2 August, 2024
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Circa 1.500 persone a degustare i piatti preparati dalle comunità di migranti presenti nel territorio, accompagnati dai piatti tipici del Sulcis – Iglesiente ed altrettante persone a guardare i film proposti e legati al tema dell’integrazione. Questa l’estrema sintesi della III edizione del “Banchetto dei desideri – rassegna di incontri, cibo e integrazione al cinema”, organizzata dal Centro di Servizi Culturali Carbonia Iglesias – Società Umanitaria, in collaborazione con la Cooperativa Meela, su fondi della Regione Sardegna, Assessorato dei Beni culturali (L.R. 1/2018) relativi allo sviluppo delle politiche cineportuali. Il “Banchetto dei desideri” è stato realizzato grazie alla collaborazione con le Amministrazioni comunali che hanno ospitato le cinque tappe in programma (Masainas, Villamassargia, Carloforte e Santadi) e le associazioni coinvolte (Pro Loco Masainas, Pro Loco Carloforte, associazione Collage per Villamassargia e Comitato Santadi Basso) che si sono occupate della preparazione delle degustazioni, proposte attraverso il coinvolgimento delle comunità di migranti.

I numeri, e i tanti apprezzamenti ricevuti da un pubblico molto eterogeneo, composto da abitanti del territorio, turisti, migranti e emigrati di rientro, manifestano il gradimento per la manifestazione, che attraverso linguaggi universali come cibo e cultura, è riuscita a offrire serate di svago e divertimento, ma allo stesso tempo di riflessione e approfondimento, su temi di strettissima attualità.

Un’ulteriore dimostrazione di come il territorio abbia ancora un grande “appetito culturale” che aspetta di essere soddisfatto. L’esito del “Banchetto dei desideri” diventa quindi un pungolo per proseguire nella strada già intrapresa, trovando formule nuove e coinvolgenti in grado di soddisfare un pubblico esigente e partecipativo.

In ultimo gli organizzatori hanno ringraziato il pubblico, la Regione Sardegna, le Amministrazioni Comunali e le Associazioni coinvolte nella realizzazione della rassegna, che hanno contribuito al successo di questa terza edizione.

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Nel paese di Giovanni Pascoli, San Mauro Pascoli, in Romagna, l’8 agosto sarà protagonista la canzone d’autore italiana con il “Premio Pascoli in musica”.

L’ospite centrale sarà Eugenio Finardi che riceverà il 1° Premio Pascoli, ma durante la serata si terrà anche la finale del concorso per emergenti intitolato al poeta. A sfidarsi saranno: Gianluca Di Santo di Como, Forse Giorgio di Roma, Elisa Genghini di Rimini, Salamone di Palermo, Giacomo Scudellari di Ravenna, Rita Zingariello di Gravina di Puglia.

Nella Villa Torlonia Parco Poesia Pascoli, Finardi riceverà il premio per i suoi 40 anni di carriera indipendente, costellata da tantissimi testi entrati a far parte delle “antologie poetiche di vita quotidiana” di almeno tre generazioni. La consegna avverrà durante un incontro con il giornalista Enrico Deregibus, che condurrà anche l’intera serata. Il cantautore e rocker si esibirà poi in un live acustico esclusivo per la serata, portando in scena uno stralcio dello spettacolo “Finardimente in due” con il chitarrista Giuvazza, con il quale ha già realizzato due album.

Per quanto riguarda il contest, che inizierà alle 20.45, i finalisti presenteranno un proprio brano su poesie o su tematiche pascoliane che eseguiranno per la prima volta dal vivo l’8 agosto insieme al brano inedito con cui si sono iscritti.

Gianluca Di Santo proporrà il brano inedito “Colline solitarie” e metterà Pascoli in musica con “La mia sera”, mentre Forse Giorgio ci farà’ ascoltare il brano rap “Non aver paura di avere paura”e un inedito ispirato a una poesia di Pascoli. Elisa Genghini si presenterà con il brano “Sebastian” e la poesia in musica “L’aratro”. Salamone proporrà “Sandali” e, di Pascoli, “La Civetta”, mentre Giacomo Scudellari parteciperà con il brano “Come un igloo” mentre per Pascoli presenterà un inedito che immagina il poeta scrivere una lettera a una misteriosa dirimpettaia conosciuta a Messina centrata sui temi dell’amore, del ritorno al nido, della natura e della morte del padre. Rita Zingariello canterà invece “Il bacio della terra” e metterà in musica la poesia “Patria”.

Il concorso intende valorizzare la nuova e significativa scena di cantautori e cantautrici presenti in Italia e tenere viva la memoria di Giovanni Pascoli tra i giovani autori di testi e musiche della nuova canzone italiana. Chi vincerà il contest sarà poi ospite al MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza (che si terrà dal 28 al 30 settembre a Faenza).

La giuria sarà formata, fra gli altri, da Miro Gori (operatore culturale, presidente Sammaurondustria), Giordano Sangiorgi (operatore culturale, organizzatore MEI), Denis Ponti (responsabile Sammaurock), Fabio Bertozzi (direttore Banda Amici della Musica di San Mauro Pascoli), Daniela Esposito (ufficio stampa Strategie di Comunicazione).

Come ospite speciale della serata ci sarà Filippo Nigro. Il cantautore romano, che ha all’attivo tre dischi, ha musicato due poesie del poeta romagnolo, “Fides” e “Le monache di Sogliano”, con grande cura e attenzione così da meritare una targa da parte dell’organizzazione.

Sarà una serata veramente unica, sospesa tra la canzone d’autore e la grande poesia che ha fatto la storia della letteratura. L’iniziativa nasce da una idea del Mei – Meeting degli Indipendenti, coordinato da Giordano Sangiorgi, in collaborazione con il Comune di San Mauro Pascoli guidato dalla sindaca Luciana Garbuglia e con l’associazione culturale Sammauroindustria presieduta da Miro Gori, noto storico romagnolo.

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Da domani, sabato 4 agosto, all’11 agosto, ritorna la rassegna “Notti a Monte Sirai”, organizzata dal comune di Carbonia e l’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo con il cofinanziamento della Fondazione di Sardegna. Nel suggestivo Parco Archeologico di Monte Sirai riti e spettacoli andranno alla scoperta delle civiltà nuragiche, fenicio-puniche e romane. Un viaggio affascinante tra letteratura, teatro, musica, storia, giochi, tradizione, territorio e degustazioni.

La manifestazione, denominata “Notti a Monte Sirai: Di-Vino Show” consiste in quattro serate (il 4, 5, 9 e 11 agosto) dedicate alla cultura del vino del Sulcis e alle sue influenze nella letteratura, nel teatro, nel musica, nel canto, nella danza e nella storia, e al sodalizio tra due isole sorelle: Sardegna e Corsica. La direzione artistica è curata da Orlando Forioso, attore, autore e regista di teatro e opere liriche. 

Il primo appuntamento vedrà protagonista l’attrice Caterina Murino che, domani, sabato 4 agosto, alle ore 21.30, a Monte Sirai, interpreterà Dioniso in “Dioniso & Figlie: Premiata Vineria”. Il dio del vino e del teatro inebrierà le Baccanti con danze e riti sfrenati. 

Caterina Murino reciterà insieme a Orlando Forioso (Cadmo), Simeone Latini (Tiresia e il Messaggero), Cristina Maccioni (Agave) ed Andrea Tedde (Penteo). Lo spettacolo è a cura della Compagnia TeatrEuropa di Corsica.

Il secondo appuntamento di “Notti a Monte Sirai” è previsto per domenica 5 agosto, alle ore 21.30, con Galanìas: Canti delle donne sarde, con Valeria Pilia, Elisa Marongiu, Diana Puddu, Roberta Locci e Tore Agus. La regia sarà a cura di Gianfranco Angei e la Compagnia Actores Alidos.

«Notti a Monte Sirai è una rassegna che riproponiamo alla luce del successo registrato nelle precedenti edizioni, oltreché per la sua capacità di essere un volano per la promozione turistico-culturale del nostro territorio. La rassegna costituisce uno degli eventi principali della programmazione di Estiamoinsieme 2018», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«Si tratta di un evento a tutto tondo in cui sarà possibile partecipare, per ogni giornata della manifestazione (4, 5, 9 e 11 agosto), alle visite guidate all’interno del Parco Archeologico di Monte Sirai, realizzate in collaborazione con la Società Cooperativa Sistema Museo. Spazio anche alle attività per bambini con lo spettacolo-gioco “La piccola Demetra e Bes: il gatto magico”, previsto alle ore 19.30 con la regia di Anna Pina Buttiglieri della compagnia La Clessidra Teatro. Alle ore 20.00 si svolgerà, sempre a cura della Clessidra Teatro, un altro spettacolo: “Dioniso è nato due volte”», ha spiegato l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu. 

Ovviamente le serate saranno accompagnate dal filo conduttore dell’edizione 2018 di “Notti a Monte Sirai”, ovvero il vino, che si potrà degustare in abbinamento con i piatti preparati da Maxwell Frongia, chef del Tanit, che attualmente gestisce il punto di ristoro recentemente inaugurato all’interno del parco di Monte Sirai. Un aperitivo al tramonto in una location mozzafiato e densa di significati storico-culturali e archeologici.

Le Cantine ospiti di “Notti a Monte Sirai” saranno, per le serate del 4 e 5 agosto, la Cantina Sardus Pater di Sant’Antioco, per il 9 agosto la Cantina Coop. di Santadi e per l’11 Agosto la Cantina Aru di Iglesias. L’iniziativa, denominata “In vino veritas”, prevede la possibilità di gustare un pregiato tonno rosso accompagnato dal Carignano, al prezzo di 15 euro.

A cena, dopo gli spettacoli serali, il menù sarà composto da un Main Dishes con “Maccheroni di Busa alla Selvaggina” e Wellington di Arista e Vegetali di stagione agli aromi, sempre accompagnati da un ottimo Carignano, al prezzo di 25 euro.

 

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Il Partito Comunista Italiano Iglesias e la Federazione Giovanile Comunista Italiana Iglesias chiedono un immediato confronto sulla riconversione della RWM.

«La Sezione PCI-FGCI Iglesias è contraria a qualsiasi sviluppo economico che si basi sull’economia di guerra – si legge in una nota -. Ricordiamo che la legge 185/90 vieta la vendita di armi a paesi in guerra e l’Italia, con la Costituzione, ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Riteniamo inaccettabile che, utilizzando strumentalmente il problema della crisi economica e della disoccupazione, si voglia ricattare un intero territorio. È inammissibile che, oltre alle conseguenze etiche, si debba accettare che la salute dei cittadini e dell’ambiente possano essere messi a rischio dalla presenza di luoghi di stoccaggio di materiali pericolosi come il deposito di materiali corrosivi ed altamente infiammabili a Sa Stoia.»

«Noi siamo dalla parte di chi lavora, dalla parte di chi questo paese lo manda avanti – aggiunge la nota -. Proprio per questo non possiamo girarci dall’altra parte quando assistiamo a ciò che succede a pochi km da qui: una fabbrica che alimenta il mercato bellico che, a sua volta, ripiega in maniera criminale sui civili. Costringerci ad accettare di essere complici del massacro di intere popolazioni in cambio di lavoro non è dignità, non è futuro. Chiediamo quindi che si avvii un immediato confronto sulla riconversione della RWM, con l’individuazione di altri indirizzi di produzione. Come far ciò? Riteniamo che la parola d’ordine, alle condizioni attuali, sia quella del confronto.»

«Come comunisti riteniamo necessaria l’apertura di tavoli di confronto che coinvolgano la società civile tutta, forze politiche, sociali, sindacali e quindi i lavoratori e le lavoratrici, oltre che le istituzioni locali e regionali. Questi confronti, a nostro avviso, dovrebbero affrontare non solo la questione RWM ma vanno estesi al dibattito più generale sui temi dello Sviluppo Economico Sostenibile e della Cooperazione nel mondo del Lavoro, con l’obiettivo di combattere la piaga della disoccupazione. Occorre valorizzare le risorse storiche ed ambientali – concludono il Partito Comunista Italiano Iglesias e la Federazione Giovanile Comunista Italiana Iglesias -, quelle del settore agro-alimentare, forestale, turistico e manifatturiero, anche in un ottica di collegamento tra i diversi settori, senza trascurare o mettere in discussione le importanti realtà industriali come Portovesme. »

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Si possano, o si vogliano, trovare tutte le differenze di pensiero tra l’intera Società Civile del Territorio Sulcitano, nascondersi dietro i pensieri, le cordate, alimentando sterili e dannose contrapposizioni attraverso inutili giustificazioni del tipo, “Noi l’avevamo detto”, non è certamente il modo più intelligente per liberarci da un ingranaggio che ogni giorno viene oliato da questi atteggiamenti, e che sta trascinando l’intera economia produttiva, e tutto il settore sociale nel burrone più profondo e buio che a stento possiamo soltanto immaginare.

Ospedali “A CAMPAGNE”, ambulatori fatiscenti, personale medico, paramedico, infermieristico e dei servizi, costretti a lavorare in situazioni di vergognosa precarietà, che colpisce tragicamente l’intera utenza.

File inesorabili, prestazioni ridotte all’osso, ambienti angusti, servizi igienici ridotti e da condividere tra utenza e lo stesso personale, assenza delle più normali precauzioni igieniche, si rivelano quotidianamente agli occhi di migliaia di persone per tutto il sulcis, dagli ospedali agli ambulatori decentrati.

Una fotografia penosa e forse anche migliore delle reali condizioni.

La Sanità è un diritto, così come lo è quello di curarsi, confidando nelle necessarie e adeguate prestazioni sanitarie.

Diventerebbe noioso elencare le diverse problematiche, ma è doverosa una riflessione generale.

La nostra economia è presa d’assalto dagli inetti, protetta da pochi, e soprattutto mal governata dalla politica.

I diversi settori sono allo stremo.

Industria rasa al suolo con artifizi che ancora dovranno dimostrare qualche segnale positivo.

Restano al palo della completa indifferenza politica tutti i processi, programmi e progetti di ricostruzione economica. Fermi il turismo, agricoltura, agroindustria, commercio, infrastrutture, servizi, trasporti. Fermo ogni possibile strumento di programmazione economica.

In ascesa la disoccupazione, la disperazione generale.

Come si può pensare di avere una sanità decente se manca tutta l’impalcatura socio economica?

Come possiamo correre al riparo rivendicando la giusta dignità sociale?

Si può proseguire a giustificare tutto anche se ingiustificabile.

Si può continuare a sentire i rappresentanti politici regionali che giustificano il proprio operato contro quello degli altri, alcune volte, si contraddicono a seconda della platea che gli ascolta.

Oppure, dobbiamo riprendere in mano il nostro orgoglio Sulcitano ed iniziare a chiedere indietro il maltolto.

Noi siamo per questa ultima opzione e in tal senso intenderemo muoverci.

Siamo convinti che fino ad ora, tutto ciò che incredibilmente ha portato danno e disagio è frutto di approfondito studio senza mai avere trovato, persone che, per il ruolo ricoperto, avevano e hanno l’obbligo di tutelare la comunità.

Fabio Enne

Segretario generale CISL Sulcis

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Assessorato Lavoro


La proroga degli ammortizzatori sociali è subordinata all’autorizzazione all’utilizzo dei fondi da parte del ministero del Lavoro. L’Amministrazione regionale, che ha da tempo inviato gli elenchi dei beneficiari, ha più volte sollecitato la verifica ministeriale della compatibilità finanziaria degli elenchi rispetto alla somma stanziata. 

Lo ha detto ieri l’assessore  regionale del Lavoro, Virginia Mura, nel corso dell’incontro avuto con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, UIL e CUB dei lavoratori delle due Aree di crisi complessa (Sulcis e Porto Torres), per riferire sullo stato di attuazione del decreto legge, emanato lo scorso 8 maggio dal Governo Gentiloni, che riserva per le sole Aree di crisi complessa dell’Isola 9 milioni di euro per i trattamenti di mobilità in deroga per il secondo semestre del 2018.
«L’ok definitivo – ha spiegato l’assessore del Lavoro – come è stato confermato per le vie brevi della competente Direzione generale del ministero del Lavoro, dovrebbe arrivare a breve. Nella quotidiana interlocuzione con il Ministero abbiamo capito quali sono state le difficoltà di ordine contabile che ha dovuto affrontare l’Amministrazione statale. Prima di procedere con la spesa dei 9 milioni di euro stanziati con un decreto ad hoc per le due aree di crisi complessa sarde, la competente Direzione generale ha dovuto verificare che non vi fossero residui di spesa di somme assegnate da precedenti decreti, che hanno finanziato le aree di crisi di tutta Italia. È stato obbligatorio chiudere la partita precedente per aprire quella nuova. Gli uffici dell’assessorato hanno già anticipato la predisposizione degli atti da inviare all’Inps per l’erogazione delle indennità.»

«Il problema della proroga dei trattamenti nel 2019 – ha concluso Virginia Mura – è stato già rappresentato al ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio, che ha preso l’impegno di attivarsi.»

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Sabato 4 agosto, alle ore 22.00, il parco comunale S’Olivariu a Gonnesa ospiterà il quartetto jazz formato da Juri Deidda, al sax tenore; Filippo Loi, alla chitarra; Matteo Costa, al contrabbasso e Paolo De Liso, al drum set.

Il concerto è organizzato dall’Associazione culturale Opus Music & Art (OMA), con il patrocinio del comune di Gonnesa, e fa parte della serie di incontri Opera d’Arte Permanente #sessantaminutidi, ideati ed organizzati dall’Associazione OMA con l’intento di promuove la cultura e l’arte, ma anche creare un contesto che favorisca le relazioni sociali e al contempo promuova e valorizzi i tesori naturali, archeologici e storici del nostro territorio.

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Al Forte Arena “Teatro Sotto le Stelle” di Pula sabato 4 agosto, va in scena “Il Lago dei Cigni”, con il Balletto di San Pietroburgo. “Il Lago dei Cigni”, dopo una prima versione del 1877 che non ebbe molto successo del pubblico, fu al contrario apprezzata già dal grande successo con la coreografia di Marius Petipa e Lev Ivanov nel 1895; da allora è diventato uno dei più importanti balletti al mondo. Il doppio ruolo del Cigno Bianco e dell’ambiguità del Cigno Nero si possono subito percepire grazie alle straordinarie capacità espressive e tecniche della protagonista Tatiana Tkachenko etoile mondiale e solista del Teatro Mariinsky, in particolare nei due splendidi pas de deux del I e del II atto. Altri grandi momenti dello spettacolo è la danza dei quattro piccoli cigni, la danza dei grandi cigni, che sinuosamente si muovono su un lago illuminato dalla luna, e gli splendidi walzer nella sala da ballo del palazzo reale. La scena si svolge in un parco vicino al castello del principe Sigfrid il quale, un giorno durante i festeggiamenti per il suo compleanno si allontana dal castello attirato da uno stormo di cigni. Giunge fino ad un lago e mentre cerca di colpire un cigno con il suo arco, questo si trasforma improvvisamente in Odette, regina delle giovani fanciulle vittime di un incantesimo dal mago Rothbart. Egli, affascinato da tanta bellezza, rimane a guardare mentre i cigni riacquistano un aspetto umano e cominciano a danzare. Infine, ritrovata la sua prescelta, Sigfried le giurerà amore eterno, unico modo per spezzare l’incantesimo che trasforma le fanciulle in cigno ad ogni sopraggiungere dell’alba. Il mago Rothrbart si presenta al castello il giorno in cui il principe deve scegliere la sposa. Con lui c’è la figlia Odile, il Cigno Nero, che assume le stesse sembianze di Odette per attirare l’attenzione del giovane. Sigfried sceglie Odile come sposa; ma poi riconosce l’inganno del mago, lo sconfigge, ritrovando l’amata Odette. Con questa versione del “Il Lago dei Cigni”, il Balletto di San Pietroburgo ha voluto mantenere intatte le coreografie originali di Marius Petipa e da Lev Ivanov del lontano 1895, e di tornare ad un’ autentica versione della coreografia creata per il Teatro Mariinsky. Le scenografie si rifanno alla Corte Imperiale Russa di quel periodo, inserendo realtà storica e fantasia gotica. Le scene del I e del III Atto presentano uno stile Classico Fiabesco, quasi magico mentre il II e IV atto cioè Il lago, ha un ambiente mistico, quasi lunare, dove si alternano attimi tenebrosi e giochi di ombre e luci.”Il Lago dei Cigni” rappresenta la perfetta unione di coreografia e musica ed è diventato sinonimo del balletto stesso e fonte d’ispirazione per generazioni e generazioni di ballerini, nonché emblema della cultura popolare. L’appuntamento, a Pula con questa produzione è fissato per sabato, 4 agosto 2018, alle ore 21.30, al Forte Arena.

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Stasera, alle ore 21.30, il piazzale della Circoscrizione di Cortoghiana ospiterà l’”Emanuele & Silvia Dance show”, uno spettacolo organizzato dalla scuola ElleDance, con il patrocinio del comune di Carbonia.
«L’evento rientra nell’ambito del cartellone Estiamoinsieme 2018, che prevede ben 6 spettacoli di danza organizzati da scuole di ballo e palestre cittadine. Una di queste è la ElleDance degli insegnanti Emanuele Ledda e Silvia Loi, che stasera porterà sul palco del piazzale della Circoscrizione di Cortoghiana circa 50 ballerini dai 4 anni in su», ha detto il sindaco Paola Massidda.
I ballerini si cimenteranno nelle danze latino-americane, caraibiche, synchro dance, show dance, funky e baby dance, duo synchro latin e solo latin.
La serata inizierà alle ore 21.30 e sarà presentata da Gemma Rumore, speaker dell’emittente Radio Carbonia International.

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La direzione generale dell’Aou di Sassari ha dato il via libera al progetto esecutivo per i lavori di risanamento conservativo, riqualificazione e adeguamento edile e degli impianti dei locali che dovranno essere destinati ad ambulatori di Oncologia al Santissima Annunziata. Il direttore generale Antonio D’Urso ha siglato ieri, 1 agosto, la delibera che prevede una spesa complessiva di 500mila euro.

Si tratta di un finanziamento regionale finalizzato che consentirà di realizzare, al primo sottopiano dell’ospedale di via De Nicola, sei ambulatori medici, una sala Pis, cioè un punto di informazione e supporto, quindi un ambulatorio psicologico. A questi locali si aggiungono quattro sale terapie, dove saranno suddivise 14 poltrone per chemioterapie e 6 letti, quindi una sala d’attesa, un archivio e spazi di supporto. 

Con l’approvazione della deliberazione da parte della direzione generale, l’Ufficio tecnico può adesso avviare una manifestazione di interesse tra gli operatori economici del settore quindi, a conclusione, avviare le procedure per la gara d’appalto.

Nelle stime dell’Ufficio tecnico, a fine novembre è previsto l’avvio dei lavori che, secondo il cronoprogramma, avranno la durata di circa quattro mesi.

Il day hospital situato al primo sottopiano del Santissima Annunziata effettua ricoveri diurni e visite ambulatoriali e registra circa 400 prime diagnosi ogni anno alle quali si aggiungono circa 2.500 accessi ambulatoriali, tra visite di controllo, chemioterapie giornaliere endovena e terapie ormonali. 

Il day hospital fa parte della struttura complessa di Oncologia medica, diretta da Antonio Pazzola, che comprende anche il day hospital situato al terzo piano di Malattie infettive e il reparto degenze al quarto piano del Santissima Annunziata.