6 August, 2024
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Fine anticipata per la consiliatura del comune di Sant’Anna Arresi. Si sono dimessi tre consiglieri di maggioranza (gli assessori Maddalena Garau e Daniela Farci e la consigliera Emanuela Pilloni) e i quattro consiglieri di minoranza (Loretta Atzori, Elisabetta Rossu, Adriana Lobina e Maurizio Antonio Podda), sui dodici consiglieri che compongono il Consiglio comunale. Le dimissioni sono state protocollate a mezzogiorno, a poche ore dalla riunione del Consiglio comunale che avrebbe dovuto affrontare la proposta di cambio della destinazione d’uso (art. 1 comma 11 L.R. 23/1985) ed il permesso di costruire in deroga (ex art. 14 DPR 380/2001) necessari per la trasformazione di una struttura commerciale in struttura turistico ricettiva (hotel) presentata dalla ditta Costa Sud Vacanze srl a Porto Pino.

Il punto dell’ordine del giorno della seduta del Consiglio di questa sera (fissata in prima convocazione alle 17.30, con eventuale seconda convocazione giovedì 14 giugno a mezzogiorno), era stato già al centro dello scontro in seno alla maggioranza, il 24 novembre dello scorso anno, quando le due assessore e la terza consigliera di maggioranza che oggi si sono dimesse con i quattro consiglieri di minoranza, avevano esternato la loro contrarietà alla proposta di deliberazione, provocando il rinvio della stessa. Ora, a distanza di oltre sei mesi, il sindaco Teresa Pintus e gli altri componenti della maggioranza, nonostante i problemi con le tre colleghe di maggioranza non fossero stati superati, hanno deciso di ripresentare, comunque, la proposta di deliberazione all’esame del Consiglio comunale e si è giunti alla rottura definitiva, con le dimissioni di sette consiglieri e lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale.

Le tre consigliere di maggioranza dimissionarie, hanno così motivato la decisione di rassegnare le dimissioni e, conseguentemente, di arrivare allo scioglimento anticipato del Consiglio comunale: «Visti e considerati i diversi problemi dovuti all’incapacità di dare delle risposte condivise, non ci sono più le condizioni politiche per mantenere gli impegni assunti in campagna elettorale.»

La consiliatura finisce a poco più di tre anni dalle elezioni che il 31 maggio 2015 portarono all’elezione a sindaco di Teresa Pintus, oggi 43 anni, candidata della lista civica “Giorno Nuovo”, con 707 voti, il 39,94%, e di 8 consiglieri di maggioranza: Daniela Farci, Fabio Diana, Maddalena Garau, Ambrosiano Pintus, Roberto Dessì, Gabriela Caschili, Emanuela Pilloni e Patrizia Emanuela Costa. Teresa Pintus nella precedente consiliatura era stata vicesindaco della Giunta guidata da Paolo Luigi Dessì. Al secondo posto si classificò – come cinque anni prima – Gigi Ballocco, candidato della lista civica “Sant’Anna Costa Arresi”, con 606 voti, pari al 34,23%, poi dimessosi, come anche l’altro consigliere eletto Gino Potettu, con l’ingresso in Consiglio di due delle non elette, Loretta Atzori ed Elisabetta Rossu; al terzo posto giunse Adriana Lobina, candidata sindaco della lista civica “Arresinus”, con 457 voti, il 25,81%, che entrò in Consiglio comunale con Maurizio Antonio Podda.

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Dal 4 al 6 giugno, si è svolta a Udine, la “Golf Football Legends”, una tre giorni all’insegna del golf e del divertimento, con la possibilità di giocare accanto a grandi leggende del calcio come Michel Platini, Paolo Maldini, Marco Tardelli e tanti altri. Il brand Alfa Romeo, sponsor della manifestazione, ha offerto a tutti i partecipanti la possibilità di provare su strada Stelvio, il primo SUV creato da Alfa Romeo, anche nella prestazionale versione Quadrifoglio.

Tutti i partecipanti hanno così potuto apprezzare le prestazioni senza compromessi e il grande piacere di guida offerti in tutta sicurezza da Alfa Romeo Stelvio. Il primo SUV della storia ultracentenaria del marchio ha riscritto le regole della categoria stabilendo nuovi riferimenti in termini di performance, specie nella versione Quadrifoglio che detiene il primato di categoria sul mitico circuito del Nürburgring, percorso in 7 minuti, 51 secondi e 7 decimi. Contrassegnato dal leggendario simbolo ed equipaggiato con il propulsore 2.9 V6 Biturbo a benzina da 510 CV, Stelvio Quadrifoglio esprime l’eccellenza stilistica 100% Made in Italy e assicura il massimo livello in termini di prestazioni, efficienza e sicurezza.

Questa manifestazione sancisce la profondità del legame tra il brand Alfa Romeo e il mondo del golf: sul green infatti si incontrano passione, sportività ed eleganza, in un connubio ideale.

 

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È in arrivo nelle case degli antiochensi la seconda versione dell’Ecobolario, tutti i rifiuti dalla A alla Z. Un utile e indispensabile strumento attraverso il quale compiere una raccolta differenziata corretta. Nell’opuscolo, infatti, sono elencate tutte le tipologie di rifiuto e le relative modalità di smaltimento. Ma non soltanto, perché per separare correttamente i rifiuti per una raccolta differenziata di qualità, nell’Ecobolario è anche esplicitata tutta un’altra serie di informazioni necessarie: dall’Ecocentro, orari e giorni di apertura (dal lunedì alla domenica, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 20.00 dal 1 giugno al 30 settembre; e dal lunedì alla domenica, chiuso il giovedì, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 dal 1 ottobre al 31 maggio), ai numeri utili, come il Numero Verde (800.197.350) per prenotare i ritiri a domicilio di scarti verdi e ingombranti, o quello per le segnalazioni di discariche abusive tramite servizio di messaggistica WhatsApp (351.1277861). Per il ritiro degli ingombranti si fa inoltre presente che è possibile utilizzare anche l’e-mail: ingombranti.agespa@libero.it , mentre da telefono cellulare occorre comporre il numero 0924.31.724.

«Si tratta della seconda edizione dell’Ecobolario – commenta il consigliere comunale con delega all’Ambiente Pasquale Renna – riformulata grazie anche ai suggerimenti dei cittadini. Questo progetto va avanti ed è in continuo aggiornamento, considerato che la raccolta differenziata è un sistema in permanente evoluzione: l’obiettivo è quello di assicurare un servizio sempre migliore.»

 

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Le squadre di Abbanoa hanno programmato una nuova campagna di sostituzione dei vecchi contatori a Perdaxius e Narcao: l’iniziativa riguarda circa 200 utenze con apparecchi che ormai hanno più di dieci anni di attività. E’ la vita media di un contatore, in termini di corretta misurazione e di efficienza: oltre i dieci anni tende a sotto-registrare i consumi, con un valore di errore sempre crescente nel tempo, che si può stimare in circa il 10 per cento dei consumi giornalieri di un’utenza domestica.

Il parco contatori in dotazione ai clienti è costantemente monitorato all’insegna della certezza dei consumi. Abbanoa ha ormai avviato una fatturazione regolare ogni quattro mesi basata esclusivamente sulle letture effettive dei contatori (tranne per i casi dove il contatore è all’interno dell’abitazione e non è stato possibile contattare il cliente). Assieme alla campagna di sostituzione dei contatori saranno effettuate anche le letture. Gli operatori di Abbanoa sono muniti di tablet georeferenziati che consentono di caricare i dati direttamente nel sistema informatico ed eseguire la fotografia dei numeri indicati dai misuratori a garanzia dell’esattezza della lettura. La certificazione dei dati caricati, inoltre, è garantita tramite l’innovativa tecnologia informativa blockchain.

Se i clienti non dovessero essere in casa al momento del passaggio dei tecnici di Abbanoa, sarà lasciata una comunicazione contenente la matricola e la lettura del contatore sostituito che farà fede per la successiva fatturazione. In un’ottica di completa trasparenza dell’attività, gli operatori eseguiranno la rilevazione fotografica del contatore sostituito in modo da prevenire eventuali contestazioni.

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Intorno alle 5.00 di questa mattina, i carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia CC di Cagliari hanno arrestato tre minori (2 di Cagliari e 1 di Assemini), per il reato di furto aggravato in concorso. I tre giovanissimi, classe 2001, 2002 e 2003, rompendo le zanzariere delle finestre del negozio di generi alimentari “Bangladesh”, sito in via Lepanto, con destrezza hanno asportato svariati alimenti, ma scorgendo la presenza di uno dei dipendenti che aveva visto tutta la scena, si sono dati immediatamente alla fuga allontanandosi verso l’abitazione di uno dei tre minori, proprio in via Lepanto, dove sono stati immediatamente rintracciati da una pattuglia del Nucleo radiomobile dei carabinieri, intervenuti immediatamente sul posto, e sono stati arrestati. Data la giovane età, i tre minori su disposizione dell’autorità giudiziaria, sono stati affidati alle rispettive famiglie, in stato di arresto.

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Ventidue progetti in corso di attuazione per un investimento di circa 55 milioni di euro. Una dotazione finanziaria che con le risorse destinate ad altre iniziative localizzate nel territorio, come quelle che riguardano la valorizzazione del Parco di Tepilora, della miniera di Sos Enattos a Lula e dell’area di Su Suercone, raggiunge circa i 100 milioni di euro. È il quadro ormai pienamente definito della programmazione legata al Piano di Rilancio del Nuorese. A Nuoro, nella sala consiliare della Provincia, il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore agli Affari generali Filippo Spanu hanno sottoscritto ieri con i soggetti istituzionali interessati l’Atto Aggiuntivo all’Accordo di Programma Quadro. Erano presenti l’assessore della Cultura Giuseppe Dessena, l’amministratore della provincia di Nuoro Costantino Tidu, il sindaco Andrea Soddu e i rappresentanti del Partenariato economico e sociale.

Nel documento sono inseriti gli ultimi 5 progetti per un importo di circa 20 milioni di euro: Sistema museale territoriale, Restart, Geoartnet, Distretto culturale e GustaTepilora. Su queste proposte, lo scorso 16 maggio, aveva espresso parere favorevole la Cabina di Regia del Piano, riunita nella sede della provincia di Nuoro sotto il coordinamento dell’assessore Filippo Spanu.
È stato un lavoro complesso e articolato in vista dell’assegnazione di 54 milioni e 683 mila euro di risorse pubbliche. Un modello di programmazione degli interventi con elementi di novità: tutte le proposte sono nate sulla base di un confronto nel territorio. I progetti sono passati al vaglio di un gruppo di valutazione costituito da tecnici degli Assessorati regionali. Le proposte valutate positivamente sono state poi esaminate dalla Cabina di Regia costituita da Regione, Provincia, rappresentanti degli enti locali, Confindustria e sindacati. Poi i progetti approvati sono confluiti in tre Accordi di programma sottoscritti da tutti i soggetti coinvolti.
Con i 5 progetti inseriti nell’ultimo Accordo di Programma, sono in campo altre 17 iniziative che riguardano il rafforzamento del sistema scolastico, lo sviluppo del distretto del marmo di Orosei, interventi nei campi della cultura, delle infrastrutture e della valorizzazione ambientale.

Vengono inoltre sostenute azioni previste nel progetto Area Vasta di Nuoro che è parte integrante del Piano di Rilancio del Nuorese: la riqualificazione degli spazi e degli edifici dell’ex Artiglieria (3 milioni e 850 mila euro), la riqualificazione dell’ex Mulino Gallisai (2 milioni) e l’intervento a favore della ricerca e della didattica all’interno del Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale (progetto Restart) con una dotazione finanziaria di 5 milioni e 729 mila euro.
La Giunta ha deciso di delegare alla provincia di Nuoro, supportata dal Centro Regionale di Programmazione, le attività di emanazione dei bandi e di istruttoria dei progetti per lo sviluppo del marmo di Orosei, di valorizzazione e conferimento scarti di lavorazione, sui distretti urbani e del commercio e per il sostegno alle imprese del distretto culturale del Nuorese. Il progetto per il supporto all’esportazione dei principali prodotti del territorio, denominato Export rete Manna, sarà invece gestito dall’Assessorato dell’Industria.

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Anche le 9.534 imprese del Sulcis devono adeguarsi alle nuove normative sulla privacy e sulla protezione dei dati. Lo scorso 25 maggio, infatti, è entrato in vigore il Regolamento Europeo sulla Privacy, il cosiddetto GDPR (General Data Protection Regulation) che stabilisce limiti precisi per il trattamento dei dati personali. Questo significa, ad esempio, che le aziende che gestiscono database o più semplicemente numeri telefonici o indirizzi riferiti a persone fisiche dovranno rispettare le nuove regole, pena pesanti sanzioni.

Questa sera, dalle ore 18.00, presso la Sala polifunzionale del comune di Carbonia in piazza Roma, per supportare il tessuto imprenditoriale ad affrontare queste importanti novità, si terrà un incontro organizzato da Confartigianato Sud Sardegna, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Carbonia, nel quale verranno illustrati il contenuto della normativa e gli adempimenti richiesti alle imprese.

Parteciperanno il segretario di Confartigianato Sud Sardegna, Pietro Paolo Spada, il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, e l’assessore comunale Bilancio, Programmazione, Tributi, Innovazione tecnologica ed Attività produttive, Mauro Manca.

Il regolamento europeo, in vigore per le imprese già da qualche settimana, implica alcuni importanti cambiamenti. Rappresenta un cambiamento di prospettiva e si applicherà a tutte le aziende, piccole e grandi, nel pubblico e nel privato. Il Regolamento non indica ai soggetti cosa fare nel dettaglio ma prescrive misure adeguate al trattamento dei dati. L’impatto sulle aziende sarà significativo, considerati gli attuali obblighi previsti per non incorrere nelle pesanti sanzioni. Con l’applicazione della nuova legge saranno stabiliti nuovi limiti per il trattamento dei dati personali soprattutto per le imprese strutturate con dipendenti che raccolgono e profilano dati dei clienti.

L’evento, quindi, prevede l’approfondimento delle tematiche legate a Principi generali del Regolamento, ambiti di applicazione della norma, definizioni, Informativa e consenso, diritti dell’interessato, diritto all’oblio, diritto alla portabilità dei dati, privacy by design, privacy by default, obblighi e responsabilità del titolare del trattamento, responsabile del trattamento, documentazione obbligatoria (il principio dell’accountability), sicurezza dei dati e necessità di misure adeguate, data breach (violazione dei dati personali), ecc.

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Elettricisti, idraulici, domotici, termoidraulici, manutentori di ascensori, scale mobili ed impianti a gas ma anche installatori di circuiti d’allarme e videosorveglianza. Un settore, quello dell’impiantistica, anche in Sardegna profondamente legato al “Sistema casa”, influenzato dall’andamento del mercato degli immobili e incentivato dai “bonus”.

Soprattutto negli ultimi anni, la crisi ha costretto, da una parte, tante imprese a chiudere definitivamente i battenti mentre, dall’altra, ha spinto sempre più abusivi a “inventarsi” impiantisti ed installatori e ad eseguire lavori nelle abitazioni senza rispettare i requisiti di sicurezza complice, in molti casi, anche la vendita al pubblico, nei centri commerciali o nella grande distribuzione, di generatori di calore e di componentistica per gli impianti elettrici, con tanto di pubblicità che invita al fai da te.

«Non è più accettabile che personaggi improvvisati o con poche ore di corso in negozio o, addirittura, seguendo dei video tutorial sui canali web – denuncia Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – abbiano la presunzione di aver acquisito la competenza impiantistica e la cultura della sicurezza delle aziende che, negli anni, si sono formate, certificate, aggiornate. Abbiamo il dovere di sensibilizzare i clienti anche sui rischi per la sicurezza da parte del committente. Questo è un nostro impegno quotidiano.»

Confartigianato Sardegna ricorda che la realizzazione di impianti e la loro manutenzione, o l’installazione di qualsiasi altro sistema deve essere eseguito da imprese registrate alla Camera di Commercio ed abilitate alla professione. Infatti, se il lavoro non è realizzato a regola d’arte e certificato, oltre a non rispettare la legge, in caso di incidenti, il proprietario ne risponde penalmente e non potrà beneficiare del risarcimento previsto dalla stipula di eventuali assicurazioni sulla casa.

Nell’isola, al I trimestre di quest’anno, le imprese del comparto Installazione di impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzione e installazione sono state 4.261, di cui il 70,2%, pari a 2.993 unità sono artigiane.

Sono questi i dati dell’analisi dell’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha esaminato i numeri del settore delle “Imprese di installazione” su fonte Unioncamere-Infocamere 2017-2018.

«Dobbiamo sempre ricordare che se l’impiantistica non è totalmente collassata – afferma Stefano Mameli, segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – ancora una volta dobbiamo dire grazie agli sgravi fiscali sulle ristrutturazioni e sulla riqualificazione energetica, due fondamentali e insostituibili sostegni alle famiglie e alle imprese, perché hanno consentito di aiutare chi ha fatto gli investimenti e chi ha eseguito i lavori. Speriamo che anche il nuovo Governo mantenga i benefici fiscali per le ristrutturazioni.»

In Sardegna nel 2016, secondo di dati forniti dal MEF e tratti dalle dichiarazioni dei redditi 2017 dei 31.456 contribuenti interessati, le detrazioni connesse agli interventi per l’efficientamento energetico hanno ammontato a 15 milioni di euro, pari al 16,5% delle detrazioni che interessano la filiera della casa e allo 0,9% dell’ammontare del totale delle detrazioni.

«C’è bisogno, tuttavia, di interventi a livello regionale finalizzati a rilanciare il settore artigiano, da troppo tempo dimenticato dalla politica – sottolinea Stefano Mameli – confidiamo molto nei provvedimenti della Commissione speciale che il Consiglio regionale ha appena costituito proprio sull’artigianato, sperando che finalmente si destinino risorse ad hoc per gli artigiani.»

L’analisi dimostra come, rispetto allo stesso periodo del 2017, si contino 24 imprese artigiane in meno, pari ad un calo dello 0,8%.

A livello provinciale le imprese artigiane del settore si concentrano principalmente a Cagliari (38,5%) e a Sassari (36,9%). L’incidenza maggiore delle imprese artigiane sul totale nelle Installazioni di impianti la rileviamo a Nuoro (80,9%) e a Sassari (73,7%). Rispetto allo stesso periodo del 2017 si osserva una dinamica delle imprese artigiane del settore positiva per Sassari (+0,5%) e Nuoro (+0,4%) e negativa per Cagliari (-1,8%) e Oristano (-4,5%).

In particolare, nella regione, al I trimestre 2018 le imprese artigiane del comparto Installazione di impianti elettrici sono 1.692, il 66,9% delle 2.530 imprese totali del settore e rispetto al I trimestre 2017 registrano una flessione del1’1,3%; le imprese del comparto Installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell’aria sono 1.141, il 78,3% delle 1.457 imprese totali del settore e rispetto al I trimestre 2017 registrano una tenuta con una variazione tendenziale prossima allo zero (-0,3%); e le imprese del comparto Altri lavori di costruzione e installazione sono 155, il 59,6% del numero totale di imprese del settore e rispetto al I trimestre 2017 registrano un incremento dell’1,3%.

Gli addetti nel settore delle installazioni in Sardegna sono 5.381, di cui 2.424, il 45,1% del totale, sono lavoratori dipendenti e 2.956, il 54,1% del totale, sono indipendenti. Rapportando gli addetti al numero di imprese delle Costruzioni si osserva che la dimensione media delle imprese del comparto presenti sull’Isola è di 2,2 addetti per impresa.

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Un’ospedale unico per la ASSL di Carbonia!!! Se ne parla da anni ma fino ad oggi il progetto è rimasto sempre e solo motivo di discussione tra favorevoli e contrari, in un’area della Sardegna che lamenta quotidianamente le inadeguatezze del sistema sanitario pubblico, sia per la vetustà delle strutture dei presidi ospedalieri, sia per i problemi legati all’utilizzo delle risorse, sia finanziarie sia umane.

Il dibattito sulle problematiche del sistema sanitario è salito di livello negli ultimi anni, prima e dopo l’approvazione della legge di riordino della rete ospedaliera e, in più occasioni, è tornato d’attualità il tema dell’ospedale unico per il Sulcis Iglesiente, da realizzare in un’area baricentrica tra il distretto sanitario di Carbonia e quello di Iglesias (Villamassargia?).

Il 31 maggio scorso, il direttore generale dell’ATS Sardegna, Fulvio Moirano, a distanza di pochi giorni dall’incontro avuto con i sindaci nel centro direzionale di via Dalmazia, è tornato a Carbonia, per un incontro con gli operatori del settore sanitario, con i quali ha dibattuto i temi legati agli accorpamenti previsti dalla legge di riordino della rete ospedaliera e, nel corso dei lavori, su sollecitazione di un operatore, Roberto Olla, ha parlato dell’ospedale unico, facendo una rivelazione sorprendente: «I finanziamenti per realizzare gli ospedali unici nella ASSL di Carbonia e ad Alghero ci sono, stiamo predisponendo un bando per la realizzazione di uno studio di fattibilità concreto, ma ciò che sorprende è che pare nessuno voglia questi ospedali unici, non ho sentito grande enfasi, una posizione che considero medievale…».

Per completezza d’informazione, per capire da dove arrivano i finanziamenti per la realizzazione dell’ospedale unico, proponiamo il filmato dell’intervento di Fulvio Moirano, intorno al quale sarebbe molto importante un tempestivo, serio approfondimento, da parte di tutti i soggetti interessati, ad iniziare dai sindaci che, secondo quanto emerge dal filmato, sarebbero i primi per niente entusiasti del progetto che porterebbe alla realizzazione dell’ospedale unico per la ASSL di Carbonia.

 

 

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Turismo

Parte giovedì 14 giugno ad Olbia il secondo giro di incontri territoriali per la definizione del nuovo Piano strategico del turismo “Destinazione Sardegna 2018-2021” organizzati dall’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio. Per ciascun incontro sarà possibile iscriversi on line attraverso la piattaforma regionale SardegnaParteciPA.

«Con questo ciclo, anche stavolta aperto a amministratori, operatori turistici e a tutti coloro che si interessano del tema turismo – dice l’assessore Barbara Argiolas – intendiamo fare il bilancio degli spunti, osservazioni e sollecitazioni emersi durante il primo giro di “consultazioni” coi territori, con l’obiettivo di articolarli in proposte e soluzioni da includere nel documento finale che verrà sottoposto alla Conferenza permanente del turismo. Il Piano strategico è strumento di aggiornamento della politica turistica regionale e per l’esercizio delle funzioni di programmazione, di indirizzo e coordinamento, con l’obiettivo migliorare la competitività e attrattività della destinazione Sardegna, in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Grazie al metodo partecipativo scelto per la costruzione del Piano e alla risposta corale dei territori – conclude l’assessore regionale del Turismo – abbiamo potuto costruire un quadro esauriente su potenzialità, criticità ed esigenze che ci aiuteranno a definire strategie e scelte operative più efficaci per la crescita del turismo in Sardegna e per la definizione di nuove offerte e nuove stagionalità.»

Il calendario degli incontri, dopo l’apertura a Olbia, farà tappa nei comuni di Alghero (15 giugno), Oristano (18 giugno), Sardara e Iglesias (19 giugno), Cagliari (22 giugno), Lanusei e Sinnai (25 giugno). Sarà possibile iscriversi a ciascun incontro dalla piattaforma regionale SardegnaParteciPA.

Le iscrizioni on line ai tavoli dovranno essere eseguite entro le 24 ore precedenti alla data dell’incontro. Sarà, inoltre, possibile iscriversi on site il giorno degli incontri fino ad esaurimento dei posti disponibili in sala.