28 November, 2024
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15 febbraio 2018, ministero dello Sviluppo economico. Quella di domani sarà una giornata che resterà nella storia del polo industriale di Portovesme, con il passaggio di proprietà dello stabilimento di produzione di alluminio primario dall’Alcoa Trasformazioni alla Sider Alloys, attraverso Invitalia. Il passaggio avverrà in due fasi, a distanza di alcune ore l’una dall’altra: intorno a mezzogiorno la prima, che porterà all’acquisizione dello stabilimento da parte di Invitalia; nel pomeriggio la seconda, con la cessione definitiva alla Sider Alloys.

Arriva a conclusione, dunque, la procedura annunciata lo scorso 22 dicembre a Portovesme dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, alla presenza dell’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri e dell’amministratore delegato della Sider Alloys Giuseppe Mannina, oltreché del governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, degli assessori Maria Grazia Piras (Industria), Donatella Spano (Ambiente), Virginia Mura (Lavoro) e Cristiano Erriu (Urbanistica ed Enti locali); i parlamentari Francesco Sanna ed Emanuele Cani, i consiglieri regionali Pietro Cocco e Luca Pizzuto; il coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi; e numerosi sindaci dei comuni del territorio.

«Il passaggio di domani era atteso da tempo e va valutato molto positivamente – ha detto Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente – perché per assicurare un futuro alla fabbrica, è indispensabile l’uscita di scena di Alcoa, ed è importantissimo che questo avvenga con la garanzia del Governo, attraverso Invitalia, per i prossimi tre anni. Ciò che ci lascia perplessi – ha aggiunto Roberto Puddu – è che non ci sia ancora stato, come concordato ed annunciato, il confronto preventivo tra la Sider Alloys e le organizzazioni sindacali sul piano industriale e sugli organici necessari per la ripresa della produzione a pieno regime.»

Il progetto di rilancio della produzione di alluminio primario prevede un investimento iniziale di 135 milioni di euro, 80 dei quali saranno coperti da un finanziamento del Governo da restituire a tasso agevolato, mentre sono previsti una quota di una decina di milioni a fondo perduto ed un concorso della Regione Sardegna per altri 8 milioni di euro.

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Un appuntamento imperdibile per tutte le coppie che vogliono coronare il sogno del matrimonio, con tante idee e suggerimenti per rendere ancor più speciale il giorno in cui gli sposini decideranno di convolare a nozze.

Una serie di aspetti che verranno approfonditi, in tutte le loro sfaccettature, nel corso della terza edizione della fiera del Sulcis Iglesiente intitolata “”Dimmi di sì””, che si svolgerà sabato 17 e domenica 18 febbraio, nei locali della Grande Miniera di Serbariu.

L’’iniziativa è stata organizzata dall’’Associazione culturale “Eventi d’arte” con il patrocinio del comune di Carbonia. Un evento accolto con favore dall’’assessorato comunale delle Attività produttive, nella consapevolezza che la fiera dedicata al matrimonio possa richiamare visitatori da tutto il Sulcis Iglesiente e, financo, da Cagliari e hinterland. Alla Grande Miniera di Serbariu saranno presenti professionisti del settore wedding, che proporranno ai futuri sposi tutte le novità del mercato, per pianificare un matrimonio da favola.

L’industria delle nozze in Sardegna si è evoluta in modo considerevole negli ultimi decenni e ogni aspetto del matrimonio viene organizzato dagli sposini nei minimi dettagli. A fare la differenza sono sempre di più le capacità creative, artistiche delle piccole e grandi aziende del settore, molte delle quali presenteranno le loro idee sabato 17 e domenica 18 febbraio nella nostra città.

La terza edizione della fiera dedicata al matrimonio “Dimmi di sì” avrà come location l’’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu che, nel prossimo week end, sarà dunque il punto di riferimento del mondo matrimoniale in Sardegna. La manifestazione, alla quale parteciperanno fotografi, wedding planner, boutique di abiti di sposa, parrucchieri e truccatori, sarà impreziosita dalle sfilate di abiti da sposa, organizzate dagli atelier presenti.

La fiera osserverà i seguenti orari di apertura: sabato 17 febbraio, dalle ore 9.00 alle ore 20.00, domenica 18 febbraio, dalle 10.00 alle 20.00.

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Tradizioni che si incontrano nel segno della conoscenza reciproca, la comunità immigrata proveniente dai paesi dell’Europa orientale, condividerà con la città di Cagliari l’antica tradizione chiamata “Maslenitsa”.

L’iniziativa si tiene nell’ambito del Progetto “Rete per l’interazione culturale e la conoscenza” dell’Associazione Cittadini del Mondo Onlus – Biblioteca “Rodnoe Slovo” – Centro di lingua russa e cultura slava di Cagliari. Con il contributo della Fondazione di Sardegna, ed il patrocinio del Consolato onorario Repubblica Belarus in Cagliari. 

La location sarà il quartiere della Marina, dove, nell’Oratorio di Sant’Eulalia, da ormai tanti anni ha la sua sede il Centro di aggregazione e Biblioteca “Rodnoe Slovo”, punto di riferimento per la comunità immigrata e per gli amanti della cultura slava! 

Vi aspettiamo domenica 18/02/2018, il raduno è previsto alle ore 15.00 in Piazza San Sepolcro per la festa itinerante per le vie del quartiere Marina a Cagliari, i bambini e gli adulti in maschera saranno i benvenuti!

La Maslenitsa cagliaritana comprenderà:

· Musica e  canti del carnevale slavo con gli artisti Vladimir Hinko (fisarmonica), Zhanna Gunina (Salterio) solisti del complesso emerito di Stato della Bielorussia “Khoroshky”, splendidi musicisti professionisti che accompagneranno la festa itinerante

· giochi a premi ed indovinelli

· face painting (trucchi del viso) per i bambini

· distribuzione dei blyni

· premi per le migliori maschere.

La manifestazione si concluderà alle ore 17.00, in caso di maltempo gli artisti si esibiranno presso il Teatro di Sant’Eulalia, ingresso libero sino ad esaurimento posti.

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Si è conclusa lo scorso fine settimana la quinta selezione dell’edizione 2018 di Aci Rally Italia Talent targato Abarth sul bellissimo Circuito Internazionale d’Abruzzo di Ortona.

Ancora una volta protagoniste indiscusse sono state le Abarth 595 Competizione e le Abarth 124 Spider che, come sempre,  hanno mostrato grandi prestazioni e massima affidabilità, in assoluta sicurezza.

Sono stati 312 gli iscritti che si sono messi in gioco affrontando le impegnative prove disegnate dagli esaminatori di Aci Rally Italia Talent all’interno del Circuito abruzzese.

Moltissimi i giovani e giovanissimi, tra cui 12 minorenni, senza precedenti esperienze corsaiole che hanno partecipato alle prove con una cornice di pubblico veramente numeroso, che, secondo i dati forniti dalla Direzione del Circuito, ha raggiunto le 10.000 presenze nelle tre giornate di selezione.

Gli esaminatori presenti alla selezione, Basso, Dallavilla, Longhi, Pirollo e Travaglia, tutti grandi campioni rally, hanno poi entusiasmato pubblico e iscritti con spettacolari evoluzioni sulle Abarth 595 Competizione e Abarth 124 Spider.

La prossima selezione, la sesta dell’edizione 2018, si effettuerà il prossimo fine settimana all’International Circuit La Conca di Muro Leccese, struttura sportiva polivalente di eccellenza della provincia di Lecce, dove al momento si registrano quasi 350 iscritti.

Con questa selezione in terra pugliese l’edizione 2018 di Aci Rally Italia Talent supererà quota 4.000 partecipanti, numeri da record, confermando il successo sempre più crescente di questa iniziativa targata Aci e Abarth.

Iscrizioni online ancora aperte per le prossime Selezioni regionali sul sito www.rallyitaliatalent.it .

Calendario Selezioni ACI Rally Italia Talent 2018

12/13/14 gennaio – Cremona Circuit (CR)

19/20/21 gennaio – Pista del Corallo Alghero (SS)

26/27/28 gennaio – Circuito di Siena (SI)

2/3/4 febbraio – Circuito Internazionale Viterbo (VT)

9/10/11 febbraio – Circuito Internazionale (CH)

16/17/18 febbraio – Circuito La Conca (LE)

23/24/25 febbraio – Autodromo di Adria (RO)

2/3/4 marzo –  Circuito Vincenza Ispica (RG)

9/10/11 marzo – Pista Winner (AT)

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Il collegio sindacale dell’Aou di Sassari ha certificato i fondi per la contrattazione integrativa del comparto dal 2007 al 2015. Il collegio ha dato il via libera alla recente delibera della direzione aziendale del primo di febbraio che ha rimodulato i fondi contrattuali così suddivisi: fondo per il finanziamento delle fasce retributive, delle posizioni organizzative, della parte comune ex indennità di qualificazione professionale e dell’indennità professionale specifica (3.594.817). Quindi ancora il fondo per il compenso del lavoro straordinario (1.780.418,98) e il fondo della produttività collettiva per il miglioramento dei servizi e per il premio della qualità delle prestazioni individuali (870.551,28). I fondi saranno erogati in tre tranche, tra aprile e giugno: saranno interessati oltre mille dipendenti del comparto.

La notizia della certificazione dei fondi, tanto attesa dal personale del comparto, è stata data ieri sera dal direttore generale Antonio D’Urso alle rappresentanze sindacali, riunite al settimo piano dell’ospedale Santissima Annunziata per discutere, tra i vari punti all’ordine del giorno, proprio quello sui fondi del comparto. Alla riunione erano presenti anche il direttore sanitario Nicolò Orrù e il direttore amministrativo Lorenzo Pescini.

«È un risultato straordinario – ha commentato il manager – che si porta dietro la storia di questa azienda e al quale si è arrivati grazie all’impegno dei direttori degli uffici Risorse umane e Bilancio. Ma è anche merito vostro – ha proseguito Antonio D’Urso rivolgendosi alle rappresentanze sindacali – anche perché i lavoratori dell’Aou di Sassari erano in una situazione di sperequazione rispetto agli altri lavoratori della sanità sarda.»

Il direttore generale ha ricordato, inoltre, anche l’attenzione della stessa direzione aziendale e quella della Regione che, a luglio scorso, aveva indicato le «linee di indirizzo per la determinazione dei fondi contrattuali dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari». La Regione aveva chiarito il concetto di dotazione organica di riferimento, definito i criteri di incremento dei fondi a seguito di aumento della dotazione organica, quindi ancora la riduzione proporzionale dei fondi in base alla riduzione della dotazione organica e i limiti di spesa per le aziende interessate da operazioni di incorporazione.

Dalla sua costituzione, e sino a ottobre del 2017, l’Azienda non aveva mai avuto un atto aziendale approvato dalla Regione e, pertanto, neppure la conseguente dotazione organica. Questa situazione era stata di ostacolo alla quantificazione dei fondi contrattuali, a causa dell’incertezza sulla base di calcolo. L’incorporazione dell’ospedale civile nel 2016 aveva comportato un’ulteriore problematica che, nel 2017, ha spinto la direzione aziendale e l’assessorato regionale della Sanità a mettere la parola fine all’annosa problematica avviando un percorso condiviso di definizione dei fondi.

L’azienda di viale San Pietro ha quindi affidato a un soggetto terzo l’incarico per la revisione dei fondi contrattuali del personale delle aree della dirigenza e del comparto. Lo studio relativo al comparto per gli anni dal 2007 al 2015 è stato consegnato alla direzione a fine 2017.

A breve, inoltre, dovranno essere deliberati i fondi contrattuali del comparto per gli anni dal 2016 al 2018.

Ieri, infine, è arrivato anche l’accordo sulle modalità di liquidazione dei fondi certificati al personale. Si procederà con tre tranche, la prima ad aprile con l’erogazione dei fondi relativi agli anni 2013-2014, quindi a maggio per gli anni 2011-2012 e, infine, a giugno per gli anni dal 2007 al 2010.

Per il 2015, invece, l’erogazione dei fondi è rimandata a una successiva riunione, già fissata per fine febbraio, durante la quale si parlerà delle progressioni economiche orizzontali.

Alla riunione hanno partecipato il direttore delle Risorse Umane Chiara Seazzu, il direttore delle Professioni sanitarie Pina Brocchi, il direttore del Bilancio Rosa Bellu, degli Affari generali Antonio Solinas quindi i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Fsi, Nursing up, Nursind e Fials, nonché delle rappresentanze della Rsu aziendale.

 

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Graziano Mannu, 48 anni il prossimo 11 marzo, conclusa la sua lunga carriera da calciatore che l’aveva visto protagonista fin da giovanissimo nel campionato Interregionale con la maglia del Carbonia, la squadra della sua città, ha iniziato la carriera da allenatore nello stesso Carbonia, che ha allenato per ben sette stagioni consecutive, tra Eccellenza e Promozione. Ha guidato poi il Sanluri; la rappresentativa regionale allievi; il Ghilarza, con il quale ha vinto due Coppe; e, infine, il Castiadas, esperienza conclusa con un esonero dopo sole 6 giornate, con la squadra al 5° posto in classifica, con 11 punti, e la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia.

Nella stagione calcistica in corso, Graziano Mannu si è concesso una pausa, per dedicarsi interamente al suo lavoro extra-calcio, ma resta un attento osservatore delle vicende calcistiche regionali, in attesa di tornare su una panchina la prossima estate.

Vediamo l’intervista realizzata ieri mattina.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10215780302848467/

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Un nuovo spazio finanziario di 400mila concesso dal ministero dell’Economia e delle Finanze, consentirà al comune di Sant’Antioco di realizzare il progetto di ammodernamento e potenziamento della scuola primaria di “Via Bologna”. «Con queste nuove risorse abbiamo la possibilità di “chiudere il cerchio” – spiega il sindaco Ignazio Locci -: i 300mila euro messi a bando nel dicembre scorso per la costruzione di un nuovo capannone a uso deposito/officina comunale, infatti, consentono di liberare le superfici della palestra della scuola di “Via Bologna”, attualmente impegnate proprio dal deposito comunale provvisorio. E con questo nuovo spazio finanziario di 400mila euro, dunque, saremo in grado di riqualificare le aree di “Via Bologna” “occupate” temporaneamente, per destinarle definitivamente alla funzione per la quale sono sorte: quella dell’istruzione».

In particolare, la progettazione si concentrerà sulla realizzazione della palestra e delle aree da indirizzare alla mensa. «Il plesso scolastico sarà così completo e funzionale – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Garau – portiamo avanti un progetto di riqualificazione che ha preso avvio già da tempo con la sistemazione dei solai e delle aree esterne, dagli spazi verdi all’installazione dei nuovi cancelli».

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Come sarà la spiaggia della Pelosa? Come si presenterà il tratto di strada compreso tra la spiaggia del Gabbiano e l’albergo Roccaruja? Cosa succederà una volta eliminata la strada asfaltata a monte della spiaggia tra le più belle al mondo? Gli interrogativi potranno ricevere una risposta venerdì prossimo, 16 febbraio, quando alle ore 11.00, nella sala consiliare del comune di Stintino, sarà presentato alla cittadinanza il progetto definitivo della spiaggia della Pelosa. Per l’occasione sarà presente l’assessora regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano.

Un progetto da 18 milioni di euro che, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale guidata da Antonio Diana, si realizzerà per lotti funzionali. E i primi in programma sono proprio quelli che prevedono lo smantellamento della strada asfaltata nel tratto compreso tra il Gabbiano e la Pelosetta. Lavori importanti che, così è stato previsto, avranno un costo di circa 5,5 milioni di euro.

Ad illustrare il progetto saranno i professionisti dell’associazione temporanea che si è aggiudicata la progettazione dei lavori. L’appuntamento consentirà di illustrare le azioni che l’amministrazione comunale intende adottare per la tutela, valorizzazione e protezione della spiaggia della Pelosa. Sarà possibile anche conoscere alcune aree che potrebbero rientrare all’interno di un piano di espropri finalizzati a ricondurre i terreni nel “patrimonio” dunale, così da essere rinaturalizzati.

Un’operazione che permetterà di dare nuova vita alle collinette di sabbia che potranno così ricostituire un prezioso sistema dunale, in grado di alimentare la spiaggia.

«Siamo arrivati a un punto importante dell’iter che abbiamo iniziato oltre dieci anni fa – spiega il sindaco di Stintino, Antonio Diana -. Dopo tutti i necessari approfondimenti di studi, realizzati anche con il prezioso contributo dell’Ispra che ha consentito la protezione e la salvaguardia delle dune, quindi l’attività di progettazione, abbiamo trovato una soluzione che riteniamo ottimale per difendere la nostra spiaggia.» 

All’incontro saranno presenti gli assessori, consiglieri del comune di Stintino, e sono stati invitati a partecipare  oltre alla cittadinanza, anche gli operatori turistici, le rappresentanza regionali e locali delle associazioni ambientaliste e le autorità del territorio.

Per fornire maggiori informazioni a chi non potesse partecipare all’incontro in programma il 16 febbraio, il comune di Stintino riproporrà la presentazione del progetto tutti i venerdì, alle ore 12,30, sino al 30 marzo.

Il progetto del Comune prevede il posizionamento di un sistema di passerelle in legno in aggiunta a quelle già esistenti.

Le nuove passerelle che sostituiranno la strada saranno sollevate da terra, per favorire lo scambio della sabbia, e consentiranno il passaggio di mezzi elettrici leggeri. Le aree parcheggio permetteranno di contingentare il numero delle auto e, contemporaneamente, fungeranno da siti di interscambio. Le persone lasceranno la loro vettura e prenderanno i mezzi pubblici o biciclette.

Il progetto, oltre a questa operazione, prevede la ricostituzione del sistema dunale e della vegetazione. Un intervento che potrebbe essere realizzato con l’utilizzo della sabbia sottomarina che si deposita all’ingresso del porticciolo dell’Ancora. Sabbia ricca di materiale organico in grado di innescare il sistema dunale.

L’intenzione dell’Amministrazione comunale è chiudere l’appalto entro l’anno e far partire i lavori dopo l’estate.

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Creare una nuova generazione di imprenditori capace di confrontarsi con i mercati internazionali e con le nuove tendenze economiche; aumentare, nel medio-lungo periodo, il livello di innovatività delle imprese sarde e promuovere lo sviluppo dell’economia regionale, incentivando la creazione di nuove imprese con sede nell’isola in particolare nelle aree in cui la densità di start up è scarsa. Sono gli obiettivi del programma Entrepreneurship and Back, punto qualificante del Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2014-2019, che entra nel vivo con il bando Talent Up, presentato questa mattina alla stampa dal presidente Francesco Pigliaru, con il direttore generale dell’Aspal Massimo Temussi, Luca Spissu direttore del servizio Aspal Progetti su base regionale e comunitaria, Giorgio Pisanu, direttore generale di Sardegna Ricerche e Luca Galassi, direttore generale dell’assessorato del Lavoro e Autorità di Gestione Por Sardegna Fse.
Misura innovativa ideata sulla scia dell’esperienza più che decennale maturata con il programma Master and Back, Entrepreneurship and Back, con il bando Talent up pubblicato dall’Agenzia sarda per le politiche attive del Lavoro (https://goo.gl/YpK6Rm), nasce per aiutare i giovani sardi con propensione all’imprenditorialità a formarsi e ad avviare un’impresa in Sardegna. I partecipanti potranno infatti accrescere le proprie competenze attraverso la partecipazione a un intenso e qualificante percorso formativo in centri di eccellenza specializzati in formazione imprenditoriale e valorizzare l’esperienza acquisita, usufruendo di un sostegno economico e di misure specifiche di accompagnamento alla realizzazione della propria idea. Talent Up si affianca e corregge alcune criticità del M&B evidenziatesi negli anni e dovute anche alla debolezza del tessuto imprenditoriale sardo. La Regione promuove la misura attraverso Aspal, cui è affidato il coordinamento della progettazione e della gestione del bando, Centro Regionale di Programmazione e Sardegna Ricerche che si occuperanno della fase di rientro, il Back.
Talent up si rivolge a laureati e studenti iscritti a percorsi di studio universitari che abbiano sostenuto almeno i 75% degli esami previsti dal piano di studi, che abbiano un’idea imprenditoriale innovativa e siano nati o residenti in Sardegna da almeno 5 anni.
La dotazione finanziaria ammonta a 7 milioni di euro, a valere sul Programma operativo 2014-2020 del Fondo sociale europeo, di cui 2.150.000 destinati alla prima annualità. Ulteriori fondi, destinati a finanziare il rientro imprenditoriale, arrivano dal PO FESR 2014-2020.

 

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Sanità-ospedali

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha sbloccato il turn over del personale dell’Azienda per la Tutela della Salute. Con la delibera approvata oggi l’Ats potrà assumere, fermo restando il blocco totale del turnover per le figure amministrative e tecniche.
«La scelta di bloccare il reclutamento del personale – spiega l’assessore della Sanità – è stata sofferta ma necessaria, considerata la situazione dei conti nel 2015. Il blocco del turnover ha fermato la crescita della spesa per il personale ed oggi l’Ats è arrivata ad un risparmio di circa 5 milioni di euro.»
Attualmente il blocco del turnover prevede che il direttore generale possa sostituire il 66% delle diverse figure professionali del personale mancante dell’anno precedente, cioè abbia un vincolo non solo legato alla riduzione della spesa, ma alla sostituzione al 66% delle diverse figure professionali (medici, infermieri, oss, veterinari, etc.).
Con la delibera di sblocco approvata questo pomeriggio, l’Ats può decidere quali figure professionali assumere, mantenendo il vincolo di bilancio assegnato dalla Giunta, ma con una maggiore flessibilità. 

«Se oggi siamo arrivati a questo risultato – conclude Luigi Arru – è perché sono stati messi in campo, in questi anni, atti di programmazione indispensabili, come l’accorpamento delle Asl, la riforma della Rete ospedaliera e l’Atto aziendale dell’Ats.»