31 July, 2024
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Il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, devolverà la sua pensione in beneficenza.

«Quest’anno ho compiuto 65 anni, ed ho ricevuto così la mia pensione da ex vice-presidente della Commissione europea. Si tratta di un bonifico di circa 3.600 euro.

Ho deciso di devolvere questa somma alla comunità di recupero per tossicodipendenti “In Dialogo” a Trivigliano, in provincia di Frosinone, una comunità dove faccio volontariato ormai da 25 anni.

Questo significa che ognuno è libero di utilizzare la propria pensione come vuole. E non credo che sia giusto toccare le pensioni di chi ha dato tanto allo Stato. Penso ai carabinieri, ai poliziotti, ai finanzieri, agli agenti della Polizia penitenziaria.»

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Resterà aperto il tavolo sindacale a garanzia dei circa 650 lavoratori sardi interessati dalla vendita delle frequenze 5G da Tiscali a Fastweb. Nel corso dell’incontro che si è tenuto questa mattina a Roma il ministero per lo Sviluppo Economico ha accolto, infatti, la richiesta formulata dalle organizzazioni sindacali, in particolare della UilCom che alla fine di luglio aveva lanciato il grido d’allarme per la tutela dei lavoratori sardi di Tiscali. Il proseguo dei lavori è stato aggiornato al prossimo 23 ottobre perché è stato ritenuto opportuno un ulteriore confronto successivo all’apertura della procedura di cessione del ramo d’azienda ex. Art. 47 legge 428.

«E’ fondamentale che la procedura di cessione delle frequenze sia strettamente legata al piano di rilancio di Tiscali anche in sede ministeriale – ha spiegato al termine dell’incontro il segretario regionale della Uilcom Sardegna, Tonino Ortega – auspichiamo che con il supporto del MISE e di tutti i soggetti coinvolti siano messe in atto le massime garanzie per le 650 famiglie sarde. E’ comunque inspiegabile – ha aggiunto Ortega – l’assenza della Regione Sardegna che a tutt’oggi, nonostante varie sollecitazioni, continua il suo assordante silenzio

Durante l’incontro al MISE – richiesto dalle OOSS nazionali il 31 luglio – i rappresentanti di Tiscali hanno ribadito la valenza dell’accordo precisando che non stravolgerà le linee di business aziendali (Tiscali continuerà a vendere anche servizi Fixed wireless access) e che i 150 milioni saranno dedicati essenzialmente allo sviluppo del piano industriale. Dal canto loro i rappresentanti di Fastweb, dopo aver evidenziato l’importanza strategica dell’avvio anticipato delle frequenze 5g, hanno precisato che Tiscali avrà accesso alla rete Fastweb (che ha la potenzialità di raggiungere 18 milioni di utenze), compreso il futuro accesso alla nuova rete 5g, i cui costi resteranno per intero in carico a Fastweb. Tutto ciò, insieme alle risorse finanziarie previste dall’accordo, consentirà a Tiscali un vantaggio competitivo che potrebbe garantirgli così la permanenza nel mercato delle TLC.  

Pierpaolo Mischi, segretario nazionale Uilcom, ha evidenziato due aspetti. Il primo di carattere procedurale, richiedendo che il ministero e l’AGCOM si facciano garanti affinché ci sia massima chiarezza e trasparenza sulla legittimità giuridica dell’operazione di cessione delle frequenze. Sul piano sindacale il segretario nazionale Uilcom ha ribadito che la preoccupazione reale riguarda la fase successiva all’accordo, per cui ha richiesto al rappresentante del ministro Luigi Di Maio, l’avvocato Marco Bellezza, che il ministero segua la vicenda accompagnando l’intero percorso già in sede di procedura di cessione di ramo d’azienda. «Siamo molto preoccupati dell’aspetto occupazionale – ha detto Pierpaolo Mischi – c’è in gioco il futuro di 680 famiglie, peraltro su territori già labili sul piano occupazionale, quali quello di Cagliari e Perugia».    

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Al giro di boa il XXXIII Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” si divide tra la spiaggia di Is Solinas e Piazza del Nuraghe.

Dopo l’esibizione di ieri sera con la Chicago London Underground, ritorna Rob Mazurek, questa volta in duo con Gabriele Mitelli, alle 19.00 (ingresso gratuito) sulla spiaggia di Is Solinas, al tramonto.  

Più tardi, sul palco di piazza del Nuraghe, si esibiranno Pride Of Lions, quartetto formato da Joe McPhee (sax), Daunik Lazro (sax), Jousha Abrams (basso), Guillaume Séguron (basso) e Chad Taylor (batteria) che, attraverso l’improvvisazione aperta accoglie il lirismo e l’astrazione di un progetto tutto made in Sant’Anna Arresi: i Sant’Anna Arresi Black Quartet (David Murray al sax, Jaribu Shahid al contrabbasso, Tyshawn Sorey alla batteria e James Brandon Lewis al sax).

Compiuto il giro di boa, domani aprirà la sesta serata la ONG “crash”, formata da Gabriele Mitelli alla tromba, Gabrio Baldacci alla chitarra, Enrico Terragnoli al basso e Cristiano Calcagnile alla batteria; sarà poi la volta di Alexander Hawkins Quartet, anch’egli presenza amata dal Festival, con questo nuovo progetto in quartetto, con Elaine Mitchener alla voce, Neil Charles al contrabbasso e, infine, Stephen Davis alla batteria.

                      

 

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Benvenuti a Busachi, il paese dell’amore è lo slogan, tanto romantico quanto originale, che il piccolo centro dell’Oristanese, affacciato verso la valle del Tirso e le colline del Montiferru, ha scelto dallo scorso anno per presentarsi a turisti e visitatori.

E, proprio per celebrare l’amore, il paese si vestirà a festa il 9 settembre e dal 12 al 15, in occasione di Busachi e i suoi colori, saperi e sapori della tradizione.

Un evento all’insegna di tradizione, folklore, enogastronomia, musica e danze. Una grande festa che, sotto la direzione artistica del famoso pubblicitario Gavino Sanna, coinvolgerà l’intero paese e offrirà a turisti e visitatori uno spattacolo unico nel suo genere.

Cinque giorni intensi che inizieranno domenica 9, giornata in cui si potrà assistere a su Presente. Un corteo di donne, in abito tradizionale, sfilerà tra le vie del paese per portare a casa degli sposi i regali della tradizione: oggetti artigianali, ricami, pane, dolci, e su Succu, pasta tipica di Busachi. Dopo la sfilata, alle 11.45, nella centrale piazza Italia, avrà luogo la simulazione dell’antico matrimonio busachese.

La grande festa riprendrà mercoledì 12 con il rinnovo delle promesse matrimoniali di una coppia di neo sposi olandesi. La cerimonia civile avrà luogo alle 18.00 nella suggestiva cornice dell’ex monastero di Collegiu e si svolgerà secondo la tradizione busachese, banchetto nuziale a base di piatti tipici compreso.

L’amore è il fil rouge che lega il paese, affacciato sul lago Omodeo, a Filippo Figari, considerato uno dei padri dell’arte sarda del Novecento. Nel novembre del 1911 al pittore fu affidato il lavoro di decorazione della sala dei Matrimoni del palazzo municipale di Cagliari. Per realizzare l’opera decise di vivere per tre anni a Busachi, dove trovò l’ispirazione per quello che sarebbe diventato il maestoso ciclo pittorico dal titolo l’amore in Sardegna che tuttoggi adorna la sala del Comune di Cagliari.

E sempre l’amore è l’ingrediente principale del matrimonio busachese, evento tradizionale che non veniva celebrato da oltre trent’anni e che, lo scorso anno, è tornato a vivere. Grazie alla collaborazione tra Amministrazione comunale, Pro Loco Cuvventu e cittadini, e sotto la magistrale regia di Gavino Sanna, il rito non solo è stato recuperato ma ha rappresentato l’anima di un evento che, lo scorso settembre, ha richiamato nel piccolo centro del Barigadu migliaia di turisti e spettatori accorsi per provare in prima persona l’emozione delle tradizioni del passato.

Amore e tradizione, dunque, ma anche buona cucina e sapori di una volta, che rivivono durante la Sagra de su Succu, pasta tipica busachese. Cucinata con un brodo di carni miste, condita con formaggio pecorino fresco e insaporita dallo zafferano, costituisce il piatto delle occasioni importanti come il matrimonio ma anche delle festività natalizie e pasquali. Le fasi di preparazione di questa specialità gastronomica, che il ministero per i Beni culturali ed ambientali ha riconosciuto meritevole di tutela e conservazione, verranno mostrate domenica 9 settembre alle 12.30 in piazza Italia e i visitatori avranno modo di degustare questa leccornia.

Sempre domenica 9, ma alle 16.00, si terrà la XIII edizione di Antigas Armonias, rassegna di canti polifonici

Sabato 15 settembre, alle 18.30, si svolgerà invece la XIX Rassegna regionale del folklore-I U.F.I. Festival regionale. I gruppi folk di diversi centri dell’isola, con amazzoni e cavalieri, sfileranno per le vie di Busachi impreziosendo il paese con i colori e i tessuti degli splendidi abiti della tradizione sarda. A seguire avrà luogo l’VIII edizione del Carnevale estivo, con la sfilata delle suggestive maschere isolane.

Sono molti altri gli eventi che animeranno Busachi nei cinque giorni di festa, per citarne solo alcuni l’inaugurazione di stand espositivi con prodotti agroalimentari e artigianali sardi, mostre fotografiche, intermezzi letterari e serate di musica sarda (per prendere visione del programma completo si rimanda alla brochure in allegato).

Busachi è il paese dell’amore che è amore per la tradizione e per la propria cultura ma anche per l’arte, la musica, il ballo e il buon cibo. Saperi e valori antichi che il piccolo centro punta a fare conoscere al maggior numero di visitatori.

Una cerimonia antica e un evento che, nell’idea degli amministratori e degli organizzatori, dovranno divenire un appuntamento fisso in grado di richiamare turisti e curiosi nel paese dell’amore. «Crediamo fortemente in questo progetto – ha detto il vice sindaco Lino Cordella – che punta a far diventare Busachi, a tutti gli effetti, meta di turismo matrimoniale, un settore in costante crescita che potrebbe rappresentare un ottimo volano per l’economia locale».

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Tutto pronto ad Alghero per la quinta edizione di Més a prop, festival di incontro tra arte, parole e musica ideato e diretto da Franca Masu, e realizzato con il sostegno del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero. Questa sera l’apertura con il concerto di Rossella Faa, la poliedrica artista cagliaritana porta in scena lo spettacolo tratto dal suo ultimo lavoro discografico “Bella, bella sa beccesa”. Questa edizione dal titolo “artecomeamore” è dedicata alla forza della parola poetica e alla bellezza della creatività al femminile ed è proprio dalle donne che il festival prenderà il via giovedì al Chiostro di San Francesco, nel corso Carlo Alberto.

Attrice, cantante, musicista, compositrice e speaker radiofonica tutto questo e non solo è Rossella Faa. Cantastorie moderna dotata di arguta creatività che l’ha portata ad osservare il quotidiano, soprattutto delle donne dei quartieri più popolari, trovando proprio nelle pieghe di quei vissuti semplici e di quei ritratti umani argomenti e spunti per le sue canzoni che diventano delle storie esilaranti, a volte grottesche, a volte malinconiche ma sempre straordinariamente autentiche. Ha all’attivo diversi lavori discografici che sono dei veri concept-album in cui il libretto interno è sempre una sorpresa di arte illustrativa. Il suo ultimo album “Bella, bella sa beccesa” dedicato alla terza età le è stato ispirato dalla nonna e dalla sua confessione «la vecchiaia è bellissima, perché si può dire tutto quello che non si è mai detto». Nelle proprie creazioni musicali interpreta diverse tipologie di donne, sole e sconsolate oppure maliziose e provocanti, dove gli uomini sono un bersaglio ma non fanno mai “una brutta fine”. Rossella Faa è inoltre impegnata culturalmente e socialmente, nel suo quartiere di Villanova a Cagliari organizza eventi che coinvolgono l’intero rione «perché è importante non sentirsi soli e condividere idee, luoghi e spazi con semplici gesti, affetto e il sorriso». Esattamente lo stesso obbiettivo che ha il festival Més a prop, creare un contatto sempre più stretto tra artisti e pubblico trasformando così quest’ultimo da mero spettatore esterno a partecipante attivo delle performance.

Il concerto, ad ingresso libero, è previsto alle ore 21.30 sul palco con Rossella Faa Giacomo, Deiana alla chitarra, Nicola Cossu al contrabbasso, Stefano Sibiriu alle percussioni e una lavagnetta che funge anche da espositore di fotografie. Prima della pièce Sonia Borsato, docente di arti visive all’Accademia delle Belle Arti di Sassari ed esperta di fotografia e di arte contemporanea dialogherà con la Faa per offrire al pubblico un ritratto inedito dell’artista, curiosando tra le molteplici attività e iniziative culturali che portano la sua firma. A render ancora più suggestiva la preziosa location del chiostro di San Francesco le scenografie del grande pittore sassarese Angelo Maggi e gli allestimenti curati da Marco Velli. 

 

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Venerdì 7 settembre, a Cagliari (alle ore 10.30, presso la Fondazione di Sardegna), verrà presentato il 33° Premio Dessì, in programma a Villacidro da domenica 23 fino al 3 ottobre. Nel corso della conferenza stampa verranno annunciati i finalisti delle sezioni narrativa e poesia del concorso letterario e i vincitori dei Premi Speciali della giuria e della Fondazione di Sardegna.

Un ricco cartellone di eventi culturali – incontri con gli autori, presentazioni editoriali, spettacoli, musica, laboratori – farà come sempre da cornice e prologo alla serata dedicata alle premiazioni, in programma sabato 29. A contendersi gli allori, i tre finalisti di ciascuna delle due sezioni, Narrativa e Poesia, in cui si articola il premio, selezionati fra gli autori delle 402 opere iscritte quest’anno al concorso (263 per la Narrativa e 139 per la Poesia) dalla commissione giudicatrice presieduta da Anna Dolfi: ne fanno parte Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis ed il presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci.

All’incontro con i giornalisti, con inizio alle 10.30, interverranno il sindaco di Villacidro Marta Cabriolu, il responsabile delle relazioni esterne della Fondazione di Sardegna Graziano Milia, il presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci e Duilio Caocci in rappresentanza della giuria del Premio. Nel corso della conferenza stampa verranno annunciati i nomi dei finalisti delle due sezioni (narrativa e poesia) del concorso letterario e dei vincitori dei due Premi Speciali assegnati rispettivamente dalla giuria e dalla Fondazione di Sardegna.

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La Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara ha programmato una serie di incontri informativi rivolti a tutti gli operatori del settore turistico-commerciale-culturale che si trovano lungo le 24 tappe del Cammino. Venerdì 7 settembre, alle ore 15.30, nella sala polifunzionale di piazza Roma, il sindaco di Carbonia Paola Massidda, l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca e Giampiero Pinna, presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, interloquiranno con gli operatori della città di Carbonia. Tra loro saranno presenti esercenti commerciali, titolari di alberghi, bed and breakfast e di qualsivoglia forma di attività ricettiva.

L’obiettivo è far conoscere il Cammino e coinvolgere attivamente gli attori locali affinché essi possano cogliere al meglio le opportunità di sviluppo legate a questa forma di turismo sostenibile. La Fondazione, di cui il comune di Carbonia è socio, è stata costituita nel 2016 con la partecipazione di 21 Comuni del territorio e l’adesione delle Diocesi di Iglesias e di Ales Terralba. Nel mese di marzo 2017 è stata presentata alla Fiera di Milano la Guida del Cammino Minerario di Santa Barbara pubblicata da Terre di Mezzo Editore, la più qualificata casa editrice di settore, che in poco tempo ha distribuito la stessa guida nelle principali librerie italiane. Questi due atti hanno rappresentato, di fatto, la nascita del Cammino Minerario di Santa Barbara.

«La Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara rappresenta un volano per lo sviluppo turistico sostenibile dell’intero territorio. Un turismo sostenibile, strategico, innovativo, che passa per il mare, le miniere, i monumenti religiosi, i colori, i sapori e i profumi del Sulcis Iglesiente. Una forma turistica che può avere ricadute positive per tutto il tessuto economico locale», ha detto il sindaco di Carbonia, Paola Massidda.

In breve tempo gli antichi cammini minerari del Sulcis Iglesiente Guspinese lungo i quali si sviluppa il Cammino Minerario di Santa Barbara sono diventati la meta di tanti pellegrini/escursionisti italiani e stranieri, molti dei quali hanno già percorso interamente i 400 km dell’intero itinerario.

Tutti gli operatori, associazioni e organizzazioni che operano a qualunque titolo nel tessuto economico, sociale e culturale locale sono invitati a partecipare all’incontro venerdì 7 settembre, alle ore 15.30, nella sala polifunzionale.

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«Sono stati attimi di ordinaria follia nel carcere cagliaritano di Uta.»

A dichiararlo è il Segretario Generale Aggiunto dell’OSAPP – Domenico Nicotra – che rende nota l’ennesima criticità registratasi all’interno della Casa Circondariale di Cagliari che ha visto come protagonista un detenuto extracomunitario.

«Nello specifico – aggiunge Domenico Nicotra -, il detenuto ha prima minacciato i Poliziotti Penitenziari in servizio brandendo una lametta e poi, dopo aver posto in essere atti autolesionisti ha fatto sì che il suo sangue arrivasse addosso ai Poliziotti presenti. Per fortuna, questa volta è stato ripristinato l’ordine senza registrare la necessità di ricorrere a cure per la Polizia Penitenziaria, ma purtroppo statistiche alla mano, sappiamo che non è così.»

«È necessario – conclude Domenico Nicotra -, che il Guardasigilli – a cui facciamo appello – dia il necessario input per avviare un piano straordinario di assunzioni perché è evidente e sotto gli occhi di tutti la.grave carenza di POLIZIOTTI in organico»

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Il presidente della Seconda commissione del Consiglio regionale, Piero Comandini (Pd), ha espresso «piena e viva soddisfazione» per la decisione del Governo italiano di non impugnare, davanti alla Corte costituzionale, la legge sulla lingua sarda approvata dall’Assemblea regionale lo scorso 27 giugno.

«Il via libera governativo – ha detto Piero Comandini – conferma la correttezza e la legittimità del provvedimento per la disciplina della nuova politica linguistica regionale e rende merito e giustizia alle puntuali e fondate controdeduzioni formulate dal Consiglio regionale, in risposta ai rilievi tecnici avanzati dai ministeri dell’Interno, dell’Economia e dell’Istruzione.»

A giudizio del presidente Comandini serve ora garantire la piena attuazione e la completa applicazione delle nuove norme per la tutela e la valorizzazione della lingua sarda che – come ricorda Piero Comandini – «sono state oggetto di un lungo e approfondito confronto, sia in Aula che in commissione, ed hanno registrato un’ampia condivisione tra gli operatori della cultura e della scuola, oltreché tra le forze politiche presenti in Consiglio regionale, ad incominciare da quelle della maggioranza».  

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Si è conclusa domenica 2 settembre scorso la VI edizione della Festa Bimbi A Bordo, il festival letterario di Guspini dedicato all’infanzia, ma in realtà adatto ad ogni età.

In più di settanta appuntamenti, concentrati in tre giorni, il festival è stato capace di coinvolgere più di duemila, tra bambini e bambine, e oltre le duemila “persone grandi”, che hanno partecipato insieme ai laboratori, agli incontri, alle presentazioni dei libri e alle narrazioni della sera.

Ogni appuntamento, ogni scelta artistica degli ospiti e degli spettacoli di questa edizione della manifestazione, che quest’anno ha avuto il riconoscimento del quotidiano La Repubblica come uno tra i dieci migliori festival letterari d’Italia, ha dimostrato l’attenzione e la sensibilità verso il mondo dell’infanzia ed è stato, anche, riprova dell’universalità della letteratura e della cultura come mezzi di conoscenza della realtà. Il Direttore Scientifico del festival, Mara Durante, ha elaborato, insieme con l’Associazione Incoro, un programma che muoveva dalla motivazione di una ricerca: «Ovvero del trovare nella letteratura l’altrove dove immaginare altri mondi possibili e vivere, seppure in modo vicario attraverso l’immaginazione, un repertorio infinito di vite possibili. Impariamo in questo modo ad attraversare la vita comprendendo meglio noi stessi e gli altri. I grandi romanzi permettono di spostarci e di spostare le nostre idee abbandonando sentieri battuti e alimentando la curiosità a spingersi verso altri panorami. Non esiste una letteratura per l’infanzia, esiste la letteratura che sostituisce scrupolosamente lo sguardo sull’infanzia con lo sguardo dell’infanzia», e quella è il riferimento per le scelte del BaB.

Di grande pregnanza artistica ed estrema suggestione per il pubblico è stata partecipazione del Teatro dell’Orsa che, in apertura e chiusura del festival, ha raccontato storie eterne ed universali, collocate in luoghi o tempi lontani dalla Sardegna e dall’oggi, ma che hanno saputo parlare e farsi comprendere da ogni persona presente agli spettacoli. Nella serata di chiusura di domenica, Monica Morini ha narrato magistralmente il viaggio di Odisseo verso casa, tenendo il pubblico della piazza gremita, in sospeso e in silenzio assoluto, ancora a riprova del fatto che l’epica ci parla ancora oggi e dell’oggi, fornendo strumenti di lettura della società attuale. Purtroppo, l’organizzazione ha dovuto far fronte all’assenza inaspettata dell’artista illustratore Roberto Innocenti, che per un problema personale non ha potuto raggiungere Guspini, ma  nello spirito  del Festival si è messa a disposizione Anna Cerasoli, ex ricercatrice del CNR per sostituire l’imprevista assenza.

Il Festival Bimbi a Bordo conta il supporto di più di cinquanta tra volontari e volontarie presenti nella fase operativa della manifestazione, sono di tutte le età e la più piccola, Carola, ha cinque anni e ha presentato due degli incontri. Mentre Marco, tre mesi, è il primo Bimbo a Bordo, e rappresenta la spinta propulsiva dell’Associazione Incoro per continuare a lavorare e reinventarsi sempre.

La Festa BaB ritorna l’anno prossimo, ma gli incontri che l’Associazione Incoro organizza in varie parti dell’Isola con insegnanti e appassionati e appassionate della lettura non si fermano, e proseguono per tutto il corso dell’anno con incontri per ragazzi e la formazione per gli insegnanti. Un lavoro che è difficile e che comporta molta fatica e molta passione.