5 August, 2024
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Le celebrazioni per il 70° anniversario dell’Autonomia, l’insularità, la legge sulla lingua, la formazione e le politiche sociali: sono questi i principali temi che, martedì 10 luglio, vedranno impegnata, in Corsica, la Consulta corso-sarda. L’organismo interistituzionale tra le assemblee regionali di Sardegna e Corsica si riunisce, infatti, nei locali del municipio di Bonifacio, alle 9.00, sotto la guida del presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e dell’assemblea di Corsica, Jean Guy Talamoni, per esaminare documenti e  dossier sui temi e gli argomenti di comune interesse.

La Consulta, istituita nel 2016, in occasione delle celebrazioni di Sa Die de sa Sardigna, è giunta alla terza sessione di lavori (in precedenza si è riunita ad Ajaccio e Santa Teresa di Gallura) ed ha in programma, oltre alla presentazione delle relazioni sulla Specialità sarda e lo stato di avanzamento della revisione costituzionale in Francia anche il raffronto tra le norme di tutela linguistica introdotte recentemente in Sardegna e la proposta di statuto di coufficialità della lingua corsa. All’ordine del giorno si aggiunge la deliberazione sul futuro della politica di coesione, con particolare riferimento alla macroregione mediterranea, e la proposta di sperimentazione del reddito di base in Corsica, sulla esperienza di quanto fatto in Sardegna con l’introduzione del Reis.

È in programma, inoltre, la sigla, da parte dei presidenti Gianfranco Ganau e Jean Guy Talamoni, della carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini mentre spetterà al capo dell’ufficio per l’ambiente della Corsica, Jean Michel Culioli, l’illustrazione della attesa relazione sulla gestione delle Bocche di Bonifacio.

«La nuova riunione della Consulta corso-sarda – dichiara il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau – non solo conferma lo stretto legame d’amicizia che cateterizza i rapporti tra il popolo corso e il popolo sardo ma testimonia le concrete forme di collaborazione istituzionale che intercorrono tra le Regioni di Corsica e Sardegna». «Il ricco ordine del giorno dei lavori a Bonifacio – conclude il presidente Gianfranco Ganau – dimostra che la Consulta si propone sempre più come occasione di confronto culturale e di scambio delle buone pratiche di governo ma, soprattutto, rilancia la sua straordinaria efficacia come insostituibile momento per una comune e profonda riflessione politica sui destini e sul futuro dei nostri popoli, dei nostri rispettivi Stati e dell’Europa.» 

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Il periodo è sempre quello, tra l’estate che finisce e l’autunno ai primi passi. Consueto anche il luogo: Villacidro, dove Giuseppe Dessì sentiva le sue radici. Qui, da lunedì 24 a domenica 30 settembre, si rinnova per la trentatreesima volta l’appuntamento con il premio letterario intitolato allo scrittore sardo (1909 -977) promosso e organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro, con il patrocinio dell’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, del ministero per i Beni e le Attività culturali e del GAL Linas Campidano.

Un’intensa settimana di eventi – spettacoli, musica, incontri con gli autori, presentazioni editoriali – farà come sempre da cornice e prologo alla serata dedicata alle premiazioni, sabato 29 settembre. Vi approderanno i tre finalisti di ciascuna delle due sezioni letterarie, Narrativa e Poesia, in cui si articola il premio. Il compito di individuarli fra tutte le 402 opere iscritte quest’anno al concorso letterario – 263 per la sezione Narrativa e 139 per la sezione Poesiaè affidato a una qualificata commissione giudicatrice presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci. Agli stessi giurati spetterà il compito di proclamare e premiare i vincitori, che si aggiudicheranno i cinquemila euro in palio (agli altri finalisti andranno invece 1.5oo euro).

Insieme alle due sezioni propriamente letterarie (che nell’albo d’oro del premio annoverano tra i vincitori i poeti Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone e gli scrittori Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini e Carmen Pellegrino), anche quest’anno sono previsti altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro) ed il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo, che la giuria si riserva di attribuire a un autore o a un’opera di vario genere letterario, in passato è andato ad esponenti della società o della cultura italiana come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis e Remo Bodei. Torna invece per il terzo anno consecutivo l’altro premio speciale, quello istituito dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna, che viene assegnato a una personalità del panorama culturale o artistico: il Coro di Neoneli e Giacomo Mameli sono stati i vincitori nel 2016, Carlo Ossola e Massimo Bray nell’ultima edizione.

 

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Marito uccide la moglie e subito dopo si allontana e si toglie la vita. E’ accaduto stamane a Senorbì, intorno alle ore 10.00, via Brigata Sassari 51, quando su segnalazione al 112 da parte di vicini di casa, i carabinieri della stazione locale hanno rinvnenuto il corpo privo di vita Paola Sechi, casalinga, 51 anni, del posto, verosimilmente strangolata dal marito, Carlo Cincidda, 52 anni, pensionato ex dipendente della locale cantina sociale, del posto, il cui corpo è stato rinvenuto alle ore 10.50, nei pressi della cantina sociale privo di vita (morte da precipitazione seguito azione suicidiaria).
Sul posto è intervenuto personale del Cp Dolianova e Nucleo Investigativo, per accertamenti e rilievi in ausilio ai carabinieri della stazione di Senorbì.
Dai primi accertamenti è emerso che l’evento possa essere maturato in un contesto di recenti e acuiti dissidi di coppia, non noti/denunciati agli organi di polizia competenti per territorio.

All’esito di accertamenti e indagini di oggi, ancora in corso e tutte da confrontare con gli esiti dell’autopsia e degli approfondimenti investigativi del caso, l’evento potrebbe essersi consumato intorno alle 9/9.30 di stamane. Il corpo della donna (vestita come dovesse uscire di casa) è stato rinvenuto privo di vita nel bagno dell’abitazione e i militari che conducono le indagini propendono più per l’ipotesi che lo strangolamento sia avvenuto a mani nude. In quei frangenti, in casa non risulta fosse presente nessun altro. Per quanto attiene ai possibili motivi del tragico epilogo, rimane l’ipotesi di non meglio conosciuti dissidi di coppia che andavano avanti da qualche mese. Le salme saranno portate presso la camera mortuaria dell’ospedale di San Gavino. Gli esami autoptici sono da programmare (possibile martedì prossimo).

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Il Tribunale di Tempio Pausania ha condannato il titolare di un ristorante di Golfo Aranci e l’idraulico ad una sanzione di quasi 20.000 euro, per aver manomesso i sigilli dell’allaccio idrico e installato un contatore falso, con un decreto penale di condanna ai sensi dell’articolo 459 del codice di procedura penale. Le pesanti multe sono state determinate come pena pecuniaria in conversione di quella detentiva.

Quando il servizio ispettivo di Abbanoa, nelle ordinarie verifiche sulla regolarità degli allacci, trovò l’allaccio manomesso, immediatamente venne presentata una denuncia. Successivamente scattarono le verifiche congiunte con i carabinieri della stazione locale che confermarono la presenza dell’allaccio abusivo e presentarono la relazione in Procura. Quella del contatore falso è un escamotage che solitamente veniva effettuato quando le letture dei consumi erano eseguite su carta e quindi non si poteva riscontrare immediatamente la manomissione dell’allaccio. Ora, invece, i tecnici di Abbanoa sono dotati di palmari elettronici con i quali possono controllare in tempo reale i dati dei contatori e le coordinate georeferenziate dell’allaccio.

«Manomettevano i sigilli dell’utenza idrica del locale, effettuando un allaccio abusivo alla rete idrica, con posizionamento di un contatore non a ruolo che permetteva la fornitura d’acqua.» Così il giudice riassume nel decreto penale di condanna i fatti avvenuti, «con l’aggravante di avere usato violenza sulle cose, consistita nella manomissione dei sigilli e posizionamento di un contatore non a ruolo e contestuale collegamento alla rete idrica».

Il reato imputato è di furto d’acqua aggravato perché si tratta di un bene pubblico come l’acqua. Per questi motivi, il Giudice ha stabilito la condotta dei due imputati «in ordine ai reati di cui all’impugnazione alla pena di € 18.850 di multa ciascuno».

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Sabato 7 luglio prosegue il viaggio tra le produzioni letterarie della Sardegna e gli scrittori che si confrontano con il tema delle migr/Azioni e l’opera di D. H. Lawrence, nella seconda giornata del Festival della Letteratura di Viaggio D. H. Lawrence. Si riparte stavolta da Mandas ed i suoi suggestivi siti culturali e storici. Alle 10.30 nel Compendio Culturale “San Francesco” si potrà visitare la mostra “Da Subiaco a Mandas, l’arte della stampa nel monastero”. Alle 12.00 nel complesso medioevale Sant’Antonio si parlerà, durante l’aperitivo con gli autori, di temi della cronaca legati alle migrazioni con Francesco Bachis, autore del libro “Sull’orlo del pregiudizio. Razzismo e Islamofobia in una prospettiva antropologica” (Edizioni Aipsa) e Patrizia Manduchi, autrice insieme ad Alessandra Marchi e Giuseppe Vacca del volume “Studi gramsciani nel mondo” (Il Mulino). Alle 18.00 la scrittrice Maria Tiziana Putzolu Mura presenterà nell’incontro con il giornalista Fabio Marcello il suo libro “Eva canta” (Aipsa edizioni), e il racconto dell’approdo a Tripoli di una donna della Sardegna meridionale all’inizio del periodo coloniale, durante il fascismo. Alle 19.00 la giornalista e scrittrice Violetta Bellocchio ed il libro “La festa nera” (Chiarelettere): un racconto tragicomico che mostra l’ultimo stadio di un’umanità che ha scelto il tracollo come aspirazione esistenziale. Alle 20.00 il giornalista e scrittore Bruno Arpaia ed il suo racconto on the road “Qualcosa là fuori” (Guanda edizioni): un viaggio avventuroso con gli scafisti del 2080  nel futuro di un pianeta ormai moribondo.

Alle 22.00 Teatro di parole e musica nel reading-concerto che vede protagonista il racconto di David Herbert Lawrence “Sea and Sardinia” dell’itinerario straordinario che fece insieme alla moglie Frieda in Sardegna nel 1921 tra Cagliari, Terranova (Olbia), Mandas, Sorgono e Nuoro, ripercorso cento anni dopo da nove autori sardi ed annotato nel libro-taccuino “Back to Sardinia” (Edizioni Condaghes), curato da Rossana Copez e Giovanni Follesa. Letture di Eleonora Giua e Daniel Dwerryhouse e DJ set di Arrogalla.

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«Non faccio certo salti di gioia. Non penso sia una vittoria per gli abitanti di La Maddalena e Carloforte la soppressione del punto nascita.»

Così il vicepresidente della commissione Sanità Edoardo Tocco (Forza Italia) non nasconde le perplessità sui contributi alle partorienti delle isole minori.

«Si tratta di uno stanziamento, pari a 1.500 euro per le future mamme – spiega Edoardo Tocco – che non è in grado di rimuovere il rischio per le donne che devono sobbarcarsi viaggi della speranza in altri presidi. In questi casi si gioca con la vita. Abbiamo auspicato che la Sardegna potesse ottenere la deroga per le strutture dislocate nelle isole minori di San Pietro e dell’arcipelago de La Maddalena. Nulla è stato fatto per assicurare un parto in sicurezza all’interno di strutture dotate di personale medico, ostetrico, infermieristico. E’ il solito teatrino della politica – conclude Edoardo Tocco -, si tenta di ottenere consensi destinando risorse per disagi che avrebbero potuto essere evitati con il salvataggio dei punti nascita.» 

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Dopo l’annuncio del rinnovato accordo fino al 2023 e la contemporanea presentazione della nuova divisa rossoblù avvenuti nel maggio scorso, il Cagliari Calcio e Macron svelano la seconda maglia per la stagione 2018-19. La maglia è bianca con due righe verticali centrali rossa e blu, colori che vengono proposti in alternanza nei bordi manica, sul fianco e sul bordo del collo alla coreana con vela in maglieria e tre bottoni a pressione. Il backneck è personalizzato con etichetta che riporta lo stemma del club, lo scudetto di Campioni d’Italia e la scritta CAGLIARI CAMPIONE D’ITALIA 1969-70. Sul petto a destra il logo Macron, sul cuore lo scudetto del Cagliari. Dietro, sotto al collo, compare in rilievo la scritta CAGLIARI 1920. Il kit è completato da shorts bianchi con coulisse del medesimo colore e puntali rosso e blu e da calzettoni bianchi con due righe verticali centrali rossoblù e orizzontalmente la scritta CAGLIARI 1920. La vestibilità è Slim Fit con inserti in micromesh che facilitano la traspirabilità del capo. Svelate anche le due maglie da gioco dei portieri: entrambe girocollo, a manica lunga, una versione è in grigio con dettagli neri intorno al collo e sulle spalle, l’altra è giallo fluo. Ancora una volta la ricerca stilistica e il rispetto della storia e della tradizione della squadra sono stati alla base del lavoro che ha coinvolto l’ufficio stile di Macron e lo staff del Cagliari Calcio per realizzare una maglia di grande impatto emotivo, qualità e tecnicità.

Le nuove maglie sono da oggi acquistabili nei Cagliari 1920 Store, nei Macron Store di Cagliari, sui siti web del club e di Macron.

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Domani, sabato 7 luglio, alle ore 21.00, il Teatro Centrale di piazza Roma ospiterà la rappresentazione teatrale “Le donne di buon umore” di Carlo Goldoni, quarto appuntamento della rassegna “Tutti in scena”, organizzata da “La Clessidra Teatro” con il patrocinio del comune di Carbonia. 

«Si tratta di una rassegna che sta riscuotendo l’apprezzamento del pubblico grazie all’offerta variegata di spettacoli di qualità promossi da una delle nostre principali compagnie locali, La Clessidra Teatro di Anna Pina Buttiglieri», ha affermato il sindaco Paola Massidda.

“Tutti in scena” si inserisce nell’ambito dell’ampio calendario di spettacoli che stanno caratterizzando la stagione estiva al Teatro Centrale.

“Le donne di buon umore” è la versione in lingua italiana dell’opera goldoniana “Le morbinose”. La pièce, ambientata a Venezia, ha come protagoniste donne allegre e brillanti che, per divertirsi, prendono in giro il povero conte Rinaldo. Così, mescolando malizia, grazia femminile e complicità, le donne di buon umore riescono a dar vita ad una trama brillante ed avvincente. 

Carlo Goldoni, maestro nella capacità di descrivere i caratteri dei propri personaggi, racconta la figura di un uomo che diviene oggetto di scherno delle donne, in un contesto in cui la ricorrenza del Carnevale sembra quasi giustificare il famoso detto: “Ogni scherzo vale!”.

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«Siamo nel luogo naturale dove i maxi yatch possono sostare d’inverno, innescando un circuito economico importante attraverso la cantieristica, e sappiamo quanto questo si può tradurre in termini di occupazione. Ma non basta essere al centro del Mediterraneo per fare in modo che gli yacht o le grandi navi di trasporto si fermino qui: dobbiamo creare le condizioni giuste per fare in modo che davvero l’economia del mare possa crescere e far crescere la Sardegna.»

L’ha detto il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, intervenendo alla presentazione del rapporto di Banca Intesa sulla “Economia del mare”.

Partendo dalla constatazione, statistiche alla mano, che c’è un forte e importante incremento dei flussi turistici, Raffaele Paci ha sottolineato che «la strada è ben segnata ma che bisogna fare di più, prima di tutto allungando la stagione. Senza nuove costruzioni – ha precisato – ma garantendo quelle strutture e quei servizi necessari ad accogliere visitatori nelle stagioni di spalla con ricadute molto forti sul nostro Pil. Come Giunta stiamo facendo molto, pensiamo alla DMO, alla governance del sistema turistico: bisogna insistere e migliorare». Altro tema fondamentale, il bunkering, ovvero la possibilità per le grandi navi di rifornirsi di carburante. «Anche su questo possiamo avere un ruolo, abbiamo il petrolio e in prospettiva i depositi di gnl da collocare dove si stima che alle navi conviene fermarsi. E poi, il trasporto merci: è in crisi, indubbiamente, e questo dipende dalla tecnologia, dalla possibilità di garantire infrastrutture all’avanguardia, cercando di capire cosa realmente può rappresentare la nostra area industriale».

Secondo il vicepresidente della Regione, quello delle Zone economiche speciali è «un elemento fondamentale. Stiamo lavorando con l’Autorità portuale sul piano strategico per l’istituzione in Sardegna delle Zes, progettando un sistema a rete con tutti i 6 porti, ognuno con una sua specializzazione, e porteremo presto la delibera in Giunta. Il Governo ha annunciato semplificazioni burocratiche e incrementi di investimento sul credito d’imposta, ora è importante che garantisca i finanziamenti perché le Zes diventino davvero un elemento fortemente attrattivo per la localizzazione delle imprese».

«Non ci sono dubbi sul fatto che ci sia troppa burocrazia e dunque lentezza, qui in Sardegna ma in generale in tutto il Paese. E per superarla la volontà politica purtroppo non basta. Da tre anni stiamo cercando di chiudere la pratica della Cagliari free zone: l’abbiamo recuperata dall’oblio, fatto il progetto, garantito risorse ma poi tutto si ferma nelle secche delle autorizzazioni, e lo dico da convinto difensore dell’ambiente. Così non si va avanti. Se questa regione vuole essere realmente competitiva, e le condizioni ci sono tutte, non possiamo più accettare questo sistema che rischia di affossare qualunque iniziativa di sviluppo», ha concluso Raffaele Paci.

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«Ottima la risposta delle famiglie di Carbonia a due servizi lanciati dall’Amministrazione Comunale per accompagnare i nostri figli durante la stagione estiva.»

Con queste parole il sindaco Paola Massidda ha annunciato che saranno, in totale, 66 i bambini che prenderanno parte alla Colonia marina diurna e a Sportlandia in piscina.

«Si tratta di due attività importanti attraverso cui i nostri piccoli potranno trascorrere la stagione più bella dell’anno all’insegna dell’entusiasmo e della spensieratezza basati su giochi liberi e strutturati e corsi di nuoto svolti sotto la presenza di educatori e bagnini», ha commentato l’assessore alle Politiche giovanili Loredana La Barbera, la quale ha specificato che, a partire da lunedì 9 luglio, saranno 40 i bambini di età tra i 6 e i 12 anni che parteciperanno al servizio della Colonia marina diurna che si svolgerà nella splendida spiaggia di Porto Pino.
26 invece prenderanno parte al servizio denominato “Sportlandia 2018”, presso la piscina comunale, riservato ai bambini di età compresa tra i 6 e 14 anni. In questo caso, i corsi saranno divisi in due tranche con una differente data di inizio: il 9 luglio a beneficio di 15 bambini, il lunedì successivo, 16 luglio, per altri 11 bambini.