29 November, 2024
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Troppo forte il Napoli capolista per il Cagliari di Diego Lopez. L’equilibrio alla Sardegna Arena è durato poco meno di mezz’ora (in avvio il Cagliari ha cercato di mettere in difficoltà la retroguardia ospite, con l’ex Pavoletti ed il nord coreano Han che Lopez ha impiegato dall’inizio), poi, dopo il primo goal di Callejon, arrivato al 29′, non c’è stata partita. Il raddoppio è arrivato al 42′, con la firma di Mertens, uno che quando vede il Cagliari si accende e va spesso in goal.

La ripresa non ha avuto storia, il Napoli l’ha controllata ma ogni volta che ha affondato le sue azioni, ha messo in crisi la difesa rossoblu che ha subito altri tre goal, sui quali hanno posto la firma Hamsik, Insigne su un calcio di rigore concesso per fallo di mano di Castan e, infine, Mario Rui, su calcio di punizione.

E’ finita 5 a 0 per il Napoli, proprio come nel campionato scorso, l’11 dicembre 2016.

La sconfitta tiene il Cagliari fermo a quota 25 punti, cinque punti avanti alla Spal, rilanciata dalla vittoria di ieri a Crotone, terz’ultima. Il Napoli di Maurizio Sarri, arrivato alla decima vittoria consecutiva, sale a quota 69, quattro punti avanti alla Juventus che però deve recuperare la partita casalinga con l’Atalanta rinviata ieri per la neve che ha reso impraticabile il terreno di gioco dell’Allianz Stadium di Torino.

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Muove i primi passi concreti il progetto di riqualificazione urbana del centro e, in particolare, di alcune piazze di Sant’Antioco attraverso un’ampia operazione di restyling architettonico. La Giunta comunale ha infatti approvato l’atto di indirizzo per il concorso di idee teso alla sistemazione e riqualificazione di tre aree: “Piazza Umberto”, “Piazzale Attilio Cossu” (via Matteotti) e “Piazzale Cimitero”.

«L’obiettivo – spiega l’assessore della Pianificazione Urbanistica Francesco Garau – è ricevere diverse idee e ipotesi progettuali volte a valorizzare ogni singola piazza tramite una serie di possibili interventi in grado di generare una nuova riconoscibilità degli spazi, incrementandone la fruibilità e aumentandone le possibilità d’utilizzo. Ciò che ci sta a cuore è che le piazze vengano intese come elementi di riconnessione urbana e punti di aggregazione sociale, funzioni attualmente non soddisfatte dall’attuale configurazione delle aree. Risulterà particolarmente determinante, inoltre, ridefinire il sistema dell’illuminazione che, per i tre progetti, dovrà essere sostenibile da un punto di vista ambientale, soddisfacente e scenografica, in modo da esaltare i valori del contesto.»

Il prossimo passo sarà l’elaborazione del vero e proprio concorso di idee, in un’unica fase e per ogni piazza: «Si tratta – commenta il sindaco Ignazio Locci – di  interventi che rivestono carattere di particolare rilevanza e complessità architettonica per la cui realizzazione si rende necessario l’apporto di una pluralità di competenze. Per questo auspichiamo un’ampia partecipazione di  professionisti, in modo da poter scegliere la soluzione più valida e maggiormente rispondente alle nostre aspettative. Al concorso seguirà l’avvio concreto delle opere: già nel 2018 prevediamo di intraprendere tutte le procedure necessarie per “Piazzale Attilio Cossu” e “Piazzale Cimitero”. Dal 2019, invece, potremo concentrarci su “Piazza Umberto”. Il concorso di idee – conclude Ignazio Locci – è l’attuazione tangibile di quanto contenuto nel nostro programma politico, successivamente fissato nelle linee programmatiche e infine tradotto nel piano triennale delle opere pubbliche e nel bilancio comunale».

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Scadono il 15 marzo i termini di partecipazione al bando Talent Up Entrepreneurship and back, indirizzato a laureati e studenti sardi che conoscono bene l’inglese e vogliono mettersi in gioco con un’idea di impresa innovativa, pubblicato dall’ASPAL (Agenzia Sarda per le Politiche attive del Lavoro). Lo ricorda, in una nota, il comune di Carbonia.
Il progetto Talent Up prevede un periodo di studio all’estero, che contempla la frequenza di lezioni, workshop, esercitazioni pratiche nelle migliori Business School e a contatto con imprenditori ed esperti del mercato internazionale. Successivamente, gli studenti faranno rientro in Sardegna, dove usufruiranno di un percorso di accompagnamento all’avvio dell’impresa.
In dettaglio, per partecipare al bando, occorre presentare la domanda corredata di curriculum vitae, di video di presentazione in inglese e di una descrizione dell’idea di impresa che lo studente intende avviare. Verranno selezionati 50 candidati, scelti sulla base della verifica del curriculum vitae, di un test di conoscenza della lingua inglese, dell’analisi dell’idea imprenditoriale, di test motivazionali ed attitudinali, dell’analisi del video di presentazione e di interviste individuali.
La seconda fase consiste in 26 giornate di formazione economico-manageriale in lingua inglese, business English ed incontri con imprenditori. A fine percorso i partecipanti saranno nuovamente valutati. Coloro che otterranno un risultato positivo potranno accedere alla Fase 3 e riceveranno i voucher per coprire i costi di viaggio e permanenza all’estero.
La formazione all’estero si svolgerà in uno dei primi 30 ecosistemi imprenditoriali a livello mondiale individuati dalla classifica “Global Startup Ecosystem 2017” (tra i quali la Silicon Valley, New York City, Pechino, Tel Aviv, Shangai) e presso le migliori Business School a livello internazionale. Sono poi previste 4 settimane di learning by observation, ovvero l’elaborazione più precisa dell’idea di impresa, acquisizione di nuove competenze e contatti utili attraverso una full immersion in ambienti stimolanti e innovativi. Successivamente, si svolgeranno 8 settimane di apprendimento in Business School di eccellenza.
In seguito, gli studenti faranno rientro in Sardegna e verranno accompagnati all’avvio dell’impresa utilizzando uno degli strumenti disponibili, tra i quali Insight: mini voucher per validare il modello di business; Voucher start up: voucher per il piano di avvio imprenditoriale; bando nuove imprese innovative e fondo venture capital (programmi per le fasi di sviluppo della start up).

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E’ stato prorogato al 20 marzo l’avviso pubblicato da Abbanoa per la riqualificazione dei 30 depuratori più energivori. Dal Nord al Sud della Sardegna passando per il Centro, Abbanoa ha individuato i 30 depuratori più critici in base all’importanza strategica, al bacino di utenze servite, ai livelli di consumo energetico e ai volumi trattati. Si va dall’impianto Is Arenas di Cagliari – già eccellenza a livello nazionale e noto per la sua funzione di tutela dell’equilibrio idro-salino dello stagno di Molentargius grazie all’acqua reimmessa nello stagno – a quello di Nuoro (Su Tuvu), passando per gli impianti di  Sassari, Alghero e Olbia. Interessati dal raggruppamento dei 30 anche i depuratori di San Teodoro, Santa Teresa di Gallura, Iglesias, Ollolai, Terralba, Ghilarza, Thiesi, Siniscola, Dorgali, Budoni, Golfo Aranci, Arzachena, Bari Sardo, Masullas, Orroli, Senorbì, Ittiri, La Maddalena, Muravera, Palau, San Giovanni Suergiu, Sorso,  Loiri Porto San Paolo e Stintino.

 Gli obiettivi che  Abbanoa intende raggiungere per ciascuno dei 30 impianti di depurazione sono i seguenti:

  • Ridurre i consumi energetici attraverso l’installazione di tecnologie, software, apparati che realizzino l’ottimizzazione dei consumi energetici;
  • Perfezionare gli attuali processi di affinamento dei reflui in previsione di un riuso ottimale attraverso l’impiego di idonee tecnologie;
  • Incrementare il rendimento degli impianti attraverso l’introduzione di sistemi automatici di controllo e regolazione dei processi depurativi.

Di tutto questo si è parlato nel corso dell’incontro promosso dal gestore giovedì scorso. L’evento ha visto la partecipazione di 12 operatori economici attivi anche nel settore idrico – a cui è stato fornito un quadro completo della situazione attuale, della progettualità e degli interventi in corso sugli stessi impianti – che già nei mesi trascorsi avevano richiesto numerosi dati tecnici ed effettuato sopralluoghi nei siti interessati.

Ad aprire la sessione di confronto sono stati l’Amministratore Unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti, che ha introdotto la mattinata di lavori, e il Direttore generale Sandro Murtas, che ha presentato il progetto, illustrato i dettagli e annunciato per la primavera il meeting annuale organizzato da Abbanoa e aperto a tutti gli stakeholders. Oltre a presentare il Programma investimenti 2018 e il programma degli appalti 2018 per lavori, servizi e forniture, nel corso dell’evento di marzo sarà previsto un focus dedicato allo strumento del Project Financing che vedrà la partecipazione di esperti della struttura tecnica del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, Dipe, che ha già dato disponibilità a fornire assistenza ad Abbanoa nell’iter già avviato.

 

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Posticipo di lusso, questa sera, alle 20.45, alla Sardegna Arena, con la sfida della squadra di Diego Lopez alla capolista del campionato, il Napoli di Maurizio Sarri.

La squadra partenopea arriva in Sardegna con la ferma intenzione di centrare la decima vittoria consecutiva e, con i tre punti, di allungare in classifica a +4 sulla Juventus che ieri, all’Allianz Stadium di Torino, è stata fermata dalla neve che ha provocato il rinvio della partita con l’Atalanta di Giampiero Gasperini.

I precedenti recenti sono tutti dalla parte del Napoli che anche oggi fa paura con il suo straordinario tridente offensivo formato da Insigne, Mertens e Callejon, tra i migliori in Europa.

Il Cagliari, come ha sottolineato Diego Lopez alla vigilia, non si sente battuto in partenza ed è deciso a giocarsela per compiere l’impresa e conquistare punti pesantissimi in chiave salvezza. Le vittorie di ieri della Spal a Crotone e del Verona sul Torino, hanno accorciato la classifica in coda ed alla vigilia della partita odierna il Cagliari ha visto ridursi a 5 punti il margine sulla terz’ultima posizione, occupata dalla Spal.

Tra i più attesi in casa rossoblu c’è il bomber Leonardo Pavoletti, l’ex di turno, che cercherà di dare un dispiacere al Napoli con un goal che potrebbe avere un peso determinante sull’esito dell’incontro.

Dirigerà Piero Giacomelli di Trieste, assistenti di linea Alessandro Giallatini di Roma e Giulio Dobosz di Roma, quarto uomo Eugenio Abbattista di Molfetta. Addetti a VAR e AVAR Daniele Doveri di Roma e Alfonso Marrazzo di Roma.

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«Siamo orgogliosi di aver intitolato la Sala Giunta di Villa Devoto a Emilio Lussu, uomo di pensiero e azione che vedeva lontanissimo. Nei suoi scritti ci sono i problemi che oggi stiamo affrontando. In lui c’è una evidente, chiara avversione al centralismo accompagnata dalla consapevolezza della necessità di un reale decentramento delle funzioni e delle competenze. Uno Stato che voglia restare unito deve decentrare molto e dare responsabilità ai territori che conoscono i problemi e le soluzioni per affrontarli e risolverli.» 

Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, alla cerimonia di intitolazione della Sala Giunta di Villa Devoto allo scrittore, intellettuale e leader politico.

Francesco Pigliaru, dopo aver scoperto davanti al presidente Sergio Mattarella la targa che intitola la Sala a Emilio Lussu, ha richiamato le idee e i valori del “Cavaliere dei Rossomori”: «Lo Stato, ci dice Emilio Lussu, non deve dominare ma governare e coordinare. È una lezione di straordinaria modernità. Occorre necessariamente fare riferimento al suo pensiero e ai suoi scritti, per capire quale strada seguire per rinnovare e dare nuovo vigore alla nostra autonomia». 

Alla cerimonia hanno preso parte gli assessori della Giunta, la sindaca di Armungia Donatella Dessì, l’assessore alla Cultura Antonio Quartu, ed il nipote di Lussu, Tommaso, nato a Roma, che ha deciso di vivere, insieme alla compagna Barbara e alla figlia Eva, presenti alla cerimonia, proprio ad Armungia, nella casa del nonno.

La cerimonia a Villa Devoto è avvenuta dopo la seduta del Consiglio regionale per la celebrazione dei 70 anni dello Statuto sardo.

Nel corso del breve incontro che ha anticipato la seduta solenne in Consiglio, Francesco Pigliaru ha donato al presidente della Repubblica Mattarella un’antica Carta della Sardegna, pubblicata a Venezia nel 1762, e i dolci gioiello “Amores” di Anna Gardu di Oliena, raffiguranti teste femminili con il copricapo tradizionale di Desulo, realizzati secondo una ricetta che si tramanda da 4 generazioni.

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Il comune di Sant’Antioco ha aperto le iscrizioni per il programma “CONI ragazzi”, un progetto sociale, sportivo ed educativo frutto della collaborazione tra Presidenza del Consiglio dei ministri, ministero della Salute e CONI, ideato affinché lo sport diventi un diritto di tutti. I bambini dai 5 ai 13 anni avranno una possibilità unica: praticare gratuitamente lo sport nel pomeriggio, per 2 ore alla settimana, scegliendo tra diverse discipline. Nel comune di Sant’Antioco le società coinvolte sono due: l’associazione sportiva dilettantistica Antiochense 2013 per l’attività motoria ed il calcio, e l’associazione sportiva dilettantistica V.B.A. Olimpia Sant’Antioco per l’attività motoria. Il progetto prevede, inoltre, un’importante campagna informativa sui corretti stili di vita, che coinvolgerà le società sportive, i ragazzi partecipanti all’iniziativa e le loro famiglie.

Tra gli obiettivi del programma, incoraggiare i bambini a svolgere attività fisica facilitandone il processo di crescita sana dal punto di vista logico, motorio e relazionale e dare una opportunità concreta alle famiglie che non hanno le possibilità economiche per sostenere i costi dell’attività sportiva extra scolastica. I requisiti: bambini dai 5 ai 13 anni (anno di nascita compreso tra il 2005 e il 2013); domicilio o residenza nei comuni identificati per il progetto (Sant’Antioco); dichiarazione ISEE attestante il reddito familiare. La conferma dei ragazzi partecipanti avverrà sulla base dell’ISEE privilegiando le fasce più basse ed i nuclei familiari con un numero maggiore di componenti.    

Le iscrizioni, possibili fino al 2 marzo 2018, si effettuano accedendo al portale online dedicato www.coniragazzi.it , oppure presentando il modulo cartaceo, debitamente compilato e firmato, alla società sportiva selezionata o presso la sede più vicina del CONI territoriale. La modulistica, il bando e l’elenco delle società sportive sono disponibili nel sito del comune di Sant’Antioco www.comune.santantioco.ca.it .  

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Il Consiglio regionale ha concluso la discussione regionale della nuova legge sugli appalti e ha dato via libera al passaggio agli articoli.

Per illustrare il provvedimento il presidente ha dato la parola al relatore Eugenio Lai (Art. 1 – Mdp). Lai ha ricordato in apertura il lavoro della commissione che ha sostanzialmente condiviso il testo apprezzando in particolare «la centralità della fase programmatoria, sia per le opere di competenza della Regione che per quelle di altri enti, esprimendo inoltre apprezzamento per l’autorizzazione unica che riduce e snellisce i tempi di progettazione ed esecuzione e per il riferimento alla qualità architettonica delle costruzioni pubbliche». Altre parti giudicate positivamente dalla commissione, secondo Lai, «l’introduzione dei principi di sostenibilità ambientale, la valorizzazione dell’importanza dei sopralluoghi, la semplificazione delle fasi di gara e la produzione di capitolati-tipo». «Rispetto al testo – ha proseguito Eugenio Lai – è stato introdotto un nuovo articolo, il 5/bis, che prevede la costituzione di una società di scopo per agevolare l’iter di realizzazione delle opere pubbliche ed infine, va sottolineato che il testo ha ottenuto dai capigruppo la corsia preferenziale, scelta giusta perché interviene in un momento di grande difficoltà per quanto concerne l’andamento dei lavori pubblici».

Il consigliere di Campo Progressista Francesco Agus, presidente della commissione Autonomia, ha parlato di «legge lungamente attesa e forse in notevole ritardo rispetto all’urgenza che il settore delle costruzioni pubbliche richiede». «La prima commissione – ha affermato Agus – ha discusso a lungo della materia anche per le sue ripercussioni sul sistema degli enti locali e sugli ordini professionali, per cui da un lato era necessaria una accelerazione, anche se probabilmente servivano passaggi di confronto ulteriori che, in Aula, consentirebbero di evitare errori». «Ci sono diversi emendamenti – ha spiegato Agus – che meritano di essere esaminati con attenzione; in particolare uno riguarda il fondo unico per gli Enti locali ed l’altro, quello della costituzione della società, sul quale ho alcune riserve perché a livello nazionale c’è una tendenza al contenimento e non all’espansione delle società pubbliche, per cui occorre riflettere ancora, auspico perciò un ragionamento allargato a soggetti esterni al Consiglio».

Per i Riformatori sardi, Luigi Crisponi ha definito il disegno di legge «una sfida su una materia importante e delicatissima per tutta la Sardegna, per le amministrazioni come per le categorie produttive ed i professionisti; le criticità sono e restano tante perché le questioni in ballo non sono da poco e già si parla di possibili impugnazioni da parte del Governo con riferimento al codice nazionale degli appalti e, sul piano interno, allo stesso ufficio legale della Regione». «In particolare – secondo Crisponi – emergono le lacune del confronto nelle commissioni, che è stato molto parziale, e potrebbero riservare sorprese negative: alla luce di queste considerazioni una accelerazione, che peraltro non ha precedenti nella storia del Consiglio, è quanto mai sconsigliabile per i rischi che comporta».

Parlando per il Pd, il consigliere Luigi Ruggeri ha manifestato apprezzamento per gli approfondimenti forniti dalla Giunta regionale «che ha ben dimostrato la difficoltà degli Enti locali di operare in un contesto così complesso richiedendo, appunto, una nuova legge organica; bene, inoltre, i riferimenti alla qualità architettonica, alla semplificazione del sistema, al migliore accesso sia ai lavori per le imprese attraverso la telematica che alle certificazioni richieste dalle gare, e bene anche il fondo di progettazione ed il recepimento di buone pratiche con un catalogo dettagliato per la predisposizione dei bandi». Luigi Ruggeri si è poi soffermato su altri passaggi della legge, dalla sensibilità ambientale all’uso di materiali locali per la realizzazione di interventi eco-compatibili. «Piuttosto – ha osservato in conclusione Ruggeri – la legge appare un po’ debole sul tema della responsabilità sociale dell’impresa, mentre ci sarebbe voluto più coraggio sia pure operando dentro gli spazi Ue; non basta limitarsi ad agevolare il cosiddetto lavoro difficile di soggetti ai margini del mercato ma occorreva il riferimento al ricorso eccessivo agli interinali e a meccanismi di contrasto alla concorrenza sleale anche di altri Paesi Ue, sulla scorta di positive esperienze nazionali ed europee».

La consigliera del gruppo Misto Annamaria Busia, ricordando la sua astensione in sede di commissione, l’ha motivata col mancato rispetto di alcune procedure legislative e soprattutto col mancato aggancio del testo al quadro normativo esistente, sostenendo fra l’altro che «la legge richiede un approfondimento con tutti i portatori di interesse, sia per alcune debolezze rilevate dall’ufficio legale della Regione, che per l’incertezza sullo strumento della centralizzazione degli acquisti, elementi che si inseriscono inoltre in un quadro nazionale in piena evoluzione». «Il mio non vuole essere un freno – ha chiarito Annamaria Busia – ma un rallentamento sarebbe opportuno, anche per evitare ulteriore confusione sul tema delle stazioni appaltanti alimentando ancora il contenzioso amministrativo; mi riservo l’esame di merito, in sede di dibattito, articoli ed emendamenti».

Il capogruppo del Pds Gianfranco Congiu ha sostenuto che «la legge, da troppo tempo attesa da quanti hanno subito oggettivamente i danni della normativa precedente che ha ulteriormente aggravato la crisi del settore delle costruzione, è quanto mai necessaria perché, dal 2005, il Consiglio ha tentato più volte di intervenire su un universo di imprese e persone che lavorano con la pubblica amministrazione con difficoltà enormi, aggravate da una giurisprudenza estremamente volubile e da regole differenti da una stazione appaltante all’altra». Quindi, a suo avviso, «questo è il momento migliore per fare una nuova legge al servizio della Sardegna, per usare con coraggio i poteri della Regione perchè oggi abbiamo un vissuto legislativo che prima non c’era e ci siamo mossi nei paletti fissati dall’Anac, per stare vicino alle imprese sarde comprese quelle micro, ai nostri progettisti e ai nostri fornitori, tutti soggetti senza tutele». «La legge – ha detto ancora Gianfranco Congiu – è anche n esperimento anche sotto il profilo etico perché molto condivisa con la società civile, che ha partecipato ad un dibattito pubblico secondo il modello francese, inviando numerose indicazioni esterne attraverso internet; certamente si può migliorare, ma il passaggio in commissione Bilancio non serve perché non ci sono impegni di spesa rispetto alla legge di stabilità e siamo in presenza di una norma programmatica».

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco, dopo aver ricordato che la legge «è arrivata in Aula al termine della conferenza capigruppo nella quale sono stati concordati i passaggi successivi» ha parlato di una «legge importante che bisogna fare perché quella esistente risale al 2005 e, nel frattempo, il settore delle costruzioni è cambiato più volte ed ha vissuto una delle crisi più dure della sua storia».«Il nostro problema – ha proseguito il capogruppo del Pd – è quello della burocrazia, nel senso che non demonizziamo nessuno e nemmeno vogliamo sostituire il liberismo spinto ma piuttosto tenere conto di un quadro normativo avanzato, anche se l’Aula resta sovrana». «Tutti abbiamo ricevuto sollecitazioni dal mondo delle imprese – ha aggiunto Pietro Cocco – mettiamole a frutto con apertura e spirito costruttivo, fermo restando che nella legge ci sono molte cose buone, riordino della programmazione regionale semplificazione e snellimento delle procedure, attenzione alla qualità delle opere e degli interventi architettonici, ridefinizione del ruolo dell’ufficio tecnico regionale che a volte rende più complicati i piani urbanistici dei Comuni, attenzione ai nuovi professionisti».

Dopo Pietro Cocco, è intervenuta Alessandra Zedda (Forza Italia). «Avremmo gradito – ha detto la vicecapogruppo di Forza Italia – che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella avesse, stamattina, almeno detto due parole sullo Statuto». Nel merito del disegno di legge la consigliera è stata chiara: «Su questo provvedimento è necessaria la massima condivisione e la massima partecipazione della minoranza». Per Alessandra Zedda questa legge è importante e va fatta, ma c’è l’esigenza  di limare la parte burocratica, semplificare le parti non chiare in modo da approvare un testo che sia uno  strumento per lo sviluppo della nostra Regione.

Per la Giunta regionale è intervenuto l’assessore regionale ai lavori pubblici Edoardo Balzarini che ha detto: «Il filo comune tra tutti è il notevole interesse verso questa legge. Si tratta di una legge  innovativa, originale che non  vuole fare concorrenza ai testi normativi nazionali ma che anzi  sviluppa aspetti che sono di competenza regionale. Quindi non è una  sfida al governo centrale. Anzi, colma un vuoto legislativo. Certo, essendo una legge innovativa, è una legge che osa, ma questo non vuol dire entrare in competizione con lo Stato».

Il presidente Gianfranco Ganau ha messo in votazione (per alzata di mano) il passaggio agli articoli che è stato approvato. La seduta è stata tolta. Il Consiglio sarà convocato a domicilio.

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Emozioni uniche anche grazie alle condizioni meteo avverse – freddo, pioggia e neve che hanno caratterizzato la tre giorni di Rovigo.

I giovani aspiranti hanno affrontato le impegnative prove rally su questo tracciato estremamente selettivo dove le protagoniste assolute sono state le prestazionali Abarth 124 Spider e le Abarth 595 Competizione: un mix perfetto di potenza, divertimento e adrenalina allo stato puro, e hanno deliziato gli appassionati col loro sound grintoso e coinvolgente.

La novità di questa quinta edizione è Abarth 124 spider: un’automobile adrenalinica sviluppata dalla Squadra Corse Abarth, garantendo un grintoso dinamismo e un piacere di guida che solo una vera roadster può offrire con un’agilità ottimale ed un feeling di guida di livello superiore. La meccanica raffinata e l’impiego di materiali speciali hanno permesso di limitare il peso a soli 1.060 kg, per un rapporto peso/potenza di 6,2 kg/CV, il migliore della sua categoria; inoltre, l’ottimale distribuzione dei pesi garantisce una risposta sincera ed esaltante. Sotto il cofano pulsa un potente e affidabile motore turbo a quattro cilindri. Il propulsore eroga 170 CV (circa 124 cavalli per litro) e 250 Nm di coppia, per una velocità massima di 232 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,8 secondi con cambio manuale a sei marce dalla corsa corta.

La collaborazione tra Abarth e Rally Italia Talent è in perfetta sintonia con la tradizione dello Scorpione che ha nel suo DNA lo sport, la potenza, un sound inimitabile e la competizione.

L’edizione 2018 di Aci Rally Italia Talent si conferma la migliore in termini di iscritti di tutte le precedenti edizioni ha segnato il numero record d’iscritti, oltre 7.000.

Il prossimo fine settimana, Aci Rally Italia Talent targato Abarth si sposta in Sicilia per la penultima Selezione che si disputerà sul nuovissimo Circuito Vincenza Ispica di Ispica in provincia di Ragusa.

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La Sulcispes Sant’Antioco è uscita nettamente sconfitta dal difficile campo di Uri. Avanti soltanto nel primo quarto, la squadra antiochense ha ceduto sotto i colpi di un avversario determinato che ha vinto la partita con il punteggio di 79-50.

«Abbiamo chiuso il primo quarto in vantaggio di due punti, poi gli avversari hanno preso fiducia conducendo così la gara – ha detto il presidente della Sulcispes, Salvatore Ingrande – la panchina corta e le conseguenti poche rotazioni ci hanno profondamente penalizzato, per cui il nostro coach ha fatto veramente il possibile per quanto riguarda la gestione degli elementi a disposizione, facendo entrare anche i nostri under che si sono ben comportati. Questa è stata una brutta settimana che ha tenuto fermi sia Borghero e Cavassa per influenza, che Tosadori (fuori per lavoro, ma a disposizione già da questa settimana) e Casula sempre per infortunio, rimaneggiando ancor più il gruppo in occasione delle sedute di allenamento. La prossima sfida ci vedrà impegnati contro una squadra abbastanza talentuosa e ostica. Daremo il massimo in questi giorni – ha concluso Salvatore Ingrande -, anche perché solo con il lavoro costante in allenamento si possono ottenere poi delle prestazioni soddisfacenti.»

Uri – Sulcispes 79 a 50

Parziali: 13 a 15, 20 a 12, 22 a 12, 24 a 11.

Uri Club: Moledda 20, Masu 8, Delogu 8, Spanu 12, Flumene 8, Risso 15, Giordo 2, Zoagli 6, Sanna 0, Addis 0. All. Aldo Motzo.

Sulcispes: Cera, Rasset 18, Pintus 8, Castiglia 7, Aralossi 11, Piras 4, Basciu 0, Peloso 2, Ingrande 0, Era 0. All. Paolo Massidda.

Arbitri: Laconi e Gavini.