2 August, 2024
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Per la prima volta nella storia del comparto ovicaprino sardo si hanno a disposizione i dati sulle produzioni del latte dell’intero settore: 331milioni 907mila 381 litri per l’annualità 2015-16 e 317milioni 464mila 776 litri per quella del 2016-17. Il report è stato illustrato oggi durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, i direttori generali dell’Assessorato e dell’Agenzia Agris Sardegna, Sebastiano Piredda e Roberto Zurru, e il presidente dell’Organismo interprofessionale latte ovino sardo (Oilos), Salvatore Pala.
Il singolare risultato è frutto del provvedimento messo in campo lo scorso autunno dalla Regione che, con uno stanziamento di 13euro a capo ovicaprino per un totale di 45milioni di euro, è intervenuta per aiutare le aziende colpite dal calo del prezzo del latte e dalla siccità con danni ingenti alle foraggere in primavera ed estate. Nella presentazione della domanda per il finanziamento dei 13euro infatti era stato chiesto ai pastori di inviare le fatture sulle produzioni del latte, rilasciate dai trasformatori, per le stagioni 2015-2016 e 2016-2017, così da conoscere le produzioni reali. Obiettivo della raccolta dati è quello di renderli pubblici per i diversi portatori di interesse da un lato e di consegnarli quindi all’Organizzazione interprofessionale latte ovino sardo (Oilos) così da attivare tutte le procedure per governare il mercato del settore ragionando sulle diverse trasformazioni casearie. Per completare al meglio l’analisi produttiva, i pastori che trasformavano il proprio latte in formaggi per la vendita diretta dovevano presentare le fatture, in caso di autoconsumo (cifre comunque assai risicate) era necessario inviare una autocertificazione che tenesse conto del numero dei capi presenti in azienda.
Sono pervenute all’Agenzia Agris Sardegna, incaricata di raccogliere e rielaborare i dati delle fatture di pagamento del latte, 10mila 608 domande (8.743 da aziende ovine e 1.865 da caprine, dove il 13% del totale delle aziende consiste in allevamento misto), su circa 12mila 267 imprese del comparto registrate nell’Isola. Per l’annata 2015-2016 è stata dichiarata una produzione di 297milioni 33mila e 730 litri di latte (279milioni 850mila 647 litri da ovini e 17milioni 183mila 83 litri da caprini). Per la stagione 2016-2017 è stata invece dichiarata una produzione leggermente più bassa con 284milioni 108mila 616 litri. Le ripartizioni che riguardano il numero dei capi interessati dalle domande sono basate sull’annualità 2015-2016, con l’ultimo aggiornamento disponibile nella Banca dati nazionale (Bdn) delle anagrafi zootecniche. Le dichiarazioni hanno quindi riguardato 2milioni 747mila 236 capi di cui 2milioni 548mila 808 pecore e 198mila 428 capre. La consistenza media del gregge si è attestata su 259 unità che diventano 292 per le realtà ovine e 106 per quelle caprine. La produttività media a capo presente in azienda, che tiene conto anche degli animali improduttivi come rimonte o montoni, è stata di 108 litri nel 2015-2016 e 103 litri nel 2016-2017. Nello specifico si ha una media di 110 litri per le pecore e di 87 per le capre. Se invece si tiene conto dei soli capi stimati in lattazione si hanno 169 litri a capo nel 2015-2016 e 162 nel 2016-2017, con 172 litri per pecora e 135 per capra.
Nella prima annualità sono 465 le aziende che hanno dichiarato di trasformare il latte in proprio con circa 10milioni 328mila 574 litri (3,48%), mentre salgono a 618 nella seconda stagione con 9milioni 973mila 731 litri (3,51%). Sempre con riferimento alla stagione 2015-16 per il settore ovino sono trasformati in proprio 9milioni 236mila 298 litri e per quello caprino 1milione 92mila 276 litri.
Sono state 1.659 (circa il 14% delle totale registrato in Sardegna) le aziende che non hanno presentato la domanda sui 13euro: 1407 ovine e 252 caprine. Alla luce dei dati disponibili, l’Agenzia Agris ha elaborato una stima sui litri di latte prodotti dalle imprese che non hanno comunicato le fatture: nel 2015-16 dovrebbero essere 34milioni 873mila 651, mentre scendono a 33milioni 356mila 161litri nell’annata 2016-17. La prima stagione è così stimata: 32milioni 856mila 248 per gli ovini e 2milioni 17mila 403 per i caprini.
Attraverso la Bdn si è risaliti alla consistenza totale dei capi che con l’ultimo aggiornamento della stagione 2015-16 determina una consistenza di bestiame ovicaprino di 3milioni 73mila e 486 capi. Di questi, 2milioni 851mila e 517 sono pecore e 221mila 969 sono capre. Gli animali sono allevati in 12mila 267 aziende di cui 10mila 150 (83%) sono ovine e 2mila 117 sono caprine (17%). È bene ricordare che circa il 13% del totale delle aziende allevano sia pecore e sia capre.
Le produzioni totali, frutto della somma dei dati reali e delle stime elaborate su di essi (stime che riguardano circa il 14% delle aziende), dicono che in Sardegna si sono prodotti 331milioni 907mila 381litri di latte nel 2015-16 e 317milioni 464mila 776 litri nel 2016-17. Sempre in base alla ripartizione della prima stagione, il 94% del latte è ovino (312milioni 706mila 895 litri) e il 6% è caprino (19milioni 200mila 486 litri).
«Ora che abbiamo i numeri si può finalmente ragionare su una programmazione seria e puntuale della produzione del latte che per decenni ha subito speculazioni e chiacchiericci dove a pagarne sempre le conseguenze sono stati i pastori con saliscendi del prezzo del latte intollerabili». Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, che ha aggiunto: «Il risultato storico raggiunto ci obbliga adesso a continuare lungo questa strada: dobbiamo fare in modo che i dati siano aggiornati anno dopo anno. Dobbiamo costruire con i portatori di interesse e in collaborazione con le istituzioni nazionali degli strumenti normativi che ci permettano di raccogliere periodicamente gli andamenti della produzione del latte. Con i numeri in mano – ha concluso l’assessore – possiamo finalmente costruire le migliori condizioni che diano stabilità a un comparto così importante per le economie e la storia della nostra terra». 
«Una maggiore conoscenza delle caratteristiche produttive del comparto – ha spiegato il direttore generale di Agris Sardegna, Roberto Zurru – permetterà una programmazione delle attività di ricerca ancor più finalizzata alle esigenze specifiche delle nostre aziende. Come Agenzia – ha concluso – utilizzeremo al meglio questi risultati per affiancarli quotidianamente alle attività di ottimazione delle produzioni che da anni portano avanti i nostri tecnici.» 
«Ritengo che i dati presentati oggi siano verosimili». Così il presidente dell’Organismo interprofessionale latte ovino sardo, Salvatore Pala, che aggiunto: «È chiaro che tali dati dovranno essere ancora affinati, ma questa è la base essenziale affinché Oilos inizi a lavorare e a concretizzare tutto quello che il nostro mondo si aspetta: una seria programmazione, provando a gestire le fasce di mercato per capirle e individuare così come trasformare il latte». 

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Sono centinaia i turisti accolti dagli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Cesare Beccaria che, dal 5 luglio scorso, stanno gestendo, nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro, l’Info Point turistico-culturale del comune di Carbonia, sito nella Torre Civica di piazza Roma.
I ragazzi della classe 4ª D dell’istituto carboniense – indirizzo Turismo – insieme ad altre colleghe maturatesi lo scorso anno nella medesima scuola, stanno promuovendo la loro città, fornendo a cittadini, turisti ed escursionisti, informazioni sulle origini e gli sviluppi di Carbonia e sui principali luoghi di interesse storico, culturale, archeologico e turistico che la caratterizzano. «Si tratta di un servizio molto utile per la collettività soprattutto nella stagione estiva, in cui la città annovera la presenza di numerosi turisti, molti dei quali di nazionalità straniera. Ringrazio i docenti e gli studenti che, insieme all’Amministrazione comunale, hanno creduto fortemente in questo progetto», ha detto il sindaco Paola Massidda.
Il referente del progetto è il prof. Lorenzo Tartaglione, che sta seguendo i ragazzi passo dopo passo al fine di garantire un servizio di qualità per i visitatori. L’Info Point, attivo nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro fino al 31 agosto, è aperto ogni mattina, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 13.00. Gli orari possono essere rimodulati in base alle esigenze degli studenti e in occasione di eventi che riguardano la nostra città. A questo proposito, è prevista un’apertura notturna in occasione di “Nottinsieme” nelle date di mercoledì 15 e mercoledì 22 agosto. Occasioni speciali in cui, all’interno della struttura situata nella Torre Civica, sarà possibile degustare gratuitamente vini e prodotti tipici locali.
Nell’Info Point si sono recati fino ad ora visitatori provenienti soprattutto dalla Francia, il Belgio, la Germania e l’Olanda. Per quanto concerne l’Italia, si registra in particolar modo la presenza di turisti originari del Settentrione, segnatamente dell’Emilia Romagna e della Lombardia.

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L’assessorato dei Servizi sociali del comune di Sant’Antioco ha aperto i termini per la partecipazione all’avviso pubblico teso alla presentazione di progetti di intervento da parte di associazioni di volontariato che operano senza scopo di lucro nel campo socio-assistenziale di Sant’Antioco. Le domande vanno presentate entro il 7/09/2018.

Scopo del bando è lo sviluppo del sistema locale dei servizi, anche attraverso la progettazione congiunta degli interventi e la messa in rete delle risorse; l’integrazione delle politiche sociali, valorizzando la capacità di innovazione dei soggetti sociali solidali; lo sviluppo locale di attività socio-assistenziali in grado di produrre incremento di capitale sociale, valorizzazione delle risorse locali, inclusione dei soggetti deboli.

I destinatari del bando sono tutte le associazioni di volontariato regolarmente iscritte al registro regionale e comunale delle associazioni di volontariato e di promozione sociale, con sede legale nel comune di Sant’Antioco, che operano senza scopo di lucro e che perseguono nel loro statuto obiettivi di solidarietà sociale nel territorio comunale.

Il plico contenente il progetto e la documentazione richiesta dovranno pervenire al Comune di Sant’Antioco – Ufficio Servizi Sociali, via Risorgimento, 37 – ed essere presentati direttamente all’ufficio Protocollo – Piazzetta Italo Diana, 1 – o tramite raccomandata A/R (in tal caso farà fede il timbro postale) oppure inviati alla casella di posta elettronica certificata all’indirizzo: protocollo.santantioco@legalmail.it .

Eventuali informazioni possono essere richieste all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Sant’Antioco al n. 0781 8030221 o in orario di apertura al pubblico presso la sede di via Risorgimento, 37. Il bando ed i relativi allegati sono consultabili presso il sito istituzionale dell’Ente www.comune.santantioco.ca.it . 

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Una favola per trasmettere cultura, tradizioni, aspetti della quotidianità e ancora trarre beneficio dagli effetti che il bilinguismo ha sulle riserve cognitive delle persone a tutte le fasce d’età.

C’è questo e altro in “Fidelidade” terzo volume di una di una collana di testi di Medicina Narrativa in italiano e Sardo scritti dal medico e ricercatore della Comunità Mondiale della Longevità Roberto Pili che viene presentato domani giovedi 9 agosto, alle ore 19.30, presso “Casa Frau” in Piazza del Popolo, a Pula. La presentazione del libro sarà introdotta e moderata dal giornalista Vito Fiori.

Impreziosito dalle illustrazioni a colori realizzate da Regina Obino e che si avvale della traduzione in lingua sarda, a cura di Quintina Culurgioni, il libro “Fidelidade” può essere preso come un testo di riferimento nelle scuole per favorire la conoscenza della lingua sarda.

La scelta delle favole bilingui è più che ragionata – sottolinea Roberto Pili – perché la lingua sarda deve continuare ad agire nella mente dei sardi come la chiave primaria di accesso alla storia, alla letteratura, alle tradizioni di un popolo. Riappropriarsi del proprio codice linguistico partendo dalla quotidianità, dal rapporto privilegiato nonni, genitori, figli, nipoti come può darlo anche solo il riprendere a parlare, a raccontare in sardo può contribuire a spezzare il circolo vizioso del suicidio linguistico e poter mettere a frutto l’impressionante stimolo cognitivo conscio e inconscio che ci consente il cervello plurilingue

Il rapporto uomo/animale è sempre stato al centro dell’attenzione di scrittori e scienziati, per il suo valore quotidiano e per il suo ruolo terapeutico. La storia del Cane Niedduzzu, riassume la quotidianità di questo rapporto ed il supporto disinteressato dell’animale-amico nell’affrontare le vicissitudini della vita. Ancora una volta l’autore, attento osservatore e descrittore di vissuti, con la sensibilità del professionista impegnato sul fronte delle vicissitudini umane, riesce a descrivere le molteplici complessità della vita e dell’animo umano.

Questo nuovo esperimento che segue il volume “La strega dei bottoni” riuscitissima anche la trasposizione teatrale, ripropone con i toni e l’avvincente semplicità della favola una storia senza tempo e l’universalità dei sentimenti umani.

 

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Domani 9 agosto sarà un giovedì all’insegna del divertimento in ogni angolo di Sant’Antioco (da Piazza De Gasperi a Piazza Umberto, dal Corso Vittorio Emanuele al Lungomare), tra spettacoli musicali, fiere, balli caraibici e sagra del pesce spada. Torna il Sulky Festival, in Piazza De Gasperi, a partire dalle 20.30. Si parte con GIONATA FREUER FREI Spiralights & Fireshow. Spiralights & Fireshow si uniscono per dare vita ad uno spettacolo unico nel suo genere: una magnifica fusione tra l’affascinante elemento del fuoco, e la magia delle luci con innovative tecnologie led. A seguire, alle 22.30, sarà la volta del Red Swing Trio. Il trio, composto da tre musicisti (Roberto Montalbano alla chitarra e voce, Victor Casula al contrabbasso elettrico, Ignazio Sechi alla batteria) è un ensemble collaudato che si rifà al repertorio classico dello swing italiano (Carosone, Buscaglione) e al Manouche,  stile  molto simile allo swing americano degli anni venti/trenta suonato più comunemente con un’orchestra. I due generi, pur sviluppandosi in periodi contemporanei e somigliandosi, hanno origini ben differenti. In questa particolare occasione  il trio diventerà quartetto avvalendosi di un magistrale musicista, virtuoso del violino conosciuto ai più: Diego Milia.

Spazio all’iniziativa “NottinCorso”, nel Corso Vittorio Emanuele, che animerà il viale alberato antiochense per tutti i giovedì di agosto e fino al 6 settembre, a partire dalle 21.00: stand, mostra mercato, musica, degustazioni, animazione, luci e colori in compagnia di Alverio Cau.
La manifestazione è organizzata dai commercianti del Corso in collaborazione con il Centro Commerciale Naturale Sulki e l’Amministrazione comunale di Sant’Antioco.

E ancora: alle 20.00 prenderà il via la Sagra del pesce spada, presso il Waikiki bar. La serata sarà allietata dalla musica del gruppo “Skaoos”. In Piazza Umberto, invece, Balli Caraibici con DJ Ezio, dalle 22.00, a cura del Bar La Playa del Sol e della Caffetteria Olimpia Sant’Antioco.

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Si riunisce questo pomeriggio a Nuoro, nella storica sede di via Roma, la segreteria nazionale del Partidu Sardu – Partito Sardo d’Azione alla presenza del Segretario nazionale, sen. Christian Solinas, che ha così spiegato le ragioni simboliche «di piena partecipazione e di convinto sostegno al gruppo consiliare sardista del comune di Nuoro» che la convocazione del più alto organismo dirigente del Partito dei Quattromori intende assumere, in concomitanza della conferenza stampa aperta alla cittadinanza organizzata dai sardisti nuoresi sul tema “CRISI IN COMUNE: PARLANO I SARDISTI”: «Ho convocato a Nuoro la riunione della Segreteria Nazionale, in concomitanza con l’incontro promosso dalla locale Sezione 28 aprile e dal gruppo consiliare sardista del comune di Nuoro, per esprimere inequivocabilmente la vicinanza di tutto il nostro Partito agli amministratori comunali nuoresi che stanno affrontando con grande senso di responsabilità una crisi politica determinata unilateralmente dal sindaco Andrea Soddu, che minaccia molto seriamente la tenuta del comune di Nuoro, col pericolo del commissariamento dell’Ente e tutto ciò che ne consegue in termini di servizi e tariffe ai cittadini nuoresi».

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Dopo il rinvio a causa del maltempo, stasera comincia il Festival “Notti a Monte Sirai”, edizione 2018. L’evento, organizzato dal comune di Carbonia edall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, con il cofinanziamento della Fondazione di Sardegna, si svolgerà in 4 serate consecutive, da oggi, mercoledì 8 agosto, a sabato 11 agosto.
Si comincia oggi, alle ore 21.30, con Galanìas: Canti delle donne sarde, con Valeria Pilia, Elisa Marongiu, Diana Puddu, Roberta Locci e Tore Agus. La regia è a cura di Gianfranco Angei e la Compagnia Actores Alidos.
La manifestazione, denominata “Notti a Monte Sirai: Di-Vino Show”, consiste in quattro appuntamenti dedicati alla cultura del vino del Sulcis e alle sue influenze nella letteratura, nel teatro, nel musica, nel canto, nella danza e nella storia, e al sodalizio tra due isole sorelle: Sardegna e Corsica. La direzione artistica è curata da Orlando Forioso, attore, autore e regista di teatro e opere liriche.
Si tratta di un evento a tutto tondo in cui sarà possibile partecipare, per ogni giornata della manifestazione, alle visite guidate all’interno del Parco Archeologico di Monte Sirai, realizzate in collaborazione con la Società Cooperativa Sistema Museo. Spazio anche alle attività per bambini con lo spettacolo-gioco “La piccola Demetra e Bes: il gatto magico”, previsto alle ore 19.30, con la regia di Anna Pina Buttiglieri della compagnia La Clessidra Teatro. Alle ore 20.00 si svolgerà, sempre a cura della Clessidra Teatro, un altro spettacolo: “Dioniso è nato due volte”
Ovviamente le serate saranno accompagnate dal filo conduttore dell’edizione 2018 “Notti a Monte Sirai”, ovvero il vino, che si potrà degustare in abbinamento con i piatti preparati da Maxwell Frongia, chef del Tanit, che attualmente gestisce il punto di ristoro recentemente inaugurato all’interno del parco di Monte Sirai.

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La costituzione di un organismo regionale pagatore, che come Pds abbiamo sollecitato fin dal 2014, è di importanza strategica per l’agricoltura sarda ma i ritardi accumulati dalla Giunta rischiano di farci mancare l’obiettivo”.

Lo ha dichiarato il consigliere del Pds Pier Mario Manca, presentando una mozione del gruppo in cui, fra l’altro, vengono ricostruiti i vari passaggi politici e amministrativi che avrebbero dovuto portare al nuovo organismo già dal 2017.

Abbiamo appreso dall’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria – ha lamentato Pier Mario Manca – che la documentazione è stata inviata al Ministero ma il problema è proprio questo: abbiamo perso un anno e ci restano solo 2 mesi, da qui ad ottobre, per recuperare il tempo perduto a dare risposte finalmente efficienti agli agricoltori sardi”.”In termini reali – ha concluso – si tratta di lavorare in Sardegna, attraverso Argea, circa 20.000 pratiche e metterle in pagamento entro 30 giorni, anziché aspettare 6 mesi o 1 anno come purtroppo accade attualmente”.

“In termini reali – ha concluso – si tratta di lavorare in Sardegna, attraverso Argea, circa 20.000 pratiche e metterle in pagamento entro 30 giorni, anziché aspettare 6 mesi o 1 anno come purtroppo accade attualmente”.

Il capogruppo del Pds Gianfranco Congiu ha affermato che “la vicenda dell’organismo regionale pagatore è stata seguita con grande lassismo politico ed istituzionale, nonostante riguardi i fondi Ue che costituiscono il 90% delle risorse destinate all’agricoltura sarda, ora bisogna fare uno sforzo enorme per raggiungere il risultato e siamo molto preoccupati perché, dopo tanto lavoro, potrebbe sfuggirci di mano”.

Secondo il consigliere Augusto Cherchi “la situazione è per molti versi imbarazzante e non dissimile da quanto accaduto in altri settori a cominciare dalla sanità, con il Consiglio che approva leggi ed altri organi dell’amministrazione regionale che si occupano dell’applicazione”.

Stiamo parlando in questo caso di cose semplici – ha osservato il consigliere Roberto Desini -, quello di costituire l’organismo regionale pagatore era un obiettivo che il presidente Francesco Pigliaru aveva assegnato all’assessore dell’Agricoltura fin dall’anno scorso: se poi dopo tutto questo tempo non è successo niente e i tempi si sono dilatati vuol dire che è successo qualcosa e che, magari, i responsabili devono trarne le dovute conseguenze”.

Per quanto ci riguarda – ha concluso – continueremo ad occuparci delle cose reali che interessano i sardi e le nostre realtà produttive in grande sofferenza come l’agricoltura”.

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36 giovani della Diocesi di Iglesias, giunti a Carbonia ieri sera, dove sono stati accolti dal sindaco Paola Massidda e dal capogruppo di maggioranza in Consiglio Comunale Manolo Cossu, sono partiti stamattina, intorno alle ore 5.30, dalla Grande Miniera di Serbariu alla volta di Cortoghiana.Nel loro lungo percorso di pellegrinaggio, che li condurrà fino a Roma in visita da Papa Francesco, oggi i ragazzi, accompagnati dal sindaco Paola Massidda e dall’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu, hanno percorsi la tappa del Cammino Minerario di Santa Barbara giunta – passando per Monte Sirai, Flumentepido e Medau Desogus – a Cortoghiana.
Una bellissima iniziativa in cui i valori religiosi si fondono con le bellezze naturalistiche di cui i giovani potranno godere nel loro lungo itinerario.
I ragazzi sono stati guidati da Suor Teresa, responsabile della Pastorale giovanile diocesana di Iglesias.

Nel loro lungo percorso di pellegrinaggio, che li condurrà fino a Roma in visita da Papa Francesco, oggi i ragazzi, accompagnati dal sindaco Paola Massidda e dall’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu, hanno percorsi la tappa del Cammino Minerario di Santa Barbara giunta – passando per Monte Sirai, Flumentepido e Medau Desogus – a Cortoghiana.
Una bellissima iniziativa in cui i valori religiosi si fondono con le bellezze naturalistiche di cui i giovani potranno godere nel loro lungo itinerario.
I ragazzi sono stati guidati da Suor Teresa, responsabile della Pastorale giovanile diocesana di Iglesias.

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Prima giornata densa di musica domani, mercoledì 8 agosto, per Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu nel suo paese natale, Berchidda, ma con tappe anche in altri centri del nord Sardegna, che, dopo l’anteprima a Sassari, prosegue fino a giovedì 16, con un calendario fitto di eventi. L’inaugurazione, di buon mattino, è prevista in territorio berchiddese, ed è anche la prima della serie di produzioni originali proposte da questa edizione di Time in Jazz: protagonista solitario, alle 9.00, al Demanio Forestale Monte Limbara Sud, William Greco. Classe 1987, dopo gli studi classici e una carriera che lo ha portato, giovanissimo, a vincere numerosi premi e riconoscimenti, il pianista salentino si è dedicato con successo alla musica jazz, arrivando ad esibirsi al fianco di artisti come Paolo Fresu, Giuliano Sangiorgi, Peppe Servillo, Fiorella Mannoia, Roberto Vecchioni, Luca Aquino ed Attilio Zanchi, solo per citarne alcuni. È dell’ottobre 2015 “Corale”, primo lavoro discografico a suo nome in cui ha creato una sintesi naturale di tutte le sue esperienze. L’anno scorso ha preso parte al progetto discografico “Lumină”, prodotto dalla TǔK Music, con cui sarà di scena venerdì 10 al Museo del Vino di Berchidda in un concerto inserito nel progetto “Mediterranea”, realizzato nell’ambito del Bando SIAE Sillumina, con il coinvolgimento di giovani artisti under 35. Cambio di scenario e di atmosfere, a mezzogiorno, per concludere la mattinata al Nuraghe Albucciu di Arzachena con il talento del giovane batterista Giovanni Gaias: berchiddese, ventidue anni compiuti a gennaio, guiderà il suo trio con Jim Solinas (Hammond, piano, synth, basso) e Giuseppe Spanu (chitarra), per presentare in anteprima le sonorità blues e funk del suo album d’esordio “Nannigroove Experience”. Un lavoro che si annuncia nel segno di un sound trasversale a diverse correnti della black music, partendo dalla matrice blues e passando per tutti i suoi derivati, specialmente il funk.

Nel tardo pomeriggio, alle 18.00, il festival si sposta ad Erula, piccolo paese dell’Anglona, per un altro progetto originale: di scena (alla Chiesa del Cuore Immacolato di Maria) un trio composto da Enrico Zanisi – classe 1990, uno dei più interessanti pianisti emersi di recente dalla scena jazzistica nazionale -, Gabriele Evangelista – nato nel 1988 e già dal 2010 contrabbassista nel gruppo Tribe di quel talent scout dal fiuto infallibile che è Enrico Rava -, e il più “anziano” dei tre, Emanuele Maniscalco (1983), artista poliedrico, pianista e batterista (ma anche fotografo) con nove album a suo nome, dal piano solo al quartetto, di cui due per l’etichetta ECM con il trio Third Reel. Il concerto rientra nel programma delle iniziative per il trentennale del Comune di Erula, e fa anch’esso parte del progetto “Mediterranea”.

L’ultimo impegno della giornata inaugurale porta il festival in riva al mare, alla Torre di San Giovanni, sulla costa di Posada: alle 21.00, torna in scena la voce di Greta Panettieri, reduce dal concerto di anteprima di martedì 7 a Sassari, qui con un repertorio diverso e una variazione anche nell’organico, che insieme ad Andrea Sammartino al pianoforte, Daniele Mencarelli al basso e Alessandro Paternesi alla batteria, vede ai sassofoni (alto e soprano) Cristiano Arcelli. Artista eclettica, cantante, compositrice e multistrumentista (suona violino, chitarra e pianoforte) Greta Panettieri è considerata una delle voci più interessanti del panorama italiano e internazionale. Cresciuta artisticamente a New York, è stata consacrata come una delle migliori cantanti jazz italiane dal JazzIt Award 2016, ed è attualmente in tour con il quinto album “Shattered-Sgretolata”. La seconda giornata del festival, giovedì 9, si apre ancora con una produzione originale di Time in Jazz, tutta al femminile e all’insegna degli strumenti ad arco: alle 11.00, a Berchidda, nella chiesa di San Sebastiano, saranno protagoniste la violinista Leila Shirvani, classe 1992, romana di nascita e di origine anglo-persiana, talento precoce che ha iniziato la sua carriera concertistica all’età di dodici anni, e la croata Asja Valcic, violoncellista di formazione e credito in ambito classico, ma che parallelamente si è sempre più dedicata all’improvvisazione e alle nuove forme d’espressione per il suo strumento. Una trentina di chilometri separano Berchidda dal sito archeologico Sa Mandra Manna nei pressi di Tula, dove il pubblico del festival ritrova alle 18.00 il contrabbassista Gabriele Evangelista, stavolta alla guida di un quartetto che si avvale dell’esperienza e dell’apporto creativo di tre musicisti dalla forte identità come Pasquale Mirra al vibrafono, Gabrio Baldacci alla chitarra e Bernardo Guerra alla batteria. Sarà il centro storico di Ozieri, con la sua Piazza San Francesco (invece della Basilica di Sant’Antioco di Bisarcio, dove era inizialmente previsto) a offrire alle 21.30 (e con ingresso a pagamento) la cornice al “Tribute to Jan Johansson”, progetto del pianista svedese Jan Lundgren con il contrabbassista Mattias Svensson ed un quartetto d’archi che schiera Johannes Dickbauer (primo violino), Emily Stewart (secondo violino), Aurore Cany (viola) e la già menzionata Asja Valcic (violoncello), impegnati in un omaggio a uno dei padri del jazz scandinavo, Jan Johansson, scomparso ad appena trentasette anni nel 1968.

Ma, come sempre, Time in Jazz non è solo musica: prende il via Winebook, consueto spazio dedicato agli autori e alle novità editoriali. A inaugurare la serie di incontri nei bar di Berchidda, giovedì 9 alle 12.30, sarà il padrone di casa, Paolo Fresu, con il libro “Time in Jazz”, pubblicato l’anno scorso ad agosto da Franco Cosimo Panini editore: scritto in prima persona dallo stesso musicista, con il corredo di oltre trecento fotografie, gli interventi e le testimonianze di tanti amici e artefici di Time in Jazz, il volume ripercorre le tappe di questo festival che partendo da un piccolo paese ha saputo andare oltre, annullando i confini e avvicinando le distanze, grazie alla musica e alle arti.

Giovedì apre anche i battenti CasArte – Casa d’Arte Time in Jazz, un’esposizione della collezione permanente di opere degli artisti sardi e internazionali frutto delle donazioni raccolte dall’associazione Time in Jazz nei suoi trent’anni di festival: aperta fino al 16 agosto negli spazi della Casara. Novità di questa edizione del festival, il progetto “Mediterranea” realizzato con il contributo del Bando “Sillumina 2018 – Periferie Urbane – Migranti” (sostenuto e promosso da SIAE) che fino a lunedì 13 agosto si sviluppa attraverso attività laboratoriali aperte di scambio e condivisione di saperi, arti e mestieri: la prima, un format ideato dalla compagnia Theatre en Vol, consiste in una “Street Falegnameria”, piccola falegnameria di strada allestita nel centro di Berchidda, in cui un gruppo di ragazzi provenienti da Guinea Bissau, Guinea Conakry, Nigeria, Mali e Senegal, lavora insieme ai volontari del festival per la realizzazione di elementi di arredo urbano creati con materiali di recupero, per realizzare “in progress” un accogliente salotto multicolore. Gli stessi spazi arredati, fanno poi da scenario al cuore del progetto, che vedrà protagonisti, insieme agli ospiti stranieri, alcuni giovani e talentuosi musicisti under 35 presenti al festival, impegnanti in performance musicali partecipate: dopo aver inaugurato la serie di incontri nel pomeriggio di martedì 7, giovedì 9 sarà ancora il pianista William Greco a animare l’incontro (ore 15.00). Con la propria professionalità, creatività e esperienza, questi artisti contribuiranno all’apertura di un dialogo attento ad accogliere la voce dei migranti, dei volontari, della popolazione locale e del pubblico del festival, per favorire la coesione sociale ed il percorso verso l’inclusione e l’integrazione dei cittadini stranieri.