29 November, 2024
Home2018 (Page 664)

[bing_translator]

Martedì sera, alle 20.45, al Teatro Centrale di Carbonia, per la stagione di prosa e danza del Cedac 2018, è in programma lo spettacolo Mvula Sungani Physical Dance – Odyssey Ballet, musiche AA.VV., con Emanuela Bianchini e con i solisti della compagnia Mvula Sungani Physical Dance, arrangiamenti e musica dal vivo Alessandro Mancuso e Riccardo Medile, costumi di Giuseppe Tramontano, regia e coreografie Mvula Sungani

“Una storia d’amore mediterranea”: Odyssey Ballet è un balletto innovativo in cui la Physical Dance di Mvula Sungani si fonde con le musiche etniche dell’area mediterranea. La contaminazione alle base della creatività dell’artista italo-africano, la forte matrice etnica della sua ricerca, l’innovazione dei linguaggi proposti, il tema dell’integrazione, rendono questa nuovissima opera multidisciplinare un momento di riflessione sulle tematiche sociali attuali. Il cast di altissimo livello vede l’etoile Emanuela Bianchini ed i solisti della Mvula Sungani Physical Dance danzare su musiche elettroniche miscelate ad esecuzioni dal vivo. La regia e le coreografie sono di Mvula Sungani, le musiche originali e di origine popolare, i costumi di dello stilista Giuseppe Tramontano, le luci le scene ed i multimedia degli MSPD Studios.

Il tema dell’integrazione del “diverso” molto caro al regista e coreografo che ha vissuto un’infanzia complessa per le sue origini africane in un Italia che all’epoca non era pronta a comprendere l’altro e quello dell’emergenza umanitaria relativa ai clandestini che sta vivendo il nostro meridione, vogliono porre l’accento sull’odissea di chi nel mare vede il futuro e nel mare ripone tutte le sue speranze, le speranze di chi vorrebbe solo poter vivere una vita serena con chi ama…

L’autore, fortemente stimolato dal proprio vissuto, formula una personale e suggestiva ipotesi: e se il poema fosse un racconto sentimentale autobiografico scritto da una donna che pensa al proprio uomo partito per un viaggio della speranza e le protagoniste femminili dell’opera fossero tutte alter-ego della stessa autrice? Potrebbe sembrare un’ipotesi folle eppure questa teoria è sostenuta da alcuni tra i più importanti esperti in poemi epici e da accreditati letterati del ‘900 come Samuel Butler, Robert Graves e L.G. Pocock.

L’aspetto psicologico dell’opera ci presenta un racconto pieno di simboli e simbologie; Calipso può rappresentare il matrimonio, Nausicaa l’innamoramento, Circe ed i suoi incantesimi la trasgressione, mentre Penelope la fedeltà. Allo stesso tempo il Ciclope e le altre figure mitologiche sono maschere delle incertezze date dal futuro. La volontà dell’autore è quella di rappresentare un’opera visiva di tipo cinematografico. Il linguaggio coreografico è la physical dance, risultato di una fusione di tecniche classiche e contemporanee contaminate con la danza etnica, le tecniche circensi, l’acrobatico e le arti marziali. I costumi e l’ideazione scenografica prevedono una visione essenziale, stilizzata e l’imponente impatto visivo di un disegno luci innovativo conferisce all’opera la spettacolarità delle più grandi produzioni.

 

[bing_translator]

Si è svolta stamane la seduta solenne del Consiglio regionale per celebrare il 70esimo anniversario dello Statuto sardo, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La seduta solenne è stata aperta dal presidente del Consiglio Gianfranco Ganau che, dopo aver salutato il Capo dello Stato, ha ricordato fra l’altro nel suo intervento che lo Statuto Sardo, terza legge costituzionale approvata dalla Repubblica, «ha affermato l’autonomia della Sardegna per una pluralità di condizioni, a cominciare dal suo grave isolamento, anche per farla valere nei confronti dello Stato».

«Autonomia è anche responsabilità – ha aggiunto Gianfranco Ganau – ed ecco perché lo Statuto seppe suscitare accese aspettative e grandi speranze, dopo lunghe dominazioni che trasformarono in un certo senso la storia dei sardi in una storia degli altri.»

«Specialità ed autonomia – ha detto ancora il presidente del Consiglio regionale – contribuirono alla costruzione di una nuova piccola patria per i sardi, con passaggi fondamentali come il rilancio economico del primo dopoguerra ed il piano di rinascita, con i loro problemi ed errori, consentendo alla Sardegna (quasi d’improvviso) di affacciarsi alla modernità ed iniziare un lungo periodo di pace, progresso, avanzamento economico, superamento della povertà, lotta all’analfabetismo ed alle malattie.»

Il presidente del Consiglio ha concluso sottolineando che «l’art. 13 del nostro Statuto parla delle responsabilità dello Stato e della Regione e consideriamo questa norma una declinazione al futuro del significato più alto della nostra specialità, una specialità della quale siamo orgogliosi e che ci richiama al grande impegno di affrancare la Sardegna da ogni povertà, ed alla responsabilità (comune a tutte le istituzioni) nei confronti della comunità sarda di dimostrarci in grado di essere artefici del nostro destino».

Successivamente ha preso la parola il presidente della Regione Francesco Pigliaru che ha iniziato il suo discorso sottolineando la coincidenza fra i 70 anni dello Statuto speciale della Sardegna ed i 70 anni della Costituzione repubblicana.

«Dalla Costituzione in particolare – ha messo in evidenza il presidente – emerge quel principio di uguaglianza che, per essere applicato pienamente alla Sardegna, richiede ordinamenti speciali e differenziati.»

«Lo stesso riferimento costituzionale all’autonomia – ad avviso di Francesco Pigliaru – dimostra non solo che l’autonomia ben governata è un potente collante dell’unità nazionale ma soprattutto che è un errore credere che esistano politiche centraliste universalmente efficaci.»

«Con il Patto per la Sardegna – ha detto nella seconda parte del suo intervento il presidente Pigliaru . si sono fatti passi avanti importanti che però non incidono positivamente sia sulla normativa europea che sulla sua interpretazione ed è questa la ragione per cui chiediamo al Governo centrale di affiancare presso le istituzioni europee la nostra richiesta di riconoscere la condizione insulare quale requisito per aiuti specifici sul modello di quanto avviene per le Regioni ultraperiferiche. Se si considerano correttamente gli svantaggi associati all’insularità – ha detto ancora Pigliaru – è importante che siano rese chiare le regole in base alla quali ci viene imposto un livello così alto di accantonamenti che ci pare ingiustificato, ingiusto, indifferente alle tante tipologie di costi aggiuntivi che dobbiamo sopportare.»

Il presidente della Regione ha messo l’accento sulle tante riforme strutturali varate dal governo regionale, precisando che si è trattato «di scelte difficili in un periodo caratterizzato dalla peggior crisi dal dopoguerra; ma non ci sono alternative per chi persegue l’interesse generale e vuole riavvicinare i cittadini alle istituzioni. In definitiva – ha detto infine il presidente rivolgendosi al Capo dello Stato – la Sardegna, per superare il divario economico col resto della Penisola, chiede pari opportunità e maggiori spazi di autonomia, oltre ad un dialogo con lo Stato che è parte integrante della autonomie regionali come è previsto dalla Costituzione».

[bing_translator]

L’on. Paolo Ferrero, vicepresidente della Sinistra Europea, già segretario nazionale del partito della Rifondazione Comunista, sarà in Sardegna martedì 27 e mercoledì 28 febbraio, per un mini tour elettorale a sostegno della lista “Potere al Popolo”. Martedì 27, a partire dalle ore 17.30, parteciperà ad un’assemblea pubblica organizzata nel Centro Culturale di via Roberto Cattaneo 82, alla quale interverranno anche i candidati Pierina Chessa, Sergio Diliberto, Simona Deidda e Mariangela Pedditzi. Mercoledì 28, dalle ore 10.30, terrà una conferenza stampa a Cagliari, in via San Domenico 10. Sempre mercoledì, dalle 16.30 incontrerà i lavoratori a Ottana, in via Emilio Lussu, con Amedeo Spagnuolo, Anna Cacciatori ed Enzo Gamba; dalle ore 19.00 sarà alla festa di “Potere al Popolo” a Sassari, in piazza Mercato Civico, con Sabina Sechi, Andrea Lai, Angelo Marras e Silvia Pittalis.

[bing_translator]

Un goal di Mattia Bodano ha dato la vittoria al Carloforte contro l’Idolo di Arzana nella quinta giornata di ritorno del girone A del campionato di Promozione. La squadra di Pasquale Lazzaro ha interrotto così la serie di tre sconfitte consecutive ed ha ridotto da 7 a 5 lunghezze il ritardo dalla capolista San Marco Assemini ’80 che ha pareggiato senza goal il big match con l’Arbus, e a 2 quello sulla coppia Arbus-La Palma Monte Urpinu che occupa la seconda posizione.  Per il resto la classifica è rimasta pressoché immutata, in conseguenza di ben 5 pareggi nelle 8 partite disputate, con soli 10 goal realizzati. Le altre due vittorie, entrambe esterne e di misura, le hanno conquistate il La Palma Monte Urpinu sul campo dell’Andromeda a Siurgus Donigala, 1 a 0, e il Gonnosfanadiga a Siliqua, 2 a 1.

Il Carbonia ha strappato un prezioso pari a Villanovatulo, sul campo del Seulo 2010, una delle formazioni più in forma di questo scorcio di stagione (10 punti nelle ultime 5 giornate). La squadra di Andrea Marongiu ha confermato una grande affidabilità difensiva e, allo stesso tempo, difficoltà in chiave offensiva. Il pari lascia inalterata la posizione delle due squadre, divise da un solo punto (il Seulo 2010 è 6°, il Carbonia 7°).

Sugli altri campi, tre pareggi con l’identico punteggio di 1 a 1, tra Bari Sardo ed Arborea, Vecchio Borgo Sant’Elia e Quartu 2000 e, infine, tra Sant’Elena Quartu e Selargius.

Nel girone B del campionato di 1ª categoria, il pari della capolista Monteponi a Senorbì, 2 a 2, e la contemporanea netta vittoria del Villamassargia a Cortoghiana, 5 a 0, hanno ridotto a due punti il divario tra le due squadre in vetta alla classifica e rende la corsa verso la promozione diretta incerta e ricca di interesse. La quinta giornata del girone di ritorno ha registrato la vittoria della Fermassenti nel derby di Villaperuccio, 3 a 2; due pareggi per 1 a 1 tra Gioventù Sportiva Samassi ed Atletico Masainas, Atletico Narcao e Libertas Barumini; larghe vittorie della Gioventù Sarroch sulla Virtus Villamar, 6 a 1, e della Villacidrese sul Domusnovas Junior Santos, 6 a 2; vittoria di misura ma con tanti goal, 4 a 3, per il Villanovafranca sul Pula.

Complessivamente sono stati messi a segno 40 goal in 8 partite, alla media di 5 a partita.

[bing_translator]

Allerta meteo in Sardegna fino alle 24.00 di domani, lunedì 26 febbraio. Il Centro funzionale decentrato – settore meteo – dell’Arpas, ha pubblicato un avviso di condizioni meteorologiche avverse. Per questa sera si prevedono nevicate sulla Sardegna Centro-Settentrionale, a partire e con maggiore probabilità dal settore Nord-Orientale, con nevicate intorno ai 500 metri sul livello del mare. I fenomeni proseguiranno domani, lunedì 26 febbraio 2018, e si attenueranno momentaneamente nella seconda parte della stessa giornata. Probabili gelate, anche con formazione di ghiaccio sul manto stradale, nelle zone interne.

[bing_translator]

Seduta solenne, domani lunedì 26 febbraio, alle 11.00, in Consiglio regionale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del 70esimo anniversario dello Statuto sardo.

Il corteo presidenziale arriverà in Consiglio regionale in via Roma alle 10 e 40. Sarà accolto dal Presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, dal Presidente della Regione Francesco Pigliaru e dal sindaco di Cagliari Massimo Zedda. Dopo una breve visita alla mostra “Cronache dell’Autonomia”, al piano terra del Palazzo, il Capo dello Stato incontrerà, in presidenza, gli ex Presidenti del Consiglio regionale e gli ex presidenti della Regione. Saranno presenti gli ex presidenti: Felice Contu, Salvatorangelo Mereu, Giacomo Spissu, Francesco Rais, Angelo Rojch, Mario Floris, Antonello Cabras, Federico Palomba, Renato Soru, Ugo Cappellacci. Il Presidente Mattarella poi si trasferirà nell’aula consiliare. Il coro degli alunni della scuola primaria e secondaria dell’istituto comprensivo “E. Puxeddu” di Villasor eseguirà l’Inno di Italia.

La seduta solenne si aprirà con l’intervento del presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau. Seguirà l’intervento del presidente della Regione Francesco Pigliaru. Chiusa la seduta, sarà eseguito il brano “Su patriotu sardu a sos feudatarios (Procurade ‘e moderare)” da parte del Coro Nugoro Amada di Nuoro.

[bing_translator]

 

Un’ottantina di lavoratori marittimi ex Saremar, a distanza di quasi due anni dal licenziamento collettivo effettuato dalla Giunta regionale, scaturito dalla messa in concordato preventivo liquidatorio dell’Azienda, vivono una situazione drammatica, in quanto «tutte le promesse e rassicurazioni fatte dall’ex assessore dei Trasporti Massimo Deiana nei nostri confronti, non si sono concretizzate ed un’ottantina di ex lavoratori Saremar, a distanza di due anni, stanno orbitando nel mondo del lavoro con un’esasperante precarietà e conseguenti ripercussioni economiche e sociali sulle famiglie di questi stessi lavoratori. Siamo allo stremo!!!…»

Per rivendicare il rispetto degli impegni assunti nei loro confronti, hanno creato un Comitato lavoratori ex Saremar e oggi hanno diffuso un comunicato stampa che pubblichiamo integralmente.

«La Saremar è in stato di concordato liquidatorio, dal 1 aprile 2016, il Servizio di collegamento per le isole minori sarde è stato appaltato.

A circa due anni da questa situazione e, in considerazione delle rassicurazioni da parte dell’ex assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana verso i lavoratori diretti ed indiretti, è d’obbligo oggi denunciare il fallimento dei propositi, che per il tempo trascorso assumono la parvenza di menzogna Istituzionale. La delibera regionale che avrebbe potuto in un certo qual modo, tutelare tali lavoratori sarà definitivamente scaduta ad aprile 2018. Questa è l’intenzione per circa 80 lavoratori, la cui ampia maggioranza sono padri di famiglia che, con sacrificio e onore, disponevano del necessario sostentamento per creare futuro attraverso il loro bene più prezioso…la Famiglia.

Questo sarebbe dovuto avvenire mediante l’utilizzo del Fondo prima richiamato, pari a circa 3 milioni di euro. Tuttavia il fondo, a distanza di 40 giorni dalla sua scadenza, ha funzionato per un’irrisoria parte del suo valore.

L’ancora di salvezza non è stata calata.

I lavoratori ex Saremar stanno ancora attraversando una burrasca sociale. L’incedere della comune attività esistenziale fatta di spese per il necessario sostentamento, bollette e scadenze, figli che frequentano la scuola dell’obbligo piuttosto che l’Università, ecc., prevalgono sulla serenità di coloro che, se ne deve dare atto, pagano il prezzo di una politica distruttiva della quale non sono mai stati artefici.

Il danno sociale è per noi che lo viviamo, evidente, concreto, drammatico.

La politica non lo vede…la politica non lo avverte…la politica non lo crede.

La Giunta regionale ha solo contrattato l’usa e getta del lavoro. La Giunta regionale ha ucciso la dignità di queste persone e delle loro famiglie.

Ora il lamento è divenuto dolore profondo ed il dolore ci fa URLARE!!!

Vogliamo quello che dopo tanti anni ci avete sottratto in così breve tempo.

Vogliamo che la delibera regionale venga realizzata in tutta la sua capacità.

Vogliamo che i sindaci di Carloforte e La Maddalena vengano accolti nelle sedi opportune per dar corpo ad un iter il cui fine è il sacrosanto diritto di riacquisire dignità nel mondo del lavoro, da troppo tempo calpestata grazie a vostri provvedimenti liquidatori dettati da scelte politiche scellerate con conseguenze di disagio sociale disastroso per buona parte di noi lavoratori ex Saremar.

Dalla Giunta regionale si auspica un SUSSULTO di COSCIENZA al fine di intraprendere fattive e tempestive decisioni sui destini di circa 80 cittadini sardi (lavoratori ex Saremar) e relative famiglie ormai stremate dal vostro silenzio assordante.»

[bing_translator]

Missione compiuta! La VBA/Olimpia ha vinto ad Orte, 3 a 1 (25 a 27, 25 a 22, 20 a 25, 15 a 25), ed ora la salvezza è veramente ad un passo. Alla vigilia avevamo sottolineato l’importanza della trasferta odierna, snodo delicatissimo in chiave salvezza. I ragazzi di Tony Bove l’hanno affrontata dopo la bella prestazione fornita nel match casalingo con la Roma Volley, persa a testa alta, con un margine di 5 punti sulla formazione laziale e la consapevolezza che una vittoria, possibilmente netta (da 3 punti) avrebbe portato con sé lo slancio decisivo sul grande traguardo finale della permanenza in serie B.

L’approccio alla partita è stato quello giusto. Il primo set è stato molto equilibrato, i biancoblu hanno avuto il merito di non cedere mai ed alla fine hanno avuto la meglio ai vantaggi, per 27 a 25. Il Volley Club Orte ha reagito con orgoglio ed ha impattato aggiudicandosi il secondo set con il parziale di 27 a 25, ma a quel punto la VBA/Olimpia ha imposto la sua superiorità e la voglia di vincere, riuscendo ad imporsi sia nel terzo set, con un netto 25 a 20, sia nel quarto, ancora più nettamente, 25 a 15.

Con questi tre punti la VBA/Olimpia è salita a quota 21, all’8° posto, a pari punti con il Cus Cagliari Sandalyon che è 7° per miglior quoziente set, ed oggi ha superato la modesta Junior CDP Lves Roma con qualche difficoltà in più del previsto, per 3 a 1 (25 a 19, 22 a 25, 25 a 23, 25 a 18). Il Volley Club Orte resta terz’ultimo con 13 punti ed ha già riposato.

Sabato prossimo, alle 19.00, la VBA/Olimpia ospiterà la capolista Polisportiva Sarroch che in questa giornata ha osservato un turno di riposo.

 

                 

 

[bing_translator]

 

«La Tac dell’Ospedale Santissima Trinità è fuori uso da diversi giorni, con l’utenza costretta a migrare altrove.» A denunciare il caso è il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), vice presidente della commissione Salute,con l’ennesimo disservizio della sanità isolana: «La tomografia assiale computerizzata, che dovrebbe andare in pensione ma continua ad essere utilizzata nel presidio di Is Mirrionis – dice Edoardo Tocco – è una delle apparecchiature di diagnostica per immagini maggiormente richiesta insieme alla risonanza magnetica e all’ecografia. I pazienti – aggiunge Tocco – vengono rispediti a casa in attesa che venga poi riparato lo strumento. Nessun trasferimento al Marino o al Binaghi. E il ritardo nel porre rimedio all’avaria rischia di produrre una mobilità passiva dei pazienti – conclude Edoardo Tocco -, con la grande fetta che troverà più comodo utilizzare le strutture convenzionate o prenotare le visite in altri presidi.»

[bing_translator]

Può una provincia rallisticamente appassionata come quella del Sud Sardegna rimanere orfana di una gara che percorra le sue strade affascinanti? A colmare il vuoto di prove speciali che dura da due anni, ci pensa la Mediterranean Team, guidata da Mauro Nivola che per venerdì 9 fino a domenica 11 marzo, ha messo in calendario il 1° Rally del Parco Geominerario della Sardegna. La gara è stata ufficialmente presentata questa mattina nell’Ipspar di Arbus, con i sindaci di Arbus e Guspini, Antonello Ecca e Giuseppe Defanti. Presenti anche Tarcisio Agus presidente del Parco Geominerario della Sardegna, la Regione Autonoma della Sardegna rappresentata dalla consigliera Rossella Pinna e Alessandro Paita direttore Aci di Cagliari. L’Associazione sportiva “Mediterranean Team” guidata da Mauro Nivola e la passione di Moreno Fosci, con la collaborazione dell’“Arbus Racing Team” e dell’“Ogliastra Racing” curano i dettagli e l’organizzazione tecnico-logistica. 

Evento unico nel suo genere, un caleidoscopio di emozioni sportive e spettacolari che permetterà di vivere il territorio delle Miniere in modo differente. «E’ stata un’idea nata dall’incontro con Moreno Fosci – ha affermato in apertura dei lavori Mauro Nivola della Mediterranean Team – uniremo tradizione, passione, sport a turismo a questo territorio. Realizzare un rally, cominciare con un primo evento e magari con un appuntamento annuale, questa è la volontà che ci auguriamo che le istituzioni ci aiutino a realizzare. Toccare il Parco Geominerario con le prove speciali, è qualcosa di avvincente che ci entusiasma. Sono questi posti, dove si possono facilmente attirare molti spettatori e accendere i fari a livello internazionale. Noi dobbiamo promuovere ciò che rappresenta nella storia la nostra tradizione e la nostra passione».

La competizione sarà articolata su due giornate, quella del sabato e quella della domenica mentre nella giornata di venerdì 9 marzo saranno consegnati presso l’Hotel Meridiana ad Arbus i Road Book ai piloti e ai quali sarà consentito fare le ricognizioni ufficiali.  260 km il percorso complessivo, di cui 80 circa i cronometrati, e si svilupperà su strade asfaltate. Dieci le prove: si parte sabato con sei ps su due percorsi da ripetersi 3 volte. Previste la Montevecchio-Righi di km 4.62 e la Arbus-Cortes Sa Rocca de su Casteddu di km 10.45. La prima andrà a snodarsi all’interno delle storiche aree minerarie,la seconda si svolgerà nelle campagne circostanti l’abitato di Arbus. Per domenica 11 marzo quattro le prove in programma: la Pitzuamu-CostaVerde di km 7,21 e la Funtanazza-Monte Arcuentu di km. 8.22 da ripetersi due volte. 

«Un mix perfetto: il grande evento sportivo si coniuga alla perfezione con l’esigenza di promuovere un territorio di altissima qualità candidato a entrare nelle più importanti rotte turistiche. Un evento che è carico di significati sportivi e spettacolari, nonché di valenze turistico-economiche potrà essere il Rally delle Miniere», ha detto la consigliera regionale Rossella Pinna.

«L’importante iniziativa sportiva che il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ha sostenuto con i comuni di Arbus e Guspini, rientra pienamente nelle azioni di promozione del territorio del Parco – ha affermato il commissario Tarcisio Agus –  Il Rally nell’Arburese-Guspinese ha trascorsi di grande successo e pone all’attenzione del più vasto pubblico il suo patrimonio ambientale, storico e culturale di notevole pregio. Il percorso sportivo si snoda tra i due centri abitati e il territorio minerario, sino al mare della Costa Verde. Non si fa mai abbastanza perché questo territorio, frequentato prevalentemente durante la stagione estiva, sia posto in evidenza anche nel resto dell’anno, perché propone aspetti sconosciuti, carichi di colori e profumi, di scorci paesaggistici di suggestiva bellezza, tra il lungo orizzonte del suo mare e la frastagliata cordigliera dell’Arcuentu.»

«Il territorio di Guspini, e l’area di Montevecchio in particolare, – ha detto il sindaco Giuseppe Defanti – rappresenta un patrimonio di grande valore che abbiamo l’onore di custodire e il dovere di valorizzare. Dopo alcune esperienze meno impegnative realizzate negli anni scorsi, il coinvolgimento in un importante evento come il 1° Rally del Parco Geominerario, che riporta questo affascinante sport sulle nostre strade, ci offre la possibilità di accendere i fari su una porzione di territorio dall’altissimo valore ambientale e culturale che condividiamo con il comune di Arbus. Il patrimonio ex minerario e i boschi che dal colle di Gennas digradano fino alle dune di Piscinas, sono il nostro biglietto da visita per un’offerta turistica più ampia che fa della sostenibilità la propria mission. Abbiamo accolto da subito e favorevolmente l’idea di un rally che portasse con sé il binomio “sport e turismo” che, in questi luoghi, trova terreno fertile per moltissime attività outdoor e che, per Guspini e Montevecchio, rappresenta una concreta possibilità di sviluppo.»

«Abbiamo accolto con piacere la proposta del rally – dice il sindaco Antonio Ecca – perché si tratta di certo di una manifestazione sportiva importante. Un motore per attrarre le persone nel nostro territorio che si presta non solo per l’attività sportiva in senso stretto grazie alle caratteristiche delle nostre strade, ma anche per le bellezze che le circondano. Da un lato vediamo la nostra costa meravigliosa di quasi 50 km con le Dune di Piscinas e Torre dei Corsari, tutto territorio incontaminato. All’interno il patrimonio storico, culturale di archeologia industriale che è dato dai resti di questo nostro passato che hanno caratterizzato questa terra anche da un punto di vista economico e sociale. Oggi queste testimonianze sono ancora vive, alcune sono rinate sotto forma di strutture ricettive. Ecco perché conviene venire a trovarci, perché mentre si raggiunge quello che è il meraviglioso mare della costa verde di Arbus ci s’immerge in un passato di storia delle miniere, il tutto supportato da un’attività agricola e zootecnica importante. Invito quindi tutti a venire a vedere il rally che è in questo momento l’attrattore più importante, ma lo è in questa grande cornice di carattere storico ambientale che è il marchio di Arbus. Un ultimo aspetto di non poca importanza è che tutto questo è all’interno dei siti d’interesse comunitario per la presenza del cervo sardo e per la presenza del Parco Geominerario della Sardegna.» 

La bellezza dei luoghi, il supporto dell’ACI-Automobile Club, la disponibilità dell’assessorato Turismo e Sport della Regione Sardegna, i comuni di Arbus e Guspini permetteranno di trasformare l’evento in una grande festa che coinvolgerà tutti i partecipanti: piloti, navigatori, meccanici e tifosi. Adesso attendiamo che si accendano i motori.