3 August, 2024
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Venerdì 27 luglio, alle ore 21.00, nella sala “I Sufeti” di piazza De Gasperi, a Sant’Antioco, il prof. Luigi Alcide Fusani presenterà il libro , di Claudio Facchinelli, alla presenza dell’autore.

Una visita al cimitero ortodosso di Venezia. La sepoltura di una giovane, dimenticata da più di cento anni, a dieci metri dalla tomba di Stravinskij. Un errore di scrittura e un nome inconsueto in Russia. Tanto basta per dare il via a un appassionante romanzo quasi poliziesco in cui l’investigatore è un professore di matematica in pensione. Investigatore o archeologo? E alla ricerca di cosa esattamente? Forse di una storia d’amore indimenticabile, dimenticata solo per distrazione.

 

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Migranti, Spanu interviene a Nuoro al Processo all'Europa


L’assessore regionale degli Affari Generali Filippo Spanu, è intervenuto ieri sera, a Nuoro, nel cortile dell’Istituto regionale etnografico, all’evento “Processo all’Europa”, sviluppatosi sulla base di un format innovativo creato dal Movimento Europeo Italia. Al centro del processo, animato dagli studenti dell’università nuorese, il comportamento delle istituzioni europee e dei paesi del Vecchio Continente nei confronti dei migranti. 

«E’ un momento difficile – ha detto Filippo Spanu -, contrassegnato da pregiudizi e false verità, ma si intravedono segnali di speranza in vista di una vera inclusione dei richiedenti asilo ospiti dei Centri di accoglienza e del sistema Sprar in Sardegna.»
Filippo Spanu si è soffermato sulle esperienze di integrazione attuate nell’isola e in particolare sulla storia del giovane Dramane Cissè, ospite del centro per richiedenti asilo di Sarule che da ieri indossa la maglia del Cagliari calcio. «Abbiamo dato impulso, in collaborazione con il Coni e con la Figc, all’integrazione attraverso lo sport con iniziative realizzate nei centri sportivi di Oristano, Cagliari e Asseminello. Il caso di Dramane Cissè, 18 anni, originario della Costa d’Avorio – ha spiegato l’assessore degli Affari generali – è esemplare: lo sport favorisce l’inserimento dei giovani richiedenti asilo nelle comunità in cui vivono, abbatte ogni barriera culturale e linguistica e agevola il dialogo con i coetanei sardi. Con il fondamentale contributo di questi atleti molto promettenti inoltre continuano a vivere le squadre di tanti piccoli paesi». 
Filippo Spanu ha poi espresso apprezzamento per il positivo coinvolgimento degli studenti nel ‘processo all’Europa’: «Hanno messo in mostra una grande sensibilità su un tema complesso come quello delle migrazioni e sono riusciti a mettere in risalto l’atteggiamento colpevole di molti Stati artefici di politiche poco rispettose dei principi di accoglienza e civiltà».
Filippo Spanu, nel sottolineare il ruolo prezioso delle università sarde ai fini del processo di inclusione, ha ricordato la proficua collaborazione della Regione con gli atenei per sostenere i richiedenti asilo che intendono proseguire e completare in Sardegna il loro percorso di studi.

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Il premio Oscar Roberto Benigni è ricoverato nel reparto di Clinica Ortopedica dell’Aou di Sassari, da dove a breve potrà essere dimesso.

L’attore è arrivato al pronto soccorso ieri sera.

Questa mattina la direzione generale, con il direttore del reparto, il professore Carlo Doria e il responsabile del Dipartimento di urgenza Pierpaolo Terragni, ha fatto visita all’attore.

Il direttore generale che lo ha trovato in buone condizioni ha scambiato con lui alcune battute e ha fatto sapere che i sanitari pensano che le dimissioni potranno avvenire nel più breve tempo possibile.

Il comico e regista, assieme alla moglie Nicoletta Braschi, ha voluto ringraziare il personale medico ed infermieristico per le cure prestate.

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La terza edizione de “Il banchetto dei desideri”, che vede coinvolti i comuni di Villamassargia, Masainas, Carloforte e Santadi, si prepara agli ultimi due appuntamenti: domani, giovedì 26 luglio, a Santadi, nella piazzetta di Santadi Basso, via Generale Ziranu, a partire dalle ore 20,00 degustazione enogastronomica di cibi etnici e locali e, alle 21.30, proiezione del film “Pitza e datteri” di Fariborz Kamkar. Giovedì 2 agosto, a Masainas, presso l’anfiteatro di piazza Belvedere, stessa formula: alle ore 20,00 degustazione di cibo multietnico e, alle 21,30, proiezione del film “Le ricette della signora Toku” di Naomi Kawase.

La manifestazione, organizzata dal CSC Carbonia della Società Umanitaria, con il supporto della cooperativa MEELA, grazie ai fondi regionali dell’assessorato ai Beni Culturali, in collaborazione con le amministrazioni comunali e le Pro Loco dei comuni coinvolti, nonostante la lunga pausa, è stata ampiamente premiata dal pubblico, partecipe ed eterogeneo in tutti e tre gli appuntamenti già svolti. Gli appuntamenti, che hanno visto il coinvolgimento delle comunità locali unitamente a quello delle comunità straniere e hanno potuto contare sulla partecipazione anche di numerosi turisti, attratti dalla formula cibo-integrazione e cinema.

I momenti legati alle degustazioni hanno così favorito la convivialità e creato le occasioni di scambio ed incontro, le quali positivamente hanno favorito la visione dei film scelti sulla base dei temi della rassegna. Un pubblico attivo e partecipe, che ha regalato un forte applauso al termine di ogni serata.

Il binomio “Cinema e Cibo” si conferma nuovamente uno strumento vincente nel favorire l’integrazione e la riflessione, che passano anche attraverso una risata.

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Sassari e i suoi abitanti, i suoi personaggi più caratteristici di un’epoca lontana descritti sapientemente e inseriti nel loro contesto temporale ma con la capacità di poter essere tranquillamente catapultati anche nei giorni nostri. È questo essere senza tempo a rendere “Pebaru in curu – Romanzo sensazionale” uno spettacolo imperdibile per chi vive e ama la nostra città ma anche per chi arrivando a Sassari vuole prendere contatto con la nostra realtà più genuina, con le nostre tradizioni, con il nostro modo di essere.

EstaThearOn, la rassegna organizzata da MAB Teatro, dopo aver approfondito il felice connubio tra la musica e le parole di “Oltre il Confine” ritorna a Sassari, sia dal punto di vista logistico che per quanto riguarda la scelta artistica. Lo fa prendendo spunto da “I racconti di Zirottu” di Anonimo Sassarese, al secolo Antonino Saba. Romanzi che trovavano spazio nei periodici “L’ingranaggio” e “La Gaita” e che oggi ritornano sul palco grazie agli attori Daniele Monachella, Carlo Valle e Daniela Piretta, Mario Spanu. Anche in questo caso la musica avrà una parte importante nello spettacolo grazie alle chitarre di Gavino Ruggiu e di Pinuccio Cossu del Gruppo Ruseddu. Una proposta adatta ad un pubblico di tutte le età, a chi vuole trascorrere due ore all’insegna del divertimento ma anche della sassareseria più pura.

Lo spettacolo, realizzato con il contributo della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio del comune di Sassari, sarà proposto in unica data sabato 28 luglio, alle 21,00, nella bellissima cornice di Palazzo di Città.

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«Oggi la Regione Sardegna si pone nuovamente accanto alle ultime: dopo il ReIS arriva il Reddito di Libertà per le donne vittime di violenza domestica.»

Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, consigliere regionale di Art. 1 – SDP, sul Reddito di Libertà, approvato quest’oggi dall’Assemblea regionale.

«Il reddito di libertà è uno strumento che consentirà a queste donne, in condizione di povertà, di superare la situazione di dipendenza economica, soprusi, ricatto, mettendole in grado di acquisire, o riacquisire, la propria autonomia e indipendenza: personale, sociale ed economica. Infatti, la dipendenza economica delle vittime verso i propri carnefici è uno degli elementi che rende più difficoltosa l’uscita dalle dinamiche di violenza – aggiunge Luca Pizzuto -. Ancora una volta il Consiglio regionale si porta avanti in Italia e in Europa (siamo la prima regione ad attuare una misura di questo tipo), rispetto ai temi di povertà e ingiustizia sociale, e soprattutto – conclude Luca Pizzuto – su una condizione terribile e trasversale come la violenza di genere.»

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Nella notte appena trascorsa, i carabinieri della stazione di Calasetta hanno arrestato un 53enne polacco, I.W., senza fissa dimora, nullafacente, con precedenti di polizia, con l’accusa di oltraggio, violenza, resistenza e minaccia a Pubblico ufficiale. I militari sono intervenuti nel tardo pomeriggio di ieri nel lungomare Arenzano, area molto frequentata da turisti in questo periodo, dove hanno trovato l’uomo in profondo stato di agitazione, verosimilmente dovuto all’abuso di sostanze alcoliche. Alla vista dei carabinieri, il polacco ha cominciato ad offenderli, minacciandoli perfino di morte. I militari hanno chiesto all’uomo i documenti e di seguirli in caserma, ma lui dopo essersi rifiutato, ha cercato di allontanarsi, divincolandosi e cercando di colpirli con un pugno, non riuscendo però nell’intento. Definitivamente bloccato, è stato dichiarato in stato di arresto e trattenuto nelle camere di sicurezza della compagnia di Carbonia, in attesa del rito direttissimo che si è svolto questa mattina. L’arresto è stato convalidato.

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Con gli sfrenati ritmi delle danze colombiane e le affascinanti coreografie della tradizione serba si apre giovedì 26 luglio a Pula la 42a edizione di “Is Pariglias”, lo storico festival internazionale delle danze identitarie organizzato dall’associazione culturale “Città di Assemini”. L’appuntamento è per ore 21 sul palco di Piazza del Popolo, su cui saliranno la compagnia America Danza di Bogotà e il gruppo Dukati di Kraguievac. La serata, inserita nel cartellone “Dimensione Estate a Pula 2018”, verrà preceduta da un corteo dei gruppi in costume per le vie del paese.

Venerdì 27 Is Pariglias torna invece ad Assemini, centro dove il festival nacque 1976. A partire dalle 21.00, presso lo Spazio Tenda dell’agriturismo Is Scalas (località Sa Serra), appuntamento con una serata speciale che vedrà assieme le formazioni di Colombia e Serbia, insieme al gruppo peruviano Sentimiento Y Tradicion di Lima, e al complesso di danza Inju Marzaha e la corale Atrayu di Astana, provenienti dal Kazakistan. 

Nata a Bogotà nel 2003 e diretta da Sandra Pilar Guapachá, la compagnia América Danza è animata dall’interesse di ricontestualizzare, attraverso un’azione rigorosa di ricerca, le preziose tradizioni culturali per migliorare l’appropriazione e la circolazione delle manifestazioni folcloristiche delle diverse regioni del paese. 

Il gruppo di ballo tradizionale Dukati è stato fondato a Kragujevac (una cittadina nel centro della Serbia) nel 2009 ed ha già alle spalle oltre trecento esibizioni non solo nelle più importanti rassegne serbe ma anche in Italia, Spagna, Australia, Bulgaria, Austria e Canada. Nel suo repertorio oltre venti coreografie provenienti da tutta la Serbia. 

Fondato nel 2000 ad Astana (la capitale del Kazakistan), il gruppo Inzhu Marzhan è diretto da Turakbayeva Gulvira Kalybayevna ed è composto da venti ballerine e si è imposto nell’ultima edizione del concorso internazionale “Le rose della Russia” che si è tenuto a San Pietroburgo. Nel suo curriculum ha numerose partecipazioni alle più importanti rassegne folk russe e asiatiche. 

L’associazione Perú Sentimiento y Tradición ha sede a Lima ed è diretta da Marco Antonio Condori Meza, insegnante di folklore in diversi istituti e università e formatosi presso il centro universitario di folklore San Marcos. La caratteristica del gruppo è quella di rappresentare tutta la straordinaria gamma delle danze peruviane, frutto di una cultura composita e articolata. 

Il festival internazionale delle danze identitarie “Is Pariglias” è organizzato dall’associazione culturale “Città di Assemini” con il sostegno degli assessorati regionali al Turismo e alla Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, in collaborazione con la Federazione Italiana Tradizioni Popolari, i comuni di Assemini, Pula, Carloforte e Perdasdefogu e le Proloco di Pula e Perdasdefogu.

 

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Alla corte di Eleonora: chi era, come viveva e cosa faceva la giudicessa d’Arborea. Un viaggio nel tempo davvero affascinante, un salto di oltre 600 anni reso possibile dall’abilità narrativa di Bianca Pitzorno. La scrittrice sassarese (oltre 2 milioni di copie vendute in tutto il mondo) ieri sera nel sito archeologico di Lu Brandali, a Santa Teresa, è stata protagonista della rassegna letteraria “I monumenti incontrano la lettura”, la manifestazione organizzata dalla cooperativa tutta al femminile Cooltour Gallura. Bianca Pitzorno, intervistata da Pinuccia Sechi, ha trasportato il pubblico (circa un centinaio di presenti) nel Medioevo attraverso il suo libro “La vita di Eleonora d’Arborea” scritto e pubblicato nel 1984 e aggiornato nel 2010 in seguito al ritrovamento di nuovi documenti sulla giudicessa sarda.

«Non so bene perché – ha confidato Bianca Pitzorno – ma molto spesso la figura di Eleonora e della sua corte è stata male interpretata. Il contesto è stato descritto come agropastorale, in cui si muovevano figure – tra cui Eleonora – che sembravano non aver nulla da spartire con l’epoca medievale, ma che vivessero seguendo usi e costumi quasi preistorici. Naturalmente, non è così. La famiglia di Eleonora, lei e i suoi avi, era estremamente ricca. Avevano grandi possedimenti e amavano il lusso. In perfetto stile Trecentesco. Non avevano nulla da invidiare alle maggiori corti europee del tempo, né per ricchezza, né per cultura o per autorevolezza.»

Bianca Pitzorno ha voluto sfrondare la realtà storica da una certa “licenza poetica” che ha spesso ridisegnato e interpretato in maniera abbastanza libera la fantasia di alcuni scrittori sardi. «Non è pensabile che andasse tra il suo popolo per curare la peste, come ha scritto qualcuno – ha detto la scrittrice sassarese – e di certo non andava in giro con la mastruca, come hanno sostenuto altri. Nessuno sa veramente chi sia stata Elenora come persona con sentimenti, passioni, pensieri. Non lo si può sostenere con precisione. Però i documenti che sono arrivati fino a noi, ne definiscono lo stile di vita e diverse usanze. Che non sono differenti da quelle delle altre corti medievali.»

Ciò che ha senz’altro caratterizzato Eleonora d’Arborea è stata anche la sua autorevolezza politica e la sua determinazione nel rivendicare la totale sovranità del Giudicato di Arborea rispetto alle ambizioni del Regno di Aragona. E poi, c’è la “Carta de Logu”: «In tutti i miei romanzi e nei miei scritti – ha sottolineato Bianca Pitzorno – c’è sempre una figura femminile che deve far fronte a delle difficoltà. La particolarità caratteriale che hanno in comune le mie protagoniste è che non si lasciano mai abbattere, ma affrontano i problemi. A volte con successo, altre volte no. La figura di Eleonora d’Arborea è certamente un esempio di questo modello comportamentale. Del resto, ho preso spunto dalle donne sarde, dalle mie antenate, dalle mie amiche». L’incontro con Bianca Pitzorno è durato oltre un’ora.

La rassegna “I monumenti incontrano la lettura” prosegue con gli altri eventi in cartellone: l’11 agosto, alle 19,30, Raul Moretti si esibirà in un concerto d’arpa al tramonto sulla terrazza della torre di Longonsardo. Il 20 agosto, alle 19,30, Vanessa Roggeri presenterà il suo libro “La cercatrice di corallo” alla Torre di Longonsardo. Nel mese di settembre, la rassegna si concluderà con un incontro di poesia a Olbia e un laboratorio di scrittura creativa itinerante.

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«Cittadini e turisti potranno godere una splendida serata in una bellissima località che domina la città di Carbonia, con un panorama mozzafiato, all’insegna della cultura fenicio-punica e della buona cucina.»

Con queste parole il sindaco Paola Massidda ha sintetizzato i contenuti del secondo appuntamento di “Tramonti a Monte Sirai”, che si svolgerà domani, giovedì 26 luglio. L’iniziativa è stata organizzata dalla Società Cooperativa Sistema Museo, dal Sistema Museale di Carbonia, con il patrocinio del comune di Carbonia e del Mibact.
“Tramonti a Monte Sirai” consiste in una visita teatralizzata in cui Arishat, una giovane donna nata e vissuta sul Monte Sirai -di cui conosce tutti i segreti – accompagnerà i visitatori alla scoperta delle abitudini alimentari nel mondo fenicio e punico, dalla vita quotidiana alle cerimonie religiose, fino alle libagioni sacre in onore dei defunti.
Le visite in occasione di “Tramonti a Monte Sirai” verranno scandite in due turni – il primo alle ore 19.00, il secondo alle ore 20.00 – e si concluderanno con una cena che si terrà nel punto di ristoro dell’area archeologica con un menù a tema a cura del Ristorante Tanit. Il Sistema Museo ha infatti affidato il servizio di ristoro alla ditta Tanit, che lo ha inaugurato il 12 luglio scorso e lo gestirà secondo i termini stabiliti nel Capitolato d’appalto per la gestione e valorizzazione del Sistema Museale del comune di Carbonia.
«La riapertura del bar/punto di ristoro, in occasione di grandi eventi, dà nuova linfa all’intero tessuto produttivo locale, il quale verrà adeguatamente valorizzato da una delle eccellenze del nostro territorio nel campo della ristorazione», ha commentato l’assessore alle Attività produttive Mauro Manca.
“Tramonti a Monte Sirai” si svolgerà nelle seguenti date: 26 luglio, 16 e 30 agosto.