3 August, 2024
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CGIL, CISL e UIL prendono posizione con un comunicato stampa sulla vertenza AIAS, diffuso ieri sera.

«Se dovessimo analizzare i sintomi, per come si sono manifestati nell’ultimo periodo, non è azzardato affermare che la malattia cronica di cui soffriva AIAS si è evoluta e non c’è alcuna speranza. Non ci sono cure e far proseguire quest’agonia è solo un accanimento terapeutico che pagheranno i lavoratori – scrivono Giovanni Zedde, segretario generale della Funzione pubblica CGIL, Claudio Nuscis, segretario generale CISL Funzione pubblica ed Efisio Aresti, segretario generale UIL FPL -. Ma questo lo sanno anche al Pronto Soccorso degli “amici”: quegli onorevoli smemorati, quei sindacalisti aziendalisti, quei lavoratori “riconoscenti” che rischiano la loro residua credibilità affannandosi al capezzale di un moribondo. Per questo motivo il sit in odierno e quelli che seguiranno a sostegno di AIAS per noi non sono semplici manifestazioni. Sono qualcosa in più, sono più “incontri” di preghiera. Una preghiera collettiva!!!

Perché, arrivati a questo punto, ci vuole davvero un miracolo per salvare AIAS. Un miracolo bello grosso.

Ma fuori dalla metafora e senza entrare in dialettiche politiche che non ci appassionano, diciamo ai “fedeli” dell’AIAS che la realtà è molto più semplice di come gli viene descritta. Chiunque occupi la poltrona di assessore della Sanità o governatore della Regione Sardegna, non svincola fatture. Non le svincolava l’on. Oppi e neppure l’on. Fadda, né la Dirindin, né Liori, né la De Francisci e non le svincola Arru. Le fatture di AIAS le svincolano, ovvero ne autorizzano il pagamento, i funzionari delle Aziende Sanitarie Locali, a fronte della corrispondenza tra le tariffe delle prestazioni richieste dal Servizio Sanitario Regionale per il singolo paziente e quelle fatturate dal privato convenzionato. Senza questa corrispondenza tra prestazione richiesta, tariffa regionale e fattura nessun funzionario pubblico rischierà di doverne rispondere alla Carte dei Conti. E la tanto favoleggiata quota sociale, quella parte della tariffa a carico dei Comuni, è intimamente connessa alla tariffa della prestazione richiesta dalla ASSL e i funzionari dei Comuni non potranno liquidare risorse in antitesi con quanto richiesto dalla ASSL. Il problema quindi non è politico, è amministrativo.

Il resto, dai quaranta/cinquanta milioni pretesi da AIAS da quasi trent’anni, ai tagli delle prestazioni che godono delle tariffe più alte d’Italia sono solo chiacchiere.

Per quello che ci riguarda – concludono Giovanni Zedde, Claudio Nuscis ed Efisio Aresti – come sindacato confederale non parteggiamo per questo o quel datore di lavoro, ma siamo impegnati, come sempre e da sempre in prima linea, per contrastare quelli inadeguati. Chiediamo alla politica regionale che venga garantito il mantenimento dei servizi alla persona e gli attuali livelli occupativi.»

 

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Dopo il successo del Summer White Party, arriva il secondo atteso appuntamento nella calda estate di Nikki Beach Costa Smeralda.

Sabato 21 luglio, a partire dalle 14.00 il beach club di Cala Petra Ruja ospiterà l’evento Yacht Club, un vero e proprio party a tema nautico, organizzato in collaborazione con Nautica Assistance.

Nikki Beach Costa Smeralda per un giorno si trasformerà in un vero e proprio Yacht Club con decorazioni a tema e dress code rigorosamente ispirato al fantastico mondo della navigazione. Non mancherà il divertimento e la buona musica con il dj Jubesp e le esibizioni live del sassofonista Janis Danevics e del percussionista Walter Scalzone. Gli ospiti potranno inoltre gustare i piatti proposti la cucina raffinata, di ispirazione mediterranea, affidata alla guida dell’executive chef Brian Molloy, accompagnati da champagne e cocktail creativi.

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«La ferrovia storica è una grande opportunità di sviluppo per il Sulcis Iglesiente.»

Così il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu commenta l’accordo per la valorizzazione della ferrovia storica del territorio. Un percorso che si ritaglia tra Siliqua, Narcao e Nuxis, allungandosi sino a Santadi e Villaperuccio.

«La provincia del Sud Sardegna, come capofila del progetto – spiega il capogruppo Udc – non ha ancora un bilancio approvato. Si prefigurano, dunque, dei ritardi sulla realizzazione delle opere. Senza considerare che le risorse disponibili risultano del tutto inadeguate. Auspichiamo che dai proclami si passi ai piani di investimento immediati. Riteniamo indispensabile ottimo il coinvolgimento dei Comuni. Ora si raggiunga una sinergia con le imprese, le associazioni e le diverse realtà culturali del territorio – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Il tracciato è suggestivo, con un itinerario che si caratterizza lungo il versante sud occidentale della Sardegna per le valenze ambientali, culturali ed archeologiche.»

Tra le peculiarità il parco naturalistico di Gutturu Mannu, le vecchie aree minerarie di Narcao e le potenzialità culturali del distretto: «Potremmo calamitare diversi turisti nel Sulcis Iglesiente – conclude Rubiu -. Per il momento questo progetto appare un sogno difficile da realizzare. La speranza è che possa diventare un’infrastruttura di fondamentale importanza per aprire nuovi varchi sul turismo del territorio».

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L’Associazione Palazzo d’Inverno di Cagliari prosegue con successo le sue tournèe all’estero, consolidando l’interazione, scambio ed esportazione del multiculturalismo oltre i confini isolani.

Una mission che fino ad ora ha creato una preziosa rete di intersezioni tra artisti provenienti da vari Paesi, ottenendo riconoscimenti e sostegno da vari enti ed organizzazioni come la Regione Autonoma della Sardegna. 

Il 20, 21, e 22 luglio 2018, a partire dalle ore 22.00, presso l’Havana Club dell’Hotel Gandia Palace, in Calle La Rioja, 41/43 a Gandia, Valencia – Spagna, debutterà lo spettacolo “RAICES” con Netsy Najarro voce, tamburi batà, percussioni minori e Sixto Marquez, congas, timbales, percussioni minori  e consolle. 

Si tratta di un progetto ambizioso che va ben oltre il concetto di semplice concerto. L’evento, infatti, è il risultato di una profonda e trasversale indagine tra musica, cultura, religione e tradizione afro-cubana, proposto in una chiave spettacolare di grande impatto in grado di coinvolgere il pubblico più vasto. Al centro del lavoro l’approfondimento di sonorità ancestrali per una performance che unisce canto, percussioni, danza e musica a 360 gradi.

“RAICES” vuole, infatti, divulgare le radici (raices appunto) più strettamente legate all’eredità africana di matrice religiosa della cultura cubana, principalmente attraverso il canto e le percussioni. La profondità ed il vigore dei canti e delle invocazioni Yoruba, la forza e la spontaneità delle radici del folklore afrocubano, uniti al virtuosismo dei musicisti, danno vita ad un vortice di suoni e colori con brani dai contenuti sensuali, carichi di passione e fuoco ritmico, in un’atmosfera di euforica e contagiosa allegria.

Protagonisti due artisti di grande talento, Sixto Marquez e Netsy Najarro, che vantano una decennale esperienza nell’esplorazione e rielaborazione della cultura musicale cubana.

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217034664566726/

«Oggi siamo qui per dare ufficialità alla partenza di un servizio essenziale che la Sardegna prima non aveva e che ora, già da qualche giorno, è a disposizione di quanti ne abbiano bisogno. L’elisoccorso è un enorme miglioramento nel diritto alla salute che diamo ai nostri cittadini e a quanti decidono di venire a visitare la nostra Regione. E gli oltre 60 interventi già fatti in questi primissimi giorni di attività dimostrano quanto fosse importante averlo e quanto funzioni bene.»

Cosi il presidente Francesco Pigliaru ha aperto il suo intervento, stamattina nell’hangar dell’aeroporto Costa Smeralda di Olbia, alla cerimonia di inaugurazione del servizio di elisoccorso, nel corso della quale ha annunciato la partenza del servizio anche dall’aeroporto militare di Alghero dal prossimo 15 agosto. «Ci sono voluti anni per averlo – ha proseguito il presidente -, ma ora possiamo dire a buon diritto non solo di aver realizzato concretamente un punto centrale del nostro programma di legislatura, ma anche di poter toccare con mano gli effetti positivi di una riforma in cui abbiamo creduto, che abbiamo portato avanti con determinazione e che ora inizia a mostrare il valore dei singoli risultati nel disegno complessivo. Trasportare in pochi minuti le persone non in un luogo di assistenza generico ma esattamente dove si eroga la prestazione migliore, così come reso possibile dalla costruzione della rete sanitaria, significa dare risposte specifiche alla specifica urgenza. Questo è un pezzo importante della Sardegna che avevamo in mente quando abbiamo fatto la riforma», ha concluso Francesco Pigliaru, ringraziando quanti hanno collaborato al raggiungimento di questo importante obiettivo e sottolineando la collaborazione preziosa offerta dalla Regione Lombardia come esempio di regionalismo virtuoso.
Alla cerimonia sono intervenuti anche l’assessore della Sanità, Luigi Arru, il presidente del Consiglio Regionale, Gianfranco Ganau, i direttori generali dell’Areus e dell’Ats, Giorgio Lenzotti e Fulvio Moirano, il responsabile dell’Areu Lombardia, Alberto Zoli, il presidente del Soccorso Speleologico alpino nazionale Maurizio Dellantonio, il presidente della Dinamo Sassari, Stefano Sardara e il vescovo della Diocesi di Olbia Tempio, monsignor Sebastiano Sanguinetti.
Il Servizio di Elisoccorso regionale, operativo dallo scorso primo luglio, è gestito dalla Airgreen, ditta che, il 22 febbraio 2018, si è aggiudicata la gara d’appalto bandita da ATS per un importo di quasi 58, milioni e mezzo di euro (8 milioni 315mila euro all’anno) e un ribasso d’asta del 12,4%. Ad oggi le basi attivate sono quelle di Cagliari Elmas (dove opera un Airbus h12) e Olbia; qui a partire dal 1° agosto il servizio sarà effettuato 24 ore su 24 grazie all’operatività di un elicottero Leonardo (attualmente il servizio è h12). Dal prossimo 15 agosto sarà attivata anche la base di Alghero Fertilia (Airbus, con operatività h12) a garanzia di una maggiore copertura su tutto il territorio regionale.Come funziona – Airgreen fornisce tre elicotteri HEMS (Helicopter Emergency Medical Service) insieme al personale tecnico e di volo dotato di adeguata esperienza. Il personale medico e infermieristico è stato selezionato dall’Areus (Azienda regionale emergenza urgenza della Sardegna) in collaborazione con l’Areu della Regione Lombardia. Come per tutto il sistema dell’emergenza l’attivazione dell’elisoccorso avviene attraverso le Centrali operative del 118 di Cagliari e Sassari, i tempi per la messa in moto dei mezzi sono quelli previsti dal capitolato di gara e cioè non oltre i cinque minuti dall’arrivo dell’allerta.

La squadra degli elisoccorritori – A bordo dei tre elicotteri operano un pilota (coadiunvato da un secondo pilota nelle ore notturne), un medico, un infermiere, un tecnico verricellista e un elisoccorritore del Soccorso Alpino e speleologico della Sardegna che collabora con il Servizio e che, nei mesi scorsi, ha contribuito alla formazione del personale con particolare attenzione alle modalità di intervento nei luoghi impervi. L’equipe di bordo è in grado di fornire l’assistenza medica e infermieristica necessaria durante il volo. Tutti gli elicotteri sono in grado di raggiungere l’intero territorio regionale sulla base delle necessità, così come è accaduto per gli interventi delle scorse settimane. I mezzi hanno infatti la stessa capacità operativa e possono sostituirsi a vicenda. Si tratta quindi di un valore aggiunto per il Servizio.

I numeri dei primi 15 giorni di attività – Sono 67 le attivazioni del servizio di Elisoccorso nel periodo tra il 1° e il 15 luglio 2018 dalle Centrali operative del 118 di Cagliari e Sassari. Di queste, 6 sono state annullate. 45 sono stati gli interventi primari, che prevedono cioè assistenza e l’eventuale trasferimento del paziente dal luogo in cui si è verificato l’evento acuto all’ospedale più idoneo. Gli interventi secondari (dall’ospedale di ricovero a quello in grado di offrire le cure idonee) sono stati invece 11.5 gli interventi complessivi in luoghi impervi. Le tempistiche, in condizioni standard, sono evidentemente più rapide rispetto all’attivazione del soccorso su gomma anche per quanto riguarda le zone con maggiori criticità orografiche. A titolo di esempio, nei primi giorni di attivazione del servizio si riportano i 16 minuti di volo per raggiungere, da Cagliari, Escalaplano; 20 minuti per Quirra e 29 per Sorgono e Carloforte.

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È avvenuta oggi, al Santissima Annunziata di Sassari, una donazione multi-organo da un unico paziente. Cuore, polmoni, reni e fegato daranno una nuova speranza di vita ad almeno sei persone in lista d’attesa per un trapianto.

L’accertamento di morte cerebrale del paziente è iniziata ieri alle 14, nel reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di via De Nicola. Una volta avuto il consenso alla donazione, sono partiti gli esami di valutazione di idoneità del potenziale donatore e quelli necessari per la verifica di compatibilità tra donatore e ricevente. Un’attività che ha visto gli operatori sanitari sassaresi in stretto collegamento con il centro regionale trapianti. Da sottolineare il gesto di grande generosità del paziente che in vita aveva sempre espresso la volontà di donare gli organi.

Nella mattina di oggi, intorno alle 6 e 10, ad Alghero è arrivata un’equipe di Udine con quattro medici e un perfusionista per il prelievo del cuore. Alla stessa ora ma da Milano è arrivata ad Alghero una seconda equipe di due medici per il prelievo dei polmoni. Reni e fegato, invece, resteranno in Sardegna ed è stato organizzato il trasferimento a Cagliari con il servizio di elisoccorso, decollato dall’elisuperficie di Rizzeddu. Particolarmente complesso il prelievo del cuore che è stato inserito all’interno di una macchina per la circolazione extracorporea portatile e mantenuto ancora in funzione. È la seconda volta che si fa in Sardegna questo tipo di prelievo, che prende il nome di ‘ex vivo’ e che consente al cuore di continuare a battere artificialmente sino al momento del trapianto. L’intera procedura di prelievo si è conclusa intorno alle 14.00.

Quanto avvenuto oggi è stato un vero e proprio gioco di squadra che ha visto lavorare assieme differenti figure professionali dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari: dalla Rianimazione del Santissima Annunziata al laboratorio analisi e microbiologia, dall’Anatomia patologica alla Radiologia. Gli spostamenti, invece, sono stati gestiti dal Servizio trasporti dell’Aou di Sassari che ha coordinato le ambulanze e i mezzi per il trasferimento delle equipe mediche, da e per l’aeroporto di Alghero e per l’elisuperficie di Rizzeddu.

La direzione aziendale dell’Aou di Sassari e gli anestesisti e rianimatori del Santissima Annunziata ringraziano i familiari del donatore che, per sua espressa volontà in vita, ha consentito questo importante gesto di solidarietà e d’amore. Questo prelievo multi-organo permetterà alle persone che in questi attimi stanno ricevendo gli organi di vivere una nuova vita più serena e normale.

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Siccità
La Giunta regionale ha dato il via libera per la messa in spesa di 38 milioni di euro per interventi diretti alle aziende agricole, escluse quelle dell’ovicaprino, colpite dalle calamità naturali del 2017 è arrivato ieri dalla Giunta. Le risorse fanno parte del pacchetto finanziario messo a disposizione da Regione e Governo per un ammontare totale di 45 milioni: 20 stanziati dal Consiglio regionale e altri 25 inseriti nella legge finanziaria nazionale. La disponibilità generale di fondi è stata quindi decurtata di 5 milioni, dedicati a interventi infrastrutturali e strutturali nella aziende agricole volti a ridurre i rischi da calamità naturali e siccità che saranno inquadrati in un successivo atto dell’Esecutivo, e di altri 2 milioni che saranno riprogrammati con apposito provvedimento per destinarli a interventi funzionali allo sviluppo delle imprese agricole e per la compensazione dei danni al comparto ittico. Le economie allocate per il ristoro dei danni sono destinate per la zootecnia, escluso l’ovicaprino, per le colture orticole, cerealicole, leguminose da campo, frutticole, viticole, olivicole e per le produzioni del comparto apistico. Le imprese destinatarie dell’intervento devo aver subito danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile.

I parametri unitari dell’aiuto prevedono uno stanziamento di 65 euro a capo per i bovini da carne e di 15 euro a capo per quelli da latte. Per le foraggere sono invece stanziati 50 euro a ettaro, per i cereali 65 euro e per le leguminose 35 euro. Alle ortive in pieno campo sono dedicati 450 euro a ettaro, 800 al pomodoro da industria, 900 alle patate, 650 ai fruttiferi e 100 alla frutta secca. E poi 500 euro a ettaro per gli agrumi, 460 per la vite e 60 per l’olivo. Il comparto apistico riceverà invece un aiuto di 15 euro ad alveare.
«Con la definizione dei parametri unitari di aiuto dedicati a tutti i comparti agro-zootecnici, escluso l’ovicaprino su cui siamo già intervenuti lo scorso anno con 13 euro a capo per un totale di 45 milioni di euro, si completa il piano di attività della Regione per contrastare i danni causati dalle calamità e in particolare dalla siccità del 2017 – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, nel commentare l’approvazione della delibera che definisce la ripartizione di 38 milioni dei 45 disponibili -. Ci rimane ora da aprire la fase delle domande e quindi dei pagamenti alle imprese agricole e poi da definire la spendita di altri 5 milioni stanziati per gli interventi infrastrutturali. Anche in questo caso, così come fatto per la definizione delle quote destinate a ogni comparto, lavoreremo con tutti i portatori di interesse confrontandoci in particolare con le associazioni di categoria agricola nelle riunioni che periodicamente vengono convocate in Assessorato nell’ambito delle attività del Tavolo verde».

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La prima mostra di archeologia ipersensoriale in grado di far conoscere una storia millenaria anche a persone con disabilità fisiche. La Sardegna di 3mila anni fa è la protagonista di “Lu Brandali leggi tocca e ascolta” l’esposizione di archeologia nuragica inaugurata il 18 luglio nell’omonimo sito di Santa Teresa Gallura. Un progetto ideato dalla CoolTour Gallura, la cooperativa che gestisce il complesso nuragico “Lu Brandali”, che conduce lo spettatore all’interno di un viaggio tattile, sensoriale e tridimensionale nella storia: ma, soprattutto, un percorso culturale accessibile anche alle persone con disabilità. Interamente tradotta in braille, grazie alla stretta collaborazione con l’associazione I.RI.FO.R. – Formazione, ricerca e riabilitazione per la disabilità visiva – “Lu Brandali leggi tocca e ascolta” propone stampe tridimensionali tattili e audio. Si tratta del progetto “Tooteko”, ideato da una start up che rende l’arte e i luoghi di cultura fruibili ai non vedenti e ipovedenti attraverso una speciale “app” collegata ad alcuni sensori che consentono di toccare i reperti esposti ed ascoltare le spiegazioni. La mostra di archeologia nuragica “Lu Brandali, leggi tocca ascolta” sarà visitabile fino al 15 novembre, dalle 9,30 alle 18,30, all’interno del centro didattico del sito archeologico Lu Brandali di Santa Teresa Gallura. L’esposizione raccoglie tutti i reperti archeologici più importanti degli scavi eseguiti nel sito nuragico e crea un percorso cronologico che parte dalla scoperta del sito nel ’67 fatta da Michele Careddu ed arriva fino agli scavi del 2016. Tra i materiali esposti anche alcuni teschi relativi agli inumati nella Tomba di Giganti, importantissima scoperta dei primi anni ‘80.

«Essere state le ideatrici di questa mostra ci inorgoglisce e ci riempie di gioia – spiegano Alessia Chisu, Arianna Riva e Stefania Simula della CoolTour Gallura -. In questi anni di gestione dei beni culturali del Comune di Santa Teresa Gallura abbiamo avuto tantissime soddisfazioni, ma la felicità che proviamo per questa nuova iniziativa è davvero indescrivibile. L’approvazione del progetto da parte della Regione ci ha consentito di realizzare un sogno iniziato nel 2012: rendere fruibile il sito archeologico Lu Brandali a tutti. Questa mostra è dedicata soprattutto alle persone che, a causa di disabilità fisiche, non avrebbero potuto vedere il sito archeologico e, grazie alla sinergia con i professionisti di settore e alle nuove tecnologie, ora potranno ammirarlo in tutto il suo splendore. Questo non è un punto di arrivo ma di partenza, vorremmo incrementare l’esposizione, aumentarne la capacità ed esportarla in più territori.»

Un percorso archeologico dove la tecnologia diventa strumento di conoscenza, attraverso i virtual reality ed esplorazioni in 3D da provare su tablet. Da qui la possibilità per tutti, soprattutto i portatori di handicap, di vivere e vedere la ricostruzione ideale della Tomba di Giganti, trovarsi davanti alla grande esedra ed esplorarla dall’interno. L’area tattile sarà anche corredata con riproduzioni di ceramica e di bronzo che propongono i reperti di Lu Brandali.

Francesco Carrera, funzionario SABAP delle province di Sassari e Nuoro, spiega: «La mostra di Lu Brandali è un tuffo nel passato, nella vita quotidiana di un villaggio nuragico risalente a 3.500 anni fa. Non esiste, in Sardegna, una esibizione simile, che consenta di vedere, sentire e percepire ciò che accadeva nell’isola ai tempi dei nuragici». I principali reperti della mostra provengono dal villaggio e dalla Tomba di giganti di Lu Brandali. «Ma questo sito non ha assolutamente finito di stupirci – conclude Francesco Carrera – sono sicuro che c’è molto altro materiale da scoprire e riportare alla luce».

L’archeologa Letizia Lemmi, a capo dei lavori di scavo nel biennio 2015/2016, commenta: «Per la prima volta in Sardegna si è utilizzata una tecnologia del genere applicata a una mostra nuragica. Non è mai stato fatto nulla di simile, finora. Serve per portare a conoscenza del pubblico, in maniera immediata, delle nozioni comprensibili sia per il pubblico adulto, sia per i bambini».

Il progetto, voluto e creato dalla Cooperativa CoolTour Gallura, con il titolo “Santa Teresa Gallura heritage. Ritorno al futuro. Dalle pietre di Lu Brandali alle mura della Torre di Longonsardo”, è stato finanziato attraverso il programma operativo regionale POR – Programmazione unitaria 2014-2020 – sulla competitività delle imprese con il bando Culture_LAB della Regione Sardegna. Un progetto che è stato possibile grazie alla collaborazione della dottoressa Letizia Lemmi per la direzione scientifica, dei dottori Rubens D’Oriano, Francesco Carrera e Francesco Di Gennaro, responsabili della Soprintendenza dei Beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro, della dottoressa Angela Antona e il prezioso patrocinio del comune di Santa Teresa Gallura.

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Continua la serie di incontri calendarizzati dall’Amministrazione comunale di Carbonia per ascoltare le problematiche, le segnalazioni e le proposte lanciate da commercianti, artigiani, partite Iva e attività produttive della città. Domani, giovedì 19 luglio, alle ore 15.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma, l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca parlerà con gli operatori del settore terziario cittadino nel consueto appuntamento che si svolge, ormai dall’inizio dell’anno, in linea di massima ogni due-tre settimane.

«La frequente cadenza degli incontri certifica una precisa scelta dell’Amministrazione comunale, che intende intavolare un rapporto improntato sul dialogo, la collaborazione e la partecipazione di commercianti, artigiani, partite Iva e attività produttive alla vita della città», ha detto l’assessore Mauro Manca.

Domani si dibatterà di varie questioni riguardanti il settore commerciale cittadino, tra cui l’ormai prossima costituzione del Centro Commerciale Naturale di Carbonia, un nuovo strumento che unirà commercianti, artigiani e partite Iva, elaborando politiche comuni di marketing, pubblicità e comunicazione in grado di contribuire al rilancio della nostra città. Una nuova leva di sviluppo di cui il comune di Carbonia sarà socio onorario. 

Tra i vari temi all’ordine del giorno dell’incontro pubblico di giovedì, vi sono i seguenti:

• Nome identificativo del Centro Commerciale Naturale;

• Eventuali modifiche allo Statuto del Centro Commerciale Naturale;

• Problematiche inerenti alle attività commerciali del centro storico, della periferia e delle frazioni cittadine.

Tutti i soggetti a vario titolo interessati sono invitati a partecipare.

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La commissione Urbanistica presieduta da Antonio Solinas ha approvato, con l’astensione della minoranza, la direttiva sui “servizi connessi alla residenza” in attuazione dell’art. 43 della legge regionale 11/2017.

Illustrando il provvedimento, l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu ha sottolineato che attraverso la direttiva «vengono disciplinati con dati dimensionali precisi e procedure semplificate i cambi di destinazione d’uso di minore entità, mentre per gli altri resta in vigore la normativa vigente che prevede varianti urbanistiche sottoposte al voto del Consiglio comunale».

In particolare, saranno considerati servizi connessi alla residenza ammessi a procedure semplificate (una comunicazione al Suape), i cambi di destinazioni d’uso riguardanti: a) studi professionali di superficie non superiore a 400 mq; b) attività commerciali di superficie non superiore a 300 mq nei Comuni fino a 10.000 abitanti e fino a 500 nei Comuni con popolazione superiore a 10.000 o ricompresi nella Città metropolitana; c) attività artigianali o socio-sanitarie fino a 500 mq; d) attività di ristorazione fino a 400 mq; e) attività turistico-ricettive “alberghiere” fino a 500 mq.

Restano esclusi della classificazione dei servizi connessi alla residenza «i servizi pubblici o gli spazi pubblici riservati ad attività collettive, a verde pubblico ed a parcheggio la cui dotazione deve essere garantita in sede di pianificazione».

«Con questo intervento di dettaglio – ha concluso l’assessore Cristiano Erriu – riteniamo di aver raggiunto un equilibrio soddisfacente fra le esigenze della società reale, spesso in rapido cambiamento, e quelle della pianificazione.»

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Alessandro Collu, Giuseppe Meloni, Luigi Ruggeri e Valerio Meloni del Pd, Antonello Peru di Forza Italia e Paolo Dessì del Misto.

Il provvedimento passa ora all’esame del Consiglio.