L’assessorato regionale dell’Agricoltura ha pubblicato un bando da 3 milioni di euro per gli impianti di trattamento e smaltimento degli scarti di origine animale.
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La Giunta regionale ha stanziato tre milioni di euro per la realizzazione di impianti di trattamento degli scarti di origine animale (SOA). È quanto prevede il bando pubblicato dall’assessorato dell’Agricoltura che ha l’obiettivo di sostenere, con quote dal 40 al 70% a fondo perduto, le piccole e medie imprese (PMI) nella messa in opera di strutture e nell’acquisizione di impianti per il trattamento degli scarti da macellazione e di origine animale così da consentire alle aziende del comparto di poter operare sul mercato. Le domande di aiuto si potranno presentare dalle ore 10.00 del 6 aprile fino alle ore 24.00 del 15 maggio 2018. Le risorse, provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione (FSC), favoriranno la stabilizzazione del settore entrato in forte fibrillazione dopo la chiusura, seguita al sequestro disposto dalla Procura di Cagliari nel gennaio 2017, dell’impianto di smaltimento della società Agrolip di Macchiareddu. A queste criticità si aggiungono inoltre le limitazioni di carattere sanitario imposte alla Sardegna, per la presenza della Peste suina africana, che riducono notevolmente la possibilità di poter trasportare fuori regione i SOA che non sono stati differenziati dagli scarti di provenienza suina.
«Si tratta di un provvedimento molto atteso dai tanti portatori di interesse coinvolti nel settore che, nel giro di pochi mesi, potrà permettere a tante nostre aziende di superare le criticità del presente e guardare al futuro con maggior serenità e concretezza – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria -. Il bando appena pubblicato è frutto di numerose interlocuzioni portate avanti con gli addetti ai lavori a cui è seguita una puntuale elaborazione degli uffici della presidenza della Regione e dell’Assessorato.»
Possono partecipare al bando le PMI della produzione agricola primaria, quelle attive nella trasformazione e nella commercializzazione di prodotti agricoli, oltre a quelle che operano nel trattamento e smaltimento dei rifiuti. Possono inoltre usufruire delle risorse messe a bando i Comuni, in forma singola o associata, e le Unioni di Comuni.
Il 40% della dotazione finanziaria è destinata a sostenere i progetti delle PMI attive nella produzione, trasformazione o commercializzazione di prodotti agricoli. Il 60% dei 3milioni messi a bando sono invece dedicati alle PMI operanti nel trattamento e smaltimento dei rifiuti e ai Comuni, in forma singola o associata, e alle Unioni di Comuni. Le piccole e medie imprese della produzione, trasformazione e commercializzazione potranno avere aiuti fino al 70% dell’importo dei costi ammissibili con una sovvenzione massima per ogni singola impresa che non potrà eccedere i 200mila euro. Lo stesso massimale è applicato alle PMI attive nel trattamento e smaltimento che invece del 70% a fondo perduto potranno godere del 40%. Per i Comuni, singoli o associati, e le Unioni di Comuni e le Società partecipate del Comune o delle Unioni la sovvenzione massima sale fino a 500mila euro con un aiuto sui costi ammissibili fissato entro il 70%.