29 November, 2024
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La FIT CISL, con la partecipazione e il finanziamento della Fondazione Motus, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con il patrocinio del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, ha bandito un concorso nazionale denominato “Sono STATO io”, che si pone l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sulla necessità di risvegliare l’impegno civile delle comunità e di promuovere e sviluppare una nuova cultura sull’utilizzo della cosa pubblica, in particolare dei beni che fanno parte del sistema dei trasporti pubblici. Un progetto che si avvale della collaborazione fattiva delle giovani generazioni nel momento della loro formazione scolastica.

Possono partecipare al concorso studenti delle scuole Primarie, Secondarie di Primo grado, Secondarie di Secondo grado, in modo individuale o collettivo. Coloro che intendono partecipare al concorso potranno farlo attraverso la produzione di elaborati per concorrere nella sezione fumetto, nella sezione spot audio-video o in entrambe le sezioni. Ciascuno studente potrà partecipare con un massimo di due elaborati (due per la medesima sezione oppure uno per ciascuna sezione). Gli elaborati dovranno essere ispirati alle tematiche e alle finalità indicate nella premessa del bando traendo anche spunto dallo slogan “Sono STATO io”.

L’iscrizione al concorso è totalmente gratuita e le domande dovranno essere presentate entro le 13.00 del 30 marzo 2018. Il bando (modalità di partecipazione, finalità, premi, etc.) è disponibile all’indirizzo www.sonostatoio.com .

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Unicredit è una delle maggiori banche italiane e quella maggiormente internazionalizzata. La sede principale del gruppo è a Milano, ma ha una rete capillare di 4.000 filiali ed inoltre, grazie a varie acquisizioni, è riuscito a creare un network bancario che arriva in tanti paesi europei e oltre: America, Africa, Asia, Medio Oriente, Oceania, etc.

Già lo scorso anno Unicredit aveva raggiunto accordi con i sindacati di categoria per un ricambio generazionale del personale, permettendo in questo modo la contemporanea assunzione di tanti giovani. Unicredit anche per il 2018, ha siglato con i sindacati un nuovo accordo che prevede nuove assunzioni di giovani… 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.suntini.it/diariolavoro_unicredit.html .

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Argiolas - convegno polo museale

E’ stato firmato oggi, a Cagliari, un protocollo d’intesa tra l’assessore regionale del Turismo, Barbara Argiolas e la direttrice del Polo Museale della Sardegna, Giovanna Damiani. L’iobiettivo dell’accordo è rafforzare il turismo culturale con progetti di grande respiro che valorizzino il patrimonio museale e storico archeologico della Sardegna.

«È il primo tassello formale di un percorso comune iniziato già negli scorsi mesi – ha detto Barbara Argiolas – col quale vogliamo spingere il turismo culturale in Sardegna, che ha grandi potenzialità per la diversificazione dell’offerta e delle stagionalità.»

Firmato a margine del convegno “Sardegna in rete. Benefici e opportunità del networking culturale”, al quale ha partecipato questa mattina il presidente Francesco Pigliaru, l’accordo prevede, così si legge, di «avviare una continuità di collaborazione tra l’Assessorato e il Polo Museale, con iniziative di carattere culturale, promozionale, scientifico, di sviluppo territoriale integrato, attraverso attività di alto profilo culturale, di studio e di ricerca, organizzazione di mostre e convegni, pubblicazioni, formazione, collaborazione a progetti nazionali ed europei, promozione on line, on site e internazionali».
La collaborazione riveste una grande importanza strategica, poiché il Polo Museale gestisce le aree archeologiche e i musei più importanti e visitati dell’isola: Museo Archeologico Nazionale, Pinacoteca Nazionale, Spazio museale San Pancrazio, Ex Regio Museo Archeologico, Basilica di San Saturnino a Cagliari; l’area archeologica Su Nuraxi a Barumini; il Museo Archeologico Nazionale “Giorgio Asproni” a Nuoro; il : Museo Nazionale Archeologico e Etnografico “G.A. Sanna”, la Pinacoteca Nazionale, l’Area archeologica Monte d’Accoddi a Sassari; l’Antiquarium Turritano e area archeologica a Porto Torres, il Compendio Garibaldino del sistema museale di Caprera, alle quali si aggiungono con decreto del 7 febbraio l’area archeologica di Tharros e le Terme di Nora.

 

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«Abbiamo molto chiara la situazione e interverremo per le opportune correzioni: c’è un problema complessivo non di risorse ma di funzionamento efficiente dell’apparato burocratico della Regione che ha effetti particolarmente negativi nel settore agricolo.»

Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau al termine dell’incontro dei capigruppo, con la partecipazione degli assessori dell’Agricoltura Pierluigi Caria e della Sanità Luigi Arru, con una ampia delegazione del Comitato spontanei degli allevatori del comparto ovino, recentemente costuitosi a Bolotana.

I rappresentanti degli allevatori, che hanno consegnato ai capigruppo un documento dettagliato con le loro richieste, hanno sollecitato soprattutto l’accelerazione degli interventi finanziari della Regione contro la siccità e sui premi previsti dal Psr (Piano di sviluppo rurale), entrambi in forte ritardo, mentre le aziende sono ancora alle prese con una forte mancanza di liquidità.

L’assessore Pierluigi Caria ha replicato ricordando che sono disponibili risorse per 20 milioni, la cui destinazione sarà definita lunedì prossimo dal c.d. “tavolo verde”, luogo di rappresentanza delle varie componenti del mondo agricolo. Decideremo insieme, ha aggiunto, “utilizzando come riferimento i danni causati alle aziende dalla siccità e la delibera relativa allo stato di calamità naturale, tenendo presente anche che ulteriori 25 milioni dovrebbero essere assegnati alla Sardegna dal Governo nazionale in tempi brevi”. Per quanto riguarda i premi del Psr l’assessore ha ribadito che i rallentamenti delle procedure sono stati registrati in tutta Italia per problemi di gestione informatica dei dati, comunque in via di soluzione, e solo la Lombardia ha potuto erogare anticipazioni ricorrendo ad una società finanziaria.

L’assessore della Sanità Luigi Arru, rispondendo ad un quesito specifico sulle vaccinazioni bovine a carico degli allevatori a differenza di quanto avviene nel comparto ovi-caprino, ha precisato che «non si tratta di una decisione della Regione ma dello Stato: i farmaci del cosiddetto siero 4 mancavano dappertutto e, in ogni caso, sono prodotti che non rientrano fra i Lea (Livelli essenziali di assistenza)».

Nel dibattito hanno preso la parola i capigruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, del Pds Gianfranco Congiu, dell’Udc Gianluigi Rubiu, di Art. 1 – Mdp Daniele Cocco e del Pd Pietro Cocco, oltre al consigliere Luigi Crisponi, a nome dei Riformatori sardi.

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La Giunta regionale proporrà una rimodulazione del Psr per dare risposte ai giovani esclusi dai bandi per il primo insediamento in agricoltura.

E’ l’impegno assunto dall’assessore regionale dell’Agricoltura Pierluigi Caria al termine dell’incontro con i rappresentanti della Coldiretti e la commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale dopo la protesta dei giovani agricoltori per le vie di Cagliari.

«La Regione ha ricevuto 2.985 domande per le misure del pacchetto giovani – ha detto Pierluigi Caria – di queste ne sono state finanziate 883 con 70 milioni di euro. Restano fuori 2100 richieste per le quali cercheremo di trovare una soluzione. Questa passa necessariamente attraverso una rimodulazione del Psr con lo spostamento di risorse verso gli investimenti.»

Per soddisfare tutte le domande, servirebbero tra gli 80 e i 100 milioni di euro. «La questione sarà affrontata lunedì prossimo nel Tavolo verde convocato in Regione – ha aggiunto Pierluigi Caria – in quella sede dovrà essere indicata una strada da percorrere per presentare una piattaforma unitaria a Bruxelles. Il primo marzo sarà in Sardegna una delegazione della Commissione Europea che ascolterà le nostre proposte. La Ue non esclude una rimodulazione del Psr ma, per ottenere il via libera dalle istituzioni europee, occorre aver prima aver “lanciato” tutte le misure del Piano».

Dall’assessore Pierluigi Caria è arrivata anche una precisa presa di posizione sulle modalità da seguire per dare ristoro ai giovani che hanno presentato le domande: «Credo che la soluzione migliore sia quella di uno scorrimento delle graduatorie del primo bando anche se il Psr prevede la pubblicazione di un secondo bando – ha affermato Pierluigi Caria – se così fosse ci batteremo perché siano rispettati i requisiti previsti nel primo bando e non ci siano esclusi per sopravvenuti limiti di età».

I giovani della Coldiretti, accompagnati da alcuni agronomi e dai sindaci di Villasor e di Barrali, hanno raccontato le loro vicissitudini nella presentazione delle domande. «Chiedere di insediarsi prima di aver ottenuto il via libera al finanziamento – hanno spiegato i ragazzi della Coldiretti – ha creato grosse difficoltà di natura finanziaria a noi ed alle nostre famiglie». Contestata anche la scelta di procedere con i bandi a sportello.

D’accordo sulla necessità di trovare una soluzione per i giovani aspiranti agricoltori tutti i componenti della Commissione agricoltura.

«Non si possono mandare a casa 2.000 ragazzi che hanno creduto in questa possibilità – ha detto il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu – la Commissione e la Giunta si attivino per individuare il percorso migliore». Sulla stessa lunghezza d’onda gli altri rappresentanti della minoranza. «Siamo pronti a dare il nostro contributo – ha detto Antonello Peru (Fi) – solo la politica può trovare una soluzione. Occorre mettercela tutta». Secondo Giovanni Satta (Psd’Az-La Base) «il futuro della Sardegna passa attraverso l’agricoltura. Gli errori del bando sono imputabili alla politica e alla burocrazia regionale. C’è l’obbligo politico e morale a trovare una soluzione». Anche per Luigi Crisponi (Riformatori) occorre dare una risposta al più presto: «Se così non fosse potremmo parlare di totale fallimento del Piano di sviluppo rurale».

Favorevoli ad una rimodulazione del Psr anche i consiglieri di maggioranza Antonio Gaia (Upc), Mario Tendas e Piero Comandini del Pd. «La Commissione si faccia carico di verificare quali risorse possono essere recuperate per procedere a una modifica del Piano – ha detto Antonio Gaia – in caso affermativo sarebbe meglio procedere a uno scorrimento delle graduatorie del primo bando». Per Mario Tendas occorre guardare in faccia alla realtà:  «Nel bilancio regionale non ci sono risorse disponibili, la rimodulazione del Psr è una scelta obbligata». Stesso giudizio da parte di Piero Comandini: «Ai giovani deve essere data una risposta, gli appuntamenti delle prossime settimane con i rappresentanti della Commissione Europea saranno decisivi. La protesta di oggi deve essere il punto di partenza per costruire un percorso comune e ottenere la rimodulazione del Psr».

Il presidente della Commissione “Attività Produttive” Luigi Lotto ha garantito l’impegno del parlamentino per trovare una soluzione percorribile che soddisfi le richieste dei giovani. «L’assessore ha indicato una via – ha detto Lotto – la Commissione farà la sua parte fino in fondo».

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Quindici persone sono state arrestate questa mattina con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti, nell’ambito di un’operazione condotta dai carabinieri delle compagnie di Carbonia, Cagliari, Nuoro, Lanusei, Sassari, Bonorva, Macomer, Iglesias, San Vito e Quartu Sant’Elena in collaborazione con le unità cinofile ed i Cacciatori di Sardegna.

La banda dei trafficanti di droga si era era spartita il traffico nell’Isola, dividendola consensualmente in due e collaborando per il trasferimento della droga dalla Penisola.

L’operazione, avviata nello scorso di settembre dai carabinieri della compagnia di Carbonia, ha consentito di accertare che ad oggi la banda ha movimentato 85 kg di cocaina e 1,5 kg di eroina. Un’associazione molto pericolosa – così l’ha definita il comandante provinciale dei carabinieri di Cagliari, Luca Mennitti -, che nonostante gli ingenti sequestri di droga portati a termine dai militari, circa 16 kg, continuavano a importarne senza sosta.

I carabinieri e la Dda di Cagliari questa mattina hanno arrestato Sandro Arzu, 49 anni, al vertice della banda che gestiva il traffico di cocaina nel Nord Sardegna con i fratelli Italo, 52, Luca 44 anni, Roberto, 51 ed Andrea Ferreli, 41 anni, tutti di Arzana.

Nel Nord Sardegna lavorava il gruppo capitanato da Alessandro Ghisu, 30 anni, di Ghilarza fermato insieme agli altri componenti della banda: Pietro Fadda, 32 anni, di Alghero; Sebastiano Nuvoli, 33 anni, di Sindia; Graziano Obinu, 33 anni, di Nuoro; Giovanni Piu, 34 anni, di Sassari; Bruno Fanni, 60 anni, di Tortolì; Salvatore Muntone, 34 anni, di Nuoro; Vincenzo Piras, 38 anni, di Arzana; Alessandro Tedde, 32 anni, di Sassari; e, infine, Luca Zedde, 28 anni, di Sorgono.

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Sono stati riaperti i termini dell’avviso pubblico per la ricezione delle manifestazioni di interesse da parte di enti e organismi di diritto pubblico interessati all’impiego degli ex lavoratori Ati Ifras che ricadono nel territorio del Parco Geominerario della Sardegna. La scadenza, come proposto dall’assessore Cristiano Erriu, è stata fissata al 30 giugno 2018.
Su proposta dell’assessore Luigi Arru, le Aziende del servizio sanitario regionale sono state autorizzate a contrarre – con i rispettivi istituti tesorieri – un’anticipazione di cassa per un totale di 200mila euro. Approvata dall’Esecutivo la ripartizione delle risorse per il funzionamento degli uffici di piano degli ambiti PLUS: come prima quota – pari all’80% dello stanziamento totale – sono stati assegnati quasi 16 milioni. Infine, è stato prorogato per il 2018 il Piano Regionale di selezione genetica per la resistenza alla Scrapie classica degli ovini, così come già adottato per il triennio 2015/2017.
Come proposto dall’assessore Giuseppe Dessena, la Giunta ha nominato Giovanni Deiana direttore generale della Direzione Beni culturali. L’esecutivo ha poi dato il nulla osta alla proroga dell’esercizio provvisorio del bilancio dell’Ersu di Cagliari, per l’anno finanziario 2018, e ha approvato il conto consuntivo per l’esercizio finanziario 2016 dell’Isre di Nuoro autorizzando per lo stesso Istituto l’esercizio provvisorio di Bilancio per il 2018. È stato infine approvato definitivamente il Piano dell’offerta formativa e della rete scolastica della Regione Sardegna per l’anno scolastico 2018/2019.
La Giunta ha dato il via libera all’esercizio provvisorio dell’Agenzia Regionale per l’Edilizia Abitativa (AREA) per l’anno 2018, nel periodo compreso tra il 28 febbraio e il 31 marzo, come proposto dall’assessore Edoardo Balzarini.

 

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru è intervenuto questa mattina al convegno Sardegna in Rete, organizzato dal Polo Museale nel suggestivo scenario della Pinacoteca, in Cittadella dei Musei, a Cagliari.

«Avere molte cose da offrire è importante, renderle conosciute lo è altrettanto – ha detto Francesco Pigliaru -. Possiamo raggiungere l’obiettivo solo mettendole in rete e lavorando insieme, connettendo strategie e condividendo azioni. La rete, soprattutto per noi che abbiamo un’archeologia così straordinariamente diffusa nel territorio, è una condizione essenziale – ha aggiunto il presidente Pigliaru – e occasioni come questa sono più che mai preziose per costruirla. La prima condizione sono le regole, perché la rete deve non solo indicare che quel bene esiste, ma anche certificarne la qualità, sia in termini di valore che di fruibilità. Ciò significa lavorare non per escludere ma per disciplinare, aiutando chi è più debole da questo punto di vista a raggiungere gli standard migliori. Abbiamo bisogno di diffondere nel territorio e nel tempo il turismo che arriva in Sardegna, è anche una questione di sostenibilità per le nostre spiagge.»

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Antonio Asàra è stato nominato dalla Giunta regionale direttore generale dell’Agenzia sarda delle entrate. 56 anni, laureato in Economia e Commercio, dirigente del settore finanziario al comune di Arzachena, Antonio Asàra ricoprirà per tre anni il ruolo affidatogli, in aspettativa dall’attuale incarico. Il bando per la manifestazione di interesse era stato pubblicato lo scorso 11 settembre, con scadenza al 13 novembre. Hanno presentato domanda 17 candidati. La scelta è stata fatta dopo la valutazione di curricula e requisiti anche attraverso un colloquio con i candidati idonei, con il supporto tecnico dei direttori generali della Presidenza, del Bilancio e del Personale.
Con la nomina del direttore generale l’Ase, istituita con legge del Consiglio a ottobre del 2016, diventa ufficialmente operativa. «L’Agenzia sarda delle Entrate è un pezzo importante per il controllo fiscale complessivo, essenziale per la nostra regione – dice l’assessore del Bilancio Raffaele Paci -. Primo compito dell’Ase sarà, infatti ,il calcolo preciso delle nostre spettanze, grazie a un monitoraggio costante e a una trattativa paritaria fatta da addetti specializzati direttamente con Roma. L’Agenzia accentrerà la riscossione dei tributi regionali propri e monitorerà costantemente il flusso dei tributi di spettanza regionale. In prospettiva puntiamo al riversamento diretto nelle casse regionali dei tributi erariali compartecipati, un passaggio già previsto dalle norme di attuazione, che richiede un accordo con lo Stato già avviato». 
Lo scorso ottobre, la sentenza della Corte Costituzionale aveva dato ragione alla Sardegna contro il ricorso dello Stato sulla legittimità dell’Ase. I giudici avevano dichiarato l’Ase legittima, dando il via libera all’avvio della sua attività. Non solo. La Corte aveva richiamato lo Stato al dovere della trasparenza e della massima condivisione sui tributi dovuti alla Regione, perché se non lo facesse ne comprometterebbe l’autonomia. Ancora, i giudici avevano sottolineano che se ci fosse stata la dovuta chiarezza sulle somme da versare nelle casse della Regione, la vertenza entrate durata oltre dieci anni e chiusa nel 2016 dall’attuale Giunta con le norme di attuazione, non sarebbe mai esistita. Per quanto invece riguarda l’unica contestazione accolta, su un aspetto formale e del tutto marginale ovvero il conto corrente su cui il governo deve versare i soldi alla Regione, viene fatta decadere la norma contenuta nella legge regionale che prevedeva il versamento sul conto dell’Ase non ancora accreditato nel circuito della Tesoreria.

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Lavori pubblici agricoltura diga acqua risorse idriche
 La Giunta regionale ha approvato oggi – su proposta del presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru, d’intesa con gli assessori dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini e della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano – una modifica temporanea e sperimentale al Piano di laminazione statica dell’invaso della diga di Maccheronis sul rio Posada, nel comune di Torpè.
La modifica consentirà il superamento delle soglie di riempimento prefissate nello stesso piano, permettendo così un maggior riempimento dell’invaso. Contestualmente saranno incrementate le misure di Protezione Civile in capo ai sindaci e alla Regione. Nei prossimi giorni il livello dell’acqua dell’invaso potrà essere portato da 38 metri sul livello del mare a 42 metri. Tale quota potrà essere mantenuta fino al mese di settembre consentendo di modificare il volume utile di regolazione dagli attuali 12,2 milioni di metri cubi a 22,1 milioni di metri cubi. «Sulla base delle attuali previsioni meteorologiche – hanno detto gli assessori Balzarini e Spano – si ipotizza di incamerare nell’immediato 5 milioni di metri cubi d’acqua e, successivamente, altri 5 milioni». 
L’approvazione della delibera segue l’incontro convocato ieri (19 febbraio) a Cagliari dall’assessore Balzarini al quale hanno preso parte rappresentanti di ARPAS, Direzione Generale della Protezione Civile, Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, ENAS, Direzione Generale del Distretto Idrografico della Sardegna, del Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura dell’Università di Cagliari Direzione Generale dei Lavori Pubblici e i Sindaci dei Comuni di Posada e Torpè. Nel corso della riunione è emersa la necessità di coniugare le esigenze di protezione delle popolazioni a valle dell’invaso con quelle di approvvigionamento del territorio con particolare riferimento alle necessità delle attività produttive su cui gravano ricorrenti problemi di siccità.
«Al fine di garantire le condizioni di sicurezza per le popolazioni a valle i sindaci dei Comuni di Posada e di Torpè – hanno concluso gli assessori Spano e Balzarini – hanno contestualmente sottoscritto uno specifico impegno che prevede l’aggiornamento immediato, con Deliberazione del Consiglio Comunale, del Piano comunale di protezione civile e di attuare sin d’ora le relative misure.»