7 August, 2024
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Continua anche nella prima settimana di giugno, da lunedì 4 a venerdì 8, la terza edizione di “Una gita a Teatro”, rassegna di teatro ragazzi rivolta alle scuole dell’infanzia e del primo ciclo.

Il progetto, proposto dalla compagnia La Cernita Teatro per l’anno scolastico 2017-2018, coinvolge il territorio del Sulcis Iglesiente, noto per l’alto tasso di dispersione scolastica e disoccupazione giovanile.

“Una Gita a teatro” nasce per diffondere una visione del teatro come esperienza pedagogica ed artistica vissuta all’interno di uno spazio teatrale, il Teatro di Bacu Abis, sede artistica de La Cernita, con una capienza di 162 posti.

L’iniziativa prevede spettacoli e spazi d’incontro e confronto fra bambini e ragazzi, insegnanti e artisti che offrono, nell’arco di una mattinata, un’esperienza finalizzata al rafforzamento dello spirito critico, del gusto estetico e alla crescita di una leva di spettatori più attenti ed esigenti nei confronti dell’offerta culturale.

Altro obiettivo del progetto è la valorizzazione della scuola come comunità educante in cui coniugare esperienze di apertura e promozione delle differenze, con la possibilità per tutti di maturare un proprio senso di appartenenza attraverso un Teatro legato ai bisogni e alle esigenze della comunità di riferimento.

I protocolli d’intesa sulle attività di teatro della scuola e sull’educazione alla visione, firmati dal MIUR e dal MIBAC, dal 1995 riconoscono la specificità del teatro nella scuola e per la scuola come «luogo in cui la libera espressività e le istanze dell’infanzia, dell’adolescenza e della gioventù si coniugano con il rigore metodologico del linguaggio teatrale; che deve promuovere un’alternativa significativa alla sempre più evidente omologazione mediatica che interessa i giovani».

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Due miliardi di euro di giro d’affari in Sardegna solo nel 2016, oltre 600 ludopatici che hanno rotto il muro del silenzio e sono in cura presso le strutture pubbliche. Ad Ottana, un comune a caso, ogni anno in media ogni residente brucia mille euro nel gioco d’azzardo ma la situazione è simile in tutta l’Isola.

Sono i dati più salienti di un problema sociale chiamato GAP, Gioco d’azzardo patologico, oggetto della proposta di legge 514 che questa mattina l’on. Daniela Forma (prima firmataria insieme al collega Lorenzo Cozzolino) e il resto del Pd hanno presentato in Consiglio regionale, con il sostegno del presidente della commissione Sanità, Raimondo Perra.

«La proposta – ha spiegato la prima firmataria – parte dall’assunto scientifico secondo cui il gioco d’azzardo può arrivare a generare una dipendenza esattamente quanto la droga, compromettendo la vita del giocatore e le sue relazioni familiari, lavorative e sociali. A livello nazionale il decreto Balduzzi ha iniziato a disciplinare la materia, prevedendo il Piano nazionale di contrasto e una serie di limitazioni per quanto riguarda la pubblicità del gioco d’azzardo. Ma la Sardegna insieme alla Calabria e alla Sicilia non ha ancora legiferato in materia e per questo abbiamo elaborato la proposta di legge. Si tratta di 10 articoli che puntano soprattutto sulle campagne di prevenzione, specie tra i giovanissimi e nelle scuole: i dati confermano che  in questi anni le azioni di sensibilizzazione hanno dissuaso i giovani dal giocare mentre aumenta purtroppo il numero dei giocatori adulti.»

L’onorevole Daniela Forma ha precisato che «i ludopatici dal novembre 2017 sono già stati inseriti tra i soggetti che possono beneficiare dell’assistenza sanitaria regionale: i dati ufficiali parlano di 616 pazienti e tra questi 110 sono donne». Ancora, la regione può contare ogni anno su oltre un milione di euro da spendere in campagne di informazione e per potenziare la rete dell’assistenza ai malati da gioco d’azzardo.

Per l’on. Lorenzo Cozzolino «siamo davanti a un fenomeno che colpisce tanto il giocatore quanto la famiglia e si tratta di temi complessi, destinati a sollevare contraddizioni in Aula come nella società: noi eroghiamo contributi pubblici a società sportive che ospitano negli stadi la pubblicità delle società di scommesse e questa è certamente una questione non da poco».

Il consigliere Raimondo Cacciotto ha ricordato l’importanza di una legge regionale, «che superi l’incertezza normativa e sorregga soprattutto i Comuni che a oggi hanno contrastato con i loro strumenti, non sempre efficaci, il fenomeno». Invece, il presidente della commissione Sanità, on. Raimondo Perra, ha sottolineato l’importanza di «una regolamentazione che impedisca che le macchinette e in generale il gioco d’azzardo siano lontani dalle scuole e dai centri di aggregazione sociale», assicurando al tempo stesso l’impegno della commissione sanità per affrontare la proposta di legge 514 e le altre giacenti in commissione, «in modo da portare un testo unificato in Aula al più presto».

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Si chiama “Sapori di Casa” il progetto in fase di studio che mira a coinvolgere le attività commerciali del territorio in una fiera in cui produttori, imprenditori, artigiani, Partite Iva e hobbisti potranno esporre, all’interno di appositi stand, i loro prodotti tipici, nel corso di un’intera giornata che si svolgerà sabato 14 luglio, dalle ore 10.00 fino a tarda notte, a Carbonia, in zona Sirai, nel piazzale di circa 2.200 metri quadrati di proprietà della Cooperativa Allevatori Sulcitani, che è stata la promotrice dell’evento.

«L’Amministrazione comunale di Carbonia invita tutte le aziende produttive del settore agroalimentare a partecipare attivamente a un evento inedito, che si inserisce nel solco dei festeggiamenti per l’80° compleanno della città di Carbonia. “Sapori di Casa” rappresenta un punto di incontro per i cittadini di Carbonia, un momento conviviale e di aggregazione, utile a incontrarsi per conoscere ed apprezzare le produzioni tipiche del nostro territorio», ha spiegato l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca.
Le iniziative inserite all’interno dell’evento “Sapori di Casa” sono molteplici e per tutti i gusti: dalla promozione di prodotti freschi a vere e proprie fattorie didattico-educative in cui i visitatori, in particolar modo i bambini, potranno apprendere i vari step che compongono la nascita e il ciclo di vita di prodotti come latte, formaggio, yogurt, miele, salumi, birra e vino. Un evento a tutto tondo, con lezioni e dimostrazioni di cucina tenute da professionisti di comprovato valore di un noto ristorante cittadino. A ciò si aggiungeranno numerose attrattive legate all’animazione, all’intrattenimento, alla musica e allo sport, con un raduno motoristico di Harley Davidson e un’escursione in mountain bike organizzata dall’Asd Team Spakkaruote.
La definizione dei dettagli dell’evento è in progress e a breve i cittadini riceveranno nuove informazioni sugli sviluppi. I produttori, i commercianti, le Partite Iva, le associazioni sportive, culturali e di spettacolo che intendono partecipare potranno iscriversi a “Sapori di Casa” inviando un email all’indirizzo acorda@comune.carbonia.ca.it , oppure chiamando il numero 0781 694266.

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Sabato 9 giugno torna a Cagliari la Peace boat, la nave che ha invitato i sopravvissuti alle esplosioni atomiche di Hiroshima e Nagasaki (hibakusha) a partecipare ad un viaggio per raccontare la propria esperienza e chiedere la messa al bando e la distruzione degli arsenali nucleari.

La testimonianza degli hibakusha sarà al centro della conferenza stampa in programma alle 16.00, nell’aula magna del Seminario Arcivescovile di Cagliari (via Monsignor Cogoni, 9).

Oltre ai sopravvissuti alle bombe atomiche, parteciperà all’incontro con i giornalisti anche una delegazione del comitato organizzatore, guidata da Lisa Clark e Daniele Santi, rispettivamente rappresentanti di Rete italiana per il disarmo e Senzatomica (entrambe partner dell’organizzazione ICAN – Premio Nobel per la pace 2017)

La giornata di sabato si articolerà anche in altri momenti.

Il primo è, alle 10.00, la conferenza stampa in Comune, con il presidente del Consiglio comunale Dario Portoghese, Lisa Clark e Daniele Santi, seguito, alle 11,30, dall’incontro con gli studenti dell’istituto tecnico “Scano” di Monserrato per sensibilizzare le giovani generazioni sul grave problema. Alle 17,00, dopo la conferenza stampa, il Seminario di Cagliari ospita invece un incontro pubblico con la delegazione di Peace boat.

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Venerdì 8 giugno 2018, alle ore 11.00, nei locali dell’Aula Magna del Conservatorio di Musica Giovanni Pierluigi da Palestrina in Piazza Ennio Porrino n. 1 a Cagliari, si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto: Conduction n. 200 – l’arte dei gesti, inserito all’interno della programmazione della trentatreesima edizione del festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” (che si svolgerà a Sant’Anna Arresi, Piazza del Nuraghe, dal 1 al 9 settembre 2018).

Il presidente ed il direttivo dell’Associazione Culturale Punta Giara illustreranno il progetto, Conduction n. 200 – l’arte dei gesti diretto dal maestro Tyshawn Sorey, in tutte le sue fasi organizzative e di realizzazione, alla presenza del Direttore del Conservatorio di Musica di Cagliari il Maestro Giorgio Sanna e del presidente dell’Associazione Culturale TiconZero il Maestro Daniele Ledda, entrambi coorganizzatori del progetto, e dei musicisti coinvolti nello stesso.

Oltre gli operatori della comunicazione delle testate giornalistiche sarde, i corrispondenti e i media nazionali sono stati invitati alla conferenza stampa i rappresentanti delle istituzioni pubbliche: presidenza del Consiglio e della Giunta Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio e della Fondazione di Sardegna.

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Mercoledì 6 giugno 2018, alle ore 11.30, presso la sala stampa del Consiglio Regionale della Sardegna, in via Roma 25, a Cagliari, si terrà una conferenza stampa del gruppo consiliare “Forza Italia Sardegna” sulla situazione politica nazionale e sui rapporti con il nuovo Parlamento.

Sarà presente il capogruppo di Forza Italia al Senato della Repubblica Anna Maria Bernini.

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Da lunedì 11 giugno il comune di Carbonia rilascerà ai cittadini le prime carte d’identità elettroniche. «Un nuovo servizio al passo con i tempi, con cui il comune di Carbonia dimostra di muoversi in una direzione incentrata su una progressiva digitalizzazione ed informatizzazione.»

Così il sindaco Paola Massidda ha commentato l’importante novità, che approda per la prima volta a Carbonia ed è destinata gradualmente a sostituire la carta d’identità cartacea. Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore all’Innovazione tecnologica Mauro Manca, secondo cui «il nuovo servizio aggiunge un ulteriore tassello al percorso di dematerializzazione dei documenti intrapreso dall’Amministrazione comunale fin dal suo insediamento nel 2016 e recentemente concretizzatosi con la presentazione nel febbraio scorso del Fascicolo elettronico del cittadino, attraverso il quale i cittadini possono accedere, direttamente dal proprio Pc, smartphone o tablet, a una vasta gamma di servizi offerti dal comune di Carbonia: informazioni anagrafiche, registro di stato civile, sportello demografico e, in seguito, sarà possibile pagare online anche tributi come TARI, TASI e IMU».
Il comune di Carbonia ha messo a punto un piano ad hoc atto a velocizzare il più possibile le procedure di rilascio delle prime carte d’identità elettroniche, che comportano, tra l’altro, anche l’acquisizione delle impronte digitali del cittadino. Di seguito si dà contezza al cittadino dell’intero iter previsto: la richiesta di rilascio della carta di identità elettronica può essere prenotata on-line sul seguente sito, gestito direttamente dal ministero dell’Interno per tutti i Comuni italiani: https://agendacie.terno.gov.it/ .

È consigliabile prenotare, al fine di evitare file allo sportello Anagrafe del comune di Carbonia. Ogni giorno, prima delle ore 10.00, saranno ricevute ed accolte le richieste dei cittadini che hanno prenotato. Dalle ore 10.00 in poi, l’Ufficio Anagrafe accoglierà, invece, le richieste degli utenti non muniti di prenotazione. Mediamente, considerando il tempo necessario per poter espletare la pratica per ciascuna singola richiesta (circa 30 minuti), si stima che potranno essere accolte, entro le ore 13.00, quotidianamente circa sette richieste di carta di identità elettronica da parte dei cittadini. Le pratiche verranno assolte, come detto, dall’Ufficio Anagrafe del comune di Carbonia, sito in via XVIII Dicembre, nella sede dell’Ex Tribunale.
Analoghe procedure verranno svolte negli uffici comunali di Cortoghiana e Bacu Abis.
La carta di identità elettronica viene rilasciata solo a quanti chiedono la carta di identità per la prima volta, oppure in sede di rinnovo. Rinnovo che può essere chiesto con un minimo di 180 giorni di anticipo rispetto alla data di scadenza.
Per quanto concerne le procedure di ritiro, la carta di identità elettronica viene stampata e inviata dal Poligrafico dello Stato su incarico del ministero dell’Interno. La carta può essere inviata all’indirizzo del richiedente o presso il Comune, a seconda delle preferenze espresse dal cittadino.
Per il rilascio della carta di identità elettronica è indispensabile esprimere la propria volontà circa l’eventuale donazione degli organi. La procedura prevede tre opzioni: assenso, rifiuto, non decisione. L’impiegato deve selezionare una di queste opzioni, altrimenti la procedura di rilascio della carta si blocca.
La carta di identità elettronica ha un costo complessivo di 22,21 euro, deciso dal Governo e uguale in tutta la Nazione. Per ricevere la carta di identità occorrono diversi giorni di tempo. La richiesta da parte dei cittadini dovrà quindi avvenire con congruo anticipo (almeno sette/dieci giorni) rispetto alle necessità.

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L’assessorato dell’Agricoltura ha definito la rimodulazione del Piano di sviluppo rurale 2014-2020. Lo ha fatto al termine del confronto con le associazioni agricole che hanno partecipato in questi mesi al Tavolo verde istituito dalla Regione. La somma complessiva da riprogrammare ammonta a circa 61 milioni di euro.

I dettagli della ridefinizione del Psr sono stati illustrati questa mattina dall’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria alla Commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale. «All’unanimità si è deciso di puntare su alcune misure che avevano bisogno di essere rafforzate o su altre la cui dotazione finanziaria era insufficiente – ha spiegato Pierluigi Caria – in particolare si è deciso di intervenire sulla misura 6.1 (Primo insediamento in agricoltura) con 10 milioni di euro e sui progetti integrati di filiera con ulteriori 15 milioni. Le altre somme andranno invece agli interventi per la difesa del suolo (13 milioni), agli investimenti nelle aziende agricole (10 milioni), ai Gal (5 milioni) e alla tutela delle razze rare (3 milioni)».

Pierluigi Caria ha spiegato che la Giunta ha raccolto le richieste provenienti dal mondo giovanile per l’incremento dei fondi sul primo insediamento in agricoltura. «Con 10 milioni contiamo di soddisfare altre 300 domande – ha detto l’assessore – in questo modo potremo coprire oltre la metà delle richieste presentate con l’obiettivo finale di dare una risposta a tutti». Sollecitato dai consiglieri Pier Mario Manca (Pds) Gianluigi Rubiu (Udc), Gaetano Ledda (La Base) Mario Tendas e Valerio Meloni (Pd) sull’opportunità di procedere allo scorrimento delle graduatorie per evitare l’esclusione di alcune domande, Pierouigi Caria ha comunicato che è in atto una valutazione giuridica da parte dell’assessorato. «Se non fosse possibile potremmo decidere di ricorrere ad un secondo bando».  

Caria ha poi consegnato alla Commissione la documentazione relativa alla situazione della spesa del Psr 2014/2020. Finora sono stati erogati poco più di 335 milioni di euro. «Siamo al terzo posto in Italia per spendita delle risorse. Prima di noi ci sono solo il Veneto e le Province Autonome di Trento e Bolzano – ha sottolineato Pierluigi Caria – se ci riferiamo ai primi tre mesi dell’anno siamo addirittura primi. Per quanto riguarda le somme impegnate, la Regione ha programmato circa il 65% delle risorse disponibili (827 milioni su 1291)».   

L’assessore, infine, ha annunciato l’imminente pubblicazione dei bandi relativi alle sottomisure 2.1 e 2.3 (ricorso alle consulenze e formazione dei consulenti) 5.1(prevenzione delle calamità naturali) 8.3 (prevenzione degli incendi) e 8.6 (tecnologie silvicole, trasformazione e commercializzazione di prodotti delle foreste).

Prima dell’audizione dell’assessore all’Agricoltura, la Commissione guidata da Luigi Lotto ha incontrato in mattinata una delegazione degli ex lavoratori Vesuvius, l’azienda siderurgica con sede a Macchiareddu chiusa nel dicembre del 2016. La Commissione nei prossimi giorni sentirà gli assessori del Lavoro e dell’Industria per fare il punto della situazione e procedere alla verifica delle azioni messe in campo per favorire la ripresa produttiva.

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Nonostante le nostre innumerevoli sollecitazioni rivolte ad Area, affinché programmasse un intervento nelle palazzine di via Baden Powell, teso a ristrutturare in maniera definitiva l’edificio, l’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa risponde con una cronistoria sul “Programma straordinario di edilizia abitativa del 5/12/2007 (Lavori di recupero alloggi nel Comune di Sant’Antioco – via Matteotti e via Baden Powell”. Una risposta dalla quale emerge l’assoluta assenza di volontà a mettere mano su quelle abitazioni, abbandonate ed in stato di assoluto degrado.

«Conosciamo bene la cronologia degli interventi rientranti in quel programma straordinario – commenta il sindaco Ignazio Locci – e sappiamo che le uniche operazioni effettuate sono state quelle nello stabile di via Corsi. Ciò che ci premeva sapere è se Area fosse intenzionata a risolvere i gravi problemi che insistono su via Baden Powell. Purtroppo, siamo costretti a considerare la risposta di Area come una non risposta o, meglio, come la manifestazione dell’assenza di volontà ad intervenire in edifici che mostrano evidenti segni di cedimento. Che i condomini di via Baden Powell vivano in una situazione di allerta perenne, lo testimoniano sia l’episodio di crollo di calcinacci che solo per puro caso non ha provocato incidenti, sia l’intervento dei Vigili del Fuoco che, per un intero pomeriggio, hanno lavorato sulle palazzine rimuovendo intonaci e cornicioni a rischio crollo.»

In sostanza, rispetto al programma del 2007, dopo i lavori in via Corsi (che hanno impegnato poco più di un milione di euro della cifra a disposizione), è rimasta un’esigua somma per l’abbattimento delle barriere architettoniche in via Baden Powell. Lavori, peraltro, ben lontani dall’essere avviati, visto che è in corso la progettazione definitiva-esecutiva. «Voglio ricordare ad Area che nel suo Bilancio del 2018 sono stati stanziati un milione e 200mila euro di fondi destinati alle manutenzioni per gli immobili dell’ex distretto di Carbonia – aggiunge il sindaco – e di questi, ad oggi, ne sono stati impegnati soltanto 26mila, ovvero il 2% del budget. È da quelle risorse che deve attingere per intervenire in via Baden Powell. E lo faccia al più presto, senza rifugiarsi dietro la burocrazia».

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L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco, insieme al Centro Commerciale Naturale Sulki, sta lavorando all’avvio del “Centro Servizi per il Territorio” nell’ex Casa del Mutilato, all’interno del quale sviluppare una serie di attività di matrice turistica. Nello specifico, si intende creare un punto informativo polifunzionale al servizio dei principali attori dello sviluppo economico dell’Isola: l’Amministrazione, le attività commerciali, i cittadini e i visitatori.

L’innovativo spazio di accoglienza e informazione vuole tradurre le esigenze del territorio locale e non in prestazioni di qualità, suggerendo le soluzioni giuste e migliori per migliorare l’appeal di Sant’Antioco. La “mission” di questo progetto è la naturale predisposizione del territorio all’accoglienza, che sarà pianificata, organizzata e gestita con azioni di supporto alle attività commerciali e all’amministrazione in modo che funga da volano alla creazione di una  nuova casa dove gli operatori commerciali potranno “promuoversi” e vendere i loro servizi a disposizione dei visitatori, residenziali e non, che li ricercano.

Lo staff, che sarà multilingue, avrà il compito di informare le attività commerciali sulle attività promosse dal CCN e dall’Amministrazione, creando azioni di promozione per il  territorio nella logica del coordinamento dei temi già emersi dall’ultimo Educational Tour avviato in collaborazione con ENIT Londra: eventi, cultura, mare, natura, enogastronomia. Obiettivo: far incontrare la domanda con l’offerta di servizi commerciali.

La promozione commerciale, pensata all’interno del “Centro Servizi per il Territorio”, è a disposizione delle imprese che vorranno aderirvi e vuole essere lo snodo strategico capace di valorizzare e promuovere le eccellenze che Sant’Antioco può offrire. L’obiettivo finale è quello di rendere Sant’Antioco una destinazione esperienziale, in cui le capacità imprenditive del territorio contribuiscano alla creazione di una “coscienza” culturale che anima e gestisce il territorio e che risulti attrattiva verso domande turistiche confacenti al territorio, contribuendo ad accrescere nei turisti la curiosità a scoprire prospettive meno evidenti ma peculiari, che si tratti di enogastronomia, escursionismo, cultura, shopping, artigianato, ricettività.

Per l’adesione, le attività commerciali interessate dovranno versare un contributo e aderire al “disciplinare di qualità” che dovrà essere rispettato per il miglioramento dell’accoglienza e della competitività. Si fa presente che venerdì 8, lunedì 11 e venerdì 15 giugno, dalle 10.00 alle 13.00, uno staff di riferimento sarà presente presso la sede del “Centro Servizi per il Territorio”, al fine di fornire tutte le informazioni necessarie. Oppure, è possibile contattare il referente del CCN al numero 346/1256205, o tramite e-mail all’indirizzo sulkiccn@gmail.com .