29 November, 2024
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Terza giornata, oggi alle 21.00, al Teatro delle Saline di Cagliari, per “Anfitrione”, regia di Teresa Ludovico. Lo spettacolo è portato in scena dai Teatri di Bari ed è in cartellone per la “Stagione del teatro contemporaneo”.

Domande eterne. Chi sono io se non sono io? Quando guardo il mio uguale a me, vedo il mio aspetto, tale e quale, non c’è nulla di più simile a me! Io sono quello che sono sempre stato? Dov’è che sono morto? Dove l’ho perduta la mia persona? Il mio me può essere che io l’abbia lasciato? Che io mi sia dimenticato? Chi è più disgraziato di me? Nessuno mi riconosce più, e tutti mi sbeffeggiano a piacere. Non so più chi sono! Queste sono alcune delle domande che tormentano sia i protagonisti dell’Anfitrione, scritto da Plauto più di 2.000 anni fa, che molti di noi oggi. Il doppio, la costruzione di un’identità fittizia, il furto dell’identità, la perdita dell’identità garantita da un ruolo sociale, sono i temi che Plauto ci consegna in una forma nuova, da lui definita tragicommedia, perché gli accadimenti riguardano dei, padroni e schiavi. In essa il sommo Giove, dopo essersi trasformato nelle più svariate forme animali, vegetali, naturali, decide, per la prima volta, di camuffarsi da uomo. Assume le sembianze di Anfitrione, lontano da casa, per potersi accoppiare con sua moglie, la bella Alcmena, e generare con lei il semidio Ercole. Giove-Anfitrione durante la notte d’amore, lunga come tre notti, racconta ad Alcmena, come se li avesse vissuti personalmente, episodi del viaggio di Anfitrione. Durante il racconto il dio provò, per la prima volta, un’ilarità che poi si premurò di lasciare in dono agli uomini. “Aprite gli occhi spettatori, ne vale la pena: Giove e Mercurio fanno la commedia, qui” (Plauto). Da quel momento nelle rappresentazioni teatrali il comico e il tremendo avrebbero convissuto e avrebbero specchiato le nostre vite mortali ed imperfette. Dopo Plauto in tanti hanno riscritto l’Anfitrione e ciascuno l’ha fatto cercando di ascoltare gli stimoli e le inquietudini del proprio tempo. Ho provato a farlo anch’io.

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E’ in programma oggi, sabato 3 marzo, la seconda edizione della Festa delle Donne del Vino, organizzata dall’associazione Le Donne del Vino per promuovere il comparto enologico, sempre più rosa anche in Sardegna. “Donne, vino e cinema” è il filo conduttore dei numerosi appuntamenti in programma dal nord al sud dell’isola.

OLBIA

Alle 18.30, Anna Maria Fara (Sardegna Bella e Buona, Olbia), Laura Mancini (Cantina delle Vigne di Piero Mancini, Olbia), Angelica e Roberta Tani (Cantina Tani, Monti), Laura Carmina (Tenuta Muscazega, Luras), Marianna Mura (Vini Mura, Loiri) e Daniela Pinna (Tenute Olbios, Olbia) organizzano un’originale degustazione collettiva nella sala cinema del Politecnico Argonauti, nel cuore storico della città. Vermentino, Nebbiolo IGT e bollicine di Gallura anticiperanno la proiezione del film documentario “Alla ricerca di Vivian Maier”, uno dei talenti più sorprendenti della street-photography del Novecento.

CAGLIARI

Alle 18.00 Stefania Montisci (Terra Sassa, Giba) accoglie il pubblico del cineclub Greenwich d’Essai: un’inedita degustazione dei vini della cantina, accompagnati da prelibati prodotti locali, precede la proiezione dei film “Il filo nascosto”“Quello che non so di lei”, entrambi con al centro storie tutte al femminile.

Alle 18.30, Elisabetta Pala (Mora&Memo, Serdiana) regala un momento unico agli spettatori del Cinema Odissea con la degustazione dei rossi Ica Monica di Sardegna e Nau Cannonau di Sardegna Doc, che anticipa la visione del film “Figlia mia” della regista Laura Bispuri, appena presentato al Festival di Berlino.

Alle 19.30, all’Enoteca Vitis Vinifera, Claudia Pinto seleziona 5 etichette di altrettante produttrici sarde che abbina a finger food di fregula e lorighittas. Gli ospiti potranno inoltre ammirare una particolare esposizione di cineprese e proiettori d’epoca disposte lungo un percorso d’immagini raffiguranti attrici e vecchie star di Hollywood. 

Dalle 21, Roberta Porceddu (Cantina Lilliu) accoglie wine lover e cinefili all’Overlook Wine and Beer, il locale più cinematografico dell’isola. Gli ospiti si immergeranno in un ambiente che richiama uno dei film più amati di sempre: Shining, il capolavoro di Stanley Kubrick. Ma tranquilli, niente sangue! Solo immagini di grandi attrici e il profumo di Prexu, l’ultimo vino nato in casa Lilliu. 

SERDIANA

Dalle 17.00 alle 19.30, Valentina Argiolas (Cantina Argiolas) ospita la presentazione di Cine Yagoua: un progetto di volontariato, promosso dalla associazione Africadegna Onlus in collaborazione con Sole Luna – Un ponte tra le culture, che si è tenuto presso il Centre Culturel et Musée de la Vallée du Logone a Yagoua in Camerun. 

Durante la serata, gli ospiti potranno degustare i vini di casa Argiolas e assistere alla proiezione di alcuni cortometraggi girati dai filmmaker Andrea Mura e Chiara Andrich, a capo del progetto.

Dalle 18.00, Nicoletta Pala e Beatrice Ragazzo (Audarya) accolgono gli ospiti in cantina per una piacevole serata tra arte, vino e buon cibo. La mostra “Seridecollage”, letture e un lungometraggio sulla vita delle donne in vigna, faranno da sfondo alla degustazione delle etichette Audarya accompagnate dai piatti preparati da un’altra Donna del Vino, Alessandra Meddi del ristorante Cucina.Eat.

SANLURI

Dalle 17 Roberta Pilloni (Su’entu) porta il grande cinema in cantina con la proiezione del film “Vergine Giurata” di Laura Bispuri e del teaser “Figlia mia”, che la regista ha girato a Cabras.  

Segue il dibattito “Storie di Donne” con l’intervento della padrona di casa, Daniela Ducato (Edilana), Nevina Satta (Fondazione Sardegna Film Commission), Barbara Argiolas (assessore regionale del Turismo) e Lucina Cellino (Pasta di Sardegna) moderati dalla giornalista Manuela Salis. Gli amanti della buona cucina potranno inoltre degustare i piatti della chef Marina Ravarotto dedicati alla cucina tradizionale nuorese.

Le Donne del Vino sono un’associazione senza scopo di lucro che intende promuovere la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Nata nel 1988, conta oggi 700 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. In Sardegna le associate sono 25.

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L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco punta alla valorizzazione a fini turistici del territorio comunale, potenziando i servizi al cittadino e ai visitatori, con un occhio di riguardo verso le categorie più deboli. 74mila euro di investimento destinato all’abbattimento delle barriere architettoniche nelle località costiere antiochensi maggiormente frequentate: da Maladroxia a Coe Quaddus, fino a Cala Sapone. In arrivo nuove passerelle antiscivolo, non soggette a surriscaldamento e più conformi al contesto, che garantiranno un più facile accesso alle spiagge. Ma c’è anche un’importante novità: per la prossima stagione estiva è prevista la predisposizione e la realizzazione di nuovi percorsi posizionati direttamente sui tratti di spiaggia, a partire dalle aree parcheggio sino alle aree ombrelloni e al bagnasciuga. Un intervento che verrà realizzato certamente a Maladroxia, dove l’arenile risulterà collegato con il parcheggio principale. Le nuove passerelle verranno sistemate anche a Coe Quaddus e Cala Sapone.

«Questo intervento – spiega il sindaco Ignazio Locci – si somma a quelli già in itinere: la realizzazione della nuova segnaletica da inserire nelle principali spiagge e la creazione di nuovi sentieri. Operazioni, queste, possibili grazie al finanziamento che ci ha concesso il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna sulla base di un nostro progetto. Si tratta, tra passerelle, segnaletica e sentieristica, di un investimento totale di 115mila euro che ci consentirà di dare una nuova veste ai contesti delle spiagge, creando le migliori condizioni di accessibilità per tutti. È un obiettivo raggiunto, assolutamente in linea con i nostri programmi.»

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Ancora un appuntamento per Giro di vite – Memoria Società Teatro, la rassegna del Crogiuolo, con la direzione artistica di Rita Atzeri, dedicata al teatro sociale. E ancora un’immersione nella memoria. Domenica 4 marzo, alle 21.00, allo spazio Fucina Teatro della Vetreria di Pirri, in scena “Le voci dalla memoria”, recital di letture e canti sulla Shoah con Fausto Siddi e il Coro Jubilate, diretto da Alicia Gibelli. Per non dimenticare le vittime dell’Olocausto un incontro, misurato e profondo, tra la voce recitata e il canto corale. Il Coro Jubilate – che ha come repertorio principale la musica antica a cappella del periodo medievale, rinascimentale e barocco – sceglie per questa occasione i canti religiosi, di danza e di letizia, che gli ebrei cantavano nei lager per darsi forza e coraggio: “Ani Maamin”, “Shalon Aleichem”, “Hashivenu”, “Hashual”, “Hava nagila”, “Shalom Chaverim”, “Gam Gam”. Fausto Siddi leggerà una toccante silloge di brani tratti dall’opera autobiografica di Elie Wiesel (Premio Nobel  per la Pace nel 1986) “La Notte”, che racconta le esperienze di un giovane ebreo ortodosso deportato insieme alla famiglia nei campi di concentramento di Auschwitz e Buchenwald negli anni 1944/45.

Alcune novità in casa Crogiuolo. «Nell’ottica di rendere lo spazio Fucina Teatro sempre più un luogo vivo, aperto, piacevole, con incontri, seminari, laboratori per la formazione di un nuovo pubblico», come spiega Rita Atzeri, presidente della compagnia cagliaritana, è stato attivato un punto ristoro. Non solo. E’ a disposizione del pubblico un angolo della scrittura, una postazione dedicata al progetto “Autore per caso”, di cui tutte le persone interessate possono fruire per ideare e scrivere una sceneggiatura teatrale. La migliore, secondo il giudizio della direzione artistica, verrà messa in scena dagli allievi della scuola di recitazione del Crogiuolo.

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Le notizie arrivate oggi dal ministero dello Sviluppo economico, dove è stato dato il via libera al progetto di rilancio della produzione di allumina nello stabilimento di Portovesme, la RSU mantiene lo stato di agitazione permanente e punta il dito contro gli enti regionali.

«Dipendesse dal Governo e dai russi, staremmo solo pensando a produrre – ha dichiarato Antonello Pirotto – ma, purtroppo, sono altri a decidere. Bene gli impegni di Governo e Rusal, ma a noi servono le autorizzazioni in capo agli enti regionali. Incredibile! Ieri l’assessorato regionale dell’Ambiente ha comunicato ufficialmente di aver autorizzato il differimento di 30 giorni per le risposte alle ultime richieste di chiarimenti richiesti all’Eurallumina (scadenza 10 aprile). Incredibile… tutti impegnati al rilancio di un pezzo importante dell’industria italiana… noi a lottare da anni… e in tre uffici locali si blocca tutto.»

In serata Antonello Pirotto ha rincarato la dose delle critiche, in un video che vi proponiamo.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10215928673677645/

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L’Italia tornerà ad avere un polo dell’alluminio. Il ministero dello Sviluppo economico ha confermato oggi, nel corso di un incontro con Vincenzo Rosino, presidente di Eurallumina SpA, Aleksey Gordymov, Head of Supply Chain di UC RUSAL e Tornike Svanidze, Leader of the Projects Group di UC RUSAL, il pieno supporto a Eurallumina per il rilancio dello stabilimento produttivo di Portovesme: impegnandosi nella modifica di un Contratto di Programma e di un Contratto di Sviluppo, il Ministero supporterà il piano di ammodernamento e miglioramento dell’impianto con un contributo complessivo di 83 milioni di euro, di cui fino a 16 a fondo perduto, a fronte di un investimento complessivo previsto dall’impresa di circa 160 milioni di euro.

La domanda di rimodulazione del Contratto di Programma è stata presentata dalla società e nei prossimi giorni verrà presentata anche la domanda per la modifica del Contratto di Sviluppo.

La società e la controllante RUSAL, anche grazie a un accordo commerciale per la fornitura del vapore, hanno predisposto un nuovo piano per il riavvio dello stabilimento.

Il Ministero continuerà ad impegnarsi nel supportare il confronto con le altre istituzioni interessate al rilascio delle autorizzazioni necessarie (Valutazione di Impatto Ambientale, Autorizzazione Integrata Ambientale e Valutazione di Impatto Sanitario) al riavvio dello stabilimento produttivo.

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Smeralda Holding, che da sempre considera l’impegno ambientale una parte integrante delle proprie attività sul territorio della Costa Smeralda, offre il suo sostegno alla Fondazione One Ocean, la piattaforma nata in Italia dalla volontà dello Yacht Club Costa Smeralda e dalla sua presidentessa Zahra Aga Khan, per accelerare gli interventi sulle problematiche più urgenti che affliggono gli oceani. La Fondazione verrà supportata attraverso le società del Gruppo Marina di Porto Cervo e Cantieri di Porto Cervo con le quali lo Yacht Club Costa Smeralda condivide lo scenario naturale in cui risiede.

La forza della Fondazione è un network con un valore scientifico che si propone di connettere e agevolare il dialogo tra ricerca, imprese, istituzioni, policy maker e singoli, di promuovere la cosiddetta “Blue Economy”, di diffondere cultura e conoscenza dei mari a livello globale, utilizzando canali e risorse come lo sport, le aziende, le associazioni, la scienza, per sensibilizzare e veicolare le sue iniziative.

La Fondazione ha inoltre avviato il progetto di sostenibilità ambientale a lungo termine denominato Charta Smeralda che contiene un codice etico e comportamentale che definisce e fissa i paradigmi per la tutela dell’ambiente marino.

«Abbiamo fortemente voluto supportare ed essere al fianco dello YCCS in questo autorevole progetto per la salvaguardia del mare – commenta Mario Ferraro, amministratore delegato di Smeralda Holding – condividendone appieno gli obiettivi. Il mare rappresenta la più grande e preziosa risorsa della nostra attività turistica ma soprattutto del nostro pianeta ed è un dovere di tutti noi tutelarlo. La difesa del territorio, e del mare, è un impegno fondamentale del nostro Gruppo in Costa Smeralda, infatti, quest’anno inaugureremo un premio letterario dedicato al mare che diventerà anch’esso uno strumento di sensibilizzazione e coinvolgimento. E per questo ci consideriamo un partner naturale di questa importante iniziativa della principessa Zahra Aga Khan.»

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biblioteca, libri, cultura

Sono previsti inoltre 30mila euro sempre per interventi a favore della promozione dell’editoria. Le risorse serviranno per la partecipazione della Regione – in collaborazione con l’AES (Associazione Editori Sardi) – alla Fiera “Tempo di Libri” di Milano, alla seconda edizione, che si svolgerà dall’8 al 12 marzo, e per l’allestimento di uno spazio espositivo all’interno del “Punto Italia” alla Frankfurter Buchemesse dal 10 al 14 ottobre.

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Il 2018 sarà l’anno in cui le aziende sarde riprendono ad assumere giovani e meno giovani. È questo l’auspicio che ha guidato la costruzione del solido programma delle Politiche attive per il Lavoro varate oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro Virginia Mura e presentate alla stampa dal presidente Francesco Pigliaru, la stessa Mura e l’assessore Raffaele Paci. Le misure approvate, con gli incentivi all’assunzione e gli assegni formativi, costituiscono il terzo capitolo di LavoRas, il piano per il lavoro della Regione da quasi, complessivamente, 128 milioni di euro (e di ulteriori 70 all’anno per il 2019 e il 2020). Contano su una dotazione di 43,1 milioni di euro per incentivi all’occupazione e assegni formativi, 18,3 milioni per interventi specifici – compresi 4,8 milioni per rimodulazioni. Nelle precedenti sedute, la Giunta Pigliaru aveva già dato via libera ai primi due pilastri del Piano: la prima parte (nella seduta del 6 febbraio) dedicata alla prosecuzione dei Cantieri occupazionali già operativi e finanziata con 21,26 milioni; la seconda (nella riunione del 20 febbraio), relativa ai Cantieri occupazionali di nuova attivazione, che può contare su uno stanziamento di 45,2 milioni di euro.

Le politiche attive approvate oggi, come accennato, sono suddivise in due linee di attività: un piano di incentivi all’assunzione, per i quali sono disponibili 34 milioni, e un programma di assegni formativi, che può contare su uno stanziamento di 9,1 milioni. Si tratta di misure disegnate per agganciarsi in modo organico, senza sovrapposizioni ed anzi con la possibilità di sommarsi, agli sgravi contributivi contemplati dalla legislazione nazionale, in modo da accrescere i vantaggi per i destinatari con l’obiettivo di ottenere la massima efficacia in termini di risultati occupazionali.

L’incentivo regionale consiste in un finanziamento per ogni lavoratore assunto, destinato alle imprese che hanno almeno una sede operativa nel territorio regionale. Per i contratti a tempo indeterminato (stipulati entro il 31 dicembre) il contributo massimo su base annua è pari a 4 mila euro per ogni assunto. Nel caso di contratti a tempo determinato, (della durata minima di 12 mesi), il finanziamento è pari a 3 mila euro a lavoratore, rimodulabile proporzionalmente in caso di contratto di lavoro part time.

Il contributo regionale può cumularsi con gli sgravi contributivi previsti – per le assunzioni – dalla legislazione nazionale. Per ogni assunto a tempo indeterminato, in pratica, un’azienda potrebbe godere sia dei 4 mila euro del contributo regionale, sia degli 8 mila euro (massimi) dello sgravio contributivo previsto dalle misure nazionali. Vantaggi cumulabili, per rendere conveniente assumere, e in particolare assumere giovani. Della dotazione complessiva di 34 milioni, infatti, 22 milioni sono riservati all’assunzione di disoccupati di massimo 35 anni, 10 milioni all’assunzione di over 35, e 2 milioni all’assunzione di lavoratori disabili. In ognuno di questi segmenti, il 25% viene destinato alle aziende che assumano a seguito di un tirocinio e il 15% alle aziende che assumeranno dopo o a condizione di una formazione complementare.

Accanto agli incentivi occupazionali, e agganciabile ad essi, è l’assegno formativo, misura che ha come obiettivo colmare i disallineamenti tra le competenze richieste dalle imprese e quelle possedute dai lavoratori. Per gli under 35, l’intervento mira all’acquisizione di competenze in particolare nei settori dell’innovazione e digitali. Per i soggetti over 35, l’obiettivo è favorire l’occupazione di soggetti con maggiore difficoltà di inserimento lavorativo. A gestire la misura sarà l’ASPAL, per il tramite dei Centri per l’Impiego territorialmente competenti che individueranno anche situazioni in cui le competenze richieste dall’azienda non sono reperibili immediatamente all’interno dell’offerta formativa disponibile nel sistema della formazione regionale accreditata. In questi casi verrà erogato al disoccupato un assegno formativo individuale, che l’interessato potrà indirizzare verso una struttura formativa di proprio interesse, per acquisire la competenza mancante.

Per situazioni di particolare criticità, ad esempio quelle che riguardano bacini di lavoratori disoccupati e privi di ogni forma di sostegno del reddito, LavoRas prevede un piano di interventi finanziato complessivamente con 18,3 milioni di euro.

Di queste risorse, quasi 7 milioni saranno riservati per politiche attive per i lavoratori che provengono da situazioni di crisi aziendale e che non beneficiano di ammortizzatori sociali, con l’obiettivo di avviarli al reingresso nel mercato del lavoro o alla creazione d’impresa. 5 milioni sono riservati ad incentivare l’occupazione dei lavoratori over 55: un target di popolazione che, quando viene espulsa dal mercato del lavoro, riscontra elevate difficoltà di rioccupazione e spesso si avvicina pericolosamente alla soglia della povertà. A livello sperimentale, la misura sfrutta le opportunità offerte dalla tipologia contrattuale del lavoro intermittente, che a livello nazionale e regionale sta riscontrando una crescita rilevante. Essa è rivolta sia ai datori di lavoro che già occupano lavoratori over 55, (con l’obiettivo di incrementare il numero delle giornate lavorate), sia a datori di lavoro che intendano effettuare nuove assunzioni con questa tipologia contrattuale. Ciò consentirà, inoltre, ai lavoratori più prossimi alla pensione di maturare utili contributi previdenziali. Inoltre, è previsto uno stanziamento di 1,2 milioni per servizi di accompagnamento alla creazione d’impresa.

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Mare e Miniere 2018 inizierà con una produzione originale dedicata alle donne, l’8 marzo a Capoterra, alle ore 19,00 presso Casa Melis, con “LUXÌA Contus de fèminas e maìa”, Elena Ledda (voce), Simonetta Soro (voce), Mauro Palmas (liuto cantabile e mandola), Silvano Lobina (basso). La vita quotidiana, la fatica, gli affanni, la gioia, gli amori, la straordinarietà delle nostre donne. Intense figure femminili raccontate con indulgente ironia attraverso i racconti di Maria Gabriela Ledda. La narrazione, affidata a Elena Ledda e Simonetta Soro, dipinge, come in una tela, vicende e luoghi che catturano l’ascoltatore e lo avvolgono in una dimensione familiare, nella quale sono riconoscibili personaggi del passato e del presente, con la loro unica e universale bellezza. Il racconto sarà sapientemente accompagnato e arricchito dai musicisti in scena. Un lavoro scritto interamente in lingua sarda, che si propone ancora una volta di vincere la sfida della capacità della nostra lingua di essere altamente espressiva, nobile e poetica.

Dopo lo straordinario successo degli anni scorsi ed in particolare della ultima edizione che ha visto la presenza di oltre cento corsisti provenienti da tutta Europa, tornano i Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare che si terranno a Portoscuso dal 26 giugno 2018 al 1 luglio 2018 nella suggestiva cornice della Vecchia Tonnara Su Pranu. Tante le novità in cantiere e soprattutto alcuni nuovi corsi come quello di body-percussions tenuto dal talentuoso percussionista Gigi Biolcati. Come ogni anno non mancherà la consueta anteprima, un piccolo antipasto invernale per i tanti corsi estivi che si preannunciano imperdibili.

Mare e Miniere 2018 è organizzato da Elenaledda vox con il contributo di Fondazione di Sardegna, Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport – Sardinia Ferries e la media partnership di Blogfoolk e del Giornale della Musica.