nostra isola. Questo fronte deve necessariamente contrapporre alla cultura della discriminazione quella della lotta per la giustizia sociale, per la differenza di genere, per il lavoro, per la democrazia, per la redistribuzione della ricchezza e per la pace.

L’Assemblea chiede che venga al più presto definito il percorso congressuale di LeU in Sardegna, per la nascita di un partito che poi possa confederarsi a quello nazionale. LeU nel Sulcis Iglesiente lavorerà per costruire dei momenti di riflessione, approfondimento e dibattito, come una conferenza programmatica e forum tematici, anche al fine di individuare nuove pratiche di aiuto alle persone che vivono in condizione di bisogno. Il primo appuntamento sarà la Festa della Sinistra che si svolgerà nel Parco di Villa Sulcis a Carbonia dal 28 al 30 settembre.

 

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La commissione Urbanistica, presieduta da Antonio Solinas (Pd) presenterà alcuni emendamenti migliorativi sulla disciplina degli ambiti rurali contenuta nella legge (Dl 409) che da martedì prossimo sarà discussa dal Consiglio.

Le proposte di modifica, che recepiscono osservazioni del mondo agricolo e dei territori, sono illustrate dal prof. Giuseppe Pulina, coordinatore del gruppo di lavoro sull’agro, alla presenza dell’assessore Cristiano Erriu e dei consulenti tecnici dell’assessorato.

La prima riguarda l’art. 73 che verrà integrato con la definizione di attività agricola in ambito “familiare o hobbystico” che consentirà la realizzazione di fabbricati al servizio di tale attività nelle aree interne, mentre quelle costiere restano disciplinate dal Ppr.

Gli altri interventi guarderanno le tabelle nn. 7 ed 8, nelle quali saranno introdotti elementi di flessibilità nella dimensione dei fabbricati destinati alle colture (serre ad altre di tipo intensivo), alla zootecnia, con particolare riferimento ai bovini da latte, ed alla trasformazione e valorizzazione delle produzioni aziendali.

Il presidente della commissione, nelle sue conclusioni, ha auspicato fra l’altro che gli emendamenti (che dovranno ora essere definiti nella loro formulazione tecnica) possano essere espressione unitaria della commissione.

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri Alessandro Collu e Valerio Meloni del Pd, Pier Mario Manca del Pds ed Oscar Cherchi di Forza Italia.

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Villamassargia ospita il primo Festival di Letteratura partecipata per ragazzi e ragazzeSi parte il 14 settembre con la conferenza stampa di presentazione “Incontri nella Terra di Mezzo”, alle 17,30, presso la Casa Fenu di via Santa Maria, a seguire alle 18,00  lectio magistralis della dott.ssa Mara Durante, direttore scientifico del Festival, che afferma: «Villamassargia è un luogo che ha portato il soffio delle storie nelle piazze e in natura; è un’intera comunità che si è mossa in modo partecipato per portare la narrazione in altri luoghi da quelli canonicamente preposti. Questa prima edizione vuole caratterizzarsi per la narrazione che esce dalle mura scolastiche e si riappropria di quegli spazi comunitari che hanno fatto sempre germogliare le storie e hanno fatto crescere le comunità, perché là dove circola la parola circola la memoria e là dove circola la memoria circola il senso di appartenenza».

L’iniziativa, orgogliosamente patrocinata e sostenuta dall’amministrazione comunale ed organizzata dall’Associazione AttivaMente, nasce su proposta del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze; tra i punti programmatici, infatti, presentati durante il loro insediamento, i piccoli amministratori chiedevano proprio un festival di letteratura. «Ci auguriamo che questo Festival prosegua nel tempo – dice Fabio Bernardini, assessore della Cultura del comune di Villamassargia – non potevamo non ascoltare una richiesta spontanea ma ricca di significato. È importante che i ragazzi custodiscano le proprie idee e le difendano in modo che la comunità non perda mai l’importanza di questo festival e della cultura in generale».

Villamassargia accoglierà nell’incantevole cornice di S’ortu Mannu, nelle piazze e case storiche, narrazioni all’aperto e laboratori partecipati a tema.

Il 28 e 29 agosto si è tenuta l’anteprima con le narrazioni de Il Signore degli Anelli a cura di Gianluca Medas, Direttore Artistico del Festival: «E’ il punto conclusivo di un percorso durato un anno, un percorso inclusivo, comunitaristico e orizzontale, che coinvolge le persone e le sollecita a dare il meglio di sé per gli altri: cultura che produce cultura».

Il 20 e 21 settembre saranno gli alunni dell’istituto comprensivo “F. Meloni” di Villamassargia i protagonisti dei laboratori teatrali curati da Gianluca Medas, mentre il 22 sarà la giornata dedicata al 111° compleanno di Bilbo Baggings, in collaborazione con l’associazione Attivamente che ne ha curato insieme a Medas l’organizzazione e i costumi,  l’uliveto storico di S’Ortu Mannu diventerà contea della Terra di Mezzo per festeggiare insieme a tanti hobbit con musica balli giochi e tanto cibo!

Il Festival si concluderà  il 19 ottobre 2018. In occasione della Sagra delle Olive, infatti, si terrà a S’Ortu Mannu “Narrando il Bosco”: incontri di lettura, incontri di natura con Mara Durante e le narratrici Valeria Cossu, Giusy Sestu, Alexandra Cabella, Giovanna Saba e con la partecipazione di Gianluca Medas. Alle 16.00 laboratorio aperto con l’autrice Chiara Lorenzoni e a seguire continuano le narrazioni del bosco negli angoli di Fate, Hobbit, Troll e Giganti.

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«Questo Governo ha finalmente gettato la maschera. Dopo lo scippo delle risorse per le periferie è la volta degli ospedali. Sia chiara una cosa: non staremo ad assistere ad alcuno sfascio o ridimensionamento che, in nome e per conto di eventuali decreti ministeriali, vanno a discapito dei cittadini. Non solo respingiamo al mittente qualsiasi progetto o attività che porta a una destrutturazione dei servizi, ma appoggeremo l’azione di tanti sindaci che in queste ore hanno manifestato tutto il loro disappunto per una incomprensibile e ingiusta decisione del Governo che taglia i servizi ai cittadini e lede pesantemente l’autonomia decisionale del Consiglio regionale della Sardegna.»

Lo ha detto, questa sera, Emanuele Cani, segretario regionale del Partito democratico.