5 August, 2024
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Torna al MEI 2018 sabato 29 settembre il Premio dei Premi, il contest che l’anno scorso ha riunito i vincitori dei più importanti concorsi italiani di canzone d’autore e world music intitolati ad artisti scomparsi.

Saranno presenti quest’anno sul palco del Teatro Masini di Faenza i vincitori di questi concorsi: Premio Pierangelo Bertoli, Premio Umberto Bindi, Premio Buscaglione, Premio Alberto Cesa, Premio Piero Ciampi, Premio Bianca d’Aponte, Premio Fabrizio De André, Premio Bruno Lauzi, Premio Andrea Parodi.

La scorsa edizione, ideata e diretta da Enrico Deregibus e Giordano Sangiorgi, ha visto prevalere la bolognese Roberta Giallo, con al secondo posto i siciliani Pupi di Surfaro e al terzo la siculo-belga Sighanda.

Anche quest’anno ogni artista eseguirà un brano proprio ed una cover di un nome storico della musica italiana, in una sorta di passaggio di testimone dai grandi protagonisti della nostra canzone ai giovani che ne stanno raccogliendo l’eredità. A decidere il vincitore sarà una nutrita giuria composta da importanti addetti ai lavori italiani e internazionali e da giornalisti aderenti al Forum del giornalismo musicale.

Nella serata si esibiranno poi vari ospiti, che saranno annunciati prossimamente.

Fra i partner dell’evento ci sarà l’Officina della Musica e delle Parole di Milano, che, grazie ai responsabili Alberto Salerno e Tino Silvestri, offrirà al vincitore una borsa di studio del valore di euro 1.500. Oltre a questo, il vincitore avrà diritto ad un pacchetto promozionale del circuito del Mei e a vari altri bonus che sono in via di definizione.

Resta aperta per chiunque, la possibilità di proporre premi e bonus.

 

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Commissione politiche agricole, Caria - Centinaio

Il primo incontro ufficiale tra l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, ed il neo ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio, si è tenuto ieri pomeriggio a Roma, in occasione della commissione Politiche agricole in Conferenza delle Regioni. Durante i lavori, è stato illustrato al ministro Gian Marco Centinaio un documento programmatico condiviso da tutti gli assessori agricoli d’Italia sulle maggiori criticità da affrontare nei prossimi mesi: dai ritardi nei pagamenti agricoli gestiti dall’Organismo nazionale AGEA ai danni da fauna selvatica, dalle assicurazioni agevolate per le imprese all’etichettatura e tracciabilità dei prodotti made in Italy, dalla promozione dei vini nei mercati dei Paesi terzi a tutta la partita sulla zootecnia e quindi su latte, carne e formaggi. Sono state poi affrontate le problematiche del settore Pesca, la valorizzazione delle filiere e dei progetti sulla banda ultra larga presenti nei programmi di sviluppo rurale. Il punto si è fatto inoltre sul riconoscimento e il controllo delle Organizzazioni dei produttori (OP), ma anche sulle produzioni bio e su tutte le emergenze fitosanitarie presenti in Italia: prima fra tutte la Xylella.
«Il nuovo ministro ha avuto con tutti noi assessori un approccio positivo, aperto a una leale collaborazione istituzionale tra Governo, Regioni e Province autonome. Una disponibilità a lavorare insieme per il bene del mondo delle campagne che vada oltre alle diverse appartenenze politiche – ha detto Pier Luigi Caria che durante il suo intervento di ieri ha rappresentato al ministro Gian Marco Centinaio alcune criticità specifiche e altrettante attività già in corso che la Sardegna intende chiudere nel breve periodo -. Nei prossimi mesi dobbiamo trovare una soluzione sul temporaneo declassamento ministeriale dei tre ippodromi sardi, sulle nuove quote di tonno rosso da assegnare ai nostri pescatori e sul riconoscimento di Argea come Organismo pagatore autonomo regionale. Ho inoltre ricordato le problematiche del comparto ovicaprino, dove la Sardegna gioca una partita da protagonista nazionale, e nello specifico l’atto di accreditamento presso il Mipaaf dell’Organismo interprofessionale latte ovino sardo (Oilos). Con il ministro – ha concluso Pier Luigi Caria – ci siamo lasciati con la volontà di fissare quanto prima un appuntamento dove definire, punto per punto, le prossime azioni politiche che possano portare beneficio a tutto il nostro comparto agricolo».

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L’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari aggiunge un nuovo tassello alla gestione dei fondi per la produttività e per le fasce retributive. Nei giorni scorsi, infatti, i dipendenti dell’azienda di viale San Pietro si sono ritrovati in busta paga gli arretrati stipendiali per la produttività degli anni 2007-2010, che si aggiungono a quanto percepito nelle scorse mensilità per gli anni dal 2011 al 2016. Complessivamente, il personale del Comparto per gli arretrati ha percepito in media nelle tre ultime mensilità circa 7.500 euro lorde. Inoltre, alcuni lavoratori del comparto, già dipendenti dell’Aou prima dell’accorpamento, hanno ricevuto un ulteriore incremento dello stipendio per il riconoscimento dei passaggi di fascia, per tutto il personale idoneo inserito nella delibera numero 23 del 9 febbraio 2016 e nelle successive modificazioni. Per questo passaggio, l’Aou di Sassari ha riconosciuto complessivamente al personale del Comparto incrementi di stipendio per circa 500mila euro.

Procede quindi, secondo le tappe stabilite negli accordi, – pagamenti ad aprile, maggio e giugno – il percorso di liquidazione dei fondi e delle progressioni economiche orizzontali, avviato a febbraio scorso dopo la certificazione fatta dal collegio dei revisori. Una definizione storica, attesa dal Comparto dal 2007, che ha dato il via libera alla deliberazione della direzione aziendale, guidata da Antonio D’Urso, che ha rimodulato i fondi contrattuali suddivisi tra fondo per il finanziamento delle fasce retributive, delle posizioni organizzative, della parte comune ex indennità di qualificazione professionale e dell’indennità professionale specifica. Quindi ancora fondo per il compenso del lavoro straordinario e fondo della produttività collettiva per il miglioramento dei servizi e per il premio della qualità delle prestazioni individuali.

Aou e sindacati, poi, sempre a febbraio 2018 hanno concordato di attivare nuovamente il percorso per l’attribuzione di nuove fasce al personale dipendente. oltre ad attribuire gli incarichi di posizione organizzativa e di coordinamento.

Sempre a febbraio, la direzione aziendale ha concordato con le organizzazioni sindacali di riconoscere gli incrementi stipendiali per le progressioni di carriera relativamente, all’anno 2016, anche al personale Aou proveniente dalla ex Asl 1 e collocatosi nelle graduatorie in posizione utile.

Per raggiungere questo obiettivo, è indispensabile che il collegio sindacale certifichi i fondi di tutto il personale del comparto dell’Aou sia delle Cliniche che dell’ospedale Santissima Annunziata.

«E, infatti, il presidente del collegio sindacale – ha fatto sapere la direzione aziendale in una recente lettera inviata alle rappresentanze sindacali – su richiesta della stessa direzione, si è impegnato a calendarizzare a breve la certificazione dei fondi contrattuali del comparto per il biennio 2016-2017. Questa certificazione – spiega la direzione – rappresenta il presupposto imprescindibile per la corresponsione delle fasce al personale ex Asl 1, transitato in Aou a decorrere dal 1° gennaio 2016, che ne ha la titolarità e per la definizione degli incarichi per le posizioni organizzative».

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Carenza di personale di esercizio sull’intera rete stradale statale della Sardegna, necessità di infrastrutture viarie nuove con risorse per la realizzazione di raccordi funzionali alla deviazione del traffico in caso di incidenti, l’esigenza di rivedere i limiti temporali degli impianti semaforici all’altezza degli svincoli sulla statale 130. Sono i temi affrontati in un’interrogazione urgente dal capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu. 

«E’ il caso della Carlo Felice – spiega il capogruppo Udc – con un’arteria diventata negli ultimi giorni una trappola infernale. Una carreggiata su cui si riversa una grande fetta del traffico in direzione Cagliari e Sassari. Verso il capoluogo isolano, l’altro giorno, un tamponamento è bastato a mandare in tilt la viabilità. E, sul posto, si è registrata la totale assenza di operatori dell’Anas in grado di decongestionare il flusso delle auto e indicare la viabilità alternativa. La statale 131 richiede interventi infrastrutturali di ammodernamento – aggiunge Gianluigi Rubiu – con raccordi in grado di favorire il deflusso dei mezzi in caso di incidenti. L’azienda che gestisce le principali arterie isolane dovrebbe da subito trasferire le risorse per la realizzazione delle opere.»

Altro tasto dolente, il semaforo sulla statale 130 all’altezza dello svincolo sulla via Piave ad Assemini, in direzione Cagliari: «Un punto nevralgico della viabilità – conclude Rubiu – visto che sull’arteria si riversano le auto che provengono dal Sulcis Iglesiente. L’impianto rimane rosso troppo a lungo, le auto si incolonnano e la strada diventa impercorribile. Occorre che l’Anas intervenga, magari diminuendo il tempo di attesa tra il rosso e il verde del semaforo, così da velocizzare il passaggio dei mezzi in transito.»

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Reggae, dub, ska e rocksteady saranno i generi musicali che risuoneranno sabato notte nella piazza dei 45. A portare la musica e le loro sonorità saranno i componenti di “Radici nel cemento”. Il gruppo musicale originario di Fiumicino, con il tour “Fuego y corazón”, il 30 giugno farà tappa a Stintino, la prima in Sardegna con una seconda in programma il 28 agosto a Usini.

Il gruppo romano vanta una ricca discografia che li vede sulla breccia nel genere musicale reggae dal 1993, anno della loro formazione. Di quest’anno è l’uscita dell’album “Fuego y corazón” che contiene il singolo “La ginnastica der core”, uscito nell’estate 2016, e la cover di Manu Chao “King of the bongo”, ri-arrangiata secondo lo stile del gruppo quindi anche Spaceship Earth.

A Stintino, il gruppo capitanato da Rastablanco si esibirà in piazza dei 45, a partire dalle ore 22.00, con ingresso libero. L’evento, che si inserisce nel programma estivo organizzato dall’amministrazione comunale, è patrocinato dal comune di Stintino, assessorato della Cultura e degli Spettacoli, retto da Francesca Demontis.

I Radici nel cemento sono: Rastablanco voce e cori e chitarra ritmica e acustica; Giulio Ferrante, Giuliobass, voce e cori, basso, kazoo; Vincenzo Caristia alla batteria e percussioni; Christian Simone al sax tenore; Leonardo Bono, Piddub, sound engineer e dub masta. E ancora Angelo Morrone Mr. Fasa al piano, organo, synth, loop e campionatori, fisarmonica; Valerio Guaraldi alla chitarra; Stefano Cecchi alla tromba; Amos Vigna al sax alto, sax tenore e Andrea Pagani ai tromboni.

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La Fontana Romana si rifà il look e, per l’occasione, l’Amministrazione comunale di Sant’Antioco organizza uno spettacolo con la collaborazione della locale Scuola Civica di musica. Appuntamento venerdì 29 giugno, alle 21.00, in Piazza Italia, dove gli allievi della scuola di musica si esibiranno per omaggiare lo storico presidio culturale della città nella sua nuova “veste”. Recentemente, infatti, la struttura è stata sottoposta ad alcuni lavori di sistemazione: «Lo scopo dell’intervento – spiega il sindaco Ignazio Locci – era quello di ridare centralità e degna visibilità alla Fontana, un edificio che, situato in Piazza Italia, luogo storico e di ritrovo per eccellenza dei cittadini, ha un ruolo fondamentale nell’immaginario di tutta la comunità. Quella Fontana, infatti, è stata centro di socializzazione e aggregazione per intere generazioni di antiochensi. Purtroppo,  però, alcuni ultimamente hanno insistentemente mostrato poco rispetto, utilizzandola come discarica a cielo aperto e come vespasiano. Ci auguriamo che la nostra volontà di “ricordare” cosa in realtà rappresenti la Fontana, possa scuotere anche le coscienze di chi, invece, ha manifestato scarso amore per quelle mura».
Nello specifico, gli interventi hanno interessato i quattro serbatoi dell’acqua con volta a botte, semplicemente riportati alla luce grazie all’inserimento di finestre in cristallo e un nuovo impianto di illuminazione che ne mostrano lo sviluppo interno di circa venti metri al di sotto della piazza. Fino ad oggi i serbatoi erano coperti e nascosti da anonimi portelloni.

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Anche per il 2018 tornano le giornate dedicate al lavoro della compagnia aerea Ryanair. Già nel 2017 la compagnia aveva creato centinaia di nuovi posti di lavoro soprattutto nelle posizioni di assistente di volo e di terra. Tra luglio e agosto arrivano, dunque, i “Recruitment Days”, giornate dedicate ai colloqui con i tanti giovani interessati a lavorare in questa azienda. Si terranno in molte città italiane e serviranno proprio a conoscere i futuri assistenti che poi seguiranno un corso prima di essere assunti. Ma chi è Ryanair? Questa azienda nata solo nel 1985, grazie a tariffe super-scontate, è riuscita a passare dai 5mila viaggiatori del primo anno ai 100milioni di oggi. Così, di pari passo, è cresciuto il numero di dipendenti e collaboratori a vario titolo; erano 25 nel 1985 e oggi sono diverse migliaia. Per avere ulteriori dettagli sull’iniziativa …

L’articolo completo è consultbaile nel sito: http://www.suntini.it/diariolavoro_ryanair.html )  

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Domani, venerdì 29, e sabato 30 giugno alle 21 negli spazi della Fondazione Siotto (a Cagliari, in via dei Genovesi 114) debutta “La sala del tempo. Racconti dell’attesa”, spettacolo, per la regia di Laura Fortuna, messo in scena dall’associazione Le Officine.

La pièce è l’esito scenico del corso di Dizione e lettura espressiva portato avanti dall’associazione nei mesi scorsi, e ruota attorno al tema dell’attesa.

Dentro una stanza dove il tempo si è fermato nove personaggi (interpretati da Danila Atzeni, Valeria Caschili, Elisabetta Cocco, Alice Deledda, Emanuele Incani, Chiara Ledda, Daniela Puddu, Bonaria Secci, Luca Vincis) vivono la loro attesa, portando ciascuno la propria esperienza di tempo.

Ecco allora lo stato interiore di chi vive in attesa di un ritorno, di un viaggio, di un appuntamento, di una lettera, di chi attraverso l’attesa mostra la sua resilienza.

Scrive Laura Fortuna nelle sue note di regia: «L’attesa è impotenza contro la mania di controllo, un limbo di incertezza, in cui il tempo soggettivo assume la temperatura del nostro sentire».

Cura l’allestimento scenico May Mask.

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Da martedì 26 giugno il sindaco di Carbonia Paola Massidda e l’assessore della Cultura e del Turismo Sabrina Sabiu si trovano in Germania, a Oberhausen, dove sono stati accolti dal sindaco Daniel Schranz, dall’assessore della Cultura Apostolos Tsalastras e dalla rappresentante dell’Ufficio Intercultura Desbina Kallinikidou. «Una visita finalizzata a consolidare sempre di più il gemellaggio che lega Carbonia ed Oberhausen da circa 15 anni. Una comunanza basata sulle radici minerarie dei due centri, sulla storia, la cultura, l’amicizia, la collaborazione e la fratellanza», ha affermato il sindaco Paola Massidda.
Nei diversi tavoli tecnici svoltisi in questi giorni, il primo cittadino di Carbonia e l’assessore Sabrina Sabiu hanno dialogato con gli amministratori del comune di Oberhausen al fine di individuare, oltre alle comuni radici minerarie, possibili elementi di convergenza tra Carbonia ed Oberhausen in tema di sviluppo economico, ambiente e turismo. Uno scambio di vedute costruttivo, nella piena consapevolezza che la contaminazione di saperi, valori ed esperienze diverse possa contribuire notevolmente al reciproco arricchimento culturale.
La visita a Oberhausen è stata anche l’occasione per riabbracciare centinaia di nostri concittadini e corregionali, emigrati in Germania fin dagli anni Sessanta. Per parlare di questi temi e dell’amore che gli emigrati provano ancora per la loro terra natia, il sindaco Paola Massidda e l’assessore Sabiu hanno incontrato Gianni Manca, Presidente della Federazione dei Circoli Sardi in Germania, e Franco Sogus, presidente del Circolo “Rinascita” di Oberhausen.
Il sindaco e l’assessore di Carbonia hanno ricevuto un’accoglienza calorosa da parte degli amministratori tedeschi, che li hanno guidati alla scoperta dei principali luoghi di interesse presenti ad Oberhausen, comune di oltre 200mila abitanti situato nella Renania Settentrionale-Vestfalia, a circa 30 km da Dusseldorf. Tra i principali siti visitati, si segnala un imponente Gasometro alto 117,5 metri e con un diametro di 67,6 metri, il Parlamento (Landtag) e la Torre della Televisione di Dusseldorf e il centro storico di Oberhausen.
Domani sera, venerdì 29 giugno, il sindaco e l’assessore faranno rientro a Carbonia.

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Si è parlato dei nuovi casi di Sla (sclerosi laterale amiotrofica), di distribuzione dei presidi per i malati assistiti a domicilio e delle risorse del Fondo Nazionale per la Non autosufficienza nel corso dell’incontro di questa mattina tra l’assessore della Sanità, Luigi Arru, e le rappresentanti delle associazioni Viva la Vita Sardegna e Comitato 16 Novembre, che proseguono l’attività a favore delle persone con Sla iniziata da Salvatore Usala.
La presidente Irma Ibba ha chiesto aggiornamenti sui nuovi piani per il programma regionale “Ritornare a Casa” e sul numero dei pazienti affetti da Sla in Sardegna, mentre la vice presidente Maria Paola Aureli ha segnalato la mancanza di erogazione di alcuni presidi indispensabili per la nutrizione dei malati. L’assessore ha spiegato che la Sardegna continua ad avere un Fondo per la Non autosufficienza maggiore di quello nazionale e che le risorse del Programma Ritornare a Casa sono state tutte utilizzate sia per dare continuità ai vecchi Piani che per finanziare i nuovi. Non ci risultano novità per quanto riguarda il Fondo nazionale, ha precisato in risposta alla domanda sui 500 milioni annunciati dal precedente Governo ed ha accolto la richiesta di un nuovo incontro nell’arco di quindici giorni con l’associazione, cui coinvolgere la direzione generale delle Politiche sociali, dell’Ats e l’Anci Sardegna.