31 July, 2024
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Giovedì 6 settembre ultimo appuntamento con il Sulky Festival 2018, serie di spettacoli di intrattenimento e musicali organizzati dall’Amministrazione comunale di Sant’Antioco che, dal 21 giugno scorso, per tutti i giovedì, hanno allietato le serate estive antiochensi. Due gli show in programma in Piazza Ferralasco, fronte Lungomare. Alle 21.00, si parte con “Circo Mano a mano in Precario equilibrio”. Le avventure di Fonnè raccontano come si può ancora stare in equilibrio tra una bolletta del gas e quella dell’energia elettrica. A seguire, alle 22.30, sarà il momento della musica con Arrogalla in concerto: Francesco Medda è un compositore elettronico e live performer nato a Quartu Sant’Elena nel 1981. Dal 2003 porta avanti Arrogalla, progetto Dub, che trae ispirazione dalle tradizioni della Sardegna. E dai suoi ambienti e paesaggi.

L’ultimo spettacolo del Sulky Festival edizione 2018 precede l’attesissimo concerto di Gemitaiz che si terrà sabato 8 settembre, alle 21.30 nell’Arena Fenicia di Sant’Antioco, nell’ambito della fortunata manifestazione “Arena Fenicia Festival”. Gemitaiz ha pubblicato lo scorso 20 aprile il suo nuovo album, Davide. Ha scelto proprio il suo, vero nome per il terzo progetto in studio composto da 15 tracce. 

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Si terranno il 7 e 8 settembre, a Portoscuso, i primi due appuntamenti con “Sud Ovest Teatro 2018”, che si concluderà sempre a Portoscuso il prossimo 8 ottobre. Le tre tappe in calendario fanno seguito al successo fatto registrare a Sant’Anna Arresi, il 5 e 6 agosto. Il cartellone della manifestazione, organizzata dalla compagnia La Cernita Teatro con la direzione artistica di Monica Porcedda, è organizzata con la partnership e la collaborazione della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport)  e dell’Amministrazione comunale che ha apprezzato il valore culturale della proposta.

Ancora una volta le scelte artistiche fatte dalla Compagnia di Carbonia si caratterizzano per l’alto contenuto sociale e per l’invito alla riflessione.

Si inizia venerdì 7 settembre, alle ore 19.00, presso la spiaggia La Caletta, dove andrà in scena “Dell’amore e di altre storie” scritto ed interpretato da Monica Porcedda ed accompagnato dai ritmi e dalle sonorità del Cilento, eseguiti dal vivo dal musicista Gerardo Ferrara. Il racconto è liberamente tratto dal testo “Con il cuore coperto di neve” del giornalista Silvestro Montanaro. Nel corso dello spettacolo gli interpreti navigheranno all’interno della storia e delle mille storie del nuovo medioevo, dove l’amore muore sotto i colpi crudeli della pedofilia, del turismo sessuale e dei traffici di carne umana. Come sostiene la regista «il racconto si focalizza sull’inferno del turismo sessuale e della pedofilia, affrontato con sensibilità e decisione nel testo di Montanaro, da cui si è partiti per portare alla luce un fenomeno sempre più in crescita. Sono vite vissute senza una goccia d’amore quelle di tante bambine e giovanissime donne costrette a prostituirsi per pochi spiccioli, come ad esempio le schiave del sesso di Bangkok e Pattaya».

Si proseguirà il giorno seguente, sabato 8 settembre, alle ore 21.30, presso la Tonnara di Su Pranu, con “ArRaund Casteddu”, dai racconti di Sergio Atzeni, di e con Giovanni Carroni, con le musiche originali dal vivo di Pierluigi Manca e Giampaolo Selloni. I brani di Sergio Atzeni utilizzati per lo spettacolo, una produzione Bocheteatro, sono stati scelti sulla base dei “piaceri del testo”, tenendo conto in particolare dei materiali riferiti alla sua Cagliari, colorita e dinamica, informe e magmatica. “ArRaund Casteddu” attinge inoltre da materiali magmatici, fatti di ricordi, letture, riflessioni, osservazioni della realtà cruda e poetica, che spingono dall’interno e che, attraverso il racconto cominciano a prendere il “volo”, a farsi narrazione più ampia e complessa. A tratti la narrazione è adattata al campidanese e al logudorese, varianti della lingua sarda che a lui piaceva intrecciare.

Dopo una pausa di circa un mese si riprenderà sabato 6 ottobre, alle ore 21, presso la Sala Corpus, con “La gran follia” – Rileggere il “Furioso”. Riscrivere l’Amore. Lo spettacolo, di e con Andrea Rosas e per la regia di Monica Porcedda, è una produzione “La Cernita Teatro”. La “Gran Follia” prova a ri-raccontar dell’amore di Orlando per Angelica, per arrivare a parlare di noi, uomini e donne di questo tempo, “nudi” davanti alle fragilità, oggi come ieri. Seguendo questa linea è nato un monologo, che si vuole presentare al pubblico come un’originale rilettura di un filone del “Furioso”, per provare a ri-scrivere insieme le pagine dell’Amore e per testimoniare, se mai ce ne fosse bisogno, che il poema capolavoro dell’Ariosto ha 500 anni – è vero – ma non li dimostra affatto.

In caso di maltempo tutti gli spettacoli si terranno presso la Sala Corpus.

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Sabato 8 settembre, a partire dalle ore 18.00, a Carbonia ritorna uno degli appuntamenti più attesi dell’estate. Si tratta della Corrida, che quest’anno proporrà un format nuovo nel nome, nella location e nei contenuti. “La Corrida in piazza” si svolgerà in piazza Ciusa, nei pressi del Mercato Civico, «una location che l’Amministrazione Comunale intende valorizzare affinché possa tornare ad essere il cuore del commercio del centro cittadino», ha affermato l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca.
In concomitanza con lo svolgimento dell’evento, il Mercato Civico rimarrà aperto.
Per quanto concerne il rinnovamento sotto il profilo dei contenuti, nell’edizione 2018 de “La Corrida in piazza”, «il tradizionale spettacolo di intrattenimento musicale, comico ed artistico si coniugherà con la degustazione ed esposizione dei nostri migliori prodotti tipici locali, esposti negli stand che verranno allestiti da attività produttive, hobbisti ed esercenti commerciali. L’Amministrazione comunale intende coinvolgere nell’iniziativa anche le associazioni locali di ogni settore, dal sociale alla cultura, dallo sport alle attività ricreative e di svago, affinché anch’esse organizzino una propria attività», ha detto il sindaco Paola Massidda.
Tutte le attività produttive, commerciali, le associazioni sportive, culturali, ricreative e sociali sono invitate a partecipare a questo evento. L’adesione a “La Corrida in piazza” potrà essere comunicata al comune di Carbonia inviando una mail al seguente indirizzo: acorda@comune.carbonia.ca.it , oppure chiamando il numero telefonico 0781 694266.

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Questa mattina, i carabinieri di Selargius, a conclusione di un mirato servizio antidroga, hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti G.S., 21enne disoccupato del posto. I militari, a termine di perquisizione personale e domiciliare, hanno rinvenuto nella disponibilità del giovane 420 grammi circa di marijuana, 1.920 euro in contanti, verosimile provento dell’attività di spaccio, materiale per il taglio e confezionamento dello stupefacente. Il giovane, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida fissata per la mattinata di domani 5 settembre dall’Autorità giudiziaria.

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Stamane i titolari dell’azienda agricola “Corti Castello s.a.s” sita presso la località “Pabarragas”, hanno denunciato il furto che sarebbe avvenuto, secondo quanto hanno riferito i due titolari, tra il 2 e il 3 settembre di questo mese ad opera di soggetti allo stato ignoti ai militari della stazione dei carabinieri che, introdottisi all’interno dello stabilimento durante la notte, si sono impossessati di circa 60 piante di marijuana dell’altezza di 2 metri ciascuna, un totale di circa 3 kg di fogliame essiccato della stessa sostanza stupefacente, nonché di 100 piante ancora in corso di essiccazione sempre della stessa sostanza.

L’impresa agricola si occupa della coltivazione, nel pieno rispetto della normativa vigente, di marijuana con fini terapeutici. Le indagini dei carabinieri alla stazione di Assemini sono in corso.

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Passa dal giacimento di bauxite la richiesta della Ugl per rilanciare il sito minerario di Olmedo, non possono lasciare che continui ad allargarsi, incalza il dirigente sindacale Simone Testoni, ad oggi la Regione Sardegna non ha provveduto ad estrarre neppure un litro d’acqua, è intollerabile.

Accadde oggi. 4 settembre 1904, l’eccidio di Buggerru: l’esercito spara sui minatori uccidendo quattro di loro.

Nel 1871 il deputato e ingegnere Quintino Sella svolse un’approfondita indagine sulle condizioni dell’industria mineraria in Sardegna. Nei diciotto giorni passati sull’isola visitò quindi le miniere e le industrie metallurgiche, e – fra le altre cose – rilevò la disparità di trattamento salariale fra i minatori sardi e quelli del resto d’Italia. Fra le tappe anche Buggerru, grosso borgo minerario nonché quinto centro abitato dell’Isola.

Tutto, nella zona, era allora proprietà della Societé anonime des mines de Malfidano, fondata a Parigi e motivo per cui il centro era anche noto come petite Paris, data appunto l’origine dell’aristocrazia dominante, che aveva ricostruito un certo clima culturale nell’intera Buggerru. Di questa faceva parte anche Achille Georgiades, greco arrivato in Sardegna per dirigere le miniere della Società, avente il proprio centro operativo proprio nel borgo. I minatori, invece, erano uniti nella Lega di resistenza, obbligati a turni disumani, sottopagati e vittime di frequenti incidenti mortali sul lavoro. Fu in risposta a queste condizioni che fin dai primi mesi del 1904 iniziò una tumultuosa serie di scioperi, i quali andarono rinvigorendosi a maggio, quando nell’ennesimo incidente furono in quattro a perdere la vita.

Il momento di massima tensione si raggiunse però soltanto a settembre. Il 2 il direttore diramò, infatti, la decisione che avrebbe scatenato l’inferno: l’orario di riposo per coloro che lavoravano all’esterno della miniera veniva ridotto, e dalle quattro ore previste fino ad allora si passò a tre soltanto. In Sardegna – ritennero i minatori – le temperature non permettevano però di riprendere il lavoro già alle 13.00, e questo indusse li a lasciare sguarnite tutte le posizioni di lavoro fin dal giorno stesso.

La sera giunsero quindi a Buggerru due militanti socialisti, Giuseppe Cavallera ed Alcibiade Battelli, membri della Lega, e la domenica del 4, mentre la delegazione trattava con la dirigenza e gli operai stavano riuniti di fronte alla sede della direzione generale, arrivarono invece due compagnie del 42esimo reggimento di fanteria, quegli aiuti tanto invocati dalla dirigenza della miniera. Si decise allora di sistemare i soldati nei locali della falegnameria, e a tre minatori fu dato il compito di prepararne i locali. Quando la folla già nervosa iniziò a tirare sassi alle finestre dell’edificio – per obbligare i soldati a rimandare fuori i tre uomini – la tensione raggiunse l’apice, e l’esercito sparò sulla folla. In due rimasero a terra, uccisi sul colpo, mentre un terzo – Giustino Pittau – morì dopo quindici giorni in ospedale. Anche un quarto, in realtà, morì a soli venti giorni di distanza, ma mancano le fonti certe per ricondurne il decesso alla sparatoria di quel tragico 4 settembre.

L’impatto emotivo, sociale e politico fu immediato, non solo sul paese ma sullo Stato intero, e in risposta la Camera del Lavoro di Milano decise di indire il primo sciopero nazionale della storia d’Italia. Già il 14 settembre, a Trapani un nuovo sciopero si concluse con la raffica di proiettili indirizzata dall’esercito ai contadini in corteo.

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E’ ufficiale: il 18 settembre il Palazzetto dello Sport di Carbonia ospiterà il 2° Trofeo Città di Carbonia, tra la Dinamo Banco di Sardegna ed il Fenerbahçe di Gigi Datome e Nicolò Melli.

Per Carbonia, come anticipammo lo scorso 10 luglio, dopo che la società sassarese ufficializzò il calendario degli impegni precampionato, nel quale era presente una casella vuota ancora da completare, per il 18 settembre quando «gli uomini di coach Esposito affronteranno in amichevole Gigi Datome ed il Fenerbahçe di coach Obradovic, reduce dal terzo titolo turco consecutivo, in una location ancora da definire» sarà una seconda giornata di grande basket, dopo quella vissuta il 21 settembre 2015, tra la Dinamo campione d’Italia di Meo Sacchetti ed il Galatasaray, impostosi 76 a 75, in un Palazzetto dello sport gremito.

Questa volta ci sarà anche un elemento di grande interesse in più, determinato dalla presenza nelle fila del Fenerbahçe Spor Kulübü, campione di Turchia, vicecampione d’Europa (e campione d’Europa un anno fa), di due grandi campioni italiani, il sardo Gigi Datome e Nicolò Melli.

Allegato l’album fotografico di Dinamo – Galatasaray del 21 settembre 2015.

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217408609475115/

Grande successo di pubblico sabato 1° settembre, a Pula quando, intorno alle 23.30, in piazza del popolo, sono giunti i Mamuthones e is Issohadores, tipiche maschere carnevalesche di Mamoiada.

L’evento è nato da un idea dell’assessore comunale del Turismo, Ombretta Pirisinu, che ha voluto regalare ai tanti turisti presenti nella località marina e ai residenti, uno spaccato dell’entroterra sardo, con tradizioni, gusti e sapori.

I suoni dei pesanti campanacci (circa 40 kg ciascuno) hanno subito catturato l’attenzione dei presenti che, incuriositi, hanno affollato la piazza.

Allo stesso modo, sono state catturate da i Issohadores tante belle donne che, come vuole la tradizione, riceveranno una buona dose di fortuna, soprattutto riferita alla fertilità.

L’appuntamento è per il prossimo anno, quando verrà proposta a turisti e residenti, la seconda edizione di “Mamoiada incontra Pula”.

 

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu ha presentato un’interrogazione urgente sullo stato di abbandono del poliambulatorio di Buggerru, in cui si registra una «carenza di impianti di condizionamento, avarie degli infissi, condizioni igieniche sanitarie intollerabili, umidità sulle pareti interne e sui soffitti, bacinelle nei corridoi per raccogliere le infiltrazioni d’acqua, il pericolo per la caduta degli intonaci in alcune delle sale».

«La struttura che accoglie importanti servizi di emergenza sanitaria, con alcune delle prestazioni per i pazienti del territorio – spiega Gianluigi Rubiu nell’interrogazione – risulta essere ormai abbandonata senza che mai venga effettuata una manutenzione ad impianti e strutture. I vertici dell’Azienda socio sanitaria del Sulcis Iglesiente dovrebbero fronteggiare subito questo stato di degrado con un intervento immediato per evitare rischi per gli utenti. Nelle diverse sale risulta assente un impianto di condizionamento e, con la temperatura che aumenta nel periodo estivo, è forte il rischio di malori all’interno dello stabile – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Gli infissi restano aperti giorno e notte per lo stato di evidente precarietà. Il livello dei servizi igienico sanitari è equiparabile ad una struttura da terzo mondo. Ancora: ci sono infiltrazioni all’interno del caseggiato con le ultime piogge estive.»

«I pazienti del comune di Buggerru vivono una situazione di svantaggio, visto che il paese più vicino è lontano oltre quindici chilometri. Ci sono poi difficoltà smisurate per raggiungere gli altri presidi sanitari, a causa della mancanza di servizi per il trasporto dei pendolari, con sole quattro corse giornaliere. Ecco perché – conclude Gianluigi Rubiu – diventa urgente fronteggiare il degrado del poliambulatorio, con un intervento urgente di riqualificazione dello stabile.»

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Uno straordinario David Murray ha illuminato la seconda serata della XXXIII edizione del Festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”. Il 63enne sassofonista e clarinettista di Oakland (California), cresciuto sotto l’influenza di artisti come Albert Ayler e Archie Shepp, ieri sera, assecondato brillantemente dal batterista Nasheet Ways e dal contrabbassista Jaribu Shahid (la formazione, inizialmente un quartetto, è stata costretta ad un trio dalla forzata assenza del pianista Orrin Evans, fermato da un incidente alla vigilia), ha proposto oltre un’ora e mezza di jazz di altissima qualità, strappando applausi in continuazione al competente pubblico presente nell’“anfiteatro” naturale di piazza del Nuraghe.

Il primo set della serata è stato occupato con un’apprezzata esibizione – esclusiva italiana – dal gruppo “The Young Mothers”,  composto da forti battitori che hanno contribuito a dettare la direzione della musica creativa a New York, Chicago, Texas e Scandinavia. Sei elementi che hanno creato una musica nuova e brillante, lasciando spazio e tempo per spostamenti secondari sulla sinistra del campo, che vanno dalle iniezioni di grindcore, attraversando il free-jazz sino all’hip-hop visionario.

Questa sera saliranno sul palco prima l’originale formazione dei Radian, trio austriaco divenuto punto di riferimento per i nuovi filoni di musica elettronica; poi, direttamente da New York, i Talibam & Joe McPhee, ensemble elettronica ispirata a Stockhausen che può essere descritta come una sezione ritmica fatta di agilità, velocità, precisione e passione.

Domani la rassegna vedrà il turno di Chad Taylor & James Brandon Lee Duo, rispettivamente percussionista e sassofonista di fama internazionale che, nonostante la giovane età, sono già ampiamente riconosciuti sul piano internazionale per le armonie crude e misurate che non sembrano necessariamente essere vincolate agli attuali valori dell’accademia del jazz. E della Chicago London Underground ensemble di artisti da sempre presenti al festival di Sant’Anna Arresi, primo fra tutti Rob Mazurek, cornettista legato da anni al Festival e che non perde occasione di portare in Sardegna progetti sempre innovativi ed originali, come quello di quest’anno caratterizzato da un groove tinto di elettronica. Sempre Rob Mazurek ma questa volta in duo con Gabriele Mitellisi si esibiranno sulla spiaggia di Is Solinas in un concerto gratuito al tramonto.