7 August, 2024
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Entrerà in vigore il prossimo 10 giugno l’offerta ferroviaria estiva di Trenitalia richiesta dalla Regione all’interno del contratto di servizio. Più corse verso le località balneari per soddisfare il prevedibile aumento della domanda e potenziamento dei collegamenti anche con l’aeroporto.
«L’attenzione verso il trasporto ferroviario è sempre molto alta – dice l’assessore Carlo Careddu – e risponde all’obiettivo della Giunta di innalzare la qualità del servizio sulla rete isolana, la cosiddetta cura del ferro, a fronte di uno stanziamento attualmente superiore ai 500 milioni di euro. A ciò si aggiungono i quasi 400 milioni totali sino al 2025 del contratto di servizio con Trenitalia che prevede, tra l’altro, il rinnovo del parco rotabile, l’adeguamento degli impianti di manutenzione e dei servizi tecnologici, sistema di monitoraggio e obiettivi precisi a tutela del diritto dei sardi alla mobilità. Nell’ambito di questa attività, la direzione regionale di Trenitalia guidata da Amelia Italiano si impegna a rafforzare l’offerta verso le destinazioni più richieste nella stagione estiva. Obiettivo necessario in una regione a vocazione turistica come la Sardegna dove, oltre al trasporto funzionale ai servizi essenziali – aggiunge l’assessore – deve essere garantito il collegamento anche con i luoghi di vacanza per residenti e non.» 
Venti nuovi treni feriali e 14 festivi tra Cagliari ed Elmas che hanno lo scopo di potenziare i servizi per l’aeroporto. L’offerta aumenta in previsione dell’incremento del traffico aereo nel periodo estivo e vista la crescita del numero di viaggiatori registrata nel 2017 (+ 25% rispetto all’anno precedente) determinata da diversi fattori fondamentali: l’interconnessione tra stazione e aeroporto e il piano di comunicazione ad hoc attivato da Trenitalia negli scali collegati alla ferrovia e nei canali di vendita e monitor di bordo dei treni regionali della penisola. Aumentano anche le corse verso Golfo Aranci con 8 treni da Olbia, 6 nei giorni feriali e 2 nei festivi, per servire ad esempio le spiagge di Marinella e di Cala Sabina. Prevista una rimodulazione oraria allo scopo di agevolare l’accesso al litorale di Olbia dai territori di Logudoro, Monte Acuto e Gallura. Due nuovi treni “del mare” anche tra San Gavino e Cagliari nella fascia di media mattina.
Concretamente, per la sicurezza della rete è in corso l’installazione in tutte le strade ferrate a scartamento ordinario del sistema SCMT (Sistema di controllo marcia treno). La copertura ha superato il 50 per cento della rete (circa 185 chilometri) con oltre 12 milioni di investimento spesi su 20 milioni complessivi. Sono già stati completati gli interventi sulla Oristano-Macomer e sulla Macomer-Ozieri/Chilivani. Entro il primo semestre 2018 (secondo le stime di Rfi) il sistema sarà attivato anche sulle tratte Chilivani – Olbia e Decimomannu- Iglesias-Carbonia. Poi sarà realizzato per fasi il sistema ACC-M (Apparato Centrale Computerizzato – Multistazione) sulla linea Cagliari-San Gavino-Oristano: un impianto che controlla contemporaneamente più stazioni e le relative tratte. Il SCMT garantisce una migliore gestione del traffico ferroviario, con elevati standard di regolarità e puntualità.
In corso di automazione anche la rete a scartamento ridotto per garantire maggiore sicurezza e riduzione dei tempi di percorrenza. Procedono i lavori per l’installazione del sistema ACCM (controllo centrale computerizzato) sulle tratte Monserrato-Isili e Macomer-Nuoro per i quali sono stati investiti 55 milioni provenienti dal trasferimento di competenze delle ex Ferrovie complementari (35 milioni – Decreto legislativo 46/2008) e dal Patto Sardegna (20 milioni – F.S.C. 2014-2020). Si attendono ulteriori risorse a valere sul Piano operativo F.S.C. 2014 – 2020 per l’adeguamento ai nuovi standard anche delle tratte Sassari – Alghero e Sassari – Sorso. «Un altro aspetto decisivo per la sicurezza riguarda l’ammodernamento della flotta», aggiunge Carlo Careddu.
Si conferma così la politica di svecchiamento del parco rotabile sostenuta dalla Regione che prevede la riduzione del 77% dell’età media della flotta sarda (Trenitalia) dai 23,5 anni del 2016 ai circa 5 nel 2021. Complessivamente le risorse per l’acquisto dei nuovi treni passano da 78,3 a 131,3 (+67%) grazie all’impiego dei fondi strutturali FSC. L’assessorato dei Trasporti nel 2018 ha stanziato ulteriori 53 milioni di euro per acquistare 5 nuovi treni di maggiore capienza da destinare alle linee a maggior frequentazione, che si aggiungono ai 18 già finanziati con risorse Trenitalia in virtù del contratto di servizio 2017- 2025, per un totale di 23 convogli.
Sullo scartamento ridotto, invece, la Regione ha investito 43 milioni di euro per nove automotrici Stadler operative sulle tratte Macomer-Nuoro, Sassari-Alghero, Sassari-Sorso composte da due carrozze. Gli Stadler, pensati per collegamenti brevi del trasporto pubblico locale sulla rete a scartamento ridotto, contribuiranno a fornire un servizio più efficiente e a valorizzare collegamenti strategici per le zone interne dell’isola.
Altri tre nuovi convogli per lo scartamento ridotto saranno acquistati sempre con le risorse del Piano operativo nazionale F.S.C. 2014 – 2020.

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«Presenteremo al più presto il dossier Sardegna al nuovo Governo, cui vanno i miei migliori auguri di buon lavoro.»
Lo dichiara il presidente della Regione Francesco Pigliaru.
«Nel contesto di relazioni Stato-Regione mai semplici e spesso conflittuali, il governo di Paolo Gentiloni, come prima quello guidato da Matteo Renzi, ha lavorato con noi con un non comune spirito di collaborazione ben interpretato da molti dei suoi ministri. Spero che questo spirito di collaborazione possa estendersi anche al governo appena nato – aggiunge il presidente Pigliaru -.
Da parte nostra, continueremo a lavorare con determinazione per il benessere della Sardegna e della nostra gente, indipendentemente dalla parte politica nella quale si colloca un governo centrale. Nei rapporti con lo Stato ci sono ancora non pochi nodi importanti da sciogliere, grandi vicende non risolte come accantonamenti e insularità – sottolinea il governatore della Sardegna -, in quest’ultimo caso, soprattutto, per la parte che riguarda il diritto alla mobilità dei sardi, oggi seriamente limitato da regole europee del tutto inadeguate per chi vive in un’isola. Affrontarle e condurle subito verso una soluzione positiva significherebbe partire con il piede giusto. Ancora ci aspettiamo di avere il governo al nostro fianco nella lotta alla dispersione scolastica come in quella per concludere positivamente situazioni di crisi che, per citare solo le principali, spaziano da Porto Torres a Portovesme, da Ottana a Villacidro. E ci aspettiamo, com’è ovvio, anche continuità per quanto riguarda gli investimenti infrastrutturali concordati e avviati come mobilità su ferro e costo dell’energia, e più in generale – conclude Francesco Pigliaru – la piena attuazione delle molte e importanti azioni previste dal Patto per la Sardegna.»

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«La Sardegna è scesa sotto il 75 per cento del Pil pro capite rispetto alla media europea già dal 2013 perché l’Unione, in particolare con i Paesi dell’Est, è cresciuta più di quanto cresce l’Italia. Adesso l’Europa sta programmando il prossimo ciclo che partirà nel 2022 e quindi certifica una situazione ben nota.»
Lo dice l’assessore della Programmazione Raffaele Paci a proposito della annunciata decisione dell’Unione europea di riportare la Sardegna fra le regioni in via di sviluppo, motivo per il quale avrà diritto a più fondi nel prossimo ciclo di programmazione.
«Il riconoscimento di uno status che – spiega Raffaele Paci – sarebbe dovuto avvenire già molto tempo prima. La Sardegna sta passando tutto l’attuale ciclo 2014-2020 come se fosse una regione in fase di transizione, mentre sin dall’inizio aveva tutti parametri di regione in via di sviluppo: nel 2014, quando è iniziato il nuovo ciclo, eravamo in piena crisi internazionale e nazionale, una crisi che ha colpito in modo molto grave la nostra isola. Come Regione abbiamo fatto presente in tutti i modi questa situazione per cercare di ottenere fondi compensativi, più soldi quando ne avevamo bisogno. Adesso Bruxelles – conclude Raffaele Paci – ha finalmente preso atto della situazione e quindi ci verrà garantito un ammontare di risorse equiparato all’effettivo livello del disagio, circa il 30% in più rispetto alle cifre attuali».

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Domani, martedì 5 giugno, a Carbonia, Abbanoa effettuerà collegamento della nuova condotta idrica nella via dei Giardini con la rete esistente nella via Stazione.

Per consentire l’esecuzione dell’intervento è necessario interrompere l’erogazione idrica dalle ore 8.00 alle ore 17.00 di martedì 5 giugno alle utenze ubicate nei seguenti tratti di strada:

• Via del Minatore, nel tratto compreso tra la Via Castelsardo e l’ex stazione ferroviaria;

• Via della Stazione;

• Via Costituente, nel tratto compreso tra la rotonda fronte Iperpan e via delle Cernitrici.

Il servizio verrà ripristinato anticipatamente qualora gli interventi venissero completati in tempi minori rispetto a quelli previsti.

Oltre al disservizio conseguente all’interruzione dell’erogazione, potrebbero verificarsi inconvenienti temporanei di torbidità in fase di ripristino del servizio.

Sarà cura di Abbanoa procedere ad eventuali operazioni di spurgo della rete.

Nell’ambito dei lavori di completamento dell’urbanizzazione primaria del quartiere di Carbonia 2, dalla giornata di domani, martedì 5 giugno, dalle ore 7.30 alle ore 19.00, fino alla giornata di venerdì 8 giugno, è prevista l’istituzione del senso unico alternato nella via della Stazione, in prossimità dell’incrocio con via Dei Giardini. 

«Una misura che consentirà di prevenire i pericoli alla pubblica incolumità, garantendo nel contempo gli standard di sicurezza stradale», ha affermato l’assessore ai Lavori pubblici Gian Luca Lai, il quale ha precisato che «i lavori stanno proseguendo a pieno ritmo e si chiuderanno nei tempi previsti, ovvero nel periodo compreso tra giugno e luglio, allorché verranno eseguite tutte le operazioni finalizzate alla bitumazione delle strade».

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Il Bosa ha superato l’Ossese ai calci di rigore nella finalissima della Coppa Primavera, disputata questo pomeriggio sul campo del Centro Federale “Tino Carta” di Sa Rodia, a Oristano, ed ora è il primo candidato ad un eventuale ripescaggio nel campionato di Eccellenza regionale (legato alla promozione della Torres che, sempre questo pomeriggio, ha vinto per 1 a 0 la partita di andata del play off per la promozione al campionato nazionale dilettanti, disputata contro il Cannara, squadra umbra). La partita tra Bosa ed Ossese, al termine dei tempi regolamentari e supplementari, si era conclusa in parità, 1 a 1.

Il Bosa conquistò la promozione in Eccellenza già due anni fa, aggiudicandosi il play off con il Sorso (0 a 0 in trasferta, 2 a 0 in casa), dopo aver preceduto il Carbonia che aveva ottenuto lo stesso numero di punti, per i risultati maturati nei confronti diretti (2 a 2 a Bosa, 0 a 1 a Carbonia). E, in quella stessa stagione, conquistò la Coppa Italia, superando in finale lo stesso Carbonia, come oggi, ai calci di rigore, dopo che la partita si era conclusa in parità, 1 a 1, sia al 90′ sia al 120′. Al termine della scorsa stagione il Bosa è retrocesso in Promozione ma ora conta di fare il percorso inverso, tornando in Eccellenza.

 

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Gianni Morandi è tornato a Carloforte per registrare le riprese della seconda stagione de “L’Isola di Pietro”, la fiction di Canale 5 che, al suo esordio, ha avuto un grande successo (una media di 4.314.000 spettatori). Concluse le prime riprese a Roma, il cast oggi ha raggiunto l’Isola di San Pietro, dove si tratterrà fino a fine settembre. Le nuove puntate dovrebbero essere trasmesse a fine anno.

Nel cast della seconda stagione della fiction, con le conferme di Chiara Baschetti, Alma Noce, Michele Rosiello, Daniele Rampello e Federico Russo, è previsto l’ingresso di due volti noti al grande pubblico, quelli di Lorella Cuccarini ed Elisabetta Canalis.

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Domani, lunedì 4 giugno, a partire dalle 15.30, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna, a Cagliari, si svolgerà l’iniziativa “Randagismo”, proposte operative 2018, promossa dalla Legacoop Cagliari.

Partecipano:

Massimo Zedda, sindaco di Cagliari

Daniela Schirru, Legacoop Cagliari

Maria Elena Pisu, presidente Bau Club soc cooperativa

Gianni Locci, vice presidente di Legacoop Sardegna

Luigi Arru, assessore regionale della Sanità

Emiliano Deiana, presidente Anci Sardegna

Silvana Tilocca, direttore servizio prevenzione Ats Sardegna

Pietro Frongia, presidente ordine dei medici veterinari Cagliari.

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Il progetto di riforma della rete ospedaliera che ridisegna la geografia dei presidi sanitari isolani, è sotto la lente di ingrandimento del ministero della Sanità. Il vicepresidente della commissione salute Edoardo Tocco (Forza Italia) sostiene che «per capire il quadro del riordino approvato occorre attendere  la pronuncia dal Governo che potrebbe intaccare gli aspetti complessivi della riforma. Le perplessità riguardano l’accesso ai pronto soccorso, suddiviso tra più ospedali ma anche il numero dei posti letto ed il tipo di interventi previsti».

«Se il ministero dell’Economia e finanze dovesse impugnare solo una parte della riforma – conclude Edoardo Tocco – sarebbe opportuno una revisione completa della rete ospedaliera. In questo scenario non si comprende perché si proceda con atti aziendali, tagli e la previsione di strutture complesse. Un disegno che corre il rischio di naufragare in seguito al possibile responso negativo del Governo.»

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«La Vertenza Entrate è ancora aperta: i parlamentari sardi facciano fronte comune e portino le legittime istanze dell’isola e dei Comuni all’attenzione del nuovo governo centrale. Dall’ultima relazione di parifica della Corte dei Conti sui conti della Regione, si evince chiaramente che la partita sulla Vertenza Entrate è ben lontana dall’essere chiusa. Al netto degli accantonamenti sanitari, infatti, lo Stato ci deve 1 miliardo e 200 milioni, e se aggiungiamo gli accantonamenti, il credito lievita fino a 1 miliardo e 800 milioni di euro. Fondi che a cascata potrebbero riversarsi sulle casse dei Comuni, dando così respiro agli enti locali.»

Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco, ex vicepresidente del Consiglio regionale.

«Considerato che il Governo del duo Pigliaru-Paci non è riuscito a chiudere questo fronte nonostante dall’altra parte ci fossero i governi amici (da Enrico Letta a Matteo Renzi fino a Paolo Gentiloni), è il caso che si sfrutti l’opportunità offerta dal nuovo quadro parlamentare e dal governo Conte – aggiunge Ignazio Locci -. È quindi arrivato il momento che, indipendentemente dai colori politici di appartenenza, i parlamentari sardi si intestino una sacrosanta battaglia unitaria e la affrontino una volta per tutte, approfittando anche della presenza del professor Savona, della Lega e del legame con il fronte del Partito Sardo D’Azione.»

«Che il presidente della Regione Francesco Pigliaru si dica pronto a presentare subito il “dossier Sardegna” al nuovo governo, è un fatto da accogliere con favore. La verità, tuttavia, è che si tratta di un gesto ascrivibile tra gli atti dovuti: nelle sue mani, infatti, il dossier sardo non è più credibile. Ha avuto quattro anni per chiudere la partita e oggi, benché Pigliaru glissi sulla Vertenza Entrate e faccia solo un piccolo cenno sugli accantonamenti sanitari, ci ritroviamo al punto di partenza. Ecco perché – conclude il sindaco di Sant’Antioco – spetta alla nuova linea parlamentare farsi garante delle istanze dei sardi.»

 

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Centoventicinque i partenti al via della seconda frazione del Giro delle Miniere, la Gran Fondo Parco Geominerario – Memorial Roberto Saurra, impegnativo “tappone” di 142 km con due Gran Premi della Montagna in corrispondenza dei passi Bidderdi e Genna Bogai. Presente sulla linea di partenza, fissata anche quest’anno in località Monteponi, a Iglesias, Massimiliano Lelli, professionista dal 1989 al 2004 e vincitore di due tappe del Giro d’Italia.

Dopo pochi chilometri è scattata la fuga: a lanciarsi sono stati tre corridori del Team Fryslan ed Alberto Bassu della Liberty Sport. Il gruppo ha provato ad alzare il ritmo ma non è riuscito a riprendere i fuggitivi, che sono arrivati ad accumulare anche 4 minuti di vantaggio. A 30 km dal traguardo Alberto Bassu si è staccato, lasciando via libera ai tre olandesi. All’altezza della salita di Sant’Angelo, però, Emiliano Murtas (Team Spakkaruote) s’è reso protagonista di una poderosa azione che gli ha consentito di agganciare i corridori in fuga. Il ciclista carboniense e Mark Prinesn (Team Fryslan) sono riusciti pian piano ad accumulare un vantaggio sugli altri fuggitivi e si sono presentati appaiati sul rettilineo d’arrivo. Ad imporsi in volata è stato l’olandese (3h 06m 58s il tempo), ma gli applausi sono andati anche ad Emiliano Murtas, che rilancia le proprie quotazioni in classifica generale, in attesa del Giro del Cixerri. Terzo posto per Giovanni Battista Muretti (Cycling Team Gallura) a 2’03”, quarto per Alessandro Garau (Gruppo Sportivo Parmense) a 2’19”. Ha chiuso in quinta posizione il testimonial del Giro delle Miniere 2018 Massimiliano Lelli, distanziato di 2’38”. Prima tra le donne, Simonetta Cerquetti del Team Spakkaruote di Carbonia.

Ordine d’arrivo della seconda tappa del Giro delle Miniere 2018

1° Mark Prinesn (Team Fryslan) 3h 06m 58s

2° Emiliano Murtas (Team Spakkaruote) 3h 06m 58s

3° Giovanni Battista Muretti (Cycling Team Gallura) 3h 09m 01s

4° Alessandro Garau (Gruppo Sportivo Parmense) 3h 09m 17s

5° Massimiliano Lelli (ASD Max Lelli) 3h 09 36s

Il Giro delle Miniere domani, lunedì 4 giugno, prevede la terza ed ultima tappa, la “3ª Coppa Città di Villamassargia – Giro del Cixerri”, con partenza ed arrivo nel comune di Villamassargia. La frazione finale è particolarmente attesa dai velocisti. Il percorso è prevalentemente pianeggiante, con alcuni saliscendi e leggeri strappi che porteranno gli atleti alla rotonda dell’abitato di Domusnovas. Completamente pianeggianti invece gli ultimi 10 km che porteranno all’arrivo, nel centro abitato di Villamassargia, passando per Musei, con un lunghissimo rettilineo d’arrivo di oltre 2 km, dove gli ultimi 200 mt. sono in leggera ascesa.