5 August, 2024
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La consigliera regionale Rossella Pinna esprime soddisfazione per l’approvazione all’unanimità, da parte dell’intero Consiglio, della legge regionale “Interventi per la promozione e la valorizzazione dell’amministratore di sostegno a tutela dei soggetti deboli”.

«Insieme ai colleghi del gruppo consiliare, alla commissione sanità, al mondo del volontariato, è nata una legge che ha come destinatari finali i soggetti deboli che necessitano di un sostegno per poter provvedere alla cura dei propri interessi – dice Rossella Pinna -. Una legge molto attesa in un ambito importante e delicato che investe aspetti personali e sociali delle persone interessate e che coinvolge strutture giudiziarie e amministrative, chiamate ad operare con efficienza e rapidità, ma spesso in difficoltà per l’alto numero di amministrati da tutelare.»

«Partendo dalle criticità relative all’attuazione della norma nazionale di 14 anni fa, a seguito di un’importante riforma del codice civile, la legge approvata promuove in Sardegna la figura dell’Amministratore di sostegno – aggiunge Rossella Pinna -. Attualmente in Sardegna sono oltre 12mila le procedure aperte nei Tribunali regionali, e il numero delle persone beneficiarie della misura cresce negli anni ad un ritmo esponenziale, segnale di un aumentato bisogno, legato anche all’invecchiamento della popolazione e al conseguente incremento delle disabilità. Parallelamente all’aumento dei casi, diminuisce per contro, il numero dei familiari disponibili ad assumere l’incarico. Infatti, tra i bisogni segnalati dagli attori istituzionali, dalle associazioni e dai familiari delle persone amministrate, risalta la difficoltà di reperire persone disponibili.

L’individuazione da parte del giudice tutelare dell’Amministratore di sostegno è un momento strategico.

Affinché la risposta ai bisogni della persona fragile sia appropriata è fondamentale poter disporre di un elenco di persone motivate e adeguatamente formate, che volontariamente si mettano a disposizione.

La norma regionale, nel ribadire la volontarietà del compito dell’Amministratore di sostegno, esclude il pericolo della professionalizzazione, ma interviene assicurando una adeguata formazione nonché un servizio di supporto informativo nel territorio, che eviterà la solitudine degli Amministratori e le lunghe file davanti agli uffici della volontaria giurisdizione.

Le novità introdotte dalla legge riguardano anche l’attivazione a livello provinciale e locale di servizi di supporto, chiamati SPG, Sportelli di Protezione giuridica, che assicurano il raccordo con gli uffici del Giudice tutelare, col compito di offrire gratuitamente consulenze in materia economica, legale e sociale, oltre che formazione, informazione e sensibilizzazione.

La Regione promuove, oltre allo sportello specialistico, una rete diffusa di servizi di supporto all’amministrazione di sostegno presso gli uffici dei servizi sociali comunali, per il tramite dei PLUS, che predispongono l’elenco aggiornato annualmente dei soggetti disponibili a ricoprire l’incarico di amministratore. Tali elenchi vengono messi successivamente nella disponibilità dei Giudici tutelari.

La norma istituisce, inoltre, un fondo destinato a venire incontro ai casi sociali più complessi, in particolare interviene, nei limiti della capienza, per rimborsare gli oneri sostenuti per la stipulazione di polizze assicurative contro eventuali rischi, nonché le spese sostenute per i casi sociali più complessi e privi di adeguati mezzi.

L’obiettivo della norma regionale è quello di definire un modello di welfare di comunità, strutturato sui valori della solidarietà della coesione sociale e del benessere comune, fondato sul presupposto che si è tutti parte di una comunità, nell’ambito della quale ciascuno può contribuire nei confronti degli altri, soprattutto quando questi non sono completamente autonomi e in grado di provvedere a se stessi.»

«Il quadro normativo tracciato, in una stagione dalle innegabili difficoltà, si è trasformato in una pagina di buona politica, in una scelta di civiltà, al servizio della persona – conclude Rossella Pinna -, esattamente come quella che vogliamo mettere a fondamento della nostra idea di società e che ci fa fare un passo in avanti importante per affiancare e non lasciare sole le persone fragili e le loro famiglie.»

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Ha un valore speciale, quest’anno, l’immancabile appuntamento dell’estate con i Seminari Jazz di Nuoro: dal 21 al 31 agosto, l’iniziativa promossa dall’Ente Musicale di Nuoro taglierà infatti il traguardo della sua trentesima edizione. Un traguardo ragguardevole per quella che, nata quasi in sordina nel 1989 su invito della compianta Antonietta Chironi con il gruppo docente formato dal quintetto di Paolo Fresu (che avrebbe poi diretto i seminari per ben cinque lustri) e la partecipazione di trentasette allievi, anno dopo anno si è consolidata tra le realtà più rappresentative nel campo della didattica jazz in Italia. Lo dimostra anche il numero (e la composizione) degli allievi già confermati: più di centoventi (10 sardi, 115 in arrivo dalla penisola, 6 da Norvegia, Austria, Belgio, Germania, Inghilterra e Spagna), un numero ormai prossimo a un nuovo record di iscritti, dopo quello della scorsa edizione.

Anche stavolta, la formula dei seminari prevede undici giornate dense di impegni, tra lezioni teoriche e pratiche, prove aperte di gruppo e musica d’insieme, sotto l’insegnamento di un corpo docente formato da musicisti di vaglia della scena jazzistica nazionale (alcuni dei quali, in passato, sono stati essi stessi allievi dei corsi nuoresi), coordinati dal direttore artistico Roberto Cipelli: oltre allo stesso pianista cremonese (teoria e armonia jazz le sue materie), ne fanno parte Emanuele Cisi (in cattedra per la classe di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale), Dado Moroni (pianoforte e tastiere), Marcella Carboni (arpa jazz), Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Salvatore Maltana (basso elettrico), Stefano Bagnoli (batteria), Salvatore Spano (pianoforte e tastiere) e Enrico Merlin (storia del jazz), più la novità del chitarrista Angelo Lazzeri, già tra i docenti dei corsi invernali, qui “a rinforzo” di una delle classi che conta il maggior numero di iscritti (ben venticinque, come quella di canto).

L’offerta formativa è impreziosita anche quest’anno da due masterclass: come già annunciato, spetterà a Paolo Angeli il compito di condurre, il 24 agosto, quella dedicata alla musica tradizionale, mentre sarà un altro chitarrista, l’americano Peter Bernstein, a tenere la masterclass internazionale dal 23 al 27. Ritorna, infine, ed è la quarta volta consecutiva, il corso per fonici condotto dall’ingegnere del suono Marti Jane Robertson: dal 21 al 28 agosto.

Varie borse di studio verranno assegnate, come ogni anno, al termine dei Seminari: c’è quella riservata al migliore allievo di ogni classe di strumento per l’iscrizione gratuita alla prossima edizione di Nuoro Jazz; c’è poi la borsa “Billy Sechi” (in memoria del batterista sardo scomparso nel novembre 2005) che offre invece la possibilità di partecipare ai seminari di Siena Jazz; ai docenti spetta poi anche il compito di scegliere un allievo da proporre come finalista all’annuale premio “Massimo Urbani” di Camerino riservato ai solisti jazz under 30, mentre un’altra borsa di studio immancabile è quella dedicata alla formazione del gruppo dei migliori allievi che avrà modo di esibirsi l’anno venturo in apertura di Nuoro Jazz.

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Anche quest’anno l’associazione culturale Punta Giara ha presentato alla stampa il programma del festival  “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, giunto alla XXXIII edizione, nella “Sala Lilliu” della Biblioteca Regionale, a Cagliari, alla presenza dell’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Sport e Spettacolo, Giuseppe Dessena.

Sono diversi gli elementi, alcuni assolute novità, che caratterizzeranno il festival dal 1° al 9 settembre. Innanzitutto le sedi, tre, una in più rispetto alla passata edizione: Sant’Anna Arresi, Masainas e San Giovanni Suergiu.

Il festival, inoltre, concentrerà le sue attenzioni ed i suoi approfondimenti sull’integrazione e lo sviluppo sui 7/8, nel rapporto con gli stili ed i generi musicali contemporanei ed i quello tra gli esseri umani.

Il programma, presentato dal presidente e direttore artistico dell’associazione Punta Giara Basilio Sulis (che ha annunciato che a fine rassegna lascerà la presidenza), il segretario Paolo Francesco Sodde e la responsabile delle traduzioni e delle comunicazioni con l’estero Enrica Lotta, è ricchissimo: nove giorni di concerti sul tema del pianoforte che si svolgeranno non solo ai piedi del nuraghe ma anche in altre locations altrettanto spettacolari: la splendida spiaggia di “Is Solinas” nel comune di Masainas (alla presentazione è intervenuta la vicesindaco Ilaria Portas), dove si esibiranno Rob Mazurek & Gabriele Mitelli, un duo di cornetta e tromba alle ore 19.00 del 5 settembre, incorniciati da un tramonto mozzafiato ed il 7 settembre, con il Piano Solo di Alexander Hawkins.

Per il terzo anno consecutivo, il festival approda dinanzi all’antica chiesa romanica di San Giovanni di Palmas Vecchio, a San Giovanni Suergiu, dove il 9 settembre, giorno di chiusura, prenderà vita il concerto omaggio al grande musicista Carlo Mariani con “The Man of the Long Canes” (evento presentato dal sindaco Elvira Usai); inoltre, nella fantastica cornice di Porto Pino, ai piedi delle dune di sabbia, il 4 settembre, alle 19.00, si terrà un Piano Solo di Joe Chambers, in un altro spettacolare tramonto in musica.

Il centro del tema musicale di questa edizione sarà il pianoforte, strumento musicale raffinato dalle immense possibilità, amore e croce di musicisti di tutti i tempi.

Pianoforte come metafora dell’esistenza umana, dove i tasti bianchi rappresentano felicità e quelli neri tristezza ed entrambi servono a comporre  melodia.

Pianoforte che, attraverso legno evibrazioni, è capace di comunicare con la danza delle dita umane le più sottili verità universali.

Il bianco ed il nero come simbolo delle etnie umane che mai come in questo periodo storico sembrano essere in lotta tra loro per un lembo di terra su cui invece che scorrere pace, spesso scorre l’orrore degli egoismi e delle incomprensioni di questi umani che, avvolte, sono capaci di grandi opere, siano esse musicali o di altra natura, ma altre sembrano saper solo seminare discordia e disperazione.

Un anno fa il festival accese il dibattito sui diritti civili, quest’anno il tema scelto è quello delle migrazioni globali che sembra oggi più che mai acuirsi ed allontanarsi da possibili soluzioni. Lo stesso manifesto ufficiale richiama questi temi. Oltre al piano, infatti, fà bella mostra di sé il mare, elemento naturale che caratterizza il territorio del festival, che sta conoscendo da vicino, inconsapevole protagonista, il fenomeno delle migrazioni.

Uno dei protagonisti sarà il multistrumentista Tyshawn Sorey, che suona batteria, percussioni, trombone e piano, raffinato musicista alla scoperta di molti e differenti linguaggi. Considerato da molti l’erede naturale di Butch Morris, darà vita alla Conduction che Morris aveva in progetto di portare al festival e che la sua prematura dipartita non gli ha consentito di completare. Sarà Sorey che guiderà un’intera orchestra proveniente dal Conservatorio di Cagliari nella difficile ma altrettanto affascinante impresa di realizzare il progetto incompiuto di Butch. Il progetto sarà possibile  grazie alla collaborazione con l’Associazione Ticonzero. L’Ensemble sarà formata da diciotto elementi tutti provenienti dal Conservatorio di Cagliari, diretta da Daniele Ledda, professore di musica elettronica (presente alla conferenza stampa), che sotto la sapiente direzione del maestro Soreysi cimenterà in questa opera dall’esecuzione assolutamente eccezionale.

Il programma completo del festival.

1 settembre

• Roots Magic

• The White Desert Orchestra direct

by Eve Risser

2 settembre

• The Young Mothers

• David Murray quartet

3 settembre

• Radian

• Talibam & Joe McPhee

4 settembre

• Chad Taylor & James B. Lewis

• Chicago London Underground

5 settembre

• Sant’Anna Arresi Black Quartet

• A Pride of Lions

6 settembre

• ONG “crash”

• Alexander Hawkins Quartet

7 settembre

• A-SEPTiC

• Conduction n. 200

8 settembre

• The Blackstones

• Dr. Lonnie Smith

9 settembre

• Snake Platform

4 settembre a Porto Pino

• Joe Chambers solo

5 settembre a Is Solinas

• Rob Mazurek & Gabriele Mitelli

7 settembre a Is Solinas

• Alexander Hawkins solo

9 settembre a Palmas Vecchio

Vediamo una breve intervista con l’associazione culturale Punta Giara, Basilio Sulis, sugli artisti presenti alla XXXIII dizione del festival, e l’intervento dell’assessore regionale Giuseppe Dessena che si è soffermato sul ruolo che i grandi festival hanno per la diffusione della culturale musicale in Sardegna e sull’impegno della Regione per il sostegno agli stessi sulla base di una programmazione triennale, presupposto indispensabile per garantire stabilità e qualità ai progetti delle associazioni che li organizzano.

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Resta alta la tensione ai cancelli dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, dove i lavoratori ex Alcoa manifestano con il blocco agli ingressi, contro il metodo ed il merito attuati per le assunzioni Sider Alloys.

A fine mattinata una delegazione dei lavoratori ex Alcoa incontra il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, al quale chiederanno di intervenire sulla nuova proprietà, affinché, nelle assunzioni, rispetti gli impegni assunti al Mise che prevedono che l’azienda «prima di assumere personale esterno debba tassativamente essere fatta la selezione sui Tecnici ed Operai che sono stati licenziati da Alcoa».

Vediamo le interviste realizzate da Nadia Pische con Angelo Diciotti, segretario territoriale CUB, Renato Tocco, della UILM-UIL e Manolo Mureddu, segretario della FSM CISL del Sulcis Iglesiente.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216942718988144/

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La So.Mi.Ca. sta provvedendo ad installare la segnaletica per il posizionamento di un autovelox mobile in una delle arterie stradali cittadine a più alta densità di traffico, quella di Sirai, al fine di limitare la velocità degli autoveicoli in transito lungo la Strada statale 126. 

Le attività di controllo della velocità verranno eseguite da parte della Polizia locale nel tratto compreso fra i km 16+700 e 17+400 della Strada statale 126.
«In questo modo abbiamo accolto la petizione firmata dai cittadini residenti a Sirai nell’agosto 2017, a seguito di una lunga serie di interlocuzioni avute con l’Anas, l’Ente nazionale per le strade», ha detto il sindaco Paola Massidda.
«Questa azione conferma l’indirizzo della nostra Amministrazione Comunale finalizzato al raggiungimento di una maggiore sicurezza stradale», ha commentato l’assessore dei Lavori pubblici Gian Luca Lai.

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Nell’ambito di servizi dedicati alla prevenzione e repressione dei reati predatori notturni, alle 6.00 di stamane i carabinieri di Senorbì, coadiuvati dai colleghi delle stazioni di Barrali e San Basilio, hanno arrestato in flagranza di reato quattro persone, sorprese intorno alle 2.30, in località “Monte Luna” di Senorbì, mentre erano intenti a recidere, sfilare ed asportare circa 400 metri di cavi elettrici, suddivisi in matasse, dell’illuminazione pubblica: A.P., 20 anni, croato, domiciliato presso il campo nomadi di San Lorenzo; G.A., 43 anni, bosniaco, domiciliato a Cagliari; S.R.H., 23 anni, domiciliato a Senorbì; R.C., 37 anni, di Uta.

Nella perquisizione personale e dell’autovettura in uso, sono state rinvenute tre troncatrici, diversi guanti da lavoro e cinque grossi cacciavite, mentre a casa di S.R.H sono stati trovati tre bustoni di guaina per cavi elettrici, alla quale era stato sottratto il cavo in rame.

Da una stima approssimativa è stato quantificato un danno per il comune di Senorbì di circa 10.000 euro, mentre la vendita del rame recuperato dai cavi elettrici avrebbe procurato un ricavo di circa 1.000 euro.

I carabinieri di Senorbì stanno accertando eventuali ulteriori furti di cavi elettrici in quel centro. Gli arrestati questa mattina saranno trasferiti presso il tribunale di Cagliari, per presenziare all’udienza di convalida.

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L’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano venerdì 6 giugno, avvia, in vista della campagna antincendi, un ciclo di visite e incontri operativi nelle strutture centrali e periferiche del Corpo Forestale e di Vigilanza ambientale.

L’esponente della Giunta sottolinea che «l’obiettivo è quello di verificare lo schieramento messo in campo dalla Regione. L’apparato è costituito da una flotta regionale di alto livello a cui si aggiungono i quattro mezzi, tra canadair ed elicotteri, messi a disposizione dal Dipartimento della Protezione civile. Vorrei inoltre ricordare le grandi professionalità esistenti all’interno del Corpo Forestale e di tutti gli altri enti e strutture impegnate nella lotta contro i roghi. Energie fondamentali per difendere e presidiare il nostro territorio».

L’esponente della Giunta domani, a partire dalle 9.00, sarà nelle sedi di Sassari, Tempio e Limbara. Lunedì si sposterà a Olbia, Alà dei Sardi. Nei giorni successivi e fino al prossimo 18 luglio sono previste le visite alle sedi operative di Nuoro, Lanusei, Oristano, Sorgono, Anela, Bosa, Iglesias, Marganai, Pula, Cagliari e Villasalto. L’assessora sarà accompagnata dai responsabili della Protezione civile, del Corpo Forestale e di Forestas.

Al Corpo Forestale è affidato il compito di coordinare le operazioni di spegnimento a terra e gestire un efficace intervento dei mezzi aerei regionali attivando, in caso di necessità, le procedure di richiesta dei mezzi aerei dello Stato, curando i contatti operativi e informativi con il centro aereo unificato nazionale (Coau).

Gestisce inoltre la funzione di spegnimento presidiata presso la Sala Operativa Unificata Permanente (Soup) della Direzione generale della Protezione civile, recentemente inaugurata alla presenza del Capo Dipartimento Angelo Borrelli, e dei Centri operativi provinciali (Cop) e locali (Uoc) che coincidono con le Stazioni forestali.

L’attività di coordinamento si esplica su tutte le componenti che intervengono negli incendi boschivi: personale dell’Agenzia Forestas, volontari, barracelli e in stretta collaborazione con i Sindaci delle aree interessate.

Al Corpo forestale e di vigilanza ambientale, compete la gestione del numero verde di pronto intervento 1515 attivo in tutto il territorio regionale 24 ore su 24.

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L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha incontrato oggi a Roma il neo ministro del Lavoro, Luigi Di Maio. All’incontro, presenti anche gli assessori del Lavoro delle altre regioni italiane, l’esponente della Giunta Pigliaru ha illustrato i contenuti e i risultati raggiunti dalla Sardegna grazie alla legge 9 sulla Riforma dei servizi e delle politiche del lavoro, elaborata dall’esecutivo e approvata dal Consiglio regionale nel 2016.
«Abbiamo esposto al neo ministro i risultati eccellenti ottenuti all’indomani dell’approvazione della Riforma: dalla creazione dell’ASPAL alla stabilizzazione dei precari, passando per il rafforzamento ed il nuovo ruolo dei Centri per l’impiego – ha detto l’assessore Virginia Mura -. La Regione Sardegna sta offrendo servizi importanti, all’avanguardia in Italia, sul fronte delle politiche attive del lavoro.» 
«Abbiamo inoltre evidenziato – sottolinea l’assessore del Lavoro – che tale Riforma è stata realizzata con fondi regionali. Per questo motivo, non rivendichiamo ulteriori risorse da destinare a tali interventi ma chiediamo con forza che ulteriori stanziamenti vadano indirizzati a favore degli ammortizzatori sociali. Non solo per le aree di crisi complessa ma anche per le aree di crisi non complessa e per tutte quelle zone della Sardegna dove si registrano situazioni di sofferenza da parte dei lavoratori espulsi dai processi produttivi.»

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Si è tenuta questo pomeriggio, all’assessorato regionale della Sanità, la riunione del tavolo tecnico-politico chiamato ad analizzare lo stato debiti/crediti tra Regione ed AIAS. Alla presenza dell’assessore Luigi Arru, del direttore generale dell’ATS Fulvio Moirano, dei presidenti delle commissioni Bilancio e Sanità del Consiglio regionale Franco Sabatini e Raimondo Perra, della consigliera regionale di opposizione Alessandra Zedda, dei rappresentanti di AIAS, si è provveduto alla ricognizione delle somme al centro di contenziosi tra AIAS e ATS e di quelle dovute dai Comuni per le quote sociali delle persone in difficoltà economiche.
L’assessore Luigi Arru ha ricordato il mandato politico ricevuto dal Consiglio regionale mediante la mozione approvata lo scorso anno e ha ribadito il forte e continuo impegno anche economico della Regione, che sta ultimando, in questi giorni, il trasferimento ai Comuni delle somme relative alle quote sociali, e dell’ATS, che ha già provveduto a versare le cifre dovute per l’anno 2018 con pagamenti a sessanta giorni. La priorità, ha ribadito Luigi Arru, è sbloccare in tempi rapidi la situazione affinché vengano subito corrisposti gli stipendi arretrati ai lavoratori AIAS e nessun disagio venga arrecato agli assistiti.

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Lo spettacolo “Sciampitta” in programma il 13 luglio a Carbonia si farà. Dopo l’annuncio, motivato, della rinuncia alla manifestazione, fatto ieri dalla presidente della Pro Loco di Carbonia, Paola Ledda, questa sera è stato il capogruppo del Movimento 5 Stelle, partito di maggioranza che sostiene la Giunta Massidda, ad annunciare con un post sul suo profilo Facebook, l’accordo raggiunto con la Pro Loco e quindi la conferma della programmazione dell’evento per la giornata di venerdì 13 luglio, con i gruppi internazionali di Colombia, Perù, Svizzera e Russia ed il gruppo folkloristico locale “Santa Giuliana di Serbariu”.

«Semplicemente volevo rassicurare i miei concittadini che l’edizione di Sciampitta 2018 si farà – ha scritto Manolo Cossu -. Verrà ospitata nella cornice di Piazza Roma. Seguiranno comunicazioni ufficiali. I malintesi tra la Pro Loco e l’Amministrazione comunale sono stati sanati in una riunione avvenuta in data odierna.»

“Sciampitta”, dunque, ritorna in Piazza Roma, dove si svolsero le prime edizioni, con una straordinaria partecipazione di pubblico.