4 August, 2024
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L’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano prosegue le visite nelle strutture centrali e periferiche del Corpo Forestale e di vigilanza ambientale in occasione della campagna antincendi boschivi 2018. Oggi ha verificato lo schieramento delle forze in campo delle basi elicotteri di Fenosu (Oristano), di Sorgono e di Anela.
A Oristano ha partecipato all’incontro di aggiornamento professionale che ha interessato tutta la catena di comando della Direzione di spegnimento del Corpo forestale, alla presenza di operatori delle sale operative e di personale di volo. «Il confronto delle esperienze è fondamentale anche per il perfezionamento continuo della comunicazione in emergenza tra i mezzi in volo e l’operatori di terra. La Sardegna può vantare alte competenze in campo ma non possiamo mai abbassare la guardia perché, a seconda delle condizioni meteo, il sistema può comunque presentare vulnerabilità», ha commentato Donatella Spano, che ha voluto ringraziare le donne e gli uomini impegnati quotidianamente nella stagione 2018.
La giornata è proseguita a Fenosu, la base da cui si alzano in volo uno degli undici elicotteri della flotta regionale ed il Superpuma, il mezzo biturbina con una capacità di carico di 4mila litri d’acqua e in grado di trasportare 15 specialisti del fuoco. A fine mattina il passsaggio a Farcana, la base in territorio di Sorgono, per proseguire in serata la visita della base di Anela. L’assessore Donatella Spano ha incontrato i sindaci di Sorgono, Giovanni Arru, e di Anela, Damiano Mulas. «Nella quotidiana difesa dei territori anche i Comuni fanno parte della macchina antincendi e stanno lavorando con grande scrupolo e responsabilità», ha concluso Donatella Spano.

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Saranno in vigore da lunedì 23 luglio, sino a sabato 1 settembre, gli orari estivi delle casse ticket del Palazzo Rosa, in via Monte Grappa, e della Stecca bianca, in viale San Pietro.

Dal 23 luglio gli sportelli del Palazzo rosa apriranno dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle 13,30 mentre il sabato dalle 8.00 alle 13.00. Inoltre, saranno aperti anche il 14 agosto dalle ore 8.00 alle ore 13.00.

Le casse ticket della Stecca bianca, invece, apriranno dal lunedì al giovedì dalle 7,30 alle 16,30 mentre il venerdì dalle 7,30 alle 13,30. Resteranno chiuse nella giornata di sabato mentre il 14 agosto saranno aperte dalle 7,30 alle 13.00.

In questo periodo l’attività di accettazione del laboratorio analisi al Palazzo rosa sarà a disposizione del cittadino da lunedì a sabato, 14 agosto compreso, dalle ore 7,30.

Dagli uffici amministrativi del presidio ospedaliero, poi, ricordano che è possibile pagare le visite ambulatoriali prenotate al Cup, o le prestazioni di pronto soccorso, anche allo Sportello Amico di Poste italiane e alla cassa automatica posta accanto agli sportelli ticket della Stecca bianca (pagamento tramite bancomat).

Inoltre, è possibile effettuare il pagamento di tutte le prestazioni del Servizio sanitario nazionale tramite il conto corrente postale n° 93419943, intestato all’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari.

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Italia Nostra Sardegna ha presentato una richiesta di accesso agli atti con relativa costituzione nel procedimento e una diffida al comune di Iglesias affinché non vengarilasciata alcuna autorizzazione in attesa della risoluzione degli uffici regionali preposti alla  Valutazione di Impatto Ambientale.

«Da un’intervista rilasciata la scorsa settimana dall’amministratore delegato della RWM Italia spa – si legge in una nota di Italia Nostra Sardegna – si è appreso, per voce dell’Amministratore delegato Fabio Sgarzi, di un’ulteriore richiesta di ampliamento dello stabilimento RWM di Domusnovas-Iglesias che prevede la realizzazione di sei nuovi locali (tra gli altri i reparti R200 ed R210) in aggiunta al Nuovo Campo Prove 140 e alle numerose opere richieste nei mesi precedenti. L’intervista rilasciata conferma l’esistenza di un progetto integrato di ampliamento e di potenziamento dell’impianto industriale esistente ed il discutibile comportamento della società RWM che ha spezzettato il progetto di ampliamento della sua attività industriale in lotti minori al fine di rendere men  impattante il progetto stesso.»

«Al Settore Valutazione Impatti del Servizio della Sostenibilità Ambientale della Regione Sardegna si è chiesto se la società RWM Italia spa ha integrato la documentazione presentata nell’ambito della procedura di Verifica di Assoggettabilità a VIA con i nuovi progetti per i quali chiede l’autorizzazione al comune di Iglesias – aggiunge Italia Nostra Sardegna -. Queste ultime dichiarazioni della RWM confermano le Osservazioni presentate lo scorso 9 aprile 2018 da Italia Nostra Sardegna al Settore Valutazione Impatti del Servizio della Sostenibilità Ambientale della Regione Sardegna e al Sindaco di Iglesias in merito alla Verifica di Assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per la realizzazione del Nuovo Campo Prove R140 (reparto R140 e casamatta X140) con le quali si è richiesto la sottoposizione a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale di tutte le attività in corso o richieste dalla società RWM Italia spa e l’intero processo produttivo dello stabilimento ubicato nei comuni di Domusnovas e Iglesias.»

«Appare inoltre sempre più evidente che l’attuale procedura di assoggettabilità a VIA risulti viziata e compromessa dalle nuove richieste autorizzative avanzate senza tener conto del procedimento in corso presso gli uffici regionali e che sia oltremodo inopportuno e di dubbia legittimità – conclude Italia Nostra Sardegna – che il comune di Iglesias rilasci autorizzazioni in questa delicata fase della procedura di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale dell’impianto RWM, attualmente in istruttoria e in attesa della risoluzione degli uffici preposti alla VIA.»

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Musica di qualità e diritti umani torneranno a viaggiare affiancati con la 21a edizione di “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”, prevista dal 19 al 22 luglio a Rosolina Mare, in provincia di Rovigo, che quest’anno sosterrà la campagna di Amnesty International “La solidarietà non è reato”.

Il programma sarà denso di eventi e vedrà fra i protagonisti Brunori sas, vincitore del Premio Amnesty Italia, sezione Big, nella giornata di domenica, mentre nelle altre saliranno sul palco Enrico Ruggeri, Mirkoeilcane, la Med Free Orkestra e gli artisti che si fronteggeranno per aggiudicarsi il Premio Amnesty Italia, sezione Emergenti.

In tutto saranno otto le band e i cantautori provenienti da tutta Italia in concorso per il Premio Emergenti, il cui vincitore avrà diritto, fra l’altro, a un tour di otto concerti reso possibile grazie ad un bando di NuovoImaie (progetto realizzato con i fondi dell’art. 7 L. 93/92).

Le semifinali sono in programma il 20 e 21 luglio e la finale fra i cinque migliori il 22 luglio. Nella serata del 20 saranno in gara: Storie Storte da Venezia con “Mare nostro” (folk), Giulia Ventisette da Firenze con “Tutti zitti” (pop d’autore), La Malaleche da Monza/Bergamo con “Siamo migranti” (patchanka), Iza&Sara da Forlì/Faenza con “Favola” (pop).

Il 21 luglio toccherà a: Pupi di Surfaro dalla Sicilia con “’Gnanzou” (nu kombat folk), Danilo Ruggero da Pantelleria con “Agghiri ddrà” (folk/canzone d’autore), Mujeres Creando da Napoli con “E je parlo ‘e te” (world music), Eleonora Betti da Arezzo con “Libera” (folk/canzone d’autore).

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All’Arena Mirastelle del Teatro Centrale di piazza Roma prosegue la programmazione targata “Cinema sotto le stelle”, organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria con il patrocinio ed il contributo economico dell’Amministrazione comunale di Carbonia.

«La rassegna, giunta al quarto appuntamento dei sette totali, prevede domani sera, martedì 17 luglio, con inizio alle ore 21.30, la proiezione del film “Mazinga Zeta Infinity”, di Junji Shimizu. “Cinema sotto le stelle” sta ricevendo apprezzamenti da parte del pubblico per la sua capacità di proporre film di alto livello e di generi diversi», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«Quest’anno, poi, la rassegna assume un significato particolare in quanto ricade all’interno dell’ampia offerta di iniziative ed eventi organizzati dal comune di Carbonia per celebrare l’80° anniversario di fondazione della città», ha aggiunto l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu.

L’appuntamento di domani sera è un must, soprattutto, per gli appassionati del famoso manga del maestro Go Nagai, “Mazinga Z Infinity” e racconta una nuova entusiasmante avventura del gigantesco robot portatile.
Il biglietto d’ingresso è di 4 euro, con prezzo ridotto a 3 euro per i giovani fino ai 21 anni di età e per tutti gli iscritti ai circoli del cinema ARCI-UCCA e FICC.

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A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Ddelibera del Comitato interministeriale per la Programmazione economica (Cipe) dell’Addendum al Piano operativo per le infrastrutture in data 9 giugno 2018, esprimo vivo compiacimento per l’incremento delle risorse stanziate e finalmente a disposizione dell’ANAS per l’adeguamento della Strada Statale 130 e per l’eliminazione degli svincoli ed incroci a raso nei comuni di Decimomannu, Assemini ed Elmas.

«Questo ulteriore stanziamento corona un lavoro che ho iniziato a svolgere già dieci anni fa da sindaco di Elmas – spiega Valter Piscedda, consigliere della Città Metropolitana di Cagliari con delega dei Lavori pubblici e consigliere regionale -, ed è proseguito durante i cinque anni di impegno in Consiglio regionale quale rappresentante del territorio.

L’urgenza degli interventi è dettata da diversi motivi:

  1. essi favoriranno i collegamenti tra il Sulcis Iglesiente ed il Cagliaritano, consentendo di abbreviare i tempi di percorrenza tra tutte le aree interessate, condizione indispensabile per il loro sviluppo economico;
  2. su alcuni tratti della SS 130 viaggiano circa 52mila veicoli giornalieri.»

«Gli interventi – aggiunge Valter Piscedda – concorreranno a garantire la sicurezza della viabilità mediante la chiusura degli svincoli e incroci a raso – per i pendolari e per tutti coloro che viaggiano su questa arteria ad alta intensità di traffico, fondamentale per la Sardegna; avranno una ricaduta positiva in particolare in favore delle comunità di Elmas, Assemini e Decimomannu, che verranno liberate dalla congestione del traffico creato dagli svincoli e dai semafori.

La collaborazione della Giunta con il Governo ha portato al risultato di incrementare il totale delle risorse a disposizione per gli interventi dagli iniziali 30 milioni (previsti dal mutuo infrastrutture 2015) fino agli attuali 140 milioni di euro, a seguito dell’inserimento dapprima di ulteriori 50 milioni di euro di finanziamento provenienti dal Fondo di Sviluppo e Coesione nel Patto per lo Sviluppo della Sardegna, ed infine dei 60 milioni di euro aggiuntivi con la Delibera CIPE pubblicata in Gazzetta ufficiale il 9 giugno 2018.»

«Ho presentato in data 6 luglio 2018 un’interrogazione al presidente della Regione Francesco Pigliaru, ed all’assessore Edoardo Balzarini – sottolinea ancora Valter Piscedda -, chiedendo che la questione delle infrastrutture interne, ed in particolare della Strada Statale 130, venga posta con urgenza tra le tematiche prioritarie nel Dossier Sardegna che verrà sottoposto all’attenzione del nuovo Governo, ed in particolare al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, affinché venga data indicazione all’ANAS di accelerare con la progettazione, che ci risulta essere ancora ferma allo stadio della fattibilità tecnica ed economica, dunque in forte ritardo rispetto a quanto previsto, e l’esecuzione dei lavori. Auspico – conclude Valter Piscedda – che sarebbe importante che il coordinamento di tutte le fasi di progettazione ed esecuzione dell’intervento venga affidato alla Città Metropolitana di Cagliari, la quale avrà cura di farlo di concerto con le amministrazioni comunali interessate, così come da me richiesto con lettera del 4 luglio 2018.»

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Hanno recuperato gli anni scolastici persi e, dopo un grande impegno, si sono diplomati, in media, con un voto di 70 su 100. Sono gli studenti che hanno frequentato i corsi che, avviati dal Comune in collaborazione con l’Istituto Europa, si sono svolti dal 2015 a oggi. Corsi extrascolastici che hanno permesso ai sette studenti, età media 35 anni, di conseguire tra il 2017 e il 2018 il diploma di geometra e la maturità di liceo linguistico. In venti, invece, hanno conseguito le patenti a motore e a vela in corsi istituiti dal Comune.

«Una bella soddisfazione – commenta l’assessore comunale della Pubblica istruzione Antonella Mariani – abbiamo permesso a nostri concittadini di frequentare le lezioni e raggiungere un traguardo per loro importantissimo. Non è da tutti rimettersi in gioco a quasi 40 anni per ottenere il diploma. Si tratta di persone, uomini e donne, che in parte sono già inseriti nel mondo del lavoro.»

Se il Comune da una parte ha finanziato il loro studio, pagando il corso e le tasse, gli studenti da parte loro hanno messo una buona dose di costanza e tanta volontà. E alla fine il risultato è arrivato. Nel 2015 erano partiti in 20 e adesso, nel 2018, ad arrivare a chiusura di corso sono stati in sette. Di questi uno ha conseguito il diploma di geometra e gli altri sei la maturità di liceo linguistico.

Le lezioni, coordinate dall’insegnante Marisa Zuddas, si sono svolte tra la biblioteca comunale di piazza dei 45 e il centro culturale di via Marco Polo e hanno consentito la frequenza anche di non residenti nel territorio comunale.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle politiche di sostegno alle famiglie e ai giovani avviate dall’amministrazione comunale. «Con questi corsi – spiega il sindaco Antonio Diana – vogliamo dare ai nostri concittadini un’opportunità per completare la loro formazione che, per vari motivi, non hanno potuto portare a termine nei tempi canonici».

Per Stintino si è trattato di una vera e propria novità che, in questi anni, si è aggiunta ai corsi di lingua, a quelli per barman, del brevetto di bagnino, quindi della patente di guida, ai corsi di formazione per l’utilizzo dei pc e software e per il conseguimento della patente nautica. E proprio quest’ultimo corso, istituito sempre dal Comune, ha fatto registrare un’alta adesione, circa 20 allievi che nel 2017 hanno conseguito prima la patente a motore entro le 12 miglia quindi quest’anno quella a vela.

E se i primi risultati sono arrivati, l’ammmistrazione nell’ottica di un obiettivo di medio e lungo termine, pensa di ripetere questi corsi nel tempo.

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Si è conclusa con 300 incontri nei territori con sindaci, assessori comunali e responsabili degli uffici tecnici, la fase di consultazione che precede la programmazione dei nuovi interventi nell’ambito di Iscol@, il piano straordinario per l’edilizia scolastica promosso, dalla Giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru.
L’Unità di Progetto, che si occupa di Iscol@, ha raccolto le istanze e le esigenze degli Enti locali con riferimento agli assi 1 e 2 (rispettivamente “Scuole del nuovo millennio e interventi di messa in sicurezza e manutenzione delle strutture”) e al bando per gli arredi e le attrezzature tecnologiche.
Ora le amministrazioni comunali hanno tempo sino al prossimo 21 luglio per la presentazione delle domande in cui devono formalizzare il tipo di intervento, l’ammontare del finanziamento e le priorità progettuali. Subito dopo si aprirà la fase istruttoria nella quale l’Unità di Progetto, entro dieci giorni, dovrà verificare l’ammissibilità delle richieste.
Tutti i progetti, secondo la filosofia che sin dall’inizio ha caratterizzato Iscol@, si svilupperanno sulla base delle reali esigenze manifestate dalle comunità in dialogo continuo con i rappresentanti della Regione. Nella nuova programmazione, i cui criteri sono stati definiti dalla Giunta lo scorso 22 giugno, confluiranno risorse statali, europee e regionali.
A quattro anni dall’avvio del primo piano operativo, promosso dalla Giunta Pigliaru, nell’ambito del programma strategico “Iscol@”, sono stati stanziati circa 300 milioni di euro.
Sono stati avviati 24 concorsi di progettazione per uno stanziamento regionale di oltre 84 milioni. Per un progetto i lavori sono già conclusi, mentre per altri 10 interventi sono in fase di conclusione le attività di progettazione. Per 14 concorsi sono in via di espletamento le procedure di valutazione. Attualmente sono 17 i documenti di indirizzo alla progettazione (DIP) su cui sono state già avviate le interlocuzioni. Sono stati presentati ulteriori 10 progetti per i quali sono in fase di avvio le necessarie procedure.
Sono, inoltre, proseguite le attività dell’Asse 2 di Iscol@. Ad oggi con uno stanziamento di oltre 170 milioni di euro sono stati avviati 1.300 interventi tra manutenzione straordinaria e arredi. Ciascun intervento ha prodotto l’avvio di cantieri con evidenti ricadute per la filiera dell’edilizia.
La Regione ha inoltre promosso il bando per gli arredi e le attrezzature tecnologiche con un finanziamento di 30 milioni che consente a 400 scuole della Sardegna di dotarsi di sistemi e soluzioni più moderne e in sintonia con le mutate esigenze della didattica.

L’assessore della Pubblica istruzione Giuseppe Dessena.

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Con Salvatore Cubeddu, a  Meolo (Venezia), presso Palazzo Cappello, sabato 23 giugno 2018, ho dato vita a un piccolo convegno  sul tema: “Attilio Deffenu (Nuoro, 28 dicembre 1890 – Croce di Musile di Piave, 16 giugno 1918): intellettuale, giornalista, esponente del sindacalismo e dell’autonomismo sardo”. L’occasione è stata offerta dalle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra. I luoghi della memoria: “Battaglia del Solstizio 15-22 giugno 1918”, organizzate dalla F.A.S.I. (Federazione Associazioni Sarde in Italia presieduta da Serafina Mascia), dai comuni di Fossalta di Piave, di Meolo, di Musile di Piave e dal Circolo culturale sardo “Ichnusa” di Mestre-Venezia, in collaborazione con Coldiretti Nord Sardegna – Associazioni Combattentistiche e Protezione Civile – Campagna Amica, e con il patrocinio della Regione del Veneto, della Regione Autonoma della Sardegna e della Città Metropolitana di Venezia.

Salvatore Cubeddu, da storico particolarmente esperto del sardismo e dei sardisti, ha ben ricostruito, con il sussidio di ampi documenti e delle autorevoli pagine commemorative scritte da Camillo Bellieni, il percorso biografico del giovane nuorese e l’evoluzione del suo pensiero riguardo alle sorti della Sardegna: da socialista e sindacalista rivoluzionario a teorico dell’antiprotezionismo; da nemico ideologico della guerra a fervente interventista, allo scoppio di quella che sarà la Prima guerra mondiale, essendosi convinto  della «necessità del conflitto in nome della civiltà europea e dell’avvenire della classe operaia, contro l’imperialismo dei tedeschi».

Da parte mia ho innanzitutto ricordato che Salvatore Murgia, nella quinta  puntata del suo scritto “Storie nostre. Francesco Dore (1860-1940), un medico olzaese prestato al giornalismo e alla politica” (ci si colleghi al link: http://www.labarbagia.net/notizie/attualita/8963/storie-nostre-francesco-dore-un-medico-olzaese-prestato-al-giornalismo-e-alla-politica-5-puntata), ha sottolineato la preoccupazione di Attilio Deffenu che gli fosse negata la partenza per il fronte dati i suoi trascorsi rivoluzionari e ha precisato come Attilio Deffenu riuscì a ottenere l’agognato arruolamento in prima linea: «Francesco Dore ebbe un ruolo decisivo, si può dire “fatale”, nell’aiutare Attilio Deffenu a raggiungere il fronte, da cui era tenuto lontano perché il Governo “temeva che egli vi volesse andare per farvi propaganda sovversiva contro lo Stato e la monarchia”. Nel febbraio 1916 Attilio Deffenu è, infatti, bloccato nell’Ospedale di Cagliari, dove divide la stanza con Carmelo Floris che “vorrebbe lavorare per la Sardegna”. A Cagliari ritrova anche il suo concittadino Francesco Ciusa “che mi sembra lavori, ma anche senta il peso della stanchezza”, e Mario Delitala “giovine e ardente, soldato di sanità”. In una lettera del giugno 1917 Attilio Deffenu chiede a Francesco Dore, “stimatissimo amico” delle antiche battaglie, “di fare qualche pratica perché quei precedenti non abbiano a costituire un ostacolo alla nomina” di aspirante ufficiale: egli voleva essere poi inviato “lassù dove farò con molto piacere alle schioppettate con gli austriaci”. E, alla fine, Francesco Dore riesce a convincere il generale Alfieri – allora sottosegretario al ministero della Guerra – “soltanto dopo avergli fatto garanzia che Attilio Deffenu avrebbe fatto al fronte il suo dovere di soldato, di patriota, e non la propaganda di un sovversivo”».

Sul ruolo del giovane Attilio Deffenu, che, raggiunto finalmente lo stato maggiore della Brigata “Sassari”, viene incaricato del servizio  propaganda, è fondamentale il  libro (quasi 400 fitte pagine)  sulla storia della Brigata curato da Giuseppina Fois nel 1981 per le Edizioni Gallizzi di Sassari (ripubblicato presso Della Torre nel 2006, riproposto in versione non integrale, in due volumi, dal quotidiano “La Nuova Sardegna” nel 2014). Alle pagine 169-172 la Fois pubblica la Relazione sui mezzi più idonei di propaganda morale da adottarsi fra le truppe della Brigata scritta dal sottotenente Attilio Deffenu nell’aprile 2018 e sottolinea che in essa viene «affermata la specificità del soldato sardo, che Attilio Deffenu tende a consolidare anche attraverso l’apprestamento di forme stabili di comunicazione sia all’interno della Brigata (un bollettino) sia  fra i sardi della Brigata e i sardi rimasti in Sardegna (un notiziario)».

Sul coraggio di Attilio Deffenu, che chiede di essere esonerato dalla carica di ufficiale addetto alla propaganda e all’assistenza presso il comando del 152° reggimento della Brigata “Sassari” perché vuole che gli sia affidato un plotone, e sulle ultime ore della sua giovane vita – cade valorosamente a Croce (frazione di Musile di Piave), al mattino del 16 giugno 1918 – il riferimento d’obbligo è al volume di Leonardo Motzo (che era stato comandante della compagnia d’assalto della “Sassari”), intitolato “Gli intrepidi Sardi della Brigata Sassari“, prima edizione 1930: si vedano le pagine 223-224 della terza edizione (Della Torre, 2007).

Il C.A. (aus) Enrico Pino, nel suo prezioso volumetto su “La Brigata ‘Sassari’ sul Piave  nella Battaglia del Solstizio”, opportunamente ristampato dalla F.A.S.I. per le manifestazioni del Centenario di quella battaglia dalle quali abbiamo preso le mosse, così racconta: «Alle ore 5,30 le prime pattuglie del 152° reggimento arrivano a nord di Croce, che trovano apparentemente sgombro e si dirigono verso Case Gradenigo. Alle ore 6,30 il 2° battaglione del 152° ha il primo contatto con il nemico a nord di Croce. Dopo un breve combattimento in cui fa prigionieri, continua il suo movimento, ma la resistenza degli austriaci, che possono usufruire anche dei nostri reticolati che erano stati posti a difesa del caposaldo, aumenta. Contemporaneamente, il movimento del 3° battaglione trova maggiori ostacoli e resistenza sulla destra del dispositivo del reggimento. Unità esploranti  sono state inviate in ogni direzione per frugare ogni casa, per individuare dove sono nascoste le mitragliatrici nemiche che sparano da ogni dove. Una di queste unità è agli ordini di Attilio Deffenu, il quale giunge con i suoi uomini davanti a Croce ma si rende immediatamente conto che il reparto è accerchiato; sente, però, che dietro di sé il battaglione ha preso contatto con il nemico ed ha iniziato il combattimento. La situazione è difficile ed il cerchio si sta stringendo. La pattuglia reagisce con violenza per sganciarsi, combattendo contro ingenti forze nemiche. Attilio Deffenu dirige gli uomini nel combattimento, ma una bomba raggiunge l’ufficiale che, ferito, in più parti del corpo, muore; è il primo degli ufficiali caduti nella giornata».

Ritornando alla Relazione sui mezzi più idonei di propaganda morale da adottarsi fra le truppe della Brigata, c’è solo un cenno ad uno “strumento” sul quale può far leva questa propaganda che Attilio Deffenu – ho scoperto, grazie alla collaborazione di Salvatore Tola, esperto ed appassionato di poesia in lingua sarda – tratta con ben più ampio approfondimento in un documento, che, salvo errore, può essere considerato fino ad oggi inedito.

Attilio Deffenu nella sua Relazione scrive: «Il vero figlio  dell’Isola – per qualunque causa si batta – sente il dovere di fare, come comunemente si dice, bella  figura, di non parer vile, mai, di fronte a qualsiasi pericolo. Una popolare canzone dialettale nata dalla guerra esprime assai bene questo diffuso stato d’animo quando dice, rivolgendosi al Sardo combattente: “Non solo i tuoi genitori, la tua donna, i tuoi parenti, la tua gente, ma anche i  sassi delle tue rocce si rivolteranno contro di te, se tornerai all’Isola con in fronte il marchio dell’infamia  e del disonore”».

Di che si tratta? 

Salvatore Tola sia  nel volume “La poesia dei poveri” (Cagliari, AM&D, 1997) sia nel saggio-antologia “La letteratura in lingua sarda” (Cagliari, CUEC, 2006) cita alcune frasi di un documento senza data intitolato “La canzone popolare sarda strumento di propaganda fra le truppe della Brigata ‘Sassari'” (depositato in “Fondo Deffenu” presso la Biblioteca “Satta” di  Nuoro). 

Escluso evidentemente, in base alle brevi citazioni pubblicate da Salvatore Tola, che potesse trattarsi di una copia con altro titolo della Relazione sopracitata, gli ho chiesto se poteva farmi avere il documento integrale. Così è avvenuto, e grazie alla cortesia di Salvatore Tola, è possibile pubblicare in questo sito l’interessantissimo documento. 

Paolo Pulina

La canzone popolare sarda strumento di propaganda fra le truppe della Brigata “Sassari”

di Attilio Deffenu

Una delle forme più efficaci di propaganda per i soldati sardi potrebbe essere costituita dalla canzone dialettale popolaresca.

Il sardo è per natura poeta: seguendo attraverso le desolate pianure del Campidano o pei sentieri erbosi nelle sterminate tanche fiorite il suo gregge randagio, accarezza con l’anima ingenua i sogni della sua nomade vita. Allora la fantasia si impenna ai voli e il canto sgorga appassionato e nostalgico dal suo cuore primitivo. La donna, le gioie della famiglia, i sacri doveri dell’amicizia, l’odio per il nemico, le gesta del pastore destro e forte, le opere dell’aratura e della vendemmia, le prodezze degli antenati gloriosi, il sogno della redenzione dell’Isola: tutto offre materia al sardo pastore. 

Nelle feste paesane poi – dove i costumi tradizionali e l’anima della primitiva terra trovano occasione di affermarsi attraverso una serie di usanze strane e pittoresche – il canto ha uno svolgimento ed un posto grandissimo. Si canta a gara, e la poetica tenzone acquista talvolta un carattere di asprezza e di vivacità che impressionano lo spettatore forestiero non prevenuto, perché attorno ai poeti si raccolgono e si formano due opposte schiere di partecipanti che stanno di fronte come due cani pronti alla zuffa; si canta da una voce di tenore isolata con accompagnamento dell’antica fisarmonica, si canta finalmente in coro. Niente v’ha di più caratteristico del canto corale sardo, strana monodia di voci gutturali che danno un senso di nostalgica melanconia che ricorda le nenie arabe.

Le tradizioni e le virtù poetiche dei sardi si sono conservate ed affermate anche attraverso la guerra attuale. C’è tutta una fioritura di canzoni dialettali nate dalla guerra, alcune delle quali – di notevole efficacia e ricche di concetti fortemente patriottici – hanno avuto un grande successo di diffusione e di popolarità.

Naturalmente il valore guerriero dei Sardi, le gesta gloriose della Brigata “Sassari” – che hanno avuto il meritato onore del riconoscimento ufficiale ripetute volte – costituiscono il tema quasi esclusivo del poetare dei sardi combattenti. Di tali componimenti è un saggio la canzone che si unisce (il testo di questa canzone non è presente, NdR). In essa un soldato dell’ottava compagnia descrive le ultime fortunate azioni della Brigata sugli Altipiani, alle quali egli stesso prese parte. La forma è primitiva, rozza, ma di indiscutibile efficacia e, nella sua ingenuità, il racconto risulta pieno di movimento e l’esaltazione finale del valore sardo sa trovare accenti di notevole eloquenza.

Il sottoscritto ne propone la stampa e la diffusione larga fra le truppe del Reggimento, convinto che ai fini di tenere alto il morale dei soldati ed accrescerne lo spirito combattivo gioverebbero tali pubblicazioni più che comuni pubblicazioni di propaganda, che non  arrivano – il più delle volte – a toccare il cuore e a far penetrare un’idea persuasiva nel cervello del nostro soldato.

Lo scrivente è convinto dell’opportunità di dare a tale forma di propaganda il più largo sviluppo: a tal fine propone di indire delle gare fra i poeti sardi del Reggimento per la compilazione di brevi componimenti dialettali di carattere guerriero ed improntati ai sensi del più ardente patriottismo. I componimenti giudicati migliori da una speciale commissione dovrebbero essere stampati e diffusi, e gli autori premiati con piccoli premi in danaro.

Tutto ciò che è gara stimola l’amor proprio del soldato, ne eleva il morale, ne accresce e lo spirito e l’energia.

Il sottoscritto non insiste sull’utilità di simile iniziativa: la Francia ha promosso in modo meraviglioso lo sviluppo della canzone popolare ai fini della propaganda di guerra: i più famosi poeti dialettali, per iniziativa dei comandi, circolano fra le truppe di prima linea per cantarvi le loro canzoni, tener lieto l’animo dei soldati, compiere opera salutare di resistenza e di incitamento.

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Dal 1° al 31 luglio è in corso di svolgimento in tutta Italia l’iniziativa dedicata alla lettura ad alta voce di libri per l’infanzia, intitolata “Flashbook Letture a ciel sereno”. Il comune di Carbonia ed altri centri del territorio aderiscono all’evento attraverso il Sistema Interbibliotecario Interurbano del Sulcis (SBIS). L’appuntamento è per la giornata di domani, martedì 17 luglio, alle ore 17.00, nel Parco di Villa Sulcis, con ingresso da via Napoli.
«Si tratta di un’iniziativa importante nell’ambito della promozione della lettura. Una pratica che dovrebbe cominciare fin dall’infanzia – ha detto il sindaco Paola Massidda -. L’Amministrazione Comunale è pienamente consapevole dell’importanza che riveste la lettura, intesa come elemento determinante nella crescita personale, culturale e civile dei giovani.»
Il “Flashbook Letture a ciel sereno”, organizzato dalla Biblioteca di Carbonia, in collaborazione con ATS Sardegna-Distretto Socio-sanitario di Carbonia, vedrà la partecipazione delle associazioni locali Mamme x Mamme Onlus Carbonia, Progetto 21 onlus ed Esplorare LiberaMente.