6 August, 2024
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E’ ancora in vigore, a Sant’Antioco, l’ordinanza n° 17 dell’8/03/2018) emessa dal sindaco, Ignazio Locci, con lo scopo di garantire maggiore decoro e pulizia nelle proprietà private. E, soprattutto, per ridurre il più possibile il rischio incendi e il proliferare di ratti, blatte, zanzare, zecche e ogni altro insetto che, nei fabbricati abbandonati e nei terreni incolti, trovano il loro habitat ideale. Con il documento, infatti, l’Amministrazione comunale punta proprio ad abolire quelle situazioni di degrado che possono creare complicazioni all’incolumità pubblica. Ecco, quindi, l’obbligo rivolto ai possessori a qualsiasi titolo di terreni affacciati sulle strade comunali di provvedere allo sfrondamento delle siepi, al diserbo delle aree incolte e a tagliare i rami delle piante sui propri fondi che si spingono oltre il confine stradale, che sono di impedimento alla visibilità dei segnali stradali e che interferiscono in qualsiasi modo con la corretta funzionalità delle vie.

E’ richiesto, inoltre, di assicurare la regolare manutenzione delle aree con taglio della vegetazione incolta e di realizzare, nei terreni confinanti con strade pubbliche, una fascia di almeno 3 metri ripulita da materiale secco di qualsiasi natura. L’ordinanza si rivolge anche a tutti i proprietari di fabbricati o terreni posti all’interno o in prossimità del perimetro urbano, nei nuclei abitati di Maladroxia, Is Loddus (Santa Caterina) e vari insediamenti stagionali (Is Pruinis, Turri, Peonia Rosa, S’Acqua de Sa Canna, Cala Sapone e Mercuri): in queste località la fascia da realizzare nei terreni confinanti con strade pubbliche deve essere di 5 metri. L’elenco delle prescrizioni è ben più dettagliato e, al riguardo, è possibile prendere visione dell’ordinanza in Municipio, presso il Comando della Polizia Municipale o nel sito del Comune www.comune.santantioco.ca.it . La violazione prevede sanzioni da 25 a 674 euro.

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Il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha indetto un concorso pubblico per 148 unità nell’area funzionale III – fascia economica iniziale F1, da assegnare presso le sedi di tutta Italia. Preselezione: L’Amministrazione si riserva la facoltà di effettuare una prova preselettiva che consisterà in una serie di quesiti a risposta multipla per la verifica della capacità logico-deduttiva, di ragionamento logico-matematico, di carattere critico-verbale e di cultura generale. Prove d’esame: Le prove d’esame consistono in due prove scritte, una a contenuto tecnico – professionale e una a contenuto teorico-pratico, ed un colloquio. Requisiti di ammissione: godimento dei diritti civili e politici; idoneità fisica all’impiego; non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo; non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione; essere in possesso … 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.suntini.it/diariolavoro_min_trasporti.html .  

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Domenica 17 giugno 2018, dalle ore 8.00, si svolgerà a Santadi, in località Pantaleo, ‘Sicuri sul Sentiero’,  evento organizzato dal Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e dal Club Alpino Italiano – Sezione di Cagliari per la Giornata Nazionale di prevenzione degli incidenti in montagna.

Il Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna ed il Club Alpino Italiano, sezione di Cagliari, nell’ambito del progetto “Sicuri in Montagna” ed in occasione della giornata nazionale di prevenzione degli incidenti durante la stagione estiva, hanno organizzato per domenica 17 giugno 2018 l’evento ‘Sicuri sul Sentiero’, ossia un programma ricco di attività per tutti gli amanti dell’ambiente montano e degli sport outdoor.

L’iniziativa, che si svolgerà in contemporanea in tutto il territorio nazionale su differenti ambienti montani in base alle peculiarità regionali, ha lo scopo di sensibilizzare i frequentatori della montagna e non sui rischi e sulle problematiche legate alle attività all’aria aperta e alla prevenzione degli incidenti sui sentieri, vie ferrate, falesie e vie alpinistiche, grotte e canyoning, ma anche durante la ricerca di funghi che, ogni anno, fa registrare numerosi interventi di soccorso.

Per l’occasione il parco di Pantaleo sarà lo scenario delle numerose attività che, a partire dalle ore 8.00, daranno modo ai visitatori, soprattutto ai più piccoli, di vivere l’esperienza diretta delle attività outdoor:

– Escursioni a piedi e in mountain bike nella foresta di Pantaleo, organizzate dal CAI Cagliari;

– Percorsi in mountain bike su trail enduro nel bosco;

– Escursione nella ‘Grotta Segreta’, riservata ai bambini e organizzata dal Gruppo Grotte CAI Cagliari;

– Arrampicata sportiva e movimentazione su teleferica riservate ai bambini;

– Dimostrazione delle Unità Cinofile del CNSAS Sardegna;

– Illustrazione della Rete escursionistica realizzata ad opera dell’Agenzia Forestas, con il supporto tecnico del Club Alpino Italiano;

Saranno presenti diversi stand informativi dei vari Enti e organizzazioni che partecipano all’incontro e, in particolare, lo stand del Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna con l’esposizione delle attrezzature da soccorso e il materiale informativo utile per frequentare la montagna in sicurezza.

Inoltre, sarà organizzato il pranzo, con piatti tipici, ad opera della Proloco e dell’Auser di Santadi.

L’evento è organizzato con il patrocinio di del comune di Santadi e dell’Agenzia regionale Forestas.

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Mercoledì mattina un gruppo di pellegrini bresciani ha completato la percorrenza dei primi 200 km del Cammino Minerario di Santa Barbara, da Iglesias a Musei. Nella chiesa di Santa Barbara di Domusnovas e nel Consiglio comunale di Musei, il sindaco Antonello Cocco e il presidente del Cammino Minerario di Santa Barbara Giampiero Pinna hanno consegnato ai pellegrini il TESTIMONIUM, la pergamena offerta ai pellegrini che hanno percorso più di 100 km. I pellegrini hanno deciso di percorrere il Cammino su invito di Mary e Giordano che avevano già percorso alcune tappe del Cammino. Un bell’esempio di FIDELIZZAZIONE e di passaparola.

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Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha emesso un’ordinanza (n° 23 dell’11 giugno 2018), con la quale disciplina la vendita di bevande in contenitori di vetro, allo scopo di arginare fenomeni di degrado urbano e pericoli per l’incolumità e la sicurezza pubblica. Nello specifico, a partire da venerdì 15 giugno, in tutto il territorio comunale, è vietata la vendita di bevande in contenitori di vetro nei distributori automatici “24 ore”, da parte degli esercizi ambulanti e la sola vendita per asporto nei pubblici esercizi (bar, ristoranti, pub, eccetera). Il divieto, naturalmente, non opera nel caso in cui la somministrazione e la conseguente consumazione avvengano all’interno dei locali e delle aree del pubblico esercizio o nella aree pubbliche esterne di pertinenza dell’attività legittimamente autorizzate con occupazione di suolo pubblico, a condizione che l’esercente, al termine della consumazione, si attivi per smaltire le bottiglie. Si fa presente che tutti gli esercizi sono tenuti a esporre in modo ben visibile il cartello di avviso recante l’informativa.

«E’ un provvedimento necessario cui siamo giunti dopo attente valutazioni – commenta il sindaco Ignazio Locci – spesso gli operatori ecologici sono, infatti, chiamati a raccogliere e smaltire svariate bottiglie di vetro abbandonate in maniera indiscriminata nelle piazze, nel Corso Vittorio Emanuele, in via Perret o nel Lungomare. Senza dimenticare gli atti vandalici che in maniera ricorrente si verificano nelle principali piazze ed in particolare nei pressi della Fontana Romana, con il lancio di bottiglie che, frantumandosi, oltre a creare un’immagine di degrado del centro cittadino, costituiscono grave pericolo per l’incolumità e per la sicurezza pubblica.»

Per la violazione delle disposizioni dell’ordinanza si applica la sanzione che va da un minimo di 25,00 euro a un massimo di 500,00 euro.

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Voce della Sardegna per eccellenza, è la cantante Elena Ledda che si aggiudica con Lantiàs (S’Ard Music) il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana assegnato al Miglior Album del 2017.

Giunto alla 14a edizione, il Premio Loano è il principale riconoscimento per la musica di tradizione in Italia ed è consegnato ogni anno alla migliore produzione musicale di ambito folk da una giuria composta da oltre sessanta giornalisti specializzati.

Dal 23 al 27 luglio cornice della manifestazione – la prima a cura del nuovo direttore artistico Jacopo Tomatis – sarà come sempre l’omonima cittadina ligure in provincia di Savona ed avrà come titolo riGenerazioni. Un’edizione dedicata dunque ai passaggi generazionali nella musica di tradizione, con un occhio rivolto agli sviluppi contemporanei più vivaci e originali della scena folk italiana.

Al secondo posto si classifica Canti, ballate e ipocondrie d’ammore di Canio Loguercio ed Alessandro D’Alessandro (Squilibri); mentre il Canzoniere Grecanico Salentino conquista il terzo posto con Canzoniere (Ponderosa).

Quest’anno debutta inoltre anche il Premio Loano Giovani, assegnato dalla giuria di giornalisti alla miglior produzione musicale di musicisti under 35 che non abbiano pubblicato più di due album. Il disco più votato è stato La muta vita delle Lame da Barba (autoproduzione).

La direzione artistica e l’organizzazione del Premio Loano hanno attribuito come di consueto il Premio alla Carriera ed il Premio alla Realtà Culturale, rispettivamente a Gastone Pietrucci (La Macina) e ai Trouveur Valdotèn.

Premio Miglior Album 2017 al disco Làntias (S’ard Music), di Elena Ledda.

Elena Ledda – vincitrice del Premio Loano per il migliore album con Làntias (S’ard Music) dà voce a un disco destinato a diventare un classico istantaneo della nostra tradizione ed illumina la via come un lume (Làntias, in sardo) nella notte dei tempi che stiamo vivendo.

Con una produzione che rimanda alla world music “mediterranea”, Làntias è un gran lavoro curato da un affiatato gruppo di musicisti, composto con testi poetici e allo stesso tempo con le orecchie bene aperte alle sfide e i problemi di oggi.

Premio Loano Giovani 2017 al disco La muta vita (autoproduzione) di Lame da Barba.

Francesco Paolino, Alessandro Predasso, Stefania Megale, Giuseppe “Pippi” Dimonte e Alberto Mammolino sono le Lame da Barba, vincitori del  Premio Loano Giovani 2017 con il disco La muta vita (autoproduzione). Se la barberia era in passato vera scuola di musica popolare e luogo di incontro degli uomini del paese, quella delle Lame da Barba è piuttosto una barberia mediterranea, dove si incontrano tarantella e musica balcanica, valzer popolari italiani e melodie da Turchia e Armenia. Una barberia contemporanea, adatta alle esigenze e alle sfide di uomini e donne di oggi, da qualunque lato del mare provengano.

Premio alla Carriera 2018 a Gastone Pietrucci / La Macina.

Ricerca e riproposta, tradizione e creazione si frantumano e mescolano fino a diventare indistinguibili sotto la forza antica de La Macina, che si aggiudicano il Premio alla Carriera. Gruppo di Ricerca e Canto Popolare Marchigiano fondato da Gastone Pietrucci nel 1968, l’“altro” sessantotto, da allora hanno attraversato da protagonisti la musica italiana, proseguendo l’attività di ricerca sulla tradizione popolare delle Marche e portandola sui palchi della canzone d’autore (con gli album Aedo malinconico ed ardente), del rock (grazie alla collaborazione con i Gang) e perfino della musica classica e del jazz, sempre nel segno del confronto e dello scambio tra generazioni e linguaggi diversi.

Premio alla Realtà Culturale 2018 ai Trouveur Valdotèn.

Attivi dalla fine degli anni Settanta, ricercatori e musicisti, operatori culturali e organizzatori di eventi (uno su tutti il festival Ététrad, punto di riferimento nel suo genere), i “trovatori valdostani” – che hanno conquistato il Premio alla Realtà Culturale 2018 – sono uno dei migliori esempi di come le modalità di trasmissione dei saperi della cultura popolare sopravvivano e mutino nella società contemporanea. Dai genitori ai figli, da Liliana Bertolo e Alessandro Boniface ai due fratelli Rémy e Vincent, il nome dei Trouveur Valdotèn è passato da una generazione all’altra e la loro musica, partendo dalla piccola Val d’Aosta, si è resa disponibile per altre musiche e altri suoni, in innumerevoli progetti (L’Orage, Toc Toc Toc, Abnoba, Estremìa, Pitularita…).

Il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana è nato quattordici anni fa come laboratorio permanente sulla musica folk, e promuove e valorizza la produzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana attraverso il coinvolgimento di artisti, etichette discografiche, giornalisti e operatori culturali.

E’ organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’assessorato del Turismo e della Cultura del comune di Loano, con il contributo della Fondazione A. De Mari e con il patrocinio della Regione Liguria e dell’ANCI.

La direzione artistica è a cura di Jacopo Tomatis, con la collaborazione di Ciro De Rosa, Enrico de Angelis e Annalisa Scarsellini.

La classifica del Premio al miglior Album 2017

1° posto: Làntias (S’Ard Music) – Elena Ledda

2° posto: Canti, ballate e ipocondrie d’ammore (Squilibri) – Canio Loguercio e Alessandro D’Alessandro

3° posto: Canzoniere (Ponderosa) – Canzoniere Grecanico Salentino

4° posto: U fujutu su nesci chi fa? (Urtovox) – Cesare Basile

5° posto: Come un albero d’inverno (Visage Music) – Luisa Cottifogli

6° posto: Cuttuni e lamé (Finisterre) – Eleonora Bordonaro

7° posto: Perle d’Appennino (Visage music) – Maurizio Geri

8° posto: Bella una serpe con le spoglie d’oro (Squilibri) – Marco Rovelli

 9° posto: Ed un pensiero ribelle in cor ci sta! Due secoli di storia d’Italia cantata (Nota Records) Giovanna Marini / Coro Inni e canti di lotta / Banda della scuola popolare di musica di Testaccio

 10° posto: 40 gir 1977-2017 (Felmay) – Tre Martelli

La Giuria del Premio

Maurizio Agamennone, Giovanni Alcaini, Ricky Barone, Marco Boccitto, Loris Bohm, Michele Bovi, Raffaello Carabini, Pietro Carfì, Giordano Casiraghi, Daniele Cestellini, Gianni Ciaccio, Aldo Coppola Neri, Valerio Corzani, Giandomenico Curi, Enrico de Angelis, Paolo De Bernardin, Flaviano De Luca, Ciro De Rosa, Paolo Del Ry, Enrico Deregibus, Giuseppe De Trizio, Salvatore Esposito, Antonio Fanelli, Gerardo Ferrara, Massimo Ferro, Guido Festinese, Flavia Gervasi, Guido Giazzi, Mario Giovannini, Jonathan Giustini, Ezio Guaitamacchi, Federico Guglielmi, Marco La Viola, Felice Liperi, Marco Lutzu, Ignazio Macchiarella, Giorgio Maimone, Maurizio Marino, Tiziano Menduto, Giorgio Meneghetti, Gaetano Menna, Marco Miconi, Beppe Montresor, Anna Nacci, Alessandro Nobis, Giancarlo Nostrini, Rosario Pantaleo, Riccardo Piaggio, Massimo Pirotta, Massimo Poggini, Piercarlo Poggio, Ezio Riberi, Alessandro Rosa, Roberto Sacchi, Vincenzo Santoro, Annalisa Scarsellini, Stefano Starace, Jacopo Tomatis, Federico Vacalebre, Gianluca Veltri, Antonio Vivaldi, Enrico Zagnagnoli, Paolo Zara, Giorgio Zito.

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Un impegno immediato per salvaguardare gli oltre 50 posti di lavoro del servizio di portierato, dichiarati in esubero dall’azienda vincitrice dell’appalto, e per scongiurare un’incertezza senza fine per i dipendenti. E’ questa la richiesta che il vicepresidente del Consiglio regionale Antonello Peru (Forza Italia) lancia al presidente della Giunta Francesco Pigliaru, con un’interrogazione urgente sulla vertenza dei lavoratori di vigilanza e portierato, che prestano servizio nei presidi sanitari  del distretto di Sassari.

«Nella gestione della gara d’appalto non si è prestata attenzione alle clausole di salvaguardia né alla tutela dei lavoratori. Non si sono tenute in considerazione neppure le reali esigenze relative al costo orario per il servizio. Siamo seriamente preoccupati per l’ennesima vertenza aperta dal governo regionale. Una situazione gravissima che ha quindi determinato scenari negativi – spiega Antonello Peru – con un primo gruppo di lavoratori che già si trova in ferie, mentre per una seconda porzione l’attività sarà bloccata a partire dai prossimi giorni. Una condizione che si è verificata a causa del cambio d’appalto, che ha senza dubbio penalizzato il servizio e i lavoratori.»

«La nuova società avrebbe dovuto assorbire tutti i lavoratori per il servizio nelle strutture ospedaliere. Questo impegno è stato disconosciuto, producendo l’esubero dei dipendenti. Chiediamo urgentemente al presidente della Giunta, all’assessorato della Sanità e al direttore generale dell’Ats – conclude Antonello Peru – di assicurare agli operatori di portierato la continuità dell’attività svolta nei presidi sanitari sassaresi, evitando così una nuova emorragia di posti di lavoro sul territorio.»

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È uno degli appuntamenti di spicco nel ricco cartellone di JazzAlguer, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Bayou Club-Events con la direzione artistica di Paolo Fresu, che dallo scorso dicembre (e fino al prossimo 21 luglio) celebra ad Alghero (Ss) la sua prima edizione. Venerdì 29 giugno, le Tenute Sella&Mosca, tra i principali partner della manifestazione, ospitano “L’art de l’encontre”: protagonisti della serata (con inizio alle 21.30) Eugenio Finardi, un cammino lungo oltre quarant’anni nel mondo della canzone d’autore, e Franca Masu, una delle voci più internazionali del panorama musicale mediterraneo.

I due artisti saranno al centro dei riflettori in momenti distinti, ognuno con il proprio gruppo e repertorio; ma il cantautore milanese (che fa tappa con il suo tour “Finardimente” accompagnato da Giovanni “Giuvazza” Maggiore alle chitarre, Marco Lamagna al basso, Federica Finardi Goldberg al violoncello e Claudio Arfinengo alle percussioni) e la cantante algherese (con Oscar Del Barba al pianoforte, Fausto Beccalossi alla fisarmonica, Salvatore Maltana al contrabbasso e Massimo Russino alla batteria) avranno anche modo di incontrarsi sulle note di qualche brano scelto per l’occasione.

De “L’art de l’encontre” si parlerà questo venerdì mattina (15 giugno) ad Alghero nel corso di una conferenza stampa in programma alle 10.30 a Lo Quarter. Con Franca Masu e con il direttore artistico di JazzAlguer Paolo Fresu, parteciperanno all’incontro il sindaco di Alghero Mario Bruno, l’assessora alle Politiche culturali, turistiche e dell’istruzione Gabriella Esposito, e Antonio Posadinu, direttore delle relazioni esterne di Sella&Mosca.

Eugenio Finardi

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Dopo le dimissioni di sette consiglieri, tre dei quali di maggioranza, e lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, a Sant’Anna Arresi non si parla d’altro. Ieri abbiamo registrato gli interventi del sindaco Teresa Pintus e dell’ex sindaco Paolo Luigi Dessì, entrambi durissimi nei confronti delle tre consigliere di maggioranza dimissionarie, gli assessori Maddalena Garau e Daniela Farci e la consigliera Emanuela Pilloni, e la replica di quest’ultima, altrettanto dura.

Oggi, sull’accaduto, interviene Maddalena Garau, assessora con deleghe al Servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, alle Politiche ambientali, all’Agricoltura, alla Pesca e all’Allevamento, con una lettera aperta ai cittadini, dalla quale emerge uno stato di grande sofferenza per una vicenda nella quale ha ricevuto minacce, nella forma di una lettera anonima recapitatale il giorno di Natale, nella quale è stata invitata a dimettersi. «Da allora e fino ad oggi ho vissuto un periodo molto difficile, nel quale mi sono sentita umanamente e politicamente isolata.»

Di seguito, come abbiamo fatti ieri con gli interventi di Teresa Pintus, Paolo Luigi Dessì ed Emanuela Pilloni, pubblichiamo il testo integrale della lettera aperta ai cittadini.

LETTERA APERTA AI CITTADINI

Innanzitutto, vorrei comunicare che ho sempre creduto nello sviluppo del mio paese anche assumendomi la responsabilità di votare sia in consiglio comunale che in giunta tutte le deliberazioni che sono state proposte. Tutte!!! Anche quelle che non mi convincevano completamente, fidandomi di chi aveva più esperienza di me.

Ho ritenuto di far valere la mia contrarietà alla proposta di cambio di destinazione d’uso di una struttura esistente d’uso da commerciale a turistico ricettivo, perché nutrivo e nutro tuttora forti dubbi circa la legittimità della proposta.

Ho ricevuto diverse pressioni tese a farmi cambiare posizione, in quanto – mi veniva detto – che così facendo non favorivo lo sviluppo del territorio e che per stare in un gruppo avrei dovuto avere le medesime idee degli altri.

In realtà, io credo nello sviluppo del territorio ma credo altresì che lo sviluppo debba essere rispettoso delle leggi.

La legalità è per me un elemento imprescindibile.

Nei mesi scorsi – forse per questo mio modo di pensare – qualcuno ha ritenuto di minacciare me e la mia famiglia, invitandomi a dimettermi con una lettera anonima.

Da allora e fino ad oggi, ho vissuto un periodo molto difficile, nel quale mi sono sentita umanamente e politicamente isolata.

Nei giorni scorsi, ho manifestato per la terza volta i miei dubbi circa la legittimità della proposta di delibera citata e, per tutta risposta mi è stato detto che – se non fossi stata d’accordo – sarei potuta restare a casa.

Dopo una profonda riflessione, mi sono convinta che non si potesse più amministrare serenamente il paese ed ho ritenuto giusto mettere fine a questa esperienza politica.

Voglio comunicare apertamente ai miei cittadini per quali ragioni non ritenevo legittima la proposta che tutti conosciamo.

Contrariamente a quanto si dice, non soffro di nessun personalismo, né invidie o cose di questo genere!!!

Ecco i motivi della mia contrarietà:

L’intervento edilizio proposto al Consiglio per la deroga – secondo quanto risulta dal progetto – proponeva la trasformazione di una struttura commerciale in una struttura turistica ricettiva (hotel) con richiesta di:

a) Cambio della destinazione d’uso da residenziale-commerciale a turistico-ricettiva

b) ampliamento dei volumi (da 862,66 a 2.446,56 totale 3.306,22)

c) aumento superficie coperta rispetto alla struttura originaria (da 535,33 a 1.200,00)

L’intervento, ai sensi dell’Articolo 3 del D.P.R. 06 giugno 2001, n. 380

(Testo unico dell’Edilizia) secondo me deve essere considerato una ristrutturazione edilizia.

Infatti, l’articolo 3 in questione alla lettera d) recita:

Sono “interventi di ristrutturazione edilizia,” gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente

E’ sufficiente osservare il progetto per concludere che si tratta di una ristrutturazione edilizia avente ad oggetto la “trasformazione di una struttura commerciale in una struttura turistica ricettiva (hotel) parzialmente diversa dall’organismo edilizio precedente”.

La materia della deroga proposta al Consiglio è regolata dall’articolo 14 del D.P.R. 06 giugno 2001, n. 380, il quale recita, al 1° comma:

Il permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici generali è rilasciato esclusivamente per edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico, previa deliberazione del consiglio comunale, nel rispetto comunque delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 (ora decreto legislativo n. 42 del 2004 – n.d.r.) e delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia.

Il comma 1-bis del medesimo articolo recita:

1-bis. Per gli interventi di ristrutturazione edilizia, attuati anche in aree industriali dismesse, è ammessa la richiesta di permesso di costruire anche in deroga alle destinazioni d’uso, previa deliberazione del Consiglio comunale che ne attesta l’interesse pubblico, A CONDIZIONE -PERO’- CHE IL MUTAMENTO DI DESTINAZIONE D’USO NON COMPORTI UN AUMENTO DELLA SUPERFICIE COPERTA

Rispetto a quella prima dell’intervento di ristrutturazione, nel caso che ci occupa, come risulta dalla stessa proposta di delibera, l’intervento proposto prevedeva una ristrutturazione edilizia tesa ad ottenere una deroga sulla destinazione d’uso

Con aumento – però – della superficie coperta – rispetto a quella originaria – che passava da 535,33 di superficie coperta a 1.200,00

Pertanto, l’intervento proposto, quand’anche fosse conforme all’articolo 11, comma 11°, della Legge Regionale N° 23/1985, come asserito dal legale dell’amministrazione, a mio modo di vedere risulta però in contrasto con l’articolo 14, comma 1-bis del D.P.R. 06 giugno 2001, n. 380, il quale come abbiamo visto pone come condizione per il rilascio della deroga della destinazione d’uso nel caso di ristrutturazione edilizia il non aumento della superficie coperta” che – invece – abbiamo visto c’è (da 535,33 a 1.200,00)!!!

Dunque, io sono a favore dello sviluppo turistico del nostro Comune, a una sola condizione che lo sviluppo sia perseguito attraverso il rispetto delle norme.

A me pare, invece, che la proposta avanzata al Consiglio fosse in evidente contrasto con l’articolo 14, comma 1-bis del D.P.R. 06 giugno 2001, n. 380.

Ringrazio tutti i cittadini che mi hanno consentito di amministrare il nostro paese con trasparenza ed onestà e che mi hanno offerto la loro disinteressata solidarietà in questi giorni difficili.

Un ultimo ringraziamento va ai dipendenti comunali che con me hanno collaborato in questi anni, aiutandomi a superare innumerevoli problemi quotidiani riguardanti il mio paese.

Maddalena Garau

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Nella Biblioteca Comunale di viale Arsia continua la presentazione di libri nell’ambito della prolifica rassegna intitolata “Carbonia Scrive”. Venerdì 15 giugno, alle ore 18.00, Marinella Sestu esporrà ai lettori i principali contenuti del suo libro “Pani de miniera”. Si tratta di «un corpus poetico di 60 liriche in lingua sarda campidanese, con traduzione italiana, incentrate sul tema delle miniere, che rappresentano per Carbonia e il territorio un patrimonio produttivo nonché sociale, affettivo e valoriale», ha affermato l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu.
L’autrice, Marinella Sestu, nata a Iglesias, da sempre appassionata di letteratura, vanta una ricca produzione di poesie e racconti. Ha partecipato a concorsi sia in Sardegna che nella Penisola, ottenendo numerosi riconoscimenti. È promotrice, socia fondatrice e presidente dell’Associazione Culturale Logos di Iglesias, che si occupa di Poesia e Letteratura e bandisce, tra le altre attività, Il Premio di poesia “Città di Iglesias” di valenza nazionale e il Premio di letteratura per ragazzi “Villa di Fiaba”.
L’incontro sarà presentato da Agostina Littarru.