4 August, 2024
Home2018 (Page 382)

[bing_translator]

Da sabato 14 luglio, Sant’Antioco ha un nuovo centenario. A compiere il secolo di vita è stato Raffaele Carmelo Milia, noto come Rafiellicu. Nato il 14 luglio del 1918, al momento è il più anziano cittadino di Sant’Antioco. A festeggiarlo, ieri mattina, sono stati i due figli. Giovanni e la nuora Graziella ma soprattutto Teresa e il marito Renato che dalla morte della moglie lo hanno accudito e coccolato. I nipoti Fabio, Andrea e Martina, Emanuela ed Alessandro, e le quattro pronipoti. A porgergli gli auguri dell’Amministrazione comunale è stata la vicesindaco Eleonora Spiga.

Raffaele Milia non ha avuto una vita facile. Terzo figlio di un reduce di guerra, per difficoltà economiche familiari finì ben presto accordau, a controllare buoi. La scuola era un lusso che pochi allora potevano permettersi. Così rimase analfabeta. I figli, che invece ha voluto che studiassero e si laureassero, ed i nipoti, hanno provato più volte senza successo ad insegnargli a scrivere almeno la firma. Le mani abituate ad usare gli arnesi dell’agricoltore mal si combinavano con l’uso della penna. La formazione universitaria di ambedue è stata per lui motivo di grande soddisfazione. Ma al centro di tutto ci sono sempre stati il lavoro e la fatica nei campi, la vita all’aria aperta, i suoi amati vitigni di Carignano rigorosamente a piede franco, lui astemio, per i quali ha rinunciato anche ad un lavoro alla Carbosarda.

Aveva paura di finire al buio in una miniera e non amava essere alle dipendenze di qualcuno, se non scelto da lui. A 20 anni, nel 1938, partì per il servizio militare che, dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale, durò circa 7 anni. Dopo il ritorno a casa ha ripreso il lavoro in campagna. A 30 anni si è sposato con la carissima moglie Tullia che gli ha dato due figli. Dopo la morte della moglie, avvenuta 20 anni fa, ha continuato a lavorare le vigne con l’aiuto di un asino, di un aratro in ferro e di una zappa.

Raffielicu Milia ha una memoria di ferro, ricorda tutto. E’ di buon appetito ed ogni mattina, da quando ha smesso di lavorare la vigna, dove si recava con la sua mitica motocarrozzella che ha guidato sino al 1992, non manca di trascorrere qualche ora in Piazza Umberto, prima di far rientro a casa per pranzo.

Tito Siddi

[bing_translator]

Bilancio positivo per la prima edizione di “Sapori di casa”, l’evento svoltosi ieri sera in località Sirai, sul piazzale di circa 2.200 metri quadrati di proprietà della Cooperativa Allevatori Sulcitani, promotrice della manifestazione, organizzata con il patrocinio del comune di Carbonia, nell’ambito delle iniziative programmate per festeggiare nel migliore dei modi l’80° compleanno della città.
Nei numerosi stand sono state esposte le eccellenze dei produttori di formaggi, panifici, ristoratori, vinifici, pastifici, salumifici, produttori di birre artigianali, apicoltori, torronifici, biscottifici, liquorifici, con dimostrazioni di cucina tenute da professionisti coordinati, come tutta l’area food, da Maxwell Frongia, del Ristorante Tanit.
“Sapori di Casa” non è stato solo enogastrononia. Il programma ha preso il via alle 17.00, con il raduno delle mountain bike organizzato dalle associazioni sportive Asd Team Spakkaruote, Dimonios Bike Team e Sulcis Bike. Sono seguite le attività di intrattenimento per bambini curate dall’associazione Le Simpatiche Canaglie e da Carrasegare 1983. Alle 19.00 si è tenuto il raduno motoristico delle Harley Davidson, curato dall’Associazione Group Vanguard di Carbonia. In conclusione, fino a tarda sera, la cena sotto le stelle, con degustazione dei migliori prodotti enogastronomici locali e musica live a cura dell’Associazione Culturale Gruppo Origine e dei cantori sardi “Dianthus” di Is Gannaus.

Vediamo ora le interviste realizzate con Mauro Manca, assessore delle Attività produttive del comune di Carbonia (all’evento hanno partecipato anche il sindaco Paola Massidda, il vicesindaco Gian Luca Lai ed alcuni assessori e consiglieri) e Giampiero Fenu, presidente della Cooperativa Allevatori Sulcitani.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/pcb.10217010214315485/10217010158594092/?type=3&theater

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/pcb.10217010214315485/10217010181794672/?type=3&theater

                    

[bing_translator]

Saranno i pianisti Ludovica Pisano e Sebastiano Bussu i protagonisti del nuovo appuntamento, martedì 17 luglio, con “Notturni di note”, la rassegna che vede i migliori allievi delle classi di Pianoforte, Musica d’insieme e Corno del Conservatorio di Cagliari esibirsi sotto la magica atmosfera del cielo stellato.

Alle 21,30, nel cortile esterno dell’istituzione musicale (Parco della musica), la serata si apre con Ludovica Pisano che si misurerà con la celebre “Sonata in la bemolle maggiore op. 110″ di Ludvig Van Beethoven, la penultima del ciclo di sonate scritte dal genio tedesco.

A seguire, arriva l’esibizione di Sebastiano Bussu che proporrà al pubblico la “Ballata n. 2″ di Franz Listz, opera assai significativa anche se non tra le più famose del compositore ungherese, ed il trittico “Gaspard de la nuit” di Maurice Ravel.

Gli appuntamenti che hanno per filo conduttore l’ispirazione notturna andranno avanti ancora martedì 24 e 31 luglio.

[bing_translator]

Quattro appuntamenti pensati per riscoprire alcuni tra i più grandi interpreti della musica antica. Si intitola “Grandi interpreti per splendide musiche” la mini rassegna, inserita nella manifestazione Cagliari Paesaggio, che dal 17 luglio il festival Echi lontani propone all’interno del suo cartellone. Si tratta della proiezione di concerti tenuti da alcuni tra i più grandi maestri di questo genere, che ripercorrono le musiche di Johann Sebastian Bach, Carl Philipp Emanuel Bach, Jean Gilles e Georg Friedrich Händel.

Martedì 17 luglio si parte, alle 21.00, negli spazi della Fondazione Siotto (in via dei Genovesi 114) dove sarà proposta la registrazione del concerto “Gli oratori dell’ascensione”, composti da Johann Sebastian Bach e dal figlio Carl Philipp Emanuel, nell’esecuzione del Coro Ex Tempore – La Petite Bande, diretti da Sigiswald Kuijken. L’appuntamento è il primo degli omaggi che Echi lontani dedica ai fratelli Wieland, Sigiswald e Barthold Kuijken, una grande famiglia di decani della musica antica.

Il giorno dopo, mercoledì 18 luglio, sempre nel Palazzo Siotto alle 21.00, si prosegue con “L’offerta musicale”, altro capolavoro firmato da Johann Sebastian Bach, nell’interpretazione del Kuijken Ensemble (Barthold Kuijken, al traverso, Sigiswald Kuijken, al violino, Wieland Kuijken, alla viola da gamba, e Robert Kohnen al clavicembalo) tenuta a Lipsia nel 2000.

Venerdì 20 luglio si riprende, sempre alle 21 ma nella Chiesa di Santa Maria del Monte, con uno dei capisaldi della letteratura musicale francese del diciassettesimo e diciottesimo secolo: il “Requiem” di Jean Gilles, compositore di cui quest’anno ricorre il 350° anniversario della nascita. L’esecuzione di questa opera è affidata all’ensemble Le Concert Spirituel, diretto da Hervé Niquet, un gruppo che può definirsi la nuova generazione di ensemble dediti alla musica antica.

“Grandi interpreti per splendide musiche” si chiude domenica 22 luglio nel Palazzo Siotto dove, alle 21.00, sarà proposta la registrazione del “Dixit Dominus” di Georg Friedrich Händel nell’esecuzione del 2014 resa in Inghilterra da Sir John Eliot Gardiner (direzione) con il Monteverdi Choir e l’English Baroque Soloists.

[bing_translator]

«Il Liceo Michelangelo Pira di Bitti deve restare nella sua sede storica, il trasferimento nei locali dell’ex pretura sarebbe il segnale di una smobilitazione che rischia di impoverire ulteriormente il territorio, accelerando quel processo di spopolamento che Comune e Regione dicono a parole di voler contrastare.»
Lo ha affermato ieri, nel corso di un’affollata assemblea svoltasi a Bitti, il senatore del Movimento Cinquestelle Gianni Marilotti, secondo cui «sarà anche opportuno indagare sul motivo che ha condotto la Provincia a non spendere subito i 51mila euro messi a disposizione per il rifacimento della copertura dello stabile, salvo poi dirottarli ad una struttura, la ex pretura, che non è neanche di sua proprietà».

Per il senatore del Movimento Cinque Stelle «i locali nei quali Comune e Provincia vorrebbero infatti sistemare i ragazzi sono assolutamente inadeguati, essendo privi di spazi per ospitare una palestra, la biblioteca, le aule speciali e perfino un luogo dove passare la ricreazione. Dopo la perdita dell’autonomia, il Liceo Pira è stato quasi abbandonato al suo destino, mentre si sarebbe potuto potenziare diversificando l’offerta formativa e accedendo alle misure di vantaggio che vengono riconosciute alle scuole delle zone montane. In questo modo invece si rischia di accelerare quel processo di spopolamento che l’amministrazione comunale, assente all’assemblea, dice a parole di voler contrastare, e che invece deve essere affrontato mettendo al centro proprio le politiche dell’istruzione e della cultura. È facile, infatti, immaginare che vedendo trasferiti in locali non idonei i loro ragazzi, nel tempo le famiglie preferiranno iscriverli alle scuole di Nuoro».

Per Gianni Marilotti l’Amministrazione comunale ha quindi perso un’occasione per confrontarsi con la popolazione sia sul tema del Liceo che su altre questioni centrali per il futuro del territorio, come il progetto del parco eolico. «L’assemblea era stata chiesta già a maggio e ma si è svolta ieri senza che fossero presenti i rappresentanti del Comune: segno che di alcuni temi – ha concluso Gianni Marilotti – si preferisce parlare nelle segrete stanze per poi far calare dall’alto soluzioni che sembrano inevitabili.»

[bing_translator]

Una fiaba per una nuova narrazione di vita e ancora per trasmettere cultura, tradizioni e infine trarre beneficio dagli effetti che il bilinguismo ha sulle abilità generali e sulla cosiddette “riserve cognitive” delle persone in tutte le fasce d’età.

E’ fresco di stampa e in fase di distribuzione “Fidelidade” la nuova fiaba, terzo volume di una di una collana di testi di Medicina Narrativa in italiano e nella lingua Sarda scritti dal medico e ricercatore della Comunità Mondiale della Longevità Roberto Pili.

Impreziosito dalle illustrazioni a colori realizzate da Regina Obino e che si avvale della traduzione in lingua Sarda, a cura di Quintina Culurgioni, il libro “Fidelidade” può essere preso come un testo di riferimento nelle scuole per favorire la conoscenza della lingua Sarda.

«La scelta delle favole bilingui è più che ragionata – sottolinea Roberto Pili – perché la lingua sarda deve continuare ad agire nella mente dei sardi come la chiave primaria di accesso alla storia, alla letteratura, alle tradizioni di un popolo. Riappropriarsi del proprio codice linguistico partendo dalla quotidianità, dal rapporto privilegiato nonni, genitori, figli, nipoti come può darlo anche solo il riprendere a parlare, a raccontare in sardo può contribuire a spezzare il circolo vizioso del suicidio linguistico e poter mettere a frutto l’impressionante stimolo cognitivo conscio e inconscio che ci consente il cervello plurilingue

Ancora una volta l’autore, attento osservatore e descrittore di vissuti, con la sensibilità del professionista impegnato sul fronte delle vicissitudini umane, riesce a descrivere le molteplici complessità della vita e dell’animo umano. Questo nuovo esperimento che segue il precedente libro “La strega dei bottoni” che  ha riscosso successo anche nella versione teatrale, ripropone con i toni e l’avvincente semplicità della fiaba, in una ambientazione agropastorale, una storia senza tempo e l’universalità dei sentimenti umani.

Il rapporto uomo/animale è sempre stato al centro dell’attenzione di scrittori e scienziati, per il suo valore quotidiano e per il suo ruolo terapeutico. La storia del Cane Niedduzzu, riassume la quotidianità di questo rapporto e il supporto disinteressato dell’animale-amico nell’affrontare le vicissitudini della vita. Il lutto per la morte di un familiare rappresenta il motivo centrale del racconto e l’elemento scatenante di una narrazione avvincente che racconta il percorso di adattamento ad una nuova situazione di vita, grazie al supporto della famiglia e del fedele animale. Al ripiegarsi in sé stesso di Giuanni nel lutto della perdita della compagna di vita, Niedduzzu oppone la sicurezza della vicinanza (nonostante l’allontanamento) e garantisce la docilità del fedele amico. La scintilla che porta all’incendio riaccende la quotidianità di un legame indissolubile, nonostante le vicende della vita. Niedduzzu ha sempre avuto sentore di questa indissolubilità, ancora prima che le fiamme dell’incendio sollevino il velo del lutto dal volto dell’umano.

[bing_translator]

 

A Sassari l’assemblea dell’Associazione Centro Studi Agricoli, associazione costituita nel 2005, registrata presso Ufficio Entrate di Sassari, con lo scopo di analizzare e studiare le problematiche del comparto agricolo e che racchiude al proprio interno numerosi agronomi, periti agrari, commercialisti e addetti nel settore, ha rinnovato le cariche, confermando alla presidenza Tore Piana, ex consigliere regionale e da sempre impegnato sui problemi dell’agricoltura.

Durante la riunione è stata analizzata la situazione generale dell’Agricoltura in Sardegna, nella quale sono particolarmente emersi inspiegabili ed inaccettabili ritardi da parte della Regione sul pagamento dei danni provocati dalla siccità del 2017, in particolare al settore dell’allevamento Bovino e su tutte le altre colture, da ricordare che il Consiglio regionale ha già da oltre 8 mesi stanziato i denari necessari. Inspiegabili ritardi si registrano sui pagamenti PSR, in particolare sul benessere animale dove quasi tutte le aziende sono in attesa dei pagamenti del 2016 e 2017.

Ma a catalizzare l’attenzione è stata la situazione della filiera del latte di pecora, dove pare che quest’anno le produzioni di Pecorino e del pecorino romano dop, abbiano raggiunto quantità straordinarie inaspettate. Si parla di  produzioni di latte di pecora che pare arrivino a 400 milioni di litri, una quantità  eccezionalmente straordinaria, che vede tutto il latte prodotto trasformato in formaggi pecorini. A differenza degli anni scorsi quando grandi quantitativi di latte fresco, veniva venduti in altre regioni e alla Grecia.

[bing_translator]

Internazionalizzione e progetti di sviluppo, ma anche consolidamento delle produzioni regionali. È positivo e tende a crescere, nonostante le contrazioni della crisi, il bilancio della Legacoop Sardegna. Un dato che viaggia in linea con la crescita registrata dalla Legacoop a livello nazionale che quest’anno segna un avanzamento del 3 per cento. Ma con un’attenzione particolare alle difficoltà che potrebbero sorgere dall’applicazione di nuovi dazi. Punti salienti indicati nel corso della direzione regionale della Sardegna che si è svolta a Nuoro e a cui ha partecipato il presidente nazionale Mauro Lusetti.

«Nonostante tutto c’è una significativa crescita per occupazione e affari del 3 per cento – ha detto Mauro Lusetti – e gli indicatori relativi alla trimestrale del 2018 fanno ben sperare. Certo restano ancora delle difficoltà da superare che vanno dal settore dell’edilizia a quello degli appalti pubblici.»

Positivo poi il settore dell’agricoltura che viaggia bene «sulle esportazioni. Per questo motivo siamo contrari all’applicazione di nuovi dazi. Una nuova politica in questo settore andrebbe a penalizzare l’ambito in cui riusciamo a crescere». Il trend nazionale trascina anche le produzioni sarde. Nell’isola sono 780 le coop affiliate a Legacoop (la prima delle organizzazioni regionali) con 60mila soci, 1 miliardo di fatturato e 18mila occupati.

«Numeri importanti – ha detto Daniele Caddeo, direttore generale di Legacoop Sardegna – che certificano un impegno e un lavoro costante in settori che vanno da quello agroalimentare ai servizi, passando per cultura e il sociale andiamo a chiudere il quadriennio di mandato iniziato nel dicembre 2014, ad aprile 2019 si terrà il congresso della nostra associazione e non dobbiamo dimenticare come ,nel quadro nazionale di Legacoop,  in questi 4 anni Legacoop Sardegna ha avuto importanti ruoli e peso specifico negli equilibri nazionali. Questo perché il progetto del presidente Claudio Atzori è riuscito a dare valore aggiunto alla cooperazione sarda oltre che aiutare un nuovo ragionamento ed equilibrio ben metabolizzato dal nazionale. Ci aspetta un autunno intenso e lavorativamente stimolante, prepareremo un congresso importante basato sulla continuità politica dell’organizzazione oltre che  sviluppo e rafforzamento del sistema cooperativo sardo.»

Nel suo intervento il presidente regionale Claudio Atzori ha messo in evidenza i risultati raggiunti dall’organizzazione cooperativistica.

«Lo scorso anno sociale la Legacoop è riuscita a portare a casa risultati importanti – ha detto Claudio Atzori – sia nel settore agroalimentare, con una valorizzazione delle filiere, sia nel campo sociale.»

Positivi anche i risultati e i progetti di internazionalizzazione come Sardinia beyond the sea, e progetto iterreg Italia Francia marittimo Me.co.

«Abbiamo dato il nostro impegno per intervenire e modificare la legge sulla cooperazione, una norma – ha concluso Claudio Atzori – che ha 50 anni e va aggiornata. Inoltre l’Alleanza delle cooperative che vede Legacoop alla guida.»

Senza dimenticare poi il fenomeno delle false cooperative e l’impegno profuso da Legacoop. 

[bing_translator]

Playcar, la società che gestisce il servizio dei mezzi in condivisione in città, rinnova la flotta a disposizione degli iscritti con dieci nuove city-car Volkswagen UP dotate di tutti i sistemi di sicurezza di ultima generazione, dalla frenata d’emergenza automatica ai sensori di parcheggio. Le auto saranno disponibili nelle stazioni di Sant’Avendrace, Is Mirrionis, Mameli, Santa Croce, Ampere, Pirri-Municipalità, Euro, Garibaldi, Repubblica e Giolitti.
I tecnici della società stanno inoltre sperimentando su strada in queste settimane il servizio in modalità flusso libero, con la possibilità cioè di lasciare l’auto utilizzata anche al di fuori delle stazioni fisse: sarà disponibile per gli utenti presumibilmente a partire da settembre con i primi 20 veicoli del tipo Toyota Aygo con cambio automatico e retrocamera posteriore. L’obiettivo è quello di arrivare a 50 veicoli a flusso libero entro la fine dell’anno.
Gli iscritti al servizio di Cagliari potranno quindi decidere di utilizzare gli oltre 50 veicoli già esistenti nel parco auto basato su stazioni o scegliere tra i 50 veicoli a flusso libero a seconda delle loro esigenze e con diversi vantaggi rispetto all’uso del mezzo personale: tra gli altri, l’eliminazione dei costi fissi mensili per la manutenzione dell’auto privata, la sosta gratuita nei parcheggi a pagamento e le zone di sosta riservate ormai presenti in tutta la città.

[bing_translator]

A fine luglio, dal 26 al 28, la decima edizione del Birralguer – Sardinia Craft Beer Festival, uno dei più importanti e longevi festival sardi dedicati birra artigianale. Nel 2012 l’associazione di promozione turistica “BeachGroup Alguer”, ideatrice e organizzatrice, aveva iniziato con un piccolo evento e oggi a sei anni di distanza prepara un’edizione dalla visione internazionale e multiculturale.
Anche quest’anno saranno tre i giorni di musica, street food, artigianato e birre nel prestigioso scenario del Forte della Maddalena ma con importanti novità in tutti i settori della manifestazione.
I numeri anno dopo anno si fanno sempre più complessi, a partire delle circa 40 diverse birre presenti, 9 progetti musicali, 10 stand dedicati al food e per la prima volta una truck zone.
L’idea di incontro tra diverse tradizioni la si vede già nella scelta dei birrifici, ai sei produttori sardi – Dolmen di Uri, Seddaiu di Thiesi, ‘Nora di Oliena, Lara di Tertenia, Isola di Thiesi e BAM di Mogoro – si affiancano tre importanti ospiti nazionali e internazionali. Dalla Penisola arriva Free Lion Brewerey storico birrificio Laziale, dai territori cugini della Catalunya e per la prima volta in Sardegna la Cerveceria Artisana Guineu e, infine, gli italotedeschi e main sponsor dell’evento Birra Kühbacher, produttori della birra bavarese dal cuore italiano.
La sezione musicale si articola in più di sei ore di concerti live al giorno per un totale di quasi venti ora di musica dal vivo e selezioni. La line up è composta da importanti progetti di richiamo che arrivano geograficamente da tutta l’Isola alcuni dei quali con alle spalle esperienze a livello internazionale, come i Chichimeca e Paolinho. Nella tre giorni della kermesse sul palco nel Forte della Maddalena andranno quindi in scena Clan Banlieue, Scacco Matto, Chichimeca, Cover Garden, Baya Fun Stereo ft. Paolinho, I Timidi Ubriachi, Carletto e i suoi Mostri e Tasinantska.
Alle tradizioni culinarie e alla cultura gastronomica sono dedicati gli stand dello Scalo Tarantiello e quelli interni alla fortificazione. I sapori della Riviera del Corallo e della Sardegna fanno da padroni di casa e incontrano i profumi di altre zone dell’Italia, dalla Sicilia alla Campania. La sezione street food avrà inoltre una novità, ad accogliere i partecipanti la truck zone dedicata alla cultura del mangiare e bere di qualità su quattro ruote.
Nella decima edizione il Birralguer sbarca sul porto, luogo di viaggiatori e collegamento tra Alghero e altri popoli. A rappresentare in modo tangibile questo ponte gli artigiani e le loro creazioni. La banchina Garibaldi sarà trasformata in una galleria artistica e artigiana che da un lato mette in mostra le tradizioni della Sardegna e dall’altra diventa un’altra porta di accesso alla manifestazione.
Con questa decima edizione il Birralguer – Sardinia Craft Beer Festival si conferma evento di chiara importanza nel mondo brassicolo italiano grazie soprattutto alla volontà degli organizzatori e dei propri partner pubblici – Comune di Alghero e Fondazione Alghero – e privati di guardare oltre, all’incontro di culture e tradizioni internazionali.