30 July, 2024
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Da quasi due mesi la prima Commissione consiliare ha in corso un’istruttoria sul personale e attende dalla Giunta dati e informazioni che, in ultima sede, serviranno ai dipendenti della Regione, del Corpo forestale e delle Agenzie, per accedere a progressioni di carriera attese da anni.

Il tema è stato affrontato nella seduta odierna della Prima commissione, presieduta dall’on. Francesco Agus, che ha così commentato il ritardo della Giunta: «Queste inadempienze, anche nella trasmissione di atti interni in possesso della struttura, rendono impossibile il lavoro del Consiglio e non sono imputabili a mancanza di tempo. Un mese fa mi sono rivolto al presidente Francesco Pigliaru per sollecitare l’invio dei dati. Purtroppo, non ho ancora avuto risposta ed è persino superfluo ribadire che serve più collegialità tra Giunta e organi di Consiglio, anche e in particolare in questi ultimi mesi di legislatura. Quella stessa collegialità che è stata discontinua in questi cinque anni».

 «La tortuosa vicenda amministrativa evidenziata in Commissione risale ad agosto scorso – prosegue il presidente Agus – quando la stessa direzione della assessorato, inadempiente nel trasmettere i dati al Consiglio, ha elaborato invece un bando per la selezione a tempo determinato di sei dirigenti esterni all’amministrazione regionale. Un concorso iperselettivo, che potrebbe persino apparire ritagliato a misura di poche persone. Un concorso che dunque, alla fine della legislatura, è quanto mai inopportuno. Tra l’altro, i profili individuati per la selezione dei sei dirigenti esterni non sembrano tutti  indispensabili per soddisfare esigenze urgenti e fondamentali dell’Amministrazione regionale o per migliorare la performance della Regione: è talmente poco il tempo a disposizione per portare avanti gli indirizzi politici di questa Legislatura da rendere pressoché inutile l’apporto di questi professionisti. Non faranno a tempo a entrare a regime nell’amministrazione che già saluteranno un nuovo presidente della Regione ed una nuova Giunta.»

«Tutto ciò a poche settimane dalla probabile pubblicazione del bando del corso-concorso annunciata quest’estate dall’assessore del Personale per l’assunzione di dirigenti a tempo indeterminato, da tempo attesa da migliaia di giovani, laureati e professionalizzati, che non potranno però partecipare a questa selezione estiva – aggiunge Francesco Agus -. Ho affermato e ribadito in questi anni che la via maestra di accesso alla pubblica amministrazione, anche quella regionale, e specialmente per i ruoli apicali, deve essere il concorso pubblico. Trasparente, approfondito e capace di richiamare quei bravi laureati sardi che altrimenti, non inspiegabilmente, scelgono a frotte di lasciare la Sardegna.»

«Ci attendiamo dalla Giunta la trasmissione dei dati necessari al lavoro della commissione e dal presidente Francesco Pigliaru – conclude Francesco Agus – un intervento che blocchi il bando di selezione per pochi e che sblocchi il bando di selezione per tutti, meglio se sconosciuti.»

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Continua la serie di incontri organizzati dall’Amministrazione comunale di Carbonia con professionisti, artigiani, commercianti e attività produttive al fine di dialogare sui principali temi concernenti il settore terziario cittadino. 

Domani, giovedì 13 settembre, alle ore 15.pp, nella sala polifunzionale di piazza Roma, l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca, incontrerà le partite Iva per raccogliere le loro impressioni e segnalazioni in merito alle principali questioni riguardanti il tessuto economico commerciale della città.
«Un tessuto economico che l’Amministrazione comunale intende rilanciare con un nuovo strumento, che ci auguriamo possa unire commercianti, artigiani e partite Iva, attraverso la condivisione di politiche di marketing, pubblicità e comunicazione. Si tratta del Centro Commerciale Naturale che, dopo un lungo percorso di negoziazione e collaborazione tra gli aderenti e il socio onorario, il Comune di Carbonia, è ormai prossimo alla costituzione», ha spiegato l’assessore Mauro Manca.
Nel corso della riunione, coloro che hanno aderito al Centro Commerciale Naturale, voteranno lo statuto costitutivo della nuova entità, di cui eleggeranno anche il presidente ed il tesoriere.

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Per la prima volta il Parlamento europeo invita il Consiglio dell’UE ad agire contro uno Stato membro – l’Ungheria – per prevenire una minaccia sistemica ai valori fondanti dell’Unione. Questi valori, sanciti dall’articolo 2 del Trattato UE e ripresi nella Carta dei diritti fondamentali dell’UE, comprendono il rispetto per la democrazia, l’uguaglianza, lo Stato di diritto e i diritti umani.

I deputati europei chiedono ai paesi dell’UE di avviare la procedura prevista all’articolo 7, paragrafo 1 del trattato UE, sottolineando che, nonostante la disponibilità delle autorità ungheresi a discutere la legalità delle misure approvate, «la situazione non è stata affrontata e permangono molte preoccupazioni».

Questa è la fase preventiva della procedura, che prevede un dialogo con il paese interessato e «mira a evitare eventuali sanzioni». La decisione è stata approvata con 448 voti favorevoli, 197 contrari e 48 astensioni. Era necessaria una maggioranza dei due terzi sui voti espressi e un minimo di 376 voti a favore.

Il Parlamento ricorda che l’adesione dell’Ungheria all’UE è stato un atto volontario basato su una decisione sovrana, con un ampio consenso tra tutti gli schieramenti politici e sottolinea che qualsiasi governo ungherese ha il dovere di eliminare il rischio di una grave violazione dei valori dell’UE. 

Le preoccupazioni del Parlamento si riferiscono alle seguenti questioni:

1) il funzionamento del sistema costituzionale e del sistema elettorale;

2) l’indipendenza della magistratura e di altre istituzioni e i diritti dei giudici;

3) la corruzione e i conflitti di interesse;

4) la tutela della vita privata e la protezione dei dati;

5) la libertà di espressione;

6) la libertà accademica;

7) la libertà di religione;

8) la libertà di associazione;

9) il diritto alla parità di trattamento;

10) i diritti delle persone appartenenti a minoranze, compresi i rom e gli ebrei, e la protezione dalle dichiarazioni di odio contro tali minoranze;

11) i diritti fondamentali dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati;

12) i diritti economici e sociali.

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Si chiama Alopecia Areata ed è una malattia autoimmune che attacca i follicoli piliferi e provoca la caduta parziale o totale dei capelli o peli. Un problema serio, soprattutto per il disagio psicologico provocato da questa patologia, soprattutto se a esserne colpiti sono i giovani. Ecco perché domenica 16 settembre si svolgerà in tre città italiane (Cagliari, Roma e Bologna) l’Alopecia Areata Day con consulti e momenti informativi.

A Cagliari l’evento viene organizzato nel reparto di Dermatologia al pian terreno San Giovanni di Dio, dove dalle 9.00 alle 13.00 sarà allestito un punto di consulto e informazioni sulla malattia coordinato dal professor Franco Rongioletti, direttore della Dermatologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, e dal suo team, con in testa la dottoressa Laura Atzori.

La giornata sarà, per malati e non, un’occasione per confrontarsi, raccontare le proprie esperienze e ascoltare i pareri degli esperti. 

Lo scopo dell’Alopecia Areata Day è quello di far conoscere i disagi che questa patologia comporta. Riconoscere l’Alopecia Areata come una malattia significherebbe migliorare la vita dei malati, i quali potrebbero godere di benefici come esenzioni e facilitazioni per le cure e per l’acquisto di protesi e parrucche, che allevierebbero il loro disagio.

La malattia colpisce circa il 2-3% della popolazione mondiale e riguarda individui geneticamente predisposti. Interessa inizialmente piccole zone del corpo prive di peli e asintomatiche,  ma più tardi si manifesta espandendosi in vaste zone del capo o in tutta la testa. Può insorgere ad ogni età ma generalmente si manifesta nell’infanzia. È compito del dermatologo prescrivere esami specifici per la diagnosi della malattia, a cui la ricerca sta dedicando sempre più attenzione.

 

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Giovedì 13 settembre 2018 i tecnici di Abbanoa saranno impegnati in un importante intervento di manutenzione straordinaria del serbatoio di Nebida, al servizio dell’omonima frazione di Iglesias. Nel dettaglio, saranno installate delle nuove apparecchiature di misurazione elettronica che consentiranno di gestire in tempo reale la quantità d’acqua in uscita dall’impianto e distribuita nelle reti idriche delle utenze servite.

I lavori inizieranno alle 8.00 e saranno completate entro 4 ore. Durante le fasi dell’intervento sarà necessario sospendere l’alimentazione dal serbatoio fino a mezzogiorno. L’erogazione sarà ripristinata in anticipo qualora i lavori dovessero terminare in tempi minori rispetto a quanto preventivato.

Qualsiasi anomalia può essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24.

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Il presidente del Consiglio comunale di Carbonia, Daniela Marras, ha convocato la prossima seduta per lunedì 17 settembre, alle ore 19.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma. 

I punti inseriti all’ordine del giorno dell’adunanza sono quattro:

1. Comunicazioni del Presidente del Consiglio comunale;

2. Comunicazioni del Sindaco;

3. Interrogazioni, interpellanze, mozioni;

4. Nomina della rappresentanza dell’Amministrazione comunale ai sensi dell’art. 5 del Regolamento per il conferimento del Premio annuale in occasione della ricorrenza della Fondazione della città.

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Ancora luci e ombre per il settore dell’autoriparazione della Sardegna, che cura e manutiene oltre 1 milione di autoveicoli civili in tutta l’isola e che offre lavoro a quasi 8.200 addetti, alle prese con mali cronici come abusivismo e concorrenza sleale.

Le luci sono per la crescita (+0,1%), a sorpresa, dell’intero comparto che nei numeri totali passa dalle 3.030 imprese del 2017 alle 3.034 del 2018. Le ombre, al contrario, si registrano nel comparto artigiano che, con un crollo dell’1,5%, passa dalle 2.492 dello scorso anno alle 2.455 di questo. Da ricordare che nell’isola, le imprese artigiane dell’autoriparazione rappresentano l’80,9% di tutte le realtà che si occupano delle quattro, due e più ruote.

L’analisi su questo comparto regionale impegnato nella riparazione delle carrozzerie, della meccanica, delle ruote, degli impianti elettrici, dell’alimentazione ma anche nell’autolavaggio e delle altre attività di manutenzione, è stata effettuata dall’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonte Istat e UnionCamere-Infocamere, comparando i dati del 2017-2018.

Scendendo nei dettagli dell’analisi, segnali non positivi arrivano dal totale dalle imprese che operano sulle “riparazioni di carrozzerie di autoveicoli”, passate in un anno da 713 a 703 (-1,4%); situazione più grave la si registra tra quelle artigiane (-2,6% tra il 2017 e il 2018), passate da 587 a 572 in 12 mesi.

A livello territoriale le imprese dell’autoriparazione crescono a Sassari (+1,1% nel totale e nell’artigianato +0,1%) e reggono a Nuoro (0% nel totale e -0,2% dell’artigianato). Al contrario crollano a Cagliari (-0,4% nel totale e -2,2% nell’artigianato) e a Oristano (-0,8% totale e -7,1% dell’artigianato).

Un comparto che, quello dell’autoriparazione sarda, con una dimensione media di 2,7 addetti per azienda, offre lavoro a circa 8.200 persone.

Sul settore continua a incidere, negativamente, anche la persistente situazione economica congiunturale e mancanza di liquidità delle famiglie. Infatti, i sardi fiaccati dalla crisi decidono di risparmiare sulla manutenzione della propria auto esponendo così il veicolo, e loro stessi, a gravi rischi per la sicurezza.

«I dati negativi delle piccole imprese – afferma Giuseppe Pireddu, autoriparatore e presidente di Confartigianato Nuoro-Ogliastra – ci dicono come l’economia regolare del settore, purtroppo, soffra ancora tantissimo. Al contrario, ogni giorno le Autorità preposte continuano a scoprire attività illecite di autoriparazione in tanti, ormai, chiudono la propria impresa per operare in nero, abusivamente e facendo concorrenza sleale a tutti gli imprenditori che, pur di non chiudere e di non mandare a casa il personale, limano all’osso i listini, erodendo anche la parte di guadagno. Su questa “piaga” da parecchi anni portiamo avanti pubbliche battaglie invitando colleghi artigiani e cittadini a fare fronte comune per combatterla. I danni che questa provoca – conclude Giuseppe Pireddu – non sono solo economici ma anche sociali e alimentano un mercato fuori dalle regole e assolutamente fuori controllo.»

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Oggi, mercoledì 12 settembre, a Carbonia, va in scena il nono appuntamento con “Nottinsieme”, l’evento organizzato dall’Associazione Culturale Gruppo Origine con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia. Quello odierno sarà l’ultimo appuntamento del mercoledì estivo, ma non è esclusa la possibilità di un’ulteriore serata con “Nottinsieme” da svolgersi in una data alternativa, presumibilmente un sabato sera, per chiudere ufficialmente la stagione estiva.
«Abbiamo deciso di allungare gli appuntamenti di Nottinsieme fino a metà settembre perché riteniamo che tale scelta possa andare incontro ai desiderata dei nostri concittadini, i quali hanno dimostrato di apprezzare questa manifestazione», ha spiegato il sindaco Paola Massidda.
Stasera cittadini e turisti potranno godere di numerose attrattive: tre postazioni di musica live; la presenza dei cantori sardi; negozi aperti fino alle ore 24.00; 60 espositori; una commedia teatrale eseguita da “Is Suerginus”; giostre e macchinette elettriche; animazione per bambini curata da Le Simpatiche Canaglie.

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Entra nel vivo, a Carloforte, Creuza de Mà, il festival di musica per cinema che fino a domenica (16 settembre) vive la prima tranche della sua edizione numero dodici (la seconda parte è in programma a Cagliari dall’1 al 4 novembre).

La giornata odierna, mercoledì 12, prevede alle 10.30 il primo appuntamento con il Cine campus di Musica per cinema, la sezione “didattica” del festival: il direttore artistico di Creuza de Mà, il regista Gianfranco Cabiddu, incontra al cinema “Mutua” gli allievi del secondo anno dei corsi di regia, montaggio e suono del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema di Roma, in residenza al festival, per illustrare il programma delle masterclass e degli appuntamenti delle prossime mattinate.

Tre film in visione nel corso della serata. Il primo, alle 19 al cinema “Cavallera”, è “The Italian Jobs: Paramount Pictures e l’Italia”, un documentario del 2017, scritto e diretto da Marco Spagnoli, che racconta il rapporto unico che lega una delle più importanti case cinematografiche degli Stati Uniti d’America (la Paramount Pictures, appunto) al nostro Paese. Tra materiali d’archivio e testimoni dell’industria italiana e internazionale, il documentario propone una serie di interviste che raccontano come l’Italia sia stata una delle mete privilegiate delle produzioni Paramount.

Alle 21.00, sempre al “Cavallera”, prosegue la monografia ideale del festival dedicata alle registe italiane. Dopo “Nico, 1988”, di Susanna Nicchiarelli, in programma nella giornata inaugurale, è la volta di “Lazzaro felice”, il film diretto da Alice Rohrwacher che quest’anno è valso alla regista toscana il premio per la migliore sceneggiatura al Festival di Cannes. Il racconto si sviluppa come una fiaba amara, sospesa tra realismo e metafora, in un contesto in cui la schiavitù e l’oppressione sono la norma: tra i contadini vessati da condizioni di vita ai limiti dell’umano, il protagonista, Lazzaro, riporta un senso di umanità, incarnando una bontà incondizionata, che va oltre il mero concetto di sopravvivenza. Alla sua terza regia Alice Rohrwacher fa intraprendere al suo personaggio, e alla comunità che lo circonda, un cammino che è anche il proprio, all’interno di un cinema che deve molto a Olmi e Zavattini ma continua a spingersi oltre, lungo un terreno che frana e si modifica continuamente sotto i suoi (e i nostri) piedi.

Chiusura di serata al Giardino di Note, dove, alle 23.00, parte la proiezione del secondo film dell’altro filone tematico che caratterizza questa edizione del festival, ovvero il ‘68, nel cinquantenario di quell’anno, di quella stagione carica di ideali e aspirazioni che il festival vuole ricordare attraverso il ciclo ‘68 memories, curato da Enzo Gentile: in programma “Fragole e sangue” (“The Strawberry Statement”), diretto nel 1970 da Stuart Hagmann, film manifesto della contestazione giovanile americana. Racconta il percorso personale del protagonista, Simon, studente all’Università di San Francisco, verso una consapevolezza civile che lo porta a schierarsi politicamente contro il sistema oppressivo vigente, grazie soprattutto all’incontro con una ragazza attivista dei movimenti pacifisti. Per questo, dopo “Easy Rider”, “Fragole e sangue” è il film che ha colpito più direttamente l’opinione pubblica occidentale. Come già per altre pellicole di culto, la colonna sonora, a base di pietre miliari del rock e folk di quegli anni, ha un ruolo di primo piano nel veicolare il messaggio e le atmosfere del tempo.

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Il Comitato tecnico regionale della Pesca, convocato dall’assessore dell’Agricoltura, con delega alla Pesca e Acquacoltura, Pier Luigi Caria, ha espresso parere positivo sul progetto del comune di Orosei sulla riorganizzazione e messa in sicurezza della bocca a mare di “Su portu”.

I punti su cui è stato trovato l’accordo, vanno dalla tutela ambientale del sito alla sicurezza per la navigazione, passando per il rilascio di 24 autorizzazioni per posti barca di cui due o tre devono essere assicurati esclusivamente ai pescatori professionisti per l’intero anno.

«Questo primo intervento – ha spiegato Pier Luigi Caria – avvia una collaborazione tra Regione, Comune, Capitaneria di porto e i diversi portatori di interesse coinvolti che dovrà assicurare la completa riorganizzazione e regolamentazione del sito, così da garantire gli interessi e la sicurezza degli operatori del mare e dell’ambiente circostante.»