28 November, 2024
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Si è svolta oggi la visita sulla Moby Dada, a Cagliari, di circa 50 bambini della scuola dell’infanzia “Provvidenza Sacro Cuore”, che hanno potuto scoprire tutti i segreti della nave e conoscere da vicino i marinai che ogni giorno viaggiano per mare, svolgendo un lavoro tanto affascinante quanto particolare e tutto da scoprire.

I piccoli visitatori, accompagnati dagli insegnanti, hanno avuto la possibilità di vedere dall’interno come è fatta una nave, rimanendo piacevolmente sorpresi dalle simpatiche decorazioni della Moby Dada (dove sono presenti alcuni dei più famosi personaggi dei “Looney Tunes”) e ascoltando con grande interesse le spiegazioni del Comandante della nave sulle tante curiosità dei mestieri del mare, catturando l’attenzione dei bambini per tutta la durata della visita.

«Per il Gruppo Onorato Armatori è stato un grande piacere aver ospitato a bordo i bambini, offrendo loro la possibilità non solo di visitare la nave, ma anche di parlare con il personale di bordo e conoscere più da vicino i mestieri del mare – afferma il presidente di Tirrenia, Pietro Manunta -. Ritengo molto importanti questo tipo di iniziative, che permettono di far conoscere meglio la nostra realtà, e la felicità che i piccoli visitatori hanno mostrato oggi a bordo è la dimostrazione che esperienze come questa vanno senz’altro ripetute anche in futuro.»

Oltre 4.000 partenze per la Sardegna (fino a 24 al giorno) previste per il 2018. Tirrenia, insieme a Moby, offre il più grande network di collegamenti e una vasta scelta di orari e porti di partenza, con la possibilità in alta stagione di viaggiare sia in notturna che in diurna grazie al potenziamento delle corse. Viaggiare con Moby e Tirrenia significa sentirsi completamente a proprio agio, in un ambiente piacevole con un’atmosfera di relax e divertimento.

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Oltre 400 bliny (la crepes ai vari gusti simbolo del Carnevale slavo) offerti gratuitamente al pubblico, 50 piccoli, ma graditi, regali distribuiti fra i bambini vestiti in maschera, numerosi ed antichi giochi della tradizione popolare e contadina slava alla quale hanno partecipato adulti e bambini con originali premi simbolici arrivati direttamente dall’Est Europa, musica e balli di gruppo, girotondi e serpentine ad inseguire “Ciucielo” il fantoccio di pezza al centro della festa: tutto questo è stato “Maslenitsa” il Carnevale Slavo festeggiato a Cagliari lo scorso 18 febbraio che con i costumi tradizionali bielorussi, russi, ucraini, e persino uno uzbeco, ha colorato il quartiere della Marina e la Piazza San Sepolcro.

Un pomeriggio di conoscenza reciproca che ha coinvolto la comunità immigrata ed i numerosi cagliaritani presenti, che non si sono limitati a fare da spettatori ma vi hanno preso attivamente parte.

La musica ed i canti di Vladimir Hinko (fisarmonica), Maria Kutchinskaya (Salterio) solisti del complesso emerito di Stato della Bielorussia “Khoroshky” hanno accompagnato la festa e dato lustro alla scenografia del gruppo artistico amatoriale della comunità immigrata “Progetto Noi Insieme” nato nell’ambito dei bandi legge regionale 46/90 che proprio nella parrocchia di “Sant’Eulalia” trova la sua base operativa.

 Il laboratorio di cucito e creatività sartoriale del progetto “Noi-Insieme“, ha, invece, messo a disposizione accessori di abbigliamento tradizionale che sono stati indossati dai partecipanti ai gruppi di conversazione di lingua russa “Parliamoci per imparare e fare amicizia” che raccoglie italiani appassionati di cultura slava e madre lingua.

La festa ha visto anche la partecipazione di un gruppo di studenti della 2ª F del Liceo Pitagora dove fra le lingue straniere viene studiato anche il russo.

La manifestazione è parte della “Rete per l’interazione culturale e la conoscenza” dell’Associazione Cittadini del Mondo Onlus – Biblioteca “Rodnoe Slovo” – Centro di lingua russa e cultura slava di Cagliari che gode del contributo della Fondazione di Sardegna, e del patrocinio del Consolato onorario Repubblica Belarus in Cagliari. 

Maslenitsa è un’antica festa slava molto sentita in Ucraina, Bielorussia e Russia, con musica, canti, balli, giochi e maschere che fanno riferimento ai costumi nazionali. Simboleggia la fine dell’inverno e l’inizio della quaresima prima della Pasqua cristiano ortodossa. Dura una intera settimana, l’ultimo giorno, la domenica è anche detto, il giorno del perdono, in cui è tradizione chiedere l’un l’altro scusa per le offese inferte, si fa pace e ci si abbraccia, prima di iniziare la Quaresima.

I “bliny”, una sorta di “crepe” dai vari gusti, rappresentano il sole, e sono il simbolo della festa di Maslenitsa.

 

E’ stata ufficializzata oggi con un documento di 10 pagine, la proposta di sviluppo per il Sulcis Iglesiente elaborata a seguito del convegno promosso dalla Cisl del Sulcis lo scorso 7 dicembre, frutto di una condivisione di diversi soggetti, la relazione del segretario generale CISL Fabio Enne e dell’economista dottor Franco Manca, i numerosi interventi delle associazioni datoriali (CONFAPI in particolare), commercianti, imprenditori, artigiani, liberi professionisti, rappresentanti istituzionali e della società civile.

Questi suggerimenti, assieme a quelli arrivati successivamente, sono stati assemblati in un’unica proposta di piano di rilancio per dare risposte su problematiche immediate e di prospettiva.

Gli obiettivi per la ripresa produttiva, occupazionale ed economica del territorio sono finalizzati ad un rilancio dello stesso attraverso il coinvolgimento della popolazione per generare un modello di sviluppo adeguato ed innovativo.

Tra le finalità occorre:

Ricercare soggetti interessati ad insediarsi sul territorio per creare ricchezza stabile.

Aumentare il numero dei residenti nel territorio.

Aumentare le presenze turistiche.

Favorire la nascita di attività produttive nei vari settori di intervento merceologico.

– Far crescere l’occupazione.

Questo progetto si articola in tre parti. Si considerano le macro aree ritenute fondamentali per Io sviluppo del territorio:

1. Comparto Agricolo Agroalimentare

2. Comparto Attività Produttive lndustria Artigianato specializzato

3. Comparto Turistico

In questa proposta l’integrazione tra i comparti indicati, agroindustria, turismo e servizi, è il mezzo per promuovere la crescita economica e sociale del territorio e per permettere la sua valorizzazione in chiave di crescita, ambiente, cultura. Ciò provocherà anche l’incremento delle produzioni agricole locali, oltreché nei servizi all’industria e la crescita di attività produttive e dell’edilizia.

Il piano sarà contestualmente trasmesso alle istituzioni politiche dei vari livelli e a tutti i soggetti che ricoprono ruolo di programmazione economica, in questo caso riferito al nostro territorio.

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Nel sito istituzionale del comune di Sant’Antioco www.comune.santantioco.ca.it , nella sezione “Servizi”, è stata inserita una sottosezione dedicata al “Contributo Ambientale di Soggiorno”, dove reperire tutta la documentazione relativa all’imposta. Nella sottosezione “Contributo Ambientale di Soggiorno” è possibile reperire: Delibera di istituzione dell’imposta e relativo Regolamento; l’Informativa generale; l’Informativa dedicata agli ospiti delle strutture ricettive; nonché tutta la modulistica riservata ai gestori delle strutture. Si fa presente che a breve saranno presenti nella medesima area anche le traduzioni nelle più diffuse lingue straniere di: Informativa ospiti e moduli di Esenzione, Esenzione Gruppi e Rifiuto di pagamento.

Il “Contributo Ambientale di soggiorno” è un provvedimento introdotto con deliberazione del Consiglio comunale n° 50 del 28/12/2017 e si applica nel territorio del comune di Sant’Antioco dal 1° aprile al 31 ottobre di ciascun anno. L’imposta è destinata a finanziare gli interventi previsti nel bilancio di previsione comunale, quali servizio di igiene urbana, interventi di manutenzione, pulizia e sorveglianza strade, piazze, spiagge, pinete e verde pubblico e di accessibilità delle spiagge e delle coste; promozione del sistema turistico locale; spese generali sostenute dal Comune per interventi, attività e iniziative nel settore turistico, culturale e ambientale fino al 20% dell’introito previsto.

 

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La Sulcispes ha vinto di misura la difficile gara casalinga contro la Scuola Basket Cagliari. I lagunari hanno dominato il primo quarto, chiuso con un margine di 9 punti di vantaggio, 21 a 12, mentre nel secondo hanno subito il ritorno degli avversari che hanno rosicchiato 3 punti con un parziale di 16 a 13 a proprio favore; nel terzo quarto tra le due squadre è regnato l’equilibrio, 20 a 20, come anche nell’ultimo quarto, nel corso del quale la squadra di Paolo Massidda è riuscita a conservare il vantaggio acquisito inizialmente, 14 a 13, per il definitivo 68 a 61.

«E’ stata una partita molto combattuta, come ci aspettavamo – ha detto alla fine coach Paolo Massidda – abbiamo rispettato il piano partita nel quale era necessario calare il ritmo per quanto riguardo l’intensità, anche perché gli avversari erano molto più rapidi di noi e dovevamo dosare le energie, gestendo bene le offensive e limitando le azioni avversarie in contropiede. Faccio i complimenti alla squadra, perché non era affatto semplice vincere questo match – ha concluso Paolo Massidda – sarà difficile vincere in trasferta in tutti i campi, per cui è fondamentale, in questa fase, fare risultato in casa. Sabato prossimo giocheremo ad Uri, contro una squadra decisamente esperta e cinica. Faremo il possibile per affrontarli al meglio.»

Sulcispes – Scuola Basket Cagliari 68 a 61

Parziali: 21 a 12, 13 a 16, 20 a 20, 14 a 13.

Sulcispes: Cera, Borghero 3, Rasset 25, Castiglia 13, Aralossi 10, Piras 4, Peloso, Ingrande, Cavassa 13, All.: Paolo Massidda.

Scuola Basket Cagliari: Garau, Marras 1, Spano 13, Badellino 4, Al Alyan 6, Manca 6, Cicotto 7, Melis, Piras 17, Poma 1, Chessa, Lorrai 6, All. Francesco De Vita.

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Il 22 febbraio a Cagliari ci sarà il grande ritorno di Paolo Fresu in concerto con il Devil Quartet, unica data in Sardegna del tour di presentazione del nuovo disco “Carpe Diem”, in uscita in questi giorni per l’etichetta Tŭk Music. 

Sul palco dell’Auditorium del Conservatorio alle 21.00 salirà il quartetto esplosivo dei “diavoli”: Paolo Fresu (tromba, flicorno, effetti), Bebo Ferra (chitarre), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria).

«In tanti ci hanno riempito di complimenti per il suono del nuovo disco “Carpe Diem”, uscito ieri. Ne siamo molto felici ma ovviamente li condividiamo più che volentieri con la persona che se ne è occupata: Stefano Amerio.»

Paolo Fresu, il giorno dopo l’uscita dell’ultimo album (fresco di stampa per la Tŭk Music) ringrazia di cuore i tanti contatti della sua pagina Facebook e si prepara alla prima data del tour (italiano ed europeo) di presentazione di questo ultimo nuovo lavoro discografico con l’inossidabile “Devil Quartet”, il gruppo più “elettrico” del jazz italiano degli ultimi anni, stavolta in una inedita e potente versione acustica: giovedì 22 febbraio, all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari, ore 21.00. Unica data in Sardegna, organizzata da SEM Organizzazione all’interno di “Pop a impatto Zero” – Festival Internazionale Musica e Spettacoli, che ha già registrato da due settimane il “sold out”.

Paolo Fresu Devil Quartet © Roberto Cifarelli

Paolo Fresu Devil Quartet © Roberto Cifarelli

Paolo Fresu Devil Quartet © Roberto Cifarelli

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Per i fornitori di farmaci in vigore novità per la fatturazione elettronica. Lo fa sapere il Servizio Bilancio dell’Aou di Sassari che informa i fornitori dell’azienda ospedaliera universitaria che, a decorrere dal 1° gennaio di quest’anno, nelle fatture elettroniche emesse nei confronti degli enti del Servizio sanitario nazionale per acquisti di prodotto farmaceutici, è obbligatorio indicare il codice di “autorizzazione all’immissione in commercio” (Aic) e il corrispondente quantitativo.

Non potranno essere pagate le fatture che non riportino queste indicazioni.

A stabilirlo, per consentire il monitoraggio della spesa farmaceutica, è il decreto legge numero 50 del 2017, convertito con modificazione dalla legge numero 96 del 2017 e relativo decreto ministeriale Mef del 20 dicembre 2017.

Sempre dal 1° gennaio, inoltre, le fatture dovranno essere rese disponibili all’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).

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Il Comitato Porto Solky prosegue la sua battaglia per la realizzazione del porto polifunzionale di Sant’Antioco. Sabato sera, la sala i Sufeti, ha ospitato un affollatissimo incontro nel quale il comitato ha reso pubblico un documento Anas «che sancisce l’inesistenza di penali, quindi scioglie l’ultima riserva per la rimodulazione dei finanziamenti a favore della realizzazione del porto polifunzionale di Sant’Antioco e la messa in sicurezza della SS 126 tra bivio Sirai e Sant’Antioco».

I rappresentanti del Comitato (i portavoce sono Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau) hanno svolto una relazione sull’esito dell’incontro con il coordinamento del Piano Sulcis, avvenuto recentemente presso la Regione Sardegna, nel corso del quale è stata presentata la proposta sul porto polifunzionale «che l’intero territorio del Sulcis attende da decenni», e sono state evidenziate «le criticità ed incongruenze inerenti la realizzazione del nuovo ponte che di fatto impedirebbero un vero sviluppo della nautica».

E’ stato inoltre chiarito che «i finanziamenti non si perdono», come «confermato dallo stesso coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi, che ha altresì sottolineato l’essenzialità che le rimodulazioni dei finanziamenti devono avvenire attraverso atti ufficiali».

«Non si fanno opere inutili e, soprattutto, contro la volontà della popolazione – è stato sottolineato – non si mandano i carri armati a fare il ponte di Sant’Antioco.»

«Per quanto riguarda le tanto temute penali, ennesimo terrorismo psicologico dopo il falso ponte pericolante», il Comitato ha fatto formale richiesta di informazioni ad Anas Roma «la quale, dando riscontro ai quesiti posti, ha finalmente fugato ogni dubbio in maniera inequivocabile che ad oggi “non esistono penali!»

E’ stato quindi affrontato il problema relativo all’appalto aggiudicato che, grazie alla normativa vigente, «può essere revocato a seguito di sopravvenuti motivi di pubblico interesse, quali:

  • Il viadotto non è più un progetto strategico.
  • Il viadotto nasconde il ponte romano.
  • Il viadotto sposta l’uscita del paese nella zona industriale.
  • Il viadotto deturpa lo skyline del paese e della laguna.
  • L’attuale ponte non è pericolante, tra l’altro in questi giorni l’amministrazione comunale di Sant’Antioco ha già richiesto fondi per la sua riqualificazione.
  • Il viadotto impedirebbe la realizzazione del raccordo tra la nuova darsena turistica e le aree ex Sardamag destinate alla ricettività al servizio della nautica.
  • Una variata questione economica, esiste un notevole incremento dei costi che dai 19 milioni del 2015 si è passati ai 67 milioni preventivati da Anas nel 2016.»

L’assemblea ha deciso di inviare un formale invito a tutti i consiglieri comunali «affinché prendano in carico tutto il lavoro svolto dal Comitato Porto Solky e le relative conclusioni in un incontro pubblico da svolgersi presso l’aula consiliare, possibilmente entro il prossimo sabato 24 febbraio, in modo tale che la Politica, intesa a tutti i livelli, esprima pubblicamente le proprie volontà prima delle elezioni Politiche del 4 marzo».

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Forza Italia ha presentato sabato sera nella sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu, alcuni dei candidati alle Politiche 2018 nei collegi della Camera e del Senato. A guidare la pattuglia dei candidati “azzurri” c’erano Viviana Lantini, primario del Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia, al quarto posto nel collegio plurinominale della Camera dei deputati di Cagliari, Carbonia e Oristano e candidata della coalizione di centrodestra nel collegio uninominale di Carbonia della stessa Camera dei deputati; il coordinatore regionale Ugo Cappellacci, consigliere regionale in carica ed ex presidente della Regione, candidato capolista nel collegio plurinominale della Camera dei deputati di Cagliari-Carbonia-Oristano e candidato della coalizione di centrodestra nel collegio uninominale di Cagliari della stessa Camera dei deputati; il senatore uscente Emilio Floris, già consigliere regionale e sindaco di Cagliari, candidato capolista nel collegio plurinominale unico del Senato.

Gli altri candidati per la Camera dei deputati sono: Daniela Noli, candidata al secondo posto nei collegi plurinominali di Cagliari-Carbonia-Oristano e Nuoro-Olbia-Sassari; Paolo Vella, al terzo posto nel collegio plurinominale di Cagliari, Carbonia e Oristano: Pietro Pittalis, Gabriele Satta e Sabrina Serra, al primo, terzo e quarto posto del collegio plurinominale di Nuoro, Olbia e Sassari. Nei collegi uninominali, Forza Italia si presenta con la coalizione di centrodestra, i candidati sono: Gianni Lampis a Oristano, Bruno Murgia a Nuoro, Giuseppe Fasolino a Olbia, Maria Grazia Salaris a Sassari.

Gli altri candidati per il Senato della Repubblica sono: nel collegio unico plurinomimale, al secondo, terzo e quarto posto, Laura Giorico, Angelo Cucca e Maria Lucia Andria. Nei collegi uninominali, Forza Italia si presenta con la coalizione di centrodestra, i candidati sono: Maria Chiara Basciu a Cagliari e Carbonia, Lorenzo Palermo a Nuoro e Oristano, Antonio Moro a Sassari e Olbia.

 

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Italia Nostra ritiene che sul tema del sovrannumero dei daini nel parco di Porto Conte, oggetto di dibattito in questi giorni, sia necessario soffermarsi e ragionare per trovare la soluzione migliore per la salvaguardia dell’intero ecosistema, in particolare in un’area sensibile sotto l’aspetto ambientale come il Parco di Porto Conte. Qualsiasi intervento deve tendere a preservare tutte le specie e garantire la conservazione della biodiversità oggi messa a rischio da  una presenza soprannumeraria dei daini, sviluppando nel contempo soluzioni condivise con gli operatori delle campagne e avviando una campagna di prelievo selettivo ed evitando comunque soluzioni estreme come quella dell’eliminazioni fisica con metodi cruenti degli esemplari in sovrannumero.

Riteniamo altresì che sia necessario attivare una preliminare  gestione della fauna in maniera oculata nel medio e lungo periodo al fine di non arrivare a situazioni come quella prospettata dal Piano di contenimento della popolazione del daino all’interno del Parco di Porto Conte.

Italia Nostra ritiene che prima di dare attuazione al Piano, sia necessario approfondire tutte le possibili opzioni che possano evitare il ricorso a soluzioni cruente, che consentano di tenere in vita gli animali e di utilizzarli per popolare i numerosi habitat presenti in Sardegna idonei a questa specie. In Sardegna sono presenti numerosi habitat idonei in grado di ospitare decine di migliaia di daini. Si potrebbe partire da questa criticità per avviare un serio programma di ripopolamento del daino in tutte le foreste dell’isola.

La nostra Associazione si unisce alle numerose prese di posizione contro l’abbattimento dei daini di questi giorni e ritiene che debbano essere accolte con favore le altrettanto numerose proposte di ospitare i daini in sovrannumero di Alghero nei parchi e foreste della Sardegna. Citiamo la disponibilità del sindaco di Iglesias che mette a disposizione la foresta di Marganai e quella del presidente del consorzio di gestione del Parco naturale regionale di Monte Arci.

Italia Nostra Sardegna chiede, pertanto, all’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, l’immediata revoca degli abbattimenti dei daini nel parco di Porto Conte e la contestuale adozione di un piano alternativo coerente con la salvaguardia degli ecosistemi isolani e con una corretta gestione del patrimonio faunistico.

Graziano Bullegas

Presidente Regionale Italia Nostra

 

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La consigliera regionale del Partito Democratico Daniela Forma ha depositato un’interrogazione indirizzata al presidente della Regione e all’assessore regionale dei Lavori pubblici legata all’apertura delle paratie della diga di Maccheronis sul rio Posada per riversare in mare un quantitativo d’acqua tale da far rientrare l’invaso nei limiti di sicurezza.

«Il Bollettino dei serbatoi artificiali del sistema idrico multisettoriale della Sardegna pubblicato lo scorso 31 gennaio – ha detto Daniela Forma – riportava che i quantitativi d’acqua presenti nel sistema degli invasi sardi era pari al 47%, corrispondenti a 831 milioni di metri cubi d’acqua. Per quanto riguarda il monitoraggio della siccità si è registrata complessivamente, sempre al 31 gennaio 2018, una condizione di “Livello di pericolo” (allerta) con un valore dell’indicatore pari allo 0,18. Una situazione quindi – aggiunge Daniela Forma – alquanto critica se si pensa che la forbice che individua una condizione di “allerta siccità” oscilla tra lo 0,15 e lo 0,3 e che ci troviamo nel pieno della stagione invernale.»