6 August, 2024
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Tre giorni di eventi per lanciare la nuova Costa Smeralda. Più giovane, piena di novità e che punta, soprattutto, sulle esperienze. Quelle che affolleranno “The new Costa Smeralda experience”, un contenitore di appuntamenti che partirà venerdì 22 giugno e si concluderà domenica 24 giugno. Riflettori puntati sulla Costa Smeralda e la Sardegna, che si impongono all’attenzione internazionale con una svolta storica rappresentata anche dall’annuncio delle cinque nuove suite dell’hotel Cala di Volpe e la Spa nell’hotel Romazzino.

«Saranno tre giorni nei quali presenteremo al mondo la nuova Costa Smeralda. Il nostro obiettivo come Marriott Costa Smeralda, che gestisce gli alberghi per conto di Qatar Holding, è quello di fare della Sardegna un polo turistico di eccellenza nel Mediterraneo e nel mondo e fare in modo che la Costa Smeralda sia sempre di più il sogno di tutti – sottolinea Franco Mulas, Area manager Marriott Costa Smeralda -. Siamo soltanto all’inizio, nei prossimi anni ci saranno altre innovazioni per consolidare e penetrare nuovi mercati. Negli ultimi tre anni abbiamo avuto un importante incremento di presenze, ricavi e un ritorno in termini di marketing e promozione. Il segreto è cambiare ed innovare quando stai andando molto bene – aggiunge Franco Mulas -. Voglio, infine, sottolineare la sinergia costruita con Qatar Holding e Smeralda Holding, proprietari anche della straordinaria Marina di Porto Cervo, di un campo da golf iconico come il Pevero, la storia e l’importanza del Consorzio, oltre i quattro alberghi e un’offerta gastronomica di eccellenza. Mario Ferraro, amministratore delegato di Smeralda Holding, è stato bravo a capire questo concetto e a stimolarci nel realizzarlo.»

Si parte venerdì sera, 22 giugno, con il lancio del nuovo ristorante Nuna, nella piazzetta di Porto Cervo. Lo storico Caffè Sole accoglie la cucina peruviana dello chef Rafael Rodriguez, che si fonderà con l’anima di Porto Cervo. L’evento si baserà su due elementi, intrattenimento e interazione con i clienti grazie anche a cocktail di benvenuto, creati da un “mixologist” che accompagnerà il cliente nella creazione della sua bevanda preferita. Dalle 19,30 presentazione della seconda edizione del magazine “COSMhO”, che sarà distribuito in tutti gli alberghi di Marriott in Costa Smeralda.

Sabato 23 giugno. La grande novità sarà in apertura l’inaugurazione del nuovo centro benessere dell’hotel Romazzino, in partnership con il marchio Clarins, linea di bellezza conosciuta in tutto il mondo. Nasce così in Costa Smeralda “Spa my blend by Clarins”: l’ottava al mondo del brand francese, che presenterà una crema per il viso con un codice personalizzato per i singoli ospiti. La storia del Romazzino sarà rappresentata, come dice il suo stesso nome, da speciali prodotti al rosmarino che saranno utilizzati nei trattamenti di bellezza. A pranzo esordio per il nuovo format del ristorante La Pergola, che si trasferisce nella veranda dell’hotel Cervo e diventa “Pergola in giardino”, con magnifiche installazioni floreali legate alla macchia mediterranea e curate dal famoso flower design Tonino Serra. Ogni tavolo sarà chiamato con il nome di una pianta della Sardegna. A cena sarà la volta di una delle grandi novità enogastronomiche della stagione: Il Pescatore diventerà “Quattro passi al Pescatore”, siglando una collaborazione con il famoso ristorante due stelle Michelin di Nerano dello chef Tonino Mellino.

Domenica 24 giugno. Uno degli eventi più importanti sarà la presentazione, dalle 10 del mattino, delle cinque nuove suite dell’hotel Cala di Volpe. Si tratta delle stanze che si trovano proprio sopra la hall dell’albergo, completamente ristrutturate dal grande architetto francese Bruno Moinard, che ha mantenuto l’anima vera del Cala di Volpe, come era stato concepito e realizzato dal suo ideatore, Jacques Couelle. Grande attesa anche per il lancio del nuovo Beach Club del Cala di Volpe, con l’avvincente spettacolo del “Circo bianco”: figuranti, acrobati, circensi intratterranno il pubblico con un’esibizione mozzafiato. Il menù sarà curato da Lorenzo Malgeri, 32 anni, fenomeno della cucina internazionale, nonostante la giovane età, reduce dall’esperienza nel ristorante di Copenaghen “Noma”. Gran finale per una cena indimenticabile: dopo due anni con il pop-up del Cala di Volpe, il marchio Novikov, ristorante famoso in tutto il mondo, sbarca nella piazzetta di Porto Cervo. Cucina fusion asiatica, con tre piatti in esclusiva solo per gli ospiti del ristorante della Costa Smeralda. Allestimento con maxi schermi ed uno show con il taglio del tonno che sarà servito direttamente agli ospiti.

«Abbiamo lavorato a una tra giorni di eventi e il concetto è quello di lanciare una nuova Costa Smeralda – sottolinea Giulia Mundula, nuova direttrice marketing per Marriott Costa Smeralda -. Parliamo di una Costa Smeralda trendy, giovane e che punta sulle esperienze. Questo è solo l’inizio, perché le novità proseguiranno per tutta la stagione estiva”. “Questi eventi li consideriamo tra i più importanti degli ultimi dieci anni in Costa Smeralda – conferma Cristina Gattu, digital marketing Marriott Costa Smeralda -. Porto Cervo sarà pieno di vita, con così tante iniziative che i clienti non riusciranno a viverle tutte in un’unica stagione.»

le altre novità ci sarà l’apertura a fine mese del “Waterfront”, allestito nel lungomare di Porto Cervo, con i migliori brand internazionali e uno spettacolare calendario di eventi. Infine l’apertura del Nikki Beach, gestito autonomamente dal marchio, un ulteriore passo avanti verso l’obiettivo di promozione della Costa Smeralda come polo turistico di eccellenza nel Mediterraneo e nel mondo.

Novikov Restaurant Porto Cervo

Arkady Novikov, ristoratore di fama internazionale, sceglie la Costa Smeralda per il terzo anno consecutivo con il suo marchio Novikov. Dopo l’apertura del primo ristorante a Londra nel 2011, seguito da quello di Mosca nel 2013 e Dubai nel 2015, Novikov è approdato in Sardegna, per la prima volta, nel 2016 con un pop-up restaurant al Cala di Volpe.  Quest’anno, Novikov, inaugura un nuovo ristorante nella storica piazzetta di Porto Cervo, una tra le destinazioni più glamour del Mediterraneo. Nel cuore del villaggio di Porto Cervo, Novikov porterà l’eccellenza della cucina asiatica. L’atmosfera favolosa, la vista sull’incantevole baia e gli ingredienti sardi, contribuiranno ad esaltare la perfezione del menu fusion firmato Novikov. Il marchio Novikov è diventato sinonimo di prelibatezze gastronomiche di grandi chef, interior design contemporaneo, servizio impeccabile e un’atmosfera confortevole.

Quattro passi al Pescatore, in Costa Smeralda

Tonino Mellino, chef di fama internazionale, con il suo ristorante Quattro passi approda in Costa Smeralda. Lo chef due stelle Michelin porterà nel cuore di Porto Cervo i piatti cult che hanno reso famoso il suo ristorante di Nerano, nella costiera amalfitana. Da decenni, Quattropassi è un punto di riferimento dell’alta cucina. Già nel 2004, il Times ha collocato il ristorante al 38° posto nella speciale classifica dei cinquanta ristoranti migliori del mondo. Nel 2010 la guida “I Ristoranti d’Italia“, ha assegnato gli ambiti Due Cappelli e, nel  novembre 2011, la Michelin ha certificato l’eccellenza del ristorante con  la Seconda Stella. La fusione tra i due storici ristoranti, Pescatore e Quattropassi, segna l’inizio di un nuovo percorso che porta in Costa Smeralda i piatti d’autore firmati da Mellino in un menu caratterizzato dall’utilizzo di ingredienti sardi e di pesce freschissimo proveniente dal mare limpido della Sardegna.

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Come da noi anticipato tre giorni fa, la direzione della ASSL di Carbonia oggi ha confermato che la struttura di Emodinamica del Sirai di Carbonia, dal 7 luglio 2018 sarà operativa h12.

«Come è noto da circa un anno il Servizio aveva subito una riduzione oraria a causa del dimezzamento della dotazione organica del reparto, avvenuta per il trasferimento di due medici in altre strutture, per l’estrema difficoltà di reperire Emodinamisti e malgrado i numerosi tentativi della ATS – ASSL Carbonia di scongiurare questa ipotesi – si legge in una nota della direzione della ASSL di Carbonia -. Ora finalmente sono state adottate delle modalità organizzative che consentono il ripristino del Servizio, indiscussa eccellenza della nostra azienda, sulle 12 ore. Il Servizio sarà punto di riferimento per tutto il Sud Sardegna.»

«Nel ringraziare il Dott. Ierna e la sua equipe per l’impegno e la collaborazione con la Direzione per la risoluzione almeno parziale del problema – conclude la nota della ASSL di Carbonia -, si ribadisce l’assoluto interesse della Direzione a riportare prima possibile l’Emodinamica a pieno regime, e a smentire voci che indicavano la volontà o l’intenzione di smantellare del Servizio

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Da lunedì 18 giugno l’ufficio cimiteriale del comune di Carbonia avrà sede nei locali dell’ex Tribunale di via XVII Dicembre.

Gli orari di apertura al pubblico sono i seguenti:

la mattina dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.30; il pomeriggio di giovedì dalle ore 15.15 alle 18.15.
L’edificio dell’ex Tribunale di via XVIII Dicembre amplia in questo modo la gamma di servizi offerti alla cittadinanza. L’Ufficio Cimiteriale si aggiunge infatti ai Servizi sociali, all’ufficio Anagrafe, allo Stato Civile, all’ufficio Sport e Pubblica Istruzione.
«Si tratta di uffici molto frequentati, dove quotidianamente si recano centinaia di persone per richiedere informazioni, assistenza e per assolvere varie pratiche amministrative – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Gian Luca Lai -. Questo edificio sarà a breve oggetto di un importante intervento di riqualificazione energetico-ambientale a seguito dell’aggiudicazione da parte del comune di Carbonia di un importante bando regionale che prevede uno stanziamento di 1.495.000 euro, a cui si aggiungono 400.000 euro in cofinanziamento pubblico, per un totale di 1.895.000 euro.»

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Claudio Atzori (Legacoop) è il nuovo presidente dell’Alleanza delle cooperative italiane Sardegna. L’elezione è avvenuta al termine della prima assemblea regionale. Copresidenti Fabio Onnis (Confocooperative) e Sergio Cardia (Agci). L’Alleanza delle cooperative, nata dall’unione tra le centrali coop Legacoop, Confcooperative e Agci, conta complessivamente 2.000 cooperative che spaziano in tutti i settori commerciali e dei servizi, 100mila soci, altrettanti lavoratori e un fatturato complessivo che viaggia intorno ai 2 miliardi di euro.

«La nuova sfida della cooperazione è quella di un cammino comune in cui il peso dei cooperatori si rafforza – ha detto Claudio Atzori – e che va a garantire sia i lavoratori sia chi deve usufruire dei servizi che vengono garantiti.»

Dall’agricoltura all’edilizia, continuando con i servizi e tutto ciò che ruota attorno al mondo della cooperazione. Claudio Atzori, che succede a Fabio Onnis (presidente dell’Alleanza delle cooperative dalla fondazione avvenuta lo scorso anno sino a oggi), ha rimarcato la necessità di sostenere la cooperazione proseguendo nella battaglia contro il fenomeno delle false cooperative.

«Il mondo della cooperazione – ha rimarcato Claudio Atzori – può diventare strategico e fondamentale anche per la ripresa economica della nostra regione.»

Claudio Atzori ha ricordato la crescita e i risultati ottenuti nel settore dell’agroalimentare. E o risultati ottenuti con il «Pecorino bond, pegno rotativo, strumenti che ora ci sono e funzionano». Fabio Onnis, nel corso del suo intervento ha rimarcato il lavoro svolto dall’Alleanza nel corso del suo primo anno di lavoro, focalizzando l’attenzione sulle questioni legate al mondo dell’agroindustria. Nel corso dell’iniziativa l’intervento dell’assessore regionale all programmazione e Bilancio Raffaele Paci. Nel corso dell’assemblea anche gli interventi dei diversi cooperatori che operano in settori differenti.

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Oggi il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, parteciperà, alle 16:00, alla cerimonia di premiazione della 30esima edizione del Premio Marisa Bellisario “Donne ad alta quota”, presso l’Auditorium del Foro Italico di Roma. Il Presidente Tajani, membro del comitato d’onore, consegnerà le “Mele d’Oro” alle donne che si sono distinte in vari ambiti professionali, dalla scienza al mondo accademico, dall’economia al sociale, a livello nazionale e internazionale. 

Il premio, dedicato alla memoria di Marisa Bellisario, prima top manager italiana, è stato assegnato in passato a personalità di altissimo livello. Tra queste, Fabiola Gianotti, Margherita Hack, Samantha Cristoforetti, Roberta Pinotti, Aung San Suu Kyi, Rania di Giordania, Tara Gandhi, Ségolène Royal.

Alla vigilia dell’evento il presidente Antonio Tajani ha dichiarato: «E’ un onore per me prendere parte a questo prestigioso evento, nato per premiare il talento femminile. Il grande sviluppo economico, tecnologico e sociale degli ultimi decenni è dovuto soprattutto al ruolo crescente delle donne in questi settori. La parità di genere si sta sempre più affermando, ma servono ancora molti sforzi per arrivare ad una vera uguaglianza. A livello globale, solo il 24% dei manager è donna. Gli uomini occupano 655 milioni di posti di lavoro in più rispetto alle donne. E’ uno spreco di potenzialità, talenti e risorse che davvero non possiamo permetterci».

Quest’anno, a ricevere il premio saranno l’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la Politica di Sicurezza, Federica Mogherini; il Commissario europeo per l’Economia e la Società digitali, Marija Gabriel; la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati; le giornaliste Lucia Annunziata e Anna Maria Broggiato; l’attrice Paola Cortellesi; la virologa Ilaria Capua; le imprenditrici e manager, Elena Miroglio e Carla De Maria; il prefetto di Milano, Luciana Lamorgese; la fotografa Letizia Battaglia; l’astrofisica Marica Branchesi e la campionessa olimpica di snowboard Michela Moioli.

La cerimonia di premiazione verrà trasmessa su Raidue il 19 giugno.

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I carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia CC di Cagliari, nel corso delle ultime settimane hanno compiuto una serie di indagini finalizzate a rintracciare gli aggressori dello studente cagliaritano del 1997 che alle prime luci dell’alba del 27 maggio, intorno alle 5.00, mentre si recava verso la propria macchina al termine di una serata trascorsa in compagnia di alcuni amici, venne avvicinato e brutalmente aggredito da un giovane cagliaritano del 1998 che, forse sotto l’effetto di alcol, per banali motivi e forse una breve discussione, lo aggredì violentemente con numerosi pugni al volto, causandogli gravi lesioni alla mandibola ed ai denti. Dopo l’aggressione, la vittima si allontanò recandosi all’Ospedale Santissima Trinità, dove gli venne assegnata una prognosi di 40 giorni. Grazie a informazioni, acquisizioni di immagini di sistemi di videosorveglianza e riconoscimenti fotografici, i carabinieri hanno rintracciato il responsabile, deferendolo in stato di libertà.

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Logos, il luogo che racconta, sceglie, raccoglie ed unisce, crea una dimensione culturale, artistica ed una dialettica tra l’artista e il pubblico, tra i luoghi e l’arte performativa. Logos, è il dialogo profondo e interattivo fra danza, arte circense, musica, teatro, arte visiva, che si apre nella rassegna internazionale di danza contemporanea “Cortoindanza/Logos. Un ponte verso l’Europa”, promossa e organizzata da Tersicorea che prende il via oggi, al Lazzaretto di Cagliari alle 21.00.

Un ampio programma che si articolerà in questa prima fase estiva tra diversi spazi urbani e culturali della città e un ampio cartellone di dieci spettacoli e diciotto titoli, fino all’8 agosto. In arrivo oltre cinquanta artisti in mobilità per l’Europa provenienti Francia, Spagna, Italia, Armenia, Germania, Colombia, Messico. L’arte unita alla dimensione storica dei luoghi servirà come cassa di risonanza per le azioni artistiche intraprese nei siti individuati per la realizzazione del progetto, in occasione dell’anno del Patrimonio Culturale Europeo 2018.

Al centro le culture in movimento, i processi creativi, la contaminazione tra i linguaggi artistici e culturali, i cantieri permanenti e le residenze artistiche, le esperienze di scambio individuali e collettive e di relazioni fra i giovani artisti d’Europa e del mondo e il pubblico locale, i luoghi storici legati all’arte e alla tradizione culturale. Strumenti trasversali d’intervento per il sostegno del sistema culturale locale, attraverso la formazione degli artisti emergenti, la promozione delle produzioni e la valorizzazione del patrimonio comune europeo (monumenti storici, religiosi, industriali, tradizioni) quale importante valore condiviso che l’associazione Tersicorea, centro di formazione, diffusione e produzione della danza contemporanea e del teatro diretta da Simonetta Pusceddu, sostiene ormai da oltre vent’anni. Dal 2008 il lavoro di valorizzazione e circolazione delle produzioni d’avanguardia nel settore della danza ha preso il via anche grazie a Med’Arte, il network internazionale che attraverso un protocollo d’intesa ha la finalità di favorire la formazione, la creazione e la ricerca artistica, la multidisciplinarietà e il dialogo interegenerazionale.

“Logos. Un ponte verso l’Europa”, come un grande palcoscenico europeo, a Cagliari, che si estende simbolicamente su sette significativi luoghi della città, come quelli di culto e di storia quali la Cava Arte Contemporanea (CARTEC), il Lazzaretto Sant’Elia e la Galleria rifugio di Don Bosco, o di archeologia industriale come il Teatro delle Saline e la Manifattura Tabacchi, i siti naturali e paesaggistici come l’Orto Botanico con la Cava punico-romana e la Cisterna romana, e i consueti spazi non convenzionali quali il T.Off, officina delle arti sceniche e performative. Luoghi d’eccezione di grande fascino e una vetrina coreutica internazionale negli spazi storici riconfigurati per l’arte. Per tutti i siti di memoria ci sarà un percorso nella storia dei luoghi narrato dall’attore Giuseppe Boy.

Un programma intenso che si propone di creare un dialogo tra generazioni diverse di artisti indipendenti che condividono l’uso dei codici comunicativi dell’arte contemporanea e l’idea della danza quale linguaggio puro, libero e autentico e il confronto con le compagnie di grande maturità artistica del panorama regionale/nazionale/internazionale, le cui esperienze si spingono oltre confine.

 

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Con gli interventi dei presidenti regionali di Cna e Casartigiani Francesco Porcu e Ignazio Schirru si è concluso nella tarda serata di ieri il primo ciclo di audizioni della Commissione speciale del Consiglio regionale sulla crisi dell’artigianato e del commercio. I due esponenti delle associazioni di categoria hanno confermato le criticità già segnalate da altri organismi nelle precedenti sedute del parlamentino guidato da Roberto Deriu (Pd).

Il settore dell’artigianato conta oggi in Sardegna 142.951 imprese. Dal 2008, anno di inizio della crisi, 7.760 hanno abbassato le serrande. Lo scorso anno 784 aziende hanno cessato l’attività, mentre nel primo trimestre del 2018 il saldo negativo è di 261 unità.

«Ciò che preoccupa – ha detto il presidente della Cna Francesco Porcu – è che la Sardegna, nonostante la ripresa dell’economia nazionale, non riesce ad agganciare il treno della crescita. Otto regioni sono tornate ai livelli pre-crisi, la nostra Isola invece sconta gli stessi ritardi delle altre regioni del Mezzogiorno. Il nostro Pil si attesta oggi a 31,4 miliardi di euro contro i 34,7 del 2008.»

In un dettagliato report consegnato alla Commissione, la Cna individua le ragioni della frenata: una burocrazia invasiva, il blocco della spesa pubblica, la scarsa incisività degli interventi di sostegno alle imprese varati negli ultimi 10 anni.«Il settore artigiano, costituito in gran parte da piccole imprese, ha pagato una politica di incentivi che ha premiato le aziende con un fatturato medio-alto – ha sottolineato Francesco Porcu – lo Svimez ha certificato che la quota d’accesso delle imprese del Mezzogiorno alle tre principali misure del pacchetto “Industria 4.0” non ha raggiunto il 10% del totale. Dei 13 miliardi messi a disposizione dal Governo solo 1 è andato al Sud e alle Isole».

Una situazione che in Sardegna è resa ancora più grave da altri fattori secondo Cna: «In nessuna altra regione italiana la spesa pubblica ha un’incidenza così alta come in Sardegna (il 28,71% del Pil prodotto) – ha ricordato Francesco Porcu – eppure non si riscontrano evidenti benefici. Le cause: la lentezza della spesa; il mancato coordinamento nella programmazione delle varie fonti di finanziamento europee, nazionali e regionali; la scelta di finanziare grandi opere anziché puntare su interventi immediatamente cantierabili come quelli di riqualificazione ed efficientamento energetico di edifici pubblici o di manutenzione del territorio». Critico il giudizio di Cna anche sulle ricadute del Piano LavoRas: «E’ una misura che non aiuta le imprese ma le danneggia – ha rimarcato Francesco Porcu – le assunzioni fatte dai comuni sono temporanee, i 270 milioni di euro potevano essere invece utilizzati per rilanciare gli investimenti produttivi, promuovere posti di lavoro stabili e sostenere l’economia e i sistemi produttivi locali».

Dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato sono poi arrivati alcuni suggerimenti per tentare di invertire la rotta: «Noi abbiamo presentato da tempo diverse proposte per rilanciare il settore – ha detto Francesco Porcu – tra queste un intervento complessivo sul sistema del credito e sulle politiche degli incentivi, più investimenti sulla formazione (settore trascurato negli ultimi anni con la legge 12 sull’apprendistato senza fondi dal 2012); un piano per l’internalizzazione delle imprese con la promozione di forme di aggregazione e di sistemi di produzione in grado di competere nei mercati; un nuovo progetto per il rilancio dell’artigianato artistico attraverso strumenti di tutela e promozione, disciplinari e marchi; il ripristino della legalità con una lotta serrata al dilagante fenomeno dell’abusivismo».

Preoccupazioni condivise dai vertici di Casartigiani. Per il presidente Ignazio Schirru, la crisi dell’artigianato oltre agli effetti negativi del quadro economico internazionale sconta anche fattori strutturali endemici: trasporti, alti costi dell’energia, deficit infrastrutturale.

A pagare più di tutti il prezzo della crisi è stato, secondo Casartigiani, il settore edile: «L’edilizia è da sempre la locomotiva dell’economia isolana – ha detto Ignazio Schirru – rimetterla in moto consentirebbe di riattivare un circolo virtuoso di sviluppo con effetti a cascata su tutto l’indotto». Tra le criticità, Schirru ha inoltre segnalato le difficoltà di un ricambio generazionale all’interno delle imprese. «Per il figlio di un imprenditore ereditare l’azienda del padre è molto più costoso che per un dipendente. Serve un intervento sulla normativa vigente per favorire il trasferimento di proprietà tra familiari». Indice puntato, infine, contro gli oneri sociali troppo alti. «Tra tasse, imposte e contributi da versare a scadenze precise la vita di una piccola impresa è sempre più complicata».

Cna e Casartigiani, al termine dell’audizione, hanno offerto ampia disponibilità a dare il loro contributo alla proposta di legge che la Commissione speciale elaborerà nelle prossime settimane.

«Dopo aver ascoltato gli artigiani sentiremo, a partire dalla prossima settimana, i commercianti – ha detto il presidente Roberto Deriu – poi la parola passerà al Consiglio per una legge che sconfigga oneri, tributi, controlli, abusivismo e burocrazie». Secondo Roberto Deriu, l’artigianato «è lavoro vero, è l’espressione più naturale della creatività umana, il simbolo della fantasia e versatilità del tessuto produttivo, l’elemento elastico di un’economia altrimenti massificata e priva d’anima». Un settore che oggi sconta la scomparsa di centinaia di imprese e la fuga dall’economia ufficiale di molti artigiani che scelgono il sommerso per sopravvivere.

«Il nemico dell’artigiano non è il mercato né il progresso tecnologico – ha proseguito Roberto Deriu – il vero nemico è la paura. La paura di non farcela ad onorare gli impegni, a fronteggiare la burocrazia e i vincoli di migliaia di leggi. A questo si aggiungono due amarezze: non riuscire a trasmettere ai propri figli la propria arte e subire una sempre più forte concorrenza sleale con forme di abusivismo incontrollate. Il Consiglio regionale della Sardegna vuole raccogliere le sue forze, sul finire della legislatura, per tentare un ascolto attento, un dialogo intenso e varare infine una legge contro la paura, per la fiducia in chi lavora davvero.»

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Ha preso avvio, a Sant’Antioco, ieri il cantiere verde occupazionale di sostegno al reddito “Over 50”, destinato all’inclusione sociale di persone che hanno superato il cinquantesimo anno di età, vivono in condizioni di povertà e hanno capacità lavorativa. 7 cittadini over 50 verranno, dunque, impiegati per 25 ore a settimana e per un periodo di 84 giornate lavorative. Presupposto del cantiere è sia sostenere economicamente i soggetti svantaggiati, sia contribuire alla valorizzazione delle capacità possedute o da acquisire attraverso interventi di riqualificazione urbana che vadano a beneficio di tutta la popolazione.

I lavori, nello specifico, interesseranno la sistemazione e la cura delle aree verdi del “Parco Lungomare Silvio Olla”, sia il lato mare (reso libero, grazie all’ordinanza sindacale, dalle imbarcazioni che fino a qualche giorno fa stazionavano a terra), sia il Parco Giardino.

«Si tratta di un piccolo aiuto destinato a soggetti che vivono condizioni di estrema difficoltà – commenta l’assessore delle Politiche sociali Eleonora Spiga – reinserirsi nel mondo del lavoro quando si superano i 50 anni diventa sempre più difficile. Gli antiochensi over 50 che quotidianamente fanno i conti con l’assenza del lavoro e con i disagi che questo comporta sono sempre di più.»

 

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Un artista simbolo di un popolo e di un genere musicale. Un musicista capace di dare suono compiuto al deserto e di portarlo con successo in tutto il mondo diventando la prima vera star tuareg. Un virtuoso dello strumento, uno dei migliori chitarristi blues viventi a detta del New York Times, che vanta collaborazioni con i più grandi nomi della musica, da Keith Richards e Stevie Wonder a Robert Plant, Jovanotti e Dan Auerbach.

Torna in Italia la stella del desert blues Bombino con il tour internazionale del nuovo album, il quarto, Deran, uscito il 18 maggio per Partisan Records.

Dopo un’anteprima il 16 giugno al Biografilm di Bologna, la prima data italiana sarà il 20 giugno a Roma all’interno della venticinquesima edizione di Villa Ada – Roma incontra il mondo nella serata #Withrefugees, il live organizzato in occasione della Giornata Mondiale Del Rifugiato organizzata da Arci e UNHCR (Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati) con la collaborazione del Servizio Centrale dello Sprar.

Un appuntamento importante e molto significativo, quello romano, per Bombino: ex rifugiato, costretto all’esilio a causa delle numerose ribellioni nella sua regione nativa, il chitarrista nigerino di etnia tuareg, il popolo nomade del Nord Africa, mai come in questo ultimo disco vuole dimostrarsi vicino alla sua terra.

“Deran” è, infatti, scritto e cantato interamente nella sua lingua madre, il Tamasheq, ed è anche il suo primo album registrato su suolo africano, a Casablanca, nello studio del re marocchino Mohammed VI.

Un ritorno a casa che vuole promuovere un messaggio di speranza ed augurio, proprio come dice il titolo stesso del disco che in italiano significa “Migliori auguri”, a un mondo che sta vivendo un periodo di grande dolore e tumulto.

“Deran” è un album viscerale, forse il suo lavoro più diretto e coinvolgente, che mostra ancora una volta la grande capacità di Bombino di unire l’eredità orgogliosa e senza tempo dei nomadi del deserto con il rock di oggi, l’improvvisazione virtuosa e una contagiosa esuberanza sonora.

Dieci tracce incise in dieci giorni, alcune originali ed altre ispirate a canzoni della tradizione Tuareg; dieci inni alla ricchezza e alla bellezza della cultura del suo popolo, alla necessità di riconoscerne il valore anche nel mondo contemporaneo.

Con la consueta maestria e maestosità alla chitarra ed il suo suono elogiato da Pitchfork come autentico e ambizioso, Bombino crea un universo complesso ma semplice all’ascolto, dimostrando ancora una volta la sua abilità di lavoro su diversi generi. In “Deran”, infatti, si mescola folk e rock, passando per il blues ed il funk e naturalmente il sottogenere “Tuareggae”, di cui il chitarrista è pioniere e precursore: un blues/rock tuareg solar, sporcato di reggae e bounce.

Bombino oggi è un artista acclamato in tutto il mondo ma non ha mai reciso i legami con la sua terra madre, anzi, è riconosciuto anche dal popolo Tuareg come uno dei più abili e ricercati musicisti in circolazione. Ha collaborato con artisti del calibro di Stevie Wonder, Keith Richards, Robert Plant, Dave Longstreth, Dan Auerbach, Jovanotti e molti altri, ed è stato ospite dei più importanti festival internazionali, dal Bonnaroo, al Citadels, dal Coachella al Newport Folk Festival.

Dopo le date bolognese al Biografilm del 16 giugno e romana a villa Ada il 20 giugno, il tour italiano prosegue il 31 luglio al festival Mundus di Carpi (MO), il 1 agosto al Castroreale Millazzo Jazz di Milazzo (ME), il 3 agosto al Dromos Festival di Mogoro (OR), il 30 agosto all’Adriatico Mediterraneo di Ancona, il 12 ottobre al Sabir Festival di Palermo ed il 26 ottobre al Festival Musica dei Popoli di Firenze.