28 November, 2024
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Dopo la brillante vittoria sulla Spal ed il pareggio sul campo del Sassuolo, che hanno consolidato la classifica, il Cagliari affronta oggi il terzo scontro salvezza consecutivo, alle 18.00, sul campo del Chievo.

Il Cagliari ha giocato 13 volte in campionato sul terreno del Chievo, dove non ha mai vinto (il bilancio riporta 6 pareggi e 7 sconfitte). I rossoblu hanno vinto al “Bentegodi” contro il Chievo solo in Coppa Italia, la prima volta in assoluto tra le due squadre: 3 a 2 con la doppietta di Cozza e il gol di Dario Silva per il Cagliari e di Stefano Fiore e del cagliaritano Martino Melis (attuale tecnico dell’Under 17 rossoblù) per il Chievo. Sulla panchina del Cagliari c’era Gregorio Perez, su quella clivense Alberto Malesani.

Il Chievo, contrariamente al Cagliari, arriva a questa sfida reduce da un periodo negativo che ha vanificato in parte le ottime cose fatte nel corso del girone d’andata, quando tra l’altro violò meritatamente la Sardegna Arena nello scontro diretto con i rossoblu allora guidati da Massimo Rastelli.
Diego Lopez oggi è costretto a fare a meno di due pedine importanti, Luca Cigarini e Filippo Romagna, entrambi infortunati.

Chievo-Cagliari sarà diretta da Luigi Nasca di Bari, assistenti di linea Costanzo e Tolfo, quarto uomo Abisso, Var Doveri, Avar Marini.

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Due giorni fa, al ministero dello Sviluppo economico, si è materializzata la firma tanto attesa sul passaggio degli impianti da Invitalia alla Sider Alloys ma, nonostante la giusta soddisfazione per il risultato raggiunto, i lavoratori restano vigili e manterranno attivo il presidio fino a quando la fabbrica non riprenderà effettivamente la produzione.

Ieri, al presidio di Portovesme, abbiamo intervistato Federico Massa, delegato appalti della Fiom Cgil.

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E’ in programma domani, domenica 18 febbraio, dalle 16.00 alle 20.00, al Teatro Electra di Piazza Pichi, a Iglesias, il workshop “Il Musicista del Terzo Millennio – La figura del musicista nel nostro tempo”, organizzato dall’associazione culturale Noa di Iglesias.

Il workshop è curato dal maestro Maurizio Tomberli.

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Nella serata di giovedì 15 febbraio, ha visto la luce, presso il Teatro Centrale di Carbonia, la sesta edizione di “Identità in transito, il Cinema a Teatro”, una rassegna vincente, nella quale trovano spazio film d’autore, spesso vincitori di premi prestigiosi.
Organizzato e promosso dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria, in collaborazione con la cooperativa Meela, Ucca – Unione Circoli Cinematografici dell’ARCI, il Circolo ARCI La Gabbianella Fortunata ed il Circolo FICC La Miniera di Carbonia, l’evento darà spazio ad altre quattro proiezioni, oltre alla commedia andata in onda giovedì sera: ancora una commedia, un horror, una commedia-musical e, per finire, un tocco di drammaticità. Un ventaglio variegato di identità molto diverse fra loro, che intrecciano rapporti interpersonali in quello che poi altro non è, se non il nostro mondo reale… storie di tutti giorni che si muovono e prendono vita innescando delle riflessioni forti negli spettatori.
La proiezione di giovedì sera “Easy – Un viaggio facile facile” di Andrea Magnani, ha visto il pubblico coinvolto dalla storia del protagonista che sembrava aver ormai fallito in tutto, ma che forse improvvisamente ha avuto l’occasione per riscattarsi e far emergere il proprio valore. Una vicenda che, pur facendo sorridere, invita ad una serie di riflessioni importanti: la morte bianca, tema purtroppo ai giorni nostri molto attuale e lo sfruttamento dei migranti, per certi versi non graditi ma occupati in lavori duri e sottopagati, ma anche la scelta di nascondersi in un mondo virtuale per rifuggere così da problemi di emarginazione da parte della società, stretta tra stereotipi di perfezione spesso inesistenti nella realtà. Di seguito, una breve intervista realizzata con Moreno Pilloni, operatore del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria, che ha presentato l’evento.
Nadia Pische

 

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Questa mattina i consiglieri comunali, Valentina Pistis e Alberto Cacciarru, capigruppo di Cas@ Iglesias e Partito Comunista Italiano, hanno protocollato con PEC un’interpellanza sulla situazione dell’appalto dei lavori di costruzione del Centro Intermodale.

Inoltre, vista la grave situazione di stallo creatasi nelle ultime settimane, Valentina Pistis e Alberto Cacciarru, formalizzeranno una richiesta di Consiglio comunale ad hoc per discutere dello stato d’avanzamento dei lavori.

Nell’interpellanza al presidente del Consiglio comunale Mauro Usai, al sindaco Emilio Gariazzo e all’assessore dei Lavori pubblici Barbara Mele, i due consiglieri chiedono  quali somme siano state anticipate e/o erogate a favore della aggiudicataria dell’appalto; quali garanzie il Comune abbia acquisito nell’ipotesi prevista dall’art. 35 comma 18 del D.Lgs. 50/2016 s.m.i. (anticipazione contrattuale); quale sia è il valore dei lavori attualmente eseguiti e se sono stati eseguiti a regola d’arte, se risulta rispettato il cronoprogramma dei lavori e, comunque, quali controlli gli uffici hanno effettuato; qual è la situazione finanziaria dell’impresa aggiudicataria dell’appalto.

I due consiglieri comunali chiedono altresì se ricorrono le condizioni per la risoluzione del Contratto in danno.

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Il Comitato per l’insularità ha tenuto stamane una conferenza stampa per annunciare le nuove iniziative a sostegno del referendum “stoppato” dall’Ufficio regionale del referendum. 

«Dopo lo stop dell’Ufficio del Referendum – si legge in una nota -, qualcuno potrebbe aspettarsi che tutte le nostre energie siano rivolte a ribaltare un giudizio che, lo ripetiamo, appare giuridicamente immotivato e politicamente inaccettabile. L’ennesimo, inqualificabile errore della solita burocrazia sarda con cui i sardi sono abituati a farsi male da soli. E’ così soltanto in piccola parte.

Stiamo facendo ricorso nelle sedi giudiziarie e siamo certi che le 92.000 sottoscrizioni referendarie non saranno buttate a mare. Contemporaneamente stiamo anche sollecitando, l’ampio fronte trasversale che sostiene il referendum a licenziare una legge in Consiglio regionale che garantisca ai sardi il diritto di esprimere con il voto ad ottobre il proprio giudizio sull’insularità.»

«Ma siamo convinti che l’insularità non sia solo referendum – si legge ancora nella nota del Comitato per l’insularità -. Anzi, proprio l’intollerabile giudizio dell’Ufficio del referendum, che ha temporaneamente negato ai sardi il diritto di esprimersi, ha generato in loro un tale sentimento di protesta e di mobilitazione che ci consente oggi di dare la sua vera dimensione alla battaglia sull’insularità: la battaglia per l’inserimento dell’insularità in Costituzione non può limitarsi ad essere “una rivendicazione sarda”, ma diventare una questione di “diritti di cittadinanza” che riguarda l’Italia intera. E’ per questo che oggi il Comitato per l’insularità rilancia e parte con una nuova, straordinaria iniziativa, che ha l’obiettivo di portare immediatamente oltre Tirreno la questione dei diritti dei sardi.»

«Subito dopo le elezioni politiche, siamo pronti a partire con la raccolta delle firme sulla prima proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare, mai presentata in Italia – sottolinea il Comitato per l’insularità -. Cinquantamila firme per l’insularità in Costituzione che non intendiamo raccogliere in Sardegna, ma che invece, in larga parte, chiederemo agli italiani, con tavolini di raccolta previsti nelle principali città italiane, in tutte, assolutamente in tutte, le 20 regioni. Ogni parte d’Italia deve sentirsi addosso il peso e la responsabilità di avviare a soluzione un problema di svantaggi strutturali che frena la crescita e lo sviluppo del pezzo di territorio che è separato dalla terraferma, il pezzo d’Italia in cui viviamo noi.

Certo, siamo consapevoli che in questo modo stiamo alzando incredibilmente l’asticella della nostra sfida. Ma con il Referendum abbiamo già raggiunto un primo, grande obiettivo: oggi l’intera Sardegna è consapevole di quanto l’insularità sia la vera madre di tutte le nostre battaglie. Nelle prossime settimane – conclude il Comitato per l’insularità – faremo molto di più: sbarcheremo nel continente, per convincere gli italiani.»

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Le bellezze di Sant’Antioco sugli schermi Rai, domenica 18 febbraio, alle 18.30 circa, nel programma televisivo “Kimilangiaro” in onda su Rai 3. Verrà trasmesso un documentario sull’Isola di Sant’Antioco. Nello specifico, si tratta di una puntata dello speciale “Cacciatore di paesaggi” che sarà interamente dedicata a Sant’Antioco e ad alcune delle sue bellezze naturalistiche e culturali. Il “Cacciatore di paesaggi” è un format del documentarista e autore televisivo Fabio Toncelli ed è inserito all’interno del programma “Kilimangiaro”, condotto da Camila Raznovich. La puntata su Sant’Antioco sarà successivamente reperibile anche in streaming sul sito internet della Rai, www.raipaly.it . 

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La Capitale Italiana della Cultura 2020 è Parma, ma Nuoro resta orgogliosa del lavoro svolto per sostenere la candidatura.

«Al di là della scelta della Commissione, che ha premiato Parma, la corsa che ha portato Nuoro sino all’ultima tappa di questo percorso ci rende comunque orgogliosi ed è un segnale importante non solo per la città ma per l’intera regione – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru sull’esito finale della competizione per la Capitale Italiana della Cultura 2020 -. Siamo profondamente convinti che Nuoro, al di là di ogni possibile titolo, sia la capitale di una cultura straordinaria che ha solo bisogno di essere più conosciuta nel mondo. E siamo altrettanto convinti – ha aggiunto  Francesco Pigliaru – che questa cultura, così ricca e fortemente identitaria, possa davvero fare la differenza, diventando fattore di stimolo e di crescita certamente per le zone interne, nel cui potenziale abbiamo sempre creduto e sul quale investiamo energie e risorse, ma anche per tutta la Sardegna. Il nostro impegno – ha concluso il presidente della Regione – resterà intatto nel sostenere questo progetto che ha dimostrato il suo valore e che merita il lavoro di tutti per la sua realizzazione.»

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E’ stata inaugurata questa mattina la Casa della Salute di Fluminimaggiore. Rimessa a nuovo con un investimento di 670mila euro, nella struttura operano insieme medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali, medici di continuità assistenziale, gli operatori del servizio di Diabetologia, della Salute mentale, infermieri ambulatoriali, domiciliari, di comunità e il Consultorio familiare e, a breve, pneumologo e chirurgo. All’apertura ufficiale, questa mattina, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, gli assessori della Sanità e degli Enti locali, Luigi Arru e Cristiano Erriu, il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, con il sindaco Ferdinando Pellegrini, consiglieri regionali e parlamentari del territorio.
«Le case della salute sono un tassello essenziale del disegno che abbiamo impostato per migliorare la sanità della Sardegna – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. Gli ospedali devono essere messi nelle condizioni di potersi concentrare sugli interventi più importanti, come l’alta specializzazione e gli acuti, alleggerendosi di ciò che può essere trattato bene a livello territoriale. Per questo stiamo spingendo molto sulle case per la salute e siamo pronti a trovare risorse per aprirne tante altre e quanto prima. La Sardegna – ha aggiunto Francesco Pigliaru – vince se ragiona come sistema, in forte collaborazione, ognuno col proprio ruolo. Ora mi aspetto che queste case della salute siano connesse digitalmente con gli ospedali e che il paziente possa esser collegato con il miglior medico di quella specialità per consentire alle case della salute di offrire un servizio sempre migliore su tutto il territorio regionale.»
Per l’assessore Luigi Arru «le Case della Salute, in zone come questa, sono segnali di attenzione per territori difficilmente accessibili. Vogliamo far capire che la medicina sta cambiando, che la sanità sta cambiando e lo facciamo con segni tangibili come questa struttura, nella quale i cittadini trovano operatori che lavorano insieme e servizi in rete». 
Secondo l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, «l’esempio di Fluminimaggiore consente di appurare in modo tangibile come la riorganizzazione dei servizi socio-sanitari intercomunali, attraverso la governance delle Unioni dei Comuni, consenta di superare le criticità che finora hanno impedito la territorializzazione dei servizi sanitari. Questo è un segnale importantissimo della presenza nei territori della Regione». 
«Con l’apertura di questa nuova struttura – ha detto il direttore generale dell’ATS, Fulvio Moirano, – abbiamo inserito un altro importante tassello nel nostro sistema di assistenza nell’ambito del Distretto socio sanitario di Iglesias ed in particolare per i cittadini dei comuni di Fluminimaggiore e Buggerru. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile l’apertura di questa nuova realtà che si integra perfettamente nel modello di riorganizzazione della rete ospedaliera, garantendo fondamentali servizi utili anche al fine di prevenire ricoveri inappropriati oltre che la corretta presa in carico dei pazienti al momento delle dimissioni ospedaliere.»

https://www.youtube.com/watch?v=iJZ8LbuLHBw&feature=youtu.be

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Il presidente Daniela Marras ha convocato due riunioni del Consiglio comunale di Carbonia per il 20 e il 27 febbraio, entrambi con inizio alle 18.30.

All’ordine del giorno della seduta del 20 febbraio ci sono interrogazioni, interpellanze e mozioni; l’approvazione del Documento Unico di Programmazione (DUP) 2018/2020; l’approvazione Piano finanziario per la gestione del servizio integrato di igiene urbana e servizi complementari ai sensi dell’art.8 del DPR 158/1999 per l’anno 2018; l’approvazione delle tariffe per l’applicazione della tassa sui rifiuti (TARI) – anno 2018; e l’approvazione del nuovo Regolamento comunale sul Canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche.

Il 27 febbraio il Consiglio si occuperà di interrogazioni, interpellanze e mozioni; la determinazione di aliquote e detrazioni per l’applicazione dell’Imposta Municipale propria “IMU” – anno 2018; l’approvazione delle aliquote del tributo sui servizi indivisibili (TASI) per l’anno 2018; l’approvazione del regolamento per l’applicazione dell’addizionale comunale all’Imposta sul reddito delle persone fisiche per l’anno di imposta 2018; e, infine, i criteri per il rilascio delle concessioni su area pubblica scoperta e coperta.