24 November, 2024
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Nella sua dichiarazione ai leader dei 27 Paesi dell’UE, in occasione della riunione del Consiglio europeo, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha espresso tutta la sua solidarietà per le vittime dell’attacco terroristico a Strasburgo e ha ribadito la posizione del Parlamento europeo a proposito della Brexit e del nuovo quadro finanziario pluriannuale. Antonio Tajani ha inoltre sottolineato il bisogno urgente di superare la situazione di stallo riguardo la riforma del sistema europeo di asilo.

Di seguito alcuni dei punti salienti del suo discorso:

Terrorismo

Voglio esprimere la solidarietà del Parlamento europeo al popolo francese e al Presidente Macron per l’orribile attentato di martedì sera a Strasburgo, e la vicinanza di tutti i deputati europei ai feriti e alle famiglie delle vittime barbaramente assassinate. 

Il Parlamento chiede, tra l’altro, di creare una lista nera comune di predicatori radicali; di impedire che ai condannati per reati terroristici sia concesso l’asilo; di adottare misure armonizzate a livello europeo e un’azione penale nei confronti dei combattenti stranieri di ritorno in Europa.

Inoltre, le competenze del Pubblico Ministero europeo (Public Prosecutor Office) dovrebbero essere estese per coprire anche il terrorismo e il crimine organizzato e si propone che il futuro Presidente della Commissione sia titolare di un portafoglio a sé stante sulla sicurezza dell’Unione. Si avanzano anche proposte concrete sul miglioramento dello scambio di informazioni e la cooperazione tra servizi di intelligence.   

Brexit

Sulla Brexit, il messaggio del Parlamento è molto semplice e chiaro e corrisponde alla nostra posizione unanime: siamo favorevoli a lavorare nel senso di una maggiore chiarezza sulle nostre relazioni future col Regno Unito, se questo potrà aiutare a far comprendere agli amici britannici che il back-stop è una clausola di salvaguardia, non una trappola per imprigionare il Regno Unito nell’unione doganale.

Noi ci auguriamo che essa non entri mai in vigore: avere una assicurazione sugli incendi, non significa augurarsi che la propria casa vada bruciata.

Siamo quindi disposti a chiarire i termini delle nostre relazioni future, ma per il Parlamento l’accordo di uscita è l’unico possibile e non si può riaprire, in nessun caso.

 Immigrazione

Dobbiamo infine migliorare le nostre regole in materia di asilo per assicurare una distribuzione più equa degli oneri, aumentare l’efficienza del sistema ed evitare abusi.

Questo lo abbiamo detto e ripetuto: ora è giunto il momento di agire.

Il Parlamento è pronto ad adottarle, a patto che il Consiglio approvi un mandato negoziale sulla riforma del Regolamento di Dublino e sulla Procedura di Asilo. Sappiamo bene che vi è chi sostiene la necessità di adottare solo le cinque proposte su cui c’è un accordo, posticipando le altre due o adottando su queste ultime solamente una serie di principî generali. Tuttavia, al Parlamento non siamo convinti che la logica del “meglio poco che niente” sia la strada giusta, perché senza queste due proposte, che sono quelle fondamentali, la filosofia dell’intero pacchetto verrebbe compromessa. 

Posso dirvi che il Parlamento è pronto ad esaminare una nuova proposta che promuova meccanismi di solidarietà obbligatoria basati sulla redistribuzione come regola generale, ma che possa prevedere la possibilità per gli Stati membri di applicare forme alternative di solidarietà (ad esempio finanziaria) sulla base, naturalmente, di giustificazioni oggettive.

Inoltre, il Parlamento insiste sulla necessità di rafforzare le capacità operative della Guardia Costiera europea e di metterla in condizione di far fronte alle crisi future.

Debbo dire che siamo molto delusi del mandato negoziale adottato dal Consiglio, che manca di ambizione e che riprende solo una parte degli elementi proposti dalla Commissione. Chiediamo quindi che il Consiglio adotti un mandato completo, che comprenda tutti gli aspetti e non solo quelli, sia pure importanti, relativi ai rimpatri e la cooperazione con gli stati terzi.

La prevedibilità e la stabilità dei finanziamenti è cruciale per le nostre regioni e per i nostri affari. Non dobbiamo dimenticare che il bilancio europeo è il più grande strumento di investimento in Europa e come tale ha un impatto reale sulla vita quotidiana di tutti i cittadini europei.

Il Parlamento ha riaffermato la propria opposizione a qualsiasi riduzione finanziaria alle principali politiche dell’Unione, come le politiche di coesione e la politica agricola comune.  Siamo contrari a qualsiasi taglio che possa incidere negativamente sulla natura e gli obiettivi stessi di queste politiche e consideriamo di cruciale importanza mantenere i livelli di finanziamento per queste politiche per l’UE-27 ai livelli del bilancio 2012-2020 in termini reali.

D’altra parte, a nessuno sfugge che il finanziamento delle nuove priorità – come il controllo efficiente dei flussi migratori, la lotta contro il terrorismo, la sicurezza e la promozione dell’innovazione – è essenziale per l’Europa. Questo però non può essere fatto a spese di altre politiche. 

Approfitto per ripetere nuovamente che per noi entrate e spese debbono essere trattate come un pacchetto unico durante i prossimi negoziati e desidero ricordarvi che non sarà possibile raggiungere un accordo sul futuro QFP senza che ad esso corrispondano progressi sul sistema di risorse proprie dell’Unione. 

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«Qualcuno tiri un pizzicotto al governatore Pigliaru, qualcuno lo svegli dai bei sogni che vive. Oggi esulta per i dati sull’occupazione, perché evidentemente non ha mai toccato con mano la realtà economica sarda, non conosce le condizioni di lavoro e la disgregazione sociale che vive la Sardegna. Ma gli unici numeri che lo riporteranno alla realtà sono quelli delle elezioni di febbraio, quando il pizzicotto gli arriverà dagli elettori.»

Lo afferma con una nota su Facebook il candidato alla presidenza della Regione del MoVimento 5 Stelle Francesco Desogus.

«Pigliaru non sa che dietro quei numeri ci sono donne e uomini in carne ed ossa che per anni hanno sofferto. Che hanno visto i loro figli e in molti casi il loro padre, fare la valigia per cercare futuro all’estero. Esattamente come accadeva cinquant’anni fa. Mia figlia vive all’estero e non è stata certo creata la condizione per farla tornare», aggiunge Francesco Desogus.

«Tutte queste cose Pigliaru non le sa perché per tutta la sua vita ha osservato la Sardegna dalla sua torre d’avorio: prima dall’Università poi dal palazzo della Regione. Perché il suo fallimento è tale che nessuno si è nemmeno immaginato di ricandidarlo, perché la sconfitta sarebbe stata di tale portata che avrebbe fatto tremare tutti i comuni della Sardegna governati dal Centrosinistra. A partire da Cagliari. Qui è tempo di cambiare. Ma non una faccia che nasconde i soliti interessi. Ci vuole un programma per i sardi che risponda alle loro esigenze – conclude Francesco Desogus -. A partire dal lavoro e dalla sanità.»

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Lo spettro del pericoloso parassita della Trichinella è riapparso minacciosamente nelle campagne di Orgosolo fra i maiali al pascolo brado illegale abbattuti lo scorso 7 dicembre dal personale dell’Unità di Progetto (UdP) per l’eradicazione della Peste suina africana (PSA) in Sardegna. La settimana scorsa, in diversi punti dell’agro del paese del Supramonte, sono stati depopolati 108 capi ed è nel branco di 9 suini abbattuti in località “Hohosi” che è stata riscontrata la presenza della Trichinella, dopo i controlli di laboratorio effettuati dall’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) sui campioni raccolti. La trasmissione del parassita rischia di aumentare nel caso in cui, come più volte documentato dall’UdP, nelle campagne si abbia contaminazione ambientale determinata dall’abbandono sui campi di carcasse animali, non smaltite come previsto dalla legge, che favoriscono il cannibalismo fra cinghiali o maiali domestici a pascolo brado illegale. Una situazione di degrado che, oltre all’aspetto più meramente zootecnico, riguarda anche la presenza di manufatti abusivi realizzati con materiali ferrosi, amianto o di recupero da vecchie automobili che potrebbero determinare una contaminazione con metalli pesanti e diossine anche a causa di roghi in cui sono stati dati alle fiamme rifiuti di origine sconosciuta.

«In Sardegna, i controlli sulla Trichinella – ha spiegato Franco Sgarangella, responsabile dei veterinari ATS per la PSA -, sono obbligatori su tutti i maiali macellati e su tutti i cinghiali cacciati. Tali procedure sono dettate dall’estrema pericolosità del parassita che potrebbe causare gravi problemi di salute a chi inavvertitamente si dovesse cibare di carni infette.»

L’appello ai consumatori arriva dal direttore generale dell’IZS, Alberto Laddomada, che invita tutti i cittadini ad acquistare carni sicure, certificate, provenienti da allevamenti regolari (come quelli già presenti oggi anche a Orgosolo) e quindi sottoposte ai dovuti controlli igienico-sanitari. «Ricordo a tutti i cittadini – ha osservato Alberto Laddomada – di non mettere in tavola carni e salumi acquistati dal mercato illegale, di provenienza ignota o addirittura macellate clandestinamente senza gli indispensabili controlli dei veterinari che attestino la salubrità dei prodotti. Con la Trichinella infatti non si scherza: è pericolosissima per la salute dell’uomo e in casi estremi può portare al decesso». 

Il periodo invernale rappresenta il momento di maggior rischio di infezione per l’uomo, poiché in questa stagione, tradizionalmente, molte famiglie macellano il maiale per preparare prosciutti, salsicce, guanciali, pancetta e altri derivati. Questi prodotti “fatti in casa” rappresentano la principale sorgente di infezione perché non cotti ed è quindi assolutamente necessario che tutti gli animali macellati o cacciati siano sottoposti all’esame specifico per la ricerca della Trichinella, prima del loro consumo.

Il parassita si localizza inizialmente a livello intestinale per dare poi origine a una nuova generazione di larve che migrano nei muscoli dove si incistano. La trasmissione all’uomo avviene esclusivamente per via alimentare con il consumo di carne cruda o poco cotta contenente la larva del parassita. Il periodo di incubazione è di circa 8-15 giorni, con variazioni da 5 a 45 giorni a seconda del numero dei parassiti ingeriti. La trasmissione può avvenire attraverso il consumo di carni suine (maiale e cinghiale) o equine. La sintomatologia classica è caratterizzata da diarrea, dolori muscolari, debolezza, sudorazione, edemi alle palpebre superiori, fotofobia e febbre.

La Trichinellosi è una zoonosi parassitaria del genere Trichinella. Presente in tutti i continenti, tranne che nell’Antartico, è stata segnalata in più di 100 specie di mammiferi, 13 specie di uccelli, 3 specie di rettili e colpisce oltre 2.500 persone all’anno. Il parassita è presente in Sardegna dal 2005 quando, in due distinti focolai (aprile e dicembre), 19 persone finirono in ospedale con sintomi clinici causati da grave infestazione di Trichinella. In entrambi i casi, verificatisi a Orgosolo, venne accertata che l’origine dell’infestazione era dovuta al consumo di insaccati freschi provenienti da suini macellati senza controllo sanitario.

Nel 2007 un altro episodio coinvolse un essere umano, poi nessuna segnalazione fino al gennaio 2011 quando è ricomparsa la malattia con 6 casi che hanno richiesto il ricovero in ospedale. Il numero sarebbe potuto essere molto più elevato se non si fosse adottata l’ordinanza comunale, concordata con l’Assessorato  regionale della Sanità, che consentiva il controllo degli animali irregolari macellati per consumo familiare nel comune di Orgosolo. Infatti, dopo aver confermato che la fonte dell’infestazione nelle persone ricoverate erano stati, anche in questo caso, gli insaccati provenienti da una scrofa macellata per uso famiglia, nel periodo gennaio-marzo l’IZS di Nuoro esaminava 351 maiali, abbandonati allo stato brado nel territorio comunale di Orgosolo senza alcun controllo sanitario, riscontrando positività per Trichinella in altri 8 capi, prontamente esclusi dal consumo alimentare.

La Trichinella, tranne un’unica positività riscontrata nel 2008 in un cavallo importato dai Paesi dell’Est e macellato regolarmente in un mattatoio della provincia di Cagliari, è stata rilevata fino a oggi quasi esclusivamente nei territori dell’agro di Orgosolo. L’infezione, dai primi focolai del 2005, si è diffusa in quasi tutto il territorio del comune, avvicinandosi pericolosamente ai paesi limitrofi, in particolare di Nuoro e Oliena.

La fauna selvatica e in particolare le volpi, che costituiscono il vero serbatoio della Trichinella, e i cinghiali interagiscono con le diverse specie selvatiche e con suini bradi presenti nello stesso territorio.

La presenza della Trichinella nella fauna selvatica e la promiscuità tra questa e i suini allo stato brado illegale è un motivo in più (si veda la PSA) per regolamentare definitivamente l’allevamento estensivo del suino, da portare avanti al pascolo confinato, in regime di semibrado e con il rispetto delle norme sanitarie e di biosicurezza.

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Un annullo filatelico per le cartoline celebrative del compleanno della città con il logo “Carbonia 80”.

Martedì 18 dicembre sarà un compleanno speciale per la città. Nella sala polifunzionale, dalle ore 8.00 alle ore 14.00, sarà possibile acquisire, affrancare e bollare le cartoline raffiguranti gli edifici simbolici della nostra città, in particolare la Torre Littoria, il Teatro Centrale, piazza Roma, il Municipio, la statua di Giò Pomodoro e l’edificio ex Dopolavoro.

Le cartoline celebrative del compleanno di Carbonia saranno disponibili con l’annullo filatelico delle Poste Italiane.

«Si tratta di un’ottima occasione per rendere memorabile il raggiungimento di questo storico traguardo per la nostra città. Un compleanno, l’80°, che potrà fare il giro del mondo con le sue cartoline celebrative», ha detto il sindaco Paola Massidda.

 

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Affrontare le tematiche della longevità e dell’invecchiamento attivo sulla base di un’ottica integrata e un approccio multidimensionale e ancora promuovere una necessaria azione culturale di educazione e formazione di figure professionali altamente specializzate nel campo dell’assistenza e supporto psico-sociale e clinico degli anziani. Con questi consolidati obbiettivi e la novità, inserita da quest’anno, acquisire una solida competenza in Salutogenesi e Contrattualità Sociale, ripartono da sabato 15 dicembre 2018 alle ore 8,30 presso la Sede Ierfop in via Platone 1/3 a Cagliari, le attività della Scuola dei Promotori della Longevità e dell’invecchiamento attivo.

La volontà di promuovere e diffondere in maniera capillare la cultura degli stili di vita salutogenici rappresenta uno dei pilastri che ci caratterizzano – sottolinea Roberto Pili, presidente della Comunità Mondiale della Longevità e Direttore della Scuola – questo inoltre ci ha motivato a organizzare SummerSchool tematiche a livello regionale, nazionale ed internazionale. Siamo infatti convinti dell’importanza di interventi estesi che aiutino le persone a sviluppare strategie e modalità attive di salvaguardia della propria salute e del proprio benessere”.

Nell’incontro in programma sabato 15 dicembre 2018 e che sarà aperto a tutti, sarà illustrato l’intero programma e contenuti che ruotano intorno alla promozione della salute, si parlerà di invecchiamento, benessere e qualità della vita. Il rapporto tra progressivo invecchiamento della popolazione e disabilità sarà uno dei principali temi del primo incontro, con particolare attenzione alla visione dinamica sia della disabilità sia dell’ageing.

La decisione di organizzare i corsi della Scuola per la formazione dei Promotori della Longevità e dell’invecchiamento attivo, i primi si sono svolti nel 2014 – riprende Roberto Pili – è scaturita dalla necessità di realizzare moduli formativi che consentano agli operatori del settore sociale, sanitario, sociosanitario ed educativo di poter acquisire conoscenze e competenze in merito all’invecchiamento attivo e poi trasmetterle in maniera capillare nel territorio”.

La Scuola si avvale di un comitato tecnico scientifico e di un comitato di Saggi Composto da testimonial del variegato mondo dell’associazionismo sociale. I corsi di alfabetizzazione alimentare si terranno presso il centro Ifalitalia Via Sulcis 34 di Assemini, invece i moduli di formazione dei Promotori con i relativi corsi di alfabetizzazione motoria funzionale ed interventi di promozione del benessere cognitivo avranno luogo presso la sede IERFOP in Via Platone a Cagliari.

Questo nuovo ciclo di lezioni è il risultato di una intensa collaborazione tra la Comunità Mondiale della Longevità, l’Associazione Medicina Sociale e dall’istituto Europeo di Ricerca Formazione Orientamento Professionale Onlus – IERFOP.

 

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Come ogni anno anche per il 2019 il ministero dell’Interno ha indetto un concorso pubblico per il conferimento di ottanta posti di commissario della Polizia di Stato. I requisiti minimi per l’ammissione al concorso sono: cittadinanza italiana; godimento dei diritti civili e politici; possesso delle qualità morali e di condotta; possesso dell’idoneità fisica, psichica ed attitudinale, etc. Il concorso si articolerà nelle seguenti fasi: prova preselettiva; accertamento dell’efficienza fisica; accertamenti psico-fisici; accertamento attitudinale; due prove scritte e una prova orale. Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il termine perentorio di trenta giorni decorrenti dal giorno successivo a quello della pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale, quindi entro il

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_80_commissari_dic_2018.html .

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Nuovo sit-in davanti ai cancelli dello stabilimento di primario di Portovesme, oggi di proprietà della Sider Alloys Italia spa, in segno di proetesta per la decisione della stessa di aver costituito l’associazione dei lavoratori, al fine di controllare la quota delle azioni del 5%.

«La decisione del Governo di destinare ai lavoratori ex Alcoa questa quota di azioni era stata assunta al fine di coinvolgere i lavoratori nel controllo del riavvio e della gestione produttiva dello stabilimento. In questa logica si era assunta la decisione di dare il 20% delle azioni ad Invitalia – si legge in una nota delle segreterie territoriali FIOM-FSM-UILM e CUB -. Questa proposta fatta dal ministro Calenda fu oggetto di dibattito ma trovò subito il sostegno convinto anche delle organizzazioni sindacali. Alle organizzazioni sindacali era stato lasciato il compito e l’onere di costituire questa Associazione cosa che non abbiamo ancora fatto in quanto i lavoratori ex Alcoa non sono stati ancora assunti in un numero sufficiente da poter garantire una rappresentanza adeguata, anche perche ad oggi il revampig e la ripresa produttiva non è stata ancora avviata.»

«Anzi, il piano presentato da Sider Alloys il 5 maggio al Mise che era alla base dell’accordo tra il Mise, la Regione Sardegna, Invitalia e le organizzazioni sindacali è stato nel frattempo modificato senza che le parti ne conoscono il nuovo – aggiungono le segreterie territoriali FIOM-FSM-UILM e CUB -. Questa operazione di costituzione dell’associazione è stata effettuata all’insaputa delle parti che hanno sottoscritto l’accordo. L’assemblea ha rimarcato con forza la contrarietà all’atto fatto dall’azienda. Nel contempo, in assemblea, si è discusso di rafforzare la richiesta già fatta al Ministero del Lavoro al fine di ottenere gli ammortizzatori sociali per i lavoratori che risulteranno scoperti dal mese di dicembre 2018, questo nell’ottica del riavvio del revamping e della produzione dello stabilimento.»

«Inoltre siamo in attesa di conoscere la data dell’incontro in cui la Sideralloy Italia ci dovrà presentare il nuovo piano industriale che al momento non è a conoscenza delle parti, nonostante l’accordo di programma stabilisse che eventuali variazioni al piano dovevano essere comunicate tempestivamente alle parti. Anche questo impegno è stato disatteso, così come è stato disatteso l’Accordo sottoscritto il 7 settembre 2018 presso la confindustria in cui si era concordato che “l’azienda si impegna ad effettuare periodici momenti di comunicazione e informazione” – concludono le segreterie territoriali FIOM-FSM-UILM e CUB –. Siamo ancora in attesa di una risposta alle richieste di incontro presentate alla Sider Alloys ed alla G.M.S. il 6 dicembre 2018.»

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A Sant’Antioco torna l’atteso appuntamento “Per le vie di Betlemme, Su Nascimentu in Grutta”, manifestazione giunta alla quinta edizione: un percorso nel suggestivo scenario delle grotte, tra atmosfera natalizia e antichi sapori della tradizione. L’evento, organizzato dalla “Cooperativa Archeotur” e dal comune di Sant’Antioco, si svolgerà in via Necropoli (S’Arruga de Is Gruttas), domenica 16 dicembre, a partire dalle 10.00.

Un’imponente e unica scenografia farà da cornice al presepe vivente che, allestito con la massima attenzione per ogni singolo dettaglio, verrà portato in scena nel “Villaggio Ipogeo”, cuore del centro storico antiochense. Circa 250 figuranti in abiti dell’antica Palestina, tantissimi animali (tra cui asini, cavalli, buoi e anatre), nonché il bambinello in tenera età, ricostruiranno l’atmosfera della Natività. Non mancherà la collaborazione delle associazioni locali e dei residenti di via Necropoli, che apriranno ai visitatori cortili e case. Saranno inoltre presenti diversi stand di prodotti tipici locali.

I visitatori potranno beneficiare dell’apertura del Museo archeologico e del tophet con orario continuato dalle 9.00 alle 19.00. Sarà inoltre possibile accedere alla Basilica del Santo Patrono della Sardegna e alle sottostanti catacombe.

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Venerdì 14 dicembre, alle ore 18.00, presso l’archivio storico del comune di Iglesias, Nino Falchi, dai primi anni Cinquanta simbolo del calcio iglesiente, racconterà la sua vita ed i suoi 50 anni di carriera legati al mondo dello sport e in particolare del calcio, attraverso un viaggio nel passato, tra successi calcistici, sentimenti e famiglia, intervistato dalla giornalista di Videolina Ilenia Mura.

Nell’occasione, verrà presentato il libro sulla carriera di Nino Falchi, scritto dal giornalista Giampaolo Atzei e verrà festeggiato il suo 80°compleanno.

L’evento è stato curato dall’assessorato della Cultura del comune di Iglesias.

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Il 15 e 16 dicembre a Bosa, Selegas e Guasila “CONOSCIAMOCI”: canti e musica popolare con gli artisti della Bielorussia ed incontro con Nonno Gelo (il Babbo Natale Slavo) e sua nipote Nevina.

Un fine settimana all’insegna della cultura e tradizioni dall’Europa dell’Est, grazie all’arrivo in Sardegna di due artisti professionisti bielorussi:

Uladzimir Hinko: fisarmonica/voce musicista del Complesso Nazionale di Stato di Musica Popolare della Bielorussia.

Zhanna Pivavarava: voce solista di canto popolare.

I due artisti nei costumi popolari del loro paese presenteranno musiche e canti di tutta l’area dell’Europa Orientale e dell’area slava in particolare bielorussi, russi, ucraini, moldavi!

Visto il periodo delle festività natalizie e di fine anno non mancherà la  visita di Nonno Gelo (il Babbo Natale slavo) e sua nipote Nevina, i personaggi della tradizione slava che la notte del 31 dicembre portano i regali sotto l’albero che in quei paesi si chiama “Abete di Capodanno”.

Una splendida occasione per tutti di conoscenza e scambio culturale all’insegna dell’arte e del viaggio nelle tradizioni dei popoli dell’Europa dell’Est.

Gli incontri artistico/culturali si terranno:

1) 15/12/2018 Bosa ore 11.30 Sala Polivalente Manzoni in Corso Vittorio Emanuele, in collaborazione con il comune di Bosa. Incontro aperto al pubblico con ingresso gratuito

2) 16/12/2018 Selegas ore 10.30 Casa per Anziani “Comunità Integrata Beato Fra Nicola” in collaborazione con il comune di Selegas e la Cooperativa Sociale “Lago Nuraghe”. L’incontro è riservato agli anziani ospiti della struttura e loro parenti.

3) 16/12/2018 Guasila ore 15.30 Comunità Alloggio di Guasila Via Manzoni 15 in collaborazione con il comune di Guasila e la cooperativa sociale “Lago Nuraghe”. Incontro aperto a pubblico con ingresso gratuito.

A Selegas e Guasila la manifestazione sarà ulteriormente arricchita dalla partecipazione di Tatsiana Syravezhkina, musicista e docente di musica residente in Sardegna, che suonerà il “salterio bielorusso” (tsymbaly) strumento musicale simbolo del paese, e con la partecipazione straordinaria, inoltre, del gruppo di aggregazione artistica “NOI-INSIEME” della Comunità Immigrata Russofona in Sardegna che presenterà i costumi tradizionali della diaspora. 

Gli incontri artistico-culturali “Conosciamoci” si tengono nell’ambito dei “micro-progetti qualificati in materia di integrazione degli immigrati non comunitari e sensibilizzazione della popolazione locale” della Regione Autonoma della Sardegna Assessorato degli Affari generali, personale e riforma della regione – Unità di progetto.