3 August, 2024
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Comune di Olbia e Area marina protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo lanciano un appello per sensibilizzare la popolazione al recupero dei piccoli esemplari di berta minore che finiscano il proprio volo al suolo, disorientati e disturbati dalle luci. Si è concluso da alcuni mesi sull’isola di Tavolara l’intervento di eradicazione del ratto nero, responsabile della predazione delle uova e dei pulcini di berta minore, nell’ambito del progetto Life Puffinus Tavolara del Comune di Olbia. Le berte nidificano a Tavolara, nella colonia più numerosa al mondo e i giovani uccelli spiccano il volo nelle notti tra luglio ed agosto. Può quindi accadere che i giovani volatili siano disorientati o attratti dalle luci lungo la costa, concludendo il loro volo a terra e non nei luoghi di nidificazione. In questo habitat inconsueto sono esposti ai pericoli. Per questo i responsabili del progetto hanno deciso di lanciare un appello rivolto a chiunque si imbattesse in qualche esemplare di questa specie protetta che si trovi a terra.

Comune di Olbia e Area marina protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo chiedono quindi di partecipare al recupero, ponendo il volatile in una scatola di cartone debitamente areata e chiamare al numero 389 0904948 dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19,30. Gli operatori provvederanno a liberarle in un posto sicuro. 

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E’ ormai prossimo al decollo il Centro commerciale naturale del comune di Carbonia. Ieri pomeriggio, nella sala polifunzionale di piazza Roma, l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca ha interloquito con commercianti, artigiani, partite Iva e attività produttive nell’ambito del fitto ciclo di incontri programmati dall’Amministrazione Comunale, fin dall’inizio dell’anno, con i rappresentanti del settore terziario cittadino. «Un incontro positivo in cui abbiamo ascoltato e preso nota delle criticità e delle segnalazioni dei presenti su varie tematiche: dai parcheggi a pagamento e a disco orario, fino alle possibili migliorie da apportare all’organizzazione della manifestazione Nottinsieme, affinché questa possa essere più inclusiva ed ancor più partecipata», ha affermato l’assessore Mauro Manca.
Il tema principale dell’incontro si è focalizzato sulla prossima costituzione del Centro commerciale naturale di Carbonia, un nuovo strumento che unirà commercianti, artigiani e partite Iva, elaborando politiche comuni di marketing, pubblicità e comunicazione in grado di contribuire al rilancio della nostra città. Una nuova leva di sviluppo di cui il comune di Carbonia sarà socio onorario.
Nei prossimi giorni verrà stabilito il nome con cui verrà identificato il Centro commerciale naturale di Carbonia. A questo proposito, il 10 luglio scorso è stato lanciato su Facebook un sondaggio – aperto a tutti gli utenti del social network – denominato “Quale nome daresti al nuovo Centro commerciale naturale di Carbonia?”. Due erano le opzioni previste: “Carbonia Produce” e “Crabonia”. Il sondaggio si è chiuso il 17 luglio: hanno votato 159 persone, di cui l’82% ha scelto il nome “Carbonia Produce”, mentre il 18% “Crabonia”. Tuttavia, nei vari commenti al post inerente al sondaggio, i cittadini hanno lanciato ulteriori proposte di nomi, tra cui “Naturalmente insieme”. Un nome che ha trovato gradimento anche nei commercianti che ieri erano presenti in sala polifunzionale. Gli aderenti al nuovo Centro commerciale naturale, in contatto tra loro telefonicamente, decideranno nei prossimi giorni se scegliere il nome “Carbonia Produce” o “Naturalmente insieme”. Dopodiché si comincerà a lavorare sulla parte grafica, sviluppando un logo che sia appetibile e oggetto di materiale pubblicitario, in particolare per la cartellonistica stradale.
La denominazione scelta per il Centro commerciale naturale sarà inserita nello statuto costitutivo del nuovo ente, che verrà depositato dal notaio per l’atto costitutivo.

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Il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa ha presentato un’interrogazione urgente al presidente della Giunta Pigliaru e all’assessore competente Donatella Spano per rivedere i confini dell’area del Parco di Gutturu Mannu, istituito con la legge 20 del 24 ottobre di un anno fa.

«Il parco regionale di Gutturu Mannu, dove sorge una delle foreste più grandi in Italia di 35 mila ettari, si estende nel territorio di dieci Comuni nella parte sud occidentale della Sardegna: Assemini, Capoterra, Uta – dove sorge l’oasi di Monte Arcosu – e altri sette nel basso Sulcis (Domus de Maria, Pula, Santadi, Sarroch, Siliqua, Teulada e Villa San Pietro) – spiega Michele Cossa -. Data la vastità del Parco, e considerando che la caccia sportiva negli ultimi anni ha garantito pulizia e protezione dei sentieri e del sottobosco, oltre che limitato le intrusioni dei bracconieri attraverso l’eliminazione di trappole e lacci si deve evidenziare la bontà della convivenza con tutti coloro che fruiscono nel modo più corretto di quella bellissima zona, con particolare riferimento ai praticanti trekking e mountain bike.»

«Ad oggi, la normativa risulta essere stringente – aggiunge Michele Cossa – anche perché viene reso difficoltoso questo genere di attività, negando soprattutto gli interventi minimi necessari per assicurare assistenza ai fruitori del Parco.»

«Colpa di confini non attuali, e di una burocrazia che rischia di creare un freno nello sviluppo di un’area così importante. Per questo – conclude Michele Cossa – nell’interrogazione si chiede al presidente Pigliaru e all’assessore regionale competente se non sia il caso di promuovere in sede di approvazione del Piano del Parco (ai sensi dell’art. 11 della legge istitutiva), per quanto di loro competenza, una revisione dei confini del Parco.»

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Il Comitato regionale faunistico, riunito all’assessorato della Difesa dell’ambiente, alla presenza del direttore generale Paola Zinzula e del capo di Gabinetto Franco Corosu, ha approvato il calendario venatorio 2018/2019.

Nel corso della riunione è stato inoltre espresso parere favorevole sui piani di controllo della nutria, presentato dalla Città metropolitana di Cagliari, e all’integrazione del piano di controllo della cornacchia per la provincia di Nuoro (Zona omogenea Ogliastra).

Infine, è stato presentato il piano per il censimento della pernice sarda e della lepre sarda che sarà portato in giunta regionale per l’approvazione.

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I lavoratori dell’AIAS, i collaboratori ed il personale presenti nell’assemblea – sit-in permanente sotto il palazzo del Consiglio Regionale il 19 luglio 2018, organizzato dalla segreterie CSS, UGL, FIALS, ISA e CONFINTESA, hanno diffuso un documento nel quale, sentita la relazione della delegazione (formata dai rappresentanti sindacali, dal comitato spontaneo e dai lavoratori rappresentanti delle strutture AIAS), approvano all’unanimità i risultati della trattativa svolta con l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru ed il Direttore generale dell’ATS dott. Fulvio Moirano riassunta nei seguenti punti:

1) pagamento immediato di 1.900.000 € e di 3.200.000 a fronte delle fideiussioni presentate dall’AIAS;

2) ricalcolo degli interessi legali e loro pagamento nei tempi tecnici strettamente necessari;

3) proroga della convenzione RAS-AIAS con la clausola che entro il 31 luglio 2018 sia istituito il tavolo politico tecnico, in cui l’azienda si presenti con un piano industriale e un piano di rientro del pagamento degli stipendi dovuti ai dipendenti;

4) interesse comune per la salvaguardia dei posti di lavoro, l’assistenza agli ammalati e a tutti i soggetti deboli ospiti delle strutture AIAS;

5) impegno comune a vigilare perché l’AIAS osservi le disposizioni di legge (salari – sicurezza – formazione) nei confronti dei lavoratori e degli ospiti delle strutture.

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, si trova a Bruxelles, insieme ad altri 9 primi cittadini di Comuni della Sardegna, tra i quali Giorgio Alimonda, sindaco di Portoscuso, per partecipare a un programma di formazione sulle politiche e le opportunità comunitarie per il territorio. Il viaggio è stato organizzato dal Cal (Consiglio autonomie locali) della Sardegna.

«La visita alle istituzioni comunitarie si sta rivelando particolarmente proficua, consentendoci di capirne a fondo i meccanismi di funzionamento, unitamente alle varie opportunità di finanziamento riservate agli enti locali – ha detto il sindaco di Carbonia Paola Massidda -. La capacità di intercettare i finanziamenti diretti europei risulta fondamentale per ovviare alle scarse risorse su cui le Amministrazioni pubbliche possono contare a causa di bilanci comunali sempre più contingentati».

I 10 amministratori locali sono partiti martedì 17 luglio alla volta della capitale belga, dove sono impegnati in una fitta serie di incontri e workshop con alti rappresentanti e funzionari delle istituzioni europee. Tra gli argomenti all’ordine del giorno: la questione dell’insularità della Sardegna; le politiche sociali, di formazione e cooperazione allo sviluppo.

In data odierna gli amministratori dei comuni della Sardegna hanno visitato il Parlamento europeo. Il ritorno in Sardegna è previsto per sabato 21 luglio.

Insieme al sindaco di Carbonia Paola Massidda e al sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda, sono presenti a Bruxelles; Salvatore Mattana, sindaco di Sarroch; Manuela Pintus, sindaco di Arborea; Franco Saba, sindaco di Ottana; Gianfranco Satta, sindaco di Tergu; Sabrina Sassu, sindaco di Cossoine; Pietro Giuseppe Sircana, sindaco di Oschiri; Gianfranco Soletta, sindaco di Thiesi; Robertino Uda, sindaco di Loceri. Il Cal Sardegna è rappresentato dal responsabile dell’Ufficio Segreteria, Luigi Mossa.

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È in programma dal 21 al 22 luglio, nella fantastica cornice della spiaggia di Balai, all’interno del super festival dance, il “Balai Summer Festival”. Ad organizzare l’importante evento sono l’Associazione culturale Notti di Stelle, Area Mito, FL Comunicazione e Heliogabalus. La prima importante novità è stata già svelata le settimane scorse e riguarda la presenza dello storico artista Hip Hop italiano Piotta con tutta la sua band nel tour ”7 vizi”.

La sua esibizione è prevista nella serata di sabato. Piotta, nome d’arte di Tommaso Zanello, è cantante, musicista e produttore attivo dagli Anni ’90 nella scena alternative, con un percorso che mescola popolarità e successi di massa e attività di impegno sociale, giornalismo, letteratura e teatro. Nel 1998 riceve il titolo di miglior MC italiano per la rivista AL Magazine ed esce il suo primo album Comunque Vada Sarà un Successo, che presenta i singoli Dimmi qual è il nome e Supercafone. L’LP viene ristampato nel 1999 con l’aggiunta di alcuni brani e remix, Supercafone scala la classifica diventando un vero e proprio fenomeno di massa. L’album vince svariati riconoscimenti, tra cui il disco di platino ed il premio A.F.I. (Associazione Fonografici Italiani). Nel 2001 pubblica il singolo Eurocontanti (brano dedicato alla nuova valuta) e conduce l’omonimo show radiofonico su Rai Radio 2. Nel 2002 pubblica La Grande Onda, terzo album, ed il singolo omonimo entra nella Top 20. La canzone viene poi, nel 2008, utilizzata dagli studenti di tutta Italia come inno della protesta studentesca contro la riforma Gelmini del governo Berlusconi. Nel 2004, con Ladro di Te, partecipa al Festival di Sanremo. Sul palco del Teatro Ariston propone anche la rilettura in chiave rap di Chi non lavora non fa l’amore di Adriano Celentano, ricevendone i complimenti. Dopo la partecipazione al concerto del Primo Maggio a Roma, pubblica l’album Tommaso (miglior album hip hop, Premio MEI Meeting Etichette Indipendenti). Nello stesso anno si esibisce live a Tokyo, alla testa dell’Urban Festival, in seguito all’utilizzo di Supercafone come sigla del campionato di calcio su Sky Japan. Nel 2018 conta più di cento pubblicazioni tra cui Amir, Brokenspeakers, Brusco, Cor Veleno, Daniele Coccia Paifelman, Inna Cantina, Jesto, Quartiere Coffee, Rancore & Dj Myke, Truceboys, compilation (il progetto europeo Diversidad, la collana Hitmania/Street Art, etc.) e colonne sonore (Scialla!, il Segreto del Giaguaro, Senza nessuna pietà, la sigla di Suburra – La serie, etc.). Nel 2017 pubblica un altro vinile, quello di “7 Vizi Capitale”, nel frattempo divenuto sigla di Suburra – La serie distribuita in 192 paesi per le decine di milioni di abbonati Netflix. Il disco è arricchito dal lavoro grafico dello street artist Diamond. Nel mese dicembre esce infine il video dell’inedito “Tommy The Gun”, racconto del tour e dell’evento La Notte di Suburra all’Atlantico di Roma. Vi compaiono gli amici e colleghi intervenuti sul palco: Amir, Brusco, Daniele Coccia Paifelman, Giancane, Alessandro Pieravanti ed il resto de Il Muro del Canto, Grandi Numeri (Cor Veleno), Marco Conidi (Orchestraccia), Rancore e Tonino Carotone. Nel mese di aprile 2018 pubblica il nuovo singolo “Domani è un altro giorno”, brano energico e trascinante, arricchito da quell’originale connubio tra rap e fisarmonica già testato per la musica di Suburra. Anticipa quello che sarà il nuovo e nono album, previsto entro la fine dell’anno. Partecipa all’Earth Day 2018 di Roma e per la prima volta al concerto dell’Uno Maggio a Taranto.

Nella stessa giornata spazio ad un gradito ritorno per l’Enjoy Parade, quello dei Train To Roots in giro per il tour europeo. I Train sono ormai una delle band più rinomate della scena reggae italiana e ha conquistato il pubblico di centinaia di concerti in tutta Europa. Caratterizzati da una maturazione costante e dai live esplosivi, nei loro cinque dischi hanno mantenuto un mix particolare di stili e lingue, in cui trovano spazio le varie sfumature della musica giamaicana e della black music con testi impegnati e divertenti in italiano, sardo e inglese.

Il venerdì nello spettacolare palco del Balai Arena, grande attesa per il DJ set di Gabry Ponte, il portabandiera della musica Dance Italiana nel mondo. Personaggio istrionico è allo stesso tempo: disc jockey, produttore discografico, conduttore radiofonico e opinionista televisivo italiano. È stato membro degli Eiffel 65, con i quali ha venduto oltre dieci milioni di dischi nel mondo. Ha fondato e tuttora dirige una casa discografica indipendente, Dance and Love. Tra i dj più celebri di sempre. Personaggio che mette d’accordo i nostalgici della disco dance degli anni Novanta e i giovani di oggi, che ancora si scatenano in pista sul ritmo di «Tu sei, che ne sanno i 2000, la danza delle streghe», il famoso dj, protagonista spesso in tv, salirà in consolle per una serata unica.

In tutto saranno circa 200 gli artisti che si esibiranno, spaziando dal Hip Hop, al rock, dal reggae alla musica elettronica e alla Trap. Sono previsti anche 5 stage: Techno, Reggae, Trap, Hardcore/Frenchcore e il Balai Arena con i DJs intenazionali e la Musica dal Vivo. E poi ancora animazione e ledwall.

The Melosyst è invece una delle realtà più apprezzate del genere hardcore. La band, è in un tour mondiale per presentare il nuovo album. Olanda, Spagna, Germania e Stati Uniti sono solo alcuni degli stati che ospitano la loro esibizione. Per gli appassionati del genere l’imperdibile occasione di sentirli dal vivo a Balai.

Nel Techno Stage attesissimo il dj set del producer romano Renè dj resident del Circoloco e del DC-10 di Ibiza, serata tra le più richieste dai festival mondiali del genere techno.

E, infine, i Mildred, una band alternative rock di Porto Torres che propone un’innovativa fusione di stili.

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«Mentre Onu e Oms minacciano alcune eccellenze italiane, come il pecorino o gli oli sardi, l’Europa tace. La possibilità di inserire un avviso sui prodotti, segnalandone la presunta pericolosità, è da respingere con forza, perché danneggerebbe pesantemente le nostre aziende e i loro prodotti più apprezzati.»

A sostenerlo è Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia.

«Per questo ho deciso di presentare un’interrogazione alla Commissione Europea: l’Ue prenderà provvedimenti contro questa minaccia deliberata ad alcune delle sue eccellenze? O si limiterà ad assistere in silenzio? L’Europa ha il dovere di difendere gli imprenditori che tutti i giorni producono eccellenze tra tante difficoltà, il loro lavoro, le eccellenze di tutti i territori. La proposta avanzata dall’Onu e dall’Oms è ridicola e assurda, ed è chiaramente basata su una Fake News di bassissimo livello che rischia di creare enormi problemi al comparto agroalimentare Italiano e Sardo, un contesto già messo a durissima prova da evidenti criticità strutturali», ha concluso Stefano Maullu.

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Pres. Pigliaru-Ass. Mura eurodyssey

Anche la Sardegna entra a far parte dell’Assemblea delle Regioni d’Europa (Are), la più grande rete indipendente di regioni in tutta l’Europa, che rappresenta 150 territori, con più di 270 componenti appartenenti a 33 paesi e 16 organizzazioni interregionali. Oggi il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessora del Lavoro, Virginia Mura e il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi, hanno siglato insieme con i due rappresentanti dell’Assemblea, il francese Mathieu Mori e la spagnola Esther Estany Campos, l’adesione della Regione nell’organismo internazionale e la partecipazione a Eurodyssey, un programma di cooperazione interregionale sulla mobilità professionale, attivo dal 1985 e promosso dalla stessa Aer.

«Il nuovo scenario economico impone uno scambio continuo di buone pratiche tra i territori d’Europa, per affrontare e vincere sfide comuni confrontandosi e lavorando insieme – ha sottolineato il presidente Francesco Pigliaru -. Vogliamo che i nostri giovani abbiamo il maggior numero di possibilità di fare esperienze all’estero seguendo percorso formativi e professionalizzanti che permettano loro di cogliere poi le migliori opportunità sul mercato del lavoro. Investiamo da tempo e con costanza in questa direzione e l’adesione all’Are è coerente con le nostre politiche, di cui Master&Back e Talent Up, solo per citarne alcune, sono un esempio concreto – ha concluso Francesco Pigliaru –, ciascuno con un proprio target distinto.»

«Con la riorganizzazione dei sevizi per il lavoro nasce l’esigenza di offrire servizi adeguati alle richieste dell’utenza che mutano continuamente in conseguenza della trasformazione e globalizzazione del mercato del lavoro – ha spiegato l’assessore Virginia Mura – il confronto con soggetti che attuano politiche per il lavoro in altri contesti contribuisce alla definizione di modelli efficace.»

«Il Programma Eurodyssey consentirebbe di estendere ulteriormente il target di riferimento dei programmi già esistenti in modo da offrire a un numero maggiore di giovani l’opportunità di acquisire conoscenze, professionalità e competenze linguistiche», ha aggiunto il direttore generale Massimo Temussi.

Fondata nel 1985, l’Assemblea delle regioni europee è un forum per la cooperazione interregionale e un gruppo di influenza politica delle regioni nei confronti delle istituzioni europee. L’Are ha svolto un ruolo chiave nella creazione di organi consultivi del Consiglio d’Europa e dell’Unione europea e tra i suoi obiettivi ci sono la promozione degli interessi regionali in Europa, della cooperazione interregionale e dello scambio di esperienze, e lo sviluppo sostenibile delle regioni e delle politiche regionali promuovendone l’innovazione e l’internazionalizzazione.

L’Assemblea Generale dell’Are raccoglie ogni anno più di 600 rappresentanti regionali (un centinaio di presidenti regionali) e collaboratori, oltre agli ospiti delle istituzioni europee, delle Ong e del mondo accademico.

Il programma Eurodyssey, che per la Sardegna sarà gestito dall’Aspal, è un programma di scambio tra le regioni europee, che consente ai giovani in cerca di lavoro tra i 18 ei 30 anni – ma il limite di età può variare in base alla regione di origine – di beneficiare di un tirocinio all’estero per un periodo da tre a sette mesi. Il programma si basa sulla cooperazione interregionale attraverso cui le regioni mirano a costruire partenariati per lo sviluppo economico, sociale e culturale del loro territorio, promuovendo la mobilità professionale dei giovani, l’internazionalizzazione del capitale umano e del tessuto economico delle regioni.

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Il pubblico di Piazza Europa ha vissuto ieri una serata indimenticabile nella seconda giornata del XXVIII festival Narcao Blues. Una serata tutta al femminile, con la cantante statunitense Sori Schorr e la cantante e chitarrista serba Ana Popovic. La prima a prendersi la scena è stata Sori Schorr, interprete grintosa (la critica la accosta a Beth Hart e Dana Fuchs), salita di recente alla ribalta nel panorama blues internazionale, ma già promossa a pieni voti e inserita nella Blues Hall of Fame di New York. Sori Schorr deve parte della sua fortuna al produttore del british blues Mike Vernon, che l’ha scoperta nei concerti che facevano da contorno alla consegna dei premi alla Blues Challenge di Memphis nel 2015. Dopo anni di gavetta passati a suonare tra le fila di Popa Chubby e Joe Louis Walker, l’artista nativa della Grande Mela nel 2016 arriva finalmente al suo debutto da solista con il disco “A Force Of Nature“, registrato a Siviglia sotto la supervisione dello stesso Vernon e con ospiti del calibro di Walter Trout e Innes Siboun, chitarrista di Robert Plant. I più non la conoscevano e sono rimasti piacevolmente sorpresi, altri addirittura incantati.

Il secondo set della serata ha visto brillare sul palcoscenico di piazza Europa, come ampiamente previsto alla vigilia, la fulgida stella di Ana Popovic, la bella bionda cantante e chitarrista già protagonista di un indimenticabile concerto al Narcao Blues nell’edizione del 2009. Hanno accompagnato Ana Popovic in questa sua tappa in terra sarda Michele Papadia alle tastiere e cori, Ronald Jonker al basso e cori e Stephane Avellaneda alla batteria e ai cori. Il pubblico di Piazza Europa ha accompagnato la lunga esibizione, durata quasi due ore con un richiestissimo bis, con grande partecipazione e al termine del concerto, Ana Popovic si è trattenuta con i suoi fans, giovani e meno giovani, per firmare i CD.

Domani Narcao Blues 2018 supera il giro di boa della XXVIII edizione con una variazione di programma. Come ha annunciato il direttore artistico Gianni Melis sul palco, per un improvviso problema di salute del suo ideatore, il cantante e polistrumentista Mario Insenga, salta il concerto del progetto Acadian Food and Strawberry Wine in programma in apertura della terza serata. Scusandosi con il proprio pubblico per il contrattempo indipendente dalla loro volontà, Gianni Melis ha annunciato che sono ij corso febbrili contatti per cercare di recuperare un’alternativa, mentre resta tutto confermato, naturalmente, per il secondo set che, come da programma, vedrà di scena il bluesman statunitense Eric Bibb accompagnato dal chitarrista svedese Staffan Astner.

Eric Bibb è una vecchia conoscenza del festival dove ha avuto modo di conoscere e confrontarsi con il bluesman sardo Francesco Piu, del quale è stato produttore nel 2012 con il disco “Ma-Moo Tones”, tra i migliori dieci album dell’anno secondo il mensile d’informazione rock Buscadero. La carriera di Eric Bibb è costellata da una corposa produzione discografica in studio, sia come solista che come guest appearance in lavori di altri artisti, e da numerosi riconoscimenti, compresa una nomination ai prestigiosi Grammy Awards. Cresciuto in una famiglia di artisti, il bluesman newyorkese viene influenzato fin dalla tenera età dal mantra di Bob Dylan del Keep it simple: suonare semplice, senza fronzoli, badando alla sostanza. Sul palco di Narcao Blues si esibirà accompagnato da Staffan Astner, chitarrista svedese di grande talento già presente nei live di Bibb di “Migrant Blues” (il suo album del 2017), e che ha lavorato, tra gli altri, con Ray Charles.

Spenti microfoni e riflettori in piazza Europa, la musica continua nel consueto spazio dopofestival all’agriturismo in Località Santa Croce (poco distante dal paese): protagonista, in questa occasione, il bluesman sardo Andrea Cubeddu, per la prima volta a Narcao. Influenzato da storici musicisti come Son House e Robert Johnson, dalle strade ai club, il musicista originario di Orani canta episodi di vita quotidiana e storie di una terra antica, la Barbagia, sua terra madre e cuore della Sardegna.

Sabato 21 luglio, quarta e ultima serata per l’edizione numero ventotto di Narcao Blues: il compito di calare il sipario sul palcoscenico di piazza Europa spetterà alla Band of Friends, formazione che celebra la musica di Rory Gallagher, seguita nel secondo set dalla James & Black R&B Band per la consueta, festosa chiusura del festival.