4 August, 2024
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Non soltanto cinema, cultura, intrattenimenti e spettacoli. Sarà anche la grande musica classica del celebre compositore tedesco Ludwig van Beethoven a caratterizzare il ricco programma di “Estiamoinsieme 2018” stilato dall’Amministrazione comunale di Carbonia. 

Giovedì 12 Luglio, alle ore 21.00, all’Arena Mirastelle, l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, diretta da Fabrizio Ruggero, eseguirà la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55, meglio conosciuta come “Eroica“, composta da Ludwig van Beethoven tra il 1802 e il 1804. 

L’evento è organizzato dalla Fondazione Teatro Lirico di Cagliari con il patrocinio del comune di Carbonia, che «ha accolto con favore questa iniziativa che consente così di proseguire nell’azione di promozione dell’Arena Mirastelle del Teatro Centrale come motore della vita culturale non solo di Carbonia ma dell’intero territorio, attraverso la creazione di una rete di spettacoli di prestigio e qualità», ha affermato il sindaco Paola Massidda. «Uno di questi è senza dubbio quello offerto dall’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, che torna ad esibirsi a Carbonia dopo tre anni. L’ultimo spettacolo risale infatti al 2015», ha commentato l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu.

Per gli appassionati della musica classica l’appuntamento è per giovedì 12 luglio, alle ore 21.00, all’Arena Mirastelle. Il prezzo del biglietto è di 5 euro.

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Alle ore 14.00 di ieri, all’interno del parco comunale Dessì di Villacidro, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Villacidro, durante un servizio coordinato per il controllo del territorio, hanno arrestato in flagranza G.P., disoccupato, pregiudicato 29enne di Villacidro. L’uomo è stato notato dai militari operanti mentre spacciava sostanza stupefacente tipo hashish ad un altro giovane di Villacidro, all’interno del parco comunale Dessì. La successiva perquisizione personale, poi estesa anche al domicilio, ha consentito di sequestrare circa 10 gr di hashish ed un bilancino di precisione.
La specifica attività è stata effettuata nell’ambito di uno dei servizi di controllo del territorio, che nelle ultime settimane, sono stati intensificati dai carabinieri di Villacidro per la stagione estiva e che prevedono controlli dinamici e posti di controllo all’interno dell’abitato.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso l’abitazione di proprietà in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

 

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Il saluto di benvenuto del sindaco di Bonifacio, Jean Charles Orsucci ha aperto i lavori della Consulta corso-sarda, riunita per la sua terza sessione nei locali del municipio del capoluogo, sotto la guida dei  presidenti delle assemblee di Sardegna e Corsica, Gianfranco Ganau e Jean Guy Talamoni.

Le celebrazioni per il 70° anniversario dell’Autonomia (illustrate dalla portavoce del presidente del Consiglio sardo, Maria Grazia Ledda) hanno preceduto il partecipato dibattito sul processo di riforma costituzionale in Francia, con la richiesta dello statuto di Autonomia della Corsica, e sullo “stato di salute” della specialità sarda, anche alla luce delle riforme parlamentari e delle rinnovate richieste autonomistiche avanzate, attraverso i recenti referendum popolari dalle regioni del Nord del Paese. Il confronto tra la delegazione sarda (Gianluigi Rubiu, Udc; Gianni Lampis, FdI; Attilio Dedoni, Riformatori sardi; Daniele Cocco, Art. 1 – Sdp; Pierfranco Zanchetta, Upc; Giovanni Satta, Psd’Az; Anna Maria Busia, Misto; Gianfranco Congiu, Pds; Edoardo Tocco, Fi; Pietro Cocco, Pd) e quella corsa (Petr’Anto Tomasi, Corsica Libera; Francois Ceccoli, Corsica nella Repubblica; Camilla De Rocca Serra, Per  l’avvene; Jean Jacques Lucchini, Femu a Corsica; Pierre Ghionga, Corsica nella Repubblica; Francois Orlandi, Andà per dumane) ha interessato non solo i rispettivi livelli regionale e statale ma ha riguardato anche le politiche e le iniziative assunte in sede europea, per la piena affermazione delle autonomie regionali.

I capigruppo del Consiglio regionale della Sardegna hanno insistito, con in testa Attilio Dedoni e Gianfranco Congiu,  sul riconoscimento dello status di insularità e sulla creazione della macroregione mediterranea tra le due isole. «Rilancio con convinzione il tema della insularità – ha dichiarato il presidente sardo Gianfranco Ganau – insieme con l’obiettivo della Consulta di aprire una interlocuzione diretta con l’Unione europea per vedere realizzato un diritto fondamentale e irrinunciabile per i sardi e per i corsi». Il capo dell’assemblea sarda ha inoltre illustrato alla Consulta le iniziative nel frattempo assunte, in Sardegna e in Italia, sul piano politico e istituzionale, per l’inserimento del riconoscimento dello status di insularità nella Costituzione della Repubblica italiana.

Lo “stallo” delle trattative con Parigi, sul delicato tema delle riforme costituzionali sono state, invece, le preoccupazioni espresse con chiarezza dalle rappresentanze dell’assemblea corsa che, soprattutto con gli esponenti delle forze politiche autonomiste e identitarie (sono maggioranza nel governo della Regione), hanno ribadito la richiesta di vedere riconosciuti maggiori poteri, più risorse e funzioni alla Corsica.

Condizioni e interventi specifici per le regioni insulari e la costituzione della macroregione Mediterranea di Sardegna e Corsica sono state invece, le dettagliate proposte avanzate dal presidente Ganau, nel corso della sua relazione sulle politiche di coesione dell’Unione europea. Relazione che, insieme con la relativa deliberazione (già all’esame delle rispettive assemblee) sarà posta in votazione nella prossima seduta della Consulta, la cui nuova convocazione è stata annunciata per il prossimo novembre in Sardegna.  

E’ stata invece approvata all’unanimità la deliberazione sulla gestione del parco internazionale delle Bocche di Bonifacio (relazione Jean Michel Culioli) che su proposta di Petr’Anto Tomasi afferma «una strategia comune delle isole di Sardegna e Corsica a difesa delle Bocche e un’accresciuta cooperazione e comuni obiettivi per la gestione ambientale delle Bocche di Bonifacio». A sostegno della proposta corsa è intervenuto per la Sardegna, il capogruppo Upc, Pierfranco Zanchetta, che ha evidenziato il minore ruolo della Regione e delle amministrazioni locali nella gestione dei parchi nazionali della Maddalena e dell’Asinara, rispetto a quelle riservate alle istituzioni della Corsica, nelle aree sottoposte a misure di salvaguardia e tutela da parte dello stato francese.

La proposta dello statuto di coufficialità della lingua corsa (relazione Sebastian Quenot) e la promozione e valorizzazione della lingua sarda (relazione Daniele Cocco, Art.1-Sdp), anche in considerazione delle norme recentemente approvata in Consiglio in materia di politiche linguistiche, hanno evidenziato la volontà della Consulta di rafforzare le azioni politiche e istituzionali per la tutela ed il pieno riconoscimento del corso e del sardo come lingue ufficiali. «Il problema non è neanche più politico – ha dichiarato il presidente Talamoni – ma la questione è tecnica e scientifica perché è ormai accertato che  senza coufficilità la lingua corsa è condannata a scomparire».

Il tema del sociale è stato trattato direttamente dal presidente dell’assemblea corsa, Jean Guy Talamoni che,  in collaborazione con il segretario generale, Serge Tomi, ha illustrato le principali iniziative in campo promosse nel settore (169 milioni di euro di stanziamenti) soffermandosi sul progetto sperimentale “disoccupato di lunga durata” che incentiva le assunzioni a tempo indeterminato. Il presidente della commissione Salute del Consiglio regionale, Mondo Perra (Psi) ha invece illustrato le misure promosse in Sardegna, con particolare riferimento all’introduzione del Reis e il progetto LavoRas. Al termine, il presidente Jean Guy Talamoni, ha invitato ufficialmente il presidente Gianfranco Ganau e l’intero Consiglio sardo ad Ajaccio, in occasione della giornata di studio e confronto “sull’evoluzione del lavoro e dell’impiego in Corsica”.

I lavori della Consulta sono proseguiti con la votazione unanime della proposta della firma congiunta della Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini. A favore, in precedenza, per la delegazione corsa è intervenuto il presidente Talamoni («una firma internazionale per ribadire l’impegno di Corsica e Sardegna per la parità e i diritti») mentre per la Sardegna, Anna Maria Busia, ha ricordato lo straordinario risultato ottenuto in Consiglio regionale con l’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale per le elezioni regionali.

I lavori della Consulta corso-sarda si sono conclusi, dunque, con l’intervento di Petru Antone Vesperini, vice presidente assemblea della gioventù della Corsica, che ha illustrato il funzionamento e le attività dell’assemblea. Gianni Lampis ha quindi proposto una valutazione in Consiglio regionale per la costituzione di una consulta giovanile anche in Sardegna.

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Buggerru avrà finalmente un vero depuratore. Abbanoa ha aggiudicato la gara per l’affidamento dei servizi di progettazione, geologia, coordinamento della sicurezza, direzione lavori, contabilità ed eventuali procedure espropriative per la  costruzione del nuovo impianto di trattamento dei reflui al servizio del centro abitato. Ad aggiudicarsi l’appalto, per un importo di circa 170mila euro, è stato un raggruppamento temporaneo di professionisti guidati dalla IA Ing. Srl. E’ passaggio fondamentale che porterà nei prossimi mesi a bandire la gara anche per la realizzazione dell’importante opera per la quale Abbanoa investirà oltre tre milioni di euro.

«La sinergia e la collaborazione tra Comune e Abbanoa – commenta la sindaca Laura Cappelli – stanno portando al raggiungimento di risultati che la comunità di Buggerru cerca di raggiungere da anni.»

Fino al 2012 Buggerru aveva un semplice impianto di pretrattamento che sarebbe dovuto essere sostituito da un nuovo depuratore realizzato dal Comune. Il progetto si era rivelato inattuabile perché nel frattempo l’area era stata interessata da frane del costone roccioso a ridosso dell’ex laveria mineraria. Anche la zona dell’impianto di trattamento venne dichiarata inagibile tanto da non essere nemmeno accessibile ai tecnici. Prima con l’amministrazione guidata da Silvano Farris e poi con l’attuale guidata dalla sindaca Laura Cappelli, Abbanoa ha avviato un serrato confronto che ha portato all’individuazione di un nuovo sito, alla realizzazione dello studio di fattibilità e all’ottenimento dei  finanziamenti da parte di Egas e Regione. Il nuovo impianto sorgerà in un’area sicura e. sarà dotato di tutte le caratteristiche tecniche per depurare i reflui eliminando tutte le sostanze inquinanti.

Sul fronte della potabilità dell’acqua distribuita nella rete idrica, il Comune ha già affidato i lavori all’impresa che sta già procedendo a reperire le apparecchiature per la realizzazione del nuovo impianto di trattamento delle acque della sorgente di San Salvatore che consentirà di abbattere la quantità di piombo presente nella risorsa idrica alla fonte. Dalla data dell’affidamento (lo scorso 28 giugno), l’impresa ha 120 giorni per realizzare l’opera che risolverà un’altra criticità che si trascina da anni. Nel 2013 a livello nazionale sono cambiati i parametri e quindi la stessa acqua che prima era potabile da allora è stata dichiarata non potabile. Comune, Abbanoa ed Egas hanno sottoscritto un accordo a tre che ha consentito di finanziare il progetto (Egas), progettarlo (Abbanoa) e ora avviare la sua realizzazione (Comune). Il nuovo sistema di filtraggio consentirà di rispettare i nuovi parametri e rendere potabile l’acqua fornita dalla sorgente.

 

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Si avvia a conclusione il percorso per il reinserimento di tutti i lavoratori del bacino ex Ati Ifras. Per esaminare gli ultimi sviluppi della vicenda si è riunito oggi nella sala riunioni del palazzo della Regione, a Cagliari, il Tavolo partenariale finalizzato al reimpiego dei lavoratori del bacino ex Ati Ifras.
All’incontro hanno preso parte l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, coordinatore del Tavolo, insieme ai responsabili degli enti e delle strutture regionali con specifiche competenze e ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
«Grazie al proficuo lavoro di tutti i soggetti interessati, al termine di un lavoro complesso e articolato, raggiungiamo il traguardo dell’assunzione del personale con contratti a tempo determinato. Il quadro si sta completando con l’inserimento di 121 lavoratori nell’organico dell’ente Parco Geominerario che nelle prossime ore sottoscriverà l’accordo procedimentale. Ora vogliamo definire in tempi molto rapidi la questione del nuovo bando per la gara internazionale finalizzata all’affidamento della gestione di tutte le attività del Parco Geominerario. Si tratta di un passaggio fondamentale per dare ulteriori certezze a tutti gli addetti.»
Il prossimo 24 luglio è fissato un nuovo incontro del Tavolo partenariale.

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Il comitato riconversione RWM esprime oggi ampia soddisfazione per la presa di posizione del governatore Francesco Pigliaru sulla questione dell’esportazione delle bombe prodotte dalla RWM Italia a Domusnovas/Iglesias verso paesi in guerra. Lo ha con una nota nella quale sottolinea che
«vengono infatti dichiarati in essa, alcuni dei principi etici e riferimenti legislativi che  motivano le azioni e iniziative portate avanti tanto da noi, quanto dalle reti nazionali a cui siamo collegati, e che consideriamo irrinunciabili per qualunque Paese che voglia dirsi civile.
La richiesta al Governo di riportare la produzione in questione  nell’alveo della Legge e quindi nell’ambito della difesa nazionale, è una delle premesse indispensabili per l’avvio di un processo di rinnovamento del tessuto produttivo locale che sostenga il diritto al lavoro dei cittadini del Sulcis-Iglesiente insieme al diritto alla vita e alla pace dei cittadini di ogni parte del  mondo e, nello specifico, degli abitanti dello Yemen, sui quali – è dimostrato inconfutabilmente – si chiude il ciclo di esistenza della maggior parte delle  bombe prodotte dalla RWM Italia a Domusnovas».
«Ricordiamo, a tal proposito – aggiungono i portavoce del Comitato Arnaldo Scarpa e Cinzia Guaita -, che il livello regionale  è cruciale. Esperienze nazionali dicono, infatti che recepire la L. 185/90 significa anche costruire gli strumenti normativi necessari al finanziamento della riconversione sul territorio. Fondi europei, nazionali e regionali potrebbero quindi consentire la nascita di iniziative imprenditoriali che offrano lavoro sostenibile, sano, buono, giusto e portatore di vita per tutti i lavoratori attualmente impiegati nella RWM.
Mentre auspichiamo che l’azione del Governo vada nella direzione dell’embargo della vendita delle armi all’Arabia Saudita (principale cliente della RWM Italia e a capo della coalizione responsabile dei bombardamenti nello Yemen), riteniamo altresì indispensabile una  revisione delle scelte politiche relative all’industria bellica nazionale, unitamente all’avvio di tavoli di progettazione condivisa per la concretizzazione di una svolta economica del territorio.
In riferimento alle notizie relative al possibile ampliamento della fabbrica, chiediamo un incontro urgente con il Sindaco di Iglesias, dal quale aspettiamo un’iniziativa in continuità con l’odg del Consiglio Comunale del  19 luglio 2017.

Intanto, venerdì 13 luglio, parteciperemo, insieme ad altre realtà della società civile – concludono Arnaldo Scarpa e Cinzia Guaita -, al sit-in in piazza del Carmine, a Cagliari dove, alle ore 11.00, verrà presentato al Rappresentante del Governo un Esposto sull’esportazione di armamenti verso l’Arabia.»

«Nella foto, risalente al 5 maggio 2018, l’ex sindaco Emilio Gariazzo – scrivono Arnaldo Scarpa e Cinzia Guaita – stringe la mano in segno di solidarietà alla studentessa yemenita Bonyan Gamal che ha denunciato la strage di un’intera famiglia causata dalle bombe della RWM, con Lisa Clark, vicepresidente dell’International Peace Bureau.»

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Sant’Antioco si “riprende” la Marina. Dal Lido al Porto il Lungomare cittadino cambia volto: garantiti decoro e sicurezza. Con una serie di interventi mirati, l’Amministrazione comunale ha posto la parola fine ad alcune emergenze di vecchia data che insistevano sul Lungomare. Innanzitutto, si è provveduto a rimuovere, d’accordo con l’Associazione Marinai D’Italia, le reti metalliche nella porzione di porticciolo situata nei pressi del Lido che, oltre a rappresentare una situazione di degrado (erano persino presenti vecchi pontili abbandonati, risultato di una mareggiata che aveva interessato l’isola provocando diversi danni), impedivano la fruizione di quell’area. Recentemente, inoltre, grazie a un’ordinanza sindacale, sono state spostate ben 17 barche abbandonate, alcune in stato di totale deterioramento, che rappresentavano sia un pericolo per l’incolumità dei cittadini, sia un ricettacolo di rifiuti di ogni genere.

«E con l’attivazione del cantiere Over 50 – spiega il sindaco Ignazio Locci – abbiamo potuto bonificare e riqualificare l’area in questione (fronte parco giardino) ripulendola dai rifiuti e dalle sterpaglie, lasciando in piedi soltanto il caratteristico giunco, elemento fondamentale delle cosiddette zone umide. Siamo consapevoli che a Sant’Antioco il cammino da compiere, in termini di decoro, è ancora lungo. Ma siamo altrettanto convinti che questa sia la strada giusta: talvolta è necessario intervenire in maniera decisa, anche tramite ordinanza, per ripristinare ordine e decoro».

Nei giorni scorsi, infine, sono stati avviati lavori straordinari del lastricato del porticciolo (davanti alla Piazza Ferralasco) sconnesso e particolarmente usurato dal tempo, con lo scopo di eliminare i dislivelli e riportarlo agli standard di sicurezza. «Lavori che, una volta conclusi – commenta il sindaco Ignazio Locci – consentiranno di fare una passeggiata dal Lido al porto, ammirando la nostra laguna, piacevole, appagante e, finalmente, anche in sicurezza».

 

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Dall’attività di sensibilizzazione e promozione delle nuove regole vigenti sulla spiaggia della Pelosa a quelle di controllo che, nei giorni scorsi, hanno portato a sanzionare sei turisti. Cinque sanzioni da 100 euro e una da 160 elevate dai barracelli che ogni giorno, dalle 8.00 alle 20.00, operano sia sul viale della Pelosa sia sulla spiaggia.

È proprio qui che le guardie rurali sono intervenute sabato e lunedì mattina.

Durante la normale attività di controllo, a un mese dall’entrata in vigore del regolamento sull’utilizzo delle spiagge e dei litorali, le donne e gli uomini guidati dal comandante Depalmas hanno elevato le prime sanzioni. Una da 100 euro per il mancato uso della stuoia sotto l’asciugamento, come prevede il primo punto dell’articolo 5 del regolamento. Quattro, sempre da 100 euro, per non aver rispettato il secondo punto dell’articolo 5 che consente di fumare soltanto sul viale La Pelosa e nelle aree fumatori, dove sono installate apposite strutture posacenere.

La sesta sanzione, da 160 euro, è stata fatta a una turista che, dopo aver finito la sigaretta, ha gettato la cicca sulla sabbia. La donna è stata vista dai barracelli che prima l’hanno invitata a raccogliere il mozzicone di sigaretta quindi l’hanno sanzionata.

«È grazie all’azione dei barracelli e della polizia locale se stiamo riuscendo a mantenere una linea di rispetto sulla spiaggia – afferma l’assessore comunale al Turismo Francesca Demontis – e adesso che i frequentatori sono aumentati la loro azione si rivela davvero importante.»

Oltre al monitoraggio in spiaggia, barracelli e polizia locale, informano e controllano sul corretto conferimento dei rifiuti nell’isola ecologica presente sulla strada della Pelosa. «La loro è una azione di sensibilizzazione – conclude la rappresentante della giunta di Antonio Diana – e soltanto quando non c’è la risposta dell’utente arriva la sanzione».

 

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I concorsi nella Sanità pubblica interessano molti giovani. Leggiamo spesso di qualche piccola Asl a cui servono 3 infermieri e si presentano in centinaia per partecipare al concorso. Questa volta la Regione Puglia ha deciso di cambiare paradigma. Nonostante i tagli nel settore sanitario a livello nazionale si susseguano ormai da molti anni, la Regione ha deciso di assumere ben 1.789 infermieri professionali per le esigenze di tutte le Asl del territorio. L’ Amministrazione pugliese ha indetto un concorso pubblico unico regionale per n. 1.789 posti, che saranno così ripartiti: n. 200 posti della Azienda Ospedaliero-Universitaria OORR di Foggia; n. 170 posti della Azienda Sanitaria Locale della provincia di Bari; n. 383 posti della Azienda Sanitaria Locale della provincia di Brindisi; n. 550 posti della Azienda Sanitaria Locale della provincia di Lecce; etc. I candidati devono essere cittadini di uno degli Stati membri dell’Unione Europea; essere in possesso del diploma di istruzione secondaria di primo grado o aver assolto all’obbligo scolastico; …

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.suntini.it/diariolavoro_1789_infermieri.html . 

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È stato rinnovato il 1° luglio il contratto dei quattro operai interinali che danno supporto alle unità in forza all’Ufficio tecnico dell’Aou di Sassari. Lo fa sapere la struttura complessa Edile, impianti e patrimonio dell’Azianda ospedaliero universitaria di viale San Pietro che, a fine giugno, ha predisposto la manifestazione di interesse, tra cooperative sociali di tipo B, per l’espletamento di una procedura negoziata per l’affidamento del servizio di manutenzione del verde nelle aree pertinenziali del complesso clinico ospedaliero dell’Aou di Sassari. Un procedimento che, una volta concluso, consentirà di esternalizzare la gestione del verde con l’impiego di “soggetti svantaggiati”, così come previsto dalla legge 381/1991.

I quattro lavoratori, ai quali è stato rinnovato il contratto, sono operai generici e le loro mansioni sono varie e diversificate. Non si tratta quindi di “giardinieri” in quanto questa figura, a oggi, non è prevista all’interno della dotazione organica.

Il bando, pubblicato di recente sul sito web dell’Aou di Sassari, è riferito a cooperative sociali di tipo B che, come prevede la legge numero 381 del 1991, «svolgono attività produttive finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro dei cosiddetti soggetti svantaggiati fisici e psichici, ragazze madri, ex detenuti, ex tossicodipendenti». Le cooperative sociali di tipo B possono svolgere qualsiasi attività di impresa – agricola, industriale, artigianale, commerciale e di servizi – con la specificità di destinare una parte dei posti di lavoro così creati (almeno il 30 per cento) a persone svantaggiate, altrimenti escluse dal mercato del lavoro.

In relazione ai richiedenti asilo e rifugiati, nel bando è scritto che «l’appaltatore dovrà inoltre impegnarsi in sede di gara ad attivare un percorso formativo rivolto, per tutta la durata dell’appalto, alla formazione di soggetti che rientrino negli elenchi del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) individuate dal Comune di Sassari, con oneri per la formazione teorico pratica di dette figure che è ricompreso interamente nel canone di appalto».

In altre parole l’Aou non «ha deciso di esternalizzare il servizio di giardinaggio» così da impiegare i richiedente asilo al posto dei quattro lavoratori.

L’Azienda, invece, ha deciso di esternalizzare un servizio importante, come la gestione del verde, attraverso un bando pubblico riservato a cooperative sociali di tipo B che, oltre all’attivazione di un percorso formativo a favore dello Sprar, preveda l’inserimento in organico del personale impiegato per l’esecuzione dell’appalto di “persone svantaggiate”. Tra queste sono ricompresi gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, gli ex degenti di ospedali psichiatrici, anche giudiziari, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, le persone detenute o internate negli istituti penitenziari, i condannati e gli internati ammessi alle misure alternative alla detenzione e al lavoro all’esterno.