5 August, 2024
Home2018 (Page 407)

[bing_translator]

«Le droghe: una finestra sul cervello». E’ il tema della conferenza che si terrà sabato sera, dalle 18.00 alle 20.00, nella sala Alcoa della Biblioteca comunale di Portoscuso, organizzata dall’associazione culturale 2ª e 3ª età di Portoscuso.

A tenere la relazione sarà il dottor Marco Pistis, docente dell’Università di Cagliari.

[bing_translator]

Prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori ex Alcoa che contestano il metodo ed il merito attuati per le assunzioni Sider Alloys.

«Dopo le nostre richieste finalmente in data 29.06.18 abbiamo incontrato per la prima volta la Sider Alloys Italia presso la Confindustria di Cagliari – si legge in una nota delle segreterie territoriali FSM, FIOM, UILM e CUB -. Abbiamo così potuto conoscere i piani  operativi dell’Azienda e ci è stato comunicato che non è stato possibile fare l’accordo con l’Azienda che dovrà effettuare il revamping dei reparti, in quanto una delle Aziende non ha ancora presentato il progetto definitivo. Questo comporterà sicuramente un ritardo sul piano presentato al Mise il 3.05.2018.»

«In questa riunione siamo entrati in merito anche alla operatività di Sider Alloys Italia nello stabilimento anche rispetto alle assunzioni decise  dalla dirigenza – si legge ancora nella nota sindacale -. Non ci è sembrata, quella addotta dalla controparte, una giustificazione plausibile considerato il fatto che alcune scelte sono state effettuate in quanto la Sider Alloys non conosceva il numero di telefono di alcuni tecnici che hanno gestito lo stabilimento sino alla sua chiusura. Scuse queste che riteniamo inaccettabili. Tutto ciò nonostante gli accordi fossero molto chiari in merito al personale da assumere alla rioccupazione dei lavoratori ex Alcoa licenziati a dicembre 2014. In riferimento ai quali il ministro Carlo Calenda più volte ha rimarcato l’impegno del Governo di trovare una occupazione ai lavoratori ex Alcoa.

Nella riunione in Confindustria abbiamo sostenuto con forza che prima di assumere personale esterno deve tassativamente essere fatta la selezione sui Tecnici ed Operai che sono stati licenziati da Alcoa. Invece lunedì 2 luglio abbiamo constatato ai cancelli dello stabilimento che quanto concordato al Mise non è stato rispettato. Per questo siamo fortemente convinti che sia necessario un accordo quadro che evidenzi le regole precise a cui devono attenersi tutti.»

«Pertanto, respingiamo fortemente le puerili accuse che il sindacato voglia fare i nomi delle assunzioni. La verità è che la proposta del sindacato è semplicissima in particolare alla richiesta che le assunzioni siano fatte tra il personale che ha perso il posto di lavoro nello stabilimento di alluminio primario a Portovesme nel dicembre 2014. E ove non esistesse una figura professionale tra il personale ex Alcoa la Sider Alloys, logicamente, potrà rivolgersi all’esterno – concludono le segreterie territoriali FSM, FIOM, UILM e CUB -. Per questi motivi chiediamo che il presidente Pigliaru convochi celermente una riunione al fine di trovare una soluzione a questa vicenda.»

[bing_translator]

La scrittrice sarda-chiavarese Lina Aresu è scomparsa a Chiavari nel pomeriggio del 15 giugno, un mese dopo il marito Dino Silvano (giudice di pace, ma prima funzionario del ministero dei Beni culturali; era nato a Varese Ligure nel 1938).

Mi sembra doveroso dare di lei una sintetica scheda biografica e una prima rassegna bibliografica delle sue numerose opere.

Raffaella (Lina) Aresu era nata a Nuoro il 16 gennaio 1938. Trascorse però l’infanzia e l’adolescenza tra Jerzu e Lanusei. Dopo aver frequentato il liceo “Siotto” a Cagliari, si era trasferita a Genova. Lì aveva compiuto gli studi universitari e aveva insegnato filosofia per più di quarant’anni appassionandosi in particolare alle ricerche di antropologia culturale.

Ha svolto un’intensa attività di conferenziera. È stata attiva per molti anni presso il Circolo sardo “Sarda Tellus” di Genova e presso il Coordinamento nazionale Donne dei Circoli della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (F.A.S.I.).

Dal 1993 al 2015 Lina Aresu ha pubblicato oltre cinquanta opere. Qui di seguito si dà conto solo di quelle registrate nel catalogo on line dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane (ICCU) più qualcuna presente nella biblioteca di chi scrive.

Presso le edizioni L’Impronta, Sant’Olcese (Genova), ha pubblicato le seguenti opere (ma l’elenco è sicuramente incompleto);   

Uomo nero, schiava bianca, stampa 1996

Saragata: psicoanalisi della vita intensa, stampa 1996

Esotismo delle rovine, stampa 1997

Samuele sgomento e fiele: vita, morte e leggenda del bandito Stochino, stampa 1997

Coga. La fattucchiera, stampa 1997

Dimore ispirate, 1997

Quando il monumento vidi: omaggio a Elena Bono, stampa 1998

Le muse inquietanti, stampa 1998

Il porco infelice, stampa 1998

Invernizio: ozio, stravizio e pregiudizio, stampa 1998

Peripezia di Andria, stampa 1998

La turcheria in Tertenia, stampa 1998

Corpo deturpato corpo da amare, stampa 1998

Le dame nel Verziere: commedia profana in lingua sarda nota come “Sa cumedia de barí”, stampa 1999

Bruna ma leggiadra, stampa 1999

Teschi e pietre di luna, stampa 1999

Il muro del pianto: su Macabeu, stampa 2000

Dimore ispirate, stampa 2000

La verginella è simile alla rosa: teatro di strada, 2000

Umbramala: enigma in forma di canzone, stampa 2000

L’ orco, l’agnelletta e i carabinieri, stampa 2000

L’orco, l’agnelletta e i carabinieri, seconda edizione, stampa 2001

Liete voglie, stampa 2002

Io son Titania. Bibliografia di Carolina Invernizio, stampa 2002

Su muccubellu, stampa 2002

Imbrossinadura: saggio sull’oltretomba nell’antica cultura di Sardegna, stampa 2003

Ritedda di Barigau: romanzo lessicale, stampa 2003

Ahi, Pennabilli, il castello d’Atlante, stampa 2006

Fulvio Caporale – Lina Aresu, Lawrence a Nuoro, disegni di Delio Caporale; interventi di M. Rosaria D’Alfonso, stampa 2006

Annus horribilis, stampa 2007

Carolina Invernizio. Il gusto del proibito? Atti del convegno, Govone (CN), 13-14 ottobre 2006, a cura di Ornella Ponchione ed Antonella Saracco, Torino, Daniela Piazza editore, 2011

Ritedda di Barigau: bozzetto ogliastrino di Marcello Cossu; prefazione di Paolo Pulina, seconda edizione, stampa 2012

La fiaba “La storia del principe Lui” di Giuseppe Dessì, in Giuseppe Dessì a 40 anni dalla pubblicazione di “Paese d’ombre” (1972). Atti del convegno, Pavia, presso Salone del Circolo Logudoro, 17 novembre 2012,  a cura di Paolo Pulina, stampa 2013

Il Giornalista, Madamina Invernizio e altre passioni letterarie, stampa 2014

La turcheria in Tertenía, seconda edizione, stampa 2014

Cronaca di un caso atroce di amok registrato nell’aprile 1645 nelle Filippine; prefazione di Paolo Pulina, stampa 2014

Carolina Invernizio, la Madamina nazionalpopolare; postfazione e aggiornamenti bibliografici su Carolina e le sue opere a cura di Paolo Pulina; in appendice: Io difendo, di Bruno Cassinelli, stampa 2015

A questi volumi sono da aggiungere: Su moru in crobetura, stampa 1993; Favarrustu: le nozze primogenite; con una riscrittura di Guido Pastorello, stampa 1994 (presso Stampa alternativa, Roma); Battista Saiu Pinna, Sas Bestimentas: costumi, costumenze e storia del LogudoroPozzomaggiore; prefazione di Roberto Perinu; postfazione di Lina Aresu, stampa 1999 (presso Circolo sardo “Su Nuraghe”, Biella); Fondali: percorsi sommersi di geografia letteraria in Sardegna, stampa 2005; Fulvio Caporale, A Escalaplano nidifica l’avvoltoio: racconti, illustrazioni di Fernand; prefazione di Lina Aresu, stampa 2008 (presso Zonza editore, Cagliari).

Nota personale

La mia amicizia con Lina Aresu è nata in rapporto alla presentazione del suo libro intitolato “Samuele Stochino: storia del bandito chiamato ‘tigre d’Ogliastra” – nell’edizione  2004 pubblicata da “L’Unione Sarda” sia presso il Circolo culturale sardo “Logudoro” di Pavia (dicembre 2006) sia nell’ambito di un ciclo di conversazioni (aprile 2008) da me svolto su “Sardegna: tra letteratura, storia, tradizioni” per l’Unitré (Università delle Tre Età) di Godiasco-Salice Terme-Rivanazzano-Retorbido-Varzi (in Oltrepò pavese).

Lina Aresu ha dedicato diverse ricerche alla figura del più famoso e crudele bandito della Sardegna, Samuele Stochino (Arzana, 22 maggio 1895 – Ulassai, 20 febbraio 1928). Reduce della Grande Guerra, sottufficiale della Brigata “Sassari”, decorato con medaglia d’argento al valor militare, divenne poi il bandito per il quale Mussolini stabilì la taglia più alta mai fissata per un ricercato. Vediamo i titoli dei libri riguardanti Stochino:

1) “Samuele sgomento e fiele: vita, morte e leggenda del bandito Stochino”, stampa 1997.

2) “L’orco, l’agnelletta e i carabinieri” (due edizioni: 2000 e 2001). L’orco è il bandito Samuele. L’agnelletta è la sua sessantaduesima ed ultima vittima: Assunta, una bambina di otto anni.

3) “Samuele Stochino, vita breve di un bandito leggendario.  La storia della ‘Tigre d’Ogliastra’ tra mito e realtà” presso Della Torre (2003).

L’Aresu ha avuto successo con ciascuna di queste opere ma ha venduto oltre 100.000 copie dell’edizione (ridotta di 70 pagine rispetto al volume mandato in libreria da Della Torre)  pubblicata nel 2004 dal quotidiano di Cagliari “L’Unione Sarda”. (Col titolo “Da soldato valoroso a tigre inferocita”, lo stesso giornale ha ristampato l’opera nel 2015).

In entrambe le occasioni l’autrice dichiarò che a lei interessava  la diffusione del mito delle imprese efferate del bandito più che la sua biografia.

Dato che nel 2006 era  uscito presso Einaudi il romanzo di Marcello Fois “Memoria del vuoto” ispirato alle “due vite” del bandito (in una nota finale Fois scrive: «Ringrazio Franco Fresi e Lina Aresu, senza la verità dei quali non avrei potuto inventare questa storia»), l’Aresu puntualizzò  le differenze tra la sua ricostruzione dell’amplificazione della  leggenda delle banditesche azioni di Stochino (vero cognome con una c)  e l’ingegnosa architettura narrativa dentro la quale Fois ha fatto rivivere il personaggio di fiction, Stocchino (con due c).

La mia amicizia con Lina si è poi consolidata in rapporto al comune interesse – con i metodi critici della sociologia della letteratura, non con i criteri tesi a stabilire  una valutazione estetica – al romanzo storico  d’appendice  (“Ritedda di Barigau” del sardo Marcello Cossu, Semèstene, 1845 – Lanusei, 1895) e, in particolare, per le opere  della “regina dei romanzi di appendice”, Carolina Invernizio (Voghera 1851-Cuneo 1916). Ma qui il discorso si farebbe lungo e converrà tornarci in futuro.

Paolo Pulina

[bing_translator]

Il Consiglio regionale ha dato il via libera alla proposta di legge su “Interventi per la promozione e la valorizzazione dell’amministratore di sostegno a tutela dei soggetti deboli”.

Il presidente, Gianfranco Ganau, ha aperto il lavori della seduta pomeridiana n. 308 e, dopo le formalità di rito, ha annunciato l’esame della proposta di legge n. 164 (Interventi per la promozione e la valorizzazione dell’amministratore di sostegno a tutela dei soggetti deboli) prima firmataria la consigliera del Pd, Rossella Pinna.

La capogruppo di Forza Italia, Alessandra Zedda, è intervenuta sull’ordine dei lavori, sollecitando la discussione dell’interrogazione presentata dal suo collega Raimondo Perra (Psi) riguardo la mancanza di acqua potabile a Buggerru per il cattivo funzionamento del potabilizzatore. Sull’ordine dei lavori anche il consigliere del Misto, Francesco Agus che ha segnalato l’urgenza della discussione della proposta di legge n. 524 sui danni alla pesca nel consorzio di Santa Gilla mentre il capogruppo dei Riformatori sardi, Attilio Dedoni, è intervenuto per segnalare il generale mal funzionamento del sistema della Sanità e alcune anomalie nell’ospedale Binaghi di Cagliari.

Ha preso la parola, quindi, la relatrice della Pl 308, la consigliera Rossella Pinna che ha illustrato il provvedimento all’attenzione dell’Aula evidenziandone i principali interventi tesi a valorizzare l’istituto giuridico dell’amministratore di sostegno, introdotto dalla legge nazionale n. 16 del 2004. La norma regionale si propone di superare alcune criticità emerse nell’applicazione della legge (eterogeneità della norma, eccessivo numero di decreti verso sindaci e amministratori, mancanza di coordinamento in ambito regionale tra le diverse istituzione interessate, assenza di rete di supporto tra gli incaricati ed una complessiva carenza nella comunicazione). «La proposta di legge – ha affermato Rossella Pinna – conferma i principi cardine e ha l’obiettivo di promuovere percorsi di conoscenza e divulgazione attraverso una rete di servizi e di iniziative mirate».

In conclusione del suo intervento l’esponente della maggioranza ha sommariamente descritto i contenuti dei 9 articoli di cui si compone il testo e ha evidenziato lo stanziamento di 350mila euro annui per il triennio 2018-2020.

Piena condivisione  alla legge è stato dichiarato da Gian Mario Tendas (Pd) che ha ricordato come l’amministratore di sostegno sia attivato con decreto del giudice tutelare e che molto spesso tale istituto giuridico affida ai sindaci il compito di occuparsi di compiti e funzioni che richiedono esperienza, competenze e formazione. Gian Mario Tendas ha sottolineato l’importanza dell’articolo 5 per la collaborazione e la sinergia tra i Comuni e il Plus e ha auspicato maggiori stanziamenti per la corretta applicazione delle nuove norme.

«Questa legge è un segno di civiltà – ha dichiarato il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni – e sosteniamo convintamente il provvedimento che punta a dare sostegno e aiuto ai fragili e ai più deboli». Alessandra Zedda (capogruppo Forza Italia) ha espresso apprezzamento e condivisione ma ha rimarcato le sottolineature critiche formulate dal Cal in ordine alle difficoltà di gestione da parte dell’apparato amministrativo e quindi alle difficoltà nel funzionamento degli uffici di amministratore giuridico. La capogruppo della minoranza ha quindi sottolineato l’esiguità degli stanziamenti ed auspicato opportuni correttivi nelle poste in bilancio.

Alla ripresa dei lavori, il Consiglio ha approvato all’unanimità (40 voti) il passaggio agli articoli della legge.

A seguire sono stati approvati gli articoli che la compongono: 1 (Finalità), 2 (Interventi) integrato dall’emendamento n.41 che inserisce la dizione “le persone che già svolgono”, 3 (Ufficio di protezione giuridica e servizio di supporto all’amministratore di sostegno) modificato dagli emendamenti 38 sui servizi di protezione giuridica, 40 sull’affidamento della gestione ai Plus e 42 sugli sportelli di protezione giuridica, 3/bis (Rete regionale), 5 (Elenchi degli amministratori di sostegno), 7 (Misure attuative) con l’aggiunta dell’emendamento 31  che elimina il riferimento alla legge 6/2004, 8 (Disposizioni finanziarie).

Gli articoli 4 e 6 sono stati soppressi.

In sede di votazione finale, la legge è stata approvata all’unanimità con 45 voti.

[bing_translator]

Energia elettrica traliccio cavi

«Il nuovo Governo parla spesso della necessità di valutare le opere pubbliche attraverso un’attenta analisi costi benefici. Concordiamo. Purché nei benefici si calcolino con cura gli enormi vantaggi che il nostro progetto porterà alle famiglie e imprese sarde in termini di risparmi sulla spesa e sui costi di produzione. Sul metano non siamo davanti a una disputa ideologica, ma a un problema concreto da risolvere, quello di un costo energetico inarrestabilmente alto. È un dato di fatto che l’Isola continui da decenni a subire un trattamento iniquo sul fronte energetico: è l’unica regione d’Italia a non avere il metano e tale handicap infrastrutturale costa ogni anno almeno 400 milioni di euro a imprese e famiglie. Con il metano la nostra bolletta energetica sarebbe finalmente allineata con quella del resto d’Italia e le nostre imprese più competitive.»

Così l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, replica al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.
«La Regione ha definito un progetto chiaro, con scelte e risorse precise, ed è tutto scritto nel Patto per la Sardegna firmato con il Governo nel luglio di due anni fa. Abbiamo scommesso – aggiunge l’assessore Maria Grazia Piras – su un progetto che il nostro sistema produttivo attende da almeno vent’anni, ampiamente condiviso con le parti economiche e sociali. Abbiamo un Piano energetico che prevede tante azioni per ridurre le emissioni del 50% entro il 2030. La Sardegna, con il 25% di produzione di energia da fonti rinnovabili, è già oltre l’obiettivo europeo. Ma il metano – aggiunge l’assessore dell’Industria – è una fonte di transizione indispensabile verso un orizzonte interamente di rinnovabili, come riconosciuto anche dall’Unione europea, per abbandonare gradualmente il carbone e avere effetti significativi sul fronte ambientale. Tutti gli indicatori ci dicono che non potremo farne a meno per i prossimi trent’anni, perché allo stato attuale non è possibile una strategia energetica basata esclusivamente sulle rinnovabili. Per queste ragioni – conclude l’assessore Maria Grazia Piras – siamo pronti a confrontarci immediatamente con il Governo, portando all’attenzione dei Ministri competenti numeri chiari e risultati attesi ben definiti.»

[bing_translator]

arru ganau

«Non calcoli ragionieristici ma la volontà di concretizzare una riforma sanitaria che punti a modelli gestionali e organizzativi in grado di garantire la migliore assistenza possibile alle pazienti oncologiche.»

Lo ha detto l’assessore della Sanità, Luigi Arru, nel corso dell’incontro, in Consiglio regionale tra le rappresentanti delle associazioni Fondazione Taccia ricerca sul cancro, Fidapa Cagliari, Socialismo diritti e riforme onlus, il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, e il presidente della Commissione Sanità Raimondo Perra. Al centro della riunione la richiesta avanzata dalle stesse associazioni di affrontale le problematiche femminili relative all’oncologia con particolare riferimento alla situazione assistenziale del presidio ospedaliero Businco.
«Abbiamo concordato – aggiunge Luigi Arru – di indire, in tempi brevissimi, una conferenza regionale che riunisca le associazioni delle pazienti oncologiche insieme ai professionisti della sanità per condividere soluzioni alle problematiche segnalate. Alcune di queste soluzioni possono essere realizzate in tempi rapidi intervenendo nell’immediato su aspetti organizzativi orientati a garantire una assistenza più confortevole nei percorsi di cura – ricordo a questo proposito il piano di investimenti per l’acquisto di presidi e attrezzature che darà risposte anche alle pazienti oncologiche, la delibera sulle liste di attesa che eviterà ai pazienti di passare per il CUP una seconda volta per il follow-up oncologico. Altre soluzioni richiedono un impegno più ampio nel lungo termine. Ed è questo uno dei punti fondanti della riforma in corso: abbiamo realizzato una rete oncologica che garantisca le cure appropriate e nei tempi più brevi individuando nell’ospedale Businco il Centro di riferimento regionale, collegato agli altri nodi della rete teso ad assicurare una assistenza di prossimità ai pazienti oncologici evitando sovraffollamenti nella struttura di riferimento. Tutto richiede un forte cambiamento di mentalità e di approccio da parte di tutti gli operatori sanitari e su questo lavoriamo con convinzione.»
«Questa riforma richiede un approfondimento culturale e di formazione per far sì che l’integrazione dei servizi funzioni davvero», ha sottolineato il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau che sui tempi di attesa per ottenere una diagnosi ha detto che «60 giorni sono davvero troppi ed è certamente necessario un intervento di chiarimento da parte nostra, tramite la direzione generale dell’Azienda Ospedaliera Brotzu che deve garantire la puntuale osservanza delle leggi in vigore che prevedono la presa in carico della paziente oncologica da parte del sanitario e della struttura anche per quanto riguarda la prenotazione delle visite e dei controlli diagnostici, affinché le donne non debbano subire anche questo ulteriore carico. Servono evidentemente anche degli interventi di tipo strutturale per limitare i tempi di attesa sugli interventi chirurgici per questo ci impegniamo a studiare tutte le soluzioni possibili da mettere in campo». 
«Non si può non concordare su molte delle questioni che avete sollevato – ha dichiarato il presidente della commissione Sanità, Raimondo Perra – questo Consiglio regionale ha approvato una riforma poderosa che ora deve essere applicata. Nell’immediato per alleviare le sofferenze delle pazienti oncologiche si possono ad esempio acquistare cinque poltrone in più per fare la chemioterapia e definire meglio la programmazione delle terapie.»

[bing_translator]

L’assessore della Sanità Luigi Arru ha firmato ieri il decreto che stabilisce le modalità e le procedure di erogazione del contributo alle partorienti nelle isole minori che, per mancanza anche temporanea del punto nascita, partoriscono in altre strutture regionali. «Lo stanziamento è stato previsto dalla legge regionale finanziaria 2018 – spiega Luigi Arru – con l’obiettivo di far fronte ai disagi derivanti dalle condizioni di insularità e delle difficoltà dei trasporti via mare delle partorienti». 
Il contributo, per un massimo di 1.500 euro, è destinato alle donne residenti nei comuni di Carloforte e di La Maddalena da almeno 12 mesi antecedenti alla data del parto che hanno partorito in uno dei Punti Nascita pubblici o privati dell’Isola. Le richieste potranno essere inoltrate entro 60 giorni dal parto secondo la modulistica che verrà messa a disposizione dall’Azienda per la tutela della salute. Le donne che hanno maturato i requisiti tra l’entrata in vigore della Finanziaria 2018 e la pubblicazione del decreto potranno presentare l’istanza entro 60 giorni dalla pubblicazione sul BURAS dello stesso decreto.
«L’istituzione del contributo per le neo mamme, assieme ad un percorso di presa in carico durante la gravidanza, segue di pochi giorni l’attivazione del servizio di elisoccorso e rappresenta un’ulteriore risposta ai cittadini sardi, in modo particolare a coloro che vivono nei territori disagiati, per motivi oro/geografici – conclude Luigi Arru -. Ringrazio a questo proposito i consiglieri regionali Luca Pizzuto e Pierfranco Zanchetta che hanno sostenuto l’inserimento nella legge di stabilità della norma a cui oggi diamo attuazione.»

[bing_translator]

«Si proceda con le assunzioni nel rispetto di quanto previsto negli accordi ministeriali e regionali. I lavoratori ex Alcoa sono patrimonio umano e di competenze, elemento fondamentale del complesso industriale di Portovesme, che la Sider Alloys si è impegnata a rilanciare. Loro sono stati protagonisti in ogni singola fase della lunga battaglia che ha condotto, finalmente, nello scorso febbraio a firmare il Patto fra nostro Governo, Syder Alloys e Organizzazioni sindacali. E rispetto a quel Patto non si torni indietro.»

Lo scrive, in una nota, Romina Mura, deputata del Partito democratico.

«Invito il ministro Luigi Di Maio a schierarsi dalla parte dei lavoratori e del Sulcis, in cui spesso lui e i suoi sono venuti a vendere come oro la chiusura degli impianti industriali, a non disperdere il prezioso lavoro fatto, a riguardo, da Carlo Calenda suo predecessoreA dimostrare coi fatti e con le azioni che i lavoratori vengono prima di tutto. D’altro canto – conclude la deputata del Partito democratico – i lavoratori ex Alcoa non chiedono la luna, né tantomeno il reddito di cittadinanza, vogliono semplicemente riprendere a lavorare e a produrre. Così come era stato pianificato.»

[bing_translator]

Paci a presentazione rapporto Confapi

Un team di 20 analisti è al lavoro alla Sfirs per accelerare le procedure e accorciare i tempi dei bandi per le imprese voluti dalla Giunta. L’ha reso noto l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, aprendo i lavori per la presentazione del rapporto Confapi sulle piccole e medie imprese della Sardegna.
«Sappiamo che ci sono ritardi, ne siamo perfettamente consapevoli – ha detto Raffaele Paci -. I bandi per le imprese, che abbiamo fortemente voluto perché siamo convinti che solo le imprese possono creare lavoro ma che spetta a noi il compito di creare le condizioni più favorevoli possibile, hanno avuto un enorme successo. In molti casi ben al di sopra delle nostre aspettative. Quasi 3.000 domande ed un miliardo e 200 milioni di investimenti sono numeri importanti, che testimoniano la grande voglia di ricominciare a investire e credere nella ripresa, ma che hanno creato un collo di bottiglia dal quale vogliamo assolutamente uscire. Per questo abbiamo deciso di creare un team di analisti alla Sfirs, una ventina, che lavora ininterrottamente, sabato e agosto compresi, per imprimere una forte accelerazione. Abbiamo il dovere di dare risposte, concrete e rapide, come le imprese, che sono la spina dorsale della nostra economia, si aspettano.»
«Il sistema produttivo sardo delle piccole e medie imprese ha notevolmente migliorato la sua competitività, rimettendo in moto l’economia e creando nuovi posti di lavoro – ha sottolineato Raffaele Paci -. Finalmente, nel classico quadro in chiaroscuro che emerge dai rapporti sull’economia, il chiaro prevale sullo scuro: ora bisogna rafforzare questo trend, proseguendo con le politiche concrete che la Giunta ha messo in campo da subito e che hanno permesso di ottenere i miglioramenti registrati, che certo non ci bastano ma ci confermano che la strada è quella giusta.»

Il vicepresidente della Regione ha poi ricordato che i dati Crenos e Bankitalia ci dicono che il Pil finalmente sale, che gli occupati aumentano e i disoccupati sono in calo, che migliorano i consumi durevoli e che il turismo, letteralmente, vola.
«Stiamo lentamente uscendo dalla crisi, e noi continuiamo con le nostre politiche per accelerare questo processo: investimenti pubblici, infrastrutture, Patto per la Sardegna, fondi Por, programmazione territoriale, LavoRas. E poi gli aiuti alle imprese dunque i bandi, l’abbattimento dell’Irap, gli strumenti di ingegneria finanziaria, facendo tutto il possibile per abbattere la burocrazia e semplificare le procedure, dunque per accorciare i tempi. In questo sistema il ruolo di Confapi con le nostre piccole e medie imprese è fondamentale: andiamo avanti uniti e coesi, per fare filiera che è l’unico modo per andare sui grandi mercati e per continuare a dare risposte reali alla Sardegna.»
Concretezza, prima di tutto. E poi lavoro e ancora lavoro. «Quotidiano, duro, difficile. A testa bassa. È l’unica strada per ottenere risultati – ha ribadito Raffaele Paci -. Siamo quotidianamente storditi da slogan da campagna elettorale che continuano a promettere risultati irrealizzabili, come la flat tax o il reddito di cittadinanza, o quella zona franca integrale di cui si torna puntualmente a parlare in ogni campagna elettorale. Non ci sono scorciatoie per raggiungere risultati reali e cambiamenti strutturali, per imprimere quella svolta decisiva per uscire definitivamente dalla crisi: l’unica strada – ha concluso Raffaele Paci – è lavorare ogni giorno, unendo le forze, fissare gli obiettivi e centrarli più rapidamente possibile.»

[bing_translator]

Ritornano le visite teatralizzate a Monte Sirai, il 12 e 26 luglio, il 16 e 30 agosto, organizzate dalla Soc. Coop. Sistema Museo e dal Sistema Museale di Carbonia, con il patrocinio del Comune di Carbonia e del Mibact.

Quest’anno Arishat ci accompagnerà alla scoperta delle abitudini alimentari nel mondo fenicio e punico, dalla vita quotidiana alle cerimonie religiose, fino alle libagioni sacre in onore dei defunti

La visita si concluderà con la cena che si terrà nel punto ristoro dell’area archeologica con un menu a tema a cura del Ristorante Tanit.

Primo alla bottarga di muggine
Coniglio agli aromi
Contorno – Dessert al miele
Acqua e 1 calice di Rosso oppure Bianco di Santadi

L’evento, su prenotazione, sarà suddiviso in due turni:

  • primo turno alle ore 19.00
  • secondo turno alle ore 20.00

Costo biglietto

Visita teatralizzata: 6 €   

Visita teatralizzata + cena: 25 €

Info e prenotazioni: 0781 1867304 – carbonia@sistemamuseo.it

Per prenotare la cena: 0781 673793