5 August, 2024
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I rappresentanti di alcune associazioni ambientaliste e pacifiste (tra queste Cobas, Cagliari social forum, Assemblea permanente Villacidro, Comitato riconversione Rwm, Unione sindacale di Base e Carloforte i preoccupati) stamane hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Cagliari, contro la vendita di armi verso l’Arabia Saudita, durante un presidio attuato davanti al tribunale di Cagliari.

I manifestanti hanno denunciato che l’8 ottobre 2016, in un raid condotto nello Yemen Nord Occidentale, è stata uccisa una famiglia di sei persone e sul posto sono stati rinvenuti resti di bombe prodotti nello stabilimento RWM di Domusnovas ed hanno chiesto alla Procura di verificare se sia stata rispettata la norma che vieta il transito e l’esportazione degli armamenti in nazioni in guerra.

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Un nuovo messaggio intimidatorio è stato rivolto al sindaco di Villacidro, Marta Cabriolu, 37 anni, eletta il 5 giugno 2016 con la lista civica “Alternativa Civica”.

Questa mattina sulle pareti di alcuni stabili di via delle Scuole, sono comparse scritte minacciose. In precedenza, per ben due volte, la prima il 27 maggio 2017, la seconda l’11 febbraio di quest’anno, gli era stata incendiata l’utilitaria. Il nuovo messaggio, “Mafia=Cabriolu”, è comparso dopo la menzione speciale ricevuta da Marta Cabriolu nell’ultima edizione del premio Giorgio Ambrosoli: «Nel corso del suo mandato, ha ricevuto ben due gravi intimidazioni, consistite nell’incendio della sua auto e in un attacco personale. Cabriolu non si è lasciata scoraggiare da tali atti, dichiarando che per un po’ si sarebbe spostata a piedi, forte del suo lavoro appassionato e dell’amore per il suo paese. Con lei tutta la Giunta è unita nel contrasto ai poteri occulti e agli interessi personali forti di carattere mafioso presenti nel territorio del comune sardo».

 

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Alcuni vivono all’estero dove si sono laureati, altri nei principali capoluoghi del Nord Italia, la maggior parte in Sardegna. Sono i 50 candidati ammessi alla prima fase del programma Talent Up, fortemente voluto dalla Giunta Pigliaru e attuato dall’Aspal, con l’obiettivo di formare i nuovi imprenditori del futuro. Questa mattina a Nuoro ha preso il via il percorso di formazione che per quattro settimane vedrà i partecipanti frequentare lezioni nella sede del consorzio universitario nuorese UniNuoro, scelto per portare tali opportunità anche nei territori in cui la densità imprenditoriale è più bassa, e che proseguirà con tre mesi di formazione all’estero. A salutare i giovani partecipanti, e discutere con loro, sono stati il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il direttore generale dell’Aspal Massimo Temussi, insieme con il sindaco di Nuoro Andrea Soddu ed il commissario di UniNuoro Fabrizio Mureddu.
Francesco Pigliaru ha ricordato come Talent Up derivi dal confronto con importanti economisti sulla creazione di impresa: «Sappiamo che serve talento, propensione al rischio e capacità ma che il contesto fa la differenza. Talent Up nasce per compensare le difficoltà della nostra regione, derivanti da una bassa intensità imprenditoriale, creando sinergie, formazione e contaminazione». Sull’avvio delle attività di formazione a Nuoro, Francesco Pigliaru ha commentato: «E’ un ulteriore segnale al territorio, per dire che si può fare impresa ovunque. È certo che dove ci sono poche imprese ci sono molte opportunità e spazi non sfruttati e noi facilitiamo la possibilità di coglierli. Ai ragazzi qui selezionati dico: se siete qui è perché avete superato una difficile selezione e siamo contenti di vedervi così forti e motivati. Lo sviluppo e il lavoro lo creano soprattutto le imprese, siete la nostra grande speranza». 
«Progetti come questo servono per traghettarci nel futuro, per portarci al passo con quello che richiede il mercato del lavoro in particolare sul digitale, basti pensare che al momento nel mercato del lavoro internazionale il 40% delle professionalità richieste dal mondo delle imprese non esiste – spiega Massimo Temussi, direttore generale dell’Aspal -, oggi non è più possibile dire che l’alternativa alla disoccupazione è il lavoro dipendente, bisogna creare impresa e creare imprese innovative, focalizzate sul digitale, con Talent Up puntiamo a questo obiettivo.» 
Tra i cinquanta partecipanti che hanno superato la selezione sul totale delle 110 domande presentate, in cui uno dei requisiti fondamentali era la conoscenza della lingua inglese ma nessun limite di età, il 58% ha tra i 30 e i 39 anni, il 28% tra i 20 e i 29, il 12% tra i 40 e i 49 anni, mentre è alta la partecipazione femminile, rappresentata dal 49% dei partecipanti. Una decina, tra questi, ha partecipato in precedenza al programma Master & Back specializzandosi in sedi universitarie estere.
Turismo, servizi per migliorare le performance delle imprese, applicazioni, mobilità sono i settori principali delle idee imprenditoriali che ciascun aspirante imprenditore doveva presentare in fase di selezione: in particolare il 20% delle domande arrivate riguardava servizi di informazione e comunicazione, il 19% alloggio e ristorazione, il 12% servizi di supporto alle imprese. Ma non mancano commercio, agricoltura, ambiente e gestione dei rifiuti.
Dopo il percorso di formazione, un mese in Sardegna (pre-tratment) il cuore della misura si svolgerà all’estero, per un totale di 12 settimane in aree ad alta intensità imprenditoriale e strutture di eccellenza e sarà divisa in due momenti. Il primo, di apprendimento sul campo attraverso il confronto con le esperienze di chi ha già sviluppato un’idea imprenditoriale, si svolgerà in uno dei primi 20 ecosistemi imprenditoriali a livello mondiale individuati dalla classifica “Global Startup Ecosystem 2017” (tra i quali la Silicon Valley, New York City, Londra, Pechino, Tel Aviv, Shanghai, Los Angeles, Seattle, ecc.).
Il momento successivo è finalizzato alla trasformazione dell’idea in attività imprenditoriale: i partecipanti saranno formati sulle tecniche di presentazione dell’idea al mercato e di gestione dell’avvio e della fase di crescita in una delle migliori business school a livello mondiale.
L’ultima fase del bando riguarda il rientro in Sardegna. Il programma prevede l’accompagnamento attraverso percorsi individuali di screening dell’idea imprenditoriale, e di orientamento verso gli strumenti regionali più idonei tra quelli disponibili a favore della creazione d’impresa. Questa fase sarà gestita dal Centro regionale di Programmazione e da Sardegna Ricerche che, in base allo stadio di sviluppo dell’idea imprenditoriale, individueranno gli strumenti più adatti.

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Si chiama “Aperti per ferie” la bellissima azione messa in campo dall’Auser Carbonia, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, per non lasciare soli gli anziani e aiutarli ad affrontare il caldo estivo e i disagi che esso può causare in questa stagione in cui, soprattutto negli ultimi giorni, le temperature stanno raggiungendo valori elevati, superiori ai 30 gradi.
Sono numerosi i servizi che l’Auser garantirà durante tutta l’estate a beneficio di fasce deboli, come quelle della terza età, che a Carbonia sono numericamente consistenti, data l’elevata età anagrafica di molti nostri concittadini. Verrà assicurata un’ampia gamma di servizi, tra cui il “Filo d’Argento Auser”, definito anche come “Telefono amico degli anziani”. Si tratta di un numero verde gratuito, 800.995988, attivo tutti i giorni della settimana, compresi i festivi, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, per tutto l’anno, in grado di fornire alle persone ascolto, supporto e interventi di sostegno.
Il comune di Carbonia informa, inoltre, che presso la sede Auser di via Liguria 69, a Carbonia, dal lunedì al sabato, dalle 9.00 alle 13.00, i volontari sono a disposizione degli anziani per consegnare a domicilio la spesa, i farmaci e i libri da loro richiesti. Altre iniziative sono volte ad accompagnare le persone sole verso centri socio-sanitari in occasione di visite o terapie, supportandole nella misurazione dei valori della pressione, della saturazione e dei valori glicemici. Inoltre, il personale dell’associazione di volontariato fornirà ai cittadini informazioni su tutti i servizi sociali offerti dal Comune di Carbonia e nel territorio.
Il sindaco Paola Massidda plaude all’iniziativa promossa dall’Auser, considerata «meritoria per le sue finalità sociali e per la sua grande attenzione verso persone fragili come gli anziani, a cui i volontari vanno incontro con un aiuto concreto, non lasciandoli soli, ma facendo loro compagnia e contribuendo alla loro socializzazione ed integrazione. Un progetto che conferma, per l’ennesima volta, quanto il volontariato, la solidarietà e la cooperazione siano valori incardinati nel tessuto sociale della città di Carbonia».
Soddisfazione è stata manifestata anche dall’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera: «Attraverso queste attività è possibile dare una mano agli anziani, soprattutto a coloro che vivono soli, alleviando le loro difficoltà e il loro senso di solitudine».
Il servizio “Aperti per ferie” è attivo dal 1° luglio fino al 30 settembre.

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Migliaia di visitatori hanno affollato Tortolì nel fine settimana per la Festa del Gusto, organizzata dallo staff di Invitas. Nella fantastica cornice compresa tra Corso Umberto e via Monsignor Virgilio, il weekend a cavallo tra giugno e luglio ha regalato ai tantissimi tortoliesi presenti, ma anche ai vacanzieri, un’infinità di sapori: sardi, nazionali e internazionali. Lungo le tre serate il maxi villaggio a metà tra sapori e musica si è letteralmente acceso, proprio nei giorni della partenza ufficiale dell’estate 2018: c’è chi ha scelto di gustare un piatto preparato all’istante, passeggiando nelle due vie – pedonali per l’occasione – e chi ha voluto unire il sapore al divertimento dei balli di flamenco, country e latino americano.

«È stato un evento riuscitissimo, vogliamo replicarlo anche nei prossimi anni – commenta, soddisfatta, la consigliera comunale con delega al Turismo e Spettacolo, Loredana Secci -. Il riscontro di pubblico, tra cittadini e turisti, è stato soddisfacente. L’organizzazione di Alessia Littarru e Ivan Scarpa è stata impeccabile, così come la grande mano fornita dalla nostra amministrazione comunale. È stato l’evento giusto al momento giusto, in un’estate che vede aumentare i turisti, a Tortolì, del 15 per cento rispetto all’anno scorso.»

Ricambia pienamente la soddisfazione Alessia Littarru, a capo dell’organizzazione della “Festa del gusto”: «È stato bellissimo essere ospiti di Tortolì, la nostra mission principale è quella di portare tutte le eccellenze enogastronomiche, da quelle locali a quelle nazionali sino a quelle internazionali. È tanta la gioia nel sapere che anche Tortolì vuole ospitarci nuovamente, per noi ritornare sarà sicuramente un piacere».

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Virtuosa catena di solidarietà assiste i bambini bielorussi del progetto Chernobyl costretti a rimanere una giornata a Roma in attesa del volo per Anche quest’anno, come da tradizione, le famiglie sarde accolgono qualche centinaio di bambini bielorussi nell’ambito del progetto Chernobyl promosso da diverse organizzazioni di volontariato dell’Isola. Un movimento di solidarietà longevo che lega Sardegna e Bielorussia da ormai più di trent’anni.

Un consistente gruppo di bambini, il cui arrivo era previsto il 29/06/2018, per un disguido dovuto all’enorme fila al controllo passaporti, una volta arrivato con il volo di linea da Minsk non si è presentato in tempo per l’imbarco per Cagliari. Unica soluzione possibile è stata quella di riproteggere il gruppo per il 30/06/2018 su ultimo volo per Cagliari (unico con disponibilità di così tanti posti).

L’Associazione Cittadini del Mondo di Cagliari che organizza l’accoglienza del gruppo di bambini in questione, non si è persa d’animo e grazie alla collaborazione di tutti ed in stretto contatto con Ambasciata Bielorussa e Consolato onorario a Cagliari, e, soprattutto, il prezioso ed insostituibile aiuto della Regione Sardegna nella persona di Marco Sechi e della Protezione civile Sardegna nella persona di Paolo Pittau, ai quali va il nostro sincero ringraziamento, si è riusciti  a trasformare un fastidioso disguido in un gita fra amici.

Carlo Altea responsabile dei Progetti Chernobyl dell’Associazione Cittadini del Mondo si è imbarcato sul primo volo per Roma per coordinare le attività di assistenza sul posto.

Regione Sardegna e Protezione Civile Sardegna hanno messo in moto una virtuosa catena della solidarietà che ha visto protagonisti gli amici della PROCIV-ARCI: un grande grazie ad Anna Cascino responsabile regionale della PROCIV-ARCI Sardegna, Fabio Mangani presidente nazionale, Alessandro Maietto responsabile regionale Lazio, Alessandro Angeli responsabile del gruppo Prociv-ARCI Roma sud “Iqbal Masih” ONLUS. Nelle operazioni logistiche ha dato una mano anche l’associazione di protezione civile SOS di Roma.

Risultato tutto gruppo dei bambini bielorussi è stato ospitato presso la casa famiglia Iqbal Centro Educativo Residenziale per ragazzi dai 3 ai 16 anni struttura in Roma dove ha trascorso la notte, e la serata del 29 giugno è stata trascorsa con una bella pizzata e tanti giochi.

Nella mattinata del 30 giugno gita per conoscere un antico acquedotto romano e pranzo e nel pomeriggio trasferimento di tutto il gruppo in aeroporto.

Associazioni, volontariato, istituzioni unite nella solidarietà: a nome di tutti i piccoli ospiti un particolare ringraziamento va Alessandro Angeli responsabile del gruppo Prociv-ARCI Roma sud “Iqbal Masih” ONLUS e a tutti i volontari per la disponibilità dimostrata e per l’accoglienza riservata. GRAZIE!! SPASIBO (russo), DZIAKUJ (bielorusso)!!

L’auspicio per il futuro, che si possa prevedere una corsia preferenziale per il controllo passaporti dei gruppi dei minori partecipanti ai programmi di accoglienza solidale così da evitare disguidi che rendano poi complicato il successivo imbarco per la Sardegna, tenuto conto che nel periodo estivo è difficile poi trovare posti per gruppi così numerosi sui voli immediatamente successivi.

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L’Amministrazione comunale di Carbonia intende favorire lo svolgimento di spettacoli all’aperto e di piccoli intrattenimenti organizzati dai titolari dei pubblici esercizi, limitando nel contempo i rischi derivanti dall’inquinamento acustico.

Per questo motivo, il sindaco Paola Massidda ha emesso un’ordinanza, secondo la quale i titolari di pubblici esercizi che organizzano nel periodo estivo intrattenimenti all’aperto (es. piano bar, disco-bar) dovranno rispettare i seguenti orari per le emissioni sonore: dalle ore 19.00 fino all’1 del mattino del giorno successivo.

L’ordinanza n. 262, pubblicata oggi, lunedì 2 luglio, sarà in vigore da venerdì 6 luglio a domenica 16 settembre 2018.

«Attraverso questo provvedimento potremo garantire il giusto equilibrio tra le esigenze dei gestori di pubblici esercizi che organizzano spettacoli all’aperto e le richieste dei cittadini residenti nelle aree interessate, i quali vogliono riposare serenamente nelle ore notturne», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Soddisfazione è stata espressa dall’assessore delle Attività produttive Mauro Manca per un provvedimento che «mira a incrementare l’occupazione nel settore delle attività produttive cittadine, facendo sì che i cittadini possano fruire il più possibile degli spettacoli di intrattenimento all’aperto. Ciò si traduce in una riduzione del fenomeno del pendolarismo notturno verso altre località e nella contestuale eliminazione di qualsiasi elemento di disturbo e di disagio per i cittadini in termini di inquinamento acustico».

«L’ordinanza mira anche a prevenire alcuni casi, avvenuti in passato, di interferenze tra emissioni sonore prodotte da locali ubicati l’uno vicino all’altro – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Gian Luca Lai -. A questo proposito, è stato disposto il divieto di svolgere intrattenimenti musicali all’aperto in concomitanza con altri spettacoli che si tengono a meno di 100 metri di distanza l’uno dall’altro. Particolare tutela dovrà essere osservata anche nei confronti di eventi organizzati dall’Amministrazione comunale presso il Teatro Centrale di piazza Roma, l’anfiteatro di Piazza Marmilla e la stessa piazza Roma. In quel caso, il divieto di svolgere in contemporanea intrattenimenti all’aperto da parte dei pubblici esercizi si estende fino ai 200 metri di distanza.»

 

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Grande successo per Habitat in Blues domenica 1 luglio a Sennori dove il suggestivo scenario della Cava di tufo, ex sito estrattivo ora trasformato in spettacolare terrazza e originale teatro all’aperto che dalle alture del paese domina il Golfo dell’Asinara, ha ospitato il concerto dei Bayou Moonshiners Collective.

L’evento riuniva l’anteprima del Narcao Blues Festival e la prima serata di Aspettando Calici di Stelle, manifestazione promossa dal comune di Sennori in collaborazione con la Pro Loco e le cantine del territorio, che punteggerà con altre tre serate l’estate del vivace centro della Romangia fino alla serata clou del 10 agosto; Habitat in Blues ha inoltre inaugurato Cavart- Extrazioni Culturali, progetto con cui il Theatre en vol si candida a fare della Cava uno spazio dedicato allo spettacolo, all’arte e alla cultura con la consueta creatività e gusto per le contaminazioni che caratterizza la compagnia teatrale sassarese.

La serata ha preso il via con la degustazione dei vini delle cantine Sorres, Fara e Viticoltori Romangia che ha dato un saggio degli ottimi livelli raggiunti dalle aziende del sennorese. Le note blues della cantante Denise Fatma Gueye e del chitarrista Paolo Corda hanno accompagnato l’aperitivo nella magia del tramonto con l’incantevole vista sul mare del nord-ovest.

All’imbrunire è stata la volta del concerto dei Bayou Moonshiners. Il duo, vocato al blues e al soul di New Orleans e composto dal pianista Max Lazzarin e dalla cantante Stephanie Ghizzoni, si è per l’occasione trasformato in quintetto con Giacomo Scanavini al trombone, Alessandro Arcuri al basso e Corrado Battorti alla batteria.

La formazione ha coinvolto e trascinato il pubblico con pezzi della tradizione della Big Easy, quella New Orleans crogiolo di culture, celebre per la sua storica ma ancora oggi intensa scena musicale, di cui quest’anno si celebra il trecentesimo anniversario della fondazione e a cui il Narcao Blues Festival dedica la sua XXVIII edizione in programma nel centro sulcitano dal 18 al 21 luglio. Classici come Saint James Infirmary, Freedom and Justice e Amazing Grace hanno fatto ballare e sognare gli spettatori insieme alle videoproiezioni Paesaggi in Blues a cura del Theatre en vol.

«La sinergia fra Amministrazione comunale, Theatre en Vol e Narcao Blues Festival – ha sottolineato il sindaco di Sennori, Nicola Sassu – si è rivelata vincente e, con questi partner, prevediamo future collaborazioni. E vincente si è dimostrata anche l’idea di trasformare la Cava in un inedito palcoscenico per vivere le notti d’estate immersi in uno straordinario paesaggio che racchiude in un unico sguardo il centro storico del paese e i suoi caratteristici pendii incastonati fra cielo e mare a perdita d’occhio.»

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Un programma nel segno della musica, con tanti appuntamenti culturali, in collaborazione con il museo della Tonnara, rievocazioni di eventi storici e spettacoli di tutti i generi per bambini e famiglie. Si aprirà il 5 luglio il programma del mese dedicato agli eventi dell’estate stintinese e predisposto dall’assessorato comunale alla Cultura.

A dare il via agli appuntamenti sarà il 5 luglio alle 19, al museo della Tonnara, la presentazione del Viaggio del postale che anche quest’anno avrà un annullo filatelico dedicato il 7 luglio in largo Cala d’Oliva. Si partirà invece per il Viaggio domenica 8 luglio dal porto Mannu alla volta di Porto Torres.

Partirà sempre il 5 luglio, per poi ritornare i lunedì 16 e 30, l’appuntamento con la rassegna degli artisti di strada Isthintini Busker Festival (ore 22.00).

Tanti gli eventi culturali in collaborazione con il Mut. Si parte il 6 luglio con la presentazione del libro Donne e cucina in tempo di guerra. Dal ‘39 al ‘45: il conflitto raccontato attraverso le ricette “della fame” e a seguire lo show cooking di Pino Pazzola. Si prosegue poi il 7 luglio con l’assegnazione del premio “Stintino 2018” per la divulgazione scientifica al Museo Egizio di Torino e al suo direttore Christian Greco. E ancora presentazioni di libri il 28 luglio Sergio Brio. L’ultimo 5topper e il 29 luglio Ultime notizie sull’evoluzione umana di Giorgio Manzi.

Le conferenze scientifiche in programma il 14 luglio e il 27 luglio consentiranno di affrontare i temi sul bioterrorismo e sulla zoologia.

Arriva per la prima volta a Stintino, l’8 e 9 luglio, il Sardinia film festival, la rassegna internazionale cinematografica che, arrivata alla sua XIII edizione, ha già ottenuto un buon successo di pubblico nelle prime due tappe di quest’anno, Villanova Monteleone e Alghero.

«Nel segno della continuità – afferma l’assessore della Cultura Francesca Demontis – la nostra amministrazione, nell’organizzare il programma, ha voluto dare spazio a tutti i generi, con attenzione alle famiglie, ai bambini e ai giovani. In particolare un’occhio di riguardo agli artisti del territorio, e ai giovani del paese che, prima questo mese e poi ad agosto, avranno la possibilità di esprimere le loro doti di musicali.»

Il 29 luglio, infatti, alla piazzetta delle vele, sul lungomare Cristoforo Colombo, alle 22 i ragazzi de “I musicanti del marciapiede accanto” daranno prova delle loro capacità.

Appuntamento immancabile sarà, come ogni anno la Sagra del Tonno che, organizzata dalla Pro Loco si svolgerà il 21 luglio. Il 23 luglio, alle 21,30, tutti in corteo con Funky Jazz Orchestra e Parata FalluDù, si parte da largo Cala d’Oliva.

Torna, con tanti appuntamenti sparsi nell’arco del mese, anche Stintino Classica e jazz che quest’anno si arricchisce con Stintino Opera. Docenti e allievi si ritroveranno al Centro culturale di via Marco Polo per le loro lezioni quindi al Museo, in largo Cala d’Oliva e nella chiesa parrocchiale per un serie di concerti di assoluto interesse.

Dal 12 luglio, appuntamento fisso del giovedì sarà FalluDù Lab, alle 21,30 in largo Cala D’Oliva.

Due i venerdì dedicati ai balli latino americani con il trio Bahia, il 6 e il 27 luglio alle 21,30 in largo Cala d’Oliva.

Tante poi le attività organizzate dalla biblioteca comunale, con Information literacy per ragazzi, Bibliotecario per un giorno, Summer School in biblioteca e Libri parlati (per info 079 4124547).

Tutti i giorni, infine, i mercatini sul lungomare e sul porto Vecchio (dal venerdì alla domenica).

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Come si forma il pregiudizio? Il politicamente corretto ci mette al riparo dai nostri pregiudizi? Che ruolo gioca il linguaggio all’interno della professione del giornalista? Come conquistare una posizione di neutralità rispetto ai fatti di cui dobbiamo parlare? Come funziona il processo di crescita di un individuo e come si costruisce l’identità di genere?

Questi alcuni dei temi che saranno affrontati nel Corso di formazione continua per i giornalisti intitolato: “Media e identità di genere. L’informazione che non discrimina”. L’iniziativa è a cura di Zeroviolenza Onlus e dell’Associazione Stampa Romana, con la partecipazione di professioniste dell’Associazione Italiana di Psicoanalisi (AIPsi) ed è realizzata grazie ad un bando Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.

A Cagliari l’incontro si terrà lunedì 9 luglio 2018, nella Sala Giorgio Pisano dell’Unione Sarda, dalle ore 9.00 alle ore 14.00.

Dopo i saluti di Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, sono previsti gli interventi di Paola Spadari, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio;

Ignazio Cannas, psicoanalista dell’Associazione Italiana di Piscoanalisi; Tiziana Barrucci, giornalista dell’Associazione Stampa Romana e Monica Pepe, Giornalista Zeroviolenza Onlus.

L’esperienza insegna che il linguaggio può sciogliere, mantenere o produrre ambiguità, confusioni ed equivoci di cui si nutrono i pregiudizi e gli stereotipi più radicati. È proprio partendo da tale consapevolezza che, con l’aiuto di esperti e giornalisti, si tenterà di evidenziare il processo di costruzione dell’identità e dell’identità di genere, analizzandolo in termini psicodinamici, premessa necessaria allo svolgimento di un’informazione corretta.

«Si lavora sulla parità di genere e sulle situazioni di criticità e di corretta rappresentazione nei resoconti giornalistici a partire dal linguaggio, che non è una sovrastruttura, ma una chiara indicazione di percorso e di significato. Usare le parole giuste significa rispettare tutti gli attori in campo e costringere noi giornalisti a lavorare più a fondo per raccontare con esattezza i fatti e il loro contesto», ha detto il segretario dell’Associazione Stampa Romana Lazzaro Pappagallo, nella presentazione del programma.

E Monica Pepe di Zeroviolenza, ha osservato: «L’idea del corso nasce dalla volontà di analizzare e valorizzare qualsiasi processo informativo, da quelli primari che all’interno dei contesti familiari segnano il passaggio da una generazione a quella successiva, all’informazione tradizionale che contribuisce a sviluppare l’identità civica e politica di un individuo adulto».

Spiegando «il confronto tra colleghi giornalisti e con esperti del mondo della psicoanalisi su come affrontare all’interno della professione giornalistica temi come relazioni, affettività, genere, pregiudizio, che troviamo ormai nelle cronache ogni giorno ci è sembrato doveroso e una grande occasione di riflessione per tutti».

Il corso, classificato come evento deontologico all’interno del programma di formazione continua obbligatoria, dà diritto a 7 crediti.