6 August, 2024
Home2018 (Page 440)

[bing_translator]

Con il ritiro del Regno Unito dall’Unione europea, Il Parlamento europeo ridurrà il numero di deputati da 751 a 705, lasciando spazio ai nuovi Paesi che potrebbero aderire in futuro. 

Oltre a ridurre le dimensioni del Parlamento europeo, da 751 a 705 rappresentanti eletti, la Plenaria ha approvato mercoledì una proposta di ridistribuzione dei seggi, per porre in riserva 46 dei 73 seggi che si libereranno in seguito al ritiro del Regno Unito.

I 46 seggi in riserva potranno, in parte o nella loro totalità, essere assegnati ai nuovi Paesi che aderiranno all’Unione europea o rimanere liberi, riducendo così le dimensioni del Parlamento. I restanti 27 seggi saranno ridistribuiti tra i 14 Paesi dell’Unione che sono leggermente sottorappresentati, per compensare le attuali disparità in Aula.

All’Italia, toccherebbero 3 seggi in più (da 73 a 76).

Proposta di assegnazione dei seggi (tabella)

Nel testo si sottolinea, inoltre, che la nuova assegnazione si applicherà solo se il Regno Unito lascerà l’UE. In caso contrario, le attuali disposizioni rimarrebbero in vigore fino a nuovo ordine.

Il progetto di decisione del Consiglio europeo è stato approvato con 566 voti favorevoli, 94 contrari e 31 astensioni.

[bing_translator]

L’assessore dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, ha convocato ieri l’Anas e l’impresa esecutrice dei lavori di realizzazione del 2° e 3° lotto della nuova strada statale 195, sulla costa sud occidentale della Sardegna, per verificare lo sviluppo dei lavori, in particolare quelli di completamento della bretella stradale per Villa San Pietro e Pula, e l’allarmante situazione dei pagamenti alle imprese coinvolte nell’esecuzione dei lavori. Si è appurato che la conclusione dei lavori del 3° lotto è direttamente connessa al superamento dei ritardi nei pagamenti alle ditte sub appaltatrici da parte della ditta Grandi Lavori Fincosit S.p.A., appaltatrice principale. Sia il Capo compartimento dell’Anas che il Direttore tecnico dell’impresa sono stati invitati ad adoperarsi per consentire, immediatamente, il pagamento diretto alle imprese e alle maestranze impiegate secondo le previsioni normative esistenti.

L’assessore Edoardo Balzarini ha poi formalizzato la richiesta che la Direzione centrale dell’Anas convochi i vertici della ditta G.L.F per verificare le possibilità reali di superamento della crisi produttiva della ditta o per procedere altrimenti, al fine di consentire la realizzazione di un’opera strategica per il traffico regionale dell’area, industriale e turistico, essenziale per la sicurezza stradale.

«Non possiamo più tollerare – afferma l’assessore Edoardo Balzarini – che le sofferenze finanziarie delle principali ditte di costruzioni della penisola, oggi operanti in Sardegna, oltre a concorrere agli inaccettabili ritardi nella realizzazione delle opere, continuino a provocare la dissoluzione del tessuto produttivo delle piccole e micro-imprese dell’isola, e pretendiamo che venga finalmente sottoscritto “l’accordo interistituzionale”, proposto da oltre un anno all’attenzione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e dei vertici Anas, che esige dalla Società un impegno ed un’organizzazione di ben altro rango nel compartimento della Sardegna.»

[bing_translator]

Giovedì 14 giugno, a partire dalle 17.30, il Centro di Aggregazione sociale di via Aldo Moro, a Masainas, ospiterà la proiezione del cortometraggio “CAMPION S”, realizzato dai ragazzi della classe 2ª A delle scuole secondarie di primo grado dell’Istituto Marconi – sede di Giba – primo premio del progetto “Educazione scolastica” bandito dalla Commissione Regionale Pari Opportunità.

Sono previsti gli interventi di Giuseppe Dessena, assessore regionale della Pubblica istruzione, Paola Casula, Erica Floris e Simona Spada, componenti della Commissione Regionale Pari Opportunità; Giulia Di Liberti e Davide Tocco, docenti della classe 2ª A; Paolo Serra, direttore della Società Umanitaria di Carbonia; gli amministratori dei comuni di Giba, Masainas e Piscina che hanno organizzato la presentazione della proiezione del cortometraggio.

[bing_translator]

Si è svolto sabato 2 giugno, a Narcao, l’evento “Tre scatti per Narcao”, organizzato dall’Associazione Culturale Nicolau con la collaborazione dell’Amministrazione comunale guidata da Danilo Serra, per la valorizzazione delle attività artistiche e tradizionali, con l’esposizione di prodotti unici, sia artigianali che hobbistici edun’esposizione fotografica che accolto le riproduzioni fotografiche di diversi autori.

L’evento è stato reso possibile da un forte ed appassionato impegno di tutti gli organizzatori (il presidente dell’associazione Nicolau Narcao Gian Massimo Piredda, la vice Annalisa Secci con i soci fondatori Paola Gambula, consigliere di maggioranza del comune di Narcao, Angela Rita Etzi, Wanda Ortu, Maria Grazia Pischedda e i 50 soci) e, soprattutto, di tutti gli espositori, artigiani, hobbisti, appassionati di arte e di cultura, alcuni di Narcao, gli altri erano ospiti provenienti dai Comuni del Sulcis, uno da Mogoro ed uno da Alghero, e di tutte le attività commerciali del comune di Narcao.

Fotografi: Bixio, Gianni Usai, Emiliano Cocco, Daniela Crisioni, Enrico Puliga, Federico Arisci, Antonio Corrias. Nicola Pinna. Pittura acquerelli: Giuseppe Grasso di Firenze.
Le ceramiche di Teulada Su punt’e Nu’ e su Punt’a Brodu (Marilena Ledda); Le ceramiche delle sorelle Lucia e Giulia Salis Teulada); Le ceramiche di Robertina Littarru (Nuxis).
Hobbisti: Giovanni Carta (pipe di Teulada); Beniamino Vacca (i coltelli di Santadi); Valentina Notari di Perdaxius (gioielli realizzati con le foglie di fico d’India essiccate); Irene Cosa (Nuxis) gioielli ed oggettistica realizzati con il sughero; Alberto Nunes (Calasetta) giochi in legno per bambini; Giacomo Desogus (Giba) oggettista con materiali di riciclo; Valentina Carboni (Giba) agronomo imprenditrice agricola; Samuele Tripari (Mogoro) oggettista con materiali di riciclo; Efisio Pettinau (Alghero) materiali di riciclo; Carmen Mele (San Giovanni Suergiu) gioielli in ceramica e borse in cuoio; Elisabetta Pilloni (Sant’Anna Arresi) ricami e scialli abiti folk Sulcis; Monica Aretino Adele Cocco Iglesias) lavori all’uncinetto e oggettistica; Fosca Carta (Villaperuccio) cestini in paglia e giunco; Panificio Atzeni Rio Murtas (Narcao); Azienda olearia Diana Argiolas Rio Murtas (Narcao); Federica e Linda Aio’ (Narcao) zafferano e miele; Monica Scanu Narcao lavori all’uncinetto; Lo zafferano di Terraseo di Franca e Luriano (Narcao); Bernardetta Secci (Narcao) sarta di abiti in costume sardo ed accessori; Massimo e Simona (Narcao) modellini aerei telecomandati; Teresa Vacca (Narcao) prodotti della terra; Consulta giovanile di Narcao, lavori didattici; bambini della scuola di Narcao, disegni); Algerio e Daniela Garia Pesus (Narcao) serra fiorita; Birra Artigianale di Thomas Cau Narcao.

 

[bing_translator]

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216763485347415/

Il nuovo disegno di legge sulla Semplificazione amministrativa è in dirittura d’arrivo. Già a giugno il provvedimento approderà in Giunta e a luglio sarà trasmesso al Consiglio. L’obiettivo finale è l’approvazione in aula entro l’anno. Il Ddl annuale contiene proposte di semplificazione che sono il risultato di un processo di raccolta effettuato negli ultimi mesi con diversi assessorati e attraverso una consultazione pubblica su SardegnaParteciPA. Oggi, a Cagliari, si è svolta la Giornata della Semplificazione organizzata dall’assessorato dell’Industria, un momento nel quale, ai diversi tavoli tecnici, è stato esaminato quanto emerso dalla prima fase di consultazione e sono state raccolte ulteriori proposte da parte di Enti locali, associazioni di categoria e ordini professionali. Nel corso dell’evento sono intervenuti il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e gli assessori dell’Industria, degli Affari Generale e Riforma della Regione e degli Enti Locali, Maria Grazia Piras, Filippo Spanu e Cristiano Erriu. I tavoli tematici sui quali si è sviluppato il confronto riguardano la Gestione del territorio (dall’ambiente all’urbanistica), il Welfare (lavoro, sanità e politiche sociali) e le Attività produttive (agricoltura, commercio, industria, energia e turismo).

[bing_translator]

I carabinieri della Compagnia di Iglesias hanno arrestato un disoccupato 53enne, per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio e violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Alle 8.30, a Domusnovas, in seguito ad un mirato servizio di prevenzione stupefacenti, l’aliquota radiomobile ha trovato il disoccupato in possesso di 25 grammi di hashish.
L’uomo ha anche opposto resistenza all’atto della perquisizione, per cui è stato immobilizzato.

[bing_translator]

Ieri sera i carabinieri della stazione di Assemini, della compagnia CC di Cagliari, hanno arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un minore cagliaritano classe 2001, di Assemini. Il giovane, sottoposto durante un normale controllo dei militari, a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di circa 400 € in banconote, una dozzina di dosi di sostanza stupefacente del tipo marijuana e di un bilancino di precisione, tutti chiari riferimenti ad una consolidata attività di spaccio. Il minore è stato accompagnato dai militari presso l’abitazione dove è proseguita l’attività di perquisizione domiciliare, occasione in cui sono stati reperiti altri 700 € circa in banconote, ritenuti anch’essi provento dell’attività illecita. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro ed il minore è stato accompagnato presso il domicilio del padre in stato di arresto.

[bing_translator]

Dopo il Museo di Mineralogia, l’Esposizione Multimediale del Breve di Villa di Chiesa e la mostra permanente Iglesias in miniatura, sarà inaugurato domani, 14 giugno, alle 18.00, il Museo Remo Branca, nei locali delle ex Scuole Maschili.
Parteciperà alla cerimonia il prof. Francesco Paolo Branca, cittadino onorario di Iglesias e figlio dell’artista che ha donato generosamente la collezione.
L’Amministrazione comunale ringrazia Paolo Branca, la Fondazione di Sardegna per aver finanziato il progetto e l’Associazione Remo Branca per aver creduto nel progetto iniziato sotto la Giunta guidata da Pierluigi Carta.

[bing_translator]

Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha ricevuto oggi a Strasburgo il Primo Ministro olandese, Mark Rutte. L’incontro si è svolto nel quadro dell’iniziativa promossa dal presidente Tajani di invitare i Capi di Stato e di governo dell’Ue a dibattere in plenaria sul futuro dell’Europa.

A conclusione dell’intervento di Rutte, il presidente Tajani ha dichiarato:

«Le nostre sfide comuni vanno oltre le frontiere nazionali, e hanno una dimensione europea. Contiamo sull’Olanda perché svolga un ruolo di primo piano per dare risposte efficaci ai cittadini su sicurezza, immigrazione, disoccupazione, cambiamento climatico. Voglio ringraziare il Primo Ministro Rutte per la sua partecipazione al dibattito odierno.

Sulla gestione dell’immigrazione è in gioco la sopravvivenza stessa dell’Unione europea. Dobbiamo essere molto chiari: i singoli paesi da soli non possono risolvere il problema. Quindi serve una strategia a breve, a medio e a lungo termine. La prima urgenza è impedire le partenze dal Nord Africa e le morti in mare e nel deserto. A medio termine bisogna lavorare sulla stabilizzazione della Libia con l’obiettivo di dare vita a uno stato che possa essere un interlocutore dell’Europa; in parallelo serve una strategia che dovrà essere parte anche del prossimo bilancio dell’UE e che preveda più investimenti nel continente africano. A luglio andrò in Niger e se possibile in Libia. Il Parlamento europeo deve essere protagonista nella soluzione di questo problema storico per l’Unione europea.

Il Parlamento europeo, che rappresenta mezzo miliardo di cittadini, ha approvato a larga maggioranza una riforma delle regole di Dublino già a novembre 2017. Non abbiamo scelto l’opzione più debole, ma abbiamo conciliato fermezza e solidarietà. Quindi si tratta di una solida base di partenza. Siamo disposti a discutere e a trovare compromessi. Il prossimo Consiglio europeo non potrà non decidere perché ne va dell’intero assetto dell’Unione europea.

Per far fronte alle sfide di oggi, il budget dell’Unione europea deve disporre di risorse proprie. Il Parlamento europeo ha una sua proposta perché questo avvenga. Vogliamo che le aziende che pagano le tasse e creano posti di lavoro qui e quelle che generano enormi profitti spedendoli al di fuori dell’Unione europea giochino con le stesse regole. Una ‘web tax’ sulle piattaforme online permetterebbe di generare miliardi di euro senza gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini.»

[bing_translator]

 

Il Consiglio regionale ha rinviato in Commissione il Testo Unico sulla lingua sarda.

La 302esima seduta del Consiglio regionale è stata aperta dal presidente dell’Assemblea, Gianfranco Ganau, che concluse le formalità di rito, ha dichiarato aperta la discussione dell’articolo 1 e degli emendamenti presentati al testo unificato sulla disciplina della politica linguistica regionale (TU 36-167-228). Prima del parere agli emendamenti da parte del relatore Paolo Zedda (Art. 1 – Sdp), i capigruppo di Fdi, Paolo Truzzu e del Pd, Pietro Cocco, hanno polemizzato sul ritardo con il quale si è proceduto all’apertura dei lavori del Consiglio.

Acquisiti i pareri di relatore e Giunta, agli emendamenti presentati all’articolo 1 del testo unificato, si è sviluppato un acceso dibattito sull’opportunità di procedere con l’esame e la votazione del provvedimento o sul rinvio in commissione del testo in materia di lingua sarda.

Il primo ad intervenire è stato il consigliere del Pd, Roberto Deriu, che ha criticato la proposta normativa ed anche il lavoro conclusivo svolto dalla commissione Cultura, rivolgendosi direttamente al vice presidente facente funzioni, Alfonso Marras (Udc). L’esponente della maggioranza ha parlato delle difficoltà emerse nel considerare il catalano o il tabarchino come ricompresi nel sardo ed ha evidenziato una serie di incongruenze fino ad affermare che «alcune proposte correttive presentate sconvolgono le teorie sulla lingua degli ultimi 50 anni». «Non ci sono le condizioni per incominciare l’esame dell’articolato – ha concluso il consigliere dei democratici – né è ammissibile un’approvazione per pezzi della norma e quindi propongo che il testo venga riportato in commissione per gli opportuni approfondimenti».

A favore del il rinvio in commissione si è espresso il consigliere di Fi, Stefano Tunis, mentre il consigliere dell’Udc, Alfonso Marras, ha spiegato all’Aula la difficoltà della commissione Cultura nel procedere con correttezza ed efficacia nei suoi lavori «vista la mancata indicazione, da parte della maggioranza, di un nuovo presidente della commissione, in seguito alle dimissioni del neo deputato Gavino Manca».

Marco Tedde (Fi) ha affermato: «Il collega Deriu ha dato il crisma dell’ufficialità ai problemi della maggioranza ed è riuscito a far capire all’Aula che questa proposta di legge nasce malata e piena di lacune». L’esponente della minoranza ha difeso l’operato del vice presidente della commissione, Marras, ed ha concluso dichiarando sostegno alla proposta del rinvio nel parlamentino della Cultura.

Giuseppe Meloni (Pd) ha espresso “perplessità sul testo unificato” e dichiarandosi contrario alla “lingua sarda comune” ha affermato: «Sostengo che si debba parlare di lingue sarde, compreso il gallurese, e non di lingua sarda e voterò dunque per il rinvio in commissione della proposta di legge». A favore del rinvio anche i Riformatori con Luigi Crisponi («assistiamo al campionato di sardo a ostacoli») e col capogruppo, Attilio Dedoni, che ha svolto un puntuale intervento sulla opportunità di riconoscere una sola lingua ufficiale per i sardi («corriamo il rischio di fare un errore storico, riconoscendo più lingue, dividendo così la Sardegna e negando il principio identitario di una lingua, un popolo, un’isola»). Pierfranco Zanchetta (capogruppo Upc) ha svolto il suo intervento concentrandosi sulla necessità di garantire salvaguardia e tutela a tutte le minoranze linguistiche della Sardegna, ricomprendendo tra le lingue oltre al gallurese anche l’isolano della Maddalena. L’esponente della maggioranza ha quindi proposto come modello di riferimento quello elvetico dove coesistono 4 lingue ufficiali.

Il capogruppo Udc, Gianluigi Rubiu, ha ribadito l’opportunità del rinvio in commissione («non ci sono le condizioni per discutere una legge che dovrebbe unire i sardi ed invece rischia di dividerli») mentre Gianfranco Congiu (Pds) ha evidenziato il persistere in Sardegna di sistemi linguistici plurimi insieme con la necessità che tale peculiarità trovi pieno riconoscimento nella legge sulla lingua.

Dopo l’on. Gianfranco Congiu ha preso la parola l’on. Paolo Zedda, che ha parlato in sardo e ha detto: «La questione della lingua accende gli animi, non soltanto in Sardegna. E’ successo in Friuli, per i ladini e non solo. A parte questo, devo dire che la commissione ha lavorato per due anni e ha lavorato bene, con trenta audizioni e ha preso in esame parecchi documenti. Chi dice che c’è una gerarchia nelle lingue e io sono costretto a rileggere questo testo che abbiamo in esame: non c’è traccia di una gerarchia. Alla luce di queste norme mi sembra dunque difficile affermare che le lingue parlate in Sardegna non siano considerate nello stesso modo da questa proposta legislativa. Non è vero nemmeno  che la lingua deve essere organizzata in vari standard: su questo nulla ha mai detto la Corte costituzionale. Non credo sia utile dunque che questa legge torni in commissione perché questo testo è scritto bene, secondo me».

Per l’on. Alessandra Zedda (FI) «stiamo parlando di un argomento che dovrebbe vederci uniti e accogliere tutte le diversità. Ma su una cosa sono d’accordo con l’on. Deriu: che è necessario vedere la legge in tutte le sue complessità e alla luce delle proposte di modifica giacenti. Dunque, per quanto ci riguarda siamo dell’opinione che sia giusto tornare in commissione».

L’on. Pietro Cocco ha preso la parola come capogruppo del Pd: «Teniamo i nervi a posto, la materia è delicata e dobbiamo ragionare. Non è un caso che da tantissimo tempo cerchiamo di metterci mano e ancora non lo abbiamo fatto. Dagli interventi dei colleghi appare chiaro che sia necessario approfondire e i trecento emendamenti presentati stanno a testimoniarlo. Non dobbiamo approvare una legge qualunque ed è giusto sospendere i lavori oggi consentendo alla commissione di verificare se l’Aula è in grado di esitare il testo. Non faremo una legge a colpi di maggioranza ma una legge condivisa da tutti e se abbiamo bisogno di qualche giorno in più prendiamocelo».

Il presidente Gianfranco Ganau ha messo in votazione la proposta del capogruppo del Pd, per un rinvio del testo alla commissione. L’on. Daniele Cocco (Art. 1 – Sdp) ha ricordato che già i capigruppo si erano espressi in tal senso.

L’Aula ha votato all’unanimità per il rinvio della proposta di legge in commissione ed il presidente Ganau ha convocato il Consiglio per martedì 19 giugno alle 10.30.