6 August, 2024
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Grande entusiasmo e partecipazione da parte dei bambini di Carbonia e del territorio, che ieri hanno affollato l’’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu per assistere alla prima edizione in assoluto della mostra “Mattoncini Lego a Carbonia”, organizzata dall’’associazione culturale Karalisbrick, con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia.

Un migliaio di persone tra bambini, genitori, zii e nonni, hanno potuto apprezzare gli splendidi diorami realizzati da veri e propri professionisti delle costruzioni Lego.

Per l’’Amministrazione comunale era presente l’’assessore della Cultura Sabrina Sabiu, che ha posato accanto all’’imponente rappresentazione Lego del campanile di San Ponziano, luogo simbolo della città di Carbonia, ormai avviata al compimento del suo 80° compleanno.

«“Ci fa immensamente piacere vedere alla Grande Miniera di Serbariu tantissimi bambini entusiasti e divertiti per un evento inedito per Carbonia. Un evento organizzato proprio per soddisfare i gusti dei nostri piccoli»”, ha commentato l’’assessore Sabrina Sabiu.

“Mattoncini Lego a Carbonia” continua anche nella giornata di domenica 17 giugno, dalle ore 10.00 del mattino fino alle ore 19.00.

Di seguito, pubblichiamo alcune immagini della mostra odierna.

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I carabinieri della Stazione di Sanluri, questo pomeriggio, a Serrenti hanno arrestato in flagranza di reato tre uomini per tentato furto in abitazione e resistenza a pubblico ufficiale.
I militari sono giutni sul posto a seguito di una segnalazione pervenuta poco prima al 112, cogliendo i tre in flagranza di reato.
I militari dopo aver bloccato Devid Milanovic, classe ’92, con precedenti di polizia, intento a fare da palo, hanno arrestato Daniele Milanovic classe ’92, incensurato, e Marko De Haro, classe ’82 con precedenti di polizia, intenti nel tentativo di forzare il portoncino d’ingresso di un’abitazione i cui proprietari erano assenti.
I due, alla vista dei militari, hanno tentato la fuga ma sono stati immediatamente bloccati.

I tre arrestati sono ristretti presso le camere di sicurezza della Compagnia di Sanluri e Cagliari in attesa della direttissima prevista per lunedì mattina, davanti al Giudice Monocratico del Tribunale di Cagliari.

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comandante porto carloforte stefano bisacco

Si è svolta la scorsa settimana la cerimonia del passaggio di consegne al vertice dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Carloforte. Il nuovo comandante è il tenente di vascello Stefano Bissacco che subentra al tenente di vascello Christian Amin, che dopo tre anni di servizio a Carloforte, è destinato alla Capitaneria di Porto di Gallipoli. La cerimonia del cambio della guardia  è avvenuta, causa condizioni metereologiche, all’Exme, alla presenza delle autorità militari, civili e religiose, imprenditori del settore nautico e studenti dell’Istituto Nautico.

Il comandante della Direzione Marittima di Cagliari Giuseppe Minotauro ha diretto formalmente il passaggio di consegne, esprimendo al comandante uscente Christian Amin un encomio per quanto fatto al comando della Capitaneria di porto di Carloforte ed ha augurato buon vento al nuovo comandante Stefano Bissacco che arriva dal reparto volo della Marina Militare di Pescara,dove ha svolto servizio come Ufficiale Tecnico specialista di aeromobili.

Erano presenti alla cerimonia anche il presidente dell’Autorità portuale della Sardegna Massimo Deiana, il sindaco di Carloforte Salvatore Puggioni e diversi consiglieri comunali.

Tito Siddi

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Il coordinatore di Forza Italia Giovani – Sulcis, Roberto Demurtas, ha diffuso una nota dai toni molto critici nei confronti delle tre consigliere di maggioranza del comune di Sant’Anna Arresi che, dimettendosi insieme ai quattro consiglieri di minoranza, hanno determinato lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, quando mancavano ancora due anni alla conclusione naturale della consiliatura.

«Con i fatti di Sant’Anna Arresi – scrive Roberto Demurtas – tutto il Sulcis ha perso l’ennesima possibilità di sviluppare il settore turistico. Lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale arresino, non rappresenta solamente un grave problema per gli abitanti della Città, in quanto inevitabilmente inciderà pesantemente su tutti gli imprenditori del settore turistico che si accingono ad affrontare la stagione estiva. Non si possono perdere occasioni del genere, dovremmo ringraziare gli imprenditori che decidono, specialmente in questo periodo, di investire i propri soldi in questo territorio.»

«Dopo i casi del centro termale a Sant’Antioco ed il campo da golf a Calasetta – aggiunge Roberto Demurtas – ci sono persone che continuano ad ostacolare lo sviluppo turistico del Sulcis senza proporre alternative valide. Centinaia di posti di lavoro bloccati, nel mentre ogni anno sempre più giovani abbandonano la propria terra. Quante occasioni dovremo perdere ancora affinché ci si renda conto che bisogna puntare maggiormente sul settore turistico? Quanti miei coetanei dovranno emigrare per potersi garantire un futuro? Credo che sia necessario affrontare seriamente questa situazione anche alla luce delle ormai imminenti elezioni regionali. Chiunque aspiri a diventare Presidente della Regione – conclude il coordinatore di Forza Italia Giovani – Sulcis -, dovrà dimostrare di voler concretizzare un’altra idea di sviluppo per il Sulcis che guardi meno all’assistenzialismo, concentrandosi prioritariamente sul turismo, senza dimenticare il settore industriale, promuovendo l’industria sostenibile, intelligente ed inclusiva.»

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Sean Paul: questo il terzo nome appena uscito che sarà tra i super ospiti dell’ogliastrino Red Valley Festival. La manifestazione, giunta alla quarta edizione, che si terrà ad Arbatax dall’11 al 14 agosto, vanta nomi di punta del panorama musicale nazionale e internazionale: per la prima data in programma, il prossimo 11 agosto, la spettacolare location degli Scogli Rossi avrà l’onore di ospitare uno dei più grandi nomi della Dance-Music italiana ed internazionale, il “Maestro” Gigi D’Agostino. Il 13 agosto arriveranno i re della trap, la band romana Dark Polo Gang, che si esibirà in un live show che raccoglierà tutti i loro brani più noti.

Ospite di punta della vigilia di Ferragosto, serata più calda d’estate, sarà l’artista di fama internazionale, unico musicista giamaicano ad aver vinto un American Music Award (2006) nella categoria Migliore Artista Maschile Pop / Rock e anche il primo giamaicano ad essere comparso sulla copertina di Vibe Magazine. Un nome, una garanzia: Sean Paul.

Formatosi con il reggae e la dancehall del suo Paese d’origine, è presente sulla scena internazionale con numerose collaborazioni e in diversi generi come EDM, Soca, Pop, Afrobeat e Latino. L’artista di Kingston, cominciò a studiare musica molto presto ottenendo i primi successi nel 1996 con “Baby Girl”. In Giamaica divenne un vero e proprio cult, mentre per un reale debutto negli States bisognerà aspettare il 1998. Sarà con “Get Busy” che Sean Paul raggiungerà le vette delle classifiche mondiali.

Il musicista farà il suo ingresso in grande stile nella nostra Isola il 14 agosto: il Red Valley Festival è pronto ad accoglierlo e far ballare e scatenare il pubblico. L’artista giamaicano da record, l’unico ad aver vinto un American Music Award nella categoria Migliore Artista Maschile Pop / Rock e primo giamaicano ad essere stato sulla copertina di Vibe Magazine, è sulla rotta della Sardegna!

 

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Prosegue la battaglia del comitato per il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione.

«Siamo stanchi di ricevere dallo Stato elemosine ed assistenzialismo, che generano rassegnazione, servitù e clientelismo – si legge in una nota diffusa ieri -. I sardi chiedono pari opportunità con tutti gli altri cittadini italiani. I sardi vogliono competere ad armi pari per poter dimostrare quanto valgono. Vogliamo che tutti i sardi imparino a combattere quotidianamente per i loro diritti, senza aspettare miracoli che non arriveranno mai. Chiediamo, dunque, che vengano misurati e compensati gli svantaggi che derivano dall’insularità.

Alcuni sono facilmente intuitivi.

Senza continuità territoriale per le persone e per le merci è difficile pensare ad unaeconomia che riesca ad essere competitiva.

Se i costi per l’energia restano superiori a quelli del resto d’Italia e d’Europa è impossibile che le attività di impresa possano essere economicamente sostenibili.

Lo stesso discorso vale per le infrastrutture.

Se le nostre infrastrutture immateriali, la scuola, la cultura, la conoscenza, l’altaformazione restano deboli, è conseguentemente debole la nostra società.

Ancora più drammatico è il discorso sulle infrastrutture materiali: se mancano i porti, gli aeroporti, le strade, le ferrovie, le comunicazioni interne, è evidente che qualsiasi territorio è chiamato a pagare costi insostenibili per lo sviluppo.

La Sardegna sconta oggi un ritardo insostenibile nelle sue infrastrutture materiali.

Le Ferrovie della Sardegna sono le uniche in Italia a non essere elettrificate.

Nuoro è uno dei due capoluoghi italiani a non avere una stazione delle FF.SS.

La velocità di percorrenza dei treni sardi è tale da scoraggiare qualsiasi trasporto su binario.

Ne consegue che in Sardegna i trasporti viaggiano quasi tutti su gommato, causando un sovraccarico di lavoro insostenibile per il sistema viario stradale.

Ma il sistema viario stradale sardo è all’altezza di gestire questi traffici straordinari?

Qual è in nostro indice di infrastrutturazione sul trasporto stradale rispetto al resto dell’Italia?

Abbiamo un numero sufficiente di collegamenti interni stradali?

Qual è l’entità degli investimenti previsti per il futuro dallo Stato?

Qual è la quota parte di questi investimenti destinata alla Sardegna?

Abbiamo cercato di dare risposte tecniche, con numeri chiari e indiscutibili alle nostre domande.

Non per iniziare la solita partita di richieste e rivendicazioni nei confronti dello Stato.

Ma per dire ancora una volta, che i sardi hanno diritto a un futuro che sia alla pari con tutti gli altri cittadini italiani.

L’insularità non è un problema degli italiani che vivono nelle isole, ma è un problema dell’intera comunità nazionale.

E’ per questo che stiamo raccogliendo in tutta Italia le firme per il riconoscimento costituzionale del Principio di Insularità.

Il tempo delle elemosine è finito.

I sardi chiedono pari diritti e pari opportunità!

Gli investimenti sulle infrastrutture stradali in Sardegna

Purtroppo, il panorama degli investimenti infrastrutturali in Sardegna non cambia se voltiamo lo sguardo dalle ferrovie alle strade.

Abbiamo già visto come, secondo uno studio fatto nella scorsa legislatura dalla commissione della Camera dei Deputati che si occupa di Lavori pubblici e di Infrastrutture relativo al decennio 2000-2010 la Repubblica è stata piuttosto matrigna nei confronti della nostra isola.

In sintesi, lo Stato ha speso quasi 1.2 milioni per chilometro quadrato come media nazionale ma in Sardegna ha speso circa il 20 % di quella somma, 230.000 euro.

Pertanto non sorprende che anche per il futuro la programmazione pubblica preveda ben poco per l’isola nonostante il sistema viabilistico sia, per una terra così estesa e al contempo sottopopolata, l’unico strumento di accesso alle aree interne che spesso si sentono (e sono) abbandonate dal resto della collettività.

Per giunta lo stato disastroso della rete ferroviaria fa di quella stradale la via preferenziale anche per i collegamenti tra le nostre città.

La nostra dotazione stradale dovrebbe quindi essere la struttura portante del trasporto di merci e persone e allo stesso tempo sopperire alla mancanza di una adeguata infrastruttura ferroviaria.

Invece, come tristemente sappiamo, la Sardegna non solo è l’unica regione italiana che non ha neanche un chilometro di autostrade, ma l’estensione complessiva della nostra rete di strade statali e provinciali rappresenta il 4.9% della dotazione complessiva italiana nonostante l’isola sia l’8.5% dell’intero territorio nazionale.(circa 9.047 km di strade in Sardegna contro i circa 184.297 km di strade e autostrade in Italia).

 Ancora una volta, la Sardegna ricopre un ruolo marginale nel contesto italiano della mobilità, che si riscontra anche sugli investimenti statali previsti per migliorare le nostre strade.

All’interno del piano di investimenti prioritari del ministero delle Infrastrutture e deiTrasporti (MIT) che si pone l’obiettivo di «dotare il Paese di un sistema infrastrutturale moderno ed efficiente (…) con l’obiettivo di garantire la piena mobilità (di persone e merci) e l’accessibilità all’Europa di tutte le aree del territorio nazionale (…)», la Sardegna ricopre un ruolo totalmente secondario.

Tra le opere viabilistiche prioritarie previste all’interno del Documento di Economia e Finanza del 2018 (Allegato Connettere l’Italia: lo stato di attuazione dei programmi per le infrastrutture di trasporto e logistica), dal costo complessivo di circa 40,4 miliardi di euro di cui circa 30,4 miliardi finanziati, solo 504 milioni di euro sono stati stanziati per la Sardegna.

Cifra che rappresenta appena l’1,6% dei fondi disponibili. L’opera – conclude il comitato per il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione – riguarda l’adeguamento, la messa in sicurezza e la risoluzione dei nodi critici della SS131 e Diramazione Centrale Nuorese con il completamento dell’itinerario Sassari-Olbia, un intervento davvero modesto se confrontato con infrastrutture avveniristiche quando non ridondanti previste nelle altre Regioni.»

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I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia CC di Cagliari hanno arrestato, nel corso della scorsa notte, il senegalese C.L., classe 1999, per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, segnalandolo anche come abituale assuntore di droga. Il senegalese è stato colto colto nella flagranza del reato di spaccio, mentre cedeva ad un polacco classe 1987 della marijuana nei pressi di via XI Settembre 2001, in pieno centro storico e, sottoposto a perquisizione personale è stato trovato in possesso di svariate centinaia di euro in banconote di vario taglio, provento dell’attività illecita. Il giovane senegalese è stato tradotto presso le camere di sicurezza della stazione di Villanova, in attesa del rito direttissimo.

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Secondo appuntamento, martedì 19 giugno, nel Conservatorio di Cagliari, con “Notturni di note”, la rassegna musicale che ha come filo conduttore l’ispirazione notturna.

Il concerto, in programma alle 21.00, nel cortile esterno dell’istituzione musicale (nel Parco della musica), si apre con la pianista Nina Krokos, che affronterà la Sonata n. 2 in si bemolle minore di Sergej Rachmaninov.

A seguire, il pianista Marco Schirru si misurerà con Kreisleriana op. 16, di Robert Schumann.

Giunta alla sua seconda edizione, “Notturni di note”, sino al 31 luglio, ogni martedì, vedrà i migliori allievi delle classi di pianoforte e musica d’insieme e corno esibirsi sotto la magica atmosfera del cielo stellato.

Il costo dei biglietti è di 5 euro.

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È nel segno di una doppia ricorrenza il 2018 di Dromos: da un lato, le venti candeline del festival ideato e organizzato dall’omonima associazione che ogni estate tiene banco a Oristano e in diversi centri della sua provincia; dall’altro, il cinquantenario del 1968, anno cruciale e che tanti e profondi cambiamenti ha innescato nella società, nel costume, nella cultura.

Concerti di spessore internazionale ma anche mostre, incontri e altri eventi collaterali caratterizzano anche l’edizione del ventennale del festival che dal 30 luglio al 15 agosto, sotto l’emblematico titolo “DromosRevolution”, transita in dodici comuni: Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Fordongianus, Mogoro, Morgongiori, Neoneli, Nureci, San Vero Milis, Ula Tirso e Villa Verde, oltre al capoluogo, Oristano.

Due anniversari, dunque, da celebrare con gli strumenti propri di Dromos: tanta musica e arte, ma anche libri e cinema caratterizzano il ricco programma di iniziative dedicate a un anno, una stagione che ha segnato uno spartiacque nella storia del secondo Novecento; e che, come scrive il critico d’arte Ivo Serafino Fenu, ideatore della sezione del festival dedicata alle arti visive, fu soprattutto «l’aspirazione di una generazione nel portare l’immaginazione al potere, secondo le teorie di Herbert Marcuse, uno dei padri nobili di quell’immaginifico e per certi versi irripetibile momento politico, sociale e culturale». Ed è soprattutto questo l’aspetto che Dromos intende approfondire, in linea con le tematiche che da sempre caratterizzano il festival.

Il cartellone musicale prevede, come di consueto, una fitta serie di concerti, spaziando su più latitudini e generi, a partire dal jazz e i suoi immediati dintorni, con un variegato e qualificato cast di artisti, in larga prevalenza internazionali, dai quali è previsto un omaggio o una meditazione sul tema del festival. Particolarmente presente l’Africa, con la cantante maliana Fatoumata Diawara, con Bombino, il chitarrista tuareg originario del Niger, e con il ghanese Guy One, cantante e virtuoso del kologo (una sorta di banjo a due corde); e poi Cuba, con il cantante e percussionista Pedrito Martinez, il batterista Horacio “El Negro” Hernandez ed i pianisti Gonzalo Rubalcaba e Marialy Pacheco. Da un’isola all’altra: la Sardegna schiera il Mal Bigatto Trio ed il sassofonista nuorese Gavino Murgia insieme al chitarrista franco-vietnamita Nguyên Lê e al percussionista/polistrumentista francese Mino Cinelu nel progetto Dream Weavers, ma ha un legame con l’isola anche il concerto di Vinicio Capossela. Affonda invece le radici tra il Delta del Mississippi e il deserto africano il gruppo Bokanté creato dal fondatore e leader degli Snarky Puppy, Michael League, a completare un cartellone in cui brilla una stella di prima grandezza del jazz come Dee Dee Bridgewater.

L’Africa è presente anche nel palinsesto di Mamma Blues, il “festival nel festival” che, tradizionalmente, suggella Dromos in tre serate a cavallo di ferragosto: il cantante e chitarrista Roland Tchakounté, camerunense ma da tempo di casa in Francia, e il nigeriano Seun Kuti, il figlio minore del leggendario Fela Kuti, sono infatti i nomi di spicco, insieme a quello della cantante e chitarrista norvegese Kristin Asbjørnsen, dell’appuntamento a Nureci, dove il blues targato Sardegna trova invece rappresentanza nel duo Don Leone e nel Bob Forte Trio.

Sul versante delle arti visive spicca invece la mostra “68/Revolution – Memorie, nostalgie, oblii”, curata da Ivo Serafino Fenu e da Chiara Schirru in collaborazione con AskosArte e la Pinacoteca “Carlo Contini”, in continuità ideale con la precedente e fortunata “Wild is the wind – l’immagine della musica”, ospitata sempre alla Pinacoteca comunale di Oristano tra fine dicembre 2016 e i primi di marzo dell’anno scorso.

Intorno al tema del ’68 (e dintorni) ruota anche una rassegna cinematografica in tre tappe a San Vero Milis a cura dell’Associazione Lampalughis, mentre altri appuntamenti, come il consueto diario quotidiano curato da Alessandro Melis, e altri ospiti, tra cui il teologo Vito Mancuso, atteso per una riflessione sulla rivoluzione interiore, completano il quadro del ventesimo festival Dromos; un’edizione organizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (assessorato dello Spettacolo ed Attività Culturali ed assessorato del Turismo), dei Comuni interessati, della Fondazione di Sardegna, del Banco di Sardegna, della Cantina Contini di Cabras, del Mistral Hotel di Oristano e con la collaborazione di Rete Sinis, Mibact, Curia Arcivescovile di Oristano, Pinacoteca comunale “Carlo Contini” di Oristano, AskosArte, Centro per l’Autonomia di Oristano, Cooperativa Sociale CTR Onlus, Teatro Tragodia di Mogoro, Lampalughis di San Vero Milis, associazione di promozione sociale Mariposas de Sardinia, ViaggieMiraggi ONLUS, Pastori in moto, compagnia teatrale BobòScianèl, Consulta giovani di Bauladu, Music Academy di Isili, Genadas.

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Pronti via…

Il conto alla rovescia è finito!

Dalle 10.00 di stamane, sabato 16 giugno, sino alle 19.00 di questa sera e poi di nuovo domani dalle 10.00 alle 19.00, tutti e dico tutti, grandi e piccini, potranno giocare con le costruzioni Lego. All’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu vi attendono tanti chilogrammi di Lego sfuso per poter giocare in modo sano e divertirsi insieme…

Una mostra di ben 30 metri sarà da stimolo per invitare i bambini a partecipare al concorso che vedrà ogni bambino iscritto grande protagonista…basterà portare un diorama Lego costruito a casa e frutto della propria fantasia per rischiare di essere premiato….

Quando? Domenica 17 giugno, alle 18.00.

Per poter partecipare occorre però iscriversi in loco entro le 13.00 di domani, domenica 17 giugno…

Che aspetti? Acchiappa le tue costruzioni, anche quelle che tuo papà aveva conservato in mansarda!!!

Sgancia la tua fantasia…costruisci un diorama e corri all’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu…Ti stiamo aspettando!!!

L’evento, intitolato “Mattoncini a Carbonia”, si inserisce nell’ambito delle celebrazioni previste in occasione dell’80° anniversario della città di Carbonia, ed è stato organizzato dall’Associazione Culturale Karalisbrick con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia.

Nadia Pische