6 August, 2024
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7 appuntamenti cinematografici assolutamente da non perdere nella splendida location dell’Arena Mirastelle del Teatro Centrale di piazza Roma. È questa la cifra di fondo della rassegna “Cinema sotto le stelle” che debutterà domani, martedì 26 giugno, alle ore 21.30, con il film “Smetto quando voglio – Ad honorem”, terzo capitolo della fortunata saga diretta da Sydney Sibilia.
L’iniziativa è stata organizzata dal Centro di Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria con il patrocinio e il contributo economico dell’Amministrazione comunale di Carbonia.
La rassegna quest’anno assume un valore particolare in quanto ricade all’interno dell’ampia offerta di iniziative ed eventi promossi dal comune di Carbonia per celebrare l’80° anniversario di fondazione della città.
«Cinema sotto le stelle proporrà 7 film di altissimo livello in grado di intercettare i gusti dei nostri concittadini con pellicole che spaziano tra i vari generi: dalla commedia al thriller, dai film di animazione alla commedia drammatica. Si tratta di una rassegna propedeutica allo svolgimento di un altro grande evento, il Carbonia Film Festival, previsto per il mese di autunno», ha detto l’assessore dello Spettacolo Sabrina Sabiu.
“Cinema sotto le stelle” comincerà domani sera e andrà avanti per 7 appuntamenti che si svolgeranno tutti i martedì alle ore 21.30 presso l’Arena Mirastelle, ad eccezione della penultima proiezione, eccezionalmente prevista per lunedì 30 luglio, sempre alle ore 21.30.
Il biglietto d’ingresso è di 4 euro, con prezzo ridotto a 3 euro per i giovani fino ai 21 anni di età e per tutti gli iscritti ai circoli del cinema ARCI-UCCA e FICC.

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Domani 26 giugno alle ore 10.00n la terza commissione Bilancio e la sesta commissione Sanità e politiche sociali del Consiglio regionale, in seduta congiunta ascolteranno una relazione dell’assessore della Sanità Luigi Arru sulle problematiche dell’Aias.

Giovedì 28, alle 10.30, la terza commissione Bilancio, assieme alla commissione Speciale sull’artigianato ed il commercio terranno una riunione sui problemi di accesso al credito delle imprese di settore che sarà aperta da una audizione dell’assessore della Programmazione Raffaele Paci.

La quarta commissione Governo del territorio si riunirà giovedì 28 giugno alle 10.00. La seduta sarà aperta da un intervento dell’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu sulla direttiva collegata alla legge regionale 11/17 riguardante la “specificazione dei dati dimensionali” in materia di servizi alla residenza. A seguire, l’esame del Testo unificato sulla “raccolta e commercializzazione dei funghi epigei e ipogei spontanei”.

La quinta commissione Attività produttive riprenderà i suoi lavori martedì 26 alle 10.30 con l’esame del Testo unificato delle cooperative di comunità e di due proposte di legge riguardanti le birre artigianali, la n. 350 (Crisponi e più) e la n. 505 (Lotto e più).

 

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Domani, martedì 26 giugno 2018, alle ore 10.00, all’interno della sala “Andrea Versari”, presso il palazzo “De La Vallèe” in via Torino 21, a Cagliari, il Comando Militare Esercito Sardegna, unitamente al Comitato sardo grandi eventi, alla Regione Autonoma della Sardegna e all’Associazione Club Modellismo Storico Cagliari, in collaborazione con l’Università di Cagliari, Sassari e l’Ufficio Scolastico della Regione Sardegna, presenteranno il programma di eventi organizzato per commemorare il centenario della fine della Grande Guerra.

Alla presentazione interverranno:

– Generale di Divisione Giovanni Domenico Pintus, comandante del Comando Militare Esercito Sardegna;

– Prof. Aldo Accardo, ordinario di Storia contemporanea all’Università di Cagliari e Presidente del Comitato sardo grandi eventi;

– Giuseppe Dessena, assessore della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport;

– Cristiano Erriu, assessore degli Enti locali;

– Dott. Alberto Monteverde, presidente Associazione Club modellismo storico Cagliari.

Il prossimo autunno, nel centenario della conclusione del primo conflitto mondiale, giungeranno in Sardegna e saranno esposti al pubblico i gloriosi vessilli della Brigata Sassari e della Brigata Reggio. Si tratta delle Bandiere di Guerra e le relative Frecce dei Reggimenti 45°, 46°, 151° e 152°, attualmente conservati presso il Sacrario delle Bandiere ubicato nel Complesso del Vittoriano in Roma.

L’evento, che si inquadra nel programma di manifestazioni volto a commemorare il centenario della fine della Grande Guerra, è organizzato dal Comando Militare Esercito Sardegna, dal Club Modellismo Storico Cagliari, dalla Regione Autonoma della Sardegna, dal Comitato Sardo Grandi Eventi con la preziosa collaborazione del Museo Sacrario delle Bandiere delle Forze Armate al Vittoriano in Roma ed il patrocinio dalla Fondazione di Sardegna. 

Non sfugge il suo grande valore storico e morale poiché tali drappi, che sventolarono sul Carso, sull’Altopiano di Asiago, sul Piave e a Trieste redenta, ricordano e rappresentano il sacrificio di oltre 14.000 soldati sardi caduti nel corso del conflitto.

Accanto alle storiche bandiere dei reggimenti “sardi” sarà presentato il Tricolore che sventolò sul Campanile di San Giusto a Trieste il 4 novembre 1918, oggi custodito presso il Museo Risorgimentale “Emanuele Filiberto di Savoia” di Sanluri.

In pieno spirito di pace e concordia e quale omaggio ai Caduti degli antichi avversari, sarà altresì esposta per la prima volta la straordinaria bandiera del Consolato d’Austria Ungheria di Cagliari, fra i pochissimi esemplari sopravvissuti al conflitto ed al crollo dell’impero asburgico, oggi custodito dalla famiglia Lucchese.

La loro esposizione si collocherà nell’ambito di una mostra storica di ampio respiro che intende illustrare una rilettura dei principali eventi bellici del 1918 nel corso dei quali i reparti sardi ebbero modo di illustrarsi. La ricostruzione di fatti ed eventi si avvarrà di un’ampia documentazione d’archivio proveniente in larga misura dall’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito ma anche da importanti raccolte private. Fra i documenti iconografici si segnala per rarità e rilevo una collezione di fotografie inedite della “Sassari” realizzate tra il 1915 e gli anni del primo dopoguerra.

Saranno altresì esposte una serie di rare uniformi storiche originali e alcuni diorami e modelli di mezzi militari in scala, parte della raccolta dell’istituendo Museo Storico Militare della Sardegna.

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Sono trascorsi 50 anni dalla scoperta del nella grotta di “Su Benatzu” a Santadi ed è tanta l’emozione di orof. Antonio Assorgia che fece parte del Gruppo Speleologico di appassionati ricercatori con Franco Todde e Sergio Puddu, alla memoria dei quali dedica, in occasione del 50° anniversario della scoperta il libro: Il “Tempio Ipogeo” nuragico di Su Benazzu.

Nella cornice del museo GeoPunto a Genna Luas, coordinato dall’Associazione per il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, il Prof. Assorgia e numerosi altri illustri studiosi con il sindaco di Santadi, dott. Elio Sundas, hanno rievocato quell’importante scoperta che ancora, nonostante il tempo trascorso, attende una sua corretta ed ampia valorizzazione.

Il ritrovamento avvenne nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 giugno del 1968. Scoperta di grande rilievo scientifico che ebbe un risvolto amaro per gli scopritori, in quanto non venne loro riconosciuta la paternità del ritrovamento. «La negazione della paternità della scoperta ai tre speleologi – ricorda il prof. Assorgia – determinò anche il fatto che nessun esperto, che successivamente ebbe modo di esaminare i reperti archeologici, facenti parte del corredo votivo del Tempio ipogeo, non conoscendo gli autori della scoperta, né le modalità del ritrovamento, si preoccupò di intervistarli e di informarsi sulla particolare disposizione spaziale degli oggetti votivi, se vi fossero evidenze di qualche sequenza temporale nella loro deposizione, se vi fossero particolari tracce materiali di frequentazioni singole o collettive, quali fossero gli accorgimenti, messi in atto dai Nuragici, al fine di rendere difficile, se non impossibile, l’accesso al Sancta Sanctorum». Tutto ciò perché i tre speleologi, invece di lasciare il ritrovamento in sito ed avvisare la Sovrintendenza, raccolsero tutto il materiale ceramico e gli oggetti in bronzo, compreso lo splendido e raffinato tripode, e lo portarono nel loro Istituto.

Il tesoro nella grotta Pirosu, così chiamata la cavità ove si trovavano in gran numero i materiali rinvenuti, era costituito da un grande deposito di ceramiche costituite da vasi, ciotole, lucerne, una delle quali decorata con motivi ornamentali a cerchi concentrici ed a lisca di pesce e numerosi corredi votivi. Con essi erano numerosi bronzi costituiti da bracciali, pugnali ad “elsa gammata”, un tripode ed una colonnina.

Quella importante scoperta ancora attende d’essere compiutamente svelata per comprendere meglio l’era nuragica e la sua evoluzione, anche in rapporto con le nuove genti che arrivarono in Sardegna con Fenici e Cartaginesi e che in quel tripode bronzeo potrebbero ben essere rappresentati, perché, a detta del prof. Pasquale Zucca, frutto di commercializzazione dei mercanti aristocratici greci e fenici. 

Il rilancio scientifico e la fruizione del sito arricchiscono il patrimonio del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna e della comunità locale di Santadi che da esso trae importanti elementi della memoria storica, ma anche nuove opportunità di sviluppo socio economico.

Prof. Tarcisio Agus

Presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna

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Una folla di appassionati con famiglie ed amici è accorsa per festeggiare i vincitori del primo Rally del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, evento che l’Ente ha sostenuto su sollecitazione dei Comuni di Arbus e Guspini intenzionati a promuovere le ex aree minerarie di Montevecchio ed Ingurtosu, con l’importante appendice del geosito di Piscinas. 

Due giorni di animazione territoriale che la Mediterranean Team, con i 24 equipaggi, ha sviluppato tra i centri di Arbus e Guspini e l’area mineraria di Montevecchio.

Migliaia di appassionati hanno seguito tutte le fasi dalla preparazione alle gare vere e proprie che hanno coperto un percorso di 36 chilometri, fra i due comuni minerari e Montevecchio.

Appassionati arrivati da diverse parti dell’Isola fra i quali non pochi giunti dalla Gallura dove si svolge il Rally su sterrato dei campionati mondiali. Non sono inoltre mancati appassionati provenienti dal continente e dall’estero.

Durante le premiazioni sono state diverse le persone che mi hanno avvicinato e che non conoscevano l’esistenza del Parco e tanto meno le bellezze delle aree minerarie di Montevecchio, Ingurtosu e Piscinas. I più curiosi hanno voluto che narrassi loro del palazzo che sovrastava il palco delle premiazioni, la direzione della miniera, meglio definita Palazzo Castoldi. Ricco di affreschi inaspettati in ambito minerario, a sottolineare la ricchezza raggiunta dall’unica famiglia sarda, i Sanna – Castoldi, che si è cimentata nell’avventura mineraria di metà ottocento.

Molto attivi gli operatori economici che per due giorni hanno ospitato e reso servizi a centinaia di convenuti che si sono fermati per seguire l’importante evento sportivo. Alberghi, B&B, casa vacanze ed agriturismi hanno registrato il tutto esaurito e molti degli ospiti hanno manifestato la volontà per una visita più compiuta, in un area a molti sconosciuta e che ha suscitato curiosità e fascino, non solo per i complessi architettonici salvati, ma per la storia antropologica che gli accompagna ed il vasto patrimonio naturalistico che gli avvolge.

La promozione delle aree minerarie passa anche par gli eventi sportivi, diversi dei quali hanno ricevuto il plauso ed il sostegno del Parco, come, ultima in ordine di tempo “La Nuragika” a Villasalto, nel maggio scorso, che partendo dallo splendido scenario della miniera di “Su Suergiu”, ha percorso, con le bici d’epoca, le vicine miniere del Sarrabus.

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È stato pubblicato sul sito del Piano Sulcis il rapporto sullo stato di attuazione al 20 giugno di quest’anno. Nel rapporto sono elencati, in sintesi, i progressi più importanti e le criticità nell’attuazione. Il Piano comprende 5 programmi (imprese, scuola, ricerca tecnologica, bonifiche, infrastrutture) articolati in 73 interventi. I soggetti attuatori sono Amministrazioni e soggetti statali (Ministero Sviluppo Economico, Invitalia, ANAS, ENEA), la Regione, la Provincia, i Comuni e altri soggetti. Gli enti locali sono responsabili dell’attuazione di 46 interventi. Il Coordinamento del Piano agisce su questo insieme di soggetti. La dotazione finanziaria pubblica contabilizzata e monitorata, per effetto di ulteriori apporti all’attuazione del Piano, registrati negli ultimi sei mesi, ammonta ora a 806,4 milioni di euro, ripartiti fra Imprese (circa il 45%), Infrastrutture (oltre il 26%), Bonifiche (circa il 20%), Scuola e Ricerca tecnologica (oltre il 7%).

L’aumento notevole della dotazione, rispetto a quanto riportato nel precedente rapporto, è la conseguenza dell’Accordo di programma tra MISE, Invitalia e Regione per la riattivazione del complesso industriale ex Alcoa, a opera di Syder Alloys, finanziato dal MISE con circa 86 milioni di euro da rimborsare in otto anni. Le risorse pubbliche agiscono da leva per rilevanti investimenti privati nel programma Imprese e, in taluni casi, anche nel programma Ricerca tecnologica. Le imprese, inoltre, investono notevoli risorse proprie nella messa in sicurezza e nella bonifica dell’Area industriale di Portovesme. Alcuni impegni importanti del Piano (per esempio: la riforma del Parco Geominerario che ha portato alla cessazione del commissariamento, le vertenze e le bonifiche industriali) sebbene non assorbano risorse del Piano, richiedono un notevole impegno del Coordinamento. In estrema sintesi, le risorse disponibili sono state impegnate con obbligazioni giuridiche perfezionate nella misura dell’86%, pari a oltre 690 milioni di euro. Le restanti risorse programmate ma non ancora impegnate con obbligazioni giuridicamente vincolanti, ammontano a circa 100 milioni di euro e riguardano i porti e l’interconnessione delle dighe con il Cixerri. Per queste opere è in corso la progettazione definitiva ed esecutiva.

Nel mese di luglio sarà pubblicato un rapporto sui pagamenti effettuati al 30 giugno 2018 e sugli impatti occupazionali. Nel programma imprese (362 milioni di euro) sono stati deliberati tre Contratti di Sviluppo di cui due stipulati (Sider Alloys e Eurallumina) e uno da stipulare (Renovo Bioedilizia). È a regime la Zona Franca Urbana di cui beneficiano oltre 4.300 micro e piccole imprese. I bandi conclusi di incentivazione di nuove iniziative e di piccole imprese esistenti, hanno registrato 205 proposte di cui 72 hanno superato positivamente l’istruttoria di merito. Su un precedente bando, 12 proposte sono state finanziate e i contributi sono in erogazione. Anche nell’anno in corso sono stati emessi nuovi bandi. Di particolare importanza l’attivazione del Contratto d’Investimento per progetti di maggiore dimensione (sino a 20 milioni di euro) che registra 16 manifestazioni di interesse per complessivi 80,7 milioni di euro di investimenti.

La principale criticità riguarda i ritardi nell’istruttoria delle domande e nell’erogazione dei finanziamenti e dei contributi. I programmi Scuola, Sviluppo Competenze e Ricerca Tecnologica (per complessivi 60 milioni di euro) sono a regime. Quello relativo alla scuola è prossimo alla conclusione. I programmi di bonifica delle aree minerarie ed ex Sardamag (oltre 166 milioni di euro) hanno cumulato forti ritardi in passato, soprattutto a causa della situazione di IGEA. La rimessa in bonis della società e l’affidamento di alcuni progetti di bonifica ai Comuni, hanno consentito lo sblocco del programma. Si registrano significativi progressi negli interventi a Iglesias, Guspini e Sant’Antioco. Nell’area industriale di Portovesme sono in corso, o sono stati deliberati, interventi di messa in sicurezza e risanamento ambientale per oltre 240 milioni di euro a totale carico delle aziende con avanzamenti rilevanti anche nell’ultimo semestre.

 

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La chiusura è col botto, in tutti i sensi: dall’acquazzone che ha creato qualche difficoltà nelle ultime ore, ma senza scoraggiare i novanta standisti che, insieme agli organizzatori «e con il prezioso supporto del Comune e della polizia locale» hanno rimesso a posto i gazebo sino alla “benedizione” del Comune stesso. La “Festa del gusto” fa boom a Quartu, nell’area del Poetto, di fronte al Sax Beach: decine di migliaia di visitatori da giovedì 21 a domenica 24 giugno scorsi si sono lasciati conquistare dallo street food e dagli eventi musicali imbastiti dall’organizzazione Primavera Sulcitana. E c’è l’arrivederci all’anno prossimo.

«I cittadini quartesi e anche i tanti venuti dall’hinterland sono rimasti piacevolmente soddisfatti – dice l’assessore comunale del Turismo, Roberto Fadda di Martino – la sperimentazione si è rivelata vincente, ecco perché proporrò, durante la prossima riunione della commissione delle Attività produttive, la stabilizzazione di questo evento all’interno dell’agenda comunale legata al piano generale degli eventi.»

Una notizia che rende felicissima Alessia Littarru, presidentessa di Primavera Sulcitana: «Ci siamo trovati benissimo e il responso del pubblico è stato ottimo. Ringrazio di cuore il Comune, nella figura del sindaco Delunas e dell’assessore di Martino, per averci supportato in ogni momento, anche durante il temporale di domenica sera, e per averci dato la possibilità, con l’ampio spazio di cinquemila metri quadri, di poter svolgere la nostra ‘Festa del gusto’. Non vediamo l’ora di ritornare a Quartu l’anno prossimo.»

La “Festa del gusto”, intanto, è già in marcia verso Tortolì: appuntamento nel weekend a cavallo tra giugno e luglio, da venerdì 29 a domenica 1 il “villaggio” enogastronomico è visitabile tra Corso Umberto e via Monsignor Virgilio.

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Sfilata di celebrità per le inaugurazioni dei ristoranti della “Nuova Costa Smeralda”. Al Bano Carrisi, Malika Ayane, Mario Biondi e Diletta Leotta: sono loro gli ospiti della tre giorni per lanciare la “Nuova Costa Smeralda”. Più giovane, piena di novità e che punta, soprattutto, sulle esperienze. “The new Costa Smeralda experience” è un contenitore di appuntamenti, lanciato da Marriott Costa Smeralda che gestisce gli alberghi per conto di Qatar Holding, iniziato venerdì 22 giugno e conclusasi ieri, domenica 24 giugno. Ad arricchire la scena, dunque, ospiti di eccezione come i cantanti Al Bano, Biondi e Ayane e la giornalista di Sky, Diletta Leotta. Proprio Mario Biondi, cantautore di fama internazionale, è stato protagonista all’esordio con il taglio del nastro per l’apertura del ristorante peruviano Caffè Sole by Nuna, con la cucina dello chef Rafael Rodriguez. «Il nostro slogan è Sardegna da amare – ha sottolineato Franco Mulas, Area manager Marriott Costa Smeralda –. Vogliamo rafforzare l’isola e la Costa Smeralda come destinazione”. Un concetto ribadito da, direttore Sales&Marketing Marriott Costa Smeralda: «Nuna, la prima delle nuove grandi aperture della Costa Smeralda, arricchisce la nostra destinazione con una offerta culinaria di grande livello, mettendo i nuovi outlet al centro di un’esperienza che valorizza l’anima di una Sardegna da amare». L’incontro di sapori e il connubio di emozioni tra l’isola e il Perù rappresenta il cuore del nuovo ristorante Nuna. «La Sardegna è un luogo meraviglioso, ideale per capire un concetto di cucina come quella peruviana, naturale, che si affida a prodotti di grande varietà – spiega Rafael Rodriguez, chef del Caffé Sole by Nuna e premiato come miglior interprete di cucina peruviana in Italia -. Colori e sapori unici che si sposano benissimo con la tradizione dell’isola».

Venerdì è stata inaugurata la nuova Spa dell’hotel Romazzino. Un gioiello su due piani, incastonato in uno degli alberghi del gruppo Marriott International, la prima Spa del gruppo che arricchisce l’offerta in Costa Smeralda. Si tratta di una partnership col gruppo Clarins, che utilizzerà il prestigioso marchio “My blend by Clarins”, l’ottava al mondo e brand selezionato solo negli alberghi più esclusivi del mondo. «Siamo in grado di eseguire più di seimila combinazioni nei trattamenti per il viso – spiega Loretta Varani, responsabile Clarins -. Un approccio personalizzato che nasce dall’utilizzo di Skin Diag, una apparecchiatura all’avanguardia capace di fotografare, quasi scannerizzare il viso, registrando tutte le caratteristiche e le componenti della pelle».

 

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Tutti gli studenti universitari che ne avranno diritto riceveranno la borsa di studio, che sarà molto più ricca rispetto al passato. È un altro importante risultato degli investimenti portati avanti dalla Regione sul fronte dell’istruzione e del diritto allo studio, che per la Giunta Pigliaru si confermano priorità. Con l’aumento delle risorse regionali da 3 a 13 milioni di euro, siglato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, le borse di studio, e le azioni di sostegno a favore di studenti capaci e meritevoli privi di mezzi, per il 2018-2019, diventano infatti notevolmente più ricche e si amplia il numero dei beneficiari. Alle risorse regionali, inoltre, si sommano quelle statali, europee, e la tassa regionale per il diritto allo studio universitario, incassato nel corso dell’anno 2018 direttamente dagli ERSU, arrivando all’importante cifra di circa 40milioni. È stato illustrato questa mattina, nel corso della conferenza stampa dedicata nell’aula magna Maria Lai del Polo economico e giuridico dell’Università di Cagliari, dove il presidente Francesco Pigliaru insieme all’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena hanno illustrato dati e significato del provvedimento con il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria del Zompo, il professore Antonello Cannas in rappresentanza dell’Università di Sassari, il consigliere regionale Roberto Deriu, e il rappresentante Ersu degli studenti.

Aumenterà ancora, secondo le stime, il numero degli studenti beneficiari, che è in costante crescita dal 2014, in particolare grazie anche all’aumento dell’Isee da 20mila a 23mila euro, e dell’indicatore ISPE, elevato oltre i 50mila euro. Sulla base dei dati storici forniti dalle Università di Cagliari e Sassari, sono circa 9mila gli studenti sardi potenzialmente interessati ai bandi che, nelle prossime settimane, saranno emanati dagli ERSU.

I nuovi importi delle borse di studio per l’anno accademico 2018/2019 saranno i seguenti: 5.174,66 euro per lo studente fuori sede; 2.852,71 euro per lo studente pendolare; 1.950,44 euro per lo studente in sede. Per il servizio abitativo è prevista una riduzione su base annua pari a 1.990,25 euro, mentre per il servizio ristorazione ci sarà una riduzione di 600 euro. Il DPCM del 2001, infatti, prevede tali detrazioni nel caso in cui la Regione sia in grado di assicurare gratuitamente il servizio abitativo e di ristorazione.

Lo stanziamento di 13 milioni di euro, previsto nella Finanziaria 2018, sarà ripartito nella misura del 65% all’ERSU di Cagliari e del 35% all’ERSU di Sassari, rispettando la percentuale degli studenti iscritti.

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Lo scorso 25 maggio, l’Arciconfraternita della Vergine della Pietà del Santo Monte, riunita in assemblea plenaria a Iglesias, ha rinnovato le cariche del Consiglio che governa il Sodalizio.

A seguito delle cinque votazioni sono stati eletti:

Enrico Collu (conservatore)

Remigio Cabras (vice conservatore)

Luigi Angioy (tesoriere)

Roberto Orrù (sacrista maggiore)

Luigi Biggio (segretario).