7 August, 2024
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Dal 1° giugno, presso gli uffici dei Servizi sociali, situati in via XVIII Dicembre, e sul sito internet del comune di Carbonia, sono disponibili i nuovi moduli da compilare per la presentazione della domanda di accesso al ReI (Reddito di Inclusione).

A cambiare saranno anche i requisiti di accesso dal 1° luglio: «Non sarà più necessario appartenere a una famiglia al cui interno sia presente, al momento della domanda, almeno un figlio minore, un figlio disabile anche maggiorenne, una donna in gravidanza o un over 55 anni disoccupato. Si tratta di requisiti più elastici rispetto al passato, che prevedono il mantenimento del solo requisito economico familiare e un nuovo modulo da presentare come domanda di partecipazione al ReI», ha detto l’assessore ai Servizi sociali Loredana La Barbera.

Il Reddito di Inclusione (ReI) è una misura nazionale di contrasto alla povertà, composta da due parti:

1. Un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una Carta di pagamento elettronica (Carta ReI);

2. Un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà.

Il beneficio viene concesso per un periodo massimo di 18 mesi, dopo i quali non può essere rinnovato se non sono trascorsi almeno 6 mesi. Si precisa che dalla predetta durata massima del ReI devono essere comunque sottratte le mensilità di Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA),eventualmente già erogate al nucleo familiare.

Il progetto viene predisposto con la regia dei servizi sociali del Comune, che operano in rete con gli altri servizi territoriali (Centri per l’Impiego, Asl e scuole), nonché con soggetti privati attivi nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà, con particolare riferimento agli enti no profit.

I nuovi requisiti di accesso saranno i seguenti:
• un valore Isee in corso di validità non superiore a € 6.000,00;
• un valore Isre ai fini ReI non superiore a € 3.000;
• un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a € 20.000,00;
• un valore del patrimonio mobiliare non superiore a € 10.000,00, ridotto a € 8.000,00 per 2 persone e 6.000,00 per una persona;
Per accedere al ReI è inoltre necessario che ciascun componente del nucleo familiare non percepisca Naspi o ammortizzatori sociali di sostegno al reddito, e non possieda autoveicoli o motoveicoli immatricolati per la prima volta nei 24 mesi antecedenti alla richiesta. Infine non è possibile possedere imbarcazioni da diporto. 

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È la storia a unire slovacchi e isola dell’Asinara. Qui, cent’anni fa, furono numerosi i soldati cecoslovacchi che, assieme ai circa 22.000 soldati dell’esercito austro-ungarico, vennero deportati come prigionieri. A loro renderà omaggio il 6 giugno l’ambasciatore slovacco a Roma Jàn Soth che, prima, parteciperà al Mut di Stintino alla chiusura della mostra “Centenario della Prima Guerra Mondiale 1914-1918”, e poi sarà sull’isola dell’Asinara.

Una visita quella dell’ambasciatore che, con la mostra dei pannelli fotografici che ripercorrono la storia di una Nazione, la Cecoslovacchia, e ritraggono i soldati cecoslovacchi al fronte e in Italia durante il primo conflitto mondiale, si inserisce nel lungo programma di eventi organizzato dall’amministrazione comunale di Stintino. Una serie di appuntamenti che hanno preso il via nel 2013, con il progetto “Commemorazioni di pace: i profughi e i prigionieri nell’isola dell’Asinara”.

L’arrivo dell’ambasciatore Jàn Soth è previsto per le 10,50 del 6 giugno al Mut, dove ad attenderlo ci saranno il sindaco di Stintino Antonio Diana, il prefetto Giuseppe Marani ed il comandante della Regione militare autonoma della Sardegna, il generale Giovanni Domenico Pintus.

Dopo i saluti delle autorità civili e militari è prevista la visita alla mostra curata da Gabriela Dudeková dell’Istituto di storia dell’Accademia slovacca delle Scienze, in collaborazione con l’Archivio del Club di storia militare “Beskydy”. L’esposizione ha ottenuto l’alto patronato del ministero degli Affari Esteri della Repubblica Slovacca. All’incontro parteciperanno anche Luciano Gutierrez, delegato del rettore dell’Università di Sassari, e Salvatore Rubino, rappresentante del Comitato di indirizzo della Fondazione di Sardegna.

Alle 14.00, invece, le autorità si sposteranno sull’isola dell’Asinara dove è prevista una cerimonia di commemorazione all’ossario di Campo Perdu, alla presenza dell’ambasciatore slovacco e dell’arcivescovo di Sassari Gianfranco Saba. Dopo una visita a Cala Reale, il rientro a Stintino è previsto per le ore 16,30.

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L’agricoltura di precisione scende in campo fra i filari dei vigneti del Parteolla, a cavallo tra i territori di Dolianova e Serdiana. Una giornata di dimostrazioni pratiche che arriva a conclusione di tre giorni di attività promosse dall’Agenzia Laore Sardegna, in collaborazione con l’assessorato dell’Agricoltura, è il frutto di un progetto dell’Unione europea che vede la Sardegna area pilota sulla riduzione dell’uso degli agrofarmaci nelle colture. Obiettivo nel medio periodo diminuire di almeno il 20% l’uso di tali prodotti nei campi con attività più oculate e attente, dove i getti di precisione investono nel punto e nelle quantità giuste le piante. I vantaggi immediati andrebbero a incidere innanzitutto sui bilanci degli agricoltori con un risparmio in termini di spesa, quindi su un minor impatto ambientale legato alla dispersione dei fitosanitari e con una più elevata qualità delle produzioni. Il segreto per raggiungere questi risultati sta tutto nella regolazione delle macchine irroratrici con cui i nostri agricoltori intervengono per i trattamenti in campo. Dai mezzi meccanici di grandi dimensioni agli atomizzatori a spalla per le attività delle imprese agricole, ma anche dei privati cittadini. Un cambiamento che sta rivoluzionando le buone pratiche dell’agricoltura e che in questi anni ha visto aumentare l’interesse del mondo delle campagne dal nord al sud dell’Isola.
A guidare la didattica in aula e poi fra i vigneti con il personale specializzato di Laore c’era il prof. Emilio Gil, uno dei maggiori esperti internazionali in materia e responsabile della nuova Càtedra Syngenta-Universidad Politècnica de Cataluna en Barcelona, nonché coordinatore del progetto europeo INNOSETA (Innovative practices for Spraying Equipment, Training and Advising in European agricul-ture through the Mobilization of Agricultural Knowledge and Innovation Systems). Al programma finanziato da Bruxelles partecipano 14 partner europei tra Università, centri di ricerca, associazioni di produttori e agricoltori.
Le attività, concluse lo scorso fine settimana con la visita dell’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria durante le dimostrazioni pratiche in campo, sono state ospitate dalla Cantina di Dolianova ed erano principalmente rivolte ai tecnici addetti al controllo funzionale e alla regolazione delle irroratrici e ai tecnici delle cantine vitivinicole che si occupano della produzione agricola e gestiscono le strategie di difesa fitosanitaria. Il metodo innovativo, pilastro portante del seminario, ha puntato allo sviluppo di nuove tecniche che consentano la determinazione ottimale dei volumi e delle dosi in armonia con le caratteristiche della coltura nelle sue diverse fasi di sviluppo. L’efficienza del risultato dipende da più elementi: tipo di irroratrice utilizzata, tipo e dimensione dell’ugello, parametri operativi e condizioni meteorologiche.
Il calcolo di tutte queste variabili è gestito attraverso il supporto di un nuovo applicativo informatico sviluppato dall’Università Politecnica della Catalogna, con cui la Regione Sardegna collabora, e tradotto in lingua italiana da Laore. La nuova App “Dosavigna” è stata presentata per la prima volta proprio durante le attività in Parteolla e permetterà agli operatori di lavorare in campo, anche attraverso un geolocalizzatore inserito nel programma, dosando i volumi e le concentrazioni dei prodotti fitosanitari.
«L’agricoltura di precisione è uno di quei traguardi a cui tutti i nostri imprenditori devono ambire – ha spiegato Pierluigi Caria – solo ragionando sul taglio dei costi alle produzioni possiamo ambire a essere competitivi sui mercati locali ed esteri. Il progetto presentato nei vigneti del Parteolla è un esempio straordinario di efficientamento produttivo che dobbiamo portare in tutti i territori e in tutte le colture della Sardegna. Buone pratiche – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – che possono apprendere anche gli hobbisti determinando una crescita sul piano qualitativo dei cibi coltivati e della tutela dell’ambiente circostante.»
Stefano Zuddas, titolare di un vigneto di circa 10 ettari che conferisce alla Cantina di Dolianova, non ha avuto dubbi nel definire “molto vantaggiose le nuove pratiche” dimostrate nei suoi campi. “Con i soldi che risparmio ogni stagione grazie a queste tecniche innovative – ha commentato Zuddas – posso comprare mezzo ettaro di terreno ogni anno. I mezzi meccanici sono ormai indispensabili per ridurre i costi di produzione, ma è necessario anche saperli usare bene come per esempio nella regolazione delle macchine irroratrici dei fitosanitari». 
L’Agenzia Laore, così come previsto in tutta Europa, coordina le attività di controllo funzionale e la regolazione delle macchine irroratrici attraverso gli 8 centri prova autorizzati in cui operano 14 tecnici abilitati. Laore sviluppa inoltre le azioni di divulgazione e di trasferimento dell’innovazione valorizzando l’importanza della regolazione delle macchine come elemento fondamentale per una distribuzione ottimale dei prodotti fitosanitari e una maggior sostenibilità ambientale. Nel solo 2017, l’Agenzia regionale ha lavorato con 850 operatori agricoli: da Fonni ad Arborea, da Ittiri a Serramanna, passando per Villacidro e Muravera, fino alla Gallura e al Sulcis. Le attività hanno poi interessato diverse varietà colturali: carciofo, pomodoro, patate, cereali, viti e agrumi.

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Riprendono domani mattina i lavori delle commissioni permanenti del Consiglio regionale. Alle 10.00 si riunisce la commissione “Ambiente”, presieduta da Antonio Solinas. All’ordine del giorno l’audizione dell’assessore regionale dei Trasporti, Carlo Careddu, e dell’advisor TBRIDGE S.p.a. sulle problematiche del trasporto pubblico locale. Alle 10,30 è stata convocata la “Attività produttive” presieduta da Luigi Lotto che, dopo aver esaminato la PL 508 “Modifiche alla legge regionale 28 luglio 2017, n. 16 (Norme in materia di turismo)” e la PL 495 “Disposizioni per la valorizzazione della suinicoltura sarda”, sentirà in audizione l’assessore regionale dell’Agricoltura sullo stato delle procedure di rimodulazione del PSR e le organizzazioni sindacali sulla situazione degli ex dipendenti Vesuvius.

Sempre domani, alle 13.00,  si riunisce la Commissione speciale sulla grave situazione delle imprese attive nell’artigianato, nel commercio al dettaglio, e sulle politiche commerciali nella grande distribuzione, presieduta da Roberto Deriu. E’ prevista l’audizione dell’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio sulla situazione generale dell’artigianato, del commercio e della grande distribuzione sul territorio regionale. La commissione “Sanità”, presieduta da Raimondo Perra, è convocata mercoledì alle 10,30  per sentire in audizione assessore della Sanità e del Direttore Generale ATS Sardegna sulla Riorganizzazione della Rete ospedaliera e sulla Vertenza AIAS. La commissione esaminerà anche la P/197 (Legge regionale 2 agosto 2016, n. 18 recante “Reddito di inclusione sociale – Fondo regionale per il reddito di inclusione sociale – “Aggiudu torrau””. Atto interpretativo ed applicativo ai sensi dell’art. 8 della L.R. n.31/1998. Linee guida per il triennio 2018-2020 concernenti le modalità di attuazione. Approvazione preliminare. Missione 12 – Programma 04 – Cap. SC05.0680).

La commissione “Bilancio”, presieduta da Franco Sabatini, è stata convocata mercoledì alle 11.00. Primo punto all’ordine del giorno l’elezione del vice presidente del parlamentino seguirà l’esame della PL n. 343 (disposizioni transitorie per la sanatoria di situazioni irregolari sugli immobili regionali) e della proposta di legge nazionale n. 17 (Modifica del titolo III, art. 14, c. 1, della L. cost. 3/1948 (Statuto speciale per la Sardegna). Al termine sarà sentito l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, sullo stato di attuazione delle politiche sociali con particolare riferimento al reddito di inclusione sociale (REIS) e al fondo per la non autosufficienza.

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Una serata di sport e di grande spettacolo in cui le Mma, le arti marziali miste, saranno le vere protagoniste. Sabato 9 giugno gli atleti, che si contenderanno il trofeo della prima edizione del Fight club championship, questa volta non saliranno sul ring ma si affronteranno all’interno della gabbia. Il Tarantini fight club training center di via Venezia a Sassari, così, cambia look per una notte e i riflettori si accenderanno all’interno dell’ottagono in cui si scontreranno i guerrieri delle migliori scuole sarde e italiane specializzate in varie discipline.

Atteso l’esordio nelle Mma della giovanissima sassarese Michela Demontis che, allenata da Angelo Tarantini, quest’anno è passata dalla Muay thai alle Mma. La 19enne ha di recente firmato il contratto di management con l’agenzia brasiliana “Take over agency”, agenzia internazionale che annovera diversi atleti nella Ufc come Darren Till che ha trionfato in Polonia, a Gdansk, all’Ufc fight night 118.

Al gioiello della scuola sassarese, pluri-campionessa nell’Arte dei re, che si cimenterà nella categoria al limite dei 48 kg, è dedicato l’incontro del co-main event.

Un match, quella di Michela Demontis, che scalderà il pubblico e anticiperà appunto l’evento principale della serata che vedrà entrare in gabbia Micol di Segni, giovane promessa italiana delle Mma. L’atleta fa parte del team romano del Gloria fight center guidato dall’head-coach Lorenzo Borgomeo. La squadra allenata da Borgomeo è un vero team stellare con due atleti che militano nell’Ultimate fighting championship, Alessio di Chirico e Carlo Pedersoli junior, nipote del grande Bud Spencer, ai quali si aggiunge anche il campione del Cage warriors (top promotion europea) Mauro Cerilli.

Lo spettacolo si aprirà alle 20, con un under card con match di grappling, kick boxing e muay thai. Quindi a seguire sei incontri dilettanti di Mma con protagonisti gli atleti delle migliori scuole sarde di arti marziali e due match internazionali.

JOHANNESBURG, SOUTH AFRICA – Danella Eliasov vs. Micol Di Segni – flyweight bout – OCTOBER 03: during EFC 44 Fight night at the Big Top Arena, Carnival City, Johannesburg, South Africa on October 03, 2015. (Photo by Anton Geyser/ EFC Worldwide)

 

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E’ stata presentata oggi, nel corso di una conferenza stampa, l’iniziativa la “Scuola che legge”. Il progetto di rete delle scuole di Carbonia e del suo territorio, che ha terminato, lo scorso lunedì 28 maggio, il proprio lavoro per quest’anno: un lungo percorso atto ad incentivare la diffusione della lettura nelle scuole tra ragazzi e ragazze, bambine e bambini, finanziato interamente grazie ai bandi della Fondazione di Sardegna. Lo scopo fondamentale di questo progetto è stato di sottolineare l’importanza della lettura all’interno delle attività curriculari e come valore educativo di una comunità – classe.

Il tema della manifestazione, partita a settembre 2017, è stato il viaggio, che, in tutte le sue sfaccettature, ha portato gli studenti e le studentesse coinvolti a riflettere su se stessi e il mondo che li circonda.

Le scuole aderenti sono state: l’Istituto comprensivo Don Milani, scuola capofila del progetto, insieme alla scuola primaria Ciusa, Istituto comprensivo Deledda – Pascoli, Istituto comprensivo Marconi di San Giovanni Suergiu, gli istituti superiori Gramsci- Amaldi, Angioj e Beccaria, con il coinvolgimento di circa 55 classi di Carbonia e del suo territorio. Da una bibliografia molto ampia, proposta dalla libreria Lilith, sono stati scelti per la lettura sette libri per classe.

L’intero progetto ha previsto, oltre la lettura dei libri, degli approfondimenti tra testo scritto e testo audiovisivo, laboratori didattici di lingua sarda e comunicazione e una serie di sedici incontri con gli autori e le autrici. Questi incontri hanno permesso ai ragazzi e alle ragazze un confronto importante e costruttivo per una maggiore comprensione delle dinamiche di stesura di un libro e di come ogni libro sia diverso dagli altri anche per l’approccio e per l’intenzione della scrittura e stile narrativo.

“La scuola che legge” si è concluso con un incontro nel Parco di Villa Sulcis, che ha visto la partecipazione di tutte le classi coinvolte e la presentazione di elaborati scritti e digitali, disegni e plastici inerenti ai libri letti durante l’anno scolastico, in una vera e propria festa.

Il progetto de La Scuola che Legge, erede de La Città che Legge, è stato interamente creato e realizzato con la collaborazione dell’Istituto comprensivo Don Milani di Carbonia, della Libreria Lilith, del CSC Carbonia – Iglesias della Società Umanitaria, della cooperativa Meela e dell’associazione Libriamoci.

 

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Vanno avanti gli interventi di sfalcio erba messi in campo dalla So.Mi.Ca. e dalla De Vizia a Carbonia e frazioni.

Oggi i lavori sono concentrati sull’ingresso sud di Carbonia, su via Santa Caterina (fronte scuole elementari Serbariu) ed è previsto un nuovo intervento nelle aree di competenza di So.Mi.Ca. a Cortoghiana, tra cui piazza Carta.

Nella giornata di domani, martedì 5 giugno, i lavori interesseranno la frazione di Bacu Abis e le strade interne non pavimentate insistenti all’interno del nucleo abitativo di Carbonia.
Mercoledì 6 giugno inizieranno le operazioni di diserbo nei vari medaus, a cominciare da Is Pireddas.

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Martedì 5 giugno, alle ore 18.00, presso la libreria Feltrinelli Point di via Paoli, a Cagliari, verrà presentato il libro “Sufi Network. Le confraternite islamiche tra globalizzazione e tradizione”.

L’autore del libro, Francesco Alfonso Leccese, dell’Università degli studi Internazionali di Roma – UNINT, ne parlerà con gli specialisti della materia Nicola Melis e Alessandra Marchi dell’Università di Cagliari. Sarà l’occasione per sfatare miti e luoghi comuni sul rapporto tra le categorie “Occidente” e “Islam” e mettere in evidenza le molteplici interazioni culturali attraverso cui i pensieri e i suoni del sufismo sono divenuti celebri a livello globale.

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Sono aperte le iscrizioni per la frequenza dei bambini all’Asilo Nido Comunale di Carbonia “I Colori dell’Arcobaleno” per l’anno 2018-2019. «Si tratta di una struttura d’eccellenza nel panorama dei servizi per l’infanzia del nostro territorio, formata da personale professionale altamente qualificato. Un punto di riferimento basilare per l’educazione dei nostri piccoli», ha affermato il sindaco Paola Massidda.
«La struttura di via Manzoni anche quest’anno sarà operativa nella pienezza delle sue funzioni – ha commentato l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera -. L’Asilo nido comunale rappresenta un servizio educativo fondamentale per la comunità, che dà l’opportunità ai genitori di crescere i figli in serenità, senza rinunciare agli impegni professionali e alle incombenze giornaliere.»
Il servizio è rivolto ai bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi.
Le domande di iscrizione dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune entro il 6 luglio 2018, fatta salva la possibilità di presentare la domanda lungo tutto il corso dell’anno, compatibilmente con i posti disponibili. I genitori dei piccoli dovranno compilare un apposito modulo, a cui dovrà essere allegato un documento di identità, ISEE in corso di validità ed il certificato vaccinale rilasciato dalla ASL competente. Una volta raccolte le iscrizioni, verranno predisposte, ai sensi dell’articolo 5 del “Regolamento comunale dei servizi educativi per la prima infanzia”, le graduatorie, dalle quali si attingerà sino a copertura dei posti disponibili per l’inserimento nel servizio Asilo Nido Comunale.
La coordinatrice e il personale educativo accoglieranno le famiglie che volessero visitare il Nido Comunale previo appuntamento al n. 0781 671184.
I moduli per l’iscrizione potranno essere ritirati presso l’Asilo Nido Comunale “I Colori dell’Arcobaleno” di via Manzoni, presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Carbonia in via XVIII Dicembre dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, e saranno scaricabili anche dal sito Internet del Comune di Carbonia, nella sezione Servizi Comunali-Servizi Sociali.

 

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Sono disponibili fondi regionali per il ristoro alle aziende di allevamento regolari e certificate che possono incorrere nel blocco alla movimentazione dei maiali in seguito a segnalazione di un focolaio di PSA. Ne dà comunicazione l’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna.
Alla luce della nuova campagna di eradicazione promossa dall’UdP sono state recuperate risorse che, a partire dall’1 gennaio 2018, possono integrare il mancato reddito per le aziende suinicole, certificate e conformi alla normativa vigente in materia di biosicurezza, registrazioni e benessere degli animali, colpite dalle restrizioni sanitarie dovute all’insorgere di focolai della PSA. Nello specifico, si tratta di quegli allevamenti operanti all’interno delle zone di protezione e di sorveglianza istituite a perimetro dei focolai per un raggio di almeno tre e dieci chilometri.
Mentre nelle aziende in cui è stata confermata la presenza della malattia, l’autorità sanitaria competente provvede affinché si proceda sistematicamente all’immediato abbattimento di tutti i suini presenti e al loro smaltimento, in quelle ricadenti all’interno delle zone di protezione e di sorveglianza, gli animali restano in vita, ma è fatto espresso divieto di movimentarli all’esterno dell’azienda per un periodo di almeno quaranta giorni, per le aziende in zona di protezione, e di trenta giorni, per quelle in zona di sorveglianza, così da permettere ai servizi veterinari di completare i controlli e la messa in sicurezza di quei territori. In tale periodo si assiste quindi a un considerevole incremento dei costi di gestione dell’allevamento: l’imprenditore infatti da un lato non può vendere gli animali ed è costretto ad alimentarli oltre il tempo programmato. Dall’altro si genera un deprezzamento dei capi al momento della vendita, poiché nelle settimane di blocco alla movimentazione sono aumentati di peso e, per quanto riguarda soprattutto le aziende specializzate nella produzione del suinetto da latte, sono quindi andati fuori mercato. L’aiuto, non soggetto a notifica verso l’Unione europea, sarà attuato dall’Agenzia regionale Argea Sardegna.
«Lo strumento messo in campo dalla Regione – ha spiegato il responsabile dell’UdP, Alessandro De Martini – è un segnale di attenzione verso gli allevatori virtuosi e rispettosi delle norme che tutti i giorni sono ostaggio di chi invece irresponsabilmente continua ad alimentare la PSA provocando danni economici ai propri vicini d’azienda e alla Sardegna intera.»
Conclusa una prima fase di controlli nelle aziende entro i tre chilometri da quella dove lo scorso 18 maggio, in agro di Villagrande Strisaili, è scoppiato un focolaio di PSA, le autorità sanitarie stanno proseguendo le verifiche. Il prossimo 4 giugno a Lanusei si riunirà l’Unità di crisi che dovrà valutare anche il caso dell’abbattimento precauzionale di 26 suini avvenuto, sempre in un allevamento di Villagrande, qualche giorno dopo lo scoppio del focolaio e che a un primo riscontro di laboratorio dell’Istituto zooprofilattico sperimentale sono risultati non affetti da Peste suina africana. In quell’occasione, dopo il controllo di alcune aziende che non avevano evidenziato problemi, i veterinari erano intervenuti in un allevamento collegato epidemiologicamente con quello del focolaio: i titolari erano soci, le aziende risultavano ancora intestate alla stessa società, così come gli animali provenivano dallo stesso allevamento. Al momento dell’arrivo dei veterinari, ben tre capi presentavano sintomatologia riferibile alla PSA, soprattutto con febbre alta, mentre una scrofa era stesa a terra con forte respiro addominale. L’allevamento aveva inoltre diverse criticità e non conformità relative all’identificazione dei suini, alle misure di biosicurezza e del benessere animale, alla registrazione delle movimentazioni e macellazioni. Occorre aggiungere che il contesto di Villagrande è ad alto rischio per la presenza del pascolo brado illegale, di cinghiali infetti e che l’azienda si trova nella zona di sorveglianza e, per tutto questo, si comprende che c’erano tutte le condizioni per una valutazione del rischio assai elevata, tale da rendere necessaria un’azione immediata dell’estinzione del pericolo di diffusione del focolaio. Inoltre, anche se i risultati delle prime analisi dell’IZS non hanno confermato la presenza della PSA, non si può escludere che la malattia fosse appena entrata nell’allevamento, così come non si possono definire maiali sani quelli trovati dai veterinari con sintomi che evidenziavano chiari problemi di salute.
L’autorità sanitaria competente, in questi casi, ha il dovere di agire secondo il principio di precauzione, anche con il rischio di abbattere qualche animale non positivo al virus. Non c’è stato perciò nessun abuso o superficialità nelle decisioni prese dall’UdP, ma si è intervenuti con la massima tempestività e con forte senso di responsabilità.
«Considerata la situazione complessiva del programma di eradicazione e i miglioramenti raggiunti – ha osservato il direttore generale dell’IZS, Alberto Laddomada – oggi più che mai l’UdP deve agire con il massimo rigore, come se ogni nuovo focolaio che si verifichi sia l’ultimo.»