1 August, 2024
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Il governatore Francesco Pigliaru ha chiesto un incontro al ministro dell’Interno Matteo Salvini sulla criticità degli sbarchi diretti dall’Algeria in Sardegna. Si tratta della prosecuzione di un’interlocuzione già aperta con il precedente ministro, Marco Minniti, con la richiesta di rendere operative politiche mirate alla chiusura del canale diretto. Il presidente della Regione, che segnala l’aggravarsi del fenomeno nella stagione estiva, sottolinea come tali arrivi non controllati rendano «ancora più gravosa e complessa la gestione dei flussi migratori non programmati in Sardegna, in quanto impattano pesantemente sul funzionamento di tutte le strutture deputate all’accoglienza che, a causa della scarsità di mezzi e personale, sono già fortemente impegnati in tali attività». Nella nota vengono poi riportati i numeri relativi agli sbarchi diretti.
«Si tratta di un movimento che, così come già avvenuto nel 2017, anche per il 2018 dimostra di avere dimensioni importanti – scrive Francesco Pigliaru al ministro Matteo Salvini -. Quest’anno sono già oltre 500 le persone arrivate direttamente in Sardegna dall’Algeria (non tutte di nazionalità algerina), un trend che sembra confermare l’elevato numero di arrivi che si era già registrato lo scorso anno, quando era giunto in Sardegna il numero più alto di sempre, ben 1936 (a fronte dei 1106 giunti nel 2016, dei 159 sbarcati direttamente sull’isola nel 2014 e dei 291 del 2015).»
Le dimensioni del fenomeno rendono evidente come debba «essere bloccato nel più breve tempo possibile anche per la concreta possibilità che la rotta Algeria-Sulcis, priva di un adeguato controllo, possa divenire ben presto ulteriore via di fuga verso l’Europa, rendendo la governabilità del fenomeno migratorio ancor più difficile. Come da noi sempre sottolineato – prosegue il presidente Francesco Pigliaru -, riteniamo che tale obiettivo possa essere effettivamente raggiunto solo con un forte e costante raccordo con le autorità algerine che, possibilmente, consenta di pervenire alla stipula di un Accordo Italia-Algeria per la gestione concertata del fenomeno migratorio. Su quest’ultimo aspetto, vorrei ancora una volta confermare la piena disponibilità della Regione Sardegna a supportare le eventuali azioni diplomatiche che dovessero essere avviate, attraverso la creazione e valorizzazioni di partenariati territoriali specie con la regione di Annaba – conclude Francesco Pigliaru – da cui provengono la maggior parte degli sbarchi che interessano le nostre coste.»

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«La pubblicazione del bando per la continuità territoriale marittima tra Sardegna e Corsica conclude il lungo percorso amministrativo per il riconoscimento di un servizio fondamentale per i sardi, per il turismo e per gli operatori economici. Il disegno di legge della Giunta, e la norma successivamente approvata dal Consiglio regionale, consentono di garantire il diritto alla mobilità per i cittadini delle due isole e per tutti i viaggiatori anche nel periodo invernale dal 1′ novembre di quest’anno sino al 31 marzo del 2021.»
Lo ha detto l’assessore regionale dei Trasporti, Carlo Careddu, in seguito al varo della gara per l’affidamento del servizio pubblico di trasporto marittimo da e per Santa Teresa di Gallura e il porto corso di Bonifacio.
L’avviso è disponibile sul portale istituzionale della Regione Sardegna e riguarda la concessione di servizi in affidamento per i collegamenti marittimi in continuità territoriale tra la Sardegna e la Corsica, mediante erogazione di compensazioni finanziarie. Il valore complessivo della gara è di 2.274.300 euro IVA esclusa, mentre l’importo massimo annuo dello stanziamento pubblico sarà di 758.100 euro, al netto degli oneri fiscali, per una durata complessiva di 15 mesi, per tre periodi di 5 mesi ciascuno compresi tra il 1 novembre 2018 e il 31 marzo 2021.
Pur essendo di natura internazionale il collegamento riveste tuttavia interesse prevalentemente locale, essendo considerato una rotta frontaliera a breve distanza. Questa caratteristica, riconosciuta con decisioni ad hoc dalla Commissione europea, ha consentito all’Amministrazione regionale di ripristinare il pubblico servizio nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale.
Come previsto dalla dichiarazione di intenti firmata da Sardegna e Corsica ad aprile 2017, l’affidamento della rotta in continuità avviene in regime sperimentale in attesa che si costituisca il Gruppo europeo di cooperazione territoriale, per le gestione congiunta dei servizi transfrontalieri di trasporto tra le isole, nell’ottica di ottimizzare le relazioni economiche e nel rispetto delle esigenze peculiari espresse dalle regioni coinvolte. Ajaccio si occuperà di attivare gli oneri di servizio pubblico per la tratta Propriano-Porto Torres.
Il termine per il ricevimento delle domande di partecipazione o per la ricezione delle offerte è il 14 settembre 2018 alle ore 13 al seguente indirizzo: Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato dei Trasporti, Servizio per il trasporto marittimo e aereo e della continuità territoriale, via XXIX Novembre 1847, 41, Cagliari. Codice NUTS: ITG2 – 09123 – Italia. 

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Passo in avanti per il percorso di riforma delle Associazioni provinciali allevatori (APA) e delle Associazioni interprovinciali (AIPA), che vedrà la realizzazione di un soggetto unico a Oristano con l’obiettivo di salvaguardare i posti di lavoro e la fondamentale attività di supporto alle aziende zootecniche sarde. La Giunta ha revocato la delibera 30/32 del 12 giugno 2018 che disponeva il trasferimento all’Agenzia Laore Sardegna di un’anticipazione di 1,1milioni di euro, sul totale di 2,3milioni programmati per l’esercizio finanziario 2018, per le attività previste dal Programma annuale dell’Associazione provinciale degli allevatori (APA) di Oristano e dalle Associazioni interprovinciali degli allevatori (AIPA) di Cagliari, Medio Campidano e Carbonia e Iglesias, di Nuoro e Ogliastra e di Sassari e Olbia Tempio, per la tenuta dei Libri genealogici e lo svolgimento dei Controlli funzionali.

Con la delibera approvata ieri dalla Giunta regionale, oltre alla revoca del provvedimento di giugno, si stabilisce che l’assegnazione della somma prevista dal bilancio regionale per la tenuta dei Libri genealogici e i Controlli funzionali, compresa l’anticipazione già assegnata a Laore Sardegna, sia fatta tenendo conto della nuova organizzazione territoriale disposta dall’Associazione italiana allevatori (AIA) che ha istituito un unico ufficio periferico regionale dei Controlli funzionali e del Registro anagrafico e dell’Anagrafe degli equidi, con competenza in tutto il territorio della Regione Sardegna, presso l’Associazione provinciale allevatori (APA) di Oristano.

«Come annunciato martedì scorso alle organizzazioni sindacali durante un incontro tenuto in Regione – ha osservato l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria – con questa nuova delibera portiamo a casa un altro risultato positivo lungo la strada che conduce alla soluzione della crisi del sistema APA in Sardegna. Se tutti ci crediamo e facciamo positivamente la nostra parte possiamo raggiungere l’obiettivo nel giro di pochi mesi.»

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Assessorato Enti Locali

La Regione, con l’approvazione del disegno di legge ‘Gestione e valorizzazione del patrimonio regionale’, si dota di nuovi e più agili strumenti per ottimizzare l’amministrazione dei numerosi beni immobili di sua proprietà, in modo tale da avere maggiori benefici e ricadute in termini economici, culturali e sociali. Il Testo Unico semplifica le procedure: in tal modo i possibili fruitori potranno calibrare i propri investimenti e piani economici previsti per le varie tipologie di beni e destinazioni.

«Il disegno di legge – spiega l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – si propone di assicurare la gestione del patrimonio immobiliare secondo i principi di efficacia, trasparenza, economicità, produttività, redditività e razionalizzazione delle risorse disponibili; promuove il recupero e la riconversione del patrimonio in un’ottica di rilancio economico e dell’imprenditoria, specie quella giovanile, di inclusione sociale e di sostegno alle Autonomie locali, alle organizzazioni no profit e del terzo settore; infine, valorizza le misure a sostegno della creazione di cooperative di comunità e di servizi di prossimità negli enti locali. Il recupero produttivo e la creazione di nuove opportunità di lavoro, specialmente per le nuove generazioni, è garantito mediante il ricorso a forme particolari di affidamento e gestione dei fabbricati e delle aree agricole, con metodologie di riuso finalizzate a conservare i valori fondativi di paesaggio.»

Sulla base dei dati riportati nello stato patrimoniale al 31 dicembre 2017, la Regione risulta proprietaria di 12.682 cespiti del valore complessivo di un miliardo 135 milioni 680mila 162 euro, come di seguito meglio ripartiti:

Fabbricati
Numero beni: 3.831
Valore in euro: 872.153.540

Terreni
Numero beni: 8.851
Valore in euro: 263.526.622

Le tipologie dei beni sono le più variegate: abitazioni, uffici, terreni agricoli, aree urbane edificabili, aree verdi, foreste, fortini, chiese, scuole, depositi, magazzini, impianti sportivi, strutture alberghiere, capannoni industriali. Nel patrimonio figurano strutture che rappresentano testimonianze del passato, più o meno recente, e costituiscono beni di interesse culturale, ambientale e paesaggistico quali, a titolo esemplificativo, le ex fortezze militari di La Maddalena, l’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari, l’ex Carcere di Castiadas, la Colonia penale di Tramariglio, Villa Pozzo a Sassari, le isole dell’Asinara e di Caprera.

La dislocazione diffusa e capillare degli immobili sul territorio regionale costituisce un valore aggiunto poiché la relativa riqualificazione e messa a reddito può costituire un volano per l’economia isolana ed una opportunità di rilancio, specialmente per i territori dell’interno.

La legge principale in materia di patrimonio regionale è la n. 35/1995, ormai obsoleta, che si occupa esclusivamente delle alienazioni e delle cessioni in favore degli enti locali. Il DDL racchiude tutti gli strumenti di gestione e valorizzazione del patrimonio, regolamentando le modalità e le procedure connesse a:

– assegnazione per usi istituzionali agli enti del sistema Regione;
– trasferimenti;
– cessione in favore di altre Amministrazioni pubbliche;
– alienazioni;
– conferimento in fondi immobiliari;
– sdemanializzazioni finalizzate all’acquisto;
– concessioni e locazioni a canone ordinario, agevolato e di valorizzazione;
– permuta;
– concessioni a titolo gratuito, usufrutto e comodato per finalità di pubblico interesse;
– valorizzazione e salvaguardia dei beni ferroviari dismessi, della rete regionale della mobilità verde e dell’archeologia industriale.

Il disegno di legge, inoltre, introduce una serie di atti pianificatori per la più efficace gestione e valorizzazione dei beni, tra cui: Piano di razionalizzazione; Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni; Programmi unitari di valorizzazione territoriale.

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Assessorato Affari Generali

«La Regione Sardegna – sottolinea l’assessore Spanu – da anni progetta e attua interventi di cooperazione internazionale d’intesa con altri Stati esterni all’Unione Europea, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico, sociale e culturale dei territori coinvolti secondo i principi del rispetto e della valorizzazione delle reciproche identità, dei rapporti di partenariato, del co-sviluppo e della reciproca crescita dei territori. La cooperazione territoriale costituisce un importante strumento per incidere in maniera positiva sulle condizioni di vita dei cittadini dei Paesi del Sud del mondo, in grado di agire anche sulle cause profonde che inducono le persone ad emigrare.»

«Dal maggio 2017 – precisa ancora l’assessore degli Affari generali – è stato avviato un rapporto di collaborazione tra la Regione Sardegna e la Repubblica di Uganda. I referenti ugandesi avevano manifestato da subito l’esigenza di avere il supporto della Regione Sardegna sui temi della gestione idrica e della lotta alla siccità e, più in generale, sui settori agricolo e ambientale. Nell’ultimo anno abbiamo coinvolto le due Università sarde per incoraggiare la mobilità di studenti, ricercatori e docenti sardi e ugandesi. I rapporti sono stati ulteriormente rafforzati con la visita in Sardegna, nel gennaio 2018, di una delegazione istituzionale guidata dal generale Moses Ali, nella sua qualità di primo vice-ministro e capo delegato del governo ugandese in materia di rapporti commerciali. In quell’occasione era stato deciso di sottoscrivere un Memorandum d’Intesa quale cornice istituzionale per lo scambio di buone pratiche e know-how nella gestione delle risorse forestali e idriche, oltre che nella formazione tecnico-scientifica per le attività di rimboschimento.»

Nella sub-regione di Madi West Nile si rileva un crescente e preoccupante costo ambientale determinato in gran parte dalla ormai duratura presenza delle popolazioni profughe: terreni fertili e altamente produttivi nelle aree di insediamento dei rifugiati sono oggi diventati degradati e meno produttivi; le cattive pratiche agricole, come il sovra-sfruttamento degli insediamenti e la coltivazione eccessiva dei piccoli appezzamenti assegnati alle singole famiglie di rifugiati, contribuiscono all’erosione e all’abbattimento dei corpi idrici, alterando così gli ecosistemi e la composizione delle specie; negli insediamenti dei rifugiati si è registrato un calo della quantità di acque superficiali e sotterranee a causa dell’erosione del suolo e della sedimentazione; inondazioni e inquinamento hanno talvolta compromesso la qualità dell’acqua.

L’Intesa è finalizzata, in particolare, ad offrire supporto per mitigare gli effetti ambientali di degradazione e desertificazione anche con interventi di rimboschimento, avendo contemporaneamente attenzione per la conservazione del suolo, del paesaggio e della biodiversità.

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«Abbiamo presentato in Consiglio regionale una provvedimento contenente modifiche alla Legge regionale 5 agosto 2015, n. 20 “Trasformazione in agenzia del Consorzio per l’assistenza alle piccole e medie imprese Sardegna Ricerche, istituito con la legge regionale 23 agosto 1985, n. 21.»

Lo ha detto la consigliera regionale Daniela Forma che, unitamente ai colleghi del Partito Democratico Pietro Cocco, Lotto, Raimondo Cacciotto, Alessandro Collu, Piero Comandini, Lorenzo Cozzolino e Gianmario Tendas, sta sostenendo la modifica della suddetta legge per consentire ai ricercatori di Porto Conte Ricerche, del CRS4 e della Fondazione ICM – Centro Marino Internazionale di programmare al meglio le loro attività.

«Ho ricevuto diverse segnalazioni in proposito e, verificata la sussistenza delle criticità sollevate, in relazione alla richiesta di programmi pluriennali previsti dai bandi regionali, ho deciso di intervenire al fine di favorire una migliore attuazione dei progetti di ricerca. Le modifiche proposte, infatti, sono necessarie poiché le disposizioni di cui all’art. 9, comma 1, lett. c) della L. R. n. 20/2015 che stabiliscono le misure finanziarie di cui dispone l’Agenzia “Sardegna Ricerche” creano una situazione che impedisce di fatto la corretta realizzazione dei progetti, limitandoli all’annualità.

Sotto l’Agenzia “Sardegna Ricerche” si inserisce, per esempio, l’attività della Porto Conte Ricerche srl. I ricercatori della società Porto Conte Ricerche S.r.l. operano in 2 dei 7 settori in cui si articola la Strategia di specializzazione intelligente (S³) della Regione Autonoma della Sardegna: l’agrifood e la biomedicina. Quando si opera su un progetto di ricerca scientifica e/o di trasferimento tecnologico che implicano il reperimento o la caratterizzazione di materie prime stagionali (latte, siero di latte, mosti di vino, cereali etc…) e per questioni burocratiche il progetto non iniziasse quando il prodotto oggetto di sperimentazione è reperibile, il rischio è quello di incidere negativamente sulle attività progettuali limitandone l’efficacia.

L’articolo 9 (Entrate dell’agenzia) comma 1, lett. c) della legge regionale n. 20 del 2015, garantisce copertura finanziaria per le attività di ricerca scientifica, innovazione tecnologica, servizi alle imprese, formazione e trasferimento tecnologico alle società di ricerca partecipate dall’agenzia regionale “Sardegna Ricerche”, limitando però l’intervento finanziario ad una sola annualità. Chiaramente, ciò obbliga i ricercatori a rimodulare progetti, di durata pluriennale, in attività annuali, che perdono di efficacia in quanto, nei periodi di collegamento tra più annualità, si verificano interruzioni più spesso riconducibili a procedimenti burocratici.

«La nostra proposta di legge – conclude Daniela Forma – mira a ampliare la misura del contributo su scala biennale e, di conseguenza, anche la predisposizione dei programmi. In questo modo pensiamo di poter dare una maggiore stabilità ai progetti che interessano le piccole e medie imprese della Sardegna e che offrono lavoro ai nostri ricercatori, con una ricaduta occupazionale oltre che scientifica.»

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Dopo la splendida esibizione di venerdì scorso a Cortoghiana, domani sera, venerdì 10 agosto, alle ore 21.30, l’“Emanuele & Silvia Dance show” fa tappa a Carbonia nella location dell’Anfiteatro di piazza Marmilla. Lo spettacolo è organizzato dalla scuola ElleDance con la collaborazione del Club Danza Sportiva L3 del maestro Roberto Ledda ed il patrocinio del comune di Carbonia. 

«L’evento rientra nell’ambito del cartellone Estiamoinsieme 2018, che prevede ben 6 spettacoli di danza organizzati da scuole di ballo e palestre cittadine. Una di queste è la ElleDance degli insegnanti Emanuele Ledda e Silvia Loi, che domani porterà sul palco circa 70 ballerini dai 4 anni in su», ha detto il sindaco Paola Massidda.

I ballerini si cimenteranno nelle danze latino-americane, orientali, caraibiche, synchro dance, show dance, funky e baby dance, hip hop, duo synchro latin e solo latin.

La serata inizierà alle ore 21.30 e sarà presentata da Alessandra Fanni, conduttrice del telegiornale dell’emittente Canale 40.

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Terza giornata di musica e altro ancora, domani, venerdì 10 agosto, a Time in Jazz, il festival diretto da Paolo Fresu che fino a giovedì 16 celebra la sua edizione numero trentuno tra la sua Berchidda ed altri sedici centri del nord Sardegna.

Si comincia alle 11.00, nella suggestiva cornice della stazione ferroviaria di Tempio Pausania, dove risuoneranno le note del piano del pianista svedese Jan Lundgren con la produzione originale “Biasi’s Lands”: una dedica a Giuseppe Biasi, uno dei nomi di spicco della pittura sarda del Novecento, che ha impreziosito con la sua arte alcuni ambienti della stazione inaugurata nel 1931. Il concerto sarà dunque un’occasione per ammirare i dipinti dell’artista nato a Sassari nel 1885, e per vedere, nella sala officine, alcuni macchinari ferroviari e un vagone d’epoca.

Mettendo sempre la sua straordinaria tecnica al servizio della musicalità, Jan Lundgren (classe 1966) è capace di integrare nel suo pianismo le più disparate influenze: che si tratti di musica classica contemporanea, dell’inesauribile tradizione del folk nordico o del pulsante ritmo del jazz, sa guidare l’ascoltatore in un viaggio alla scoperta – ora rilassata, ora di grande energia – dei suoi personalissimi paesaggi sonori. Il suo concerto alla stazione di Tempio Pausania si inserisce nell’ambito del progetto “JazzRail – I Luoghi del Jazz” sostenuto dal MIBACT che vede coinvolte in partenariato sette realtà associative no profit operanti nel settore della promozione del jazz in Italia: Ancona Jazz (Associazione Spaziomusica, Ancona), Fabbrica Europa (Fondazione Fabbrica Europa, Firenze), Il Volo del Jazz (Circolo culturale Controtempo, Cormòns), Locomotive Festival (associazione culturale musicale Locomotive, Sogliano Cavour), Novara Jazz (associazione culturale Rest-Art, Novara), Vicenza Jazz (associazione culturale Musica Moderna, Thiene) e Time in Jazz, appunto, come capofila.

Nel frattempo, a diverse miglia al largo delle coste isolane, si starà svolgendo un altro appuntamento che è ormai un “classico” del festival: il concerto a bordo della motonave della Corsica Ferries-Sardinia Ferries in viaggio da Livorno (partenza alle 8.00) verso Golfo Aranci (arrivo previsto alle 14.30), che si rinnova per la tredicesima volta grazie alla collaborazione della compagnia delle navi gialle. Ad accompagnare i passeggeri nella traversata del Tirreno, quest’anno, è la musica trascinante della Fanfaraï Big Band composta da musicisti francesi, algerini e marocchini che mescolano raï, chaabi, musica gnawa, ottoni jazz, afro-cubani e tzigani, riunendo nord e sud in una festosa traversata delle sponde del Mediterraneo. Una coinvolgente miscela di ritmi e suoni che la formazione di dodici elementi farà dilagare l’indomani sera (sabato 11 alle 21.30) a Cheremule, e nei giorni successivi alle 19.45 in parata nelle strade di Berchidda, prima di salire sul palco di piazza del Popolo, mercoledì prossimo, per la consueta festa di Ferragosto.

Nel primo pomeriggio di domani, venerdì 10 agosto, a Berchidda (ore 15.00), terzo appuntamento del progetto “Periferie Urbane” organizzato con il sostegno di MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”. I giovani musicisti under 35 del festival incontrano i migranti, la popolazione e il pubblico in un dialogo all’insegna dell’arricchimento culturale e, insieme, umano; questa volta, protagonista e animatore dell’incontro sarà il contrabbassista salentino Marco Bardoscia.

Alle 18.00, il festival approda a Bortigiadas, nella chiesa di San Nicola, con il trio ClarOscuro di Matteo Bortone, contrabbassista che si sta affermando a livello nazionale, e non solo, come strumentista ma anche come compositore e leader, in particolare dopo esser stato eletto miglior nuovo talento italiano del 2015 all’annuale referendum della rivista Musica Jazz. Con Enrico Zanisi al pianoforte e Stefano Tamborrino alla batteria, musicisti di forti capacità interpretative, il trio esplora il mondo delle risonanze, delle timbriche e dei ruoli delle voci, dando vita a una musica intimista, che si svela poco a poco, ora delicata, ora energica, ma sempre attenta all’interazione e all’ascolto.

In serata si torna a Berchidda per un fine di serata all’insegna di Calici di Stelle per la Notte di San Lorenzo al Museo del Vino, in cui è atteso alle 21.30 “Lumină”, progetto ideato e prodotto da Paolo Fresu con la sua etichetta Tŭk Music, che vede in scena cinque giovani musicisti: Carla Casarano alla voce, Leila Shirvani al violoncello, Marco Bardoscia al contrabbasso, William Greco al pianoforte e Emanuele Maniscalco alla batteria e alle percussioni. “Lumină” – come suggerisce il titolo – ruota intorno al tema della Luce, declinato in dieci composizioni musicali diverse, ognuna col titolo “Luce”, appunto, nelle diverse lingue del mondo. Fanno parte del progetto anche quattro testi originali sullo stesso tema, scritti da Erri De Luca, Lella Costa, Marcello Fois e Flavio Soriga, oltre a una poesia di Emily Dickinson. Il concerto (con biglietto a pagamento di 10 euro, che include anche una consumazione) è organizzato con il sostegno di MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.

Jan Lundgren

 

 

 

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Altra grande esclusiva firmata Dromos e ancora una volta Cuba assoluta protagonista nel cammino del festival organizzato dall’omonima associazione culturale, che quest’anno spegne venti candeline e tra Oristano e altri undici centri della provincia celebra la “Dromos Revolution” in omaggio al cinquantenario del ‘68. Domani , venerdì 10 agosto, a Neoneli, arriva il trio del pianista Rubalcaba, per la sua unica data prevista in Europa nel mese di agosto.

Appuntamento in piazza Barigadu alle 21.30 (ingresso 10 euro + d.p.), dove il pianista e compositore di L’Avana, al secolo Gonzalo González Fonseca (ha adottato il cognome di sua madre per motivi professionali), che vanta al suo attivo ben otto nomination ai Grammy e decine di album, salirà sul palcoscenico affiancato da Matt Brewer al contrabbasso e Kyle Swan alla batteria. Costantemente impegnato con progetti in piano solo e collaborazioni sia nel mondo del jazz che della classica, Rubalcaba ha da sempre sfidato le tradizionali classificazioni musicali trovando una personalissima sintesi e una ben definita cifra stilistica: il suo repertorio artistico non ha mai smesso di evolversi andando a toccare le sonorità afro-cubane, le ballate tradizionali della sua terra e del Messico, i boleri e opere classiche cubane.

Fondamentali, nel percorso artistico del pianista habanero, gli incontri con Dizzy Gillespie e Charlie Haden, due capisaldi della storia del jazz, incontrati nella prima fase della sua carriera e fu proprio il contrabbassista statunitense a fargli scoprire la strada del genere di matrice afroamericana, catapultandolo dalla scena cubana a quella internazionale. La recente pubblicazione del duo con Haden, è l’album “Tokyo Adagio” (Impulse!) pubblicato lo scorso anno, mentre proprio al musicista di Shenandoah, Rubalcaba ha dedicato nel 2015 il disco “Charlie” (5Passion, 2015) per celebrare il fortunato incontro, avvenuto a L’Avana nel 1986, quando Haden vi giunse con la Liberation Music Orchestra in cui militavano vere e proprie pietre miliari del jazz come Joe Lovano, Kenny Garrett e Geri Allen.

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Il sito geo-speleo archeologico “Sa Marchesa”, a Nuxis, domani 10 agosto,dalle 19.00, ospiterà una conferenza del professor Riccardo Cicilloni, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Cagliari, dal titolo “La preistoria in Sardegna e nel Sulcis Iglesiente”. L’iniziativa rientra in un programma di promozione del sito, nel quale sono presenti valenze geologico-speleologiche ed archeologiche, tra le quali la grotta Su Montixeddu ed il museo geo-speleologico, che per tra l’estate e l’autunno 2018 prevede alcuni appuntamenti, con seminari e conferenze sui temi archeo-speleologici ed ambientali atti a far conoscere le specificità del sito e del territorio comunale di Nuxis.

Gli incontri sono organizzati dallo Speleo Club Nuxis, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio Servizio Promozione, con l’intento di far conoscere in maniera esaustiva il territorio, sia alla popolazione locale sia ad un pubblico più vasto.

La conferenza del prof. Riccardo Cicilloni descriverà gli aspetti principali della Preistoria isolana e in particolare del Sulcis Iglesiente. L’Università di Cagliari dagli anni ’60 si interessa della preistoria di questa parte dell’isola, con ricerche importanti come quella effettuata nel Monte Casula, in comune di Iglesias, nella quale si stanno ulteriormente portando avanti gli studi. Nell’appuntamento di domani sera, verranno esposti i risultati ottenuti finora.